TRIBUNA- Pagina 14

Giornata Mondiale per la Giustizia Sociale. L’Italia è al quartultimo posto

Rosina (Assistenti sociali piemontesi): “Il Comune è uno snodo centrale di attuazione delle politiche sociali. Sì a progetti con finalità di inclusione e di empowerment”

22 febbraio, Torino. La Giornata Mondiale della Giustizia Sociale è una ricorrenza internazionale celebrata a febbraio, indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite dall’anno 2007 per promuovere il tema della giustizia sociale a livello mondiale. Il 20 febbraio, l’Ordine Assistenti sociali del Piemonte ha celebrato la Giornata Mondiale per la Giustizia Sociale, mentre la presidente Barbara Rosina partecipava ad una tavola rotonda a Dire, a Roma, per parlare di aggressioni contro gli assistenti sociali insieme all’onorevole Seracchiani e a Silvia Mordeglia, Presidente della Fondazione degli assistenti sociali e coordinata da Sandra Zampa. Dare accento alla Giornata Mondiale per la Giustizia Sociale significa sostenere gli sforzi delle istituzioni nell’eliminazione della povertà, nella promozione dell’impiego per tutti e del lavoro dignitoso, nell’uguaglianza di genere e nell’accesso al benessere sociale. Nel portare avanti tali obiettivi gli assistenti sociali hanno un ruolo centrale, ed ha avuto un senso particolare parlare di giustizia sociale in un evento in cui si è parlato della violenza contro chi opera perché la giustizia sociale si realizzi. L’istituto Bertelsmann-Stiftung ha pubblicato, nel 2017, il quarto rapporto annuale sulla giustizia sociale in Europa: il Social Inclusion Monitor Europe, che si basa sulla misurazione del Social Justice Index, composto da sei dimensioni e relativi indicatori. Le dimensioni riguardano: la prevenzione della povertà, l’equità nell’istruzione, l’accesso al mercato del lavoro, la coesione sociale e la non-discriminazione, la salute, la giustizia intergenerazionale. L’Italia è al quartultimo posto, appena sopra la Grecia, la Romania e la Bulgaria. Si colloca tra il 23° e il 26° posto su 28 paesi UE in tutte le dimensioni, con l’eccezione della tutela della salute dove è 19°. La peggiore performance è comunque nell’ambito della giustizia intergenerazionale, dove si colloca al 26° posto: peggio di noi vi sono solo la Grecia e Cipro. Paola Vaio, Vice-Presidente dell’Ordine regionale nonché assistente sociale di territorio, afferma: «In un quadro contraddistinto da aumento dell’esclusione e dell’ineguaglianza, la nostra comunità professionale è chiamata a rafforzare l’impegno, per garantire che tutte le persone, senza discriminazione alcuna, abbiano accesso alle opportunità di miglioramento della propria vita, e che siano garantite ad ognuno le condizioni di vivere e non solo di sopravvivere. L’impegno professionale, in questo processo di cambiamento a favore e a fianco delle persone, rischia tuttavia di essere fallimentare se non vi è un ambiente politico-istituzionale in grado di offrire le condizioni minime di benessere». «I bisogni sociali, – dichiara Barbara Rosina – considerabili come sentimenti, percepiti e vissuti di vuoto, emergono prepotentemente nei servizi sociali comunali. Il Comune è uno snodo centrale di attuazione delle politiche sociali e il posto in cui le decisioni di politiche di welfare prendono forma e si concretizzano. Come ben chiarito da Teresa Bertotti nel volume “Il servizio sociale in Comune”, è il Comune il luogo in cui si definiscono e si decidono i vincoli a cui le risorse sottostanno e le modalità concrete con cui si applicano. Risulta, quindi, evidente quanto l’operazione appena descritta sia determinate nel caratterizzare servizi che vadano verso la direzione di una maggiore giustizia sociale oppure no. Non basta mettere giù progetti i cui i destinatari sono i poveri, gli emarginati, e così via. È necessario che le finalità siano quelle dell’inclusione, dell’empowerment e della responsabilità collettiva».

 

COMUNI E TERRITORI MONTANI IN PRIMA LINEA NELLA PREVENZIONE E GESTIONE DEI RISCHI

Uncem ritiene molto positiva l’approvazione da parte del Parlamento Europeo dell’aggiornamento del Meccanismo di protezione civile UE per aiutare gli Stati membri a rispondere in modo più rapido ed efficiente alle emergenze e alle catastrofi, entrambe ricorrenti e inaspettate. La proposta include anche il miglioramento del piano di gestione del rischio di catastrofi tramite una condivisione più efficiente dei mezzi a disposizione della protezione civile.  La legge istituisce inoltre, su richiesta del Parlamento, il fondo di risorse “RescEU” che metterà a disposizione mezzi aerei per combattere gli incendi boschivi, unità di pompaggio ad alta capacità, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza da utilizzare in ogni tipo di emergenza. A seguito di una decisione della Commissione europea, RescEU interverrà qualora gli Stati membri non dispongano di risorse sufficienti per rispondere a una catastrofe. I deputati sono inoltre riusciti a introdurre misure per rafforzare la rete di conoscenze in materia di protezione civile dell’Unione e facilitare gli scambi tra giovani professionisti e volontari della protezione civile. Il testo è stato approvato dl Parlamento europeo con 620 voti favorevoli, 22 contrari e 35 astensioni. La legge entrerà in vigore dopo l’approvazione finale del Consiglio e sarà applicabile entro l’estate. Si tratta di temi, investimenti e opportunità molto importanti anche per l’Italia, secondo Uncem, che ha avviato un percorso virtuoso di impegno e collaborazione con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, guidato da Angelo Borrelli. I Comuni e i territori montani sono in prima fila nella prevenzione delle emergenze e nella gestione dei grandi rischi: vogliamo con il Dipartimento fare nuova cultura della protezione civile, efficientare la seconda fase post-emergenza, semplificare le norme per appalti e gestioni locali, sgravare i sindaci di responsabilità, migliorare i Piani di protezione civile, rendere omogenea l’informazione ai cittadini, dare nuova linfa al volontariato organizzato, nostra eccellenza. Un percorso esemplare, quello italiano, anche per altri Stati europei.

LA CHIESA DI SCIENTOLOGY DI TORINO ANNUNCIA UNA NUOVA PUBBLICAZIONE

A meno di un mese dalla celebrazione della nascita del fondatore di Scientology,  L. Ron Hubbard, la Chiesa di Scientology di Torino, con sede in Borgo Vittoria dall’aprile 2013, rende noto il programma delle prossime attività attraverso la pubblicazione e distribuzione gratuita dell’ultimo numero dell’opuscolo informativo intitolato “Libertà“. Giovedì 21 alle 20.00 ritrovo del Comitato incaricato di coordinare le attività della congregazione, riservato ai fedeli; lunedì 25 ascolto di una conferenza tratta dalle opere di L. Ron Hubbard sul soggetto della spiritualità e consapevolezza dell’essere umano (aperto a tutti); mercoledì 27 conferenza informativa aperta a tutti dedicata al programma sviluppato per liberarsi dalle difficoltà causate da radiazioni, sostanze tossiche, conservanti e droghe cui  questo numero di Libertà dedica ampio spazio. E’ possibile ritirarne copia omaggio tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 in via Villar 2.  

NELLA STESSA TOMBA CON L’AMICO A QUATTRO ZAMPE

Il via libera del consiglio regionale della Lombardia alla sepoltura degli animali d’affezione, cani e gatti, nello stesso loculo dell’amico umano è “un’ottima notizia che spero apra la strada all’approvazione della proposta di legge nazionale che ho depositato l’estate scorsa e che prevede anche la sepoltura dei resti degli animali d’affezione nella tomba del proprietario

Il testo disciplina, in generale, la materia dei cimiteri, dei servizi di cremazione e di sepoltura dei nostri amici a quattro zampe”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente commenta il voto di oggi al Pirellone su una proposta presentata da FI. “Milioni di italiani – spiega – considerano gli animali d’affezione come membri della famiglia. Di qui l’esigenza di individuare luoghi dove ricordarli o di dare la possibilità di condividere con loro, dopo la vita, l’eterno riposo. Sono certa che questa soluzione, già prevista in alcuni paesi, sarebbe assai gradita ai tantissimi che convivono con amici a quattrozampe. L’amore e la fedeltà superano anche il limite della morte”. “Attualmente – aggiunge l’ex ministro – non esiste una legge nazionale, esistono solo delle linee guida del ministero della Salute, diffuse nel 2013, per l’applicazione di un regolamento europeo del 2009 che disciplina lo smaltimento dei sottoprodotti di origine animale. Le linee guida consentono il sotterramento degli animali da compagnia in terreni privati o in cimiteri per animali secondo i criteri fissati con provvedimento di ciascuna Regione o Provincia autonoma. Non tutte le Regioni hanno provveduto ad emanare una regolamentazione ad hoc. Di fatto quella che propongo è una modifica alla legge-quadro sugli animali d’affezione (281/91) per dare regole uniformi sulla sepoltura degli animali, sulla realizzazione di cimiteri per animali, sui servizi di cremazione. Oltre a disciplinare la sepoltura degli amici a quattrozampe, per esempio, nei giardini privati – sottolinea – la proposta prevede, come in Lombardia, anche la possibilità di seppellire, previa cremazione e in urna separata, i resti degli animali d’affezione nella tomba del proprietario, nel loculo, nella sepoltura di famiglia, per volontà del defunto o su richiesta degli eredi: un modo per perpetuare il ricordo di un profondo legame affettivo”.

“USURA E ANATOCISMO BANCARI, POSSIBILE CAUTELARSI”

L’efficacia di strumenti legali ancora poco conosciuti per chiamarsi fuori da critiche situazioni economiche di difficile gestione

Negli ultimi 11 anni, a partire dal disastroso default americano del 2008, anche in Italia assistiamo piuttosto tristemente e ricorrentemente a episodi di cronaca che vedono protagoniste, loro malgrado, le banche: ree di aver letteralmente polverizzato i risparmi di migliaia e migliaia di connazionali, attraverso l’operato infausto di management a dir poco disastrosi, determinando anche il crollo degli istituti di credito stessi. E la crisi versione 2019 non sembra tantomeno agevolare di certo una già di per sé complicata e difficile situazione. Da qui, il fenomeno per lo più tutto italiano di una serie di fusione a catena fra gruppi diversi per cercare di stare a galla. E ripartire, spesso e volentieri, grazie ai soldi dello Stato, o per mezzo di consistenti operazioni di ricapitalizzazione condotte soprattutto attraverso nuove richieste di fiducia in denaro proprio a quegli stessi correntisti–azionisti: ai quali, invece, andrebbero fatte mille e più scuse, e restituite somme cospicue. A partire dal 1999, e più precisamente da quando Piero Calabrò, famosissimo e stimato Magistrato, ottenne in tribunale la prima pronuncia storica in materia di anatocismo e usura bancaria, per i sempre più numerosi e onesti consumatori italiani si è aperto uno scenario nuovo grazie al quale poter ottenere giustizia dalle banche. Un’attività, questa, che ha fatto della celebre società bresciana ‘SDL Centrostudi SPA’ il punto di riferimento indiscusso nel nostro Paese per quanto riguarda la verifica dei possibili vizi usurari e anatocistici che spesso inquinano la bontà e la salute dei conti correnti. Fondata nel 2010 dal geniale Serafino Di Loreto, in passato stimato avvocato e tuttora imprenditore di successo, l’azienda offre ai consumatori preanalisi gratuite dei loro conti correntu: e persino una polizza che, in caso di soccombenza in tribunale, copre l’intero importo delle spese legali sostenute. A oggi, ‘SDL Centrostudi SPA’ (www.sdlcentrostudi.it) si è rivelata un partner efficace ed efficiente nella gestione anche di altre problematiche di primaria importanza connesse all’avanzare della crisi: tra queste, in primis, il cosiddetto ‘sovraindebitamento,’ alias il superamento delle pendenze economiche sostenibili da consumatori e imprese che sono alla base della cosiddetta ‘morte civile’, recuperando nel complesso dei primi nove anni di attività oltre 250 milioni di euro indebitamente sottratti alle tasche delle fasce deboli, tra cui cittadini, correntisti, famiglie, privati, consumatori e piccole e medie imprese

"USURA E ANATOCISMO BANCARI, POSSIBILE CAUTELARSI"

L’efficacia di strumenti legali ancora poco conosciuti per chiamarsi fuori da critiche situazioni economiche di difficile gestione

Negli ultimi 11 anni, a partire dal disastroso default americano del 2008, anche in Italia assistiamo piuttosto tristemente e ricorrentemente a episodi di cronaca che vedono protagoniste, loro malgrado, le banche: ree di aver letteralmente polverizzato i risparmi di migliaia e migliaia di connazionali, attraverso l’operato infausto di management a dir poco disastrosi, determinando anche il crollo degli istituti di credito stessi. E la crisi versione 2019 non sembra tantomeno agevolare di certo una già di per sé complicata e difficile situazione. Da qui, il fenomeno per lo più tutto italiano di una serie di fusione a catena fra gruppi diversi per cercare di stare a galla. E ripartire, spesso e volentieri, grazie ai soldi dello Stato, o per mezzo di consistenti operazioni di ricapitalizzazione condotte soprattutto attraverso nuove richieste di fiducia in denaro proprio a quegli stessi correntisti–azionisti: ai quali, invece, andrebbero fatte mille e più scuse, e restituite somme cospicue. A partire dal 1999, e più precisamente da quando Piero Calabrò, famosissimo e stimato Magistrato, ottenne in tribunale la prima pronuncia storica in materia di anatocismo e usura bancaria, per i sempre più numerosi e onesti consumatori italiani si è aperto uno scenario nuovo grazie al quale poter ottenere giustizia dalle banche. Un’attività, questa, che ha fatto della celebre società bresciana ‘SDL Centrostudi SPA’ il punto di riferimento indiscusso nel nostro Paese per quanto riguarda la verifica dei possibili vizi usurari e anatocistici che spesso inquinano la bontà e la salute dei conti correnti. Fondata nel 2010 dal geniale Serafino Di Loreto, in passato stimato avvocato e tuttora imprenditore di successo, l’azienda offre ai consumatori preanalisi gratuite dei loro conti correntu: e persino una polizza che, in caso di soccombenza in tribunale, copre l’intero importo delle spese legali sostenute. A oggi, ‘SDL Centrostudi SPA’ (www.sdlcentrostudi.it) si è rivelata un partner efficace ed efficiente nella gestione anche di altre problematiche di primaria importanza connesse all’avanzare della crisi: tra queste, in primis, il cosiddetto ‘sovraindebitamento,’ alias il superamento delle pendenze economiche sostenibili da consumatori e imprese che sono alla base della cosiddetta ‘morte civile’, recuperando nel complesso dei primi nove anni di attività oltre 250 milioni di euro indebitamente sottratti alle tasche delle fasce deboli, tra cui cittadini, correntisti, famiglie, privati, consumatori e piccole e medie imprese

CONVEGNO PROTEGGIAMO IL TERRITORIO, SALVIAMO L’UOMO: ESCLUSI ANIMALISTI E AMBIENTALISTI

GLI AGRICOLTORI ORGANIZZANO E LE ASSOCIAZIONI PROTESTANO

Il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA, SOS GAIA, ha inviato una lettera di protesta alla Confederazione Italiana degli Agricoltori e per conoscenza alla Regione Piemonte per aver organizzato il convegno “Proteggiamo il territorio – salviamo l’uomo” il 18 febbraio presso Palazzo Lascaris escludendo le associazioni animaliste e ambientaliste che da anni si battono in modo costruttivo per risolvere le emergenze dei danni arrecati all’agricoltura. Dichiarano le associazioni: “La questione dei danni arrecati all’agricoltura dalla fauna selvatica è a noi ben nota ed è nell’interesse di tutti affrontare in modo costruttivo le emergenze che nel convegno verranno rappresentate. Da molti anni le associazioni aderenti al Tavolo Animali & Ambiente seguono le vicende legate al controllo della fauna selvatica anche con proposte serie e costruttive. Pensare di escludere dal dibattito e dal confronto soggetti che rappresentano una amplissima parte della società è, a nostro avviso, un errore.” Le associazioni rimarcano che “avviare una crociata per l’applicazione acritica di una illegittima delibera della Giunta Regionale, che con tutta probabilità tra poche settimane verrà sospesa dal TAR, non porterà nemmeno ad affrontare, non diciamo a risolvere, le questioni che stanno a cuore al mondo agricolo.” E concludono: “Da parte nostra la disponibilità al dialogo è sempre presente in quanto non ci sentiamo “controparte” degli agricoltori.”

Per il Tavolo Animali & Ambiente: Roberto Piana Vice presidente nazionale LAC

Anarchici scarcerati, Fsp Polizia: “Mai contestate le decisioni giudiziarie. E’ la legge che deve essere adeguata"

“Serve il reato di terrorismo di piazza”

“Le decisioni giudiziarie devono essere pienamente rispettate, siamo poliziotti e nessuno lo sa più di noi. Men che mai abbiamo sottinteso che essa non seguisse la norma, e ci mancherebbe. Diverso, però, è non condividere il messaggio che viene percepito con forza a seguito di una vicenda in cui è la legge esistente che a nostro avviso non risponde più a qualcosa che è divenuta una vera emergenza in tema di sicurezza. Un messaggio che non condividiamo assolutamente. Non a caso il nostro commento è valso proprio a rimarcare la necessità di introdurre la fattispecie di reato di terrorismo di piazza, che consenta una risposta più adeguata a fronte della commissione di fatti criminali che riteniamo siano gravissimi come quelli contestati agli odierni indagati”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, Federazione sindacale di Polizia, dopo le repliche dei magistrati alle reazioni suscitate dalle scarcerazioni delle persone arrestate a seguito dei disordini di sabato scorso a Torino.

 

Anarchici scarcerati, Fsp Polizia: “Mai contestate le decisioni giudiziarie. E’ la legge che deve essere adeguata”

“Serve il reato di terrorismo di piazza”

“Le decisioni giudiziarie devono essere pienamente rispettate, siamo poliziotti e nessuno lo sa più di noi. Men che mai abbiamo sottinteso che essa non seguisse la norma, e ci mancherebbe. Diverso, però, è non condividere il messaggio che viene percepito con forza a seguito di una vicenda in cui è la legge esistente che a nostro avviso non risponde più a qualcosa che è divenuta una vera emergenza in tema di sicurezza. Un messaggio che non condividiamo assolutamente. Non a caso il nostro commento è valso proprio a rimarcare la necessità di introdurre la fattispecie di reato di terrorismo di piazza, che consenta una risposta più adeguata a fronte della commissione di fatti criminali che riteniamo siano gravissimi come quelli contestati agli odierni indagati”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, Federazione sindacale di Polizia, dopo le repliche dei magistrati alle reazioni suscitate dalle scarcerazioni delle persone arrestate a seguito dei disordini di sabato scorso a Torino.

 

FEDERICO, DA STUDENTE ENAIP A TALENT SCOUT MUSICALE

GRUGLIASCO. La formazione professionale è un’eccellenza della Regione Piemonte e una leva strategica per l’inclusione sociale e l’occupazione dei giovani

A dimostrarlo la storia di Federico Mantovan, 21 anni, prima studente di Enaip Grugliasco e ora manager e collaboratore della RKH Studio, nel settore scouting. A raccontarla come buona prassi è la Regione Piemonte in una CLIP VIDEO dedicata alla formazione professionale finanziata dal Fondo Sociale Europeo. Se la storia di Federico, 21 anni, avesse una morale infatti potrebbe essere questa: il destino, a volte, fa dei giri lunghissimi, ma quello che doveva accadere prima o poi succede. Qualche anno fa, con un gruppo di amici, partecipa alla nascita dell’etichetta discografica indipendente RKH Studio. Nel frattempo consegue la qualifica da Operatore Elettrico all’EnAIP di Grugliasco e prosegue gli studi all’Istituto Tecnico Industriale Enzo Ferrari di Torino, come perito meccatronico. Ad appena una settimana dal diploma, trova impiego all’Oerlikon Graziano di Rivoli, una multinazionale specializzata in ingranaggi di precisione. Di tanto in tanto, passa a trovare i suoi amici di RKH Studio, nella sede di via Allioni a Torino, ma la passione per la musica continua ad essere tale: un piacere riservato al tempo libero. Dall’Oerlikon Graziano arriva una buona nuova notizia: il contratto di Federico viene rinnovato, ma è proprio in quel momento che il cammino del ragazzo cambia direzione.  “Con RKH sono sempre rimasto in buoni rapporti e quando mi è stato proposto di iniziare a lavorare con loro ho accettato con entusiasmo. Ora mi occupo del settore marketing e commerciale, e del management degli artisti emergenti, aiutandoli a crescere. Sono più che soddisfatto: l’attività, nata pochi anni fa, si sta sviluppando in fretta e ha una ventina di collaboratori all’attivo”. Cosa ti resta dell’esperienza fatta all’EnAIP? “Questa scuola mi ha dato tanto, soprattutto dal punto di vista umano: mi ha insegnato a interagire con il mondo degli adulti, la determinazione e l’attitudine al problem solving.  E, cosa molto importante, mi ha permesso di arrivare pronto al colloquio”.