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Block in Turin – Roller derby Tournament 2018

Le Bloody Wheels Roller Derby Torino organizzano il loro primo torneo  nazionale in occasione del 5° compleanno. Numeri interessanti per l’unica squadra di roller derby del Piemonte,  oltre 100 skaters, 8 squadre, 12 partite e due crew di arbitri internazionali.Il Block In Turin, o BIT, acronimo con il quale viene pubblicizzato sui  social, rappresenta un’occasione per far conoscere questo sport, che in  Italia esiste da poco, ma è famoso in tutto il mondo. Il capitano della  squadra, Claudia Schiavone, derby name Claw #835, ci svela da cosa è nata questa idea: «abbiamo pensato che fosse divertente festeggiare il nostro 5°compleanno con tutte le squadre italiane, che sono come una famiglia, oltre a rappresentare un modo per far conoscere di più questo sport a tutta la nostra città». Il roller derby infatti, oltre ad essere uno sport, è soprattutto una comunità, in cui tutte le skaters aderiscono al motto “for the skaters by the skaters”, abbracciando la filosofia DIY e autofinanziandosi completamente.«L’esigenza di un torneo nazionale nasce soprattutto dalla mancanza di un altro grande evento derbystico italiano, ovvero lo SKATE IM RING, o Skir, organizzato dalle bolzanesi Alp’n Rockets, prima squadra in Italia a creare un evento di tale portata »Il 9 e il 10 giungo il centro Polisportivo Massari accoglierà il mondo del roller derby italiano, aprendo le porte ad una novità da sostenere ed incoraggiare, in cui «l’unione fa la forza» non è solo un motto, ma un valore fondamentale.
https://www.facebook.com/events/768906253302981/

Tre partite di stop per Buffon

Sono tre le partite di stop nelle competizioni Uefa assegnate a Gianluigi Buffon, come sanzione comminata per l’espulsione durante  Real Madrid-Juventus dell’11 aprile e per le  dichiarazioni polemiche rilasciate sull’arbitro britannico. Michael Oliver. La decisione è dell’organo di Controllo, Etica e Disciplina della federazione calcistica europea.

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(foto: C. Benedetto www.fotoegrafico.net)

5 record e buona partecipazione alla Manifestazione Regionale Master

Tanti atleti master si sono ritrovati nel fine settimana al Palazzo del Nuoto di Torino per la Manifestazione Regionale Estiva organizzata dal Comitato FIN Piemonte e Valle d’Aosta. 23 le società piemontesi rappresentate, ma diversi partecipanti sono giunti da altre regioni quali Lombardia, Liguria e Emilia Romagna e Toscana, in virtù del carattere “open” della manifestazione. Per gli atleti piemontesi l’evento è stato una sorta di Campionato Regionale in vasca lunga, secondo appuntamento di questo tipo dopo quello in vasca corta disputato sempre a febbraio al Palazzo del Nuoto. Importanti i numeri, in crescita rispetto a quelli della passata stagione e vicini a quelli fatti registrare dal Campionato Regionale di febbraio, dove gli atleti coinvolti furono circa 500. Nel consueto clima di allegria e divertimenti che contraddistingue il movimento master non sono mancate le ottime prestazioni, con ben cinque record – 2 italiani e 3 europei – battuti.

I due primati nazionali portano la firma di altrettante atleti piemontesi: Mauro Rodella e Alessia Virgilio, entrambi tesserati per l’Aquatica Torino. Mauro, classe 1963 e inserito nella categoria M55-59, ha vinto i 1500 stile libero con il tempo di 19’06″73, abbassando di oltre cinque secondi il 19’12”01 firmato dal novese Giannantonio Scaramel nel 2009. Alessia, classe 1988 e categoria F30-34, ha invece trionfato nei 400 misti in 5’17″24, migliorando di quattro secondi il primato stabilito da Oriana Burgio sei anni fa (5’21”39).

I tre record europei sono invece di tre nuotatori lombardi. Franca Bosisio (Team Trezzo Sport), classe 1968 e categoria F50, già detentrice del record europeo F45, ha nuotato i 200 farfalla in 2’35″95, migliorando il 2’36”40 della spagnola Maria Garcia datato 2015. Nella stessa distanza ha brillato Daniela Pedacchiola (Milano Nuoto Master), classe 1963 e categoria F55, che con il tempo di 2’43″84 ha abbassato il 2’47”73 di due anni fa della britannica Judith Hattle. Primato continentale, infine, per Carlo Travaini (Acqua 1 Village), classe 1963 e categoria M55, che nei 200 rana ha abbassato il suo stesso record portandolo da 2’34”80, stabilito a febbraio a Lignano, a 2’32″27; un crono migliore anche rispetto al record europeo M50, appartenente allo stesso Travaini.

Da segnalare, infine, la vittoria della Sa-Fa 2000 Torino nella classifica per società, davanti a Libertas Nuoto Chivasso e Aquatica Torino. Completano la top 5 Acqua di Pianeta Sport e Swimming Club Alessandria. https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20180604115322&area=7&menu=agonismo&read=master

Mancini: “Balotelli ha qualità incredibili. Ma come lui ne basta uno”

Il ct azzurro Roberto Mancini scherza – l’Ansa riporta le sue parole –  sul rapporto con Mario Balotelli che non partirà titolare nell’amichevole contro l’Olanda a Torino: “Balotelli lo conosco da quando aveva 17 anni, un giocatore dalle qualità incredibili. Quanti ne vorrei? Uno basta…” Giocheranno Perin in porta, Caldara e Romagnoli al centro, Criscito e Zappacosta sulle fasce. Sul centrocampo Jorginho, Cristante e Bonaventura, in attacco Insigne, Belotti e Verdi”.

Nuoto: per il Piemonte la prima giornata di prove oceaniche a Riccione

Due giorni di prove in mare e sulla spiaggia del Bagno 7, che avranno come protagonisti oltre 800 atleti di 53 società di tutta Italia. Stamattina si è gareggiato soltanto nel frangente, prova nella quale gli atleti piemontesi hanno subito raccolto titoli e medaglie (4 ori, 2 argenti, 3 bronzi). Federico Gilardi (Fiamme Oro Roma/Rari Nantes Torino), che grazie ai punti raccolti agli Assoluti è già qualificato ai Mondiali in calendario a novembre, ha vinto tra i Senior, davanti a Fabio Pezzotti e Mattia Ponziani, suoi compagni di squadra alle Fiamme Oro. Tra le Junior, dopo i successi dei giorni scorsi è tornata sul gradino più alto del podio Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani), davanti a Livia Fiori (Nuotatori Milanesi) e Maddalena Daraio (Sa-Fa 2000 Torino). Francesca ha vinto anche la prova Youth, davanti alla giovane piemontese Giulia Vetrano (Centro Nuoto Nichelino). Quest’ultima si è imposta nella categoria Ragazze davanti a Vittoria Ormezzano (Sa-Fa 2000). La Sa-Fa è tornata sul podio in altre due occasioni grazie a Mattia Faccinti, terzo sia nella finale Ragazzi sia nella finale Youth.

 

Il programma del pomeriggio si è aperto con la gara con tavola femminile, che tra le sue protagoniste più brillanti ha avuto Giulia Tarticchio, classe 2002 tesserata per la Sa-Fa 2000 Torino. L’allieva di Giorgio Cecchi ha vinto la prova Junior davanti alla compagna di squadra Maddalena Daraio, più giovane di un anno e con lei sul gradino più alto del podio della staffetta ocean di mercoledì. Giulia ha vinto anche la finale Youth davanti a un’altra atleta piemontese: Elisa Pesce, portacolori dello Swimming Club Alessandria e medaglia di bronzo nella gara Cadette.

 

L’ultima gara della giornata è stata quella maschile di bandierine. Vittoria di Federico Raso tra i Senior; l’atleta dei Nuotatori Canavesani, classe 1996, ha preceduto sul podio Bruno Cerra (Vigili del Fuoco Salza), protagonista mercoledì con due titoli assoluti conquistati nelle prove oceaniche. Due argenti per il Piemonte, raccolti da Matteo Fraccascia (Centro Nuoto Nichelino) tra gli Esordienti A e Davide Trevisanutto (Vigili del Fuoco Salza) tra gli Junior, alle spalle di Alessandro Algieri (Appio 2009) e Christian Cipriano (Gym Sportmania Scafati). Nelle stesse gare Mattia Sarra (CN Nichelino, Esordienti A) e Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000, Junior) hanno vinto il bronzo.

 

R isultati completi a questo link

Darmian bianconero, contratto per 5 anni

Il quotidiano inglese Daily Express scrive che Matteo Darmian vestirà la maglia della Juventus, avendo trovato l’accordo (anche se manca ancora l’ufficialità) per 5 anni con la società bianconera. In queste ore le visite mediche dell’ex granata, che torna in Italia dopo avere giocato con i Red Devils.

A Mondojuve Fiat Torino Auxilium inaugura un’estate di sport

Sabato 2 giugno alle ore 17 a Mondojuve sono attesi due ospiti d’eccezione della Fiat Torino Auxilium, il numero 23 gialloblù Mohamed Touré e l’assistente allenatore Stefano Comazzi, che inaugureranno una stagione estiva allo Shopping Center di Nichelino/Vinovo ricca di eventi dedicati allo sport e al divertimento per tutti gli sportivi e appassionati in particolare di calcio, basket e Formula 1Fino a domenica 29 luglio i visitatori di Mondojuve potranno infatti provare tre esperienze interattive gratuite dedicate allo sportil Basket Cube, il Soccer Cube e il simulatore di guida F1 Gran Premio VR-1.


 

Nella galleria Diana gli appassionati di pallacanestro potranno cimentarsi con il Basket Cube, un’area di gioco tecnologica in collaborazione con Fiat Torino Auxilium che presenta canestri sospesi e sensori interattivi sul pavimento per mettere alla prova le abilità dei giocatori nel realizzare il maggior numero di canestri in un minuto. Per i migliori classificati in palio maglie, sciarpe e cappellini ufficiali Fiat Torino Auxilium.

 

E tutti i supporter potranno fotografarsi con Ax il Toro, la mascotte ufficiale della squadra nelle giornate del 2, 23 giugno e 7 luglio, e potranno vedere esposta per tutto il periodo di giugno e luglio la Coppa Italia conquistata lo scorso febbraio dalla formazione gialloblù.

 

Nella galleria Artemisia si avrà l’opportunità di vivere il calcio in un modo tutto nuovo con il Soccer Cube dove otto porte si illumineranno casualmente per offrire un’esperienza di gioco sempre diversa e imprevedibile con premi in palio per i primi, secondi e terzi classificati tra cui maglie, sciarpe e mini-palloni.

 

Grande attesa a partire dal mese di luglio in galleria Diana per Gran Premio VR-1, un simulatore di guida di Formula 1 altamente all’avanguardia che permetterà di provare le emozioni della guida in pista, grazie ad un visore di realtà virtuale che immergerà il visitatore al centro dell’azione. Tutte le esperienze saranno accessibili attraverso la Game Pass, una speciale card gratuita richiedibile direttamente presso le postazioni gioco dello Shopping Center che prevede anche la registrazione e la pubblicazione online dei risultati di gioco sul sitowww.mondojuve.it

 

Il Basket Cube e il Soccer Cube saranno aperti tutti i giorni da sabato 2 giugno a domenica 29 luglio dalle ore 16 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 nei fine settimana, il Simulatore di Formula 1 sarà disponibile da sabato 30 giugno a domenica 29 luglio dalle ore 16 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 nei fine settimana.

 

Inoltre, sabato 16 giugno si potranno scoprire in anteprima gli eventi e le attività in programma nella stagione estiva sulle montagne olimpiche del Consorzio Turistico Via Lattea. Nell’area esterna verrà allestita una gimcana con ostacoli realizzata dalla Iron Tibi Mtb School con un percorso che i giovani potranno provare gratuitamente alla presenza del Nazionale Azzurro di MTB Andrea Tiberi.

 

Nell’ambito dell’attività di dog kart del Centro Sleddog Sestriere, i clienti potranno fotografarsi insieme a una muta di splendidi Siberian husky e vivere l’esperienza del Parco avventura Chaberton che permette ai più giovani di imparare ad arrampicarsi su una piccola parete. In esposizione per l’Alpi Motor Resort si potrà ammirare anche una Honda Africa Twin e in collaborazione con Nital Nikon Italia i clienti potranno scattare una foto in sella alla moto e ricevere una stampa fotografica celebrativa.

Uno sguardo sui playoff

Si stanno disputando i playoff di basket e l’attenzione di tutti è sulle partite giocate e quelle che si giocheranno. Ma cosa si evidenzia in questi playoff?

Esiste una situazione inquietante di diseducazione sportiva a livelli secondo me incredibile. Il basket è uno sport di contatto, fisico, che però, nelle sue regole originarie e mai mutate nel profondo, prevede che il contatto del difensore sull’attaccante risulti falloso, soprattutto con la palla in mano. In realtà, dopo ogni fischio arbitrale, ritroviamo nello sguardo di alcuni giocatori non solo lo stupore del fischio subito a sfavore, ma lo sdegno, il disgusto e il disprezzo per ogni decisione del designato giudice di turno nel mondo della partita.

Se torno con la mente ad alcuni episodi vissuti quest’anno con la nostra FIAT TORINO AUXILIUM, mi chiedo come mai alcuni dei nostri giocatori abbiano subito sanzioni a dir poco discutibili (vedi l’espulsione di Vujacich a Cremona per “non aver commesso il fatto” come ammesso anche dalla dirigenza arbitrale, o come tutti i tecnici per floating a Washington o gli antisportivi sul tentativo di tiro che abbiamo visto nell’anno) mentre assistiamo a tentativi di “aggressione” fisica che sono sistematici in una squadra del Nord Italia che non solo non sono sanzionati ma addirittura elogiati come “prove di carattere”. Se alcuni dei nostri provavano a protestare saliva alto lo sguardo feroce e sanzionatorio degli arbitri, metre alcuni “fratelli d’Italia” in campo in questi periodi possono tranquillamente continuare a dialogare urlando senza minimamente incrociare gli strali fulminanti del fallo tecnico.Mi fermo qua per non sembrare il classico “tifoso” accecato dalla passione che vede tutto nero quello contro di sé e sbagliato tutto quello degli altri. Però, una cosa trovo innegabile: questo finale di campionato rivela aggressività esagerata e tutela dello spettacolo molto bassa.


Forse i difensivisti saranno felici, ma ieri sera, 22 punti in due quarti non sono punteggio di semifinale di basket, ma di minibasket di basso livello… e la sera prima 31 in due tempi fanno il pari con questa. Le squadre tirano, ma creare spettacolo nasce anche dal non picchiare fisicamente gli avversari, e “mirare” alle gambe anche con il corpo non è difesa, è pericoloso,e diseducativo. Si va verso un basket fisico e logorante, con situazioni ingestibili con alti costi di gestione medica per le società e fisioterapici. Ma non credo sia bello: lo sport dove si colpisce l’avversario a terra è il Wrestling, e non è uno sport.A Torino abbiamo vissuto situazioni belle e talvolta imbarazzanti, entusiasmanti e anche deludenti, spettacolari e ordinarie: non abbiamo mai assistito a gesti “violenti” di alcuno dei nostri giocatori con nessuno anche quando forse una reazione sarebbe stata comprensibile.Se esiste un’anima di Torino del basket è quella della vocazione allo spettacolo e alla “nonviolenza sportiva” e non è poco in un momento in cui si esalta l’aggressività sfrenata come segnale di programmazione e realtà in salute.Si sta per preparare la nuova stagione e al momento tutto si sta muovendo sotto le braci e ci auguriamo che il fuoco che ne scaturirà possa dare quelle emozioni che sogniamo, ma il mio personale pensiero è sempre quello che è bello vincere ma non a tutti costi: senza spettacolo non è basket. Vincere sarà anche l’unica cosa che conta, ed è vero, ma si può vincere o vincere ed emozionarsi. E l’emozione è l’unica cosa che resta (facciamo una prova? Recupero di Washington e assist per Vujacich…)… .

Paolo Michieletto

 

Tuffi: Gran Premio Azzurri d’Italia, due medaglie per Matilde Borello

Matilde Borello, tuffatrice classe 2002 tesserata per la Blu 2006 Torino, ha vinto l’argento dal trampolino 1 metro e il bronzo dal trampolino 3 metri (categoria Junior) nella terza tappa del Gran Premio Azzurri d’Italia. Nella gara da metro ha chiuso al secondo posto con 294,40 punti alle spalle di Silvia Alessio (Triestina Nuoto, 306,05) e davanti a Giulia Vittorioso (MR Sport Fratelli Marconi, 292,95). Nella gara dai 3 metri ha invece concluso al terzo posto con 318,40 punti, pari merito con Silvia Alessio (Triestina Nuoto) e dietro a Giulia Vittorioso (MR Sport Fratelli Marconi, 338,70) e Camilla Magnolini (Circolo Canottieri Aniene, 329,40). Matilde Borello è allenata da Claudio Leone ed è alla prima stagione nella categoria Junior. Maggiori informazioni su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/main_new.asp?area=3&read=tuffi&menu=agonismo

BARDONECCHIA VA IN ROSA COL GIRO 2018

Dopo l’oscuro e turisticamente dannosissimo baillamme che ne ha fatto una presenza fissa per settimane nei primi titoli dei Tg e della stampa per l’essersi sostanzialmente trasformata in un hub per immigrati in attesa di valicare clandestinamente le Alpi, Bardonecchia ritrova finalmente colore, col vivido della Maglia Rosa conquistata da Christopher Froome nella Tappa della 101ma edizione del Giro d’Italia con arrivo in quota allo Jafferau.


Ho testato la mattina della gara metà del percorso della Tappa in bici munito di 52×11/39×32 (che ho adoperato non di rado) fino alla mia salita-palestra ciclistica dello Jafferau (da 45 anni, da quando, lasciandomi “ragazzino basito”, ivi l’immenso Merckx raggiunse e superò Fuente all’ultimo Chilometro, dove ancor oggi la strada è divisa in due da un larice) al cui culmine, a 2100 metri, ho aspettato fra tantissimi tifosi ai 75 m dall’arrivo Froome, in fuga per 82 km inseguito da Tom Dumoulin, alla guida di un gruppetto composto anche Thibaut Pinot, Richard Carapaz e Miguel Angel Lopez. Molta neve a fianco dello sterrato sulla Cima Coppi del Colle delle Finestre, dove Froome ha staccato tutti e dove la Maglia Rosa fino ad allora -Simon Yates- è andato in crisi nera( arriverà a Bardonecchia con 40 minuti di distacco), e financo ancora sulle piste alte a Sestriere. Clima comunque semiestivo ideale per la più bella corsa a detta di tuti degli ultimi 25 anni, con Froome che conquista la Maglia Rosa e, sostanzialmente il Giro, staccando di 3 minuti e più Dumoulin e compagnia.


Ottima l’organizzazione( e meritato il ritorno di immagine), che ha fatto sì che il percorso prima dell’attacco della salita si dispiegasse anche fra le strade del Centro di Bardonecchia, così come la logistica per la carovana e per i tifosi, a cui è stata riservata una navetta fino al piazzale dell’ovovia dello Jafferau( ticket andata e ritorno fino al traguardo in quota 7 ragionevoli Euro). Da un punto di vista tecnico-meccanico dei mezzi usati dai corridori in gara, questo Giro sancisce definitivamente l’utilizzo del freno a disco e del cambio wireless: bellissima cosa per gli amatori, se non fosse che ora una bici come quella di Froome costa più di 10 mila Euro.

 

Paolo Turati