Tangentopoli 25 anni dopo. Ripensamenti

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

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Usare la carcerazione preventiva come strumento per estorcere una confessione era una forma di tortura inumana, barbara, incivile, incostituzionale, che avrebbe fatto fremere il milanese Cesare Beccaria , ma anche il giurista-padre della nostra Costituzione Piero Calamandrei

Antonio Di Pietro, che è stato forse il personaggio politico che più ho sentito il dovere di osteggiare, ha dichiarato “All’aria che tira” della 7: <<Cominciamo innanzitutto prendendo atto di una verità sacrosanta, di cui io sono diciamo così testimone, anzi parte interessata: (…) il consenso sulla paura. (…) Ho fatto una politica sulla paura e ne ho pagato le conseguenze. (…) La paura delle manette, la paura del, diciamo così, “sono tutti criminali”, la paura che chi non la pensa come me sia un delinquente. Poi alla fine, oggi come oggi, avviandomi verso la terza età, bisogna rispettare anche le idee degli altri. (…) Ho fatto l’inchiesta Mani Pulite, e con l’inchiesta Mani Pulite si è distrutto tutto ciò che era la cosiddetta Prima Repubblica: il male, e ce n’era tanto con la corruzione, ma anche le idee, perché sono nati i cosiddetti partiti personali >>Per Di Pietro rappresenta un atto di onestà e una sconfessione del suo operato di circa 25 anni.La corruzione che finì di uccidere la I Repubblica era senz’altro un fatto molto preoccupante e che moralmente andava condannato e politicamente combattuto.Non era solo il “mariuolo” Chiesa che rubava, ma la cancrena era molto più ampia. Ed era necessario ,per salvare l’Italia, provvedere ad alcune amputazioni.Ma il clima stabilito da Borrelli e dai suoi sostituti ,in testa Di Pietro, con il famoso pool di Mani Pulite è stato davvero intollerabile. Essi hanno creato nel Paese un clima di paura e di ricatto,un clima che ha portato anche a dei suicidi.Usare la carcerazione preventiva come strumento per estorcere una confessione era una forma di tortura inumana,barbara,incivile,incostituzionale, che avrebbe fatto fremere il milanese Cesare Beccaria ,ma anche il giurista-padre della nostra Costituzione Piero Calamandrei.L’antifascista Luciano Perelli,insigne latinista torinese,che aveva patito il carcere sotto il fascismo insieme al padre e al fratello,si senti ‘ anche lui ribollire di indignazione e mi disse che erano logiche da Gestapo.

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I liberali non potevano accettare certi metodi e il clima da caccia alla streghe dominato dal tintinnio delle manette.<<Mettere in carcere e gettare via la chiave>> fu un modo di dire coniato in quegli anni in cui vennero distrutti un’intera classe politica e interi partiti che avevano avuto la legittimizzazione democratica del voto e del consenso di milioni di italiani.Io ricordo nel 1992 di aver ripetutamente scritto in difesa dei partiti come cardine della democrazia e di aver vissuto con indignazione i linciaggi fatti dai giornali,dalla Tv, soprattutto da “Milano Italia”, dai PM che confusero le Aule di Tribunale per luoghi in cui veniva ghigliottinato a priori chiunque fosse sospettato di un qualsivoglia reato. L’alleanza perversa tra certi magistrati e gran parte della stampa ha imbarbarito il Paese in modo che ancora oggi appare irrimediabile. Si trattava di difendere la nostra civiltà giuridica e le regole della convivenza civile sistematicamente oltraggiate dai metodi a cui ricorreva il famoso pool di Milano.Il lancio delle monetine contro Craxi fu un atto vergognoso ,un vero atto squadristico istigato dall’irrespirabile clima mediatico che si era creato in Italia e che ha costituito il trampolino di lancio di alcuni giornalisti specializzati nel killeraggio e nella violazione sistematica del segreto istruttorio.Il principio costituzionale della presunzione di innocenza venne calpestato ripetutamente in modo clamoroso senza che il Capo dello Stato pro tempore avesse nulla da eccepire.I cittadini si sentirono in balìa di una parte di magistratura, in effetti minoritaria,fortemente politicizzata, che ha rappresentato una gravissima ipoteca sullo svolgimento della vita democratica del Paese.E’ quella stessa parte di magistratura che salvò il solo partito comunista e non certo perché fosse illibato.Primo Greganti fu l’eroe che si immolo’ per il PCI.Quando Craxi affrontò in Parlamento lo scottante e umiliante problema del finanziamento occulto dei partiti nessuno dei chiamati in causa rispose,anzi finse di non sentire. In primis, i Presidenti delle Camere,per non dire del Presidente della Repubblica . Spadolini Presidente del Senato, l’unico liberale delle tre alte cariche dello Stato ,tacque e non impedi’ ai leghisti di esibire il cappio nell’Aula di Palazzo Madama ,una vergogna inaudita che mi impedì a priori di poter simpatizzare per la Lega,ancor prima che a causa del suo inaccettabile secessionismo antirisorgimentale. Vittorio Feltri, che era stato socialista, sull’”Indipendente “sostenne a spada tratta Di Pietro e il giacobinismo forcaiolo della Lega. Solo Pia Luisa Bianco corresse il tiro di un giornale che ebbe vita cortissima proprio per l’impostazione data da Feltri.

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Queste cose le scrive uno che,dimostrando di vedere abbastanza lontano,nel 1974 chiese con un appello formale al Presidente della Repubblica,in compagnia dell’illustre giurista Arturo Carlo Jemolo,di non firmare la legge sul finanziamento pubblico dei partiti, ritenendolo non sostitutivo di quello occulto,ma aggiuntivo.Fummo facili profeti. E sapevamo bene dei traffici del PCI con l’Est europeo e con le cooperative e dei finanziamenti che arrivavano direttamente dall’URSS.Come sapevamo che i partiti nel 1974 erano appena usciti dallo scandalo dei petroli per cui Ugo La Malfa aveva personalmente scusa agli italiani. Per altri versi,partiti che erano esclusi da ogni finanziamento come il MSI trassero grande vantaggio dal finanziamento pubblico che ,sottoposto a referendum per iniziativa di Pannella, venne clamorosamente bocciato dagli italiani.Quel fare tabula rasa dei partiti democratici che avevano retto la Repubblica dal 1945 in poi,salvando il partito comunista, favorì la discesa in campo di Berlusconi contro cui quegli stessi magistrati e altri loro colleghi si accanirono per un intero ventennio.Oggi Di Pietro riconosce i suoi errori.Lo fa con il suo linguaggio sempre un po’ contorto,anche se il suo italiano ruspante e’ sicuramente migliorato… E giunge, arrivato alla terza età, a riconoscere persino che bisogna “rispettare anche le idee degli altri.” Ne prendiamo atto con piacere. Ma il ritardo nell’acquisire l’ABC della democrazia liberale è stato davvero troppo grande. In ogni caso dalla fine dei partiti e dalla nascita dei partiti personali egli stesso godette evidenti vantaggi. Un partito come il suo, discioltosi come neve al sole in seguito ad una trasmissione della Gabanelli,ben difficilmente avrebbe avuto consenso senza la fine della I Repubblica che comunque seppe privilegiare il valore della Politica con la p maiuscola .Lo stesso giudice Corrado Carnevale che presiedette la commissione di concorso a giudice in cui venne promosso Di Pietro, ebbe a posteriori qualche ripensamento,lui che venne dileggiato come “ammazzasentenze”perché scrupoloso nell’applicare le norme e nel cassare quindi sentenze emesse in modo frettoloso,sommario,giuridicamente errato,quelle che potremmo definire, in una parola, le sentenze “ammazzagiustizia”.

 

quaglieni@gmail.com

A Collegno “Filo lungo filo, un nodo si farà”

L’Associazione Amici della Scuola Leumann organizza, dal 22 al 24 settembre 2017, la 23° edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà” presso il Villaggio Leumann di Collegno (TO). La manifestazione culturale ha come proposito lavalorizzazione del Villaggio Leumann in quanto esempio di archeologia industrialedi inizio ‘900 e l’obiettivo di costituire un appuntamento di riflessione e incontro per artigiani tessitori, esperti di arte tessile e operatori del settore. Filo lungo filo è una manifestazione unica in Italia, diventata punto di riferimento e di confronto per chi esercita la professione tessile. La continuazione dell’evento nel corso degli anni ha reso possibile costruire rapporti di amicizia con molti espositori, i quali hanno alimentato e alimentano l’esperienza propulsiva del loro sapere e della loro arte. Il filo della tessitura è metafora di relazione e lavoro continuo che unisce persone idealmente molto diverse tra loro, pur sempre accomunate dal desiderio e dalla volontà di promuovere un modo di vita diverso e sostenibile. Tra le tappe di questo percorso spiccano la riscoperta della canapa da parte di Bruno Tessa, il legarsi alla montagna di Maria Lai, la ripresa dell’antica filiera della gelsibachicoltura della Cooperativa Nido di Seta, la salvaguardia del bisso (seta di mare), e di conseguenza del tessuto marino, da parte di Chiara Vigo, il recupero di tecniche antiche della tradizione tessile garganica di Maria Voto, i progetti dell’America Latina e del Vietnam, che hanno come scopo l’emancipazione economica locale delle donne. Ogni contributo ed esperienza ha negli anni arricchito la manifestazione, dimostrando come la tessitura continui a rappresentare una tradizione volta al futuro, un futuro più a misura d’uomo. Durante la manifestazione, luogo condiviso del sapere, del saper fare e del fare, artigiani e artistidel tessile provenienti da tutta Italia e dal mondo hanno l’opportunità di condividere e scambiarsi tecniche ed esperienze durante il Convegno, le Mostre, la Mostra-mercato e la Sfilata di abiti ed accessori realizzati dagli stessi espositori. Il Convegno di quest’anno Artigiani nell’era digitale” tesserà un dialogo a più voci tra artigiani, operatori del settore, imprenditori sociali, innovatori e studiosi della Cultura – dislocati in varie regioni italiane – pronti a condividere storie di rinascita ed esperienza che, grazie ai nuovi linguaggi e alle nuove opportunità offerte dal digitale e dai social network, hanno intrecciato i fili di una comunità estesa, ricca di stimoli e progettualità condivisa. La mostra-mercato apre i battenti sabato 23 settembre alle ore 15.00 in corso Francia 313 e sarà ospitata in una struttura allestita nel parcheggio messo a disposizione dall’azienda Diffusione Tessile, all’interno dell’ex cotonificio Leumann. Sono previste, oltre all’esposizione e alla vendita, anche dimostrazioni pratiche e l’attivazione di laboratori dedicati ai bambini, sia sabato che domenica. L’evento si concluderà domenica pomeriggio con la sfilata di modelli prodotti dagli espositori e la consegna di un premio allo stand più originale. “Filo lungo filo, un nodo si farà”, che rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VO.CA., vuole far riscoprire al grande pubblico la creatività, la poesia e l’arte che stanno alle spalle del “fatto a mano”. Sono previste visite guidate al Villaggio Leumann sia sabato che domenica. Con il Patrocinio della Città di Collegno, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte e con la collaborazione del Coordinamento Tessitori e dell’azienda Diffusione Tessile. Per maggiori informazioni rivolgersi all’ Associazione Amici della Scuola Leumann, Tel. 347 3596056, email info@villaggioleumann.it, sito internet www.villaggioleumann.it, o visitare la pagina Facebook www.facebook.com/EcomuseoVillaggioLeumann.    

 

PROGRAMMA

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FILO LUNGO FILO, UN NODO SI FARA’

    Venerdì 22 settembre    Auditorium G. Arpino  – Collegno Ore 17,00 – 20,00Convegno:  “Artigiani nell’era digitale” Coordinatrice e moderatrice: Eva Basile, Presidente Coordinamento tessitori Francesca Baldassarri : Storytelling e social: esempi e casi di studio Tessa Moroder:   Lottozero: collaborazione creativa online e offline Eleonora Odorizzi: Tessere la propria narrazione digitale: l’artigiano e i social media secondo Italian Stories Diana Biscaioli:   Dal quartiere al villaggio globale: un viaggio di andata e ritorno Maria Chiara Miduri:   L’Homo faber che intreccia cavi, fibre ottiche e connessioni virtuali.  La nuova condivisione del sapere tradizionale Seguirà dibattito.   Sabato 23  settembre   Villaggio Leumann,  Corso Francia 349 – CollegnoOre 11,00 Inaugurazione mostre Villaggio Leumann, Corso Francia 313, CollegnoOre 15,00 – 19,00 Rassegna dell’Artigianato Tessile   Domenica 24 settembre  Villaggio Leumann, Corso Francia 313, Collegno Ore 9,00-19,00 Rassegna dell’Artigianato Tessile Ore 16,00 “Un intreccio da favola” spettacolo di burattini presentato da Il teatro della Volpe Ore 16,30 Sfilata di modelli creati dagli espositori  MOSTRE    Dorina Dron:   RICORDI Judith Byberg: BIOFELT LIGHTINGS, Emozione che nasce dall’incontro di feltro e luce Gruppo di Quilters italiane:         INFERNUS lasciate ogni speranza voi che quiltate Associazione Noi dell’Arte:   Noi dell’Arte e …. STORIE TESSILI   All’aperto: Chroma, intrecciare mondi per sconFilare: workshop e installazione a cura  delle Artenaute del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea Il viaggio continua ….: installazione del gruppo knit-cafè di Collegno, “Donne ai ferri corti”. Tutti i colori del verde: piante tintorie dell’Azienda agricola Fratelli Gramaglia.   Visite guidate al Villaggio Leumann su prenotazione al numero 347 3596056                       

Corpo e mente al top con l’Associazione Yoga Contemporaneo

L’Associazione Yoga Contemporaneo è un’associazione sportiva dilettantistica culturale e ha come finalità istituzionale lo sviluppo, la diffusione e la promozione dello Yoga e della Meditazione.

La pratica costante dello yoga favorisce l’introspezione e l’equilibrio, sviluppa forza e stabilità e permette di affrontare serenamente la vita in un accordo armonioso di mente corpo e spirito.

 

L’Associazione Yoga Contemporaneo propone percorsi in cui è possibile sperimentare un sistema ottimale di utilizzo del corpo e della mente che permette, a chi vuole vivere bene il proprio corpo, di avere i migliori benefici pratici.

 

Le attività proposte sono:

 

  • Corsi di Hata yoga
  • Yoga Nidra (Rilassamento profondo)
  • Yoga per bambini
  • Yoga a coppie
  • Yoga terapia posturale
  • Yoga per la terza età
  • Yoga in Gravidanza
  • Corso di Meditazioni attive e Tecniche di consapevolezza e presenzaL’Associazione propone inoltre intensivi e ritiri di yoga nella natura con camminate consapevoli in armonia con se stessi.

Per l’anno 2017 – 2018 oltre le sedi già consolidate di Chieri, Santena e Poirino, si aggiungono la sede di Cambiano e quella di Torino con i seguenti corsi:

CAMBIANO – presso Casa del peso, Via Onorio Mosso n. 2

                  

  • Mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.15 – Hata yoga

 

·    Giovedì dalle ore 18.00 alle ore 19.00 – Hata yoga

 

TORINO – presso Centro La Sorgente, Via Montemagno n. 71

 

  • Lunedì dalle ore 19.00 alle 20.15 – Hata yoga

 

·    Lunedì dalle ore 20.30 alle 23.00 – Meditazioni attive e tecniche di

consapevolezza

 

Per informazioni e iscrizioni telefonare ai seguenti numeri telefonici:

333.6113284 – 335.474980

Oppure scrivere a: yogacontemporaneo.it@gmail.com

 

 

Per visionare tutti i corsi dell’Associazione Yoga Contemporaneo visitare il sito www.yogacontemporaneo.it

Lavorare… ad Arte

Nell’ambito delle attività culturali del Polo del ’900, ISMEL – Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali insieme al Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e Zonarte, propongono dal 13 settembre al 5 ottobre Lavorare… ad Arte, nove conversazioni sul tema del lavoro nel contesto artistico-culturale con alcuni protagonisti dell’arte e della cultura contemporanea

La riflessione sul tema del lavoro sarà condivisa con artisti (Michelangelo Pistoletto, Gigi Mainolfi, Piero Gilardi, Gilberto Zorio) ma anche sociologi e operatori culturali presenti nei diversi ambiti disciplinari del territorio (Musei, Conservatorio Giuseppe Verdi, Accademia delle Belle Arti, Università di Torino) e sarà corredata dalla mostra IDENTITARIO – COMUNITARIO che inaugura giovedì 14 settembre alle ore 18.00 al Polo del ’900 e sarà visitabile fino al 30 settembre. A cura di Stalker Teatro, la mostra ha come obiettivo quello di dar vita al primo archivio multimediale di un’impresa culturale che negli anni ha lavorato con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, con cui ha condiviso i progetti Re-Action e Metropolitan Art, creando inedite modalità di relazione con l’arte finalizzate a rendere protagonista lo spettatore.In un’epoca di trasformazione del lavoro che sembra andare verso una crescente smaterializzazione, l’arte si ricorda la concretezza creativa del “fare con le mani”. ISMEL, particolarmente attento alle analisi dei mutamenti in atto non soltanto sul piano strutturale ma in rapporto al vissuto delle persone, vuole con Lavorare… ad arte, mettere a confronto una molteplicità di punti di vista. Gli incontri saranno introdotti da Giovanni Ferrero, Presidente ISMEL, e si terranno nella Sala Didattica del Polo del ’900, via del Carmine 14.

Un viaggio in comune per Luisella Cottino e Elena Piacentini

Affidano ad un verso di Fabrizio De Andrè – “…per la stessa ragione del viaggio, viaggiare” – il titolo della mostra che le vede insieme nelle sale della Galleria “Arte per Voi”, in piazza Conte Rosso 3 ad Avigliana, sino a domenica 24 settembre (apertura sabato e domenica dalle 15 alle 19). E non soltanto. Perché Luisella Cottino ed Elena Piacentini trovano anche nelle parole di di Fernando Pessoa il tratto in comune che lega le loro opere: “…è in noi che i paesaggi hanno paesaggio” o ancora “i viaggi sono i viaggiatori. Ciò che avvertiamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo”, con l’intesa intima che l’atto dello spostamento e il piacere della meta che ognuno di noi sogna o si prefigge di raggiungere è la volontà di trarre valore dal viaggiare stesso e il desiderio della scoperta di quelle emozioni che il mettersi in viaggio ci offre.

Sensazioni che trovano spazio negli acquerelli presenti in mostra, al cui interno i curatori Giuliana Cusino e Luigi Castagna individuano una certa “inquietudine”. La Cottino – artista chierese che attraverso i corsi e gli insegnamenti di Manuela Dorella raggiunge le pensose radici di Guido Bertello – la affonda emotivamente nel paesaggio, nelle sue forme naturali o urbane, dandocene più un’idea che non un’esatta descrizione, un concetto astratto e un tocco impercettibile, il colore di certe macchie che alla collega oggi con lei ricordano “la levità delle ali di farfalle”. Per cui sono significativi i soffici colori, tenui, che ti aspetteresti al contrario squillanti, di un paesaggio toscano, con un’insperata vegetazione in primo piano e le brume azzurrognole sul fondo, o la solitudine degli alberi pur sommersi nell’intenso verde della natura circostante, o quei caseggiati schizzati e quasi respinti dalla vivace prepotenza di quegli alberi che tentano di esistere in primissimo piano, o certe ombre che tra il rosso e il nero affollano un caffè cittadino, macchie, vaste e insistite, che occupano il foglio, che esprimono idee e umane sensazioni, che si riempiono di quel colore che si trasforma in un vigoroso quanto pensoso abbraccio alla natura.

Elena Piacentini – un diploma all’Accademia Albertina torinese, una tecnica dell’acquerello e dell’incisione che s’affina sempre più e che le permette di focalizzare maggiormente, a volte attraverso l’inconscio, profonde sensazioni che nascono allo stesso tempo da sofferenza e felicità, individuate nello spazio personale o ancor più universale -, all’interno delle cui opere la sua eccellente compagna individua “un ipotetico viaggio interiore”, inquadra anonimi volti dentro anonimi paesaggi, dentro architetture volte al futuro, concretizzati in tratti essenziali, altezze assolute pronte a primeggiare sull’orizzonte, dentro edifici predominanti in cui l’elemento umano pare perdersi e quasi scomparire. C’è in queste opere una sicurezza senza smentite, un ipotesi di studio volto alle architetture, ai nuovi panorami, ai reticolati e alle sovrapposizioni e ai moduli che giorno dopo giorno trovano nuovi sviluppi. E un panorama anche non troppo frequentato sulle carte dell’acquerello, che allo stesso offre nuovi straordinari orizzonti.

 

Elio Rabbione

 

Le immagini:

Luisella Cottino, “Visioni urbane”, 2011

Elena Piacentini, “Muoversi”, 2017

 

 

Torna a Torino la tradizionale Festa dell’Italia

Dal 14 al 17 settembre, ogni giorno, dalle ore 18 all’interno del Parco della Pellerina in Corso Appio Claudio 176 interno 30, presso il “Circoletto Rosso” – Tennis Pellerina, sarà possibile partecipare a presentazioni di libri e convegni

“Con la Festa dell’Italia il Movimento Nazionale inizia l’anno che porta all’elezioni politiche fra la gente e con la gente. Convegni, presentazioni di libri, ma anche momenti di vera festa come le cene tricolori e serate musicali e di cabaret”, dichiarano all’unisono il Consigliere regionale Gian Luca Vignale, Presidente del Movimento Nazionale per la Sovranità e il Coordinatore regionale Marco Botta.

L’unità e la coesione delle forze politiche sarà il tema principale del convegno di apertura di giovedì 14 settembre “Regionali del 2019: uniti si vince?” e in quest’occasione intorno allo stesso tavolo ci saranno il Coordinatore Direzione Nazionale MNS, Giuseppe Scopelliti, e tutti i coordinatori regionali del centro destra piemontese.

“La quattro giorni di Festa dell’Italia vuole stimolare anche la necessità di cambiare completamente l’agenda politica regionale e nazionale, coinvolgendo ospiti del centrodestra di livello nazionale e regionale in un dialogo aperto con i cittadini” ribadiscono Botta e Vignale.

La scelta dei convegni nei giorni successivi non è casuale: venerdì 15 il Presidente del MNS Francesco Storace discuterà “Lo Ius Soli: una legge da non approvare, un principio da abolire“, sabato 16 “La sovranità come baluardo della democrazia” sarà il tema presentato alla presenza del Vicesegretario nazionale MNS Roberto Menia con l’importante partecipazione di Diego Fusaro e domenica 17 la Festa si concluderà trattando uno dei temi più importanti di questo periodo storico “La tutela del lavoro italiano” alla presenza del segretario nazionale MNS Gianni Alemanno. Oltre ai già citati esponenti politici ad ogni iniziativa parteciperanno esponenti del MNS regionali e di altri partiti politici come Forza Italia, Lega Nord, UDC, Direzione Italia.

“Questi tre convegni individuano quelle che per noi sono 3 priorità dichiara il Consigliere regionale Gian Luca Vignale In primis è fondamentale respingere completamente il principio culturale e politico dello Ius Soli e il presidente Storace porterà il suo contributo per l’occasione, inoltre crediamo nella sovranità politica e monetaria di uno stato, individuando il sovranismo come unico baluardo alla difesa della democrazia. La Festa si chiuderà con un tema per noi essenziale: la tutela del lavoro italiano, che vedrà nella marcia per il lavoro italiano promossa dal MNS a Roma il 14 ottobre la logica conseguenza”.

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PROGRAMMA

Giovedì 14 Settembre

Ore 18.00: “INAUGURAZIONE FESTA DELL’ITALIA” Giuseppe SCOPELLITI: Coordinatore Direzione nazionale MOVIMENTO NAZIONALE Luisa BERGOGLIO: Componente Assemblea nazionale MNS Angelo D’AMICO: Componente Assemblea nazionale MNS Luigi FURGIUELE: Componente Assemblea nazionale MNS Elvio GUGLIELMET: Componente Assemblea nazionale MNS Ore 19.00: Convegno: “REGIONALI DEL 2019: UNITI SI VINCE?” Introduce: Massimo FICARA: Commissario MNS Provincia del VCO Intervengono: Giuseppe SCOPELLITI: Coordinatore Direzione Nazionale Movimento Nazionale Marco BOTTA: Commissario regionale Movimento Nazionale Gilberto PICHETTO FRATIN: Coordinatore regionale e Presidente gruppo consiliare FORZA ITALIA in Piemonte Riccardo MOLINARI: Segretario nazionale LEGA NORD Piemonte Gian Luca VIGNALE: Presidente Gruppo consiliare MNS in Regione Piemonte Roberto ROSSO: Coordinatore regionale Direzione Italia Giovanni BAROSINI: Coordinatore regionale UDC Moderano: Michele RUGGIERO: Giornalista RAI Francesco ROSSA: Direttore editoriale “Civico 20 News” Ore 20.30: Cena tricolore

Venerdì 15 Settembre

Ore 18.00: Presentazione del libro: “ITALIA ALLO SBANDO” Incontro con l’autore: Augusto GRANDI Ore 19.00: Convegno: “LO IUS SOLI: UNA LEGGE DA NON APPROVARE, UN PRINCIPIO DA ABOLIRE” Introduce: Alessandro BEGO: Commissario Provincia di Alessandria MNS Intervengono: Francesco STORACE: Presidente Nazionale del MOVIMENTO NAZIONALE Carlo GIACOMETTO: Coordinatore provinciale Forza Italia Marco ZACCHERA: Dirigente Fondazione Alleanza nazionale Alessandro BENVENUTO: consigliere regionale LEGA NORD Piemonte Modera: Andrea Costa: Giornalista “Il Giornale” Ore 20.30: Cena Tricolore

Sabato 16 Settembre

Ore 18.00: Presentazione dell’opera: “STORIA DELL’ITALIA UNITA – generazione e corruzione di uno Stato Nazionale” Incontro con l’autore: prof. Marcello Croce Ore 19.00: Convegno: “LA SOVRANITÀ COME BALUARDO DELLA DEMOCRAZIA” Introduce: Gabriele MARTINAZZO: Commissario provincia di Biella del MNS Intervengono: Diego FUSARO: filosofo Roberto MENIA: Vicesegretario nazionale Movimento Nazionale Ennio GALASSO: Componente Direzione nazionale del Movimento Nazionale Ferrante DE BENEDICTIS: Commissario cittadino Torino MNS Modera: Brunella BOLLOLI: Giornalista “Libero” Ore 20.30: Cena Tricolore; Ore 21.30: Serata musicale in compagnia di “Attila”

Domenica 17 Settembre

Ore 19.00: Convegno: “LA TUTELA DEL LAVORO ITALIANO” Introduce: Francesco Zanotti: Commissario Provincia di Vercelli MNS Intervengono: Gianni ALEMANNO: Segretario nazionale del Movimento Nazionale Claudia PORCHIETTO: Consigliere regionale FI, Vice Presidente Commissione Attività Produttive Giorgio FELICI: Presidente regionale CONFARTIGIANATO Carlo MAJORINO: Amministratore Unico di Saa Scarl – School of Management dell’Università degli Studi di Torino Alberto MORANO: Notaio e consigliere comunale Lista Morano Comune di Torino Moderano: Bruno BABANDO: Direttore “Lo Spiffero” Paolo VARETTO: Giornalista “CronacaQui” Ore 20.30: Cena Tricolore Ore 21.30: Serata di Cabaret con i “CD ROM” e “Paride MENSA” Ore 22.30: Estrazione Sottoscrizione a Premi

 

 

MiTo per la città

Da nove anni MITO Settembre Musica ha tradotto la scelta di diffondere a tutta la città la propria offerta musicale in MITO per la Città, dove la preposizione “per” sta ad indicare ” la volontà di percorrere i quartieri con la buona musica

SI è svolta presso l’Aula Magna Dellepiane dell’Ospedale S.Anna, la conferenza stampa di presentazione di MITO per la Città alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università di Torino Prof. Gianmaria Ajani, della Dott.ssa Angela La Rotella, dell’Assessora alla Cultura della Città di Torino Francesca Leon, della Sindaca Chiara Appendino e del Direttore artistico di Mito per la Città Nicola Campogrande. Da nove anni MITO Settembre Musica ha tradotto la scelta di diffondere a tutta la città la propria offerta musicale in MITO per la Città, dove la preposizione “per” sta ad indicare ” la volontà di percorrere i quartieri con la buona musica, classica, a ingresso gratuito e nello stesso tempo di indirizzare la proposta proprio a chi non frequenta abitualmente le sale da concerto”. Più di cento gli appuntamenti itineranti: ” Momenti musicali” che vedranno protagoniste quattro formazioni di allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, saranno accolti nelle 8 Circoscrizioni e proposti in spazi inediti. Non solo più le chiese capienti e centralissime ma anche quelle più piccole delle estreme periferie, i teatri, le sale di lettura di biblioteche e librerie e luoghi inediti come quelli riservati ai servizi, alla salute, all’assistenza, alle strutture di accoglienza, fino alle “Passeggiate con le note”, che animeranno i cimiteri, quello di Sassi e quello Monumentale. Sono una ventina le strutture ospedaliere e ambulatoriali coinvolte, tra cui il Sant’Anna con le sue “Vitamine musicali” ,progetto giunto al suo secondo anno di vita. Quest’anno sono previsti due appuntamenti di musica dal vivo presso il reparto di chemioterapia e quello Maternità per un benvenuto ai nuovi nati.”Questo progetto – ha detto la Prof.ssa Chiara Benedetto , Primario della Divisione di Ostetricia e Ginecologia del Sant’Anna – testimonia l’alleanza tra cultura e salute, testimonia , anche secondo le teorie della Neuroscienza,che gli stimoli musicali condizionano i processi biologici , migliorandoli.” Nicola Campogrande ha poi sottolineato l’importanza del tema scelto per l’edizione di quest’anno , quello della Natura : “dedicarle un festival è un modo per ascoltare come sia stata protagonista nella produzione musicale del passato e in quella di oggi”. Del programma di Mito Settembre Musica 2017 fa parte integrante il Giorno dei Cori , che concentrerà coristi esperti e dilettanti nell’ Open Singing nella stessa piazza San Carlo che la sera successiva vedrà i giovani interpreti sul palco della Nona di Beethoven. Un altro evento eccezionale sarà la ” Notte degli Archivi”, il 10 settembre, con tre concerti : all’Archivio di Stato, in quello dell’Università e all’Archivio Storico.

Helen Alterio

Ricerca e tecnologia, borse di studio Crt

L’edizione 2017 apre le porte all’ambito di ricerca dei Big Data per le imprese


È aperto fino al 18 settembre il bando 2017 per 28 Borse di Ricerca Applicata del Progetto Lagrange-Fondazione CRT, iniziativa ideata, promossa e finanziata dalla Fondazione CRT con il coordinamento scientifico della Fondazione ISI. Diplomati, laureati e dottorandi potranno condurre progetti di eccellenza in alcuni tra i terreni che rappresentano la frontiera più avanzata della ricerca scientifica e tecnologica contemporanea: la scienza dei dati, l’epidemiologia digitale e, per la prima volta, i Big Data applicati al mondo delle imprese.

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18 borse – rivolte a diplomati di scuola media superiore, laureati e dottorandi – sono destinate a progetti di ricerca nell’ambito dello studio, della gestione e dell’organizzazione di sistemi complessi (in tutte le possibili declinazioni del termine: sistemi, di qualsiasi natura, auto-organizzanti, con molti gradi di libertà, che sviluppano comportamenti collettivi e mostrano fenomeni emergenti), che potranno essere condotti presso imprese co-finanziatrici con un numero di addetti inferiore o uguale a 250 unità, fermo restando il supporto e il controllo scientifico di un Istituto di Scuola Superiore, Dipartimento dell’Università, Politecnico o Centro di Ricerca. Per ognuna delle borse, 11.000 euro saranno messi a disposizione dalla Fondazione CRT e almeno 8.000 dall’impresa co-finanziatrice.
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4 borse – per la quali la Fondazione CRT erogherà 20.000 euro a fronte di un co-finanziamento di 12.000 euro – consentiranno ai possessori di laurea magistrale e dottori di ricerca in discipline tecnico-scientifiche di condurre presso un’impresa, con il coordinamento di Fondazione ISI, progetti di ricerca applicata nell’ambito delle tematiche relative ai Big Data, attraverso un training mirato.
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Altre 6 borse di ricerca – per possessori di laurea magistrale e dottori di ricerca in discipline tecnico-scientifiche – interesseranno progetti nell’ambito delle tematiche relative alla Data Science e alla Digital Epidemiology, con un approccio interdisciplinare tra scienza, tecnologia, salute pubblica e impresa. Per la prima volta le attività saranno ospitate in modalità “internship” dalla Fondazione ISI, attraverso un percorso di formazione mirato. Per ognuna delle borse, Fondazione CRT metterà a disposizione 23.000 euro.
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In tutti i casi, le imprese coinvolte nei progetti dovranno obbligatoriamente avere una sede operativa nel territorio delle regioni Piemonte o Valle d’Aosta, così come nelle medesime regioni dovranno essere residenti gli studenti. “Con il Progetto Lagrange la Fondazione CRT da oltre 10 anni è impegnata nella diffusione della cultura dell’innovazione e della ricerca, nella creazione di un ponte tra università e sistema delle imprese – afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia – L’edizione 2017 apre le porte a un nuovo ambito di ricerca, quello dei Big Data per le imprese: un’opportunità che accoglie le esigenze del mondo imprenditoriale, di cui le nostre due Vice Presidenti Ferrino e Invernizzi sono ‘ambasciatrici’ in Fondazione, e prepara la nascita di un nuovo ‘interprete’ della realtà, pronto ad affrontare le sfide del futuro”. “Con oltre 700 borse di ricerca e dottorato, il progetto Lagrange-Fondazione CRT ha contribuito a diffondere e rafforzare il ruolo della scienza della complessità sia come asse portante della ricerca e della scienza, sia come vero e proprio fattore critico di successo in numerosi campi di applicazione, a cominciare dalle metodologie dei sistemi di produzione – sottolinea il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci – È attorno a questi temi che si gioca la competitività del Paese e del territorio sulla scena globale. E anche nell’ambito della filantropia europea, specie quella istituzionale, sono convinto che il ricorso in modo scientifico a Big Data e, più in generale alla scienza della complessità, aprirà nuove frontiere in grado di meglio direzionare e misurare l’azione di intervento verso i soggetti beneficiari”. Con il progetto Lagrange, la Fondazione CRT ha sostenuto finora 700 giovani ricercatori con borse di dottorato e di ricerca applicata, per un investimento complessivo di 40 milioni di euro. Il coordinamento scientifico è affidato a Fondazione ISI che, da oltre trent’anni, è leader internazionale nel settore della scienza della complessità, con un ruolo d’avanguardia nella ricerca in Big Data, epidemiologia digitale e intelligenza artificiale.
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Le richieste devono essere inviate alla Fondazione ISI, entro e non oltre le ore 17 del 18 settembre 2017. Il testo integrale del bando, con tutti i criteri di ammissibilità, i moduli da compilare e le regole di partecipazione è consultabile online (www.progettolagrange.it/it/index.html). Tra le richieste pervenute, il Comitato Tecnico del Progetto Lagrange-Fondazione CRT sceglierà, dopo una attenta valutazione scientifica, i candidati a cui assegnare le borse, pubblicando l’elenco definitivo dei vincitori entro il 16 ottobre 2017.

Per informazioni: Fondazione ISI via Chisola 5-10126 Torino. E-mail: lagrangecrt-segreteria@isi.it

Tra più fuochi: la storia degli internati militari italiani 1943-1945

L’Associazione Casa della Resistenza di Verbania-Fondotoce  e il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte promuovono per venerdì 8 settembre un’iniziativa congiunta dedicata agli Internati militari italiani (IMI), gli Italienische Militär-Internierten, come furono denominati dai tedeschi i soldati italiani catturati in patria e sui fronti di guerra all’estero nel settembre 1943. L’iniziativa, prevista le ore 16,30 presso la Casa della Resistenza in via Filippo Turati a Fondotoce (Vb) sarà articolata in due momenti: l’inaugurazione della mostraTra più fuochi: la storia degli internati militari italiani 1943-1945”, liberamente tratta dal catalogo dell’omonima Mostra Permanente dedicata agli IMI, realizzata nell’ex-lager di Niederschöneweide a Berlino, e l’incontro con la prof.ssa Pietra De Blasi, figlia di un ex internato. La De Blasi è autrice del libro “Scorze di patate“, storia-inchiesta sulla seconda guerra mondiale attraverso il resoconto biografico del padre Giuseppe e dello zio Andrea,  prigionieri in Germania dal 1943 al 1945. L’iniziativa , che si avvale della collaborazione dell’Associazione Stella Alpina, in occasione del 74° anniversario del proclama di armistizio di Badoglio dell’8 settembre 1943. In quei giorni drammatici l’esercito italiano, lasciato senza ordini, soprattutto per quanto riguardava l’atteggiamento da tenere verso l’ex alleato tedesco, si dissolse. I nazisti , violando ogni regola e convenzione, non vollero qualificarli “prigionieri di guerra” per sottrarre al controllo e all’assistenza degli organi internazionali previsti dalla convenzione di Ginevra del 1929 le vittime predestinate al “castigo esemplare” che Hitler aveva promesso agli italiani, rei di essere venuti meno al patto di alleanza, che era in realtà un rapporto di soggezione. Seicentomila uomini e forse più: ufficiali, sottufficiali, soldati, medici, cappellani militari, chiusi nei carri ferroviari e trasferiti nei campi della Polonia e della Germania a languire di inedia o a lavorare come schiavi nelle miniere e nelle fabbriche di guerra.  A più riprese fu loro offerta la possibilità di arruolarsi con i tedeschi o nelle forze armate della Repubblica di Salò, ma gli oltre seicentomila internati rifiutarono per venti mesi ogni collaborazione con la Germania nazista e la Repubblica Sociale  di Mussolini, scegliendo volontariamente e consapevolmente la “via dei lager”. Più di quarantamila morirono di fame o di tubercolosi, per sevizie ed esecuzioni sommarie o sotto i bombardamenti. Della drammatica vicenda di quei seicentomila uomini, che scelsero di non abbassare la testa con tanta fermezza e pagando a caro prezzo, a lungo si è taciuto o si è parlato troppo poco. Finita la guerra, su questa immane tragedia calò un inesplicabile silenzio. Parve che nella coscienza nazionale fosse avvenuta una sorta di rimozione dell’evento, anche se ben altre furono le motivazioni politiche e sociali che la determinarono. Soltanto l’Associazione Nazionale Ex Internati intraprese un’opera sistematica di ricerca e di raccolta di documenti, che oggi si concreta in decine di volumi, a disposizione degli studiosi. Il dato macroscopico che caratterizzò la vicenda dei militari italiani internati nei lager fu il loro massiccio rifiuto di combattere e di collaborare con i tedeschi e con i fascisti. Tutto ciò a testimonianza della prova d’orgoglio e dignità dei militari italiani che seppero riscattare e difendere il tricolore della Patria e del carattere unitario e nazionale della lotta di Liberazione, non a caso definita il “secondo Risorgimento” italiano.

SALSASIO FESTEGGIA LA SUA PATRONA E SALUTA DON MARIO

Il Borgh ed la Madòna si prepara a festeggiare la patronale della Madonna della Mercede

 

CARMAGNOLA – Come di tradizione, anche quest’anno a settembre Salsasio festeggia la sua Patrona, la Madonna della Mercede. I festeggiamenti religiosi prevedono un triduo di preparazione alla festa che culminerà con la solenne Messa e processione di domenica 17 settembre e che quest’anno sarà anche occasione per salutare il parroco don Mario Berardo che con la fine del mese di settembre terminerà il suo incarico a Salsasio per andare a Borgaretto, frazione di Beinasco.

Nel particolare, il triduo inizierà giovedì 14 settembre alle 17,20 presso la chiesa antica di Salsasio (chiesa Madonna della Neve, via Torino 191), con il Rosario seguito alle 18 dalla Messa che sarà celebrata in particolare per i giovani e bambini. Venerdì 15 dopo il Rosario delle 17,20 la Messa delle 18 sarà celebrata in particolare per gli anziani e gli ammalati, mentre sabato 16, vigilia della festa, la Messa prefestiva verrà celebrata alle 18 nella chiesa nuova del borgo (chiesa Beata Enrichetta) e si pregherà in particolare per tutte le famiglie. Domenica 17 settembre, giorno della festa della Madonna di Salsasio sono previste Messe alle 9 nella chiesa Beata Enrichetta e alle 10 presso la chiesa antica del borgo, Santa Messa solenne presieduta dal parroco don Mario Berardo alla presenza delle autorità e dei Donatori di Sangue che in tale occasione festeggeranno i 25 anni di fondazione del gruppo di Salsasio. A seguito della Messa, intorno alle 11, partirà il corteo della processione religiosa che percorrerà via Torino, via Borghetto, via Monsignor Romero, via Mussetti, via Torino e che si concluderà con l’affidamento del borgo a Maria a cui seguirà la Solenne Benedizione. Durante la processione inoltre, per chi non può fare la processione, in chiesa i Fratelli Maristi reciteranno il Rosario. Infine lunedì 18 alle 11 sempre presso la chiesa antica si terrà la Messa in ricordo dei Sacerdoti di Salsasio e per tutti i defunti della Parrocchia. Si ricorda che durante i giorni del triduo e della festa, gli orari delle Messe sopra riportati saranno in sostituzione dei normali orari delle celebrazioni, che torneranno in vigore da martedì 19 settembre. Durante i giorni della festa del Borgh ed la Madòna, presso il largo Beppe Canalis e il Circolo La Concordia, si terrà anche la festa popolare, con serate enogastronomiche, musica, momenti per giovani, ragazzi, bambini, famiglie e adulti.

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Nello specifico, domenica 10 settembre si terrà la pedalata con ritrovo alle 9 e partenza alle 9,15 e alle 12,30 il pranzo dei pedalatori (pasta, acqua e pane compresi nel costo dell’iscrizione). Iscrizioni presso la Lavanderia Albertino o alla partenza.

Venerdì 15 settembre alle 19,30 aprirà i festeggiamenti l’apericena con musica a cui seguirà la sfilata di moda, mentre sabato 16 settembre si terrà il secondo memorial “Biagio Fumero” 4 ruote e 2 pedali alle 15. Alla sera ci sarà la cena dalle 19 e alle 21 ad animare la serata sarà uno spettacolo per grandi e bambini “le grandi bolle magiche”.

Domenica 17 settembre dopo il pranzo con menù fisso delle 12,30 ad animare il pomeriggio della festa del Borgh ed la Madòna, sarà la banda giovanile di Carmagnola oltre a giochi e divertimenti vari. Dalle 19 cena e poi alle 21 serata danzante con l’orchestra “Polidoro Group”.

I festeggiamenti si concluderanno lunedì 18 settembre con la cena con specialità tagliatelle al tartufo alle 19 a cui occorre prenotarsi presso la Lavanderia Albertino di Salsasio o nei giorni precedenti presso il padiglione del gusto della festa, a cui seguirà la serata di ballo liscio con l’orchestra “I Roeri”.

Ivan Quattrocchio