Lunedì 28 agosto ha aperto ufficialmente la birreria con hamburgheria nell’Area Partenze dell’Aeroporto di Torino, in uno spazio situato oltre i controlli di sicurezza.
In una grande scatola di birra Nazionale, il simbolo della birra artigianale 100% italiana, verranno servite le birre “vive” prodotte a Piozzo e si potranno gustare hamburger e piatti di qualità che faranno di questo piccolo gioiello, un vero e proprio gastro-pub. Il banco di spillatura verrà predisposto con 4 spine che offriranno Nazionale, la prima birra artigianale 100% italiana e la linea delle birre Open: White (birra bianca di frumento), Gold (birra bionda) e Amber (birra ambrata). Ad affiancare i prodotti alla spina, saranno disponibili tutte le birre in bottiglia e lattina dell’ampia gamma Baladin e non mancheranno i barley wine di Cantina Baladin. La cucina proporrà hamburger di qualità, prodotti con la carne La Granda (Presidio Slow Food della razza bovina Piemontese), impiegando anche materie prime locali come la robiola di Roccaverano; non mancherà una versione vegetariana e per gli affezionati, lo stinco alla birra Brune. Alle “fatate”, ovvero le mitiche chips di patate, preparate al momento, aromatizzate con gusti originalissimi, si affiancheranno focacce e piatti freddi del giorno. I dolci… Birramisù e Birramigiù preparati con le birre Open Amber e Open White.

La birra, naturalmente, si abbinerà perfettamente… Come anche le bibite Baladin: Cola (Presidio Slow Food), Cedrata, Ginger, Spuma Nera e Mela Zen. Per chi volesse un caffè, il servizio di caffetteria sarà gestito in collaborazione con Caffè Vergnano. Pensando ad un passaggio di pubblico internazionale – per il design del locale – il gruppo di lavoro si è ispirato al prodotto simbolo dell’italianità birraria di Baladin, la Nazionale. Tutta la sala, dalla capienza di circa 50 posti a sedere compreso un “mini dehors”, si sviluppa attorno ad una grande scatola che riporta le grafiche e i messaggi di questo prodotto. Come si addice al luogo, ci sarà uno schermo con gli orari di partenza dei voli. Uno spazio, infine, sarà dedicato all’esposizione e alla vendita dei prodotti Baladin con l’intera gamma delle bottiglie, le profumazioni d’ambiente e le T-shirt del marchio. Teo Musso commenta così questa sua nuova avventura: “Quando mi è stato proposto lo spazio all’interno della rinnovata e bellissima area passeggeri dell’Aeroporto di Torino, ho aderito subito e con entusiasmo. Questo nuovo luogo Baladin rappresenterà per noi un’opportunità unica per poter far conosce la nostra birra artigianale, italiana, piemontese ad un pubblico proveniente da tutt’Italia e dal mondo”.

“Siamo felici di dare il benvenuto a Baladin nel nostro Aeroporto” – afferma Roberto Barbieri, Amministratore Delegato dell’Aeroporto di Torino – “un marchio che è diventato ormai un simbolo sempre più riconosciuto dell’eccellenza brassicola e gastronomica del Piemonte e che sarà senz’altro apprezzato da tutti i nostri passeggeri. La nuova apertura, inoltre, arricchisce e diversifica ulteriormente l’offerta commerciale del nostro scalo che ad oggi conta 34 tra negozi, punti bar e ristoro. L’offerta è cresciuta del 70% nell’arco di 3 anni, con +30% di metri quadri destinati alle attività commerciali e il completo rinnovamento della maggior parte delle aree dedicate al retail”.
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Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 23.
La Reggia di Venaria aprirà la sua splendida cornice alla danza, in un connubio ideale di arte e natura, ospitando il 17 settembre prossimo, dalle ore 15, la sesta rassegna internazionale dal titolo “Natura in movimento”.
molti anni ormai residente a Tel Aviv, e che collabora con la Batshava Dance Company della città israeliana e il Cullberg Ballet di Stoccolma. Interverranno anche la Nuova Officina della Danza di Torino con gli allievi dell’International Contemporary Dance Programme diretti da Andrea Costanzo Martini e da Elle Rothschild. Il primo e l’ultimo appuntamento della giornata saranno affidati rispettivamente alle creazioni della Primavera e dell’Autunno con la compagnia Arearea, su musiche di Vivaldi, mentre la compagnia francese “Leve un peu les bras”, alle 15.45, presenterà “With”, uno spettacolo di danza e teatro burlesque basato sui temi dell’amicizia, del cameratismo e della condivisione. Seguirà poi, sulla bellissima
terrazza della Reggia, alle 16.30, l’esibizione di Andrea Costanzo Martini, dal titolo “What happened in Torino”, un lavoro concentrato sul rapporto tra il suo corpo e la sua presenza sul palco. Seguirà poi lo spettacolo dal titolo “Q2Q”, curato da Andrea Costanzo Martini e Elle Rothschild, con i danzatori della Nod International Contemporary Dance Company, una connubio tra delicatezza e forza esplosiva, fragilità e chiarezza formale. A conclusione, alle 17.30, la performance intitolata ” Autunno”, nei giardini della Reggia, dove questa stagione verrà interpretata come tempo di transizione e di passaggio tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile.
“L’Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa – Il Brunitoio” ha cambiato presidente
istituzione in campo artistico della provincia del VCO e del territorio dell’Insubria. L’attività, mirata soprattutto a diffondere la conoscenza della stampa e dell’incisione nella tecnica calcografica, si è sviluppata sulla doppia direttrice della didattica e della forma espositiva, trasformando lo spazio della ex-Panizza di Ghiffa in uno dei più qualificati centri espositivi con artisti di fama nazionale e internazionale, nel campo della grafica di alto livello.






europeo e d’oltreoceano. Ne restano tracce nella bellissima “Composizione con fiori”, esposta al MEF ed eseguita a tempera, china e biro su carta nel 1966. Ma già alla fine degli Anni ’60, le campiture di colore si fanno meno “arroganti” e più distese e gli oggetti si riappropriano in certo modo delle loro forme usuali, in schemi compositivi che guardano all’astrazione, ma anche alle geometrie-cubiste di Braque e di Gris (esemplare la “Natura morta” del ’64) e ai lampi di colore di Cèzanne o di Monet e Renoir. Così come di Matisse e Bonnard. Bellissimo, in quest’ottica, il “Giardino”, pastello su carta del ’96. Un’accecante esplosione di colori. Una pittura che si reinventa di volta in volta. Tenuta a terra da un grande mestiere ma fatta veleggiare da una passione e da una genialità artistica che vivono di fantasia e stupefacente creatività. Scrive bene Andrea Busto: “La pittura è per Fico gioco e poesia, colore e luce, dimensione del vivere e fonte di giovinezza, storia in continuo divenire”.
Con il suo libro “La Piola”, da poco nelle librerie, Beppe Valperga ci accompagna alla scoperta della “piola”, la tipica osteria piemontese, che sopravvive alle mode e alle tendenze gastrosofiche.
pergolato, al riparo dalle intemperie nella brutta stagione, o dal sole in estate.
magari un bel piattone di gnocchi alla bava, accompagnato da un secondo con carne e verdure. Già, perché come ci ricorda Beppe, non bisogna “dimenticare che la parola òsto (che si pronuncia ostu) pure significa osteria ma, contemporaneamente, significa oste. In ogni caso il piolista serio, da secoli, va in piòla e non all’òsto, casomai dall’òsto, il padrone della piòla, l’òsto della piòla, di solito un amico”.
L’esposto presentato dai vigili del fuoco di Torino su presunte inefficienze del 112, numero unico per le emergenze, ha fatto accendere i riflettori su questo servizio di pubblica utilità.
chiamate non strettamente d’emergenza si fermano al primo livello e non vanno a intasare inutilmente il secondo. Ci possono essere disguidi, ad esempio se il primo livello non identifica correttamente il servizio competente per il caso specifico e se restano in coda chiamate di vitale importanza. Mario Balzanelli presidente della società italiana 118 spiega a Famiglia Cristiana: «Con il 112 c’è un passaggio doppio: prima risponde l’operatore centrale, che gira la telefonata a quello competente. C’è un aumento delle tempistiche, per questo proporrò a livello europeo un numero unico che valga solo per le emergenze sanitarie, dove la tempistica è un fattore che può salvare una vita. La legge ci impone di intervenire entro 8 minuti in area urbana e 20 in area extraurbana: il pronto intervento sanitario per le sue peculiarità è l’unico servizio che presenta questo tipo di vincoli temporali, mentre per altre forze di pronto intervento non è previsto».
E’ molto ampia la schiera dei comuni della Città Metropolitana di Torino che prendono parte all’edizione 2017 del concorso
L’ambiente è quello di una provincia del nord-ovest d’Italia, la più a nord del Piemonte, stretta fra laghi e montagne.
carrello. Ne I giorni della Merla – gli ultimi di gennaio, i più freddi dell’anno – il ritrovamento del cadavere di una donna sul treno, apre scenari in cui la ricerca della verità non è sufficiente. Il mal di denti del procuratore è una storia che si snoda tra questioni sociali e nuove tecnologie. Ne L’incontro, la crisi economica porta un giovane disoccupato orgoglioso e disposto a tutto, anche a cacciarsi nei guai, pur di mantenere la sua famiglia. In Fiori freschi di campo avviene un crimine che possiamo definire molto umano. Un delitto senza sangue, un’indagine che procede con lievità dentro un dolore pesante. Le orecchie del cavallo, è la storia di una ricerca esasperata di ricchezza che porta a rapporti sentimentali aridi e pericolosi. In ogni caso, il profilo del commissario di Polizia giudiziaria Arturo Devecchi emerge con grande umanità e, nella sua prefazione, Carlo Lucarelli sostiene che seppure si tratti di un personaggio letterario “potremmo davvero trovarlo anche nella provincia che abitiamo, tra i banchi di un supermercato, mentre spingiamo il carrello per fare la spesa…”. Matteo Severgini, un tempo libraio, giornalista e scrittore – con i suoi racconti ha partecipato a numerose antologie – è anche autore radiofonico presso la Radio Televisione Svizzera.