I Ricchi e Poveri “approdano” nel Canavese

Iricchi poveri Ricchi e Poveri “approdano” nel Canavese. Lo storico gruppo – oggi ridotto a due unità – sarà il protagonista di un concerto domenica 31 luglio, alle ore 21.40, nella frazione Ceretti di Front nell’ambito della festa patronale in onore di San Dumine. Il costo di ingresso è di sei euro, gratis per i bambini sino a 12 anni. Al momento musicale con lo storico gruppo ligure seguiranno il 1 agosto l’orchestra italiana Bagutti, il 2 agosto l’orchesra Pietro Galassi ed il 3 agosto Baz, Gian Luca Impastato, Gianluca Fubelli ed Alberto Farina. La storia dei Ricchi e Poveri è iniziata nel lontano 1968 a Genova. Ma il loro debutto – Angela Brambati, Angelo Sotgiu, Franco Gatti e Marina Occhiena – avvenne al Cantagiro con “L’ultimo amore”, cover in lingua italiana degli americani Love Affaire. Notati da Franco Califano – poi loro produttore per alcuni anni – sono arrivati a vendere oltre venti milioni di dischi in tutto il mondo e a vincere nel 1985 il Festival di Sanremo con il brano “Se m’innamoro”. A quell’epoca, però Marina Occhiena aveva già abbandonato la band dal 1981. Alcuni loro brani come “La prima cosa bella”, cantata in coppia nella città dei fiori con l’autore Nicola Di Bari, “Che sarà” nella straordinaria interpretazione di Josè Feliciano o “Sarà perché ti amo” sono state tappe fondamentali nel percorso della musica leggera italiana. Nel 2016 un altro componente del gruppo, Franco Gatti, dopo 48 anni, ha deciso di abbandonare le scene. Dunque sul palco di Ceretti di Front ci saranno Angela Brambati (“la brunetta dei Ricchi e Poveri) e Angelo Sotgiu.

Massimo Iaretti

 

 

In Piemonte mancano 553 insegnanti. La Regione sollecita il Ministero

Classe studentiIn  Piemonte mancano 553 insegnanti per il normale l’avvio e il buon andamento dell’anno scolastico 2016/2017. La notizia emerge dall’incontro tra assessorato all’Istruzione, l’Ufficio scolastico regionale e i sindacati. “Il Ministero – ha dichiarato l’assessore regionale Gianna Pantenero – calcola il fabbisogno di docenti su una popolazione scolastica stimata nella nostra regione intorno ai 539.502 alunni. Nell’incontro, invece, l’Ufficio scolastico ha comunicato come a questa somma si debbano aggiungere ulteriori 1.571 alunni, non conteggiati da Roma. Ciò significa che, se non verranno aumentate le assegnazioni, ci troveremo con una sofferenza di più di 500 docenti”. Così la regione ha scritto una lettera al ministro Giannini per sollecitare un intervento straordinario che eviti “situazioni assolutamente ingestibili e di difficile comprensione per i genitori e l’opinione pubblica”.

DANNI DA CALDO ESTIVO: CHE FARE? TE LO DICE LA REGIONE

sole cielo caldoAnche per il 2016 la Regione Piemonte ha messo a punto un programma di prevenzione dei danni alla salute dovuti alle ondate di calore estivo. Gli effetti del caldo sulla salute derivano dalla combinazione di alcune variabili meteorologiche quali umidità, temperatura, velocità del vento, giorni consecutivi di caldo. Utilizzando queste informazioni e cielo caldo solecombinandole con altre di tipo sanitario,il Dipartimento Sistemi Previsionali e l’Epidemiologia Ambientale di Arpa Piemonte hanno sviluppato un bollettino previsionale del caldo affinché la popolazione, soprattutto i soggetti a rischio (anziani, malati), possa adottare comportamenti e precauzioni per prevenire danni alla salute. Il bollettino fornisce inoltre indicazioni utili alle istituzioni per mettere in atto tempestivamente le misure e gli interventi preventivi più efficaci per la tutela della salute. Il cittadino può consultare, oltre ai bollettini previsionali delle ondate di calore, il materiale informativo della campagna regionale e del Ministero della Salute.

Bollettini previsionali ondate di calore

 

www.regione.piemonte.it

foto: il Torinese

Torino e Milano da rivali storiche ad alleate? La giunta Appendino sembra crederci

milano e torinoDal Risorgimento – quando i milanesi furono ben felici che i torinesi li liberassero dagli austriaci, accogliendo di buon grado la dominazione sabauda – ad oggi, molte cose sono cambiate nei rapporti tra Torino e Milano. La rivalità è storica e a soccombere è stata il più delle volte la città della Mole che si vede spesso scippare importanti realtà economiche e culturali. L’ultimo spauracchio è quello di veder fuggire sotto la Madonnina il Salone del Libro. Ma la nuova giunta torinese pentastellata, attraverso le parole dell’assessore alla cultura sembra voler sotterrare l’ascia di guerra tra le due metropoli. “Torino e Milano sono già legate da eventi e progetti che valorizzano reciprocamente esperienze e specificità  come il festival Mito, Settembremusica e l’Abbonamento Musei. È davvero poco lungimirante pensare al rapporto tra le nostre due città  in termini di mera competizione nello scenario globale – ha dichiarato l’assessore  Francesca Leon – Crediamo che tra Torino e Milano si debbano rafforzare le collaborazioni esistenti, esplorando nuove opportunità per mettere a sistema le rispettive eccellenze, affrontando inoltre con franchezza e lucidità le criticità. Ho condiviso con l’Assessore Filippo Del Corno la necessità di confrontarsi  su questi temi a partire da un incontro nei prossimi giorni”. Una nuova alleanza sembra profilarsi all’orizzonte. Chissà.

Circolare, circolare

CASALE1Piazza del Cavallo, uno dei luoghi più antichi di Casale Monferrato, era il punto di incrocio di via Saffi, via Duomo, via Roma e via Lanza. A dir la verità portava il nome di Giuseppe Mazzini  ma per i casalesi, in ragione della presenza, al centro, della statua equestre di Carlo Alberto, era rimasta la Piazza del Cavallo. Un sabato mattina, giorno del mercato contadino, la gente incuriosita guardava, con stupore e diffidenza, il semaforo nuovo di zecca che proprio quel giorno prendeva servizio. Accanto al palo zincato che sorreggeva il marchingegno con i tre segnali luminosi  stazionava, autorevolmente impettito nella sua uniforme, un imponente vigile urbano. Da Gravellona Lomellina a lì, la distanza non superava i quaranta chilometri e Arduino Borlazza, alla veneranda età di novantuno anni, non mancava – quando la bella stagione lo consentiva – di salire sul primo autobus del mattino e, con poco più di un’oretta di viaggio, togliersi lo sfizio di bighellonare nell’area del mercato, curiosando. Anche quel giorno, complice la tiepida giornata di fine primavera, fece così. Attratto dal capannello di persone che sostava nei pressi del semaforo il vecchietto, curioso più che mai, si mise a guardare pure lui. Quando il vigile, allo scattare del verde, ordinò a gran voce “Circolare, circolare”, attraversando  la strada, Arduino lo seguì con passo deciso. Giunto dall’altro lato della via, oltre le strisce bianche del passaggio pedonale, il vigile si voltò e, al successivo scattare del verde, si riavviò dall’altra parte della strada intimando con risolutezza il suo “Circolare, circolare”. Il vecchio Borlazza, messo in soggezione, toltosi il cappello iniziò a grattarsi la testa, perplesso. Deciso a non far figure, all’ordine dell’uomo in divisa, non esitò a seguire  con fare remissivo il pubblico ufficiale. La stessa scena si replicò due, quattro, sei volte quando, ad un certo punto, ilcasalevecchietto, rosso in volto e con le gambe doloranti, sbottò: “Ma basta là , con stò circolare, circolare. Non circolo più un bel niente e non mi muovo più di qui. Sono venuto per vedere il mercato ed  è tutta mattina che mi fa andare avanti e indietro.  Ho le gambe che mi fanno male e chissà cosa penserà mai mia moglie che mi aveva detto di aspettarla da questa parte della strada per il tempo che andava all’emporio. Sono stanco, caro il mio vigile. Spenga pure quella roba lì che fa le luci tanto io non mi  muovo più, l’ha capito?”. L’agente di polizia municipale gli rivolse lo sguardo di coloro che incontrano, loro malgrado,  uno fuori di testa e pensò proprio ad uno svitato. Intanto, raggiunto dalla signora Clementina, il vecchio Borlazza  prese sotto braccio la moglie e disse: “E’ meglio che andiamo via. Ho visto poco o niente ma mi sa che d’ora in poi andrò solo alla fiera di Mortara perché qui hanno messo delle macchine che fanno le luci e il vigile fa correre tutti di qua e di là della strada. Secondo me è una maniera come un’altra per sfinirci e farci venire un colpo, così risparmiano anche sulla pensione”.  “Ma dai, dici?”, rispose la moglie. E lui, tirandola per un braccio, borbottò: “Dico, dico. Dico di sì. Quello lì è matto. Magari lo è diventato a forza di guardare quella macchina con le luci che ti tira scemo. Dai, andiamo via”.

Marco Travaglini

Bilancio, in Comune mancano 6 milioni di euro. Le Circoscrizioni temono i tagli

palazzo civicoL’assestamento di bilancio di Palazzo Civico deve essere approvato entro il 31 luglio .E si presenta la prima prova con le schermaglie d’aula per la  maggioranza pentastellata che per la prima volta potrebbe fare i conti con l’ostruzionismo delle opposizioni, in particolare da parte della Lega Nord, che deciderà il da farsi dopo avere esaminato le proposte della Giunta sui tagli da effettuare. Ad oggi l’assessore al Bilancio Sergio Rolando ha messo in evidenza  un disallineamento tendenziale annuo tra le imposte e le previsioni di bilancio di circa 6 milioni di euro. Il pareggio di bilancio si potrà ottenere con i tagli delle spese correnti del 3,3% per ciascun settore mantenendo  però le risorse per il welfare, la scuola, i contratti di servizio in essere, come con Amiat. In Comune si evidenzia che i risparmi ottenuti con i tagli sugli staff e sui dirigenti fiduciari pari al 56%, consentiranno di utilizzare  740mila euro di competenza del 2016 per ridurre l’impatto dei tagli sui settori. Confermato il  fondo a sostegno dei giovani per  5 milioni di euro, uno per ogni anno di mandato. Malumore tra i presidenti delle Circoscrizioni che temono di essere il bersaglio dei tagli più significativi.

(foto: il Torinese)

Domenica da favola al Castello

PIOBESIDomenica 31 luglio a Piobesi Torinese si terrà una bella manifestazione al Castello, aperto al pubblico per l’occasione. A “Domenica da Favola” ci saranno Falconieri , fiabe e truccatori per bambini , artigiani commercianti e artisti, e il ” Raduno Vespa & Raduno 500 d’Epoca”.

Dalla bistecca al wi-fi, le prime grane di Appendino che deve fare i conti tra sogni e realtà

appendino fasciaLa sindaca Chiara Appendino si trova a dover affrontare le prime grane. Poca cosa, in verità, rispetto ai grandi problemi che inevitabilmente si presenteranno sul percorso di un sindaco di una grande città. Visto che di rogne ce ne sono già tante, allora perché cercarsene altre gratuitamente? Si dirà che i pentastellati sono duri e puri e non ricorrono a compromessi. Bene, ma quando si tratta di governare tutta la comunità, anche quella che ha votato per altri candidati, bisogna giungere inevitabilmente a dignitose, legittime e doverose mediazioni: proprio come faceva la politica seria, quella di una volta. La sindaca, oltre a voler mettere a dieta i torinesi favorendo l’alimentazione “vegetariana e vegana su tutto il territorio cittadino”, facendo imbufalire i macellai che – dal canto loro – colgono la palla al balzo e rilanciano la bontà della bistecca, si propone anche di spegnere gli impianti wi-fi, potenzialmente pericolosi per la salute, “riducendo il tempo e la quantità delle emissioni in modo che sia garantita la connettività per lo stretto necessario”, ad iniziare dalle scuole. Questo almeno è scritto nel programma che deve passare all’esame del consiglio comunale per l’approvazione. E’ vero che la sindaca ha poi corretto parzialmente il tiro, dopo che Repubblica ha dato la notizia. :  “Si tratta di eliminare le emissioni superflue riducendo tempo e/o quantità delle emissioni in modo che sia garantita la connettività. Non ho mai detto  che il wi-fi è nocivo”. Insomma, tanti sogni alla “salviamo il pianeta” – tanto puri quanto ingenui e velleitari – fanno onore a chi immagina di realizzarli. Ma quando si governa è meglio risvegliarsi e fare i conti con la realtà.

Referendum, se ne parla a Brusasco

urna-seggio elezioniLa sala del consiglio comunale di Brusasco ospita lunedì 25 luglio, a partire dalle ore 20.45 un convegno sul referendum costituzionale. I lavori verranno introdotti da Carlo Giacometto, consigliere comunale di Brusasco, cui seguiranno gli interventi dell’economista Carlo Manacorda, del giurista Michele Rosboch e dei consiglieri regionali Claudia Porchietto e Gian Luca Vignale.

Massimo Iaretti

Iaretti: “La Valcerrina per il turismo guarda verso Torino”

Una corte in cui si sono discussi i tanti aspetti per valorizzare il Monferrato è stata la location dell’iniziativa del circolo culturale I Marchesi del Monferrato. iari valce2Venerdì la Cantinetta Resort di Roberto Imarisio, a Mombello Monferrato, comune della Valcerrina alessandrina è stata al centro di una serata incentrata sulla formula del caffè letterario dal titolo “L’emozione e l’anima i tesori del Monferrato tra natura, storia ed arte”. E a discussione è stata animata sino all’una del mattino del sabato, con tanti interventi coordinati dal presidente del circolo Roberto Maestri che ha sottolineato le tante possibilità di valorizzazione del Monferrato, partendo dalla sua storia, perché fu uno Stato europeo del Medioevo, grazie anche alla sua politica matrimoniale, che portò le varie casate ad imparentarsi con le Corti d’Europa. Massimo Iaretti, consigliere delegato al turismo dell’Unione dei comuni della Valcerrina, nel suo breve contributo ha evidenziato “la necessità per i Comuni di lavorare insieme nell’ottica della promozione turistica del territorio, con uno sguardo particolare in direzione di Torino e della sua Città Metropolitana”, rilanciando il collegamento tra il Casalese ed il Mantovano per il denominatore comune ai due territorio rappresentato storicamente dai Gonzaga, signori di Mantova e di Monferrato.

iaris valce

Una interessante carrellata su Guglielmo Caccia, detto “Il Moncalvo” e sulle sue opere è stata poi fatta da Giuliana Romano Bussola, critico d’arte già assessora alla cultura del Comune di Casale. All’incontro, nato da un’idea di Roberto Imarisio e Nadia Ghizzi si sono succeduti i contributi di Silvia Imarisio, Roberto Imarisio, Roberto Maestri, Giuliana Bussola, Riccardo Pizzorno, Walter Haberstumpf, Pierluigi Piano, Blythe Alice Raviola. L’ininziativa rientrava nelle attività de “I Marchesi del Monferrato” sostenute dal Consiglio Regionale del Piemonte, Fondazione CRT e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.