Bielorussia a Torino: Fabrizio Comba console onorario del nuovo Ufficio

comba bielorussiaLa riapertura  rappresenta un punto di riferimento e un’opportunità per tutti i cittadini, consolidando i rapporti di cooperazione e scambio già esistenti e creando nuove prospettive di collaborazione e di sviluppo per tutto il territorio piemontese

Il Piemonte ha nuovamente un console della Bielorussia: è il dottor Fabrizio Comba, che torna a ricoprire l’incarico già svolto in precedenza, prima del suo impegno politico amministrativo come vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. A Torino ha quindi riaperto l’Ufficio consolare della Repubblica di Belarus, dopo che il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha confermato la nomina a console onorario. Comba, imprenditore torinese, ha ricoperto numerosi incarichi in enti pubblici di rilievo regionale. La riapertura dell’Ufficio rappresenta un punto di riferimento e un’opportunità per tutti i cittadini, consolidando i rapporti di cooperazione e scambio già esistenti e creando nuove prospettive di collaborazione e di sviluppo per tutto il territorio piemontese. “Da anni la Bielorussia – ha dichiarato Comba – sta lavorando con il nostro Paese per creare non solo un distretto industriale ma anche una solida rete di relazioni. Sono certo che impegno e volontà congiunte saranno lo spunto, fin da subito, per aprire nuovi orizzonti commerciali, culturali e di amicizia tra i rispettivi territori”. Sono numerosi, infatti, i legami del Piemonte con la Bielorussia: dalla chimica all’agricoltura, dall’industria automobilistica alla produzione di legno, pelle e cellulosa. Il Piemonte e, più in generale, l’Italia è inoltre l’unico Paese al mondo che continua a ospitare i bambini di Chernobyl, a trent’anni dal tragico incidente nucleare,  con momenti di accoglienza e solidarietà.

 
Info: consolato.bielorussia.torino@gmail.com

Ponte del 25 aprile, Jazz e musei fanno registrare il tutto esaurito negli hotel sotto la Mole

turistiLe guide turistiche abilitate testimoniano un elevato  livello di prenotazioni di visite guidate, Molto richieste la mostra di Matisse, il Museo del Cinema e il museo

Dopo Natale e Pasqua anche il ponte del 25 aprile sarà un weekend all’insegna del tutto esaurito per gli hotel  Torino. Infatti  l’occupazione delle camere d’albergo ha superato il 90% e le prenotazioni continuano, comunica Confesercenti. Le guide turistiche abilitate testimoniano un elevato  livello di prenotazioni di visite guidate, Molto richieste la mostra di Matisse, il Museo del Cinema e il museo Egizio. Inoltre il Torino Jazz Festival attira in cittàcastello armeria reale tantissimi appassionati.  Anche il settore  ristorazione e gli esercizi commerciali si aspettano un incremento del 10-15% delle presenze. “Un altro fine settimana – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – che registra risultati più che soddisfacenti. La capacità di attrazione di Torino è diventata  consolidata e strutturale. Si stanno raccogliendo i frutti di un impegno decennale e di una visione lungimirante che ha visto protagonisti tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati”.

(Foto: il Torinese)

Raffero dal prosciutto al Rubicone

raffero dallolioIn questa legislatura è stato uno dei consiglieri più vicini al sindaco sanmaurese, aiutandolo nelle politiche per la sicurezza urbana (sua è stata la mozione approvata all’unanimità con la quale è stato introdotto in città, secondo centro del Piemonte e primo nella Città Metropolitana, il Controllo del Vicinato) e per i percorsi della collina Po

Dal prosciutto acquistato al centro commerciale al passaggio del Rubicone politico. E’ la parabola di Ferdinando Raffero, consigliere comunale di San Mauro Torinese. Un paio di settimane orsono era stato visto alla presentazione del Progetto San Mauro Bene Comune, la coalizione che sosterrà il sindaco in carica Ugo Dallolio, avvenuta in un centro commerciale. A chi gli chiedeva cosa ci facesse – all’epoca era ancora esponente del Pd, anche se aveva da poco dato le dimissioni da presidente del circolo di San Mauro – aveva risposto che si era recato per comprare del prosciutto ed era capitato per caso sul posto. E in effetti, chi lo conosce sa che il particolare del prosciutto era vero. Ma è altrettanto vero che lo strappo con il Partito democratico, nel quale militava con impegno sin dalla sua nascita, si è poi acuito al punto che dopo aver dato le dimissioni anche da questo, ha scelto di traslocare armi e bagagli nella lista che sosterrà Dallolio alle prossime elezioni. Del resto Raffero in questa legislatura è stato uno dei consiglieri più vicini al sindaco sanmaurese, aiutandolo nelle politiche per la sicurezza urbana (sua è stata la mozione approvata all’unanimità con la quale è stato introdotto in città, secondo centro del Piemonte e primo nella Città Metropolitana, il Controllo del Vicinato) e per i percorsi della collina Po, recentemente insigniti del riconocimento Unesco. “Ho preso una decisione sofferta e non a cuore leggero – spiega Raffero – ma il Partito democratico negli ultimi anni è cambiato profondamente e ci sono stati innesti, con il passare del tempo, che nulla avevano a che fare con il suo percorso originario. Il futuro è nelle liste civiche che possono affrontare con maggiore efficacia i problemi della gente”.

Massimo Iaretti

 

“Nient’altro che la verità”

caselliLa Sala Conceria di Chieri ospita martedì 3 maggio, alle ore 21, la presentazione di “Nient’altro che la verità”, ultima fatica dell’ex magistrato e procuratore di Torino e di Palermo, Gian Carlo Caselli. E’ una tappa nell’ambito del “Percorso anticorruzione e trasparenza 2016”. In un romanzo – autobiografia racconta senza reticenze i misteri, le calunnie, i colpi bassi della storia politica e giudiziaria dell’Italia degli ultimi cinquant’anni. L’evento è stato organizzato dal Comune di Chieri che aderisce ad Avviso Pubblico – Associazione di enti locali e regioni per la formazione civive contro le mafie e Riparte il futuro, campagna digitale contro la corruzione in Italia, promossa da Libera e Gruppo Abele. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Libera Chieri – Presidio Rita Atria.

Massimo Iaretti

 

I "margini" al Valsusa Filmfest

mapucheA Condove si parlerà dei Mapuche, popolo amerindo originario del Cile centrale e meridionale e del Sud dell’Argentina

Il tema dei “Margini” arriva Valsusa Filmfest. Mercoledì 27 aprile, alle ore 21, il cinema comunale, in piazza Martiri della Libertà 13, a Condove si parlerà dei Mapuche, popolo amerindo originario del Cile centrale e meridionale e del Sud dell’Argentina. Nell’occasione verrà presentata la pellicola “Un altro mondo” di Thomas Torelli e ci sarà un incontro con Rayen Kvyeh, poetessa e rappresentante del popolo Mapuche Rayen Kvyeh è nata a Weken in Cile. Costretta all’esilio dalla dittatura di Pinochet va a vivere in Germania dove collabora attivamente alle iniziative politiche e culturali degli esiliati. Una sua opera teatrale viene messa in scena a Friburgo. La sua raccolta di poesie Wvne Coyvn Ñi Kvyeh (Luna dei primi germogli) ha inaugurato nel 2006 la collana bilingue di poesia indigena “Le voci della terra” della casa editrice Gorée di Monticiano (Siena). Oltre a Luna de cenizas (Luna di cenere), scritto in spagnolo, ha concluso recentemente un nuovo libro nella sua lingua indigena, che verrà presto tradotto in italiano. Nel 1995 ha vinto a Cuba il premio Josè María Heredia e nel 1998 sempre a Cuba è nominata Presidente Onorario del Centro internazionale delle Culture Indigene. Nel 2007 è stata Menzionata Speciale (seconda classificata) al XXIII Premio Internazionale  di Poesia Nosside. La poesia di Rayen Kvyeh viene dalla terra, perchè Mapuche vuol dire “uomini della terra” e viene dall’amore.

Massimo Iaretti

MENOPAUSA: come rispondere ai dubbi e alle paure

La menopausa è una tappa fondamentale della vita di una donna. Alcuni suggerimenti potranno essere utili per affrontare con serenità questo delicato momento di passaggio
donna memopausa
MENOPAUSA:
Come rispondere ai dubbi e alle paure
Incontro aperto alla popolazione
Giovedì 28 aprile ore 14.00 – 16.00
Aula Dellepiane – Via Ventimiglia 3
La menopausa è una tappa fondamentale della vita di una donna. Alcuni suggerimenti potranno essere utili per affrontare con serenità questo delicato momento di passaggio.
LA MENOPAUSA E’ UNA MALATTIA?
TERAPIE ORMONALI: L’’ELISIR DELL’’ETERNA GIOVINEZZA?
E’’ GIUSTIFICATO AVERNE TIMORE?
Prof.ssa Chiara Benedetto – Direttore S.C. Ginecologia e Ostetricia 1U
QUALI SONO LE ALTERNATIVE ALLE TERAPIE ORMONALI SOSTITUTIVE
IN CASI DIFFICILI?
Dott.ssa Giuseppina Grassi – Dirigente Medico S.C. Ginecologia e Ostetricia 1U
COME MIGLIORARE L’’ASPETTO PER MIGLIORARE LA SALUTE
prele 45PROGETTO “ABBI CURA DI TE” della FONDAZIONE MEDICINA  A MISURA DI DONNA
Dott.ssa Chiara Prele – Style Coach
DISCUSSIONE
Con il supporto della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus

Il "TEMPO" di Furlan nella mostra al castello di Ponzano

furlan2“Emozione è documentazione : questo è il principale obiettivo quando si fotografa un qualsiasi evento. La mia esperienza in tutti i settori , mi permette una visione dinamica e flessibile di un avvenimento. Restituire il movimento il colore e l’ atmosfera di qualcosa che si vive in un gesto e in uno sguardo, e nel contempo far percepire il contesto in cui quell’emozione è stata espressa”furlan 1

Sabato 30 aprile, nel giardino del castello Cavallero di Ponzano, nel Monferrato, sarà inaugurata la mostra “Tempo”, di Igor Furlan. L’esposizione mette in risalto le qualità artistiche, la capacità tecnica e la creatività di un fotografo molto apprezzato e conosciuto in Piemonte e non solo. La mostra resterà aperta fino all’8 furlan3maggio.

Igor Furlan è nato e vive a Casale Monferrato dal 1974 , dove coltiva la passione di fotografo da circa 12 anni , passione che ha cambiato in modo radicale la propria vita. Di madre Serba ,e padre Italiano ( nato a Mansuè) Igor Furlan ha realizzato molti reportage sulla Ex Jugoslavia , esponendone una parte in mostra nel 2005 , con immagini suggestive sulla città di Belgrado .

Iscritto all’ ordine dei Giornalisti pubblicisti dal 2005 , collaborafurlan5 come foto reporter per le principali testate del territorio ed altre. Nel 2003 , vincitore al 1° posto ad un concorso fotografico indetto nella sua città natale .

“Emozione è documentazione : questo è il principale obiettivo quando si fotografa un qualsiasi evento. La mia esperienza in tutti i settori , mi permette una visione dinamica e flessibile di un avvenimento. Restituire il movimento il colore e l’ atmosfera di qualcosa che si vive in un gesto e in uno sguardo, e nel contempo far percepire il contesto in cui quell’emozione è stata espressa”.

 

AL VIA IL PRIMO TOUR CICLO TURISTICO DEL MONCALVO

Qmoncalvouesto è il primo dei cinque Tour previsti nella terra del basso Monferrato, dove poter visitare gratuitamente le opere del grande pittore del 1600 Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo. E proprio  Moncalvo, dove risiede la tomba del pittore piemontese, sarà l’ultima Tappa del Tour ciclo turistico

Il Primo di Maggio 2016 partirà, in via  “sperimentale”, il primo dei cinque Tour dedicati al pittore detto “Il Moncalvo”, Guglielmo Caccia (Montalbone, 9 maggio 1568 – Moncalvo, 1625). L’iniziativa è promossa da Fiab Monferrato AmiBici, un’associazione di Casale Monferrato  ciclo-ambientalista aderente a FIAB Onlus (che conta in italia più di 20 mila iscritti praticanti).

Il Tour ha l’obiettivo di valorizzare il territorio del Monferrato casalese e farne conoscere le sue bellezze storiche e culturali, e nello specifico le belle pagine d’arte che questo pittore piemontese ha lasciato al Territorio.

La pedalata è gratuita e aperta a tutti, per chi almeno ha un minimo di allenamento da poter pedalare, lentamente, ma per tutta la giornata. Il primo Tour è  facile, si è scelta proprio la pianura per consentire a tutti di partecipare e di conoscere anche le altre iniziative, tutte, lo ricordiamo, no profit.

Si partirà alle 9.15 da Piazza Castello a Casale, dove si trova anche un parcheggio gratuito. Da qui avremo una guida d’eccezione che ci parlerà del famoso pittore del 1600, il critico d’arte Giuliana Romano Bussola, già Assessore alla Cultura del Comune di Casale M.to. Visiteremo luoghi dove sono custodite opere dell’artista, ad incominciare dalla  Chiesa Parrocchia di San Domenico, poi nel cortile di Santa Croce per la visita del Salone delle Lunette, alla Chiesa di San Paolo, di fronte al Municipio di Casale Monferrato ed infine alla bellissima Confraternita di San Michele.

Da quest’ultima partiremo per uscire da Casale percorrendo il tracciato della “Greenway delle 2 Cittadelle” (da Casale a Alessandria su percorso tracciato e fuori dal traffico automobilistico).

Sarà la Chiesa di Santa Giulitta e San Quirico a Borgo San Martino la successiva tappa con visita, dove si trova un’altra opera del pittore. Si ripartirà per Occimiano, sempre sul tracciato sterrato della Greenway, e li si visiterà un’altra opera minore del Moncalvo, presso la Chiesa della Madonna del Rosario.

Dopo il Pranzo aperto a tutti, a cura della Pro Loco di Occimiano per la manifestazione “Italia in Tavola – Regione a tema la Sicilia” (15 euro escluso le bevande) si ripartirà per Giarole dove saremo accolti, presso la corte del Castello locale, dal Conte Giuseppe Sannazzaro che farà da guida nella seconda parte della giornata. Lì visiteremo le due opere del Moncalvo, una nella Chiesetta del Castello, l’altra nella Chiesa Parrocchiale San Pietro sempre a Giarole.

L’ultima tappa,  e il prossimo paese, è Valmacca, dove sempre nella Chiesa Parrocchiale, della Natività Maria Vergine,  troveremo l’ultima opera di Guglielmo Caccia.

Dalla piana di Valmacca, terra un tempo di ricca coltivazione dell’asparago locale, si risalirà il fiume Po fino a Casale attraverso i suoi spettacolari argini, sul tracciato della ciclovia Ven:to, la Torino-Venezia per i cicloturisti di tutt’Europa. Il ritorno a Casale Monferrato è previsto intorno alle ore 17.30.

Questo è il primo dei cinque Tour previsti in terra del basso Monferrato, dove poter visitare gratuitamente le opere del grande pittore del 1600 Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo. E  proprio  Moncalvo, dove risiede la tomba del pittore piemontese, sarà l’ultima Tappa del Tour ciclo turistico.

Per info 392 646 2505 – 339 285 3193. 

l’Associazione copre anche le spese assicurative previste per le iniziative ufficiali di FIAB.

Pianezza nella rete degli Ecoristoranti

CIBO ZUCCHINEAnche Pianezza entra a fare parte della rete Ecoristoranti, network nazionale promosso nei Comuni dal Gruppo Cidiu, che ha l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti e lo spreco di cibo. A comporla sono ristoranti, pizzerie, trattorie, che hanno deciso di valorizzare la loro attività con un impegno concreto nei confronti dell’ambiente. Attualmente sono circa 70 gli esercizi aderenti in 20 Comuni, tra i quali – nella Città Metropolitana di Torino, Druento – Collegno, Rivoli, Grugliasco. A Pianezza hanno aderito Osteria del Musicante, Capriccio, Casa dei Nonni, La Zucca matta e Aldente. Per i ristoratori l’adesione ad Ecoristoranti è semplice: il gestore dei rifiuti di un territorio – Ato, Consorzio o Azienda – o i Comuni che vogliono aderire stipulano un accordo volontario con i ristoratori per attivare pratiche di ristorazione sostenibile, in termini di prevenzione dei rifiuti e lotta allo spreco alimentare. Di qui accorgimenti semplici ma efficaci quali la promozione dell’asporto delle pietanze non consumate dal cliente, l’utilizzo di tovaglioli in stoffa, acqua in brocca, prodotti con meno imballaggi, differenziazione dei rifiuti propri, utilizzo del compostaggio. “Quella degli Ecoristoranti – dice il sindaco di Pianezza, Antonio Castello – è una rete che ho sempre guardato con ammirazione, pertanto sono contento che un’amministrazione attenta al rispetto dell’ambiente come la nostra ne sia entrata a far parte”. Dal canto suo l’assessore all’ecologia e servizi ambientali, Sara Zambaia sottolinea come “in fase di selezione dei ristoratori abbiamo riscontrato che molti di loro erano già abituati a mettere in atto azioni volte al riciclo ed all’economia ambientale”.

Massimo Iaretti

 
 

Michele Paolino: “Torino deve diventare policentrica"

“Appendino sindaco? Opzione che non prendo nemmeno in considerazione”

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Il candidato alle elezioni comunali Michele Paolino, capogruppo Pd a Palazzo Civico, ci racconta cosa è stato fatto, cosa vorrebbe per la sua città e ci parla della sfida elettorale tra i candidati sindaco

 

 

Qual è la sua visione della città di Torino?

Noi dobbiamo avere ben presente di cosa era Torino: una città legata a una fabbrica, con una vocazione industriale, condizionata nei tempi e nel destino da questo.

A un certo punto, nel bene e nel male, Torino ha patito la crisi globale come tutte le altre città, ma sicuramente non si è fatta piegare da essa e ha provato a seguire altre vocazioni.

In questi anni è molto cambiata, ha saputo utilizzare le aree ex industriali per riqualificazioni urbane, cosa che ha molto riqualificato le periferie. Il centro è più bello e Torino in generale è divenuta consapevole della sua bellezza e ha imparato a promuoverla.

PAL CIVIC
Il famoso critico Vittorio Sgarbi ha dichiarato ai nostri microfoni che Torino è la città più bella d’Italia…
 

Vero. Ad oggi ci sono sei milioni di turisti in giro per la città. Insomma se oggi il New York Times la inserisce nelle città da visitare e Lonely Planet la mette al sesto posto tra le mete europee, è perché qualcosa di importante è stato fatto. Non siamo ai livelli di Parigi ma Torino ha investito bene: certo tutto questo non sostituisce quanto perso nella crisi, ma aggiunge qualcosa di nuovo.

Questo basta alla città?

No certo che no, serve anche attenzione alle persone: Torino non deve perdere la dimensione di una città che sa essere comunità, che sa integrare, a differenza di altre metropoli.

Qual è a suo avviso la maggior criticità che deve essere affrontata a Torino?

Abbiamo fatto molti investimenti straordinari, ora bisogna concentrarci su quelli “ordinari”: questa città ha bisogno di manutenzione, per edifici e strade. Inoltre dovremmo renderci più interessanti per aziende e le imprese, anche per quanto riguarda le tempistiche e la burocrazia, c’è bisogno di snellire le pratiche.

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Nel centrodestra locale sembra non si trovi una comune via sui candidati sindaco, tuttavia sembra vi sia concordanza per quanto concerne le partecipate: quasi tutti le ritengono carenti e suggeriscono di alienarle. Cosa ne pensa?

Torino ha fatto dismissioni che nessun’altra città ha fatto, ha ridotto al massimo le sue partecipazioni. Sono rimaste Soris, che non può per legge non essere pubblica e Smat che è un gioiellino e deve rimanere pubblica, Amiat è finita nella pancia di Iren quindi l’abbiamo sostanzialmente privatizzata: Iren è una società che eroga un servizio pubblico, è quotata in borsa e segue logiche privatistiche, è una società potente, sono stati fatti accordi, alleanze e integrazioni con aziende simili nel Nord Italia. In ultimo c’è Gtt, azienda pubblica che eroga un servizio di trasporti, noi siamo disponibili a interventi di privati, ma non c’è più molto da vendere ed è importante che restino in mano pubblica. Loro parlano per slogan ma la realtà è abbastanza diversa.

Anche troppo potente, direbbero alcuni. Riguardo invece le periferie, lei è in linea con le idee di Fassino secondo il quale è normale esista un centro e una periferia e che quella della nostra città ha meno problematiche di altre perché meno vasta?

 

Io sono stato per molto tempo presidente di circoscrizione…

ARCHITETTURA

Della circoscrizione 3…

Esatto. Ho visto molto cambiare il mio quartiere, certo bisogna fare di più: il nostro obiettivo è una città “policentrica”, come dice Fassino, che abbia nella sua quotidianità molti centri che non sono conflittuali con il centro storico. La metro oggi consente a chi vive in piazza Massaua di arrivare in centro in tre minuti.

Una conquista giunta con un rilevante ritardo e solo parziale. Un ritardo che conta circa quarant’anni con Milano e di cinquanta con Roma. Senza contare Parigi, dove è stata inaugurata nel 1900 in occasione dell’ EXPO…

 

Certo bisogna continuare a costruirla per garantire maggiore agilità e sicurezza per i cittadini. Su questo puntiamo molto, lo si può capire ad esempio dalla riqualificazione di quartieri come San Salvario: quartieri dove ora la gente vive bene. Certo c’è bisogno di ancor più servizi e attenzione ed è sicuramente una priorità. Il nostro sistema dei trasporti è stato pianificato nell’85, ma da allora la città è cambiata così tanto da essere un’altra, perciò è ora di metterci mano.sala rossa palazzo civico

Ultima cosa: una previsione per le amministrative del prossimo 5 giugno?

Che vinca Fassino al primo turno.

 

Si tratta di una sua speranza o di una sua previsione?

 

Diciamo che è quello a cui stiamo lavorando. Vedo che tuttavia non ci si sta misurando sulle idee, solo su questioni che poco c’entrano con la città. Il mio candidato ha una proposta credibile, ha realizzato molto e vuole continuare a farne. Vedo molta coerenza nelle nostre proposte e poca in quella degli altri, mi spaventano molto i Cinque Stelle.

 

…Nella corsa alla poltrona di sindaco o nelle loro proposte? Pensa possa vincere Chiara Appendino?

Questa opzione non la tengo nemmeno in considerazione, perché tengo troppo alla mia città e non glielo auguro. Nelle loro proposte e nei loro modus operandi. La loro candidata è giovane, c’è rischio di una grande improvvisazione e di uno scarso senso delle istituzioni: non perdono occasione per infangarle e poi si candidano per amministrarle, un ossimoro. Il comune è la casa dei cittadini torinesi e non si spara sulla propria casa.

 

Romana Allegra Monti