Ieri, finalmente, le sedute della storica piazza Bodoni hanno visto la riparazione. 24 panchine rotte su un totale di 27 nella piazza. Dopo le tante polemiche per le condizioni di disagio, il Comune ha provveduto alla riparazione. In passato i commercianti avevano già richiesto una maggiore sorveglianza per evitare che il bivacco notturno di chi usufruisce delle panchine non portasse al degrado della piazza. Sicuramente sarà difficile eseguire i futuri interventi di manutenzione, viste le scarse risorse rimaste dopo il taglio su manutenzione verde, arredi e suolo.
Emanuel Cosmin Stoica
Quanto accaduto a Torino è un fatto grave e intollerabile che deve indurre tutti i Corpi intermedi rappresentanza e le Istituzioni a riflettere su grave e pericoloso clima di odio e intolleranza che si è generato e che pregiudica, a prescindere dall’operato delle Forze di polizia il sereno svolgimento delle pubbliche manifestazioni.
confronti dei Poliziotti in servizio, arrivando addirittura ad augurare loro la morte. La circostanza che, invece di rimeditare sull’accaduto, questa insegnante abbia poi avuto anche la sfrontatezza di rivendicare la legittimità del suo comportamento in un secondo momento di fronte alle telecamere dove ha persino inneggiato il ricorso alle armi contro i poliziotti, pone a nostro avviso l’esigenza di una ferma e corale condanna morale e anche concreta. Serve a tutela della dignità dei poliziotti, in primo luogo. Ma anche, e soprattutto, a tutela della dignità delle centinaia di migliaia di insegnanti che, diversamente da questa signora, sono consapevoli di svolgere una delicatissima ed insostituibile funzione pubblica per esercitare la quale sono necessarie straordinarie doti di equilibrio e di saggezza e non certo quelle di istigare alla violenza o alla lotta armata. Quelle di cui, a nostro avviso, la responsabile delle vergognose infamie rivolte ai colleghi in servizio a Torino ha dimostrato di non padroneggiare adeguatamente per non dire di non possederle. E’’ quanto afferma il Segretario Generale del SIULP Felice Romano nel commentare il video andato in onda durante una trasmissione televisiva alla presenza dell’ex premier Matteo Renzi. Mi rendo conto, continua Romano, della gravità di quanto affermo. Ma le dichiarazioni sono altrettanto gravi e pericolose per la tenuta democratica che quanto affermo non è opinione solo delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Lo stesso ex premier infatti, che ringraziamo per aver tempestivamente censurato questo tipo di condotta esprimendo solidarietà nei confronti dei poliziotti ed auspicando l’immediato licenziamento dell’insegnante,
dimostra che è opinione condivisa. Nell’unirci all’auspicio dell’ex premier, al quale, beninteso, ci associamo, riteniamo però che questo fatto sia degno dell’attenzione dell’Autorità Giudiziaria proprio per la gravità delle affermazioni fatte. Parimenti, ci attendiamo ora che altrettanto facciano anche le organizzazioni di categoria che rappresentano gli insegnanti. Non saremo noi, sottolinea Romano, a cadere nella trappola della generalizzazione, ma è necessaria, ora più che mai, una netta presa di distanza da atteggiamenti che altrimenti rischiano di inficiare quel vincolo di solidarietà tra lavoratori, nel caso di specie poliziotti ed insegnanti, che sono l’essenza della nostra democrazia. Non solo, conclude Romano, quanto richiesto è altresì necessario per tranquillizzare i genitori italiani che quando la mattina accompagnano i loro figli a scuola li lascino all’interno di una struttura dove siano insegnati i valori della democrazia, del rispetto degli altri e soprattutto delle Istituzioni democratiche e di chi le rappresenta come presupposto inalienabile per un futuro civile e democratico del nostro Paese.
“Abbassare i toni sembra la parola d’ordine di questi ultimi giorni di campagna elettorale ed e’ giusto il richiamo al senso di responsabilità nella polemica politica.
Lunedì 26 febbraio, alle ore 20.30, presso la sede della Croce Bianca di Rivalta in via Toti 4 inizierà il nuovo corso gratuito per diventare soccorritori
Si replica l’evento sportivo che l’associazione ACUS ha deciso di dedicare alla Fondazione FARO, con la terza edizione della ACUS RUN. Vi aspettiamo per vivere insieme la corsa non competitiva (aperta a tutti) di 10km, oppure per una bellissima passeggiata di 5km completamente in riva al fiume Po. Anche i bambini potranno partecipare con la corsa di 1 km dedicata a loro! Il ricavato della corsa sarà interamente destinato al Progetto “Protezione Famiglia” della Fondazione FARO onlus. Nell’ambito di questo progetto, vengono erogati servizi di accoglienza e supporto per le famiglie di malati gravi, laddove vi sia la presenza di altre fragilità e, quindi, a rischio di destabilizzazione nel corso della malattia o al decesso del malato.
UDU TORINO PRESENTA RICORSO AL TAR: “UNITO RESTITUISCA 31 MILIONI AGLI STUDENTI!”
Franco Corleone, a nome e per conto del Coordinamento nazionale dei Garanti regionali e territoriali delle persone detenute, nella giornata di venerdì 16 febbraio ha formalmente inviato una presa di posizione ufficiale – che ora viene resa pubblica – sulla questione dei decreti delegati per la riforma dell’Ordinamento penitenziario
prodotti alle coltivazioni agricole. Il provvedimento della Città Metropolitana per i suoi numerosi vizi di legittimità (utilizzo dei cacciatori, assenza di dati censuari, assenza del parere dell’ISPRA, nessun intervento di tipo ecologico o preventivo, cessione gratuita ai cacciatori degli animali abbattuti) sarà oggetto di ricorso al TAR il cui deposito è previsto a giorni. La Città Metropolitana era stata invitata a ritirare il Decreto del 22 dicembre 2017 della Consigliera delegata Elisa Pirro, in autotutela. Così non è stato. Grave è giudicato l’utilizzo dei cacciatori e dei cani che disperdono gli animali, causano incidenti stradali, determinano una destrutturazione delle popolazioni, creano nuovi branchi e la colonizzazione di nuove aree con aumento dei danni in luogo della loro diminuzione. Trattasi dell’ennesimo programma volto a consentire strumentalmente l’esercizio venatorio fuori stagione e nelle zone vietate alla caccia più che a risolvere le problematiche legate alla presenza del cinghiale. Decenni di interventi imperniati solo sugli abbattimenti non hanno risolto nulla e hanno mostrato tutto il loro fallimento. Una PROPOSTA ALTERNATIVA imperniata su strategie già collaudate e delle quali esistono ormai documentate dimostrazioni di efficacia, è stata inviata alla Città Metropolitana di Torino. Nell’affrontare il programma per il contenimento del cinghiale non si può prescindere dalla considerazione etico-morale del rispetto per tutte le forme di vita. Gli animali sono esseri senzienti, così come stabilito anche dal Trattato di Lisbona dell’Unione Europea del 2007, e non degli oggetti meccanici a disposizione dell’uomo come purtroppo l’attuale mentalità antropocentrica ce li vuole mostrare. La giunta 5 Stelle della Città di Torino a guida Chiara Appendino, Sindaca anche della Città Metropolitana, nel suo programma di governo recita: “Noi ci impegniamo a promuovere una cultura del rispetto che riconosca tutti gli animali come soggetti di diritti.” Chiediamo che a queste parole seguano fatti concreti. Riteniamo doveroso cercare di conseguire un equilibrio e una pacifica convivenza tra le legittime esigenze delle attività antropiche e quelle altrettanto legittime degli animali di essere rispettati e non perseguitati.
Il movimento 5 imbianchini stellati colpisce ancora