Mare e cultura nel futuro albanese

tirana-4L’Ansa dice che oggi in tutto il Paese il numero degli hotel è di circa 728 per un totale di 29.700, posti letto, e poche settimane fa è stata presa la decisione di  affidare a una società straniera specializzata nel settore del turismo la valutazione e classificazione e accreditamento delle strutture alberghiere

La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e tiranese23integrata pienamente da anni. Inizia da oggi – attraverso il nuovo link del Torinese, IL TIRANESE – la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale.
 
 
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Interessante pezzo di Cristiana Missori pubblicato su Ansa Med, sull’Albania intesa comesaranda meta turistica di mare e di cultura: “Da Tirana – con la sua architettura di epoca fascista – a Berat, ”città dalle mille finestre” – tra stradine strette e tortuose su cui si alternano case bianche dai tetti rossi, antiche moschee e chiese ortodosse affrescate – per poi puntare a Sud, verso l’antica città di Argirocastro – con i suoi tetti in pietra e le case incorniciate da rose e tralci d’uva centenari – fino al parco archeologico di Butrinto, a pochi chilometri a confine con la Grecia. Il Paese delle Aquile si apre al turismo culturale oltre che a quello balneare della riviera ionica, dove anni di scellerata gestione hanno purtroppo portato alla distruzione del paesaggio”. Così dice l’autorevole agenzia stampa.

Come spiega ad ANSA Nuova Europa il ministro per il Turismo, Arben Ahmetaj. ”Fino a due anni fa – dice – rincorrevamo i numeri”. A scegliere di visitare il Paese sono soprattutto turisti kosovari (che rappresentano il 38% sul totale degli arrivi); macedoni (14%); greci (10%), montenegrini (6%) e italiani (5%), ma s’iniziano a incrociare “visitatori che provengono anche dall’Est e dal Nord Europa”. Un vero target cui mirare l’Albania ancora non ce l’ha. ”Al momento non possiamo permetterci di fare dei distinguo in merito alla tipologia di turista che vorremmo”, riconosce Ahmetaj, ma bisogna migliorare le infrastrutture. Molte sono già di buon livello.ALBANI ITALIA

Si stima ci siano circa 300 milioni di dollari disponibili per la realizzazione di diversi progetti per lo sviluppo delle reti portuale e stradale, ma anche aeroportuale. Si prevede la costruzione di un secondo scalo aeroportuale a Saranda, nel Sud, principale meta turistica marittima. L’Ansa dice che oggi in tutto il Paese il numero degli hotel è di circa 728 per un totale di 29.700, posti letto, e poche settimane fa è stata presa la decisione di  affidare a una società straniera specializzata nel settore del turismo la valutazione e classificazione e accreditamento delle strutture alberghiere, che oggi si fregiano di stelle in molti casi non appropriate. Grecia, Austria e Paesi Arabi stanno già investendo nel turismo del Paese delle Aquile, per l’Italia ci sono ottime opportunità.

31° TGLFF, INFINITI SENSI E PRECISE DIREZIONI: OLTRE 80 FILM AL "MASSIMO"

PIÙ DI 60 ANTEPRIME E 3 OMAGGI

MASTROIANNI GIORNATA

Dal 4 al 9 maggio 2016 a Torino, si svolgerà la 31a edizione del TGLFF – Torino Gay & Lesbian Film Festival che, come di consueto, sarà ospitato dalla Multisala Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema.

L’edizione di quest’anno, sotto il claim Infiniti sensi. Precise direzioni, avrà in programma 84 film, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, che sono rappresentativi della pluralità di voci proprie del cinema GLBT. Si contano ben 8 anteprime mondiali, 1 anteprima europea e 56 anteprime italiane.

Le nazioni più rappresentate, con 18 film, sono gli USA e l’Italia, a cui è dedicata la sezione Km 0: gli italiani. Spiccano poi la Germania, con 9 titoli, il Regno Unito, con 6, Canada e Francia, entrambi con 5 pellicole. Tra le altre, si segnalano opere dall’Iraq (in coproduzione con la Germania), dal Vietnam, da Taiwan e da Cuba. Un’attenzione particolare sarà riservata a India e Tunisia.

Il 2016 è stato già segnato dalla scomparsa di importanti personalità artistiche e culturali, che hanno lasciato una grandissima eredità. Fra questi, durante il 31° TGLFF saranno ricordati: Gianni Rondolino, con la proiezione di Un chant d’amour di Jean Genet (Francia, 1950), opera di cui rimase impressionato dopo averla vista al 7° TGLFF, a trent’anni dalla scomparsa del regista francese; Ettore Scola, con la versione restaurata di Una giornata particolare (Italia, 1977) e la presenza a Torino della figlia Silvia a sua volta sceneggiatrice; e David Bowie, del quale sarà ripercorsa la vita artistica con una selezione dei suoi videoclip più significativi.

Il Torino Gay & Lesbian Film Festival è amministrato dal 2005 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il patrocinio del MiBACT – Direzione generale per il Cinema, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.

Il Torino Gay & Lesbian Film Festival è online su: www.tglff.it

Contabilizzazione del calore: obbligo e opportunità

I CONSIGLI DI CONFABITARE
E’ stata stabilita una scadenza, il 31 dicembre 2016, entro la quale tutti gli impianti centralizzati dovranno dotarsi di contatori di calore

 Thermometers

Con il D.Lgs 102/14, decreto di recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica è stato introdotto in Italia l’obbligo di installare sistemi di contabilizzazione del calore.

Cosa significa? 

Significa che è stata stabilita una scadenza, il 31 dicembre 2016, entro la quale tutti gli impianti centralizzati dovranno dotarsi di contatori di calore.Si tratta di sistemi che consentono di calcolare il calore effettivamente erogato da un impianto ad un appartamento o anche ad un singolo corpo scaldante (ad es. radiatore). Questo intervento va valutato di volta in volta da un tecnico competente ed ha un certo costo, che varia in funzione delle dimensioni dell’impianto ed è a carico dei condomini.Va subito detto, però, che lo scopo finale di tale obbligo è quello diminuire i consumi e di premiare l’efficienza energetica. Per questo va visto non solo come un spesa imposta, ma anche come un buona opportunità di risparmio economico (sul medio periodo) e di miglioramento del benessere interno della propria abitazione. Ad oggi la situazione riscontrata nei condominii in cui tale accorgimento tecnico è assente (quasi la totalità di quelli costruiti da più di dieci anni) la ripartizione della spesa viene effettuata in base al calcolo dei millesimi (il quale avviene in base al valore dell’appartamento, e non in base al suo consumo). Questo meccanismo è totalmente disincentivante nei confronti di un comportamento virtuoso, dal momento che non si avrebbe nessun vantaggio percepibile nel ridurre i consumi (ad esempio abbassando la temperatura interna), dal momento che si avrebbe sempre la medesima percentuale sul consumo totale. Considerando questo comportamento per ogni condomino si ha un generale aumento dei consumi ed una generale insoddisfazione circa i costi e le prestazioni dell’impianto. Si sta, purtroppo, ancora pagando lo scotto di impianti centralizzati che, non consentendo di personalizzare le impostazioni di utilizzo né di risparmiare, hanno diffuso un malcontento tale per cui, pur con tecnologie impiantistiche molto più evolute rispetto a venti anni fa, si è giunti, comunque, alla realizzazione di edifici nuovi con impianti inefficienti (“caldaiette” murali istantanee, magari all’esterno) e al distacco dagli impianti centralizzati in quelli esistenti.

Come bisogna regolarsi?

Il concetto di pagare per quanto effettivamente si consuma è di per sé molto chiaro e, in generale, desiderabile, ma per far sì che questo abbia effetto bisogna affiancare al sistema di contabilizzazione anche uno di termoregolazione. Ciò vuol dire mettere in condizione ogni condomino di regolare la temperatura nella propria abitazione, non consentendo superamenti della temperatura di comfort. Ciò significa, inoltre, non tollerare calore inutile per poi doverlo anche pagare direttamente. Viceversa chi vorrà tenere una temperatura maggiore (entro i limiti consentiti dalla legge: 20 + 2 °C) potrà farlo accettando di pagare di più. Quindi il sistema vincente è formato da due funzioni: contabilizzazione e termoregolazione.

riscaldamento termosifone

In cosa consiste l’intervento di adeguamento, in pratica?

Il sistema di contabilizzazione può essere di tipo diretto o indiretto. Nel caso in cui l’impianto abbia già una struttura tale per cui sia possibile contabilizzare intere zone (appartamenti), si parla di sistema diretto in cui viene calcolata l’energia termica effettivamente assorbita dall’appartamento. Nel caso in cui, invece, il sistema sia distribuito per colonne (tipico dei vecchi impianti a radiatori), allora bisogna procedere ad installare dei ripartitori su ogni singolo radiatore. In questo caso si parla di sistema indiretto, perché non viene calcolata l’energia spesa, ma solo la quota che compete a quel radiatore. Ovvero viene ripartita la spesa totale per ogni singolo radiatore attraverso i ripartitori. Nel caso di radiatori, la termoregolazione più efficace è costituita da valvole termostatiche che vanno installate al posto dell’attuale detentore (manopola di chiusura del radiatore). Nei casi più fortunati in cui il detentore installato sia compatibile è possibile installare solamente la testina termostatica. Il resto degli interventi va fatto in centrale, in cui verrà installato un conta calorie generale per contabilizzare il calore in uscita e nella quale vanno riviste le pompe di distribuzione. Anche i consumi elettrici della centrale potranno abbassarsi sensibilmente, in virtù del nuovo comportamento dell’impianto con il sistema di regolazione. Un aspetto interessante da sottolineare per la ripartizione dei costi è che esiste una normativa tecnica, recentemente aggiornata, di riferimento: la UNI 10200, che prevede la definizione di una quota fissa (che tiene conto dei costi di gestione e delle dispersioni) e di una variabile, in funzione dei consumi (forniti dall’impianto di contabilizzazione). Un aspetto da non sottovalutare, però, è quello di una giusta valutazione della spesa comune. Infatti potrebbe succedere che, sebbene si verifichi un calo della spesa complessiva dei consumi da parte del condominio, qualche condomino veda i propri costi crescere. Questo è possibile laddove, a parità di tipologia di strutture dell’edificio (pareti e finestre uguali per tutti), alcuni appartamenti risultino maggiormente esposti e quindi più disperdenti. Un caso tipico è quello degli appartamenti dell’ultimo piano, che presentano notevoli dispersioni attraverso il tetto.

Come comportarsi in questi casi?

L’ideale sarebbe poter affiancare l’intervento di contabilizzazione e termoregolazione con l’isolamento delle superfici possibili. Prima su tutte quella della copertura (il caso ideale è dato dalla presenza di un sottotetto, che consentirebbe interventi di isolamento a costi modici). A conclusione vorrei ricordare che il decreto 102/14 oltre all’obbligo prevede anche delle sanzioni per chi non rispetterà gli obblighi di contabilizzazione con multe da 500 a 2500 euro.

Stefania Benni

Confabitare

Parco giochi a Cavagnolo

cavagnoloInterviene il sindaco Mario Corsato
 

Il Comune di Cavagnolo inaugura giovedì 14 aprile alle ore 15, il nuovo parco giochi. L’impianto è adiacente alle scuole elementari e materna del comune della Città Metropolitana, ed è un intervento importante per rendere il centro ancora a maggior dimensione dei piccoli e dei piccolissimi. Interviene il sindaco Mario Corsato.

Massimo Iaretti

“Feuilleton” nella cornice di Villa Favorita a Giaveno

maffei1L’autrice dialogherà con Riccardo Ghidella, presidente regionale Ucid – Unione cristiana imprenditori e dirigenti

La scrittrice Maura Maffei torna nella Città Metropolitana. Dopo la presentazione a Torino, venerdì 15 aprile, alle ore 21, presenterà il suo libro “Feuilleton” nella cornice di Villa Favorita a Giaveno. Dopo un’introduzione del vice presidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino, l’autrice dialogherà con Riccardo Ghidella, presidente regionale Ucid – Unione cristiana imprenditori e dirigenti, Gruppo Piemonte e Valle d’aosta, che ha scritto la prefazione al romando. Conduce la serata, che ha il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, del Lions Club di Giaveno-Val Sangone e del Centro di assistenza alla vita di Giaveno, Flavio Polledro. La serata contribuirà a raccogliere fondi per il Caav di Giaveno, perché parte del ricavato delle vendite dei libri sarà consegnato dall’editore Davide Indalezio alla Presidente di Giaveno, Teresa Bava

 

Massimo Iaretti

"Le Royaume partagé. La storia degli Stati di Savoia"

bandiera piemonteA Sant’Ambrogio di Susa

Venerdì 15 aprile, alle ore 20.45 a Sant’Ambrogio di Susa verrà presentato il film “Il Regno condiviso. Le Royaume partagé. La storia degli Stati di Savoia”, prodotto da Project Images Film e France3. Il film ripercorre la millenaria storia degli Stati di Savoia, da qualcuno considerati oggi “nazione senza stato”Seguirà un dibattito di approfondimento, moderato da Carlo Comoli e dallo storico Alberto Ballestrazzi, esponenti di Gioventura Piemontèisa, introdoti da Paolo Tonasso. L’ingresso è libero.

 

Massimo Iaretti

Prove tecniche di alleanza tra Regioni del Nord-Ovest per trasporti, economia e sviluppo

Gli Stati generali della logistica del Nord-Ovest, organizzati a Novara dalle Regioni Piemonte, Lombardia e Liguria per presentare un sistema integrato ed unitario in grado di competere con quelli dell’Europa settentrionale, hanno sancito un protocollo d’intesa per l’attuazione delle iniziative che i tre enti ritengono strategiche per lo sviluppo del comparto

chiampa regioni

Il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha definito il protocollo “una collaborazione tra istituzioni che deve diventare la chiave di volta per rendere forte e credibile fin da subito un progetto fondamentale per favorire lo sviluppo economico dei nostri territori e dell’Italia intera e sulla quale intendiamo investire e dare continuità, magari estendendola ad altri campi e progetti condivisi”. Chiamparino ha poi voluto puntualizzare che “il fattore tempo è fondamentale per vincere la scommessa di far diventare il Nord-Ovest una piattaforma logistica competitiva con quelle dell’Europa settentrionale. E per non vedere aumentare, ma anzi far diminuire, l’attuale distacco con il Nord Europa, in attesa che diventino operativi i grandi corridoi ferroviari come la nuova Torino-Lione e il Terzo Valico bisogna far funzionare al meglio i collegamenti esistenti, individuando con esattezza i porti liguri che possono meglio intercettare i flussi delle merci e gli interporti piemontesi e lombardi che hanno le maggiori capacità di movimentarle”.

Con Chiamparino il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, i presidenti Roberto Maroni (Lombardia) e Giovanni Toti (Liguria)  confermano il comune intendimento, in linea con la programmazione nazionale contenuta nel Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica in corso di approvazione definitiva, per la promozione della macroarea logistica del Nord- Ovest italiano lungo gli assi multimodali europei di interconnessione Est-Ovest (Corridoio mediterraneo) e Nord-Sud (Corridoio Reno–Alpi e Scandinavo-Mediterraneo) e con lo sbocco al mare mediante la portualità ligure ed i porti fluviali di Cremona e Mantova.

“Facciamo tutto questo perchè crediamo nella macroregione del nord-ovest – ha sostenuto Maroni – La Lombardia ha una concentrazione fortissima nell’area della logistica e necessita un piano di sviluppo che permetta di affacciarsi sul mare. Non dimentichiamo che la quasi totalità delle nostre merci passano da Rotterdam e non da Genova. Bisogna invertire questa tendenza e per questo motivo Lombardia, Liguria e Piemonte sono pronte ad andare al di là dei confini regionali”.

“Sulla logistica siamo il fronte del porto in Italia – ha dichiarato Toti – Da decenni quest’area ha una responsabilità in più, è la locomotiva di Italia. Oggi intendiamo rafforzare la nostra collaborazione in termini pragmatici. Perchè il mondo non aspetta: a Genova ieri è entrata in porto la prima nave proveniente dell’Iran dopo la fine dell’embargo, non possiamo aspettare che diventino operativi il Terzo Valico o la Torino-Lione. Bisogna partire subito con ciò che si può fare insieme, prevedendo tappe intermedie”.

Il ministro Delrio ha sottolineato che con questa intesa “il nord-ovest è un esempio per il Paese, e saluto con favore il coraggio di questi tre presidenti. Lo proporrò anche all’area del nord-est e alle cinque aree logistiche del Mezzogiorno. L’inefficienza costa all’Italia tra i 40 e i 50 miliardi di euro. Fare sistema significa invece costituire l’elemento chiave per un vero sviluppo e oggi da qui viene un segnale molto forte per tutto il Paese. L’Italia può essere il pontile dell’Europa. Piemonte, Lombardia e Liguria dimostrano nei fatti che alleanze tra istituzioni e imprese sono possibili”.

Numerosi gli obiettivi contenuti nel protocollo. Sintesi Testo completo 
www.regione.piemonte.it
 

Un sarcofago egizio per Giuseppe Parvis

 
 CENTRO STUDIAl Centro Studi Piemontesi in via Ottavio Revel 15

Il Cimitero Monumentale di Torino ospita un sarcofago egizio autentico di pregevolissima fattura, mai studiato a fondo, la cui esistenza è ben nota nel mondo egittologico internazionale, ma di cui molti torinesi ignorano l’esistenza e l’importanza. Dalla sua analisi tecnica, richiesta dal prof. Silvio Curto, sono emerse caratteristiche assolutamente particolari che collegano il sarcofago ai parenti di Cheope e di Chefren, i destinatari delle più note piramidi egizie. Durante l’indagine ci si è soffermati anche sulla singolarità di questa presenza e sui motivi che possono aver fatto giungere il sarcofago nel nostro Cimitero, scoprendo l’affascinante e dimenticato mondo della società italiana in Egitto nella seconda metà del secolo XIX, di cui l’ebanista piemontese Giuseppe Parvis (1831-1909) fu uno degli esponenti più in vista. La sorprendente ricchezza di notizie emersa durante quest’esperienza è stata quindi compendiata nel libro Un sarcofago egizio per Giuseppe Parvis , con la prefazione del compianto e indimenticabile egittologo Silvio Curto.

Riccardo Manzini: di professione chirurgo, da oltre 30 anni studioso di egittologia, è Professional Member dell’International Association of Egyptologists (IAE).Già consulente del prof. Curto e della prof. Leospo (direttori del Museo Egizio di Torino) per gli edifici piramidali, da molti anni si occupa di questioni inerenti la correlazione tra l’evoluzione simbolica, architettonica e le tecniche costruttive dei Complessi piramidali egizi, nel cui ambito ha effettuato oltre 50 conferenze, è stato invitato ad intervenire a congressi Internazionali (Università di Varsavia, Università di Praga), ha scritto articoli scientifici ed ha collaborato alla stesura di alcuni libri.

Anna Tozzi Di Marco: è una ricercatrice indipendente in antropologia sociale e culturale, soprattutto di tematiche inerenti all’antropologia della memoria vissuta nel contesto della religiosità popolare sia cristiana che islamica in ambito mediterraneo, e alla tanatologia culturale nei paesi islamici. Attualmente svolge una indagine comparativa nel Mediterraneo sugli aspetti condivisi tra le tre religioni monoteistiche – ebraismo, cristianesimo, islam – inerenti ai luoghi cultuali e alla devozione ai Sette Dormienti/Ashab al Kahf – Sette Fratelli Maccabei

 
Kemet edizioni 2015 –  Info: tel. 011/537486; info@studipiemontesi.it; www.studipiemontesi.it

Quaranta artisti a ritmo di Swing

swing2Una mostra collettiva di pittura, grafica, fotografia e qualche installazione ci riporterà indietro nel tempo per rivivere un periodo storico che, con la sua musica, ha caratterizzato il costume non solo d’oltre oceano ma anche in Europa

Allestita in concomitanza del Royal Swing Festival che si terrà alla Lavanderia a Vapore nel week end del 25 Aprile, “Gli Anni del Swing” è una mostra collettiva che coinvolgerà circa quaranta artisti, presso la Sala Espositiva del Museo della Città di Collegno, pittura, grafica, fotografia e qualche installazione ci riporteranno indietro nel tempo per rivivere un periodo storico che, con la sua musica, ha caratterizzato il costume non solo d’oltre oceano ma anche in Europa. Un’epoca di grandi avanguardie artistiche, cambiamenti radicali ed uno spiccato gusto per la musica  trumentale ed i balli sfrenati. Erano gli anni di Josephine Baker, Al Capone, Duke Ellington, Tamara De Lempicka e Gabriele D’Annunzio, del proibizionismo e dei club clandestini, delle grandi invenzioni, ma anche gli anni a cavallo dei due più grandi conflitti bellici della storia moderna e di una grande crisi economica, nulla più attuale di tutto questo.
Swing, qualche notizia
“Alla fine degli anni venti, in piena crisi economica ed in pieno proibizionismo, si sentì il bisogno
di novità anche nel campo musicale: le orchestrine New Orleans e Dixieland non soddisfacevano
più il pubblico. I locali di Kansas City e New York (Cotton Club in testa) decisero di affidarsi a musicisti giovani con nuove idee. Kansas City divenne quindi il regno di Count Basie ed il Cottonswing quadro
Club di NY quello di Duke Ellington: le loro orchestre, con le loro assolute diversità, scandiranno e
influenzeranno gli sviluppi futuri del Jazz fino al 1940. Dopo i primi successi neri, lo swing divenne fonte di guadagno per i musicisti bianchi i quali riuscirono a farlo divenire genere di successo radiofonico e a portare il jazz ad Hollywood. Tra gli anni 1935 e 1946 lo swing delle big band divenne il genere più popolare degli Stati Uniti: oltre ad Ellington e Basie altri musicisti e bandleader come Loius Prima, Fletcher Handerson, Benny Goodman, Jimmy Dorsey, Tommy Dorsey, Glenn Miller, Woody Herman, Harry James e Artie Shaw furono i protagonisti di questo periodo. Il declino della cosiddetta “era delle big band” ebbe molti motivi, ma il principale fu la chiusura (durante la guerra) delle immense sale da ballo che costituivano i datori di lavoro più affidabili per le orchestre, e anche gli unici locali che potevano permettersi di pagare alcune decine di musicisti ogni sera. Dopo la guerra molte sale non riaprirono, e quelle che lo fecero si dedicarono ad altri tipi di musica da ballo: stava per cominciare l’era del rock. Il locale di elezione per la musica jazz divenne allora il club di ridotte dimensioni, per il quale la formazione tipo era il piccolo combo, dal trio al sestetto.
E l’Italia?
La paternità dello swing italiano, nato su emulazione del filone americano, è da attribuire ad Alberto Rabagliati ed al Trio Lescano delle sorelle Lescan; seguirono i pionieri Natalino Otto e i
direttori d’orchestra della EIAR. In seguito anche Fred Buscaglione si ispirò allo swing americano per le sue innovative canzoni. Un cultore del swing fu anche Lelio Luttazzi che propose più volte questo genere musicale, durante gli spettacoli RAI da lui presentati.

INAUGURAZIONE:
Venerdì 15 Aprile ore 18.00
ORARI DI APERTURA:
Dal mercoledì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30
Sabato – Domenica e Lunedì 25 Aprile dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.00
LUNEDI 25 APRILE ORE 16 CIRCA PASSEGGIATA MUSICALE PER LA CERTOSA CON
TERMINE ALLA SALA ESPOSITIVA E FINISSAGE DELLA MOSTRA.

 

Torino capitale europea dell'innovazione dopo Amsterdam ma batte Parigi

torino europa madamafassino tvIn questa seconda edizione capitale europea dell’innovazione è la città di Amsterdam, Torino e Parigi hanno ottenuto il  secondo e il terzo posto

Torino sale sul podio delle città più innovative d’Europa, aggiudicandosi il secondo posto allo European Capital of Innovation Award, il premio assegnato al termine della riunione plenaria del Comitato delle Regioni Ue che per due giorni ha visto riuniti a Bruxelles i leader di città e regioni di tutto il continente. In questa seconda edizione capitale europea dell’innovazione è la città di Amsterdam, Torino e Parigi hanno ottenuto il  secondo e il terzo posto. Delle 9 finaliste, erano due le città italiane, Milano e Torino che è riuscita ad aggiudicarsi la ‘medaglia d’argento’ e il premio di 100 mila euro. il commento del sindaco, Piero Fassino: “Il riconoscimento conferma quanto Torino sia città di avanguardia coraggiosa e alta. Siamo pronti a moltiplicare investimenti in termini di risorse economiche sociali e umane costruendo il futuro con l’innovazione”.

 

(Foto: il Torinese)