MirafioRidiamo con Soluzioni Artistiche

mirafioriL’evento è patrocinato dalla Circoscrizione 10

L’Associazione culturale  Soluzioni Artistiche organizza la serata di cabaret MirafioRidiamo  Sabato 30 Aprile, alle ore 21, presso il Palamirafiori situato a Torino in Via Plava 66. Durante la serata si esibiranno i comici Alberto Farina (Colorado), i Senso D’oppio (Zelig), Massimo “Wuoz” Valz Brenta (Comedy Central), Marco Turano (Eccezionale Veramente), Barbie Bubu, Elisabetta Gullì & Giulia Accatino. La serata sarà aperta dall’appuntamento “Yes We Sing On The Road”, che costituirà una delle fasi di selezione per la quinta edizione del concorso canoro europeo “Yes, We Sing!”, curata dall’associazione culturale Soluzioni Artistiche. L’evento è patrocinato dalla Circoscrizione 10 – Mirafiori Sud della Città di Torino ed è organizzato in collaborazione con Associazione Culturale EraOra e Gym Fizz 2.0 – Associazione Sportiva Dilettantistica. Media partner dell’evento è Radio Antenna Uno – Torino. Presentano la serata Andrea “Frisk” Lazzero e Marinella Ferrero. Direzione artistica: Massimo “Wuoz” Val Brenta. Service audio-video-luci: Woncy Fobico / Andrea Cazzanti. Infoline e prenotazioni: 011.536.09.71 – 339.61.70.644 – info@soluzioniartistiche.it

Polizia italiana al confine albanese in aiuto ai migranti

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L’Albania può essere un partner strategico dell’Europa nell’affrontare la questione dei Balcani

L’operazione  prevede l’impiego di 20 agenti di polizia nel quadro della cooperazione tra Italia e Tirana sulla gestione di eventuali flussi.Gli agenti  italiani saranno in Albania, per rafforzare le frontiere del Paese. L’invio è delle tiranese23autorità di Tirana,  per affrontare la questione della prevenzione del fenomeno migratorio e della sua gestione, in caso di arrivo di flussi, dopo la chiusura della rotta dei Balcani. Sarà Tirana a decidere quali confini. L’Albania può essere un partner strategico dell’Europa nell’affrontare la questione dei Balcani, mentre l’emergenza migranti continua a essere un argomento centrale nel dibattito interno alla Ue.

Con BubbleSkill visibili a costo zero

Non solo si propone come strumento di ricerca, ma offre l’opportunità, a chi ancora non lo possiede, di crearsi un sito internet in maniera semplice ed immediata

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Vi riparliamo oggi di BubbleSkill, un portale che permette  a professionisti, artigiani e prestatori d’opera occasionali di rendersi più visibili a costo zero. Avevamo intervistato Michele ed Alberto poco dopo l’inaugurazione del loro portale www.bubbleskill.com .”Abbiamo voluto creare una grafica simpatica ed intuitiva che rendesse semplice la ricerca dei professionisti, ed anche per questo abbiamo scelto un approccio alfabetico per la presentazione delle categorie. Ogni bolla (bubble) racchiude un oggetto che rappresenta l’abilità del professionista (skill). Bubbleskill non solo si propone come strumento di ricerca, ma offre l’opportunità, a chi ancora non lo possiede, di crearsi un sito internet in maniera semplice ed immediata e ricordiamolo…a costo zero”- questo è quello che ci aveva riferito Michele nella prima intervista. Dopo otto mesi dal lancio del portale, da un confronto con artigiani e piccole imprese, emergono altre riflessioni   dei due sviluppatori: ad oggi esistono tanti siti che “offrono visibilità” e promettono un forte incremento del lavoro grazie all’invito di richieste di preventivo. Il motivo per cui ci siamo voluti allontanare da questo approccio è che i professionisti per potersi aggiudicare il lavoro sono costretti ad abbattere i preventivi, squalificando in un certo senso la loro professionalità. A questo si aggiunge anche il fatto che questi portali vanno pagati, o attraverso abbonamenti annuali o tramite percentuali sul lavoro che ci si è aggiudicati. In poche parole…la vera gratuità non la concede nessuno. Il portale è in costante miglioramento (faccio riferimento alla recente implementazione di un valido sistema di recensioni), anche grazie ai suggerimenti e consigli degli utenti. La condivisione e partecipazione rappresenta la nostra vera ricompensa. Quello che volevamo era appunto un portale che cresce col crescere delle persone che credono in esso. Ad oggi il portale conta più di 1500 iscritti e le persone che cominciano a conoscerlo si rendono parte attiva nella sua diffusione.

Berlino, Londra, Atene e Madrid più vicine con i voli da Caselle

casellePartono a Pasqua i primi voli

Due nuove rotte Blue Air da Torino verso le capitali europee. Partono a Pasqua i primi voli per Londra Luton e Madrid, due delle sei capitali europee che fanno parte di quindici destinazioni della compagnia aerea. Quattro le frequenze settimanali per entrambe le destinazioni. Blue Air collegherà inoltre Torino con Berlino (dal 2 maggio) e Atene (dal 4 giugno).

Rubare l’erba, omaggio alle radici contadine

Molti nuclei, oggi disabitati, offrono ancora esempi notevoli di quell’ architettura alpina riconoscibile nei tetti in paglia di segale. Roaschia è stata a lungo la patria di generazioni di famosi pastori transumanti, costretti a spostarsi continuamente dal monte al piano

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Marco Aime, antropologo e scrittore, con “Rubare l’erba” – piccolo, prezioso saggio –  ha reso omaggio alle sue radici, a quella civiltà contadina cuneese che ha sempre saputo ascoltare il respiro della terra e delle stagioni. La sua famiglia, infatti, è di Roaschia, piccolo paese situato nel fondovalle dell’omonimo vallone laterale alla destra del torrente Gesso, a 820 metri sul livello del mare, in mezzo a montagne costellate di frazioni (i roaschini si distribuivano nel passato in ben 52 frazioni intorno al paese). Un paese, con le sue viuzze strette e i cortili aperti , eccezionale per il fresco d’estate ma temibile per il freddo d’inverno. La popolazione, per tradizione, si era sempre divisa in due tra pastori (gratta) e stanziali (üvernenc). In una valle povera , stretta, scarsamente illuminata dal ERBA5sole, terra di pastori e contadini, Roaschia aveva nel 1911 duemila abitanti mentre  oggi ne conta si e no centocinquanta, la maggior parte di essi ha superato i settant’anni. Molti nuclei, oggi disabitati, offrono ancora esempi notevoli di quell’ architettura alpina riconoscibile nei tetti in paglia di segale. Roaschia è stata a lungo la patria di generazioni di famosi pastori transumanti, costretti a spostarsi continuamente dal monte al piano in cerca di quei pascoli che in paese non bastavano mai, dove l’agricoltura si poteva praticare soltanto a livelli di sussistenza e da dove – per sopravvivere – bisognava necessariamente imboccare le strade e le vie del mondo. E così c’erano i “cavié” (commercianti di capelli)e gli “anciuè” (i venditori di acciughe), i quali entrambi a piedi o con un carrettino se ne andavano in giro, spingendosi verso la pianura o a volte sino al mare, comprando e rivendendo. Ma soprattutto c’erano i pastori di pecore e transumanti, ed è a loro che Marco Aime, che ha trascorso in questo paese a venti chilometri da Cuneo lunghi periodi della sua infanzia e della sua adolescenza, dedica questo libro. Il paese, i suoi abitanti e gli alpeggi sono parte della sua storia. Quindi, non solo perché di mestiere fa l’antropologo, in questo libro racconta con una partecipazione diretta, intensa e dal sapore antico di questa terra e della sua gente, dei pastori e della transumanza, un rito ormai del tutto scomparso, gente migrante, a volte costretta a “rubare l’erba” per dar da mangiare alle pecore, che si sposava, lavorava, partoriva e moriva in viaggio, senza un tetto sopra la testa. “Partivano. La gente di queste parti è sempre partita“. Così, i  ricordi di Toni e Margherita, un anziano pastore e sua moglie, fanno rivivere la loro storia nel contesto del  Piemonte rurale di oltre mezzo secolo fa. Pastori, acciugai, venditori di capelli, uomini perennemente in viaggio: Marco Aime si chiede se abbia senso parlare di “radici“, quando esistono “terre dove vivere è un lusso che non ci si può concedere sempre“, quando si è costretti a fuggire dal proprio villaggio per scampare alla povertà, per sopravvivere. Eppure, dice “ continuiamo a pensare che il nomade, il randagio, il bastardo, sianoERBA3 l’eccezione, e che il sedentario sia la norma”. La vita del pastore, segnata dall’universale diffidenza che i sedentari covano per i migranti di ogni tempo e luogo, diventa l’emblema – e la guida – di tutte le nostre peregrinazioni: “È quello il suo sapere, uno dei saperi del pastore, che tu non sai: conoscere la strada, trovarla sempre“. Un libro che rivendica quasi il bisogno di essere letto, per conoscere una vita difficile fatta di silenzi e di solitudine, ma anche piena di scoperte e di conquiste. Quando Aime ci accompagna a Roaschia ( “il paese dai cinque cognomi e dai due mestieri: contadino e pastore”) lo fa per esercitare un diritto di conoscenza e un dovere di memoria. D’inverno, i contadini, restavano in paese mentre i pastori dovevano partire, caricando su un carro i pochi beni e mettendosi in strada, con tutta la famiglia. Poche cose, ad accompagnarli, sul carro: un baule, con gli abiti più belli, quelli “della festa” – perché sia per un matrimonio o in occasione di un funerale bisogna vestirsi con decoro -; il sacco con i vestiti di tutti i giorni, quello con le patate per nutrirsi, i materassi e un po’ di spazio per gli agnelli nati da poco e ancora incapaci di camminare. È così ogni anno, quando l’inverno si avvicinava, in viaggio verso le nebbie della pianura , sempre attenti ai proprietari che difendevano i beni attraversati dal gregge. “La vita era faticosa, se ci penso non mi sembra nemmeno vero che ho fatto quelle cose. Comunque l’abbiamo attraversata” afferma Toni, grattandosi la testa. “Attraversata, perché per Toni e Margherita e per tutti i pastori come loro – scrive l’antropologo Aime – la vita è come una terra, non ci si siede a guardarla, ad attendere che dia qualcosa. La si attraversa”.

Marco Travaglini

REGOLAMENTO PUBBLICITÁ ELETTORALE 2016

CODICE AUTOREGOLAMENTAZIONE

PER LA PUBBLICITÁ ELETTORALE 2016

SUL QUOTIDIANO “IL TORINESE”

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La Testata Giornalistica www.iltorinese.it comunica che, per le elezioni amministrative 2016, mette a disposizione gli spazi pubblicitari per la diffusione di messaggi politici elettorali, in conformità delle norme dell’Agcom. Tali messaggi devono riportare la dicitura “Messaggio Politico” o “Pubblicità/Messaggio elettorale” e indicare il soggetto politico committente, nell’ambito della legge che regolamenta la vendita degli spazi pubblicitari per propaganda elettorale e nel rispetto delle Delibere adottate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni della Repubblica Italiana.

  •  Gli spazi di propaganda saranno offerti a tutti i partiti, a tutte le liste e a tutti i singoli candidati che ne facciano richiesta;
  •  In caso di alleanze, ogni partito sarà considerato in modo autonomo;
  •  Le prenotazioni e la consegna del materiale sarà possibile in qualunque giorno fino ad una settimana prima della data delle elezioni;
  •  Per prendere visione delle tariffe dei banner e degli altri spazi nella testata (uguali per tutti i committenti) e per richieste di informazioni e di pubblicazione di messaggi di propaganda elettorale a pagamento è necessario inviare una mail a edizionibest@libero.it Per la pubblicità elettorale si applica l’aliquota IVA al 4%. I prezzi saranno fissi e non negoziabili. Non sono previsti né sconti, né diritti d’Agenzia.
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Libreria Belgravia, la scrittrice Maura Maffei presenta “La fragilità della farfalla”

maffei2Appuntamento venerdì 8 aprile, ore 21.00, presso la Libreria Belgravia di Torino, con la scrittrice Maura Maffei, che presenterà il suo romanzo “La fragilità della farfalla”. L’evento sarà moderato dalla professoressa e scrittrice Silvia Scaranari Introvigne

“La fragilità della farfalla” è il primo capitolo della trilogia storica “Dietro la tenda”, scritta a quattro mani da Maura Maffei e dal linguista irlandese, Rónán Ú. Ó Lorcáin. Ambientata interamente nel Connemara, splendida regione d’Irlanda, nel XVIII secolo, all’epoca delle Leggi Penali e dell’invasione inglese del Paese, la trilogia ripercorre le vicende di due famiglie irlandesi di antiche e nobili origini, legate da rapporti di amicizia e parentela che, col tempo, si sono trasformati in odio e rancore. In un crescente clima di terrore e soppressione, dato dalle dure leggi imposte dagli inglesi, che impedivano agli irlandesi dimaffei1 professare la religione cattolica e perfino di guadagnare dal proprio lavoro, un gruppo di esuli, vissuti a lungo in Austria, fa ritorno in patria. All’apparenza si tratta di falegnami che lavorano in una segheria sperduta tra i boschi; in realtà, sono sacerdoti e soldati, determinati a eludere i rigidi dettami inglesi e professare liberamente il cattolicesimo. I piani del gruppo, però, rischiano di andare in frantumi quando il capitano Bran si innamora della bella Labhaoise, la figlia del suo più acerrimo nemico. La trilogia “Dietro la tenda”, caratterizzata da un’attenta ricostruzione filologica della lingua irlandese dell’epoca, nasce dall’intenso lavoro di studio e ricerche, durato cinque anni, dei due autori: Maura Maffei, erborista, soprano lirico e presidente diocesano di Azione Cattolica Italiana, e Rónán Ú. Ó Lorcáin, linguista, traduttore e musicista irlandese, vissuto per tanti anni in Italia.

Il parco del Po e collina torinese è riserva Unesco

Po alberi imbrunireUn patrimonio di storia, cultura e natura che anche grazie alla nuova investitura saremo in grado di valorizzare ancora più efficacemente

“Con la nomina del Parco del Po e collina torinese a riserva di biosfera Unesco per la prima volta in Italia ottiene il titolo un’area metropolitana, quella orientale della città di Torino. Questo ci rende orgogliosi e conferma la capacità del Piemonte di fare squadra, come è accaduto per i precedenti riconoscimenti internazionali alle colline di Langhe-Roero e Monferrato, ai Sacri Monti e alle residenze sabaude. Un patrimonio di storia, cultura e natura che anche grazie alla nuova investitura saremo in grado di valorizzare ancora più efficacemente”. Così ha affermato la vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino,  durante la conferenza stampa di presentazione del riconoscimento Unesco attribuito al territorio Parco e collina del Po quale riserva della biosfera, nel programma Man and biosphere (Mab), svolta il 5 aprile a Palazzo Lascaris. La proclamazione ufficiale è avvenuta a Lima, in Perù, nel mese di marzo e il progetto coinvolge un’area di oltre 1.700 Kmq con oltre 80 Comuni. Si tratta di un comprensorio naturalistico fortemente antropizzato con circa un milione e mezzo di abitanti, appartenente a un’area geografica con interessanti biodiversità, ricca di colline, boschi e acque, in primis il Po.“Il riconoscimento non deve essere solo giudicato come strumento per migliorare la qualità di vita locale, bensì come stimolo per raggiungere nuovi obiettivi e per non perdere mai di vista l’obiettivo globale più importante, ovvero la sicurezza e la lotta alla povertà”, è intervenuto Philip Pypaert, rappresentante Unesco Venezia.“Continua ora la politica del “parco fuori dal parco”, ovvero coinvolgere sempre più il territorio per costruire un futuro il più possibile sostenibile e inclusivo, combattendo anche gli squilibri sociali”, ha dichiarato Valter Giuliano, presidente del Parco regionale del Po e collina torinese.“Il titolo appena acquisito ci dà nuova forza nel proseguire i progetti di tutela e valorizzazione già avviati e rafforza l’attrattività del paesaggio anche da un punto di vista economico. Ora il nostro impegno va verso formule innovative di gestione delle aree protette, con nuove competenze e professionalità per migliorare e ampliare gli spazi dove si concretizza l’equilibrio fra uomo e natura”, ha affermato Ippolito Ostellino, direttore del Parco del Po e collina torinese.Alla presentazione sono intervenuti anche l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, il sindaco e l’assessore al Verde e ai Parchi del Comune di Torino, Giulio Mondini, direttore di SiTi, partner tecnico e Francesco Profumo, presidente di Iren, partner economico dell’iniziativa, insieme a Smat e Gtt.

www.cr.piemonte.it – foto: il Torinese

 

Cimitero Parco, nomadi accampati: degrado e disagi

La sporcizia nella quale ci si imbatte e lo scenario di degrado non possono passare inosservati. Panni stesi accanto al distributore di benzina, falo’ accesi per riscaldare , fumi tossici che si propagano nell’aria

rom1rom2Nonostante le numerose segnalazioni alle forze dell’ordine e l’intervento nei mesi passati del Nucleo Nomadi della Polizia Municipale per far allontanare gli accampati nel parcheggio del cimitero Parco, in via Pancalieri, ad oggi la situazione  è nettamente peggiorata . Le roulotte si sono moltiplicate in maniera esponenziale , con tutti i disagi che comporta il caso. Sì perché oltre ad occupare l’intera area del parcheggio laterale del cimitero dove ci sono gli ingressi secondari e quindi apportando evidenti disagi a chi ha la necessità di accedere alle entrate , sono anche motivo di timore e preoccupazione per coloro che si recano a far visita ai propri defunti . Larom3 sporcizia nella quale ci si imbatte e lo scenario di degrado non possono passare inosservati. Panni stesi accanto al distributore di benzina, falo’ accesi per riscaldare , fumi tossici che si propagano nell’aria, nomadi che vagano tra le auto in sosta dei visitatori del cimitero cercando di farsi consegnare del denaro, mentre altri stazionano sull’uscio delle porte di ingresso chiedendo insistentemente l’elemosina a chi entra e a chi esce . La problematica più preoccupante rimane comunque quella della sicurezza. I cittadini  hanno paura a recarsi al cimitero , sia con  rom4l’autobus che con la macchina , sopratutto i più indifesi ,donne e persone anziane , neanche più libere di andare a pregare sulla tomba dei propri cari. La soluzione a questa piaga sociale dovrebbe trovarla l’amministrazione cittadina, attraverso il controllo del territorio e con una presenza capillare degli agenti di Polizia Municipale , non concentrandoli unicamente nelle vie del centro della città, ma anche nelle periferie e in luoghi ad alto tasso di frequentazione , come il cimitero Parco appunto.  Tra fine maggio e giugno (data ancora da stabilire) i torinesi saranno chiamati alle urne per votare il futuro Sindaco e la sua amministrazione, con l’auspicio che il nuovo primo cittadino provveda a garantire e ridare sicurezza a Torino e a tutti i suoi abitanti .

 

CV

I lettori: "Giardini reali? Belli ma spogli, c'è molto da fare"

Qual è l’opinione dei torinesi sui rinnovati Giardini Reali? Ecco alcuni dei commenti apparsi nel sondaggio sulla nostra pagina Facebook

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Giovanna Pistilli
Giovanna Pistilli Sicuramente c’è ancora molto da fare per restituirli nella loro bellezza , ma meno male che i lavori hanno avuto inizio e che quello spazio bellissimo sia ridato alla città. Chi si lamenta oggi non avrà sicuramente visto lo stato di abbandono e degrado in cui si trovavano prima della riapertura!! Che ci aiuti anche la primavera….

Anna Maria Patruno
Anna Maria Patruno Sono ancora da finire i lavori e penso che con un po di fiori e il sole tutto sara più bello

Laura Ferrero Merlino
Laura Ferrero Merlino Ciao ,propongo a tutti di portare un vaso con una piantina fiorita( esem. da 2 euro), come si fa di solito nei cimiteri
Marina Identi
Marina Identi Non mi sono piaciuti…mi aspettavo di più e comunque c’è ancora tanto da fare….

 
Alberta Vai
Alberta Vai Visitati oggi mi hanno deluso tanto sarà che non c’era il sole ma….. 

Lucetta Pollone Non ci sono stata … però mi fa male sentire solo critiche sarei più per valorizzare le nostre cose anche se alle volte forse non lo meritano impariamo ad amarle ugualmente dobbiamo essere noi torinesi a portarle in alto e darle importanza .. grazie

 
Lorenza Bracchi si,sono solo spogli,speriamo nella fioritura in primavera.

Mauro Giammanci
Mauro Giammanci Secondo me è sempre la stessa cazzata che sono stati more stati la città è allo sbando tracolma di marocchini fa veramente schifo Fassino se ne sbatte di Torino da quando è sindaco non ha organizzato nessun evento in città x portare soldi e non ha mai neanche bloccato mai il traffico ne alterne ne niente e infatti ti basta stare una giornata fuori città e al rientro ti ACCORGI DI COME PUZZA DI GAS DI scarico bye bye Turin Di 20 anni fa bye bye

Enrico Bertoglio
Enrico Bertoglio Incompleti e spogli

Caterina Lofaro
Caterina Lofaro Fanno proprio schifo una presa in giro a noi torinesi e non!!!!!!

Maria Taretto
Maria Taretto Delusione !!!

Tammy Esse
Tammy Esse Non piaciuti

Claudio Tizzone
Claudio Tizzone Nessuna parola. Solo turpiloqui.

Angela Pirosa
Angela Pirosa Bello!!

Anna Alvarez
Anna Alvarez Meravigliosa.

Noemi Nila Polacco
Noemi Nila Polacco stupendi

Tiziana Porta Ezio Munarin
Tiziana Porta Ezio Munarin Ma

Tiziana Porta Ezio Munarin
Tiziana Porta Ezio Munarin Giardini ?