Nel negozio di Corso Vittorio Emanuele 41 sarà possibile fare shopping e contribuire allo sviluppo nel Sud del Mondo
Come coniugare le esigenze della crisi con quelle della solidarietà. Aperto da sabato 21 novembre a Torino, in Corso Vittorio Emanuele 41, a due passi da Porta NuovaHUMANA Second Hand, il primo negozio solidale interamente dedicato alla vendita di vestiti, scarpe e accessori usati, gestito dall’organizzazione umanitaria HUMANA People to People Italia. Il negozio, che si trova nel vivace quartiere di San Salvario, sostituisce la storica libreria Zanaboni e ne recupera, in parte, anche l’arredamento. All’interno del negozio, allestito con materiali di recupero come bancali e assi da ponte, saranno messi in vendita, a prezzi contenuti, oltre 5.000 capi e centinaia di accessori di qualità per tutta la famiglia.
Fare shopping qui significherà tutelare l’ambiente, contribuire a progetti solidali di HUMANA e risparmiare in un luogo innovativo e accogliente. Oltre allo stile infatti, ciò che contraddistingue HUMANA Second Hand da qualsiasi altro negozio di abiti usati è la possibilità di contribuire concretamente alla realizzazione di progetti di sviluppo in Africa, Asia e America Latina. I vestiti usati presso i negozi HUMANA provengono infatti dalla raccolta di abiti che HUMANA dal 1998, effettua in modo capillare in 47 provincie italiane, mediante i contenitori con la scritta HUMANA.
L’inaugurazione del primo negozio di HUMANA a Torino si inserisce nell’ambito delle attività dell’organizzazione umanitaria per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), l’iniziativa europea volta a promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti, in programma dal 21 al 29 novembre.
Per maggiori informazioni: humanashtorino@humanaitalia.org



E’ stato celebrato a Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, il 228° anniversario di fondazione della Scuola Militare Nunziatella. Dopo il saluto del Comandante, Generale di Corpo d’Armata Paolo Ruggiero, e del Presidente della Sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione ex Allievi Nunziatella, Avvocato Camillo Mariconda, gli oltre cento partecipanti tra personale in servizio e non, hanno deposto una corona d’alloro al monumento ai Caduti nel cortile d’onore del palazzo. Tra gli ex studenti che hanno ricordato lo storico anniversario, erano presenti il Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, Generale di Brigata Gino Micale, ed il Comandante Provinciale dell’Arma, Colonnello Arturo Guarino. Fondata a Napoli nel 1787 per iniziativa di Ferdinando IV di Borbone, la Scuola Militare Nunziatella ha sede nel capoluogo partenopeo, nell’edificio che un tempo ospitava i novizi della Compagnia di Gesù e deve il suo nome alla Madonna dell’Annunciazione, cui è intitolata la cappella dell’Istituto. Oggi sono due le scuole militari dell’Esercito, la Nunziatella a Napoli e la Teulié a Milano, entrambe dipendenti attraverso l’Accademia di Modena dal Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione di Torino. Gli allievi delle scuole militari, dopo il superamento del triennio di liceo classico o scientifico, acquisiscono una solida preparazione mirata all’accesso nelle accademie militari o agli indirizzi universitari civili.
Il “Torinese” ricorda Mario Cervi riproponendo la risposta che il grande giornalista, scomparso all’età di 94 anni, diede tempo fa attraverso le colonne del “Giornale”, a una lettera inviatagli del nostro direttore, nella rubrica “La Stanza”, ereditata da Indro Montanelli. Le righe di Cervi sono un’autentica lezione di giornalismo e di buonsenso

pervenute quel giorno, ma fossero pure state scattate in un altro il concetto non cambia) alla bell’e meglio nella cassetta dei recapiti della Compagnia di San Paolo, la massima fondazione bancaria italiana: se è vero che un’immagine vale più di mille parole, questa ne vale mille e una. Denuncia plasticamente le inadeguatezze, i tic mentali, il provincialismo della classe dirigente italiana, e di quella torinese in particolare. Chi, nell’era digitale, può essere interessato a leggere un giornale cartaceo vecchio di tre giorni? Quando l’ultimo dei pendolari ogni mattina si legge in tram le notizie sul suo smartphone, è credibile
che un esperto di finanza, interessato a leggere notizie tecniche in Inglese, abbia necessariamente bisogno di carta vecchia fra le mani?
abituato a cercare le sue informazioni in tempo rapido e su canali istantanei. I malpensanti potrebbero credere che quel giornale, che circolerà intonso sui tavoli degli uffici della Compagnia, destinato a un “dottore” perennemente troppo impegnato per leggerlo davvero, sia un elemento di ostentazione. Un po’ come quando i vecchi tranvieri comunisti, quando si mettevano alla guida, ti sbattevano una copia dell’Unità sotto il naso. Oggi i loro eredi del Pd preferiscono sventolare inutili copie di giornali vecchi. Per posare come esperti di finanza internazionale.

La finanza apre le porte all’arte. Da tre anni, infatti, la Deutsche Bank di Torino, Finanza e Futuro, ospita nella sua sede di corso Matteotti 39, alla fine del mese di ottobre una rassegna artistica di interesse, aprendo le porte di un mondo apparentemente freddo come quello finanziario economico a espressioni artistiche e dell’anima. È stata inaugurata ieri, nell’ambito della rassegna “Torino incontra Berlino”, l’esposizione intitolata “Under construction”, a cura della galleria Opere Scelte di via Matteo Pescatore a Torino. La mostra si focalizza sulla continua evoluzione cui è soggetta la città; le opere esposte rispecchiano la percezione da parte degli artisti di questi continui mutamenti e evoluzioni, spesso bruschi e incontrollati. Attraverso le opere vengono indagate le trasformazioni in ambito architettonico e strutturale della città e analizzate anche dimensioni concettuali legate alle sovrapposizioni del tempo, della realtà circostante e del tessuto sociale. Gli artisti coinvolti sono Sven Druhl, Jan Muche, Susanna Schiricht, e le italiane Silvia Margaria, Giulia Gallo e Donatella Tassone.
Dal 16 al 27 novembre, per lavori di manutenzione dei marciapiedi, il cavalcaferrovia di corso Dante, tra via Nizza e corso Turati, sarà percorribile al traffico veicolare con senso unico alternato.