Le associazioni lo chiedevano da anni e dal prossimo gennaio sarà attivo il nuovo Centro regionale per il Parkinson, punto di riferimento per l’intero territorio. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta. “In Italia – ha ricordato Saitta – sono colpite dal Parkinson 250.000 persone, in Piemonte secondo le stime più recenti sono circa 20.000. Nel presidio ospedaliero Molinette di Torino esiste da tempo un’attività specifica nell’ambito della struttura complessa di Neurologia diretta dal professor Lopiano, che cura pazienti provenienti da tutto il Piemonte. Nei mesi scorsi – ha aggiunto – ho incontrato i referenti della rete regionale delle associazioni dei malati di Parkinson e ho approfondito le questioni con il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Città della Salute, Zanetta. Il Centro Parkinson regionale troverebbe la sua collocazione naturale nell’azienda ospedaliera universitaria di Torino, dove si usano le più innovative terapie”. Il Centro dovrebbe essere costituito da spazi ambulatoriali dedicati, letti di degenza dedicati per la selezione ed il follow-up di pazienti sottoposti a terapie interventistiche. E’ prevista anche l’attivazione di percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi per la diagnosi e la terapia della malattia di Parkinson ed altri disturbi del movimento e l’attivazione della rete regionale, secondo il modello hub and spoke. Soddisfazione è stata espressa dalla vicepresidente del Consiglio regionale , daniela Ruffino, che in più occasioni aveva sottolineato la necessità del centro.
Cavagnolo e Brusasco, derby pro terremotati
Non finiscono le iniziative nella Valcerrina torinese a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto scorso. Nel fine settimana appena archiviato sul campo sportivo di Cavagnolo si sono incontrate, in una doppia sfida, le formazioni calcistiche di Cavagnolo e Brusasco, paesi vicini ma da sempre contraddistinti da un forte campanilismo. Il derby, si articolava in una duplice partita, una dei giovani, l’altra degli over. A fare la parte del leone sono state le squadre del Brusasco, nonostante l’impegno degli avversari. I giovani brusaschesi si sono imposti per 2 – 0. Decisamente più netta, invece, è stata la vittoria negli over. Qui il Brusasco si è imposto con un secco 8 – 1 nei confronti dei padroni di casa. Ma se il campo da laureato un vincitore, invece, la realtà ha dato un risultato positivo con la raccolta fondi per le popolazioni colpite dal sisma.
Monteu da Po, festa di integrazione
Sabato 1 e domenica 2 ottobre il Comune di Monteu da Po ha svolto un ruolo di primo piano hanno messo in campo alcune interessanti iniziative nell’ambito della festa patronale. Sabato si è svolta la festa di integrazione tra montuesi e profughi. Nel padiglione da ballo messo a disposizione dalla pro loco, in concomitanza con la ricorrenza del cinquanteseiesimo anniversario dell’indipendenza della Nigeria, e giorno di festa nazionale per i Nigeriani, la Cooperativa Audere gestisce in paesa la convivenza di una ventina di ragazze nigeriane, ha organizzato con loro un pomeriggio con musica e offerta di dolci tradizionali da loro preparati. Domenica, sempre seguendo il percorso accoglienza e di integrazione iniziato da tempo con profughi africani e pakistani, al campo sportivo il consigliere comunale Nino Antonucci ha organizzato una partita di calcio finita con il risultato di 7-3 per i profughi. In contemporanea al parco giochi ( tra l’altro ripulito e sistemato con un lavoro capillare dai profughi e messo a norma delle disposizioni relative alla sicurezza con lavori di verifica, sostituzione e rimessa in funzione dei vari giochi ed attrezzature da parte di ditta specializzata) : Giornata del gioco, con giochi della vecchia tradizione ludica: corsa nei sacchi, tiro alla fune, rottura della pignatta, tiro al canestro ecc . e giochi di gruppo seguiti da merenda con gran partecipazione di bambini ed adulti. A seguire c’è stata la festa dei nonni sul padiglione del ballo, con l’offerta di simpatici fiori preparati dai bambini organizzati dal Comitato genitori , grazie all’infaticabile opera della Presidente Daniela Massaglia ed un rinfresco per tutti. Più che buona la partecipazione
Massimo Iaretti
Il disordine delle periferie, la magia del circo, l’infanzia offesa: tra lirismo e realtà la grandezza di un artista
Di Alfredo Levo – nasce nel ’21 a Ribordone Canavese, alla fine del conflitto mondiale, già fatti propri appieno il talento e la professionalità nel disegno e nella pittura, intraprende la strada della grafica pubblicitaria che lo porterà a seguire le pagine della “Gazzetta del Popolo” e a inventare la testata di “Tuttosport” viva ancora oggi, a metà degli anni Cinquanta approda alla Rai per diventare uno degli scenografi più apprezzati, con la gestione dell’ufficio grafico che faceva capo al telegiornale ma che di fatto supportava tutti i programmi, trent’anni di carriera che non lasciarono escluso neppure il festival di Sanremo, lunghi anni intervallati dalla partecipazione a collettive e personali che sfociarono in riconoscimenti e premi di primaria importanza – ricordo nel maggio di due anni fa una preziosa retrospettiva alla Promotrice torinese, ad un anno dalla scomparsa, una sala mozzafiato in cui si poteva riflettere ancora una volta sulla grandezza di un artista che, con tratti allo stesso tempo lirici ed estremamente realisti (“la salda tempra espressionista”, scriveva Angelo Mistrangelo), rivisitava le proprie passioni, dalla classicità allo sport, guardava con ironia al mondo e al sogno cinematografico di Charlot, rendeva omaggio a Picasso, sottolineava con eccellente acutezza i propri personaggi, immersi nel disordine delle periferie o trasportati da un mondo antico al nostro stesso quotidiano.
Felicemente l’Associazione “Arte per Voi” ripropone fino al 16 ottobre presso la chiesa di Santa Croce, in piazza Conte Rosso ad Avigliana, a cura di Giuliana Cusino, la bellezza del percorso artistico di Levo, una quarantina di opere suddivise in acrilici e tecniche miste, in chine su carta e acquetinte, dove in un antico e suggestivo contesto ancora una volta riappaiono l’originalità di certi soggetti e la sincerità dello svolgimento, i sentimenti di umanità che certi angoli impressi nella memoria dell’artista o catturati da una precisa occasione trasmettono a chi guarda. Levo non descrive soltanto con immensa bravura, Levo partecipa con il cuore ancor prima che con la mente a quanto va rappresentando. Lo fa con i chiaroscuri (colpisce “Vietnam” del 1968, in tutta la propria tragedia) che esplodono nei “Pupi” o nei ricami perfetti che inquadrano i “Girasoli dalla finestra” (2000); lo fa con l’uso del colore, a tratti con la sua esplosione o il concreto intersecarsi, a fermare una suggestione, a sottolineare un motivo, a sprigionare uno stato d’animo. C’è il mondo delle giostre colorate che hanno appena stazionato al limite del paese, quasi un sogno, di cui il cavallo bianco in primo piano è il manifesto (“Piccolo circo di periferia”, 1965/75; “ Ti sogno sempre, Luna Park”, 1982), c’è l’immagine delle città, possono essere Venezia o Firenze, intrise di ricordi cubisti, spezzate nei propri panorami, visioni cartellonistiche che diventano pittura e che, dalla bellezza dei grandi centri, si spostano nelle periferie che crescono storie diverse. La bellezza del mondo, traumatizzata, si frantuma, ingloba le sagome spezzate e sofferenti degli adulti, vuoti manichini accumulati lì quasi a voler testimoniare l’indifferenza e la povertà e l’inutilità che riempiono ormai strade e piazze (“Uomini vinti”, 1967), il dolore che anche l’infanzia inevitabilmente prova, intristita, grigia, sperduta (“Infanzia, 1968). In qualche angolo restano i colori squillanti degli sportivi che lottano per un trionfo, vecchi campioni chiamati a essere baluardo e difesa, ma su tutto pare prendere peso, nell’universo pittorico di Levo, una modernissima quanto dolorante “Deposizione” (1969), chiusa nel suo corpo sfatto, ancora una volta vinto, e in quei carnefici che vestono armature di oggi o la solitudine del “Poeta” dell’anno precedente, schiacciato contro l’albero beckettiano che unico spettatore, dentro il vuoto minaccioso del panorama, ascolta versi senza memoria.
Elio Rabbione
informazione commerciale
STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
Settimane prima ho incontrato tra i banchi la signora Letizia, donna di rara ed interiore eleganza. Con i nipotini e il carrozzina stenta nel passare. Sorridente e paziente mi dice: hanno ristretto ed è sempre più difficile transitare, anche molti commercianti sono insoddisfatti della riqualificazione.
Oggi piazza Foroni ( Cerignola) deserta, due soli banchi. Sciopero degli ambulanti probabilmente contro la legge Bolkestein.
Probabilmente perché non trovo volantini di spiegazione e le risposte dei commercianti sono vaghe. Settimane prima ho incontrato tra i banchi la signora Letizia, donna di rara ed interiore eleganza. Con i nipotini e il carrozzina stenta nel passare. Sorridente e paziente mi dice: hanno ristretto ed è sempre più difficile transitare, anche molti commercianti sono insoddisfatti della riqualificazione.
Ci ripromettiamo di rivederci alcuni giorno dopo. Chiedo: cosa c’è che non funziona? Mi chiedono l’anonimato ma rispondono: il manto è scivoloso, gli allacci secondo noi non sono a norma. I vigili non intervengono per fare allontanare gli abusivi che occupano le corsie d’emergenza.
Meglio quando eravamo nelle vie laterali. Abbiamo venduto di più con minori problemi logistici. Piazza Foroni “terreno” vivace e di scontro. Piero Fassino quasi allontanato in campagna elettorale e Chiara Appendino “osannata” con molte promesse dietro le spalle.
Viceversa Enzo Torraco non ha peli sulla lingua. A vario titolo rappresenta sindacalmente i suoi colleghi ed ha un banco di frutta e verdura. “Noi cerchiamo di fare di tutto per far venire la gente. Il 21 settembre abbiamo inaugurato un punto espositivo dell’artista Ettore Fico. Cerchiamo di far capire all’utente che questo mercato offre il miglior rapporto qualità prezzo. Il comune ci può aiutare non “uccidendoci” con le tasse” , troppo esose. Chiedo: sarebbe stato meglio spostare il sito del mercato?
“Probabile, del resto era una nostra proposta e nella attuale piazza realizzare un parcheggio pertinenziale. Ma ora che siamo in ballo “balliamo” con le dovute garanzie, soprattutto di sicurezza per tutti.Chiaramente siamo in difficoltà anche per la massiccia presenza di supermercati. Difatto siamo tra i pochi mercati rionali di zona di Barriera di Milano che hanno retto”.
A noi non ci resta che sollecitare funzionari ed assessori preposti nel lavorare per salvaguardare e migliorare questo bene che è un bene comune di tutti i cittadini.
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foto: mercati.comune.torino.it
Se pensate che la disabilità vissuta su una carrozzina sia un limite ad una vita piena, divertente, colorata…preparatevi a cambiare idea!
Un incidente, all’età di 21 anni, ha costretto Danilo Ragona su una carrozzina ma non ha fermato la sua creatività né la sua inventiva. Divenuto designer (nel 2011 ha vinto il premio Compasso d’oro) ha sempre cercato di essere libero. E la libertà è proprio il concetto a cui si è ispirato per creare FIXED, la carrozzina superleggera, supermaneggevole, incredibilmente innovativa, assolutamente fashion firmata dalla sua Able to Enjoy in partnership con le aziende torinesi Modena Interiors del Gruppo Danisi Engineering e Protocube Reply. Si chiude con un gesto, può essere ritirata in uno zaino (che è appunto il packaging di FIXED) e occupa il posto di un bagaglio a mano. Ma c’è di più.
FIXED è TOTALMENTE PERSONALIZZABILE, con 11 colori e oltre 1000 differenti combinazioni possibili che è possibile configurare con facilità sul sito www.abletoenjoy.com. Vivere a colori! E’ questo il messaggio di Danilo a tutti coloro che, come lui, sono costretti su una carrozzina. Perché la disabilità non deve essere un limite e la carrozzina deve diventare un “accessorio” da vivere, da interpretare con il proprio stile, per raccontare se stessi. Non è un caso che proprio FIXED sarà tra i protagonisti di “Modelle & Rotelle“, la sensazionale sfilata per modelle in piedi e in carrozzina, attesissimo evento della Milano Fashion Week organizzato dalla Fondazione Vertical. L’appuntamento con “Modelle & Rotelle” è per il 3 Ottobre all’Unicredit Pavillion di Milano alle ore 20. Non solo tacco 12, per questo catwalk solcato da 24 modelle bellissime. Le 12 modelle disabili indosseranno abiti meravigliosi e FIXED. Perché Fixed è molto più di una carrozzina e come le donne sanno bene, aiuta a farsi sentire belle, desiderate e desiderabili. E non c’è nulla di più bello in questo messaggio.
Sempre parlando di libertà, l’altra grande innovazione destinata a rivoluzionare il concetto di carrozzina, che passa da ausilio ad accessorio, è che FIXED monta le ruote da bicicletta fixed raggio 26 e 28 pollici. Questa è davvero una rivoluzione perché, per la prima volta, le ruote non sono più quelle standard da carrozzina che si trovano solo nelle ortopedie, ma possono essere sostituite da semplici ruote che si trovano dai ciclisti…e i vantaggi sono molti! La gamma colori diventa infinita, ciascuno può scegliere quella che meglio si adatta al suo stile di vita e fare manutenzione alle gomme diventa molto più semplice ed economico, anche nel weekend.
Da ausilio medicale a carrozzina da indossare, da limite a possibilità. Fixed è l’augurio che tutti possano muoversi in libertà, senza limiti e barriere, non soltanto architettoniche!
Il titolo di città più accessibile d’Italia va a Torino. Lo stabilisce un’indagine realizzata dall’Anmil e dalla Fand, la Federazione delle associazioni di disabili. Prendendo in esame i trasporti, gli uffici, le chiese, e’ stata stilata una classifica che prevede un punteggio da uno a dieci, che riguarda oltre cento province italiane. E’ stata analizzata la presenza di barriere architettoniche, la possibilità di accedere ai luoghi turistici, la condizione di negozi, caffe’, ristoranti, palestre e supermercati. Perché in fondo nel pubblico certe cose dovrebbero essere garantite per legge: un altro discorso è il privato. Grazie al bel voto – un 8 pieno – la città della Mole e’ riuscita a diventare la prima in Italia. I portici di via Roma, per fare un esempio, sono un percorso del tutto accessibile ai disabili. Ok anche il parco del Valentino. Molto si deve alle Olimpiadi invernali del 2006 che hanno trasformato in meglio Torino. L’amministrazione ha fatto la sua parte modificando i regolamenti comunali con l’obiettivo di cancellare le barriere architettoniche. Dicono i promotori della ricerca; “Una città realmente accessibile deve consentire ai suoi abitanti e ai turisti servizi variegati: la possibilità di andare a fare la spesa, bere qualcosa con gli amici o andare al cinema”.
(foto: il Torinese)
Gli incassi saranno gestiti direttamente dalla Fondazione
E’ ufficiale: il Salone del Libro edizione 2017 si svolgerà dal 18 al 22 maggio. Le date erano previste fin dallo scorso anno ma, con i chiari di luna legati alla “guerra” con Milano, il cda della fondazione ha preferito dare una conferma. Come presidente della Fondazione la scelta e’ ricaduta su Massimo Bray. La sindaca Chiara Appendino, intanto, informa che gli editori potranno scegliere: Milano o Torino? Si e’ deciso quindi di non modificare l’appuntamento fissato lo scorso maggio. “Il lavoro è già iniziato con Beppe Ferrari, vicedirettore generale del Comune, nominato segretario generale della Fondazione”, dice alla cronaca torinese di “Repubblica” il presidente della Regione, Sergio Chiamparino. Sarà’ la Fondazione a gestire gli incassi. Invece, per la gestione, si sta pensando a un bando. E tutti sono in attesa delle mosse milanesi.
Monteu da Po in festa
La fine di settembre e l’inizio di ottobre si preannunciano piuttosto intensi per Monteu da Po per la concomitanza della Festa patronale della Madonna del Rosario con altre iniziative. Il primo evento, organizzato dalla pro loco, con il patrocinio del Comune, si articola in quattro giornate. Si parte venerdì 30 settembre alle 19.30 con un apericena musicale ed il dj set di Fabry dj. Sabato 1 ottobre, invece, alle ore 16 si corre l’ottava “Stramonteu”, corsa non competitiva. Poi dalle 19 c’è la diciannovesima “Sagra della Panissa” con lingua in salsa, bollito, testina, cotechino e bagnetto. E, dalle 21, c’è musica con l’Orchestra Liscio 2000 e durante la serata l’elezione di Miss Panissa e Monsu Cotechin 2016. Domenica, 2 ottobre, invece, alle ore 10.30 verrà officiata la Santa Messa con la processione, seguita, dalle 14 dalla “Giornata del gioco al Parco giochi”, organizzata dal Comune in collaborazione con il Comitato Genitori. La premiazione avverrà alle ore 16. Invece, alle ore 17, in piazza Bava ci sarà la “Festa dei nonni”, mentre dalle ore 19 incomincia la terza Sagra della patata farcita con grande grigliata ed agnolotti. Dalle ore 21, ci sarà la musica rock anni Settanta con gli Overage e durante la serata saranno estratti i premi della lotteria e verrà eletta Miss Patata. La festa patronale avrà un seguito sabato 15 ottobre con la bagna caoda in piazza dalle ore 20.30.
Massimo Iaretti
Le Pro Loco da Papa Francesco
Un gruppo di pro loco del torinese e della Valcerrina alessandrina hanno deciso di fare la loro gita sociale per quest’anno recandosi a Roma e Frascati ma, soprattutto, partecipando il 5 ottobre all’udienza con Papa Francesco e successivamente, varcando la Porta Santa di San Pietro. Il viaggio è organizzato dalle pro loco di Brusasco, Cavagnolo, Lauriano, Mnteu da Po, Polisportiva Cavagnolese, dal Rione Praiet di Crescentino, dalle pro loco di Moncestino e di Villamiroglio con quest’ultima a fare da capofila con l’instancabile opera di collante del segretario/coordinatore Primo Fassio. Si parte il 4 ottobre e si ritorna il 6. Per informazioni te. 388/1155343.
Massimo Iaretti