IlTuoLibro.com, piattaforma di crowdfunding per scrittori

Si tratta di un servizio completamente gratuito per l’autore

 LIBRO SALONE

Grafiche MDM, operante da 90 anni nel mercato editoriale, ha avviato il sito IlTuoLibro.com, il nuovo progetto di crowdfunding dedicato  alla realizzazione di monografie di autori italiani emergenti. Si tratta di un servizio completamente gratuito per l’autore, che è finanziato grazie alle offerte dei sostenitori.  Una volta raggiunto l’obiettivo stabilito per coprire i costi di produzione, il libro viene realizzato ed una copia viene spedita ad ogni sostenitore che ha dato il suo contributo alla raccolta fondi. L’idea dietro IlTuoLibro.com è semplice e funzionale, consistente nel permettere ad ogni scrittore di pubblicare un libro avviando una campagna di raccolta fondi e di formare una community di lettori attorno ad essa. Per ogni manoscritto selezionato viene avviato un progetto, con un obiettivo da raggiungere entro 150 giorni.

Per maggiori informazioni, visitate il sito http://iltuolibro.com.

"Grazie ad Armani per il NO alle pellicce"

ON. BRAMBILLA: “E’ UN SEGNALE AL SETTORE MODA E AL PARLAMENTO”
coniglio brambilla“Grande soddisfazione” per la svolta epocale del gruppo Armani, che ha deciso di rinunciare completamente all’uso delle pellicce, è stata espressa dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che ringrazia Giorgio
Armani per aver accolto il suo appello e quello dei tanti amanti degli animali. “La scelta compiuta da un’impresa che rappresenta l’Italia nel mondo – spiega l’ex ministro – è un segnale per tutto il settore: non ha più senso utilizzare prodotti che hanno come sottostante le sofferenze
degli animali. Ma è un segnale anche per il Parlamento: il nostro Paese segua finalmente l’esempio dei partner europei, come l’Olanda, che a vario titolo hanno già optato per una “moda etica”, vietando l’allevamento di animali allo scopo di ricavarne pellicce. Esattamente ciò che
chiede una mia proposta di legge depositata all’inizio della legislatura, “Divieto di allevamento, cattura e uccisione di animali per la produzione di pellicce”. Esattamente ciò che chiede la stragrande maggioranza degli italiani (l’86,3 per cento secondo l’ultimo rapporto
Eurispes)”. “La pelliccia – sottolinea l’ex ministro – è un indumento volgare, ormai bandito dal bon ton e, come sottolinea Armani, superato dal progresso tecnologico. E’ inaccettabile, infatti, che in nome del lucro, del capriccio e della vanità, milioni di animali ancora soffrano nelle gabbie degli
allevamenti o siano strappati al loro ambiente naturale, e uccisi. Non più funzionale a riparare dal freddo, la pelliccia è più che altro una vergogna, qualcosa di cui possiamo e dobbiamo fare a meno. La proposta di legge Brambilla prevede la dimissione degli allevamenti esistenti, l’affidamento degli animali ad associazioni protezionistiche o, se possibile, la loro reimmissione in natura, l’estensione delle fattispecie di reato previste dall’articolo 544 bis (uccisione di animali “per
crudeltà o senza necessità”) del Titolo IX-bis del codice penale (“Dei delitti contro il sentimento per gli animali”) alle attività di allevamento, cattura e uccisione di animali per la principale finalità di utilizzarne pelliccia. Inoltre, in aggiunta alle pene già previste per la violazione dell’articolo 544 bis del codice penale, ovvero la reclusione da tre a diciotto mesi, la proposta di legge prevede che chiunque allevi animali con la finalità di commercializzarne le pellicce o produca, commercializzi a qualunque titolo pellicce ricavate da animali allevati, catturati o uccisi in Italia sia punito con l’ammenda da euro 1.000 a euro 5.000 per ciascun animale. Ne conseguono la confisca

Tre artisti in mostra al castello

retro_webA confronto la raffinata scrittura segnica di Antonio Barbato, il sensuale simbolismo di Pio Carlo Barola, il caldo espressionismo di Gian Paolo Cavalli

Proseguirà fino al 10 aprile nella Manica Lunga del Castello Paleologo di Casale Monferrato la mostra di tre prestigiosi artisti uniti da lunga sincera amicizia e collaborazione che hanno al proprio attivo molteplici importanti rassegne, in particolare la Biennale di Grafica ex Libris che si svolge ormai da tempo in città. A confronto la raffinata scrittura segnica di Antonio Barbato, il sensuale simbolismo di Pio Carlo Barola, il caldo espressionismo di Gian Paolo Cavalli.

Sant’Agostino Casa d’Aste, è di scena il design

aste sant'agostinoArredi che hanno fatto la storia del design italiano: il camino da centro di Carlo Mollino in terra refrattaria, unico esemplare disegnato per la casa della gallerista torinese Ada Minola; la poltrona Gala di Franco Albini esposta alla “Mostra Concorso Regionale Artigianato del Mobile tipo” presso Villa Olmo a Como nel 1957

Giovedì 24 marzo  alle ore 15 e alle ore 21 presso la sede della Sant’Agostino Casa d’Aste, Corso Tassoni, 56 a Torino, si terrà l’undicesima asta dedicata al design. L’esposizione sarà aperta fino a mercoledì 23 marzo, dalle ore 10 alle ore 20, orario continuato, presso la sede della Casa d’Aste. . Alla 134^ asta della Sant’Agostino saranno esitati oltre 470 lotti, arredi che hanno fatto la storia del design italiano: il camino da centro di Carlo Mollino in terra refrattaria, unico esemplare disegnato per la casa della gallerista torinese Ada Minola; la poltrona Gala di Franco Albini esposta alla “Mostra Concorso Regionale Artigianato del Mobile tipo” presso Villa Olmo a Como nel 1957, sempre di Albini quattro belle sedie modello Luisella e il tavolo TL2; la scrivania di Giò Ponti per Schirolli, ancora di Giò Ponti le poltrone anni cinquanta realizzate per Cassina; il prezioso tavolino di Seguso, interamente in vetro; vera rarità le sedici piastre in vetro sommerso di Alfredo Barbini che facevano parte di un grande pannello composto da ottanta elementi realizzato per il Moulin Rouge a Torino, prodotte dalla Vetreria Cenedese; la colorata lampada Iride di Ico Parisi; un vaso-bottiglia in vetro di Ercole Barovier; due librerie E22 di Borsani; due belle credenze di Gianfranco Frattini e il tavolo Frate di Enzo Marti; per chiudere con la Day bed modello Barcelona di Mies Van der Rohe. Gli arredi di Design sempre più attirano collezionisti da tutto il mondo che apprezzano la qualità del Made in Italy. La Casa d’Aste Sant’Agostino, da sempre impegnata nella vendita di opere d’Arte di pregio, grazie all’Asta di Design si rivolge sempre più a un pubblico giovane e di gusto. Esposizione d’asta fino a mercoledì 23 marzo. Orario continuato 10-20. Asta giovedì 24 marzo 201 alle ore 15 e alle ore 21

Il Car sharing sotto la Mole fa sempre più tendenza per una mobilità pulita e comoda

Sotto la Mole arriveranno 400 vetture e 700 colonnine entro 3 anni, investimento complessivo di 13 milioni di euro. Marie Bollorè, amministratore delegato del gruppo, ha presentato il piano al Politecnico

POLITECNICOTorino è la prima città d’Italia nella quale il  gruppo Bollorè ha deciso di lanciare il car sharing elettrico, dopo diverse città francesi come Parigi, Lione, Bordeaux e anche Indianapolis, per poi puntare prossimamente a Londra. Sotto la Mole arriveranno 400 vetture e 700 colonnine entro 3 anni, investimento complessivo di 13 milioni di euro. Marie Bollorè, amministratore delegato del gruppo, ha presentato il piano al Politecnico. La produzione avverrà  a Torino nello stabilimento di Bairo, ex Pininfarina, e in uno stabilimento francese. “Abbiamo agito nella direzione della mobilità sostenibile – ha detto il sindaco Piero Fassino – e scommettere sulla mobilità elettrica è una scelta coerente. In più il car sharing di Bollorè rappresenta una ideale sinergia tra pubblico e privato”. Il car sharing è una realtà già presente nel capoluogo piemontese. Sull’argomento vi riproponiamo il servizio realizzato nelle scorse settimane da Veronica Bosco per il “Torinese”.

FILOSOFIA DEL CAR SHARING SOTTO LA MOLE / RIVOLUZIONE COPERNICANA NELLA PERCEZIONE DELL’AUTO: UNO SLITTAMENTO DALL’ACCESSO ALLA PROPRIETÀ ALL’ACCESSO ALLA SODDISFAZIONE DEL BISOGNO DI TRASPORTO.

La città della Fiat e l’auto in condivisione, a grandi passi verso la smart mobility

di ilTorinese pubblicato lunedì 29 febbraio 2016

I vantaggi di guidare una shared car sono indubbiamente considerevoli: riduzione dei costi fissi di manutenzione per coloro che utilizzano l’auto per spostamenti brevi, accesso alla ZTL e, dal lato della vivibilità urbana, minor numero di veicoli per servire un maggior numero di persone – in media, un’auto condivisa sostituisce quindici auto di proprietà – sebbene l’utilizzo dell’auto in condivisione sia conveniente solo al di sotto di un kilometraggio massimo (tra i 5000 e i 7000 km all’anno)

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Torino, novembre 2002: ha inizio il progetto “IoGuido” per la mobilità sostenibile, il servizio di carsharing gestito da CarCityClub, società a capitale misto GTT, Leasys e AMC. L’obiettivo? Ridurre l’impatto e la congestione causata dall’alto numero di veicoli circolanti in città, fonte di considerevole abbassamento della qualità della vita e di elevati livelli di inquinamento.
Nella città che è stata il centro nevralgico della produzione automobilistica italiana, e che è al secondo posto in Italia per quanto riguarda il rapporto abitanti-autovetture – 850 auto ogni 100 abitanti, seconda solo a Roma -, si può parlare di rivoluzione copernicana nella percezione dell’auto, uno slittamento dall’accesso alla proprietà all’accesso alla soddisfazione del bisogno di trasporto.park car sharing

Certo, non è questo l’inizio della pratica del carsharing in sè e per sè, in quanto esso affonda le sue radici addirittura negli anni Cinquanta, a Zurigo, e per i primi, consistenti, prodromi della diffusione delle car-sharing organizations deve far riferimento alla Francia e all’Olanda degli anni Settanta e Ottanta.

Dal 2002 ad oggi, poi, sempre più forti si sono fatte le spinte economico-sociali promotrici dell’economia dell’accesso (in vece di quella della proprietà). La crisi del 2008, da una parte, e il sempre maggior desiderio di vivibilità all’interno del contesto cittadino, nonchè la dilagante e crescente sensibilità ambientale, dall’altra, hanno favorito lo sviluppo delle car-sharing organization, tanto che nell’aprile 2015, dopo Milano, Roma e Firenze, Torino ha aperto le porte a Enjoy e Car2Go, servizi di carsharing free-flow.

car sharing
Al contrario della flotta appartenente a IoGuido, infatti, le Fiat 500 e le SmartForTwo dei servizi in questione si possono posteggiare in qualsiasi parcheggio interno al perimetro dell’area urbana torinese, ivi compresi i parcheggi blu, di cui esse possono fruire gratuitamente, e il loro accesso è consentito tramite app per smartphone, senza la necessità di prenotazione (obbligatoria, invece, per le auto del CarCityClub).

I vantaggi di guidare una shared car sono indubbiamente considerevoli: riduzione dei costi fissi di manutenzione per coloro che utilizzano l’auto per spostamenti brevi, accesso alla ZTL e, dal lato della vivibilità urbana, minor numero di veicoli per servire un maggior numero di persone – in media, un’auto condivisa sostituisce quindici auto di proprietà – sebbene l’utilizzo dell’auto in condivisione sia conveniente solo al di sotto di un kilometraggio massimo (tra i 5000 e i 7000 km all’anno). Certo è, comunque, che in un contesto di crescente urbanizzazione ed inquinamento, il carsharing può risultare uno strumento efficace e di larga adesione per attutire tali problemi e ridurre l’incidenza dell’auto nel progressivo peggioramento della qualità della vita in aree urbane.car sharing33

Leader nell’adesione alla sharing mobility è, in Italia, la città di Milano, che costituisce l’80% del mercato delle car-sharing organizations, e per prima ha introdotto il sistema free-flow (dicembre 2013); inoltre, dal luglio 2015, i milanesi possono usufruire dell’implementazione di 150 scooter della flotta Enjoy, noleggiabili con gli stessi schemi delle auto. L’appetibilità del mercato milanese ha consentito la sua penetrazione da parte di nuove organizzazioni, quali Share’n Go (che utilizza veicoli elettrici) e Twist, e ha contestualmente permesso l’adozione di una flotta più consistente , sia per quanto concerne le 500 del gruppo ENI (944 veicoli contro i 400 di Torino), che per le Smart del gruppo Daimler-Benz (700 contro le 450 torinesi), ma il Turin Action Plan for Energy, stilato in previsione di una riduzione delle emissioni di CO2 di 1 360 941 tonnellate dal 20015 al 2020, presenta tra gli strumenti per la razionalizzazione del trasporto privato, anche l’incentivazione e l’estensione del servizio di car-sharing.

tabella car sharing

La città piemontese, inoltre, da marzo 2016 vedrà l’introduzione del car-sharing elettrico, gestito da BlueSolution del gruppo Bollorè, la cui prima BlueCar venne progettata al fianco di Pininfarina, e la cui costruzione è sita a Bairo, nel Canavese; l’obiettivo è arrivare, dalle 30 vetture iniziali e le 15 colonnine di ricarica, ad una flotta di 400 veicoli e 700 colonnine di ricarica aperte anche ai privati. Una Torino che si avvia a grandi passi ad essere sempre più smart.

Veronica Bosco

(foto: il Torinese)

Caselle a febbraio vola alto: +13.8% contro il 9,8 nazionale

caselleE’ addirittura il ventiseiesimo mese di crescita consecutivo

Vola l’aeroporto “Pertini” di Torino che  registra a febbraio 321.833 passeggeri, ovvero il 13,8% in più rispetto allo stesso mese dell’anno prima, a fronte di un incremento nazionale del 9,8%. E’ addirittura il ventiseiesimo mese di crescita consecutivo, e cresce anche il numero di movimenti: 3.736 a febbraio, +8,4% rispetto a febbraio dello scorso anno. I dati  sono di Assaeroporti e sono stati comunicati dalla Sagat, la società di gestione dello scalo di Caselle. Nei primi due mesi dell’anno l’aeroporto ha trasportato oltre 620 mila passeggeri, con una crescita complessiva dell’11,5% rispetto ai primi due mesi del  2015.

VITA E MORTE DI CRISTO secondo Federico Gozzelino

gozzelinoGiovedi Santo, 24 marzo, alle ore 21 presso il Museo Borgogna in Vercelli le note della composizione The mystical story of Christ

Chi ha mancato l’appuntamento di domenica 20 marzo all’Accademia Le Muse in Casale Monferrato avrà modo di rifarsi Giovedi Santo, 24 marzo, alle ore 21 presso il Museo Borgogna in Vercelli per apprezzare le note della composizione The mystical story of Christ di Federico Gozzelino, vercellese di nascita ma casalese a tutti gli effetti. L’evento ha rappresentato la composizione, di chiaro stampo post-moderno, che il Maestro, ispirato da alcuni passi dei Vangeli, dedica a vita e morte di Cristo.   Il periodo, si osserverà, è sicuramente consono alla rievocazione di passi evangelici in un percorso mistico che rievoca la Pasqua; e la forma post-moderna, con il ritorno alla melodia, è quanto mai attuale per verificare il superamento di quel che nel ‘900 hanno scandagliato ed elaborato musicisti come Schoenberg e Stravinskij, o come gli italiani Nono e Berio. Il percorso dei citati, sicuramente di respiro europeo, non poteva certo considerarsi il più adeguato per coniugare musica e parola. Ecco quindi l’evoluzione verso il genere, che è contraddistinto dall’aggettivo post-moderno, in cui pur senza giungere ad un contesto squisitamente melologico si fa ricorso alla coniugazione della musica con la parola, con il testo. Federico Gozzelino in questo è autenticamente Maestro: attraverso la musica che evidenzia testi poetici profani, da Federico Garcia Lorca a Jacques Prevert, da Alda Merini a David Maria Turoldo, oppure passi ed episodi che vanno dal mistico al sacro, evoca delle immagini. C’è calore e colore mediterraneo nella sua musica, suggestione e profumo di ambienti certamente europei. E, se vogliamo scomodare il grande Marshall Mc Luhan, possiamo convenire che è musica che si può vedere con l’orecchio e ascoltare con l’occhio. Sembra un’osservazione paradossale a livello di sensi. Non lo è di certo. Come non lo è la considerazione che, ritornando alla melodia, il cuore della musica post-moderna sia antico. Con il ritorno alla melodia, e il ricorso alla parola recitata la tradizione non è tradizionalista; nel linguaggio è semmai innovazione, adeguamento al tempo che si vive, ricerca nella semplicità tonale di note che proiettano luce in questo momento storico sconsolatamente confuso e oscuro. Lo si può fare anche ispirandosi ad episodi che nella tradizione, nella liturgia   vengono mantenuti in vita da ricorrenze storiche e non solamente mnemoniche.  Silvia Belfiore al pianoforte e Alberto Raiteri come voce narrante hanno realizzato un connubio che ha dato vita ad un oratorio di sublime intensità, prodigandosi in una interpretazione di alto livello, molto partecipata dall’attento pubblico presente.

Al Conservatorio "Tra Armenia ed Islam"

conservatorioMagistrali suggestioni, condotte dal Direttore Guido Maria Guida. Le musiche sono del compositore Giulio Castagnoli

Questa sera alle ore 21,00 si terrà il concerto per coro ed orchestra “Tra Armenia ed Islam”. Ieri sera alle prove col pubblico, l’esibizione ha commosso e coinvolto i partecipanti, per le magistrali suggestioni, condotte dal Direttore Guido Maria Guida. Coro ed Orchestra dell’Accademia Stefano Tempia Tra gli interpreti, tutti peraltro di grande rilievo, ricordiamo al violino Massimo Marini, al viola Maurizio Redegoso Kharitian, Violoncello Dario Destefano,. Tra le voci Francesca Rotondo, Devis Longo e Alejandro Escobar che si distingue per l’interpretazione e la bravura. le musiche sono del compositore Giulio Castagnoli.

Al via ilcampionato di twirling di serie A

Dopo i successi delle scorse settimane nei campionati regionali di serie C e B, è stata la volta di Alessia Ignelzi, l’atleta più giovane del campionato maggiore

twirling2twirlingPartito il campionato di twirling di serie A il weekend 19-20 marzo a Loano, l’ASD L’Arcobaleno di La Loggia ha dato nuovamente prova di una preparazione di ottimo livello. Dopo i successi delle scorse settimane nei campionati regionali di serie C e B, è stata la volta di Alessia Ignelzi, l’atleta più giovane del campionato maggiore. A soli dodici anni, Alessia ha conquistato il 14° posto in classifica generale su 32 atlete a livello nazionale, classificandosi 12° nell’esercizio di free-style.
La sua grande determinazione le ha permesso di mantenere la concentrazione dopo una prestazione non particolarmente brillante negli obbligatori di sabato, facendole risalire ben dieci posizioni il giorno successivo grazie ad un esercizio che ha esaltato le sue doti fisiche ed atletiche. Prossimo appuntamento per la serie A il 16-17 aprile a Busto Arsizio.

Premio a Riondino, il “Giovane Montalbano” televisivo

Il riconoscimento consegnato presso il Teatro Fassino di Avigliana: è il Premio Bruno Carli

riondinoMichele Riondino e il Comitato di cittadini e lavoratori liberi e pensanti di Taranto hanno ricevuto domenica 20 marzo al Teatro Fassino di Avigliana il Premio Bruno Carli. Riondino, il “Giovane Montalbano” televisivo da anni fa parte del Comitato tarantino. Il Valsusa Filmfest, di cui si è celerata un’anteprima, in ogni edizione ricorda la figura di Bruno Carli, partigiano e presidente dell’associazione Valsusa Filmfest fino al 2002, con l’omonimo premio che viene destinato ad esponenti di realtà impegnate in difesa dei diritti e dell’ambiente. Dietro richiesta dello stesso Riondino, alcuni esponenti del Valsusa Filmfest gli riconsegneranno il Premio anche  sul palco del concertone del 1 Maggio tarantino, di cui Riondino è direttore artistico.  Dopo la premiazione e l’incontro con Michele Riondino è stato proiettato il film “Con il fiato sospeso” di Costanza Quatriglio, ispirato a una storia vera, narrata nel diario di Emanuele Patané, interpretato da Michele Riondino, un dottorando di ricerca nel Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Catania, morto di tumore al polmone nel 2003. Il Valsusa Filmfest si svolgerà dal 9 aprile all’8 maggio prossimi e si svolgerà in otto comuni della Valle, Almese, Avigliana, Bardonecchia, Bussoleno, Caprie, Condove, Mattie, Torino, Venaus, oltre che a Giaveno e a Torino.

Massimo Iaretti