In ricordo del generale Emanuele Balbo Bertone di Sambuy

Convegno su “L’internamento degli ufficiali italiani” 

 

Mercoledì 25 gennaio, alle ore17.30, presso il Plagerolo del ‘900 di Torino  (Palazzo SanCelso – sala conferenze – corsoValdocco 4/A) si terrà il convegno su “L’internamento degli ufficiali italiani: in ricordo del generale Emanuele Balbo Bertone di Sambuy”. Attraverso la ricostruzione del sacrificio del generale Balbo Bertone di Sambuy, trucidato con altri cinque generali il 28 gennaio 1945, verrà affrontato un aspetto poco noto dell’internamento dei militari italiani nei lager della Germania nazista. Dopo i saluti delle autorità ( tra le quali il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Boeti) ,interverranno Cristian Pecchenino, Maurizio Cassetti, Corrado Borsa e Albina Malerba. Verranno proiettate alcune videointerviste realizzate dall’Ancr. Modera Franco Cravarezza.

L’iniziativa è curata dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” e dall’ Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza in collaborazione con il Museo diffuso della Resistenza, l’Associazione Nazionale ex Internati, Sezione di Torino – Centro Studi Piemontesi. Il convegno gode del sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato Resistenza Costituzione.

***

Ingresso libero.

Info:

info@ancr.to.it. – www.ancr.to.it

info@istoreto.it – tel. 011 4380111

Beautiful Curvy , ecco il calendario 2017

Giunto alla sua quinta edizione, il Calendario Beautiful Curvy 2017, ideato e progettato da Barbara Christmann, conferma la sua natura. Lontano dal voler essere un semplice susseguirsi di immagini al femminile e per alcuni scatti anche al maschile, si fa portavoce di un messaggio profondo, reso più immediato e semplice attraverso i ritratti fotografici di Stefano Bidini, fotografo di moda che ha sposato il progetto a partire dalla sua prima edizione.

curvy-17-4

Donne e uomini, diversi per età, provenienza e stile, ma spesso accomunati da storie di esclusione, derisione e scherno, per non essere conformi a cliché e stereotipi di perfezione creati da un sistema, troppo spesso incurante delle difficoltà psicologiche e fisiche che riesce a generare. Un sistema che vorrebbe condizionare al punto da omologare ogni singolo individuo, unico e magico proprio per quella sua diversità. Nasce, quindi, da un desiderio di rivalsa, da un iniziale ferita primaria capace di trasformarsi, la realizzazione di ogni singolo scatto di cui il calendario è costituito.

 

 Un inno alla vitalità, alla forza interiore, alla bellezza in tutte le sue forme; una prospettiva differente, capace di soffermarsi più sul contenuto che non sul contenitore, proclamando il diritto ad esistere sempre e comunque. Ventinove donne, tra cui l’ultima vincitrice morale di Miss Italia, Paola Torrente, giunta al secondo posto del concorso e protagonista dello scorso Calendario Beautiful Curvy 2016, che con tutte le sue forme è stata la sorpresa assoluta della manifestazione e due uomini, per 12 mesi volti a esaltare la diversità e l’importanza di una propria identità.

curvy17-1

Dal nord al sud Italia, sino al Brasile, l’Africa e la Colombia, perché la diversità risiede anche nel territorio, nella terra di origine da cui i protagonisti, dai 20 ai 50 anni, provengono. Una vera celebrazione dell’essere diversi eppure mossi dallo stesso obiettivo, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica mettendoci faccia, corpo e spirito, con il desiderio di tramettere il messaggio ad un ampio pubblico, soprattutto alle nuove generazioni, come esplicitato da diverse mamme presenti in questa nuova edizione.

 

curvy-17-5Un progetto capace di prendere sempre più piede, grazie alla costanza e perseveranza della sua ideatrice, redattrice e corrispondente moda di testate internazionali che, in primis, attraverso il suo sito beautifulcurvy.com, ha ideato un contenitore volto a supportare, consigliare e comunicare un mondo Curvy a 360° e all’interesse crescente di aziende del settore moda, che hanno sostenuto l’iniziativa. Da Big & Tall, importatore dall’estero di taglie plus size, a Bonprix, a Maxfort per gli outfit maschili, a Parah Impronte per il beachwear, a Parah per l’intimo donna, a Sophia Curvy per l’abbigliamento femminile, a Kiabi, a Mariluna Free Size per proposte moda al femminile, a Liberti per i costumi da bagno, ad Anita per l’intimo ed il mare donna, a Rosa Faja per il beachwear, a Krisline per l’intimo differenziato donna, sino a Curvissime per gli abiti da sposa plus size.

 

curvy-17-3Un gioco di sorrisi e sguardi per un insieme eterogeneo di donne e uomini curvy, che con fierezza e leggerezza si rivolgono all’obiettivo di Bidini, valorizzati dagli accorgimenti della Make-up Artist Valeria Orlando, con i suoi prodotti naturali, dagli Hair Stylists dei Saloni Framesi e dalle stylist moda Pia Johansson e Cecilia Cristoforetti.

 

Uno staff di professionisti al completo, volto ad aprire una finestra sul mondo reale, composto da una molteplicità di presone, in prevalenza donne, che attraverso i loro corpi esprimono altrettanta bellezza, da amare, accettare e mostrare.

curvy-17-6

Il Calendario Beautiful Curvy 2017 rappresenta così uno strumento attraverso il quale proporre un modello positivo, che possa aiutare a comprendere che ciò che davvero conta è l’amore per se stessi, al di là della forma che lo contiene, il rispetto della diversità, nella quale risiede l’esclusività di ogni singolo essere umano, sostenendo un concetto di benessere legato alla capacità di stare bene nel proprio corpo, in salute, sollevando, così, chiunque dal senso di inadeguatezza e frustrazione nel perseguire qualcosa che in realtà non ci appartiene.

 

Dentro e fuori dal set, l’unione fa la forza!

 

 

 

 

 

Le iniziative del “Pannunzio”

Un nutrito calendario di eventi

centropannunzio-news

*** “IL MONDO” DI PANNUNZIO 1949-1966, la Mostra prosegue…

La Mostra storico-documentaria e didattica “IL MONDO” DI PANNUNZIO 1949-1966, promossa dal Centro “Pannunzio” e dalle Biblioteche Civiche di Torino, è visitabile presso la Biblioteca Civica “A. Passerin d’Entrèves” (via Guido Reni 102, Cascina Giaione, Torino) fino al 14 gennaio 2017.

 

*** RICORDO DI VALERIO ZANONE – ROMA

ZANONEMercoledì 11 gennaio 2017 alle ore 18 nella Sala Italia delle Regioni UNAR in via Ulisse Aldrovandi 16 a Roma si terrà il convegno in ricordo di “Valerio Zanone, un liberale piemontese a Roma” organizzato da “Piemontesi a Roma” in collaborazione con il  “Centro Pannunzio”, Scuola di Liberalismo ed altri enti.

Interverranno: Luisella Battaglia – bioeticista, Valerio Castronovo – storico, Luigi Guidobono Cavalchini – ambasciatore, Alberto Pera – economista e avvocato.

Presiederà l’incontro Enrico Morbelli Presidente di “Piemontesi a Roma”.

 

*** I FRATELLI GARRONE: memorie della Grande Guerra

Giovedì 12 gennaio alle ore 18 nella sala del Circolo della Stampa (Corso Stati Uniti, 27, Torino), Paolo BORGNA, Bruno QUARANTA, Roberto PLACIDO, insieme al curatore Roberto ORLANDO, presenteranno il libro “100 (E UNA) LETTERE DAL FRONTE UN SECOLO DOPO. Fotografie e lettere dei fratelli Garrone medaglie d’Oro al Valor Militare della Grande Guerra” edito da Paola Caramella Editrice.guerra corriere

Interverrà Sergio CHIAMPARINO, Presidente della Regione Piemonte. Il volume raccoglie le fotografie inedite e una selezione delle lettere ai familiari, ai conoscenti e agli amici, inviate dai fratelli Giuseppe ed Eugenio Garrone, ufficiali al fronte nella Grande Guerra dove, a cavallo tra il 1917 e il 1918, perderanno entrambi la vita. Zii di altri due fratelli protagonisti del Novecento come Alessandro e Carlo Galante Garrone, descrivono gli eventi con uno sguardo così intriso di umanità da restituire il senso di un dramma collettivo fatto di fango e freddo, fatica e sofferenza, cameratismo e “pietas”.

 

*** L’ULTIMO LIBRO DI MAURIZIO FERRARIS

Lunedì 16 gennaio alle ore 18 nella sala di Palazzo Cisterna (Via Maria Vittoria, 12, Torino), con il Patrocinio della Città Metropolitana di Torino, il filosofo Maurizio FERRARIS presenterà il suo libro “L’IMBECILLITÀ È UNA COSA SERIA”, edito da Il Mulino. Introdurrà Anna RICOTTI.

A lungo l’umanità si è considerata perfetta, attribuendo le proprie eventuali défaillances all’alienazione portata dalla tecnica o all’azione di entità arcane e malvage come il Capitale e l’Europa. Ma sarebbe bastato un esame di coscienza per capire che il problema era un altro: l’imbecillità, dentro e fuori di noi. L’imbecillità è una cosa seria, a cui sinora non si è dato che uno sguardo distratto, come fosse una cosa per pochi e, soprattutto, per altri. Non è così e, appena ce ne accorgiamo, i conti tornano, nell’economia, nella società e nella storia. Parte da qui l’irresistibile riflessione del filosofo su questa imbarazzante caratteristica dell’umano.

Ed è di qui, solo di qui, dal sentirci tutti lambiti dalla grande ala dell’imbecillità, che ha origine il progresso, la lunga avanzata dell’umanità verso il bene – ossia, la sua fuga senza fine dall’imbecillità.

 

*** “L’ITALIA CIVILE” DI PIER FRANCO QUAGLIENI

Giovedì 19 gennaio alle ore 17,30 nell’Aula Magna dell’Università di Torino (Via Verdi, 8), Dino COFRANCESCO, Sara LAGI e Francesco TUCCARI presenteranno, in dialogo con l’autore, il libro di Pier Franco QUAGLIENI “FIGURE DELL’ITALIA CIVILE”, Golem Edizioni. Coordinerà Giuseppe PICCOLI.

pannellal libro di Quaglieni tratteggia le figure di personalità importanti della cultura e della politica italiana del ’900, da Einaudi a Giovanni Amendola, da Marchesi a Soleri, da Calamandrei a Chabod, da Burzio ad Adriano Olivetti, da Ernesto Rossi a Balbo di Vinadio. La parte più consistente del libro riguarda gli “amici e maestri” che l’autore ha conosciuto e frequentato: Jemolo, Bobbio, Galante Garrone, Montanelli, Valiani, Venturi, Casalegno, Alda Croce, Primo Levi, Ciampi, Luraghi, Romeo, Spadolini, Pininfarina, Ronchey, Tortora, casalegno1Pannella. Due capitoli molto densi concludono il libro, quelli dedicati a Soldati e Pannunzio. Si tratta di scritti che Quaglieni arricchisce ricostruendo la storia dei rapporti tra il Centro “Pannunzio” e le diverse personalità che animano il libro. Le figure delineate sono spesso ricordate con episodi del tutto inediti e poco convenzionali, in alcuni casi persino politicamente “poco corretti”, ma sempre equilibrati sotto il profilo storico. Ne viene fuori un ritratto a tutto tondo dell’Italia civile, che l’autore ritiene vada riscoperta e valorizzata come patrimonio culturale irrinunciabile anche per il futuro delle nuove generazioni.

 

*** OGNI GIORNO CON LA MATEMATICA

Mercoledì 25 gennaio alle ore 18 nella sede del “Centro Pannunzio” (via Maria Vittoria 35H, Torino), Franco PASTRONE terrà una conferenza sul tema “C’È, MA NON SI VEDE. La matematica nella vita quotidiana”.

Introdurrà Adriana LO FARO.

Se pensate che la matematica sia solo un fatto di calcoli, di numeri, magari sempre più grandi, di figure geometriche, di righelli e compassi, rimarrete sorpresi. La matematica è nascosta in ogni aspetto della nostra vita e il matematico ha l’occhio allenato a vedere i suoi aspetti nascosti. Spesso da un oggetto si può partire per un lungo viaggio in teorie matematiche avanzate e complesse. In questo incontro verrà fornito un piccolo catalogo, incompleto, della matematica che si cela ovunque attorno a noi.

Provate a indossare le lenti del matematico e vedrete un mondo diverso.

***

mole evangelistaRINNOVARE L’ADESIONE AL CENTRO “PANNUNZIO”

ALL’INIZIO DEL NUOVO ANNO CI E’ GRADITA L’OCCASIONE PER INVITARVI A RINNOVARE L’ADESIONE AL CENTRO “PANNUNZIO” O A FARVI SOCI PER IL 2017. SAREBBE ASSAI IMPORTANTE POTER CONTARE SULLA VOSTRA ADESIONE AD UN’ASSOCIAZIONE LIBERA CHE, DA QUASI CINQUANT’ANNI, PERSEGUE GLI DEALI DI UNA CULTURA SCEVRA DA OGNI CONDIZIONAMENTO IDEOLOGICO.

COME DICEVA MARIO SOLDATI CHE FU NOSTRO PRESIDENTE PER VENT’ANNI: ”LA CULTURA, AD UN CERTO LIVELLO, E’ SOLO CULTURA”. A QUESTO PRINCIPIO CONTINUEREMO AD ISPIRARE IL NOSTRO IMPEGNO.

LA VOSTRA ADESIONE SAREBBE PER NOI DI PARTICOLARE CONFORTO.

SUL SITO WWW.CENTROPANNUNZIO.IT, CLICCANDO SU “COME ASSOCIARSI” TROVERETE LE QUOTE ASSOCIATIVE E LE MODALITA’ PER ASSOCIARVI PER IL NUOVO ANNO.

ASSOCIANDOVI RICEVERETE MENSILMENTE IL NOTIZIARIO “PANNUNZIO FLASH” CON TUTTE LE ATTIVITA’ DEL CENTRO.

“Il Paesaggio dell’Uomo”

presotto-lupSabato 14 gennaio, alle 16.00, si aprirà la mostra fotografica “Il Paesaggio dell’Uomo” di Renato Luparia, ospitata nella sala consigliare del Comune di Lu, in via Colli 5.

La mostra raccoglie una ricca collezione di fotografie che illustrano tra colore e bianco e nero le forme e i tratti fondamentali del paesaggio del Monferrato, delle sue colline e delle sue colture. La mostra offre per tanto un nuovo contributo per comprendere le specificità del territorio UNESCO, seguendo il filo presotto-lupariarosso della stagione di mostre iniziate nell’autunno a Lu. Renato Luparia ormai da oltre 15 anni espone a livello internazionale le sue opere avendo fatto conoscere il paesaggio della terra piemontese ad un vasto pubblico attraverso i suoi scatti che sviluppano compiutamente le tecniche del bianco e nero e del colore.“Questa mostra di Renato Luparia scandisce una nuova tappa in un percorso artistico ricco di suggestioni iniziato virtualmente a due passi da Lu,” commenta il Sindaco, Michele F. Fontefrancesco. “La nostra campagna, le sue forme, le sue geometrie, i suoi colori, diventa uno strumento attraverso cui riscoprire quanto l’Uomo abbia inciso ed espresso il profilo di questa nostra terra. Si scopre quindi il nesso tra “cultura” e “natura”, le cui forme sono state celebrate dal riconoscimento UNESCO del Monferrato come Patrimonio dell’Umanità”

***

La mostra sarà aperta dal Lunedì al Sabato. Lunedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato dalle 9 alle 12.30; Martedì e Giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30. L’ingresso è libero.

 

Oltre il nome. Storia degli ebrei stranieri deportati dal campo di Borgo San  Dalmazzo

ebrei-dalmazzoGiovedì 12 Gennaio, ore 21.00 | Comunità Ebraica – piazzetta Primo Levi 12, Torino, presentazione del libro di Adriana Muncinelli ed Elena Fallo (Le Chateau, Aosta 2016)  “ Oltre il nome. Storia degli ebrei stranieri deportati dal campo di Borgo San  Dalmazzo” con le Autrici e Lucio Monaco . Partecipa il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Boeti. A cura della Comunità Ebraica di Torino e dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza  e della Società Contemporanea “Giorgio Agosti” (Istoreto) . Con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato Resistenza Costituzione. A Borgo San Dalmazzo (CN) il 18 settembre 1943 fu organizzato dai nazisti un campo di  concentramento per ebrei che fu attivo fino al 21 novembre. Da qui furono deportate 357 persone, di cui 334 stranieri, discesi dopo aver valicato le montagne dalla Francia alla Valle  Gesso nei giorni successivi all’8 settembre ’43. Dal 2006 un Memoriale della Deportazione  ricorda i nomi dei deportati a chi passa alla stazione ferroviaria della città. Al termine di una  ricerca durata nove anni, il saggio ricostruisce le vicende individuali e familiari di quegli stranieri a partire dalle loro località di origine, oggi sotto ventitre diversi Stati.

Addio a Gorlier, il piemontese che sapeva guardare oltre le Alpi

gorlier1E’ mancato a 90 anni l’anglista Claudio Gorlier,una figura di grande  spicco a livello internazionale,ma sicuramente uno dei protagonisti della cultura torinese. Era nato nel 1926 a Perosa Argentina ed è stato dei quei piemontesi,come Alfieri,Baretti e Gobetti che sapeva guardare oltre le Alpi con sguardo lungimirante. Fu collaboratore della “Gazzetta del Popolo” a Torino e, successivamente de “La stampa”.Credo ci fossimo conosciuti proprio alla “Gazzetta” nella sua sede di Corso  Valdocco, tanti anni fa,quando iniziai a scrivere su quel giornale. Era uno dei fiori all’occhiello del nostro Ateneo non solo perché  aveva vinto la prima cattedra di Letteratura americana in Italia.Solo il germanista  Claudio Magris,più giovane di lui di dieci anni,professore a Torino e poi a Trieste,ha avuto più vasta notorietà  e risonanza di Gorlier. Abbiamo condiviso un’amicizia comune con il sommo francesista Giovanni Macchia ,il grande studioso di Proust, con Franco Simone, il francesista mancato immaturamente nel 1976 e con Lionello Sozzi,morto nel 2014,ambedue  maestri  non dimenticati dell’Università torinese.

***
gorlier-fruttero-domenicaCarlo Fruttero si ispirò a lui per creare il personaggio dell’anglista Bonetto nel romanzo “La donna della domenica”che diede a Gorlier  quella fama presso i “non addetti “che lo studioso forse non avrebbe avuto e che  decretò lo strepitoso successo della coppia Fruttero -Lucentini. Aveva frequentato intensamente il mondo culturale piemontese:da Fenoglio a Calvino,da Primo Levi ad Arpino.Questi rapporti d’amicizia meriterebbero un approfondimento. Gorlier  un uomo libero e non condizionato da schematismi  ideologici. Era stato nel Pci quand’era studente,ma quella militanza la considerò “una  breve parentesi  sulla scia resistenziale”,come disse a  Bruno Quaranta nella bella intervista fruttero-e-lucentinia lui concessa per il compimento dei 90 anni. Aveva collaborato all’edizione torinese de “L’Unità”,ma insieme a Raimondo Luraghi, l’eroico partigiano e grande storico della Guerra civile americana, aveva abbandonato quel mondo. Avrebbe voluto essere partigiano (l’età glielo avrebbe consentito,ma non partecipò alla Resistenza) e le sue idee collimavano con quelle del partito d’azione. Molti giovani come lui finirono sedotti dal PCI,alcuni diventarono comunisti-come diceva il socialista Lucio Libertini quando confluì nel 1972 nel Pci,provenendo dallo Psiup-,spesso molto convinti ed intolleranti,altri capirono cosa fosse il comunismo tanti anni prima della caduta del Muro del 1989. Tra questi ultimi ci fu Gorlier.

***

Quando consegnai il Premio “Pannunzio” a Giampaolo Pansa l’intellighenzia antifascista torinese tentò di isolarmi e in parte ci riuscì per davvero.Il giorno dopo la premiazione  ricordai a Settimo Torinese Piero Calamandrei e sentii il gelo attorno a me.Solo la nipote di Calamandrei, Silvia, mi trattò come le altre volte e, qualche giorno dopo il “misfatto”,Gorlier venne a parlare al Centro “Pannunzio,”dicendomi che ,malgrado le pressioni ricevute,era venuto lo stesso.Mai-mi disse- avrebbe accettato di far sua la faziosità di certi ambienti a cui pure apparteneva. Su “La stampa” abbiamo avuto una vivace discussione, lui si pronunciò per la cucina multietnica, io per il recupero digorlier2 quella tipicamente piemontese. Fu uno scambio di opinioni che il redattore capo Paolo  Baroni pubblicò con interesse,lui che a Torino viveva da pochissimi mesi. Una delle ultime,belle pagine da lui scritte  è stata la postfazione al libro di poesie di gozzaniane della comune amica Marina Rota,”Amalia, se voi foste uomo”,uscito lo scorso anno nel centenario della morte del poeta torinese. Era un grande anglista,ma anche uno studioso capace di misurarsi sul terreno della letteratura italiana(la scuola di Ferdinando Neri aveva lasciato in lui una traccia,come in Mario Soldati e tanti altri) e sui temi civili. Con lui Torino perde una delle sue menti più aperte e geniali. Gorlier è stato uno degli ultimi  grandi maestri che l’Università di Torino abbia avuto. Il vuoto che lascia difficilmente sarà colmato.

                                                                    Pier Franco Quaglieni

Direttore del Centro “Pannunzio

In bus da Torino verso le piste da sci del Trentino

FLIXBUSA Pinzolo, Madonna di Campiglio e in Val di Sole senza auto.  In autobus da Torino verso le località sciistiche più rinomate del Trentino ++ Fino a due partenze al giorno ogni weekend dal 6 gennaio al 9 aprile prenotabili su www.flixbus.it

Per FlixBus le vacanze invernali sono solo all’inizio: da domani, chi vuole trascorrere un weekend di neve in contesti da sogno potrà infatti raggiungere da Torino, senza auto e in tutta comodità, le piste mozzafiato del Trentino, ambite dagli sciatori di tutta Europa e situate in caratteristiche località che, anche dopo l’Epifania, continuano a risplendere delle atmosfere natalizie.

Fino a domenica 9 aprile, saranno infatti disponibili, ogni weekend, fino a due collegamenti al giorno tra il capoluogo piemontese e le località più rinomate della Val Rendena e della Val di Sole: partendo dal terminal di Corso Vittorio Emanuele, i Torinesi raggiungeranno, con un unico biglietto e un solo interscambio a Trento, destinazioni rinomate come Pinzolo, Madonna di Campiglio e Passo del Tonale. I biglietti sono prenotabili sul sito www.flixbus.it e tramite l’app FlixBus gratuita, oltre che nelle agenzie di viaggio affiliate.

Destinazioni

Cles

Malè

Monclassico

Dimaro

Mestriago

Mezzana Marilleva

Pellizzano

Fucine

Vermiglio

Passo Tonale

Folgarida

Campo Carlo Magno

Madonna di Campiglio

S. Antonio Mavignola

Carisolo

Pinzolo

L’iniziativa è stata resa possibile dalla mediazione di Trentino Marketing, società impegnata nell’ideazione, realizzazione e promozione di iniziative e progetti orientati allo sviluppo del turismo trentino, con le Apt delle valli trentine e con gli operatori del territorio, cui è affidato il servizio da Trento e Bolzano alle località trentine interessate dal progetto.

Con i nuovi collegamenti, FlixBus mira a promuovere anche presso i turisti diretti in Val di Sole e Val Rendena un nuovo tipo di mobilità collettiva e sostenibile in cui l’uso dell’auto privata sia sempre meno necessario, a vantaggio dell’ambiente e delle persone.

 

Festa della leva a Cavagnolo

cavagnolo-comuneA Cavagnolo sta per scattare l’anno della leva del 1999 che raggiungerà il diciottesimo anno di età. Alle ore 11 di domenica 8 gennaio 2017, il sindaco Mario Corsato e l’amministrazione comunale incontreranno i coscritti della leva in municipio, nella sala consiliare intitolata ad Evasio Falletti. Sarà quella l’occasione per lo scambio degli auguri e per la consegna di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana.

Massimo Iaretti

 

Ritorno all’altrove

dino-mostra-2Gian Piero Viglino vive e lavora nelle Langhe. Dipinge dagli anni Settanta, cercando fin d’allora di fondere attraverso i colori l’emozioni suscitate dalla vita. Espone dal 1982 in molte personali e collettive in italia (Torino, Bologna, roma, Latina, arezzo, Teramo, Venezia, Milano) e all’estero (tra cui nizza, new York, Praga, granada, Lussemburgo, Budapest, Tokyo). Nel 1994 l’alluvione gli distrugge la casa-studio portando con sé la maggiore parte delle sue opere. Da allora aggiunge ai suoi lavori anche il sentimento della caducità. Viglino, attraverso i suoi giochi di luci e ombre, cerca di portare l’attenzione ad un mondo remoto, vicino alla percezione, lavori in cui i colori sembrano separare dei mondi e non fondersi in un disegno ma trasformarsi in un’evocazione. Viglino ha sperimentato opere su carta di grandi dimensioni che proseguono il lavoro sul paesaggio intrapreso con i gessi degli anni ottanta, vicini alla cultura della beat generation, che seguivano il primo periodo degli angeli, e poi lavori a tempera verniciata su piccole tavole e visioni di animali. In mostra a Spazio Mouv’ anche le nuove carte.La mostra rimarrà aperta al pubblico nei seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 12 alle 24 – Sabato e domenica dalle 10 alle 24. Lunedì chiuso.

***

dino-mostra-3Per Info:
SPAZIO MOUV’ – Via Silvio Pellico 3 – 10125 Torino –   facebook: Spazio Mouv’   -info@spaziomouv.it – www.spaziomouv.it – tel. 011. 6693880 cell. 331 5828996

***

Spazio Mouv’, con l’Arte, il Design e con il suo Natural Bistrot, ospita mostre di arte contemporanea e offre la possibilità di gustare prodotti genuini in aperitivi, merende sinoire, cene tematiche e pause pranzo slow. Nata come agenzia di comunicazione e design e presente in San Salvario da quasi vent’anni, Spazio Mouv’ è cresciuta e si è evoluta naturalmente in un progetto sinergico in cui si incontrano arte, cibo e design in un unico contenitore aperto a nuove forme di collaborazione.

 

***

[…] Che dire di Gian Piero Viglino? Tra i tanti artisti che ho amato in questi trent’anni di vagabondaggio estetico  – amati perché nella loro opera ho trovato molti degli aforismi sulla condizione umana che cercavo (e non i “vuoti”di cui la contemporaneità si è riempita: questo va, questo è nuovo, questo funziona….) – e quelli che ho conosciuto personalmente, assaporando lo sporco e il disordine degli ateliers, Gian Piero è l’unico con il quale ho davvero condiviso un bel pezzo di cammino, esistenziale e artistico….. Una presenza a suo modo “ironica”: come me, Gian Piero ha solide radici contadine, diffuse come quelle di un ulivo, troppo per riuscire a compiere il salto verso una vita realmente “on the road”! E poi, a dispetto del fastidio provato per l’incorreggibile “provincialismo” della nostra terra, entrambi la amiamo. Nei suoi colori, nella sua poesia e nelle tante contraddizioni del suo modo di essere. Con gli occhi e con gli altri sensi abbiamo comunque viaggiato, davvero molto. E con una minuta pazienza di impronta orientale, al viaggio abbiamo preferito le brevi camminate quotidiane, lui tra i sentieri delle colline di Langa, dino-mostra-1dove i boschi sono diventati di anno in anno più rari usurpati dalla massiccia presa di potere delle vigne e dei noccioleti, io nel mio paesaggio montano ancora relativamente incontaminato… E’ appunto il colore che ha fatto virare, nel corso degli anni ’80, quella pittura dall’ambito informale allargato di cui parlavo ad un sedimento sempre romantico ma decisamente più vicino a cromatismi d’oltreoceano: su quell’onda il lavoro di Viglino per certi aspetti incontra l’opera di Rothko, Gottlieb, quella di Emblema e i suoi colori ‘vesuviani’. Per tutti loro il dipinto costituisce sia un “punto focale” capace di sviluppare la meditazione dell’osservatore sia un “sipario” tra noi e il mistero, sipario che è ad un tempo barriera che separa e velo che ci fa intravedere, schermo sul quale si depositano grafismi elementari o dal quale affiorano sinopie figurali e forme simboliche. I rapporti cromatici e la loro interazione sulla superficie, all’interno di quello spazio “sacro” che è il quadro, generano ritmi, scatti, pulsazioni. Gesto e segno permangono in tutti questi anni come elementi cardine del linguaggio di Viglino ma risultano intelligentemente stemperati nella partitura cromatica di ogni singola opera […] Viglino è stato (ed è tuttora, pur in forma non professionistica) musicista. Pagine ”appoggiate” consapevoli, dunque, le sue: i suoi quadri sono vere partiture dove i colori, come fossero suoni, si armonizzano, si rivoltano o si aprono verso fughe sonore, vanno incontro ad intervalli o ad abbellimenti, e i segni, con la loro scrittura ritmica, creano un naturale contrappunto di accenti, sincopi e quant’altro.

 

Francesco Lodola

 

 

A Orbassano tornano i Mercatini dell’Antiquariato

Dal 14 gennaio tornano le giornate all’insegna dell’antiquariato di qualità a Orbassano

 orbassano-antiquariato

Dopo il grande successo dell’edizione precedente tornano i Mercatini dell’Antiquariato di Orbassano. Un’iniziativa realizzata dal Comune Assessorato Attività Produttive, in accordo con i commercianti orbassanesi, che nel 2016 ha registrato un aumento considerevole della partecipazione di pubblico e che ritornerà ad animare le vie del centro con la vendita di prodotti e manufatti di alta qualità, a partire da sabato 14 gennaio 2017.

 

Come per l’anno appena trascorso, i mercatini si svolgeranno ogni fine settimana alternandosi tra il centro cittadino, di domenica con oltre 100 espositori, e strada Torino, di sabato dove gli espositori saranno oltre 200. Fino al prossimo 17 dicembre 2017 cittadini, collezionisti e appassionati di antichità potranno trovare pezzi rari, originali e della tradizione. Un programma che durante l’anno si arricchisce anche di appuntamenti eccezionali quali la Fiera di Primavera, la Fiera del Sedano Rosso e la Fiera d’Autunno.

 

I Mercatini dell’Antiquariato hanno riscontrato un grande apprezzamento da parte del pubblico soprattutto per l’alta qualità dei prodotti presentati dagli espositori – afferma il Sindaco Eugenio Gambetta -. L’iniziativa intende da un lato offrire ai cittadini e ai collezionisti l’opportunità di acquistare pezzi unici e di valore, e, dall’altro, mira ad animare le strade del centro di Orbassano, dando sempre nuovo slancio al commercio locale. Negozianti e ristoratori, in completa sinergia con gli espositori dei mercatini, potranno beneficiare del nuovo afflusso di visitatori e aumentare così il loro lavoro. Ricordo infine che nell’ottica di rilanciare l’economia locale, anche per il 2017 sono previsti gli appuntamenti con la Fiera di Primavera e d’Autunno e la tradizionale Fiera del Sedano Rosso. Si apre dunque un altro anno all’insegna di tante iniziative ed eventi a Orbassano”.