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TORINO CESENA 4-1, poker facile per i Granata

toro cesenaTORO STADIOTORINO-CESENA 4-1

 

Marcatori: 3′ pt Gazzi, 13′ pt Moretti, 5′ st Maxi Lopez, 22′ st Cascione, 36′ st Benassi.

 

Torino (3-5-2): Ichazo; Bovo (39′ st Pryima), Jansson, Moretti; Zappacosta, Benassi, Gazzi, Baselli (1′ st Prcic), Molinaro; Maxi Lopez (14′ st Amauri), Martinez. All. Ventura.

 

Cesena (4-3-3): Agliardi; De Col (1′ st Perico), Lucchini, Magnusson, Renzetti; Valzania, Cascione, Tabanelli; Molina (14′ st Ragusa), Rosseti (24′ st Succi), Moncini. All. Drago.

 

Poker facile facile per i granata che in casa si portano a casa un 4-1 nella prima giornata del quarto turno di Coppa Italia contro il Cesena. Ventura e i suoi ora se la dovranno vedere di nuovo contro i cugini bianconeri, in quel che si preannuncia essere un vero e proprio derby prenatalizio. Nella compagine di casa ampio turnover con Glik in panchina, Quagliarella non convocato e Ichazo al posto di Padelli. Dall’altra parte il Cesena schiera Moncini in avanti con Tabanelli e Valzania a centrocampo.

 

Neanche il tempo di scaldarsi che il Torino trova subito il gol del vantaggio: è su calcio d’angolo che nasce l’azione decisiva quando il portiere bianconero respinge prontamente il colpo di Martinez, ma Gazzi è pronto a metterci del suo con un tap-in dritto dritto in rete. La scelta di Martinez si risulta azzeccata, perché è ancora l’attaccante granata a farsi vedere in avanti: fermato al 12′ da Magnusson dopo una serie di giocate non può avanzare verso la porta. Ci riprova Bovo di testa su calcio di punizione, palla fuori di poco per una deviazione. Tutti tentano e alla fine a centrare il raddoppio è Moretti che sempre da calcio d’angolo trova il guizzo vincente su una respinta di Agliardi. Si fa in salita la strada per il Cesena messo sotto dalla squadra di casa decisa a non finirla qui. Intorno al 20′ è la volta di Maxi Lopez che serve efficacemente Zappacosta, la palla finisce di nuovo tra i piedi di Martinez che sembra aver trovato la traiettoria giusta, ma questa volta Maxi Lopez devia il pallone, nulla di fatto. Grandi scambi tra i due granata in questo frangente di gara con un Toro compatto e alquanto pericoloso per gli avversari decisamente poco in partita.

 

Stesso copione, o quasi, nella seconda metà di gara, con il Torino che trova il tris al 5′ grazie al solito Maxi Lopez, ancora una volta efficace lo scambio con lo scatenato Martinez. Di sicuro non meno prodigiosa la prestazione di Agliardi che sembra volerle parare tutte o quasi. Al 10′ è infatti grazie a lui se Ventura e i suoi non mettono dentro il quarto di giornata. Il portiere bianconero respinge il tiro da fuori di Prcic, sulla ribattuta arriva Benassi ma ancora la palla trova i guantoni di Agliardi. Dopo circa 20′ sembra riaccendersi una flebile fiamma di speranza per Drago e i suoi: Cascione di prima accorcia le distanze servito da Ragusa. A poco serve, in realtà, la rete degli ospiti dato che sul finire del match Benassi cala il poker con un tiro dai 20 metri questa volta non intercettato da Agliardi. Splendida forma e momento decisamente sì per il Torino ripresosi perfettamente dalla crisi, il difficile sarà dimostrarlo anche nella super sfida di campionato contro la Roma ormai alle porte.

Valeria Tuberosi

TRIS BIANCONERO: Palermo Juventus 0-3

Palermo_JuventusRETI : Mandzukic al 9′, Sturaro al 44′, Zaza al 48′ s.t.

 

PALERMO (4-3-1-2): Sorrentino; Struna (dal 29′ s.t. Rispoli), Goldaniga, Gonzalez, Lazaar; Hiljemark (dal 15′ s.t. Quaison), Jajalo, Chochev; Brugman; Vazquez, Gilardino (dal 22′ s.t. Trajkovski). A disp. Alastra, Colombi, Andelkovic, Maresca, Daprelà, El Kaoutari. All. Ballardini.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (dal 23′ s.t. Lichtsteiner), Sturaro, Marchisio, Pogba, Evra; Mandzukic (dal 22′ s.t. Morata), Dybala (dal 38′ s.t. Zaza). A disp. Neto, Rubinho, Alex Sandro, Padoin, Rugani, Vitale. All. Allegri.

 

Un posticipo con i fiocchi per la Juventus di Allegri, che sbanca al Babera, ottenendo così la sua quarta vittoria consecutiva in campionato. Un Palermo che dopo la rete di Mandzukic, nel secondo tempo, non è più riuscito ad entrare in partita, subendo sul finale la rete di Sturaro e Zaza.

 

Il primo tempo è dettato da un gran ritmo con qualche spunto per parte. Per i bianconeri Cuadrado cerca un filtrante per Mandzukic, che si spegne sul fondo. Dall’altro lato i padroni di casa diventano insidiosi con Vaquez, che sfugge al controllo di Chiellini ma viene recuperato, sul filo del rasoio, dallo stesso difensore bianconero. La prima vera palla gol arriva per la vecchia signora: colpo di testa di Chiellini sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma manca lo specchio della porta. Il Palermo risponde con Gilardino, che colpisce di potenza su suggerimento di Vazquez, ma manda di pochissimo fuori. Le occasioni più ghiotte restano per la Juventus: come per Chiellini, questa volta è Bonucci a non centrare il colpo e a mandare il pallone sul fondo. Poco dopo Sturaro crossa in area e Dybala di testa colpisce in anticipo sul primo palo. Ancora sul risultato di 0-0 si chiude il primo tempo. Nella ripresa la musica inizia a cambiare, al 9’ arriva il primo sigillo bianconero: Dybala crossa lungo sul secondo palo, Mandzukic sovrasta di testa Struna e insacca nell’angolo della porta di Sorrentino. Dopo il vantaggio il Palermo non cambia ritmo e la vecchia signora controlla il vantaggio con il minimo sforzo, e Cuadrado va a sfiorare il raddoppio con un tentativo di potenza che impegna Sorrentino. Arrivano i cambi per i rosaneri, Gilardino lascia il posto Trajkovsk, che subito tenta una rovesciata ma manca il controllo della sfera. Per la Juventus, Morata prende il posto di Mandzukic, Lichtsteiner per Cuadrado e Dybala lascia il posto a Zaza, che proprio sul finale esagera siglando una delle due reti conclusive. Prima dei minuti di recupero Pogba pesca Sturaro, che con il sinistro sigla il raddoppio. Negli ultimi secondi del recupero Zaza decide di chiudere l’incontro con cifra tonda, un rasoterra sul primo palo e 3-0 per la Juventus. Tanta pazienza e la vecchia signora si riaffaccia nelle zone alte della classifica, acciuffato il quinto posto, con il fiato sul collo sulla Roma al quarto posto, con sole tre lunghezze di vantaggio.

 

Roberta Perna

TORINO-BOLOGNA 2-0: secondo risultato utile per i Granata

toro bologna 2toro venturaE’  Belotti, con il suo primo gol in maglia granata ad aprire le danze di quella che in realtà stava risultando una partita alquanto sonnacchiosa

 

Marcatori: st 29′ Belotti, st 46′ Vives.
 
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli, Molinaro; Quagliarella (21′ st Maxi Lopez), Belotti. All. Ventura.

Bologna (4-3-3): Mirante; Rossettini, Maietta, Gastaldello, Masina; Donsah (32′ st Mounier), Diawara, Brighi; Rizzo, Mancosu (16′ st Acquafresca), Giaccherini (7′ st Brienza). All. Donadoni.

 

Il gallo ha finalmente cantato permettendo ai granata di portare a casa il secondo risultato utile di un trend che sembra tornare a sorridere alla squadra di Ventura. Si conclude sul 2-0, infatti, il match in casa contro il Bologna di Donadoni, fermato invece dopo tre vittorie consecutive. E’ proprio Belotti, con il suo primo gol in maglia granata ad aprire le danze di quella che in realtà stava risultando una partita alquanto sonnacchiosa. A mettere il risultato in cassaforte ci si mette poi Vives preferito, a quanto pare con ragione, a Gazzi. Nulla di nuovo, invece, nella compagine romagnola, con Mancosu sostituito allo squalificato Destro.

 

Poche le emozioni e gli spazi concessi alla squadra di casa nel primo frangente di gara dai ritmi decisamente lenti. La retroguardia bolognese non ci pensa neanche a lasciare che gli avversari diventino pericolosi, e nulla sembra sbloccarsi per una buona decina di minuti. A movimentare, ma non troppo, il tutto ci pensa al 10′ Mancosu pronto al tiro, fermato provvidenzialmente da Molinaro. Un minuto dopo dall’altra parte di campo si sveglia anche Baselli che impegna Mirante in un destro dai 25 metri in angolo. Sembra entrare silenziosamente in partita la squadra di casa intenta a smuovere un po’ le sorti del match. Intorno alla mezz’ora su calcio piazzato è Bruno Peres a volersi rendere pericoloso servendo Quagliarella in ritardo sul pallone. A 5′ dal fischio dell’intervallo anche il Bologna vuole rivendicare la sua presenza in campo e lo fa con Giaccherini che però di sinistro non trova lo specchio della porta.

 

Sembra aver ingranato la marcia la squadra granata in un avvio decisamente ad altri ritmi. E’ più aggressivo il centrocampo di casa con Acquah, Vives e Baselli ora più alti. Donadoni oltretutto è costretto a sostituire Giaccherini dopo soli 8′ di gioco, con un infortunio del numero 17 sostituito da Brienza. Occasione con la O maiuscola che non va a buon fine per lo sfortunato Quagliarella che al 14′ su un cross di Molinaro ci prova di testa ma la palla finisce all’incrocio dei pali. E’ il Torino a tentar di più, con una retroguardia bolognese ancora decisamente chiusa. Uno dei tentativi arriva al 26′ da parte di Bruno Peres che in solitaria tenta un tiro dai 25 metri che però termina sul fondo. Si sblocca tutto con l’esordio al gol di Belotti al 29′: passaggio di Moretti, controllo di petto e tiro vincente di sinistro per l’attaccante granata. Tutto si anima in quel dell’Olimpico dato che 1′ dopo è Baselli che per due volte a tu per tu con Mirante non trova la rete del raddoppio. Non ce n’è ora per la squadra in svantaggio, il Toro è deciso a tutti i costi a difendere il risultato e anzi a chiudere la partita in più di un’occasione. Ci pensa Vives già nella fase di recupero con una bella conclusione da posizione alquanto improponibile; è Maietta a sbagliare il retropassaggio, Vives ne approfitta e chiude la partita. Ora la squadra di Ventura ci crede, la scalata della classifica ricomincia e lo spirito per il match di Coppa Italia contro il Cesena è comprensibilmente positivo.

 Valeria Tuberosi

 

 

Settimana di rinnovi in casa granata

toro bandieraIn questi giorni la società di via Arcivescovado ha definito il prolungamento di ben sei contratti ovvero: Bruno Peres, Maxi Lopez, Gazzi, Bovo, Vives e Moretti

 

Settimana di rinnovi in casa Toro. In questi giorni la società di via Arcivescovado ha definito il prolungamento di ben sei contratti ovvero: Bruno Peres, Maxi Lopez, Gazzi, Bovo, Vives e Moretti. Di seguito una breve descrizione dei dettagli e del significato di questi rinnovi.

 

Bruno Peres: il contratto dell’esterno destro viene prolungato fino al 30 giugno 2020. Con questo rinnovo si è voluto premiare il giocatore, vera e propria stella di questa squadra, ma al tempo stesso tutelarsi in vista dei prossimi anni in quanto il valore del Brasiliano continua a salire e Cairo, in caso di cessione, vorrebbe ottenere una plusvalenza importante che rispecchi i reali valori del calciatore.

 

Maxi Lopez: l’Argentino dopo una lunga trattativa ha firmato fino al 2018 e stando alle sue dichiarazioni in questo modo finirà la carriera con la maglia granata addosso. Si tratta di un prolungamento importante in quanto la Galina, nel caso la trattativa non fosse andata a buon fine, avrebbe potuto firmare per un altro team già da febbraio 2016. Ora dunque il giocatore dovrà rimboccarsi le maniche e dimostrare sul campo che il Toro ha fatto bene a puntare nuovamente su di lui.

 

Gazzi, Vives, Bovo e Moretti: per i giocatori con più esperienza della squadra è arrivato il prolungamento fino al 2017. Con questa mossa la società dimostra la sua capacità di creare un vero e proprio progetto in quanto i quattro granata rappresentano ormai le colonne di questa squadra e la loro esperienza sarà fondamentale nel guidare i più giovani dello spogliatoio a inserirsi in fretta nella mentalità granata.

 

Filippo Burdese

E' il momento di Bovo

Toro BovoIl difensore non ha sbagliato una partita mostrando ai tifosi tutto il suo repertorio: ottimo senso della posizione, grande precisione nell’impostare la manovra e tanta grinta e concentrazione nell’arco dei novanta minuti

 

A inizio stagione nessuno pensava che Cesare Bovo potesse essere una figura fondamentale nell’annata granata, non tanto per le qualità del centrale romano, ma più che altro per la presenza di Nikola Maksimovic nel suo stesso ruolo che garantiva maggiore dinamismo e velocità alla retroguardia granata. Nella passata stagione infatti il difensore ex-Genoa si è trovato più volte relegato in panchina, ma ha tuttavia mostrato sempre una grande professionalità senza mai lamentarsi per il poco utilizzo e facendosi sempre trovare pronto quando mister Ventura decideva di buttarlo nella mischia. Questo anno le cose sono cambiate. Maksimovic ha rimediato una frattura del quinto metatarso del piede sinistro, proprio a inizio stagione durante un ritiro con la Serbia, quindi per Bovo si è presentata una grande occasione per giocare titolare con continuità e lui l’ha sfruttata al meglio. Da inizio stagione infatti il difensore non ha sbagliato una partita mostrando ai tifosi tutto il suo repertorio: ottimo senso della posizione, grande precisione nell’impostare la manovra e tanta grinta e concentrazione nell’arco dei novanta minuti. A queste qualità se ne è aggiunta un’altra fino ad ora sconosciuta ai più: il gol. Il primo, anche se inutile per il risultato finale, segnato nel derby con un siluro da fuori area che ha fatto esplodere di gioa i tifosi presenti allo Juventus Stadium. Il secondo è quello siglato la domenica appena trascorsa con un tiro al volo sugli sviluppi di un calcio d’angolo che ha sancito la vittoria degli uomini di Ventura contro l’Atalanta facendo uscire i Granata da una crisi iniziata dopo la vittoria sul Palermo il 27 settembre. Questo periodo offre conferma delle enormi qualità del centrale romano che tuttavia non è riuscito a mostrare durante gran parte della sua carriera a causa dei gravi infortuni che ha dovuto affrontare. Il rientro di Maksimovic è previsto per fine dicembre, ma con un Bovo in questa condizione di forma, il serbo dovrà rimboccarsi le maniche per recuperare il posto da titolare.

 

Filippo Burdese

Grande classico italiano tra Juve e Milan in uno stadio blindato ma senza panico

polizia stadio 3

juve milanJUVENTUS-MILAN 1-0

 

Le autorità hanno deciso di anticipare l’apertura dei cancelli alle 18.00 per permettere di effettuare controlli più approfonditi, inoltre è stato aumentato il numero degli steward a circa 700 uomini e 500 agenti tra unità cinofile, artificieri e agenti in borghese. Il tutto si è svolto con la massima regolarità

 

Una Torino da bollino rosso, una città blindata, predisposta da misure di sicurezze straordinarie. Dalla visita del presidente del consiglio, Renzi , al secondo appuntamento con il concerto di Madonna, al Big Match fra Juve e Milan. Massima attenzione ma niente panico . L’allarme terrorismo dopo gli attentati di Parigi ha imposto misure di sicurezza particolari, così, armati di pazienza i tifosi si sono presentati davanti i cancelli dello Stadium alle 17.30. Le autorità hanno deciso di anticipare l’apertura dei cancelli alle 18.00 per permettere di effettuare controlli più approfonditi, inoltre è stato aumentato il numero degli steward a circa 700 uomini e 500 agenti tra unità cinofile, artificieri e agenti in borghese. Il tutto si è svolto con la massima regolarità.  Dopo l’apertura dettata dalle note della Marsigliese prende vita l’anticipo di lusso della tredicesima giornata di serie A, il grande classico italiano tra Juve e Milan: entrambe non possono permettersi passi falsi, entrambe devono cercare la rimonta, ma alla fine i tre punti li conquista la vecchia signora grazie allo splendido gol di Dybala.

 

Il primo tempo è dettato dalla noia, la prima iniziativa è della vecchia signora con Dybala che prova dai 25 metri ma la conclusione arriva alta sopra la traversa. Poco dopo altra occasione su punizione ma Dybala trova ancora la ribattuta, sulla respinta, di sinistro, prova Hernanes ma la conclusione non trova la porta. I rossoneri regalano un brivido con Niang, ma il tiro si spegne sul lato. Resta ben saldo l’equilibrio, con un possesso palla maggiore per i bianconeri, ma manca l’incisività. Mentre il Milan ben chiude gli spazi nella propria metà campo, al 27’ arriva una buona occasione per i rossoneri: Cerci, solo davanti Buffon, colpisce male di testa e la mette a lato. Anche i bianconeri si fanno sentire : Hernanes serve Pogba, il francese fa partire il destro ma il tiro si spegne sopra la traversa. Il primo tempo si chiude con la punizione di Hernanes, Bonaventura devia di testa ma arriva la parata di Donnarumma che manda in calcio d’angolo. Nella ripresa Allegri cambia modulo: esce Hernanes ed entra Bonucci. Il Milan ben presente non lascia gran gioco ai bianconeri che si svegliano con il tiro di Alex Sandro. La vecchia signora inizia a pungere, prima prova Pogba ma Donnarumma spinge in angolo e al 20’ Dybala si scatena, controlla benissimo palla e fredda Donnarumma. Non passa un minuto che arriva un’altra botta di Dybala ma Donnarumma in tuffo blocca. I minuti finali si accendono, la Juventus alza improvvisamente il ritmo e la squadra di Mihajlovic non trova la giusta reazione anzi, rischia di subire un nuovo affondo: cross di Alex Sandro e Mandzukic cicca il sinistro mettendo sul fondo. Verso il fischio arriva l’unico tiro rossonero: Cerci ci prova dalla distanza ma Buffon chiude l’incontro lasciando la porta inviolata. Una partita non entusiasmante ma arrivano i tre punti, la terza vittoria consecutiva e il sorpasso necessario dei bianconeri sul Milan. Adesso massima concentrazione per l’appuntamento con il Manchester City.

 

Roberta Perna

JUVENTUS-MILAN 1-0

 

Rete: 21′ st Dybala

 

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra (29′ Alex Sandro); Sturaro, Marchisio, Pogba; Hernanes (1′ st Bonucci); Dybala (36′ st Morata), Mandzukic. A disp.: Neto, Rubinho, Rugani, Lemina, Vitale, Cuadrado, Zaza. All.: Allegri

 

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka (29′ st  Luiz Adriano), Montolivo, Bonaventura; Cerci, Bacca, Niang (39′ st Honda). A disp.: Abbiati, Calabria, Zapata, Mexes, De Sciglio, Mauri, Nocerino, Poli, Suso. All.: Mihajlovic

 

Arbitro: Mazzoleni

 

Ammoniti: Sturaro, Lichtsteiner (J), Kucka, Alex (M)

ATALANTA TORINO 0-1 e i Granata tornano a vincere

Finalmente canta vittoria la squadra di Ventura e lo fa a gran voce dati i due mesi di astinenza

 

atalanta-torinoATALANTA-TORINO  0-1

 

MARCATORE: 7′ st Bovo.

 

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Masiello (37’ st D’Alessandro), Stendardo, Paletta, Bellini (10’ st Brivio); Carmona, De Roon, Cigarini (25’ st Raimondi); Moralez, Denis, Gomez. All. Reja.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Acquah, Vives, Baselli (44’ st Gazzi), Molinaro; Quagliarella (39’ st Maxi Lopez), Belotti (49’ st Martinez). All. Ventura.

 

Finalmente canta vittoria la squadra di Ventura e lo fa a gran voce dati i due mesi di astinenza. Il gol di Bovo permette, infatti, ai granata di portare a casa una vittoria più che significativa contro l’Atalanta di Reja. Si può solo far meglio ora, innanzitutto riagganciando gli avversari in classifica, ma anche riproponendo un gioco vincente come quello messo in atto in quel di Bergamo. Dal canto suo, abbastanza irriconoscibile la squadra di casa, con un bilancio di 4 vittorie e un pareggio solo nelle ultime partite; non si era ancora vista l’ombra della sconfitta in casa quest’anno per Reja e i suoi. E invece eccola qua per una compagine che deve fare a meno di Pinilla squalificato, al suo posto Denis a completare il tridente con Gomez e Moralez. Gli avversari riscoprono invece il sapore della vittoria fuori casa, cosa che non succedeva dalla prima di campionato, schierando Quagliarella e Belotti davanti, con Vives e Baselli, uno degli ex del match, a centrocampo.

 

Entra in partita subito la squadra di Ventura e lo fa dopo pochi minuti grazie all’iniziativa di Belotti che, servito da Baselli, si lascia portar via palla da Sportiello. Non va meglio all’8′ quando l’attaccante granata ci riprova sul precisissimo cross di Bruno Peres ma nulla di fatto, il numero 9 nontoro bandiera riesce a trovare lo specchio della porta. Prima frazione di match abbastanza sterile dal punto di vista delle emozioni, con un Toro in maggiore possesso palla e un’Atalanta alquanto spenta. Per i giocatori di Reja da segnalare solo un’azione al 42′ siglata De Roon che prova ad impegnare Padelli con scarsi risultati: tiro troppo debole intercettato dal portiere granata. L’occasione per gli ospiti di andare negli spogliatoi in vantaggio sugli avversari arriva 2′ dopo, complice e sfortunato questa volta è ancora Belotti che servito di testa da Molinaro becca una clamorosa traversa.

 

Nulla da temere perché il vantaggio granata si concretizza a 7′ dalla ripresa, questa volta grazie al tocco vincente di Bovo bravo ad anticipare Masiello su un corner di Baselli, girata al volo e Sportiello non ne può niente. Prova a riprendersi l’Atalanta sotto di un gol, non in modo abbastanza convincente però, e dal canto loro gli avversari difendono con ordine diventando anche pericolosi nelle ripartenze. A poco o niente servono il tentativo di De Roon dai 50 metri che fa finire la palla alta sopra la traversa al 23′, e quello di Denis a tu per tu con Padelli al 28′; pallonetto per lui che finisce a lato. Infine propositivo Belotti che sfiora il palo a 10′ dalla fine, e ancora Bovo che ha la meglio su De Roon ma fa finire la palla sul fondo. Null’altro di fatto, se non fosse che un risultato del genere già carica e forse stupisce un Torino decisamente in partita contro la squadra di Reja alquanto sottotono. Un piccolo tassello lo si è messo, il primo forse per tornare a cantar vittoria in casa granata.

 

 Valeria Tuberosi

Le pagelle del Torinese: Atalanta Torino 0-1

atalanta-torinoOra il Toro è atteso dalla sfida casalinga contro il Bologna per provare a ridare continuità ai risultati e cercare di ricominciare la corsa per l’Europa

 

Il Toro affronta i Bergamaschi guidati da Reja nel tredicesimo turno della serie A. La partita vede i Granata spingere sin dall’inizio e all’8′ va vicino alla rete del vantaggio con Peres che si porta sul fondo e mette Belotti solo davanti alla porta, ma il numero nove granata si divora il goal. Dopo questo episodio la partita si mantiene su ritmi bassi e si gioca molto a centrocampo. Al 42′ Belotti sfiora nuovamente il goal con una deviazione di testa sotto rete dopo una buona sponda di Molinaro, ma il centravanti granata è sfortunato e centra in pieno la traversa. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. La seconda frazione inizia su ritmi molto più elevati con entrambe le squadre che si affacciano più volte nelle rispettive aree e al 52′ i Granata si portano in vantaggio con un calcio d’angolo di Baselli che arriva sui piedi di Bovo che al volo trafigge Sportiello e segna il secondo goal in campionato dopo quello nel derby. L’Atalanta tenta di recuperare e al 70′ Denis sfiora il goal con un pallonetto che va di poco a lato. Poco dopo Belotti sfiora il raddoppio cun una bella conclusione rasoterra che però scheggia il palo. Nell’ultimo quarto d’ora i Bergamaschi spingono alla ricerca del pareggio, ma senza creare occasioni realmente pericolose e la partita si chiude con il ritorno alla vittoria della squadra di Ventura dopo un mese difficile. Ora il Toro è atteso dalla sfida casalinga contro il Bologna per provare a ridare continuità ai risultati e cercare di riniziare la corsa per l’Europa.

 

Padelli 6: oggi è poco impegnato e viste le ultime prestazioni dell’estremo difensore granata è meglio così, la speranza è che la vittoria lo aiuti a recuperare la giusta concentrzione in vista delle prossime partite;

Bovo 7: è il secondo goal stagionale per il centrale romano che si fa trovare pronto nell’anticipare i difensori orobici su calcio d’angolo. Regala la vittoria ai suoi e compie una grande prestazione;

Glik 6,5: risolve tante situazioni in mezzo all’area e regge la difesa contribuendo in maniera determinante alla vittoria dei Granata;

Moretti 6,5: tanta esperienza e prestazione impeccabile come suo solito, dalle sue parti non si passa;

Bruno Peres 6: le sue accellerazioni sono meno pericolose del solito, ma in compens è più concentrato in fase difensiva. Se imparasse a fare entrambe le fasi con continuità si consacrerebbe definitivamente come un fuoriclasse;

Acquah 6: spezza le trame offensive dei Nerazzuri sul nascere e cerca più volte di inserirsi davanti, senza successo però;

Vives 6,5: ottima prova da parte del centrocampista campano che amministra il gioco e si dedica bene anche all’interdizione garantendo un sano equilibrio al gioco della squadra;

Baselli 7: tanti spunti per l’ex più atteso della gara. Regala brio alla manovra offensiva della squadra di Ventura e effettua un assist perfetto su calcio d’angolo per il goal di Bovo che regala tre punti fondamentali ai Granata (dall’89’ Gazzi s.v.);

Molinaro 6: tanta corsa per l’esterno sinistro, a fine primo tempo effettua un’ottima sponda di testa per Belotti che però colpisce la traversa. Buona la prestazione anche in difesa con delle buone diagonali;

Belotti 6,5: regge da solo il peso dell’attacco,  si inserisce continuamente e nel primo tempo sfiora tre volte il goal, la sua partita è ottima e si dimostra voglioso di trovare la prima rete con la nuova maglia. La sensazione è che una volta sbloccato sarà difficile fermarlo (dal 95′ Martinez s.v.);

Quagliarella 5: non entra mai realmente in partita, fraseggia poco con i compagni e le poche volte che si fa vedere è perchè tenta azioni personali che si rivelano però sterili (dall’84’ Maxi Lopez s.v.);

All. Ventura 6,5: il Toro ritrova finalmente i tre punti con una prestazione grintosa e cinica. Bello sia l’approccio mentale alla gara che la gestione del gioco una volta in vantaggio, la strada è quella giusta, ma ora si deve ritrovare la continuità di rendimento.

 

Filippo Burdese

SUPERCOPPA PRIMAVERA, IN RIMONTA VINCONO I GRANATA

granata primavera 3granata primavera2granata primavera1

Dopo una partita mozzafiato

 

Alla Supercoppa Primavera tra Campioni d’Italia del Torino e i titolari della Coppa Italia della Lazio , vincono 2-1 per  granata in rimonta. A loro l’ambito trofeo dopo una partita mozzafiato con  espulsioni, rigori andati male e occasioni gol sfumate.

 

Foto: Essepiesse / il Torinese

EMPOLI-JUVENTUS 1-3: MACCARONE ILLUDE, JUVE IN RIMONTA

empoli

juve bandiereSeconda vittoria consecutiva per la squadra di Allegri, dopo l’illusione di Maccarone per l’Empoli, Mandukic, Evra e Dybala fanno ritrovare il successo in trasferta e 18 punti in classifica

 

RETI: 19’ Maccarone (E), 32’ Mandzukic (J), 38’ Evra (J), 84’ Dybala (J)

 

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui; Zielinski(dall’86’ Buchel), Maiello(dal 58’ Dioussé), Paredes(dal 68’ Krunic); Saponara; Pucciarelli, Maccarone. A disp. Pelagotti, Camporese, Barba, Zambelli, Bittante, Ronaldo, Livaja, Piu. All. Giampaolo

 

Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner(dall’86’ Padoin), Barzagli, Bonucci, Evra; Khedira, Marchisio, Pogba; Cuadrado(dal 68’ Chiellini), Mandzukic, Morata(dal 68’ Dybala). A disp. Neto, Rugani, Alex Sandro, Caceres, Sturaro, Hernanes, Zaza. All. Allegri

 

Arbitro: Davide Massa di Imperia

 

Ammoniti: 51’ Morata (J), 58’ Mario Rui (E), 60’ Buffon (J), 69’ Krunic (E), 81’ Marchisio (J)

 

Non è ancora la Juve dei massimi livelli ma, con gran carattere, è riuscita a sfruttare al massimo le occasioni create, e a portare a casa la seconda vittoria consecutiva per 3-1, in casa dell’Empoli. L’inizio per la squadra di Allegri non è dei più semplici, tanto pressing da parte dell’Empoli che impedisce l’organizzazione ai bianconeri. La prima occasione però, è per la Juventus: Cuadrado crossa bene in aerea, pesca in spaccata Mandzukic ma non riesce a finalizzare. Al contrario per l’Empoli, il primo tiro in porta si rivela subito vincente: al 19’ Maccarone lascia partire un destro insidioso che ben si insacca nell’angolino della porta di Buffon. Ottimo momento per la squadra di Giampaolo, che si fa sempre più insistente con Saponara e Maccarone, ma i due non riescono a concretizzare. La Juventus non resta di certo a guardare: stessa azione iniziale con Cuadrado e Manndzukic dove però, questa volta, l’attaccante croato riesce a imbucare l’assist servito da Cuadrado. Dal pareggio, il vantaggio arriva in un attimo: dal calcio d’angolo di Cuadrado, arriva il colpo vincente di testa preciso sul secondo palo di Evra. Nella ripresa l’Empoli ben spera di poter recuperare, e subito inizia con un’azione pericolosa di Saponara che Maccarone finalizza, ma Buffon prontamente in due tempi para. Partono i cambi, Cudrado lascia il posto a Chiellini e Morata per Dybala, il neo entrato argentino si rivela prezioso per chiudere l’incontro: posizione dubbia di Lichtsteiner, Skorupski respinge la sua conclusione; sulla respinta Mandzukic fa risuonare il palo, la palla viene ben raccolta da Dybala che a porta praticamente vuota, fissa l’incontro sul 3-1.

 

Roberta Perna