TRIBUNA- Pagina 75

Senzatetto e povertà, Ruffino (FI): “Istituzioni devono essere in prima fila”

Fondi welfare periferie da destinare a progetti per gli indigenti

clochard donna“Si faccia chiarezza sulla morte del clochard negli scantinati delle case Atc in zona Lingotto, e soprattutto, si affronti con decisione il problema dei tantissimi senzatetto e nuovi poveri che vivono nel capoluogo regionale e nel territorio della Città Metropolitana”.

Così Daniela Ruffino (FI), vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, commenta il caso del senzatetto trovato privo di vita nelle cantine delle case popolari a Torino.

“I Comuni dialoghino con il governo e si raccordino meglio con la Regione per  trovare idee e risorse da ruffino danieladestinare alla drammatica realtà dei poveri, che a Torino, come in tutto il territorio circostante,  si sta manifestando quale vera e propria emergenza”, aggiunge la vicepresidente dell’Assemblea piemontese.

“Per quanto riguarda Torino, con l’arrivo dei 18 milioni di euro per il recupero delle periferie – propone infine Ruffino – si presenta una importante occasione anche in questa direzione. Il Comune deve clochard 2fare in modo che i fondi riservati al welfare e al sociale vengano impiegati in particolare per contrastare la povertà. Per gli altri Comuni, è necessario che i sindaci chiedano tutti insieme a Regione e Governo un aiuto concreto”.

“Le mense della Caritas e tutti gli altri enti benefici che si occupano di assistenza ai poveri non possono far fronte da soli a questa preoccupante situazione che lede la dignità delle persone. Le istituzioni – conclude Ruffino – devono dare un segnale forte per contrastare il disagio sociale crescente”.

“Pronto soccorso intasati? Con il ponte dell’Epifania la situazione potrebbe esplodere”

 

Claudio Delli Carri: “Perché l’assessorato non ha fatto nulla per affrontare il caos di questi giorni?”

 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

sanita-molinette1“La drammatica situazione in cui si trovano i pronto soccorsi, al collasso sotto la pressione dei pazienti che si sono moltiplicati per il picco influenzale, va affrontata di petto anche dalla Regione, esattamente come stanno già facendo, da giorni, con abnegazione, un grandissimo senso del dovere e altissima professionalità, tutti gli operatori degli ospedali. L’assessore Saitta deve mettere mano, da subito, alle assunzioni e alla riorganizzazione. Poi auspichiamo che già da oggi, il più grande ospedale del Piemonte, la Città della Salute di Torino, inizi a dare l’esempio aprendo il “reparto polmone”. Ossia quella struttura, con 28 posti letto, prevista e pensata per dare sollievo all’intasamento del pronto soccorso, fornendo spazio per gestire la crisi. Un’azione concreta e semplice, da fare subito. Infatti l’emergenza rischia di esplodere con il ponte dell’Epifania e con i medici di base che chiuderanno fino a lunedì”. Lo pronto-soccorso-ospedaleha detto stamani Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, il sindacato degli infermieri, sollecitando la Regione e la Città della Salute e della Scienza ad agire subito. Lo stesso Delli Carri aggiunge: “Ripetiamo, deve assolutamente esser aperto subito il ‘reparto polmone’ alla Città della Salute, perché con i medici di base fermi, a Torino e in Piemonte, si aprono prospettive di super intasamento ulteriore per guardie mediche e pronto soccorsi che sono già al collasso. Se ciò non accadrà, sarà difficilissimo che il sistema possa reggere. La speranza è che anche altri ospedali della regione individuino soluzioni simili, per affrontare questi giorni di emergenza”. Per il Nursing Up la situazione odierna doveva essere prevista e affrontata con una programmazione che non c’è stata da parte della Regione. “Del picco influenzale particolarmente virulento si sapeva e delle criticità negli ospedali anche, da tempo – conclude Delli molinetteCarri -. Non si può sempre solo contare sull’incredibile capacità di risolvere i problemi che hanno dimostrato tutti gli operatori della sanità, a cui va il ringraziamento di tutti per quello che stanno facendo. È una precisa responsabilità dell’assessorato aver indicato tre punti cardine dopo l’uscita dal piano di rientro in sanità – assunzioni, riorganizzazione territoriale (che vuole dire apertura di nuovi posti letto) ed edilizia sanitaria – e non averne messo in pratica nemmeno uno. Una responsabilità di cui l’assessorato dovrà rendere conto ai cittadini e che non ci stancheremo mai di sottolineare. L’unica via per non finire più in queste situazioni di emergenza è quella di assumere nuovo personale, che significa anche nuovi posti letto e ospedali più efficienti”.

 

Il Segretario Regionale

Nursing Up Piemonte

Claudio Delli Carri

(foto: il Torinese)

Acquedotto Monferrato: nuovo sportello decentrato

acqua gocceIl Consorzio dei Comuni per l’Acquedotto del Monferrato si decentra. Per essere più vicino ai comuni della Città Metropolitana di Torino, il gestore del servizio pubblico integrato, apre da martedì 3 gennaio uno sportello a Verrua Savoia. Questo, soprattutto per i residenti dei Comuni torinesi (Verrua Savoia, Brusasco, Cavagnolo, Monteu da Po, Lauriano, Brozolo e Moriondo Torinese) sarà sicuramente un vantaggio in quanto consentirà di svolgerà le pratiche che riguardano il servizio per le quali sino ad ora hanno sempre dovuto recarsi alla sede di Moncalvo. Unica eccezione saranno i pagamenti delle bollette. Lo sportello si trova in Località Rocca 118 e sarà aperto nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 8.30 alle 12.30. Verrua Savoia, del resto, non è un comune marginale per la rete acquedottistica che serve tre province e oltre cento comuni. Qui si trova la stazione di sollevamento che ha un’importanza strategica per l’erogazione dell’acqua.

Massimo Iaretti

 

CAPODANNO:  LAV RICORDA CHE A TORINO E’ IN VIGORE IL DIVIETO DI  FUOCHI PIROTECNICI, BOTTI E PETARDI

fuochiRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 

Il Regolamento n. 320 (art. 23) e il Regolamento di polizia urbana (art. 48 ter) della Città di Torino sanciscono, da oltre tre anni, il divieto assoluto di utilizzare botti e petardi. Il primo recita che l’esplosione di petardi, botti, fuochi d’artificio e simili può configurarsi come maltrattamento e comportamento lesivo nei confronti degli animali, condotte che possono essere considerate, quindi, come lesive del Codice di procedura penale. «Negli ultimi giorni abbiamo assistito, con sorpresa, ad una campagna informativa fuorviante da parte della Città di Torino, nella quale, anziché ricordare ai cittadini il divieto di fare esplodere articoli pirotecnici, si invita a tenere cani e gatti al riparo dalle esplosioni, ignorando evidentemente che queste terrorizzano anche cani9gli animali selvatici, oltre ad infastidire le persone in condizioni di particolare difficoltà, come anziani, neonati e ammalati» dichiara Gualtiero Crovesio, Responsabile LAV Torino, che aggiunge: «Chiediamo all’amministrazione e al servizio pubblico di tener fede al proprio dovere di operare una corretta informazione su quanto previsto dalle normative spookyvigenti, evitando quindi di disorientare i cittadini con comunicazioni contraddittorie». Considerato che ciascuno ha il dovere di rispettare le norme in vigore, la LAV chiede alle forze dell’ordine di intervenire a sanzionare i trasgressori del divieto, a differenza di quanto avvenuto in questi tre anni con innumerevoli segnalazioni rimaste inevase, e invita i cittadini a continuare a segnalare ai suoi indirizzi gli episodi di trasgressione. L’associazione si rivolge infine alla sindaca Chiara Appendino, chiedendole un segno di discontinuità con la giunta precedente, che per anni si era dimostrata del tutto sorda alle innumerevoli sollecitazioni ad informare e sensibilizzare i cittadini – a partire dalle scuole – contro l’uso di articoli pirotecnici.

 

Brozolo: Emigrati si, immigrati no

brozoloIn riferimento al  Vostro articolo riguardante Brozolo come paese di emigrazione vorrei porgere le mie più vive congratulazioni agli ideatori ed allestitori di questa ricerca, che si traduce in una mostra che ha come oggetto l’emigrazione dei brozolesi.  Poco importa quale sia stata, o sia ora, la loro destinazione geografica in questo flusso di uomini. La storia ci insegna che è sempre bene tenere viva la memoria della propria terra. “La memoria non è solo ieri, ma è anche oggi. E l’oggi è il frutto del lavoro di ieri”. E ad insegnarci tutto questo è ancora una volta la terra, essendo Brozolo un paese storicamente agricolo. Vorrei che questa fosse veramente molto più di una semplice mostra. Vorrei che servisse a scuotere le coscienze dei brozolesi stessi, dell’intera amministrazione comunale che ha tanto a cuore la storia di Brozolo. Partire da quest’analisi metafisica della comunità brozolese, in termini di popolo emigrante, per giungere finalmente a restituire il favore aprendo le porte ai tanti, e tanto  temuti “moru”.  È così che i brozolesi chiamano i rifugiati politici accolti dai paesi limitrofi, che si vedono poi in bicicletta tra le colline.  Brozolo è l’unico paese della zona a non aver azionato alcuna forma di accoglienza nei confronti dei rifugiati politici. Brozolo, sebbene voglia rendere di sè l’immagine di una comunità fondata sull’emigrazione, mostra altrettanto di non essere certo una comunità aperta agli altri. E ad oggi l’assenza di “moru” ne è l’odiosa prova tangibile.

 

Lettera firmata

 

 

 

 

ZOOPROFILATTICO: NEL 2017 CALANO LE SPESE

Il documento di previsione approvato dal nuovo Consiglio di amministrazione presieduto da Giorgio Gilli. Conti in attivo e in arrivo un nuovo sequenziatore di DNA unico in Italia. Maria Caramelli: “Investiamo sulla sicurezza alimentare dei cittadini”.

caramelliIl Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, presieduto dal Prof. Giorgio Gilli e insediatosi a fine novembre, ha approvato il Bilancio di Previsione per l’anno 2017. I ricavi previsti sono 34.721.000 Euro, di questi 27.800.000 provengono dal Fondo Sanitario Nazionale in quanto l’Istituto è Ente vigilato dal Ministero della Salute; 5.990.000 da progetti di ricerca nazionali ed internazionali, con un incremento per questa voce, rispetto all’anno 2016 di 432.000 Euro. Il bilancio prevede un totale di spese correnti pari a 33.249.000 Euro di cui 19.487.000 per il personale e 13.360.000 per l’acquisto di beni, servizi e altri costi di gestione.  Il contenimento dei costi è, in gran parte, da ricondurre ai processi di digitalizzazione con conseguente diminuzione del materiale stampato. “Nel difficile momento economico che sta attraversando l’Amministrazione Pubblica, in particolare la sanità – afferma il Prof. Gilli – il Bilancio per il 2017, mettendo in previsione una marcata riduzione delle spese e un significativo aumento dei ricavi, consente di guardare con ottimismo alla vita futura dell’Istituto e dei suoi oltre 400 dipendenti”, Sottolinea la Direttrice, Dott.ssa Maria Caramelli: “Le risultanze molto convincenti dal punto di vista economico ci permetteranno di promuovere le attività scientifiche. Nel prossimo biennio verranno investiti oltre 2 milioni in attrezzature innovative per migliorare l’identificazione di virus e batteri in animali e alimenti, di contaminanti chimici e di allergeni negli alimenti. In particolare l’Istituto acquisirà un sequenziatore di DNA di terza generazione, in grado di leggere anche una singola molecola di DNA grazie alla tecnologia SMART, che sarà il primo in Italia e verrà messo in condivisione con la Piattaforma Nazionale di Genomica Veterinaria”.

 

VIOLENZA SUGLI ANIMALI, ON. BRAMBILLA: “CARCERE CERTO PER CHI MALTRATTA E UCCIDE”

BRAMBILLA“Dev’essere severamente punito, deve andare effettivamente in carcere e restarci quanto basta”, chi infligge sofferenza e morte agli animali, “questi nostri fratelli più piccoli e senza voce”. É quanto ha detto  l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, intervenendo  in diretta – sia con un collegamento che con un messaggio scritto – alla manifestazione organizzata da Stefano Fuccelli, presidente del Partito animalista europeo, e da tutti i manifestanti che oggi, davanti a Montecitorio, hanno chiesto l’inasprimento delle pene per i reati a danno degli animali. In memoria di Angelo, il cane impiccato, seviziato e ucciso nel giugno scorso da quattro ragazzi di Sangineto (Cosenza): un delitto orribile che ormai rappresenta tutti gli altri orribili delitti perpetrati contro gli animali. Messaggio rilanciato anche attraverso un video-appello su YouTube al link https://youtu.be/xtrqj40ziAc.

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“L’uccisione di Angelo – spiega l’on. Brambilla – è diventata il simbolo dell’inadeguatezza del sistema. Inadeguatezza, innanzitutto, di una giustizia lenta a muoversi quando si tratta di punire l’uccisione di un animale compiuta con crudeltà. Inadeguatezza, inoltre, di una politica che non capisce, o fa finta di non capire, che gli animali vanno tutelati come esseri senzienti. Chi uccide un animale  – ricorda – rischia al massimo due anni di reclusione, quindi lo sappiamo: i responsabili della barbarie non andranno in carcere. E allora? La soluzione del problema – dice la lettera a ai manifestanti – sta nel cani9palazzo davanti ai vostri occhi. Per mandare in galera chi ha torturato e ucciso Angelo a Sangineto, Pilù a Pescia, Moro a Breno, basterebbe discutere ed approvare le modifiche al codice penale che ho proposto nel progetto di legge AC 3005, datato 1 aprile 2015. Da quando è stato stampato e annunciato, quel progetto giace, immoto, tra le altre carte della commissione Giustizia. Ed io non  posso approvarmelo da sola. Ecco perché – sottolinea l’ex ministro – oggi protesto insieme a voi, davanti a Montecitorio: neppure io ne posso più di governi insensibili e di Camere distratte, anch’io vorrei vedere in galera chi ha seviziato e ucciso Angelo e gli altri “Angeli” in tutto il Paese. Facciamoci pure sentire fino al cielo, ma domani ricordatevi di scrivere ai deputati e ai senatori e di mantenere alta la pressione, senza mollare mai. Lo farò anch’io, in ogni sede, in ogni situazione, finché la legge non riconoscerà agli animali lo status di esseri senzienti, portatori di diritti, e non punirà adeguatamente chi li maltratta o li uccide con efferatezza, fino a quando l’ingiustizia non sarà riparata e la disperazione non diventerà speranza”.

Progetti formativi per i detenuti del “Lorusso e Cutugno”

CARCERE SBARREMartedì 27 dicembre, dalle 10 alle 13, il Garante regionale dei detenuti, Bruno Mellano, visiterà la Casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, con il presidente della Regione, Sergio Chiamparino e l’assessora ai Diritti civili, Monica Cerutti. L’obiettivo è quello di prendere visione dei progetti formativi, lavorativi e scolastici per il recupero e reinserimento sociale dei detenuti. Nel corso della visita tra le sezioni detentive, i rappresentanti delle Istituzioni regionali, accompagnati dal direttore del carcere, Domenico Minervini e dal comandante degli agenti di Polizia penitenziaria, Alessandro Alberotanza, porteranno anche un saluto e gli auguri agli operatori e alle persone sottoposte a misure restrittive della libertà.

 

LA VERITA’ SULL’ALCOL A PORTA PALAZZO E IN ZONA CENTRO

alcol-scientTorino: è una droga o non è una droga? Molte persone si pongono questo quesito. L’opuscolo LA VERITA’ SULL’ALCOL risponde in modo chiaro e semplice. Nella mattinata di giovedì 22 dicembre alcuni volontari ne distribuiranno copie gratuite tra Porta Palazzo e zona Centro come parte di una campagna internazionale di prevenzione che prende le mosse dalle ricerche di L. Ron Hubbard sugli effetti delle sostanze psicotrope. Oltre ad essere distribuiti ai passanti i libretti vengono lasciati presso i negozi e gli esercizi maggiormente frequentati in modo che chiunque possa ritirare la propria copia o più copie da portare ad amici e conoscenti. Si posso richiedere anche in via Villar, 2 presso l’associazione Terra di Libertà onlus.

CONGRESSO ASSOCIAZIONE RADICALE AGLIETTA: CONFERMATI I COORDINATORI

 

Prioritaria riforma elettorale regionale uninominale e maggioritaria, rilanciare referendum cittadini contro consumo di suolo e su road-pricing per finanziare seconda linea della metropolitana ed estendere testamento biologico a Città metropolitana

AGLIETTA RADICALI

Si è svolto nei giorni scorsi  il 22° congresso ordinario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta. Alla fine dell’assemblea è stata votata all’unanimità – con due sole astensioni – la mozione generale promossa dai Coordinatori uscenti Silvja Manzi, Laura Botti e Igor Boni, che sono stati poi confermati alla guida dell’associazione.L’assemblea ha ringraziato i 158 iscritti del 2016 (+15% rispetto all’anno precedente) e preso atto della enorme mole di iniziative realizzate sui temi dei diritti civili e dei diritti umani, della laicità, della riforma in senso liberale delle istituzioni.

 

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Per il 2017 la mozione generale approvata individua alcune priorità politiche a livello locale e nazionale, che impegnano gli organi dirigenti:

 

– proseguire l’azione sui diritti civili, con le battaglie per un Fine Vita dignitoso (Testamento Biologico ed Eutanasia), per la legalizzazione della Cannabis, per una normativa meno vincolante sulla pillola abortiva RU486, per il matrimonio egualitario, per i diritti delle persone con  disabilità, nonché per la legalizzazione della prostituzione come nuova proposta da promuovere a livello nazionale sottoponendola agli organi dirigenti di Radicali Italiani;

– chiedere al Sindaco della città metropolitana di estendere all’intero territorio di propria competenza la possibilità di deposito del testamento biologico ampliando l’attuale registro adottato dal solo Comune di Torino;

– elaborare una nuova campagna referendaria, rivolta alla città di Torino, che porti i cittadini ad essere consultati sui temi di maggiore interesse; individuando fin d’ora come prioritari i referendum bocciati dallo scorso Consiglio comunale su road-pricing per costruire la seconda linea della metropolitana e contro il consumo di suolo;

– rilanciare con ogni mezzo politico e nonviolento, le iniziative sul sistema elettorale maggioritario uninominale, sia a livello nazionale sia a livello regionale, contrastando il sistema proporzionale e delle preferenze che rappresentano il modo peggiore di selezione delle classi dirigenti;

–  rilanciare con più forza che mai le azioni sui diritti umani, incrementando inoltre le iniziative sugli Stati Uniti d’Europa e di denuncia dell’espansionismo imperialista del regime russo di Putin; promuovendo la partecipazione degli iscritti alle celebrazioni per il 60° anniversario dei Trattati di Roma, il prossimo 25 marzo a Roma e sostenendo in ogni sede le proposte elaborate da Emma Bonino e da Radicali Italiani in tema di governo dell’immigrazione;

– chiedere il massimo impegno nel sostenere il piano di pace per la Siria lanciato dall’Associazione, innanzitutto promuovendo azioni volte a ottenere la presentazione di una mozione al Parlamento europeo, analoga a quella parlamentare italiana approvata a larga maggioranza che impegna il Governo al pieno coinvolgimento dell’ONU.