BERSANO, LA CULTURA DEL VINO

Bersano,  storica casa vinicola piemontese, nasce nel 1907 nella zona più vocata per la produzione della Barbera d’Asti. Fino dagli esordi il fondatore, Arturo Bersano,  ha creduto in questo vitigno acquisendo le cascine e i vigneti migliori, investendo  energie e risorse nella rinascita della Barbera che definiva “cosa viva, che bisogna conoscere e meritarsi come tutto quanto è vivente.” 

La tradizione continua con gli attuali proprietari le Famiglie Massimelli e Soave che,   da quasi trent’anni, seguendo il motto di Arturo “se vuoi bere bene comprati un vigneto”  hanno consolidato una imponente realtà di cascine, oltre 230 ettari vitati dislocati nei migliori crus del Piemonte,  dove si producono uve di qualità facendo di Bersano una delle più importanti realtà vitivinicole del paese. E’ passato quasi un secolo da quanto Arturo ha legato il nome  Bersano a due grandi vitigni piemontesi:  Barbera e Barolo. Da allora  una attenzione particolare viene da sempre riservata ai legni per l’invecchiamento,  vero e proprio patrimonio aziendale. Le nostre imponenti Cantine custodiscono grandi botti di rovere di Slavonia, essenza rara e pregiata, e tonneaux di rovere francese di Allier che, complici la temperatura e l’umidità costanti,  garantiscono al vino le condizioni ottimali per l’affinamento e l’invecchiamento. 

L’incontro con il mondo contadino fa crescere in Arturo Bersano il desiderio di ricerca, approfondimento e collezione di quanto ha fatto grande il nostro vino.     Da qui la nascita dei Musei Bersano delle contadinerie e delle Stampe che conservano oggetti, attrezzi e documenti ritrovati nelle cascine nel corso degli anni,

Durante la visita imponenti e rari torchi, zappe, grandi e raffinate botti scolpite, brente e utensili di cucina  illustrano la poetica e cruda quotidianità della vita contadina. Più raffinata e ricercata è la collezione delle Stampe Antiche, una  vera raccolta di opere d’arte dalle etichette inizio secolo vergate a mano sino alle carte geografiche, alle vedute di castelli,  ai menù dell’800 e ai cartelloni pubblicitari primi ‘900. Nei vigneti, nelle cantine e nel museo si riconosce ciò che Bersano è oggi:  una realtà produttiva,  etica e culturale,  fatta di terre, uomini e tradizioni, protesa al futuro ma forte della sua irrinunciabile identità.

www.bersano.it

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Informazione commerciale

VINOVO RUN FLOWER

Corsa e Camminata non competitiva per le vie di Vinovo: ritrovo in P.zza Rey ore 9.00, partenza ore 10.30

L’Ascom Vinovo in collaborazione con il Comune di Vinovo, GenerazioneX, Podistica Vinovo, Proloco Vinovo e come media partner Radio Contatto, organizza grazie anche al successo delle scorse edizioni, la Vinovo Run Flower una corsa e camminata non competitiva per le suggestive vie di Vinovo che supporta Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo ONLUS (http://www.fprconlus.it) . Il percorso di 5 km avrà inizio in P.zza Rey dove si potrà ammirare il Castello Della Rovere fiore all’occhiello di Vinovo e si snoderà per le vie toccando punti di importanza storica e architettonica. La corsa vuole essere  oltre che un’opportunità di conoscenza del territorio e un momento di convivialità , anche un’occasione per dimostrare solidarietà infatti parte del ricavato verrà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo ONLUS che è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un polo oncologico, che sappia coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e metta a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche oggi disponibili.L’iscrizione ha un costo di €5,00 che comprende la Maglietta in Edizione Limitata e la possibilità di vincere ricchi premi. Ci si potrà iscrivere presso il Rey Cafè Vinovo P.zza Rey n29 Tel:0115509292

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Per informazioni

Ufficio Sport Comune di Vinovo 011.9620413

Facebook: www.facebook.com/vinovorun

www.radio-contatto.it

La mostra che racconta il fascino di una materia antica

“La voglia di fare ‘il secondo passo’ ce l’hanno regalata gli artisti che ci porteranno bellezza ancora una volta, il ricordo del piacere letto negli occhi dei visitatori, la possibilità di raccontare ancora il fascino della materia antica plasmata da uomini e dei”. Così Luigi Castagna e Giuliana Cusino, anime e interpreti dell’Associazione “Arte per voi” di Avigliana, nell’inaugurare e presentare nei giorni scorsi la seconda edizione della “Terra degli dei”, ricca collettiva di artisti della ceramica, che vuole divenire un appuntamento cardine della vita artistica e culturale del Piemonte come pure un’occasione per conoscere le bellezze della città. Un appuntamento che nasce soprattutto per l’intervento dell’Amministrazione locale e con il contributo di forze private, di aziende e di associazioni, che si moltiplica, nella suggestiva immagine del territorio, su quattro sedi, dalla chiesa di Santa Croce in piazza Conte Rosso alla galleria “Arte per voi” ancora sulla medesima piazza, dalla galleria “Porta Ferrata” alla Scuola Comunale per l’Arte Ceramica, entrambe in via Porta Ferrata. Tutto quanto sotto l’occhio attento di Donatella Avanzo, la curatrice che ne suo intervento alla mostra sottolinea come “la lunga storia della ceramica attraverso il tempo è arrivata sino al nostro presente con una mostra che riconosce nei nuovi artisti quella fantasia creativa che ha animato il passato e che ancora si perpetua nelle sapienti mani dei ‘Licurgo’ contemporanei”. La prima sede allinea le opere di 22 artisti di fama nazionale e internazionale – Franca Baralis, Tiziana Berrola, Antonio Capra eccellente nel suo mondo fantasioso, Claudio Carrieri, Gian Genta che imprime un sentimento dando vita a quanto non è solo “materia che guarda”, Sonia Girotto, Luciano Laghi, Marcello Mannuzza, Manuz, Andrea Nisbet, Chiara Nuti, Martha Pachòn, Brenno Pesci con i suoi divertenti dragotti, Carlo Pizzichini, Ylli Plaka, Ermes Ricci tra balene e sirene, Alberto Schiavi, Carlo Sipz, Luigi Stoisa, Sergio Unia tra visi e corpi che sono un inno alla bellezza e all’amore, Nino Ventura, Pietro Weber -; alla galleria “Arte per voi” si ritrova la personale di Giuliana Cusino intitolata “Ali”, ceramiche raku sempre di squisita composizione, immerse in un mondo di favole mentre alla “Porta Ferrata” sono ospitate le opere di Sandra Baruzzi, Giuliana Bellina, Enrica Campi con le sue donne dai grandi occhi, Guglielmo Marthyn immerso in un allegro mondo musicale e Massimo Voghera di cui va almeno ricordato qui il bellissimo “Cantastorie”. Piero e Francesca Della Betta, due importanti, autentici maestri, con le loro opere alla Scuola Comunale. La mostra sarà aperta ad Avigliana fino all’11 giugno per poi passare nelle sale del Castello Della Rovere di Vinovo grazie alla collaborazione con quella Amministrazione e con la curatrice Elena Piacentini.

 

Elio Rabbione

 

 Nelle immagini, dall’alto:

 

Sergio Unia, “Torso nudo con reggicalze”, h 60, terracotta, 2005

Guglielmo Marthyn, “Direttore d’orchestra”, cm. 42x56x12, grès smalti ossidi, 2014

Giuliana Cusino, “Pegasus”, cm. 61×77, ceramica e ossidi su plexiglass, 2017

 

 

 

 

I parchi, patrimonio della montagna

Al Museo Nazionale della Montagna, 22 aprile – 28 maggio

Il Museo Nazionale della Montagna con il Parco Naturale Mont Avic, in collaborazione con la Città di Torino e il Club Alpino Italiano, presenta il progetto di documentazione che il Parco ha commissionato al fotografo Enrico Peyrot nel 2015, in occasione dell’Anno internazionale della Luce proclamato dalle Nazioni Unite. Il progetto testimonia la volontà del Parco di ribadire, con la concretezza della propria azione, il ruolo fondamentale che i parchi e le aree protette svolgono e devono svolgere non solo per la conservazione attiva del nostro patrimonio naturale, ma anche per lo sviluppo territoriale e la formazione delle giovani generazioni.Enrico Peyrot – fotografo di origini piemontesi che da anni vive e lavora in Valle d’Aosta, documentandone il patrimonio storico-artistico e naturale – presenta in mostra 12 stampe di grande formato (95×170 cm) selezionate tra il centinaio di soggetti realizzati durante la campagna fotografica, accompagnate da un video esplicativo del lavoro di rilevamento svolto.I soggetti in mostra esemplificano molto bene l’idea alla base del progetto pensato da Peyrot per la campagna di documentazione. Fotografare non solo lo spazio, ma anche il tempo. A partire da un attento studio del luogo e della sua storia, avendo ben presente l’eredità dei grandi fotografi paesaggisti dell’Ottocento e di inizio Novecento, Peyrot ha scelto di impiegare la tecnica a mosaico per fotografare il tempo. I luoghi individuati sono quindi scomposti in migliaia di inquadrature acquisite nello stesso giorno nell’arco di 15-20 minuti e successivamente, in postproduzione, accostate e sovrapposte in maniera seriale, in modo da restituire un’immagine unica; somma di tanti istanti diversi. Il risultato è costituito da un centinaio di soggetti ripresi con questa tecnica che consente di realizzare immagini ad altissima definizione, abbracciando campi visivi molto estesi che non potrebbero altrimenti essere ripresi. La campagna di documentazione e i suoi esiti offrono l’occasione per riflettere su quale rappresentazione della montagna sia possibile oggi in un mondo digitale, nella misura in cui quest’ultima moltiplica le domande e apre spiragli in molte direzioni dense di possibili conseguenze. Il lavoro di Peyrot, per l’appunto, non è una risposta, ma piuttosto la costruzione di una storia, di una narrazione che quasi trasforma la fotografia in una forma di letteratura.In occasione dell’esposizione sono in programma nella Sala degli Stemmi del Museomontagna due incontri di approfondimento e di riflessione più ampia sulla fotografia, la montagna e la sua rappresentazione, a partire dal lavoro di Peyrot.

Giovedì 11 maggio alle ore 18,00 nell’incontro Sguardi e apparenze Peyrot dialogherà con lo storico della fotografia Pierangelo Cavanna.

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Giovedì 18 maggio alle ore 18,00 in occasione dell’incontro Tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. Dispositivi ottici e paesaggi d’alta quota nel lavoro di Enrico Peyrot, l’autore si confronterà con Antonio De Rossi, professore ordinario presso la Facoltà di Architettura di Torino, e Corrado Binel, presidente del Parco, nonché fautore del progetto insieme al direttore Massimo Bocca.

 

VOYAGE AUTOUR DE L’AVIC

Fotografie di Enrico Peyrot

Torino, Museo Nazionale della Montagna, 22 aprile – 28 maggio 2017

Una mostra del

Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” – CAI-Torino

con

Parco Naturale Mont Avic

con la collaborazione di

Città di Torino

Club Alpino Italiano

 

TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, Piazzale Monte dei Cappuccini 7, 10131 Torino

Buronzo, il Castello delle Sorprese

Una gita fuori porta ? A Buronzo, a metà strada tra Milano e Torino, ma in provincia di Vercelli, nei giorni festivi (23,25,30 aprile, 1 e 7 maggio) un nuovo magico percorso nel Castello, con il gran finale con il ballo della “Bella e la Bestia”, i cantastorie, gli Artisti della Fantasia, i giochi di una volta, gli Acrobati della Cuccagna, la gastronomia con la tipica Panissa vercellese, i mercatini delle favole e prodotti tipici nel borgo medievale.

Terza edizione del Castello delle Sorprese, grande evento dedicato alla fantasia e al racconto, che ogni anno richiama nell’antico borgo e Castello di Buronzo, migliaia di visitatori da tutta Italia.

Dieci attori, con il supporto di installazioni, proiezioni e allestimenti scenografici guideranno la visita-spettacolo nelle stanze del Castello, dalle 9.45 alle 18.00.

Gli ingressi avvengono a piccoli gruppi, ogni 15 minuti: è consigliata la prenotazione on line sul sito www.castellodellesorprese.it

Titolo dell’installazione-spettacolo 2017 è “La Foresta Incantata”, un percorso di circa un’ora nell’immaginario per tutte le età, tra alberi sonori, giostre fantastiche, maghi e il gran finale con il ballo della “Bella e la Bestia”, cantato dal vivo e interpretato con la partecipazione dei visitatori.

Ci sarà anche una nuova area dedicata agli “Artisti della fantasia”, con laboratori e dimostrazioni di pop-up e diorami di carta, teatro disegnato e costruzione di giochi in legno.

Al Castello delle Sorprese si potrà incontrare, anche uno degli ultimi, veri cantastorie toscani, Felice Pantone.

Ma le sorprese non finiscono nel Castello: come nelle precedenti edizioni il suggestivo borgo medievale di Buronzo ospiterà nel centro storico la riscoperta di uniche ed originali attività per un pubblico di ogni età: 50 postazioni di giochi di una volta e  l’originale sfida degli Acrobati professionisti del Palo della Cuccagna, da 15 metri.

 

Tutti i posteggi sono gratuiti, a pochi minuti a piedi dal centro storico e collegati anche con un servizio di trenino turistico. Per scaricare il programma completo e per prenotazioni visitare il sito www.castellodellesorprese.it.

Elio Motella

“Un missionario in canoa”

Si svolgerà a Torino, lunedì 8 maggio alle ore 18.00 la presentazione del libro “Un missionario in canoa” di Veronica Iannotti, edito da Real Press. L’evento si terrà presso la prestigiosa location del Circolo dei Lettori in Via Bogino  9  e vedrà una illustrazione da parte di Giampiero Leo, vice Presidente del comitato diritti umani della regione Piemonte, e portavoce del coordinamneto interconfessionale “Noi siamo con voi”, quindi persona particolarmente sensibile alle tematiche trattate.

Il libro, cui anche il TG3 Piemonte ha dedicato un servizio e che, nell’ottobre dello scorso anno, è stato donato a Papa Francesco; racconta la vera vita del missionario salesiano don Gervasio Fornara, già Parroco della Basilica del Sacro Cuore di Gesù a Casale Monferrato, il quale partito non ancora sacerdote per la Colombia, ha passato quarantun anni nelle foreste dell’America latina. Fra guerre civili, narcotrafficanti, rapimenti, calamità naturali ed epidemie, il coraggioso missionario è riuscito a fondare due Centri Missionari tutt’oggi esistenti, la prima emittente televisiva locale del Paese e diverse stazioni radiofoniche.

Alla presentazione, oltre all’autrice Iannotti e a Giampiero Leo, sarà presente anche don Gervasio, il quale è stato definito da Padre Vidal Niebles Ordóñez, capo dell’Ispettoria Salsiana di Medellin in Colombia, come uno dei più grandi missionari italiani mai stati in America Latina. Per info 320.9681186 oppure info@realpress.it

Eco-ristoranti a Venaria

Ridurre la produzione di rifiuti e lo spreco di cibo: questi i due obiettivi che si prefigge la rete Ecoristoranti, esercizi ristorativi che hanno deciso di valorizzare la loro attività con un impegno concreto nei confronti dell’ambiente e una maggiore attenzione agli sprechi alimentari. Il network, che comprende circa 80 esercizi commerciali in tutta Italia, approderà anche nel Comune di Venaria Reale, grazie alla collaborazione di Cidiu Servizi.

 

Il network degli Ecoristoranti vede la luce nel 2012, in occasione della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”, grazie ad un progetto proposto dalla Cooperativa ERICA, in collaborazione con il Covar 14, che ha coinvolto circa 35 esercizi del territorio a sud di Torino. Oggi il network comprende più di 80 ristoranti di oltre 20 comuni diversi ed è in continua espansione. Aderire alla rete Ecoristoranti è molto semplice: il gestore dei rifiuti di un territorio (ATO, Consorzio, Azienda, ecc.), o il Comune che vuole aderire, stipula un accordo volontario con i ristoratori, allo scopo di attivare pratiche di ristorazione sostenibile, in termini di prevenzione dei rifiuti e lotta allo spreco alimentare. Stipulando l’accordo i ristoratori si impegnano a promuovere l’asporto delle pietanze non consumate dal cliente, utilizzare tovaglioli in stoffa, servire l’acqua in brocca, prediligere i prodotti con meno imballaggi, differenziare i propri rifiuti ed effettuare il compostaggio. In cambio, il ristoratore gode del prestigio di far parte di una rete nazionale, testimoniata dalla vetrofania che riceverà all’adesione e che potrà essere esposta all’ingresso del suo locale, la presenza sui canali social (Facebook e Instagram) della rete, risparmi su forniture, tempo e spazio.

 

All’adesione i ristoratori ricevono un kit composto dalla vetrofania, l’attestato di adesione, un banner-espositore da collocare nei pressi della cassa e una Doggy Bag, un contenitore che può essere utilizzato per il trasporto di cibi non consumati, ma ancora edibili. Nei prossimi giorni personale incaricato da Cidiu Servizi farà visita agli esercizi commerciali in possesso di una cucina e che forniscono pasti caldi in ambito ristorativo (ad esempio ristoranti, trattorie, osterie, tavole calde, pizzerie e agriturismi) per presentare i dettagli dell’iniziativa e invitare l’esercizio commerciale ad aderire alla rete. «Sulla scia del grande impegno di questa Amministrazione in ambito ambientale, siamo lieti di aderire a questa iniziativa che coniuga innovazione e sostenibilità – spiega l’assessore all’Ambiente della Città di Venaria Reale, Marco Allasia -. Prendersi cura del proprio territorio significa anche valorizzare le attività presenti, sensibilizzandole sull’importanza di un lavoro svolto nel rispetto dell’ambiente. Occorre ridurre l’impatto ambientale dell’usa e getta, a partire dallo spreco di cibo e dalla riduzione dei rifiuti e gli Ecoristoranti lavorano proprio in questa direzione. Ci aspettiamo una grande risposta da parte dei ristoratori e siamo convinti che molte delle azioni previste dall’adesione alla rete sono già messe in atto nei ristoranti cittadini».

«L’adesione della Città di Venaria Reale rappresenta un ulteriore estensione della rete da parte di Cidiu Servizi, che crede in questo progetto ormai da anni-sottolinea Riccardo Civera, Amministratore Unico di Cidiu Servizi SpA-. Insieme alla Cooperativa Erica stiamo portando avanti dei progetti collaterali legati alla rete Ecoristoranti per analizzare e migliorare la gestione dei rifiuti in ambito ristorativo e di cui daremo conto nei prossimi mesi».

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Per ulteriori informazioni e per scoprire come aderire alla rete Ecoristoranti: www.ecoristoranti.it | www.cidiu.to.it oppure sulle pagine “Ecoristoranti”

su Facebook e Instagram.

Al via il Palio dei quartieri

Una kermesse calcistica legata al territorio di Torino e provincia che quest’anno conta la partecipazione di 50 società per 92 squadre in campo. È stata presentata nella sala Viglione di Palazzo Lascaris la settima edizione del Palio dei quartieri, evento patrocinato anche dal Consiglio regionale, che avrà la sua serata inaugurale il 26 maggio allo stadio “Primo Nebiolo” di Torino, dove si disputerà il quadrangolare Trofeo “Dino Raviola”.

“Oggi lo sport deve diventare sempre più una forma di educazione e di cultura e uno strumento per fare prevenzione a tutela della salute, ma anche per promuovere lo sviluppo del territorio e per favorire l’inclusione sociale”, ha affermato il presidente del Consiglio regionale e presidente degli Stati generali dello Sport e del Benessere. “Per essere raggiunto questo obiettivo richiede la condivisione da parte di tutti i cittadini e le cittadine e ritengo quindi che manifestazioni come il Palio dei quartieri siano una risorsa preziosa perché coinvolgono centinaia di persone in un percorso di sensibilizzazione, a partire dai genitori e dalle famiglie dei giovani sportivi”.

Il presidente del Palio dei quartieri, Lucio Stella, ha poi illustrato le novità dell’evento che conterà la partecipazione, oltre alla categoria regina degli Esordienti 2004 a 11 giocatori, quella degli Esordienti 2005 a 9 e i Pulcini 2006 e 2007 che giocheranno a 7. Per la prima volta si conterà la presenza del calcio femminile con due quadrangolari rivolti alle categorie Primavera e Giovanissime. Il palio si concluderà domenica 11 giugno e il 17 e 18 giugno la squadra vincitrice fra gli Esordienti 2004 disputerà il Palio Cup, misurandosi con le realtà professionistiche del Piemonte come Torino, Pro Vercelli, Alessandria, insieme a sodalizi blasonati quali Cuneo, Casale e a due rappresentative del Palio, quella provinciale e quella torinese. Infine, il 19 giugno, al Circolo dei lettori si terrà il primo Gran Galà del Palio, con l’attribuzione di alcuni premi e riconoscimenti a coloro che hanno sostenuto la manifestazione fin dalla prima edizione fra cui partner tecnici e commerciali.

All’incontro sono intervenuti anche il presidente del Coni Piemonte Gianfranco Porqueddu, gli assessori allo Sport di Regione Piemonte e Città di Torino e il presidente del Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta della Lega nazionale dilettanti, Christian Mossino.

 

UNA CATENA UMANA DI LIBRI PER FESTEGGIARE LA NUOVA BIBLIOTECA

La biblioteca “Silvio Grimaldi” è prossima a essere trasferita dalla sua attuale e storica sede di piazza Martiri della Libertà alla nuova sede allestita all’interno del Castello di Rivalta. In attesa della conclusione delle procedure per l’allestimento degli spazi interni e del trasloco, grazie ad un finanziamento della Compagnia di San Paolo, è stato avviato un percorso di progettazione partecipata per condividere l’organizzazione di attività e dell’allestimento del giardino. L’evento finale di presentazione dei progetti si terrà al Castello, nel pomeriggio di sabato 6 maggio, dalle 15,30 alle 18. Si potrà partecipare alla catena umana per l’avvio simbolico dello spostamento dei libri dalla vecchia alla nuova sede, nelle sale del Castello. La partecipazione è libera. Tutte le informazioni sul sito www.comune.rivalta.to.it nella sezione Eventi

“Una vita e una matita”

Sabato 6 maggio, alle ore 21, al centro culturarle Cesare Martini di Cavagnolo (via don Bosco) andrà in scena “Una vita e una matita” della compagnia teatrale Quintoequilibrio. Si tratta di uno spettacolo di produzione della compagnia stessa, realizzato e con la partecipazione di Qunzi Quiescenti e Lorenzo Cavallo.

 

Massimo Iaretti