Laura Pranzo, 1995, nella disciplina dei 100 metri manichino pinne e torpedo, ha nuotato in 57”70, abbassando di 24 centesimi il precedente primato appartenuto alla francese Justine Weyders, e fissato a Milano lo scorso 30 aprile. Così un’atleta torinese ha stabilito un nuovo record del mondo, nel nuoto per salvamento, in occasione dei Campionati Italiani di categoria a Riccione. La Pranzo, tesserata del Centro Nuoto Nichelino e allenata da Alessandro Iuorio e Simone Berra, nella vasca lunga di Riccione, tre anni fa aveva stabilito un altro record mondiale, nei 100 manichino pinne. Altro record, italiano e piemontese, è stato segnato da Jacopo Musso della Rari Nantes Torino, classe 1993 e allenato da Stefano Foggetti: ha terminato la prova in 50”26, migliorando quindi di un centesimo il suo primato nazionale, conseguito a Roma lo scorso 3 luglio.
Si sono conclusi i test sulla pista spagnola di Jerez per Roberto Rolfo ed il Team Factory Vamag. Il pilota torinese correrà nel campionato Supersport per la stagione 2017 in sella alla MV Agusta del Team Factory Vamag. Sono stati due giorni in cui Rolfo è potuto risalire in sella dopo la lunga pausa invernale. Un test che ha portato subito ottime sensazioni in un team profondamente rinnovato dall’intervento di Vamag e del Team Manager Ghelfi. L’ambiente è carico ed è pronto alla “prova generale” che avverrà con i test in Australia. “Sono molto contento di lavorare con questo team e ringrazio Vamag e il team manager Ghelfi per l’opportunità – spiega Rolfo. – Siamo riusciti a lavorare con la giusta concentrazione lavorando anche sul bagnato che tornerà sicuramente utile. Jerez è davvero una bella pista per fare i test invernali.” Roberto Rolfo ha voluto anche ringraziare il team “Voglio ringraziare tutti i ragazzi che lavorano per permettermi di esprimermi al meglio… Sono davvero fantastici durante i test e sono davvero molto contento di lavorare con loro”.
MASSIMILIANO ALLEGRI: dichiara all’Ansa alla vigilia di Juventus-Inter: “Dybala sta crescendo, sta facendo cose importanti. Gli si chiede tanto e tutte le domeniche è sotto osservazione: è normale accada per i grandi calciatori. Ha le caratteristiche per vincere il Pallone d’oro”. Per l’asso argentino i club spagnoli blasonati sarebbero disposti a versare oltre 100 milioni di euro.
SINISA MIHAJLOVICH: “Noi non ci arrendiamo, cercheremo di agganciare qualcuna delle squadre che ci sono davanti. Vogliamo migliorare i difetti, sapendo che non si possono migliorare all’infinito, altrimenti tutti i giocatori sarebbero in Nazionale”. Queste le parole dell’allenatore granata alla vigilia della trasferta a Empoli.
(foto: il Torinese)
J Village, anche una scuola internazionale
Il J Village, l’avveniristica cittadella della Juventus che sta sorgendo accanto allo Stadium, sarà dotato anche di una scuola internazionale. In estate, infatti, verrà inaugurata la Wins, World International School, che ospiterà l’intero ciclo educativo dal kindergarten fino all’high school. Farà parte del campus per 700 studenti di 8.500 metri quadrati, che comprende 50 alloggi, oltre a piscina, palestra e auditorium. “La scuola – ha
spiegato all’Ansa l’ad della Juventus Aldo Mazzia – s’integra perfettamente nel progetto nato nel 2012 per riqualificare l’area della Continassa”. La scuola costerà 19,5 milioni, sostenuti dal fondo immobiliare che ha finanziato anche la costruzione del J Village. Lingua ufficiale sarà l’inglese. La consegna della avverrà in estate, mentre l’open day si terrà l’11 febbraio.
(foto: il Torinese)
La torinese Giada Russo, 19 anni, campionessa italiana senior nel 2015 e nel 2016, rappresenterà l’Italia alle Universiadi di Almaty in Kashakistan. La vedremo impegnata il 1° febbraio nel programma corto e il 2 febbraio in quello lungo. La incontriamo alla vigilia della partenza per Almaty per parlare con lei della sua carriera, dei suoi programmi, delle gare che la attendono e del suo legame con Torino.
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– Giada, la tua carriera di pattinatrice è iniziata e prosegue tuttora nella tua città: Torino. Ci racconti i tuoi esordi e i tuoi successi nazionali ed internazionali.
– Mi sono avvicinata al pattinaggio grazie ai miei genitori. Si sono conosciuti ad un corso di pattinaggio per adulti, si sono fidanzati e, poi, sposati. Era quasi destino che io mi dedicassi a questo sport. La mia prima insegnante è stata Claudia Masoero, che continua ad essere la mia allenatrice. Avevo quattro anni. L’anno successivo ho iniziato a lavorare anche con Edoardo De Bernardis. Ricordo un Tazzoli ancora all’aperto. Successivamente, ci siamo trasferiti a Torino Esposizioni e dal 2006, dopo le Olimpiadi, abbiamo potuto allenarci al Pala Vela, al Pala Tazzoli e al Pala Olimpico di Pinerolo. Ho vinto parecchie gare in tutte le categorie. Sono stata campionessa junior a Courmayeur nel 2012, terza a Milano nel 2013 all’esordio in categoria senior alle spalle di Carolina Kostner e di Valentina Marchei, campionessa italiana senior nel 2015 e nel 2016 e ancora terza quest’anno dietro a Carolina Kostner tornata alle gare e a Roberta Rodeghiero. Ho preso parte a due Campionati Europei e ai Giochi Olimpici della Gioventù Europea.
– Sei stata flower a Torino 2006, testimonial per il decennale delle Olimpiadi di Torino lo scorso anno e adesso ti vedremo alle Universiadi…
– Le Universiadi sono un appuntamento al quale tengo molto. Rappresentano la realizzazione del mio obiettivo di conciliare sport a livello agonistico e studio. Ho sempre frequentato con profitto la scuola, a costo di grandi sacrifici. Mi sono iscritta quest’anno a Scienze dell’Educazione e ho già dato un esame. Sogno di insegnare ai bambini delle scuole elementari e, naturalmente, vorrei diventare maestra di pattinaggio.
– Affronterai un’Universiade che, al contrario di edizioni passate, vede tra le 33 partecipanti campionesse di altissimo livello. I tuoi obiettivi.
– Queste Universiadi saranno una competizione incredibile, più difficile di un Europeo. Le atlete in gara saranno 33 e mi troverò a gareggiare contro l’ “armata russa”, composta dalla campionessa del mondo Elizaveta Tuktamysheva, da Alena Leonova e da Elena Radionova. Inoltre, ci saranno grandi pattinatrici europee e la mia connazionale Roberta Rodeghiero. Sarà una gara di altissimo livello. Io cercherò di pattinare come so, al meglio delle mie possibilità, di mettercela tutta senza pensare alle altre, poi attenderò le decisioni dei giudici con serenità e con la consapevolezza di essermi impegnata fino in fondo.
-Quali programmi porterai alle Universiadidi Almaty? Come sono nati?
– Porterò due programmi antitetici tra loro. Sono stati scelti e preparati con la mia allenatrice, Claudia Masoero e con il mio coreografo, Edoardo De Bernardis. Per il corto abbiamo deciso di scegliere una musica molto intensa, un requiem, “Memorial”, mentre per il programma libero pattino sull’Adagio di Mahler, un pezzo molto dolce. Anche i costumi sono totalmente differenti: quello del requiem è nero, cupo, quasi aggressivo, quello dell’adagio è rosa pallido, leggero, delicato.
– Ci parli del tuo gruppo allenatori all’Ice Club Torino e del rapporto che, anno dopo anno, si e’ creato tra voi?
– È un gruppo tutto torinese, a cominciare dai miei allenatori storici: Claudia Masoero e Edoardo De Bernardis e da Monica Farneti. A loro si sono aggiunti le abruzzesi Cristiana e Fabiana Di Natale e, da qualche mese, anche Oxana Kichenko del Bolshoj di Mosca. E’ un team molto unito e per me rappresenta una seconda famiglia.
– Giada e Torino: quanto è forte il legame con la tua città?
– Incredibilmente forte. Amo molto Torino e non ho mai pensato di lasciarla per andare ad allenarmi altrove. È la città nella quale sono nata, nella quale sono cresciuta, dove vive la mia famiglia, non potrei immaginare la mia vita altrove. Quando ho tempo esco con le amiche a fare shopping o semplicemente a passeggiare e a scoprire gli angoli più suggestivi di Torino. Questo è il mio mondo e sono felice di ritrovarlo ad attendermi al termine di ogni trasferta.
Barbara Castellaro
Questa volta Fiat Torino ha rischiato di lasciare sul campo due importanti punti che, visti i risultati delle altre squadre, avrebbe fatto perdere di vista il gruppo capolista del campionato. Milano resta a +10 mentre Venezia a +6, ma Avellino e Sassari sono rispettivamente a +4 e +2. Domenica prossima la sfida contro Capo d’Orlando sarà fondamentale ai fini della classifica e i ragazzi del coach Vitucci avranno l’occasione per dimostrare il loro valore.Prossimo incontro domenica 5 febbraio alle ore 18.15 per la sfida casalinga Fiat Torino vs Betaland Capo d’Orlando
CLASSIFICA (17a giornata): Milano 28; Venezia 24, Avellino 22; Sassari 20; Reggio Emilia, Capo d’Orlando e Torino 18; Brescia, Pistoia, Caserta, Brindisi e Trentino 16; Cantù 14; Pesaro e Varese 10; Cremona 8.
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Fiat Torino ha vinto una partita che è iniziata nel migliore dei modi giocando come piace al coach Vitucci, ma ha poi dissipato il vantaggio nel terzo quarto, riuscendo solo nel finale a conquistare i due punti grazie alla maggiore esperienza di qualche giocatore che ha saputo reagire e trascinare tutti i compagni al successo. Fiat Torino è scesa in campo con il solito quintetto iniziale (Washington, White, Wright, Wilson e Harvey), mentre i padroni di casa hanno schierato Fields, Jones, Jasaitis, Harrow e Nnoko. Nel primi due quarti, Fiat Torino ha dominato la partita sciupando qualche occasione, ma mantenendo la giusta distanza dagli avversari. Prima dell’intervallo Torino ha chiuso a +8 dagli avversari (28-36), giocando ottimamente in difesa e bene anche in attacco. Harvey e Washington sono stati i migliori marcatori per Torino con 9 punti ciascuno seguiti da Wilson con 7, mentre per Pesaro solo Ceron è andato in doppia cifra a 10 punti. Dopo la pausa qualcosa è cambiato per Torino: i giocatori sono scesi in campo forse già convinti di avere la vittoria in tasca o forse i padroni di casa hanno voluto riscattare la brutta prestazione dei primi due quarti. Il risultato è stato comunque impietoso per Torino che, dopo essersi fatta raggiungere, ha chiuso la terza frazione di gioco sotto di 2 punti (51-49), dilapidando letteralmente il vantaggio. Il coach Vitucci ha cercato di recuperare mentalmente i suoi giocatori con dei tempestivi timeout, cercando anche di interrompere la scia positiva degli avversari.
Nell’ultimo quarto a pochi minuti dalla fine del match, Fiat Torino è stata superata nuovamente, ma è riuscita a ripassare in vantaggio grazie alle giocate di Wilson che ha tenuto in piedi la squadra torinese, segnando, tra l’altro, l’ultima preziosa lunetta allo scadere del tempo. Fiat Torino ha vinto e se il match si fosse concluso dopo i primi due tempi la prestazione della squadra del coach Vitucci sarebbe stata ottima. Per una squadra che ha altre ambizioni, però, gli scivoloni del terzo quarto non sono accettabili. Un dato parla chiaro per indicare la magra prestazione di Fiat Torino: la scorsa settimana Torino ha segnato 84 punti contro Avellino, terza in classifica; oggi, contro Pesaro, penultima in classifica, invece, Torino ha messo a segno solo 66 punti. L’unica attenuante per questo magro bottino è il fatto di aver giocato fuori casa contro un’avversaria che, nonostante la posizione in classifica, non ha mai mollato ed ha creduto nella vittoria fino al fischio finale. Il coach Vitucci avrà di che parlare negli spogliatoi in settimana e saprà come far dimenticare ai suoi ragazzi questa incerta prestazione, nonostante la vittoria finale.
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Queste le formazioni:
FIAT TORINO: Wilson 0, Harvey 1, White 3, Parente 4, Poeta 8, Alibegovic 5, Wright 2, Washington 17, Okeke 18, Fall 20, Mazzola 21; All. Vitucci
CONSULTINVEST PESARO: Gazzotti 2, Ceron 10, Fields, Thornton 4, Jones 23, Cassese ne, Harrow 14, Nnoko 12, Serpilli ne, Bocconcelli ne, Zavackas, Jasaitis; all. Bucchi
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Queste le dichiarazioni a fine partita:
Coach Vitucci: “Sapevamo che poteva essere una partita difficile e anche poco spettacolare. Abbiamo difeso bene sciupando il lavoro fatto in un brutto terzo quarto che li ha rimessi in fiducia. Siamo stati bravi a rimanere aggrappati alla partita grazie al carattere e non è la prima volta che succede. In questa circostanza è andata bene. Si tratta delle terza vittoria di fila che ci carica ulteriormente anche se la prestazione non può dirsi bellissima.”.
Coach Bucchi: “Decidere una partita con un fischio del genere mi sembra una follia. Usando sempre questo metro di giudizio sarebbero sempre tutti falli. Jones, per esempio, dovrebbe avere tutti fischi a favore. Era chiaro che la nostra volontà era difendere e non spendere un fallo. E’ dura digerire una battuta d’arresto così. Nel complesso bisogna dire che si è alzata l’asticella del livello del campionato perchè nella sua seconda parte tutti sono migliorati e qualcuno dei nostri ha fatto ancora tanta fatica.”.
Foto: Ciamillo / Fiat Torino Auxilium
Modulo bianconero vincente: Juventus batte Sassuolo 2-0
Vince ancora la Juventus, con il nuovo 4-2-3-1 sovrasta gli avversari anche in trasferta. A Reggio Emilia è 2-0 contro il Sassuolo. I bianconeri tornano a 4 punti di vantaggio sui giallorossi della Roma, battuta dalla Samp. Higuain e Khedira segnano nel primo tempo, di una partita dove la Juve rischia poco, solo in una occasione in cui però Buffon sventa il pericolo con una doppia parata sull’ex Matri e su Politano. Ora si attende il recupero col Crotone.
Le parole dell’allenatore
Massimiliano Allegri dichiara a ‘Premium’: “Era importante vincere, la squadra ha fatto bene, solo nel finale del primo tempo abbiamo sbagliato troppo , ma ella ripresa abbiamo fatto di nuovo bene. Era importante non subire gol . Dobbiamo migliorare sotto porta, creiamo tanto ma realizziamo poco. I ragazzi sono stati molto bravi nella costruzione di gioco. Poi ci siamo compattati quando la palla era nei piedi dei nostri avversari”
Non è ancora l’ora della vittoria per i Granata, dopo otto giornate è solo pareggio con l’Atalanta: 1-1 per l’anticipo allo stadio Grande Torino. Rete di Iago Falque al 16′ del primo tempo, e al 21′ della ripresa replica Petagna. Da segnalare l’infortunio di Obi, per guai muscolari, il Toro gioca bene la prima parte dell’incontro ma poi viene surclassato dagli avversari. Bene Belotti, e l’ex granata Kurtic sfiora in tre occasioni il raddoppio. Giuseppe Vives verso l’addio che piange sotto una curva che lo applaude.
Le parole di Mihajlovich
Sinisa Mihajlovich dice a Toro News: : “Eravamo partiti bene ma come al solito non abbiamo avuto costanza, non siamo riusciti a chiudere la partita e a sfruttare tutte le occasioni a nostro favore. Continuiamo a ripetere gli stessi errori”.
Nathalie Weinzierl, 22 anni, pattinatrice di singolo, allenata in Germania da Peter Scypa, ha conquistato alcune settimane fa il titolo di campionessa tedesca, presentando due programmi originali interamente coreografati al PalaTazzoli di Torino da Edoardo De Bernardis dell’Ice Club Asd. La campionessa tedesca ha iniziato ad allenarsi nel 2001 al Mannheim MERC. Nel 2006 ha vinto la medaglia di bronzo ai Campionati tedeschi nella categoria novice e nel 2008 quella d’argento nella categoria junior. Nel 2014 ha vinto il suo primo titolo nazionale tedesco senior e, l’anno successivo, pur avendo perso la prima metà della stagione a causa di un infortunio, è riuscita ad arrivare seconda.
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Incontriamo Nathalie Weinzierl durante il suo soggiorno a Torino dove, sotto la guida del suo coreografo, ha perfezionato i programmi che presenterà ai Campionati Europei che si svolgeranno dal 25 al 29 gennaio 2017 ad Ostrawa, in Repubblica Ceca.
- – Le tue sessioni di allenamento si svolgono in Germania con Peter Sczypa, ma, spesso, vieni a Torino per lavorare alle coreografie dei tuoi programmi con Edoardo De Bernardis all’Ice Club.
– Vengo in Italia sia per gli stage estivi dell’Ice Club sia per preparare le coreografie dei miei programmi. Di solito, resto a Torino dieci giorni tra maggio e giugno e, nelle mie sessioni di allenamento, prevedo alcuni fine settimana durante tutta la stagione per rifinire i dettagli. Amo molto l’Italia e mi sento a casa a Torino. Inoltre posso lavorare con altre atlete e confrontarsi aiuta a migliorare.
– Come hai conosciuto Edoardo De Bernardis e come è nata la vostra collaborazione?
– Edoardo De Bernardis è stato il coreografo di una grande pattinatrice tedesca, Sarah Hecken. Mi è sempre piaciuto moltissimo il suo stile. Poter essere seguita da lui è un privilegio. In questa stagione abbiamo creato un programma corto sul “Burlesque” di Cher e un programma lungo sulle musiche di “Les Miserables” e penso che siano davvero originali. Edoardo è un perfezionista, cura ogni minimo dettaglio, ogni movimento. E’ molto attento, preciso, instancabile. Mi segue con grande attenzione e mi consente di crescere, di tirare fuori il meglio di me.
– Qual è il tuo rapporto con la città di Torino?
– Torino è splendida. E’ stata sede delle Olimpiadi, ha impianti fantastici. E’ sempre molto bello poter trascorrere del tempo in questa città. Quest’anno ho voluto venire a Capodanno insieme ai miei genitori, appassionati dell’Italia. Ad ogni visita scopro qualcosa di nuovo. I vostri musei sono unici: penso all’Egizio e al Museo del Cinema, per esempio. Mi piace fare shopping e passeggiare in via Roma, in via Lagrange, ma anche lungo il Po. Mio padre è un appassionato di vini e io adoro il cioccolato.
– E stai studiando l’italiano…
– Sì, sto cercando di imparare questa lingua affascinante. Con De Bernardis le lezioni si svolgono in inglese, ma con le due insegnanti di danza dell’Ice Club, Valeria Toselli e Monica Farneti ,cerchiamo di parlare italiano. In questo modo posso esercitarmi.
– Parliamo dei tuoi costumi. Chi li sceglie?
– Li scelgo con la stilista, consultandomi con il mio team. In passato mi sono appoggiata ad una sartoria piemontese per realizzare i costumi. Poi, per motivi logistici, ho deciso di rivolgermi ad un atelier tedesco.
– La tua seconda medaglia d’oro ai Campionati nazionali ti consentirà di rappresentare la Germania agli Europei che si svolgeranno tra poco.
– La medaglia d’oro ai Nazionali è stata davvero gratificante. Lo scorso anno ho dovuto fare i conti con un infortunio che mi ha tenuta fuori dalle gare per tutta la prima parte della stagione. Gli Europei saranno una bel test per me e per i miei programmi. Vorrei arrivare tra le prime sette. Poi, vorrei essere convocata per i Mondiali e qualificare la Germania per le Olimpiadi del 2018 in Corea. Tanti obiettivi e tanti sogni. Dopo aver preso parte a Sochi voglio, con tutta me stessa, un’altra Olimpiade.
Barbara Castellaro
Allegri: “Onore al Milan e anche alla Juve”
Massimiliano Allegri, dopo la vittoria sul Milan per 2-1 in Coppa Italia, parla ai microfoni Rai: “Il gol subìto è stato casuale, abbiamo sbagliato alcune occasioni, sapevamo che il Milan è una squadra mai doma, vince spesso nel finale. Onore al Milan, ma anche alla Juve, che ha giocato una bella partita. Dopo che Dybala è uscito non siamo più riusciti a giocare fra le linee – aggiunge il tecnico della Juventus -. Se sbagli, anche con un uomo in più, rischi. Da noi ci sono tanti giocatori pronti a giocare, voglio però fare i complimenti ai ragazzi che, per il terzo anno di fila, si sono qualificati per la semifinale. Non è un problema di modulo, ma di atteggiamento. La squadra si è difesa bene e ha concesso poco”.