TRIBUNA- Pagina 104

Scientology: "I diritti umani limitano la libertà di stampa?"

giornaliPresentazione e tavola rotonda in occasione della Giornata Mondiale

 

 Riceviamo e pubblichiamo

 

Torino: lunedì 4 maggio, alle ore 17.30 presso la Chiesa di Scientology di Torino in via Villar, 2 si terrà un incontro ispirato alla Giornata Mondiale della Libertà di Stampa che ricorre il 3 maggio di ogni anno. L’appuntamento è suddiviso in due parti collegate tra loro dal tema della Giornata: la presentazione della rivista “Una Voce per l’Umanità” edita dalla Chiesa di Scientology Internazionale e una tavola rotonda sulla delicata relazione tra Diritti Umani e Libertà di Stampa. Giornalisti, avvocati, cittadini e loro rappresentanti locali verranno invitati a scambiare punti di vista ed informazioni sull’etica del diritto e della libertà, con al centro le sempre più importanti ed attuali problematiche sollevate dall’impatto privato e sociale dei mass media e di internet.

 

affaripubblicitorinoit@yahoo.it

 

 

Fassino: "No all'oblio dei valori della Resistenza"

fassino2

Un ricordo delle vittime del terrorismo e un particolare riferimento alle persone uccise o ferite nell’attentato al museo di Tunisi, tra le quali diverse lavoratrici del Comune e loro familiari

 

Il sindaco Piero Fassino è intervenuto alle celebrazioni per il 25 aprile tenutesi a Palazzo Civico: “Una lotta di popolo, la Resistenza – ha ricordato – , che proprio a Torino conobbe al massimo il suo carattere unitario, coinvolgendo tutti i ceti sociali e tenendo insieme culture assai diverse, dai comunisti ai liberali, dai cattolici ai socialisti. Con i ragazzi di vent’anni al fianco di uomini e donne più anziani, che già avevano conosciuto il confino e l’esilio. La nostra Costituzione repubblicana è ispirata ai valori fondamentali della Resistenza”. Il primo cittadino ha parlato poi  della necessità di “contrastare, a decenni di distanza, il rischio dell’oblio e i tentativi revisionisti e negazionisti. La libertà non è mai acquisita una volta per sempre: ci fu un tempo nel quale diritti che oggi fanno parte del nostro vivere quotidiano, vennero negati e repressi: e ancora oggi parte del mondo è in preda alla violenza e alla negazione dei diritti delle persone”. Fassino ha quindi concluso il suo intervento con un ricordo delle vittime del terrorismo e facendo un particolare riferimento alle persone uccise o ferite nell’attentato al museo di Tunisi, tra le quali diverse lavoratrici del Comune e loro familiari.

 

(www.comune.torino.it)

Oltre i tre metri quadrati, rapporto sui detenuti

mellano 2XI rapporto annuale sulle condizioni di detenzione in Italia

 

Scende il numero dei detenuti nelle carceri italiane ma non sembrano migliorare significativamente le condizioni di detenzione all’interno delle carceri. È quanto emerge leggendo “Oltre i tre metri quadrati”, XI rapporto annuale sulle condizioni di detenzione in Italia e in Europa, redatto dall’Associazione Antigone ed edito dal Gruppo Abele. Alla presentazione del volume, promossa e moderata dal Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano giovedì 23 aprile a Palazzo Lascaris, sono intervenuti il presidente dell’Osservatorio sul fenomeno dell’Usura Riccardo Molinari,i professori di Diritto penale e penitenziario dell’Università di Torino Giovanni Torrente, coordinatore di redazione della rivista Antigone, e di Filosofia del diritto dell’Università di Torino Claudio Sarzotti, presidente dell’Associazione e il componente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Torino Flavio Campagna.

 

Molinari ha ribadito l’impegno dell’Assemblea legislativa piemontese sul tema delle carceri e l’appoggio alle molteplici attività messe in atto dall’Ufficio del Garante a meno di un anno dal proprio insediamento.

 

Torrente ha evidenziato come, nonostante casi di sovraffollamento in Piemonte si registrino ancora a Torino e ad Asti, non è cambiato il modo di intendere la pena, a carattere quasi esclusivamente detentivo e incapace in troppi casi di offrire ai carcerati la possibilità di acquisire strumenti di conoscenza e di lavoro che possano consentire – una volta fuori dal carcere – un’esistenza meno precaria.

 

Sarzotti ha evidenziato numerosi spunti che l’Europa potrebbe offrire all’Italia per risolvere problemi che paiono insormontabili. In Francia, per esempio, le carceri ospitano stanze in cui i detenuti possono condividere fino a 72 ore consecutive con i propri cari, e in Spagna la polizia si occupa esclusivamente della difesa delle mura esterne, mentre gli spazi interni al carcere sono gestiti da personale civile.

 

Campagna ha annunciato la decisione della Commissione Affari penali dell’Ordine degli avvocati di Torino di stilare al più presto un vademecum che possa essere d’aiuto ai detenuti alla prima esperienza per far sì che possano farsi un’idea di che cosa li aspetta all’interno del carcere.

 

Mellano – infine – ha sottolineato l’urgenza sempre più impellente – al di là dei proclami della politica e degli umori dell’opinione pubblica – di impiegare ogni energia per far sì che la pena sia un’occasione di recupero e non di “parcheggio” per le persone che hanno infranto la legge.

 

ctagliani – www.cr.piemonte.it

M5S: "La Circoscrizione 5 vuole chiudere i centri di incontro"

GRILLO 5“Tutto questo è inaccettabile. Nonostante i tagli di bilancio, i soldi per gestire i centri d’incontro si possono e si devono trovare, senza “minacciare” gli anziani di chiusura dei centri d’incontro, creando una situazione d’incertezza e precarietà”

 

 Riceviamo e pubblichiamo

 

Da un articolo pubblicato su un giornale torinese, apprendiamo il grido di dolore di otto spazi anziani della Cinque che scrivono al sindaco Fassino, lamentando la situazione grottesca che si è venuta a creare nei quartieri di Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento e Vallette. Finalmente il nuovo regolamento dei centri d’incontro approvato a dicembre 2014, prevede sia la tessera gratuita per i frequentatori abituali delle strutture, sia una dotazione minima di beni per gestire il centro. Nei primi mesi dell’anno, i rappresentanti dei centri d’incontro si sono trovati spiazzati: la giunta della Circoscrizione 5 dava interpretazioni fantasiose sul nuovo regolamento, “minacciando” i direttivi dei circoli di chiusura senza una raccolta fondi dai tesserati.Tutto questo è inaccettabile. Nonostante i tagli dal bilancio, i soldi per gestire i centri d’incontro si possono e si devono trovare, senza “minacciare” gli anziani di chiusura dei centri d’incontro, creando una situazione d’incertezza e precarietà per gli anziani dei nostri quartieri. Dall’altra parte c’è la giunta degli indagati, delle “giunte fantasma” per incassare i gettoni di presenza che continua imperterrita a gestire la circoscrizione, come se nulla fosse successo.

 

Soltanto nella settimana scorsa, la macchina del “gettonificio” è ripartita a pieno regime. La Commissione V (Cultura – Istruzione – Sport, Turismo e Tempo Libero), Presidente Antonio Ciavarra, è stata convocata per ben 3 volte (martedì 14, giovedì 16 e venerdì 17) per far incassare ai 25 consiglieri di Circoscrizione i rispettivi gettoni di presenza.Giovedì 16 addirittura sono state convocate due commissioni consecutive (una alle ore 17 e l’altra alle ore 18.30).Si poteva convocare un’unica commissione con quattro punti all’ordine del giorno e risparmiare ben 75 gettoni di presenza (euro 60 lordi x 25 consiglieri x 3 commissioni). Ciò avrebbe permesso di far risparmiare al Comune di Torino circa 1.500 euro per ogni commissione convocata, e avrebbe permesso alla Circoscrizione di risparmiare sui rimborsi ai datori di lavoro. I soldi per gestire i centri d’incontro si possono trovare, basta volerlo.

 

Antonino Iaria

consigliere di circoscrizione 5 del Movimento 5 Stelle

Gioventura:“I piemontesi sono discriminati a casa loro”

bandiera piemonte

Raccolta di firme per il ripristino fuori dagli edifici pubblici del “Drapò”

 

 “I piemontesi sono discriminati a casa loro”. E’ la sintesi di un comunicato che Gioventura Piemonteisa ha emesso dopo l’audizione davanti alla Conferenza dei capigruppo del Comune di Torino di promotori della raccolta di firme per il ripristino fuori dagli edifici pubblici del “Drapò” il simbolo storico dei piemontesi, previsto dalla legge regionale 15 del 2004. In particolare Curto capogruppo di Sel, “si è sentito autorizzato a rimarcare come i tempi siano cambiati  – si legge nel documento di Gioventura – ed ora a Torino siano i Piemontesi a dovere chiedere al Comune il favore di non lasciare dimenticare i simboli storici del Piemonte”. Comunque, polemiche e rivendicazioni a parte, la Conferenza dei capigruppo ha deciso di inviare una lettera alla giunta chiedendo spiegazioni.

 

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

Grimaldi (Sel): "No all’ampliamento del nucleare di Saluggia"

GRIMALDI

“Sotto la dicitura “nuove volumetrie” non vi è altro che il progetto di costruzione di altri depositi di cui non si era mai parlato. Il fatto più grave dell’istanza di disattivazione è la richiesta di raddoppiamento del Deposito Nucleare D2: da due a quattro campate (circa 40.000 m3)”

 

 Dando seguito alla mozione n. 9 del 2014 sono proseguiti i lavori della commissione Ambiente sulla denuclearizzazione del Piemonte, audendo i vertici di SOGIN, le associazioni ecologiste (Legambiente e Pro Natura) e il comune di Saluggia.Come noto, il 98% delle scorie radioattive italiane si trova a Saluggia, un luogo inidoneo perché situato in un triangolo tra il fiume Dora Baltea e i due canali artificiali Cavour e Farini che portano l’acqua alle risaie del Vercellese. Questa area è inoltre attraversata dalla falda acquifera che alimenta l’acquedotto del Monferrato e dichiarata inedificabile dalla Regione Piemonte.

 

Per questo anche i dirigenti della Sogin, l’azienda incaricata della riconversione, continuano ad affermare che i depositi sono temporanei e che unico scrupolo dei molti lavori fatti negli anni è di “metterli in sicurezza”. Oggi Sogin ha inoltre ribadito che l’iter di individuazione del deposito nazionale è in corso e la mappa dei siti idonei, mandata da Sogin a Ispra, è già in mano ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo e che si attende che il MISE depositi il Programma nazionale per la gestione del combustibile nucleare.Tuttavia, il 22 gennaio 2015, Sogin ha consegnato al Comune di Saluggia il suo nuovo piano industriale, che soppianta i precedenti e cambia direzione. La stessa documentazione era stata trasmessa alla Regione Piemonte il 19 dicembre 2014. 

 

Sotto la dicitura “nuove volumetrie” non vi è altro che il progetto di costruzione di altri depositi di cui non si era mai parlato. Il fatto più grave dell’istanza di disattivazione è la richiesta di raddoppiamento del Deposito Nucleare D2: da due a quattro campate (circa 40.000 m3).Sogin ha giustificato la richiesta sostenendo che il volume occupato dai contenitori dei rifiuti pregressi e dal decommissioning del sito eccederà la capienza dei depositi esistenti o previsti. Ma soprattutto, ha precisato che la necessità di nuove volumetrie dipenderà dai tempi di realizzazione del Deposito Nazionale, tradendo scarsa fiducia nella sua realizzabilità nei tempi previsti.Il 23 settembre 2014 il Consiglio Regionale si era espresso, ribadendo la richiesta al Governo di individuare rapidamente il sito unico nazionale, senza il quale qualsiasi processo di decommissioning sarebbe stato incompleto.

 

“Per noi l’istanza Sogin è irricevibile” dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi “il rischio reale è che depositi come questi, bunkerizzati e con caratteristiche di funzionalità non inferiori ai 50 anni, finiscano per diventare la tappa ultima delle scorie ‘espatriate’ che faranno ritorno in Italia”. 

“La Regione deve essere al fianco dei tanti cittadini, delle associazioni ambientaliste e dei comuni interessati” – ha concluso Marco Grimaldi – “ nel ribadire a Sogin l’indisponibilità a qualsiasi ipotesi di ampliamento del sito di Saluggia. Il Piemonte non può continuare ad essere la discarica del nucleare italiano”. 

 

Marco Grimaldi

Capogruppo Sel in Consiglio regionale

Marrone, (FdI-An): "I profughi costano 3 milioni al mese"

maurizio-marrone

VISITA AL CENTRO PROFUGHI CRI DI SETTIMO TORINESE <<OLTRE 100.000 EURO AL GIORNO IL COSTO DELL’ACCOGLIENZA IN PIEMONTE, UNO SCHIAFFO AD ITALIANI IN POVERTÀ SENZA ASSISTENZA! STOP TRITON!>>

 

<<Oggi alle ore 17 andrò in visita al Centro Croce Rossa Italiana “Fenoglio” di Settimo Torinese, in via A. Se Francisco 120, dove arriverà la prima ondata dei 700 profughi imposti dal ministro Alfano alla Regione Piemonte: intendo verificare di persona il peso che questa decisione scellerata del Governo Renzi graverà sul welfare piemontese>> annuncia il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Maurizio Marrone, che aggiunge : <<Se gli immigrati accolti in Piemonte salgono a 3.500 il costo di 30 euro al mese ciascuno fa lievitare la spesa del mantenimento di questa gente a 105.000 euro al giorno, ben 3.150.000 euro al mese! Con la stessa cifra Chiamparino in cinque mesi potrebbe evitare i tagli che dimezzeranno gli stanziamenti regionali a bilancio 2015 per l’assistenza domiciliare a disabili e malati gravi, eppure il Piemonte con l’assessore Cerutti è l’unica Regione del Nord Italia ad aver accettato l’ultima ondata di invasione senza protestare! Ma evidentemente il buonismo del centrosinistra relega nel dimenticatoio i tanti Italiani in povertà abbandonati dalle Istituzioni per aiutare i primi arrivati dall’Africa, esigiamo la chiusura di Triton e lo stop allo scaricabarile governativo sulla pelle delle Regioni>>.

Centrodestra torinese: "Si può cambiare il modo di fare politica?"

sogno torino

In collegamento dalla Svizzera il Professor Leonello Zaquini presenterà il libro: “Democrazia diretta vista da vicino”

 

Il circolo “Un sogno per Torino” riunisce nuovamente il centro-destra  cittadino per il Convegno “Democrazia Diretta”, Giovedì 16 aprile alle ore 19.30 alla GAM. Parteciperanno l’On. Alberto Cirio, i consiglieri regionali Pichetto, Ruffino, Porchietto, Vignale, Marrone, Benvenuto, i consiglieri comunali Tronzano, Magliano e Ricca. In collegamento dalla Svizzera il Professor Leonello Zaquini presenterà il libro: “Democrazia diretta vista da vicino”.

 

 

Apidge: “Senza diritto ed economia politica la scuola è più povera”

MATURITA STUDENTESSA

Convegno promosso da APIDGE, Associazione Professionale degli Insegnanti di Discipline Giuridiche ed Economiche nella sala Santa Maria in Aquiro di Roma

 

Tra i numerosi e qualificati interventi emerge un interessante spunto di riflessione da parte di Luigi Berlinguer, il quale, evidenziato come la natura dell’attività educativa sia profondamente cambiata a causa della globalizzazione per cui il mondo esterno reagisce spesso con aggressività nei confronti di un presidio separato dalla società e che rivela una minore attrattività del sapere trasmissivo. Inoltre una scuola “spezzettata in discipline” (“eccessivo disciplinarismo”) presenta eccessiva rigidità e saperi disarticolati a tutto scapito dello studente, destinatario impreparato.Anche la funzione educativa della scuola non può più essere ricondotta alla “buona educazione”, intesa come comportamento responsabile nel consorzio umano.Non si tratta dunque soltanto di educazione, ma anche disciplina, di saperi: conoscere di più ed essere più educati. Questa potrebbe essere un’autentica palestra in cui configurare il rapporto tra conoscenza e reale. Si possono così coniugare sapere e fare, indispensabile nella complessità della vita.

 

Dopo una prima parte della vita scolastica prevalentemente generalistica, che sedimenta nel sapere, la scuola è chiamata ad offrire una preparazione specialistica proprio nelle “superiori”, ove diventa importante accentuare l’approccio al sociale, al lavoro, alle professioni. La cultura non è solo più pensiero astratto: ora è necessario confronto con la professione, il lavoro. Lavoro è cultura. Tutta la progettualità degli istituti secondari superiori, nucleo dell’autonomia, si deve misurare con il lavoro. Diritto ed economia politica rappresentano le discipline che si prestano a momenti di altissima cultura (teorica, astratta), però sono caratterizzate da un forte impatto sociale, momento dell’interpretazione del reale. L’economia, arrivata in ritardo dal mondo anglosassone, non è soltanto “roba da aziende”, ma una scienza del nostro sociale. Il diritto, invece, che ha trovato da noi le sue origini e la dignità di scienza, ha il compito essenziale di “disciplinare il reale”. Due discipline che rappresentano un arricchimento fondamentale per l’apprendimento. Discipline specialistiche che non possono non  caratterizzare i percorsi educativi della scuola secondaria superiore  “L’esclusione di queste discipline rappresenta povertà della didattica”.

 

Ezio Sina, Presidente dell’APIDGE e promotore del Convegno, Ricorda da subito Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 18/12/2006 danno grande importanza alle “Competenze sociali e civili” che includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa e il modo in cui l’identità culturale nazionale interagisce con l’identità europea. Lo studio del Diritto e dell’Economia Politica a scuola è ormai indispensabile per comprendere il mondo che ci circonda è che diventa sempre più complesso, intricato; non a caso sono discipline previste nel piano di studi di molti Paesi dell’Unione Europea. In Italia, per ora, il Liceo Economico-sociale è attualmente l’unico indirizzo liceale di studi dove le discipline giuridiche ed economiche sono presenti, in modo significativo e caratterizzante, coinvolte nella seconda prova dell’esame di Stato.

"Tutta Dritta" e "Vivicittà", occhio ai mezzi pubblici!

marathon

A seguito dello svolgimento delle manifestazioni podistiche “Tutta Dritta” e “Vivicittà” nella mattinata di domenica 12 aprile saranno deviate le seguenti linee:

 

Linea 2. Dalle 9.30 alle 11.30. Direzione via Corradino: limitata in corso Tazzoli angolo corso Agnelli (capolinea provvisorio in corso Tazzoli angolo via Eleonora D’Arborea). Direzione via Ponchielli: dal capolinea provvisorio prosegue per corso Tazzoli, corso Siracusa, percorso normale.

Linea 4. Dalle 9.15 alle 10.45. Direzione strada del Drosso: da via Arsenale deviata in corso Matteotti, corso Re Umberto, corso Einaudi, corso Duca degli Abruzzi, corso IV Novembre, corso Agnelli, corso Unione Sovietica, piazza Caio Mario, corso Unione Sovietica  (capolinea provvisorio all’altezza di via Nichelino). Direzione Falchera: dal capolinea provvisorio prosegue per corso Unione Sovietica, corso Lepanto, corso Re Umberto, corso Matteotti, via XX Settembre, percorso normale. Dalle 10.45 alle 11.30. Entrambe le direzioni: limitata in piazzale Caio Mario (capolinea provvisorio).

Linea 7. Dalle 9.30 alle 10.15. Da via Pietro Micca angolo via Bertola deviata in via Bertola, via San Tommaso, via Arsenale, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.

Linea 9. Dalle 9.45 alle 10.20. Direzione corso Massimo d’Azeglio: da corso Vittorio Emanuele II deviata in via XX Settembre, corso Matteotti, via Arsenale, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale. 

Linea 10 bus. Dalle 9.45 alle 11.15. Limitata in corso Agnelli angolo corso Tazzoli (capolinea provvisorio in corso Tazzoli angolo corso Cosenza).

Linea 11. Dalle 9.45 alle 10.20. Solo direzione Venaria: da corso Re Umberto angolo corso Stati Uniti prosegue per corso Re Umberto, corso Matteotti, via XX Settembre, percorso attuale. 

Linea 13.  Dalle 10.15 alle 12.00. Entrambe le direzioni: da piazza Vittorio Veneto angolo via Bonafous deviata in via Bava, corso San Maurizio, via Vanchiglia, piazza Vittorio Veneto, via Po, percorso normale.

Linea 14. Dalle  9.15 alle 11.15. Direzione Torino: da via Tunisi deviata per corso Sebastopoli, via Giordano Bruno (capolinea provvisorio dopo corso Sebastopoli). Direzione Nichelino: dal capolinea provvisorio prosegue via Giordano Bruno percorso normale.

Linea 15. Dalle 10.15 alle 12.00. Solo in direzione Sassi: da via XX Settembre angolo via Pietro Micca prosegue per via XX Settembre, corso Regina Margherita, rondò Rivella, corso Regina Margherita, largo Regina Margherita, corso Tortona, corso Belgio, percorso normale

Linea 16 c.s. Dalle 9.30 alle 10.20. Da corso Einaudi deviata in corso Re Umberto, corso Matteotti, via XX Settembre, corso Regina Margherita, percorso normale. Dalle ore 10.15 alle 11.15. Da corso Massimo d’Azeglio deviata in corso Vittorio Emanuele II, via Accademia Albertina, via Rossini, percorso normale.

Linea 16 c.d. Dalle 9.30 alle 10.20. Da piazza della Repubblica deviata in via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Bertola, via San Tommaso, corso Matteotti, corso Re Umberto, corso Einaudi, percorso normale. Dalle ore 10.15 alle 11.15. Da via Rossini angolo corso San Maurizio prosegue per via Rossini, via Accademia Albertina, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo d’Azeglio, percorso normale. 

Linea 17. Dalle 9.00 alle 10.45. Direzione Torino: da corso Sebastopoli angolo via Tripoli prosegue per corso Sebastopoli, corso IV Novembre, corso Monte Lungo, piazzale Costantino il Grande, inversione di marcia, corso Monte Lungo, (capolinea provvisorio dopo corso Galileo Ferraris) Direzione Rivoli: dal capolinea provvisorio di corso Monte Lungo prosegue per corso IV Novembre, corso Sebastopoli, percorso normale.

Linea 18. Dalle 9.45 alle 11.30. Direzione piazzale Caio Mario: limitata in via Pannunzio – stazione Lingotto (capolinea provvisorio con la linea 95). Direzione piazza Sofia: dal capolinea provvisorio di via Pannunzio prosegue per via Pannunzio, via Bossoli, via Pio VII, via Passo Buole,  percorso normale. 

Linea 30. Dalle 10.15 alle 11.45. Direzione Torino: da corso Regina Margherita deviata in corso Farini (capolinea provvisorio in comune con la linea 55). Direzione Chieri: dal capolinea provvisorio prosegue per corso Farini, corso Belgio, corso Regina Margherita, percorso normale.

Linea 33. Dalle 9.30 alle 10.30. Entrambe le direzioni: da corso Re Umberto angolo corso Vittorio Emanuele II proseguono per corso Re Umberto, piazza Solferino (capolinea provvisorio in comune con le linee 14 e 63). 

Linea 38. Dalle 10.00 alle 11.45. Direzione Torino: da via Plava deviata in via Faccioli, via Quarello, via Negarville (capolinea provvisorio all’altezza di via Roveda). Direzione Collegno: dal capolinea provvisorio di via Negarville segue percorso normale.

Linea 39. Dalle 10.00 alle 11.45. Entrambe le direzioni: limitata in strada dei Cacciatori all’altezza dell’ipermercato (capolinea provvisorio). 

Linea 41. Dalle 10.00 alle 12.00. Servizio sospeso.

Linea 42. Dalle 9.45 alle 10.30. Direzione via Ventimiglia: da corso Rosselli deviata in corso Re Umberto, inversione di marcia in piazza Costantino il Grande, corso Re Umberto (capolinea provvisorio all’altezza di via Tirreno). Direzione via Marsigli: dal capolinea provvisorio prosegue per corso Re Umberto, corso Rosselli, percorso normale.

Linea 43. Dalle ore 10.20 alle 11.15. Entrambe le direzioni: limitata in corso Settembrini  (capolinea provvisorio presso cancello 15). 

Linea 55. Dalle 10.15 alle 12.00. Solo in direzione Torino: da via XX Settembre angolo via Pietro Micca prosegue per via XX Settembre, corso Regina Margherita, corso Farini (capolinea). 

Linea 56. Dalle ore 10.15 alle 12.00. Direzione Torino: da via Pietro Micca deviata in via XX Settembre, corso Regina Margherita, ponte Regina Margherita, corso Gabetti, corso Quintino Sella, percorso normale. Direzione Grugliasco: da corso Quintino Sella deviata in corso Gabetti, ponte Regina Margherita, corso Regina Margherita, via Vanchiglia, piazza Vittorio Veneto, via Po, percorso normale.         

Linea 58b. Dalle 9.45 alle 10.20. Solo direzione via Bertola:  da corso Stati Uniti deviata in corso Re Umberto, corso Matteotti, via XX Settembre, percorso normale. 

Linea 61. Dalle 10.15 alle 12.00. Direzione San Mauro: da via Accademia Albertina angolo via Po prosegue per via Rossini, corso Regina Margherita, ponte Regina Margherita, piazza Borromini, corso Casale, percorso normale. Direzione Torino: da piazza Borromini deviata in Ponte Regina Margherita, largo Regina Margherita, corso Regina Margherita, via Vanchiglia, piazza Vittorio Veneto, percorso normale.

Linea 62. Dalle 10.00 alle 11.30. Entrambe le direzioni: limitata in corso Tazzoli angolo corso Agnelli (capolinea provvisorio in corso Tazzoli angolo via Eleonora D’Arborea).

Linea 63. Dalle 9.45 alle 11.30. Direzione piazza Solferino: da capolinea provvisorio di strada delle Cacce prosegue sul percorso normale fino in via Tunisi, quindi deviata in corso Sebastopoli, via Giordano Bruno (capolinea provvisorio angolo corso Sebastopoli). Direzione via Negarville: dal capolinea provvisorio di via Giordano Bruno prosegue sul percorso normale fino in strada delle Cacce, quindi deviata in strada Castello di Mirafiori, inversione di marcia in via Artom, strada Castello di Mirafiori, strada delle Cacce (capolinea provvisorio).

Linea 63b. Dalle 9.45 alle 11.30. Percorso circolare: dal capolinea provvisorio di via Biscaretti di Ruffia prosegue per via Biscaretti di Ruffia, via Faccioli, via Plava, via Anselmetti, strada del Drosso, via Negarville, via Quarello, via Faccioli, via Plava, via Anselmetti, corso Orbassano, corso Settembrini, corso Unione Sovietica, via Biscaretti di Ruffia (capolinea provvisorio). 

Linea 64. Dalle 9.45 alle 10.20. Direzione Torino: da corso Galileo Ferraris angolo corso Vittorio Emanuele II prosegue per corso Galileo Ferraris, corso Matteotti (capolinea provvisorio in comune con linea 27). Direzione Grugliasco: dal capolinea provvisorio di corso Matteotti prosegue per via XX Settembre, via Bertola, via San Tommaso, via Arsenale, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.   Dalle 10.15 alle 12.15. Direzione Torino: da corso Vittorio Emanuele II deviata in corso Massimo D’Azeglio (capolinea provvisorio all’altezza di via viale Boiardo). Direzione Grugliasco: dal capolinea provvisorio prosegue per corso Massimo d’Azeglio, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale.

Linea 67. Dalle 9.45 alle 10.20. Direzione Torino: da via Madama Cristina angolo corso Vittorio Emanuele II deviata in via Accademia Albertina, via Po, piazza Castello, via Pietro Micca, via Cernaia, corso Siccardi, percorso normale. Direzione Moncalieri: da via Cernaia deviata in via Pietro Micca, via Po, via Accademia Albertina, via Madama Cristina, percorso normale.                                                                                                                                                                                            

Linea 68. Dalle 9.45 alle 10.20. Direzione via Frejus: da via Rossini deviata in corso San Maurizio, rondò Rivella, corso Regina Margherita, via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Bertola, via San Tommaso, via Arsenale, corso Vittorio Emanuele II, percorso normale. Direzione via Cafasso: da corso Vittorio Emanuele II deviata in via XX Settembre, corso Regina Margherita, corso San Maurizio, via Rossini, percorso normale.

Linea 70. Dalle 10.15 alle 11.45. Direzione Torino: da corso Moncalieri deviata in via Gioanetti, via Bonsignore (capolinea provvisorio in comune con la linea 73). Direzione Moncalieri: dal capolinea provvisorio prosegue per via Bonsignore, piazza Gran Madre, corso Moncalieri, percorso normale.

Linea 71. Dalle 10.00 alle 11.40. Direzione via Farinelli: da via Plava deviata in via Negarville, via Quarello, via Faccioli, via Plava (capolinea provvisorio all’altezza di via Negarville). Direzione piazza Statuto: dal capolinea provvisorio di via Plava segue percorso normale.

Linea 74. Dalle 9.45 alle 11.00. Linea divisa in due parti. Tratto via Gorini – corso Cosenza angolo corso Agnelli. Direzione corso Cosenza/corso Agnelli: da corso Cosenza deviata in corso Agnelli, inversione di marcia all’altezza di corso Tazzoli,  corso Agnelli, corso Cosenza, percorso normale. Direzione via Gorini: da corso Cosenza segue percorso normale. Tratto via Ventimiglia – corso Corsica angolo corso Giambone. Direzione corso Corsica/ corso Giambone: da corso Corsica deviata in corso Giambone, via Pio VII, via Bossoli, percorso normale. Direzione via Ventimiglia: da via Bossoli segue percorso normale.

City Sightseeing – Torino Inedita. Dalle 10.00 alle 14.00. Servizio sospeso.