Un altro segnale importantissimo a favore della crescente credibilità istituzionale dell’Azienda leader di settore che salva gli italiani in crisi.
In data 31 gennaio 2018 l’assemblea dei soci di SDL Centrostudi S.p.A., dopo un vivissimo ringraziamento al Presidente uscente dott. Piero Calabrò per il proficuo lavoro svolto a favore della Società, ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2018-2021 formato dai seguenti componenti: Presidente Michele Anastasio Pugliese, Consigliere Sandro Musso e Consigliere Pierfelice Minoia. Siamo lieti di annunciare che il noto giurista Professor Avv.to Michele Anastasio Pugliese ha accettato la carica di Presidente del CdA della SDL Centrostudi S.p.A. Alla guida del Consiglio è stato scelto e nominato un uomo progressista, determinato e avanguardista che saprà far continuare a crescere la nostra realtà arricchendola con la propria lunga esperienza sia giuridica che di leadership. “Con grande entusiasmo ho deciso di accettare questa nuova sfida. Onorato della candidatura, metto tutto il mio impegno, il mio sapere, la mia esperienza a servizio di SDL assumendo la carica offertami con responsabilità e dedizione”……. così ha commentato il Prof. Avv. Michele Anastasio Pugliese l’avvenimento. Il Presidente Piero Calabrò essendo stato chiamato ad intraprendere ed affrontare nuove sfide professionali con il ricoprire incarichi incompatibili – per ragioni anche istituzionali – con la carica di Presidente del CdA di SDL Centrostudi S.p.A., ha quindi passato – come detto – il testimone allo stimatissimo Prof. Avv. Michele Anastasio Pugliese, con il quale già da tempo aveva avviato una proficua collaborazione ed un sincero e profondo rapporto personale. Il Presidente uscente continuerà, peraltro, a presiedere la Fondazione SDL e l’istituto INPGD ed a fornire, pertanto, un importante contributo alla formazione e diffusione della cultura del debito e dei rapporti bancari, finanziari e tributari garantendo il suo valido e prezioso supporto. Infine, in occasione del medesimo CdA, SDL ha avuto il grande piacere di nominare quale Direttore Generale della SDL Centrostudi S.p.A. il dott. Massimo Maria Amorosini, già tra le altre cose Direttore Generale Nazionale CONFAPI. A tutti i migliori auguri di buon lavoro dalla grande famiglia SDL.
Mazzano, 2Febbraio 2018
SDL Centrostudi SpA
AFORISMA













Apre a Torino una mostra interessante di pittori contemporanei italiani:
Guarini di Chieri, di Carla Pistola di Jesi e di Pasquale Filannino di Cerignola. 
Lucinda Riley, di recente pubblicazione, che ha decisamente conquistato un vasto pubblico. Terzo gradino del podio per Elena Ferrante, che con la sua quadrilogia de L’amica geniale divide il gruppo tra sostenitori e lettori delusi.
Le nonne, sagge donne, una volta dicevano che il collo di una donna tradisce la sua età. Al loro tempo non si dava molta importanza a queste verità e forse la nostra giovane età spensierata, lontana dal porsi il problema, ci portava a trascurarlo. Dimenticando il collo ponevamo tutta la nostra attenzione solo sul viso, con creme, ombretti e rossetti.
forza e bellezza. “Collo da cigno, sinonimo di portamento elegante e potente arma di seduzione” erano sue parole. 
alterato quantitativamente e qualitativamente perdendo la sua funzione di plasticità e sostegno.
dell’orecchio che viene poi prolungata dietro nel padiglione auricolare, attraverso la quale si interviene riposizionando e rimettendo in tensione i tessuti, in modo da ottenere un ringiovanimento del collo. 
Burning Giraffe Art Gallery, Andrea Rodi, all’interno del Gallery Benefits Programme per il 2018 del prestigioso Premio Celeste; da questa selezione è nata la mostra che potremo visitare a partire dal prossimo 15 febbraio in via Bava 8/A, a Torino. 


Un luogo magico, in cui le strade e le storie dei personaggi di tre fiabe meravigliose vanno a incrociarsi, sovrapporsi, dividersi, per poi tornare a riunirsi, magari per un giro di danza, come nel teatro dell’età barocca. Storie d’amore, incontri, avventure, e al centro di tutto il tema della trasformazione, a simboleggiare il cambiamento, la crescita, la scoperta di se stessi. Tre coppie di attori, accompagnate da tre gruppi di musicisti, mettono in scena tre favole: la storia di Driope,
narrata da Ovidio nelle Metamorfosi ne Il giardiniere del Re; quella del Principe Ranocchio, raccontata dai Fratelli Grimm, e quella del Principe Canarino, fiaba piemontese che Italo Calvino ha inserito nella sua raccolta di Fiabe italiane. 

Gualano, curatore delle collezioni d’arte della residenza. Gli strati di pulviscolo atmosferico accumulatosi negli anni, specie negli interstizi del raffinato intaglio difficilmente raggiungibili durante le normali attività manutentive, ne avevano infatti offuscato lo splendore. Oggi, grazie al lavoro di attenta pulitura, si può nuovamente ammirare la lucentezza della foglia d’oro che ne ricopre l’intera superficie. Situata al piano nobile del Palazzo, la sala del trono venne riplasmata per volontà di Carlo Alberto dal bolognese Pelagio Palagi nella prima metà del XIX secolo, precedentemente l’ambiente fu utilizzato come Camera da Parata, prima delle duchesse e poi delle regine. Palagi modificò gran parte delle decorazioni rendendole adatte al nuovo uso, inserendo anche capolavori già presenti nelle collezioni palatine. Fulcro dell’intervento fu l’ideazione di un nuovo trono, disegnato dall’artista bolognese e realizzato dall’ebanista Gabriele Capello. Sormontato da un ricco baldacchino, il trono fu cinto da un prezioso arredo già presente nelle collezioni reali: la balaustra in legno intagliato, scolpito e dorato realizzata da Francesco Bolgié per racchiudere il letto di Maria Teresa d’Asburgo Lorena-Este, giovane sposa del Duca d’Aosta. Infatti, in occasione del suo matrimonio con il futuro re Vittorio Emanuele I, nel 1789, si rimodernò l’Appartamento dei duchi al secondo piano di Palazzo Reale e la balaustra, ornata da putti, girali d’acanto, vasi, fiaccole e colombe, trovò collocazione. Il restauro si inserisce tra gli interventi sostenuti dal Consiglio regionale del Piemonte, primo tra tutti il recupero della Cappella privata di Carlo
Nel 2017 (+5%), con un’alta attenzione per i modelli green (+46%). L’età media delle vetture in vendita è di 7,4 anni
ultima, Vercelli (603,6). Ma cosa accade sul fronte dei prezzi delle auto in offerta sul mercato in Piemonte? Sempre nel 2017, il prezzo medio di vendita si attesta a circa € 11.090, un dato inferiore alla media nazionale pari a € 12.170. Per acquistare una vettura, tra le province “più care” troviamo ai primi posti Biella con un prezzo medio di € 12.465, e Cuneo con € 12.270. Seguono Novara con € 11.540, Torino con € 11.490, Asti con € 11.370 e Alessandria con € 10.660. Più “economiche” Vercelli (€ 8.820) e Verbano–Cusio–Ossola (€ 10.100). Qual è l’età media delle vetture proposte nella regione? L’età media è di 7,4 anni, un segno evidente che sono tanti i consumatori che pianificano la sostituzione della propria vettura per necessità più che per “sfizio” e voglia di cambiare. Cosa cercano gli acquirenti in Piemonte? Aumenta l’attenzione nei confronti di vetture usate ecologiche e orientate ai bassi consumi, con una crescita delle richieste nel 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del +46%. Questo nonostante il prezzo medio per le vetture ibride ed elettriche usate si attesti a € 19.800. Per quanto riguarda i modelli “green” più ricercati, ai primi posti troviamo le Toyota Auris e Yaris.