Si concludono con due medaglie e un quarto posto i Campionati Italiani di Categoria Indoor dei tuffatori piemontesi, terminati oggi al polo natatorio Bruno Bianchi di Trieste
Dopo il bronzo dal trampolino 3 metri di venerdì e dopo il sesto posto dal metro di ieri, Eduard Timbretti Gugiu ha conquistato oggi la seconda medaglia personale nella rassegna tricolore (categoria Junior), chiudendo secondo dalla piattaforma. Classe 2002, tesserato per la Blu 2006 Torino e allenato da Claudio Leone, ha totalizzato 462,05 punti, con una gara di buon livello in cui gli unici voti appena al di sotto della sufficienza sono arrivati nel doppio e mezzo rovesciato e nel doppio e mezzo ritornato, entrambi raggruppati. Davanti a lui si è piazzato Riccardo Giovannini (Fiamme Oro, 495,15), primo grazie a un finale di gara in crescendo. Il giovane tuffatore piemontese ha condiviso il secondo gradino del podio con Andrea Fonda (Triestina Nuoto, 379,00) poiché in attesa di ricevere la cittadinanza italiana (è di origine romena); bronzo dei Campionati Italiani Julian Verzotto (Bolzano Nuoto, 368,45). Nell’ultima giornata dei Campionati è da sottolineare anche il podio sfiorato da Matilde Borello, anche lei atleta della Blu 2006, quarta dal metro con 325,20 punti grazie a una prova molto regolare. Davanti a lei l’azzurra Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi, 371,50), Giulia Vittorioso (MR Sport F.lli Marconi, 343,65) e Elettra Neroni (Carlo Dibiasi, 338,55). Da segnalare, infine, l’11esimo posto della Blu 2006 Torino nella classifica per società.
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Basket, situazione difficile


Il Toro vince e sogna l'Europa
I Granata vincono in rimonta contro il Frosinone : il sogno Europa prosegue. La doppietta di Belotti, lo porta a dieci reti nella classifica dei marcatori e con il 2-1 conseguito assegna al Toro tre punti verso l’Europa League. La squadra di Mazzarri era in svantaggio al 42′ del primo tempo per una rete di Paganini.
Iniezione di fiducia per Madama
L’anticipo casalingo contro l’Udinese non sarà un test d’eccellenza in vista della sfida contro l’Atletico Madrid, ma la vittoria alza il morale e serve a tutti: giocatori, allenatore e tifosi, che dopo le ultime prestazioni risicate e sofferte vedono la Juventus vincere con tre gol di scarto, peraltro ottimamente costruiti.
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Con il tridente ed altri senatori in panchina (o squalificati, nel caso di Cancelo e Pjanic), Allegri fa esordire il giovane Kean in attacco: il ragazzo è davvero promettente, segna le prime due reti e si procura il rigore del 3-0 : lo Stadium si stropiccia gli occhi. La squadra di casa gioca sin dall’inizio con rinnovato vigore, tanto che il vantaggio arriva presto, al minuto 11′: grande azione di Alex Sandro dalla sinistra, che recupera palla a metà campo e la trasforma in un traversone rasoterra sulla quale si avventa Kean in area, che segna la sua prima rete in serie A da titolare. L’Udinese, intimorita, si limita a proteggere la propria area, mentre dall’altra parte Spinazzola è veloce e dialoga alla grande con Bernardeschi, sempre propositivo. Al 25′ Barzagli esce per infortunio e subentra Bonucci, ma continua la superiorità della Juve, con il 72% di possesso palla nella sola prima mezz’ora di gioco.
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Il 2-0 è frutto di un’intuizione geniale di Kean, che al 39′ agguanta la palla sulla tre quarti, entra in area e, invece di crossare, tira di punta in porta, beffando Wilmot: applausi dello Stadium. Nella ripresa, Madama spinge meno, ma il centrocampo – con l’ottimo Bentancur – non lascia spazio all’Udinese, che non riesce mai ad impensierire la retroguardia bianconera. Anzi, ad andare ancora a segno è la Juve, ed ancora con l’incontenibile Kean, che viene atterrato in area da Opoku: rigore netto, Emre Can lo trasforma nel 3-0; a questo punto l’Udinese va in bambola e dopo appena 4 minuti lascia Matuidi solo in area, che approfitta per schiacciare in rete di testa uno splendido cross di Bentancur dalla destra: 4-0 e lo Stadium ringrazia. La rete al 40′ di Lasagna non guasta la convincente prestazione della Juventus, che ha dato segnali positivi, specie in termini di grinta e determinazione, oltre ad una maggior fisicità e vigore rispetto agli ultimi incontri: tanto basta al popolo bianconero per cantare “chi non salta non ci crede”, con ovvio riferimento al possibile rimontone di martedì, contro l’Atletico. E noi ci crediamo. Dobbiamo crederci. #finoallafine.
Rugiada Gambaudo
Frosinone-Torino, nessun precedente tra i due tecnici
Primo confronto in assoluto tra i due allenatori Marco Baroni e Walter Mazzarri
Il Frosinone-Torino di domenica pomeriggio (ore 15:00) sarà il primo “incrocio” tra i due tecnici Marco Baroni e Walter Mazzarri, nonostante entrambi possano vantare una carriera in panchina quasi ventennale. Il confronto sarà, in pratica, una specie di derby toscano tra il “fiorentino di Firenze” Baroni e il livornese (di San Vincenzo) Mazzarri.
Giuseppe Livraghi
Frosinone-Torino, i precedenti
L’incontro di domenica (ore 15:00) sarà il secondo in Serie A in Ciociaria tra i giallo-azzurri e il Toro: l’unico precedente, risalente alla prima giornata della stagione 2015-’16 (23 agosto 2015), vide il successo granata per 2-1, con le reti di Fabio Quagliarella al 59′ e di Daniele Baselli al 64′ a ribaltare l’iniziale vantaggio locale, opera di Danilo Soddimo al 7′. L’incontro (disputato al vecchio stadio “Matusa”) di quella fine estate consiste nella partita d’esordio dei frusinati in massima divisione. Due, invece, i confronti in Serie B (nelle stagioni 2009-2010 e 2010-’11) col Frosinone in vantaggio: una vittoria ed un
pareggio. Il pareggio risale all’annata 2009-2010, nel primo “incrocio” in assoluto tra i due sodalizi: 2-2 alla settima giornata (26 settembre 2009), con reti toriniste di Julio Cesar Dailey Leon al 25′ e di Rolando Bianchi al 73′. Vittoria ciociara, invece, l’annata successiva: 1-0 alla trentaduesima giornata (19 marzo 2011). Ricapitolando, tra Serie A e Serie B si contano tre precedenti in casa dei frusinati, con un bilancio in perfetta parità: una vittoria per parte ed un pareggio. Parità anche nel computo delle reti realizzate: 4-4.
Giuseppe Livraghi
A due settimane di distanza dalla Coppa Tokyo l’élite nazionale dei tuffi si ritrova al polo natatorio Bruno Bianchi di Trieste per i Campionati Italiani di Categoria Indoor, in programma da domani a domenica 10 marzo
L’evento vedrà impegnati oltre 110 atleti provenienti da tutta Italia e suddivisi nelle categorie Senior, Junior e Ragazzi, gli azzurri della nazionale e anche diversi atleti piemontesi. Inaugurerà un mese di marzo ricco di appuntamenti per quanto riguarda i tuffi, che culminerà a Torino da venerdì 29 a domenica 31 con i Campionati Italiani Assoluti Invernali. Per il terzo anno consecutivo, quindi, la piscina Monumentale, ospiterà gli Assoluti Indoor, rinnovando la lunga tradizione che lega il capoluogo piemontese con questa spettacolare disciplina. Nel fine settimana alle porte, intanto, si gareggerà per categoria, in un Campionato valido come prova di selezione per l’8 Nazioni Giovanile, a Madrid il 23 marzo, e per gli Europei Giovanili, dal 25 al 30 giugno a Kazan (Russia). Nove atleti rappresenteranno il Piemonte ai Tricolori di Trieste. Tra i Senior si tufferanno Ilaria Bordoni e Jacopo Trinchero, entrambi dal metro e in gara rispettivamente per H2O Torino e Aquatica Torino. Cinque gli Junior, tutti della Blu 2006: Matilde Borello, in gara nelle due prove dal trampolino, Eleonora Lorenza Zich, Vittoria Monateri, Eduard Timbretti Gugiu e Federica Zanco, impegnati in tutte le prove. Da ricordare che due settimane fa alla Coppa Tokyo Eduard Timbretti Gugiu ha vinto la medaglia d’argento dalla piattaforma e il bronzo nel sincro tre metri, in coppia con Davide Baraldi (Canottieri Milano). Ha poi raggiunto la finale dal trampolino 3 metri, con il nuovo record personale di punti stabilito in semifinale. Nell’occasione ha raggiunto la finale dei 3 metri anche Matilde Borello, che la scorsa settimana con Eduard ha preso parte a un collegiale a Roma. Tra i Ragazzi, infine, il Piemonte sarà rappresentato da Emanuele Palumbo e Simone Ferraris, entrambi in gara dal metro e tesserati per la Torino Tuffi.
Programma completo e link per i risultati su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190306112354&area=3&menu=agonismo&read=tuffi
Nel softball è tempo di dare finalmente la parola al campo. In quest’ottica l’Asd Jacks Baseball Softball Torino, l’Avigliana Rebels ed il Porta Mortara Baseball Softball Novara A.S.D. hanno stretto un accordo di collaborazione per la composizione di due formazioni che parteciperanno ai campionati di serie B ed Under 18. Lo scopo delle tre società è di far perdurare questa unione nel tempo, con l’obiettivo principale di crescere le giovani atlete dandogli spazio e risalto attraverso queste competizioni. Il connubio nato la scorsa stagione lo scorso anno fra l’Asd Jacks Torino ed il Porta Mortara Novara, che insieme hanno creato una formazione mista che ha partecipato al campionato U21, è stato così allargato all’Avigliana Rebels. La formazione U18 che giocherà il mercoledì sera nell’impianto torinese di via Passo Buole sarà diretta dalla manager Samanta Valsania, la quale sarà affiancata
dall’allenatrice Cinzia Banchellini, mentre quella che parteciperà al campionato di serie B è stata affidata al manager venezuelano Eduardo José Mendoza Rodriguez. La stagione di quest’ultima compagine avrà inizio domenica 7 aprile e verte su una durata di 10 giornate, per un totale di 20 incontri. L’allenatore sudamericano si avvarrà di uno staff tecnico composto da Paola Dal Degan, Marco Pennazio e Roberto Selvaggi. Da qui a breve l’ufficializzazione dei roster ed eventuali nuovi inserimenti negli staff tecnici.
La Juve capitalizza, ma soffre (ancora) troppo
Con questa vittoria, il vantaggio a + 16 dei bianconeri sul Napoli dovrebbe chiudere ormai definitivamente il discorso scudetto, che si appresta a tornare a Torino per l’ottavo anno consecutivo
Il risultato però non deve trarre in inganno, soprattutto per quanto le due squadre hanno fatto vedere nel secondo tempo: sotto di due reti, nella ripresa il Napoli ha letteralmente preso d’assalto l’area juventina, tanto che i bianconeri raramente sono riusciti ad uscire dalla propria metà campo. E pensare che la partita era iniziata con equilibrio da entrambe le parti: il Napoli avanzava con gli esterni, la Juve smistava bene a centrocampo e contrastava il pressing dei napoletani. La svolta della gara arriva al 26′, quando Ronaldo scatta da solo verso la porta e il povero Meret non può fare altro che atterrarlo al limite dell’area: CR7 è l’ultimo uomo lanciato a rete (con chiara occasione da gol), dunque trattasi di espulsione diretta per il portiere e punizione dal limite, che Pjanic trasforma magistralmente: 0 – 1 per la Juventus. La squadra di Ancelotti reagisce riversandosi nella metà campo avversaria: subito centra un palo con un tiro rasoterra di Zielinski, cerca di attaccare sia da destra che da sinistra, ma la difesa bianconera e Szczesny sono attenti. Al 39′ il secondo gol della Juve: il Napoli lascia libero in area Emre Chan, che può colpire di testa un traversone di Bernardeschi senza neppure saltare. La ripresa inizia con la seconda espulsione della gara: al 2′ st Pjanic, già ammonito, commette un fallo di mano e deve lasciare il campo per somma di ammonizioni; ora la Juve gioca con il 4 – 4 – 1, con il solo CR7 davanti, mentre Bernardeschi e Mandzukic arretrano: da questo momento, la partita è a senso unico per il Napoli, che attacca costantemente e trova il gol dell’1- 2 al 16′ st, quando Callejon riesce a smarcarsi da Chiellini, girando in rete una palla di Insigne. A questo punto Allegri sostituisce Cancelo, ammonito, per De Sciglio; il Napoli mette in grande difficoltà i bianconeri con un ottimo possesso palla, mentre il centrocampo juventino non riesce a contenere le avanzate partenopee, al punto che al 28′ st Mandzukic viene richiamato in panchina per Bentancur. L’occasione del pareggio per il Napoli arriva al 38′ st : Alex Sandro sembra toccare con un braccio in area un traversone di Ruiz, Rocchi consulta il VAR e concede il calcio di rigore, ma Insigne centra il palo e spreca tutto. Morale: la Juventus ha vinto su un campo insidioso, contro un avversario di pregio, ed ha saputo soffrire, dunque rispetto alle due gare precedenti qualcosa di positivo si è visto; un passo (piccolo) in avanti verso la super sfida con l’Atletico, in fin dei conti, è stato fatto.
Rugiada Gambaudo