Celebrazione del 150° anniversario della nascita del Capitano Federigo Caprilli, inventore del moderno sistema di equitazione italiano
Dal 18 al 20 maggio presso il Centro Sportivo Militare “Cap. Porcelli” del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito si è tenuto un importante concorso ippico nazionale in occasione della celebrazione del 150° anniversario della nascita del Capitano Federigo Caprilli, “Magister-Equitum” delle moderne discipline sportive di campagna e su ostacoli e inventore del sistema-naturale di equitazione, universalmente definito sistema italiano. Sono andati in scena il concorso di equitazione categoria Nazionale A di salto ostacoli e l’esibizione del “Jump & Drive”, gara combinata di salto e gimkana in carrozza. Trecento i cavalieri provenienti da diverse regioni d’Italia, di cui quindici Ufficiali frequentatori della Scuola di Applicazione che hanno gareggiato con i cavalli del Centro Ippico Militare. Cavallo e cultura si sono combinati in un concorso di narrativa e giornalismo per gli studenti delle scolaresche cittadine. I migliori elaborati saranno premiati alla Fiera di Verona e pubblicati all’interno di un volume. In piazza d’Armi inoltre è stato allestito un padiglione adibito alla sicurezza
dell’equitazione. I bambini hanno provato l’emozione del battesimo della sella cavalcando un pony sotto la guida dei tecnici federali. Fondamentale per la riuscita dell’evento il contributo delle donne e degli uomini del Reparto Supporti del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito presiede alla formazione di base e avanzata del personale appartenente ai diversi ruoli e categorie della Forza Armata. Ha alle proprie dipendenze l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, le Scuole militari “Nunziatella” di Napoli e “Teuliè” di Milano, la Scuola Lingue Estere dell’Esercito di Perugia, l’80° Reggimento Addestramento Volontari “ROMA” di Cassino ed il Centro Studi Post Conflict Operations di Torino.

Termina con un pareggio l’ultimo appuntamento della regular season della Reale Mutua Torino’81 Iren, che però la prossima settimana si giocherà il tutto per tutto nei playout di Saracusa.
Sono ufficiali i calendari della Final Six e dei playout del campionato di serie A1 di pallanuoto maschile, che vedranno impegnata la Reale Mutua Torino 81 Iren. 

Si è conclusa una stagione, si è conclusa e alcuni rimpianti è ovvio che ci siano, visto anche l’indegno spettacolo dei playoff attuali, dove si vede poca roba divertente e tanti “errori” arbitrali sempre molto discutibili, e dove si gioca a porte chiuse una partita senza senso…
Kazan! Un solo tifoso un solo sostenitore ma un momento bello e divertente di una passione unica verso una squadra. Un’immagine con il sorriso! Il giro di corsa della squadra nel palazzetto con la Coppa Italia in mano prima della partita con Capo d’Orlando. L’espressione di Washington dopo una schiacciata al volo clamorosa contro Pistoia e la volontà perenne sul suo volto durante le
partite (e della pettinatura, che dire?). Valerio Mazzola, forse il più elegante ed educato giocatore di basket in Italia che quest’anno riceve il premio fair play per quel che ha fatto soccorrendo un avversario in partita e tutte le azioni che fanno di lui un giocatore vincente e importante per l’annata di Torino. Lo sguardo di intesa più bello dell’anno tra Diante Garrett e Paolo Galbiati nella finale con Brescia per non perdere la calma e ripartire con la forza giusta per vincere la
finale. Aver tenuto a 59 punti Milano nella partita in casa contro di loro. Il primo tempo contro lo Zenit San Pietroburgo in trasferta. Lo sguardo di Davide Parente sempre in campo con la mente per aiutare i compagni anche quando non giocava. David Okeke che con la sua sfortuna aveva comunque giocato momenti decisivi in questa annata e che da bordo campo non ha mai smesso di stare con i suoi compagni. I canestri da tre punti forzatissimi di Sasha Vujacich che resteranno nella mente per quel che poteva essere con maggiore continuità.
Poeta contro Brescia in finale e la sua intervista indimenticabile subito dopo in tv. Mbakwe, le sue schiacciate e la sua stoppata contro il Levallois a Parigi a cancellare un tiro importante nel finale e, soprattutto, il suo splendido sorriso. Le triple di Jones e la sua qualità da ricordarsi perché quando è\era in serata non sbaglia nulla. E anche se un po’ finita in maniera non gradevole
l’avventura con lui, però il tiro in controtempo contro Cremona da tre di Vander Blue resta un’icona, così come la sua difesa su Moss sull’ultimo tiro. Così come i tre tiri “ostinati” di Bongou Colo’ in finale che ci hanno permesso di ripartire e vincere. La partita contro il Bayern Monaco di Antonio Iannuzzi che ha fatto sperare nella ritrovata “garra” del nostro lungo….
sport. E’ vero, molte emozioni sono per la vittoria in Coppa Italia, perché negarlo. Ma non sono solo in quella sede. Sono anche nel fatto che nonostante tutto ciò che è successo, all’ultima partita, con la finale di Coppa Italia di calcio in contemporanea, la gente, quella vera che poteva esserci c’era ed ha ringraziato tutti. Perché a criticare e a distruggere sono capaci in tanti. A comprendere che si può fare meglio sono “abbastanza”, ad apprezzare ciò che è stato fatto per poter “piangere” ed esultare tutti insieme sono molto pochi. Ma per quei pochi, che non mollano mai, dirigenti, atleti e tifoseria al completo, vada il nostro grazie per un anno che non ci sarebbe stato senza ognuno di voi, o forse, senza ognuno di noi.
Nuova maglia, stessi colori, il bianco e il nero, per la Juventus




Una vittoria in rimonta per il Torino che si congeda dalla tifoseria di casa battendo 2-1 la Spal 
