Si sono conclusi domenica i Mondiali di nuoto per salvamento Assoluti e Youth e l’Italia ha concluso l’evento iridato di Adelaide con 14 medaglie, 5 d’oro, 5 d’argento e 4 di bronzo. L’ultimo titolo porta la firma di Lucrezia Fabretti (In Sport Rane Rosse), prima nei 100 manichino pinne Youth dopo il terzo posto ottenuto ieri nei 100 percorso misto. Nelle gare giovanili in vasca ha raggiunto finali e buoni piazzamenti anche Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani), oggi sesta nei 200 super lifesaver in 2’35”19 e nei 50 manichino in 38”21. Ieri la giovane nuotatrice piemontese allenata da Gianni Anselmetti – anch’egli in Australia in quanto tecnico responsabile della nazionale giovanile – si era piazzata quarta nei 200 ostacoli e sesta nei 100 manichino pinne e torpedo. L’Italia ha chiuso al quinto posto nella classifica per nazioni e al terzo in quella relativa alle gare in piscina. Ad Adelaide è però in programma ancora tanto nuoto per salvamento; scattano domani i Mondiali interclub, cui partecipa anche la Sa-Fa 2000 Torino con un folto gruppo di atleti volati in Australia nei giorni scorsi.
Quando diventa difficile tutti si devono unire. È un periodo assolutamente complicato per il basket della Fiat Torino Auxilium.Le sconfitte sono purtroppo sotto gli occhi di tutti e non valutarle negativamente sarebbe folle
Le colpe sicuramente ci sono, ci mancherebbe, ma lo sport è anche questo, dove talvolta solo la buona volontà non basta, ma non vedere anche una quantità di attenuanti notevole è solo volontà di cecità assolutamente perniciosa o assenza di informazioni dirette. Questo è un anno sportivo così pieno di incidenti di percorso da fare sperare più in un viaggio a Lourdes (chiediamo pietà per la “irriverenza”… ma è solo per identificare le difficoltà incontrate) che in un tiro che entri all’ultimo secondo. La lunga serie di infortuni cui sembra abbonata la squadra di Torino non ha mai permesso di presentarsi due volte consecutive con lo stesso gruppo di giocatori e, a ben vedere, anche nel breve prossimo futuro sarà ancora così. La partita con Brescia ha evidenziato notevoli carenze di amalgama, ma d’altra parte, come avrebbe potuto essere altrimenti? Limito volutamente i commenti sui singoli che tra social e stampa “varia” sono già stati ampiamente colpevolizzati e forse anche giustamente… però, in tutto questo bailamme, che colpa avrebbe la dirigenza? La conduzione tecnica è stata affidata ad una delle leggende del basket mondiale, ad ogni infortunio è stato contrapposto un acquisto anche solo per permettere di potersi allenare in settimana, e senza alcun indugio a costo di sacrifici personali ogni elemento dello staff sta contribuendo a mantenere il più alto possibile il livello di qualità del basket Torinese. A Trento, che ora ha i punti di Torino, la squadra è abbracciata da tutti i tifosi e la stampa locale sostiene il patrimonio sportivo della propria élite regionale. Brescia è in totale fiducia nei confronti dei propri tecnici e giocatori. A Torino, dove perfino uno come Allegri…viene criticato…con 12 vittorie ed 1 pareggio…non è sorprendente vedere tale comportamento.E allora sarebbe giusto un cambio di rotta di mentalità, di atteggiamento sportivo, di sana critica ma di forte sostegno: chi si sta criticando adesso è anche chi tutto questo ha realizzato, ed essere volontariamente ottenebrato per non riconoscere i meriti altrui è sinonimo di ottusità. Certo, la fiducia va mantenuta da entrambe le parti, ma il coro dei “io lo sapevo” che nulla ha fatto e mai farà ha voce forte perché strilla alto il suo disappunto da tecnico e imprenditore da “gioco elettronico”.La realtà, quella sportiva di alto livello, volente o nolente, deve sopravvivere a costi elevatissimi a fronte di entrate difficoltose e chi ha realmente posto il suo piede nella stanza del lavoro sportivo sa di cosa si parla. I veri tifosi, coloro che soffrono perché non vincono, che macinano chilometri, che spendono del loro per seguire la squadra del cuore e che gioiscono se vincono sono gli unici legittimati ad una protesta istintiva perché vorrebbero sempre che lottassero tutti al massimo così come loro fanno il possibile per dare sostegno ai loro beniamini… .Ma anche in questo caso, la protesta deve essere giusta ed educata, sportivamente parlando. I media hanno dato vasta eco ad un episodio che nulla ha a che vedere con la partita e con i veri tifosi, e per il quale diventa perfino superfluo dire che la voglia dello scandalo da giornali rosa, supera di gran lunga le analisi attente di un momento sportivo difficile.Sicuramente il momento di confusione quasi permanente decretato dalla strage di infortuni piccoli e grandi non ha mai permesso di lavorare con calma, e la catena di innovazioni permanenti non hanno mai permesso di vedere all’opera la vera FIAT Torino Auxilium. Questa pausa delle “nazionali” permetterà a qualcuno di riprendersi dagli infortuni e a tutti di recuperare con la testa da un periodo da incubo. La notte probabilmente si diraderà e se succederà sarà anche grazie ai veri tifosi che fin dalla partita contro Trento del prossimo 8 dicembre cercheranno di spingere tutta la squadra a tornare a vincere, credendo e lottando NEI e PER i colori che dovranno onorare per consentire a tutti i tifosi di poter tornare ad urlare tutti insieme…questa è …Torino.
Paolo Michieletto
A Milano l’Ice Club Torino trionfa con Raffaele Zich
Dopo i successi internazionali di Innsbruck della scorsa settimana ottenuti dalla coppia di artistico Contarino/Pauletti e dalla pattinatrice di singolo Anais Coraducci, l’Ice Club Torino ha conquistato, oggi, altre medaglie con i suoi pattinatori più giovani. Nella 2° Gara nazionale Elite, che si sta svolgendo all’Agorà di Milano, Raffaele Zich ha vinto una medaglia d’oro nella categoria Advanced Novice Boys, totalizzando il punteggio di 90,14.Il pattinatore torinese ha pattinato uno swing nel programma corto, mentre nel lungo ha gareggiato sul “Tango dell’Assassino”. Una bella medaglia di bronzo è stata conquistata da Francesca Prato nella categoria Advanced Novice Girls, con il punteggio di 82.42.La Prato è stata una delle poche atlete ad eseguire un salto triplo in gara. La pattinatrice dell’Ice Club Torino ha presentato un corto programma sulle musiche del film “La La Land”, mentre per il lungo ha interpretato musiche gitane.Entrambi i pattinatori sono allenati da Edoardo De Bernardis e Renata Lazzaroni.“E’ stato un inizio di stagione positivo – ha dichiarato la Presidente dell’Ice Club Torino Claudia Masoero – e i nostri atleti stanno ottenendo risultati decisamente positivi, in tutte le categorie, dimostrando impegno, grinta e carattere. Ci aspettano altre gare e speriamo altre soddisfazioni”.
BC
IN 400 PER L’OTTAVA CORSA DEI ROTTAMI
La rottamazione è di moda in tutti gli ambiti ed è quanto mai attuale nella corsa, dove un po’ tutti “lamentano acciacchi” veri o presunti
Così il DL Gruppo Giudici Gare Torino lo ha preso come pretesto per organizzare da 8 anni un evento “La corsa dei rottami” e questa mattina al parco della Pellerina 400 runners, record della gara, si sono ritrovati per conquistare l’ambito attestato.Una corsa camminata di 7,2 km. per non prendersi troppo sul serio e per abbandonare velleità di agonismo e che ogni anno devolve l’intero ricavato per uno scopo benefico.Per il 2018 il DL GGG ha donato all’UGI, 4mila euro, il ricavato delle iscrizioni.Lo start è avvenuto alle 9,30 dalla bocciofila lato corso Appio Claudio e prima della partenza i giudici non hanno dovuto richiamare “i rottami” che sono partiti ordinatamente, altrimenti in caso contrario sarebbe intervenuto il “carro attrezzi”!Il primo a tagliare simbolicamente il traguardo è stato Darko Viel tesserato per la Durbano Gas Energy, che ha concluso la prova in 25’48”, mentre la prima donna è stata Elisa Picardi del Borgaretto in 30’08”.Numerosi premi a sorteggio per tutti e con gli attestati che sono andati a ruba e suddivisi su quattro categorie : fino a 39 anni Futuri Rottami, da 40 a 49 anni Quasi Rottami, da 50 a 59 anni Rottami e dai 60 e oltre, Rottami in stato avanzato.Non sono mancati neppure i riconoscimenti speciali, decisi all’unanimità dalla giuria, per i meriti acquisiti sul campo: con il diploma di miglior rottame dell’anno sono stati premiati per le rispettive categorie Bruna Vaccarino e Francesco Giglio.
Juve-Spal, cori contro Napoli e Firenze
Juventus-Spal finisce 2-0 nel secondo anticipo di sabato della 13/a giornata della serie A. I bianconeri vincono con i gol al 29′ del primo tempo di Cristiano Ronaldo e al 15′ del secondo di Mandzukic. Dopo la vittoria di 12 partite giocate su 13, la Juve viaggia a 37 punti (+9 sul Napoli che gioca oggi). Dalla curva sud dell’Allianz Stadium si sono levati cori contro Napoli e Firenze. Gli ultrà bianconeri hanno intonato slogan contro i napoletani e soprattutto contro i fiorentini.
(foto archivio C. Benedetto www.fotoegrafico.net)
Mazzarri in pausa obbligata dopo un malore
Futuro del basket e immagine della città
Delle quattro medaglie conquistate oggi dall’Italia ai Mondiali di nuoto per salvamento, tre portano la firma di atleti piemontesi
Ad Adelaide le gare in vasca sono scattate già ieri e nella prima giornata le squadre nazionali sono state impegnate nella SERC (simulazione di salvataggio a squadre). Oggi sono proseguite con le prime prove individuali e di staffetta, che si concluderanno domani prima di lasciare spazio ai due giorni di prove oceaniche. Tre medaglie piemontesi, si è detto, messe al collo da Jacopo Musso, Federico Gilardi e Cristina Leanza. Jacopo Musso si è laureato campione del mondo nei 100 manichino pinne e torpedo con il tempo di 49”35, molto vicino al personale di 49”02 che rappresenta anche il record del mondo di specialità, stabilito ai World Games del 2017. L’atleta 25enne della Rari Nantes Torino ha preceduto sul podio il tedesco Jan Malkowski e il neozelandese Andrew Trembath, staccati di oltre un secondo e all’arrivo in 50”77 e 50”90 rispettivamente. Seconda posizione, invece, per Federico Gilardi nei 200 ostacoli, a soli quattordici centesimi dal titolo iridato. Il 27enne portacolori di Fiamme Oro e Rari Nantes Torino ha chiuso in 1’55”27 alle spalle di Steven Kent, atleta della Nuova Zelanda e primatista del mondo sulla distanza, e davanti al polacco Pawel Werner, in 1’56”80.Da ricordare che il record mondiale dei 200 ostacoli è 1’53”33, mentre quello europeo appartiene proprio a Federico Gilardi ed è di 1’53”56. Podio a staffetta, invece, per Cristina Leanza, classe 1988 e tesserata per l’Aquatica Torino, medaglia d’argento con la 4×50 lifesaver mista completata da Samantha Ferrari (Fiamme Oro), Marcello Paragallo (Gym Sportamnia Scafati) e Andrea Piroddi (Fiamme Oro). Il quartetto azzurro ha concluso la prova in 1’48”44 tra la Germania (1’47”70) e la Nuova Zelanda (1’50”22). Da sottolineare il titolo mondiale – con record del mondo – di Federica Volpini (Fiamme Oro), prima nei 100 manichino pinne e torpedo in 57”05. Da segnalare, infine, la partecipazione di Federico Gilardi e Cristina Leanza alle staffette 4×50 ostacoli (decima la maschile e ottava la femminile) e della stessa Cristina ai 100 percorso misto. Il programma di gare in vasca dei Mondiali assoluti prosegue domani con 100 manichino pinne, 50 manichino, 4×25 manichino, 200 super lifesaver e 4×50 mista. Batterie al mattino, finali al pomeriggio a partire dalle 16 ora locale (le 6.30 del mattino italiane).
L’articolo con i link utili per seguire l’evento su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20181122124330&area=6&menu=agonismo&read=salvamento
Nelle gare internazionali di Praga e Innsbruck
Nell’ultima settimana i pattinatori dell’Ice Club Torino Asd diretto da Claudia Masoero hanno affrontato le prime gare internazionali. La coppia di artistico di recentissima formazione composta dalla pinerolese Vivienne Contarino e dal campione italiano junior Marco Pauletti ha vinto la medaglia d’oro nella categoria junior, imponendosi con 116.05 nella “Riedel Cup” di Praga, svoltasi il 10 e 11 novembre. Pochi giorni dopo, il 16 e 17 novembre, i due italiani hanno bissato il successo nell’ “Inge Solar Memorial Alpen Trophy 2018” di Innsbruck, conquistando un’altra medaglia d’oro, sempre nella categoria coppie junior, con il punteggio totale di 125.52. I due pattinatori italiani sono allenati da Cristiana Di Natale e da Edoardo De Bernardis e i loro programmi, il corto pattinato sulla musica “Leave out all the rest” dei Linkin Park e il lungo su quella del “Fantasma dell’Opera”, sono coreografati da Andrea Vaturi. Sempre nell’ “Inge Solar Memorial Alpen Trophy 2018” è scesa sul ghiaccio anche l’italo-svizzera Anais Coraducci che, dopo aver preso parte allo stage estivo dell’Ice Club Torino a Cerreto Laghi, ha deciso di trasferirsi nel capoluogo piemontese per allenarsi con Edoardo De Bernardis e vestire i colori della società piemontese. La Coraducci, classe 2003, ha chiuso la gara della categoria junior con una medaglia di bronzo, presentando un libero sulle musiche di Einaudi e totalizzando 135.04 punti, e si è piazzata alle spalle dell’azzurra Alessia Tornaghi, pattinatrice dell’Agorà di Milano, che ha svolto la preparazione estiva nei ritiri dell’Ice Club Torino, seguita da Edoardo De Bernardis.
BC
Prestazione superlativa da parte del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino ai campionati italiani ASPMI di basket, disputatisi nei giorni scorsi a Firenze
Sulle rive dell’Arno, infatti, gli uomini di Gerolamo Cherchi (allenatore-giocatore) si sono laureati vicecampioni nazionali, chiudendo al secondo posto alle spalle della corazzata Venezia 1, campione uscente e favorita della vigilia, e migliorando la terza piazza conseguita nel 2017. «L’intero campionato si è dimostrato equilibrato, con diverse squadre pronte a lottare per il podio e partite giocate punto a punto – ha asserito Cherchi a margine del torneo –. Torino ha effettuato un percorso fantastico, concludendo il suo girone al primo posto e senza mai conoscere l’onta della sconfitta, nonostante tre gare tiratissime contro Venezia 2, Firenze 1 e Reggio 1. La vittoria del raggruppamento ha portato Torino direttamente alla finalissima contro Venezia 1, dove però, contro i temibilissimi ventenni lagunari, non c’è stato nulla da fare. Torino è rimasta agganciata all’avversario per metà incontro, ma dal terzo quarto in avanti Venezia 1 è riuscita a mettere a segno lo strappo decisivo, terminando la sfida con 30 punti di vantaggio». Un ko che tuttavia non ridimensiona la performance della compagine subalpina: «I nostri tre “giovani”, Franco Modafferi, Paolo Gai e Alessandro Penz, hanno lottato e giocato al meglio delle loro possibilità – ha proseguito Cherchi –, supportati da noi senatori (Gerolamo Cherchi e Gianpiero Ammaturo, ndr). In particolare, Modafferi si è rivelato un autentico dominatore sotto i tabelloni, Gai un difensore arcigno, pronto a combattere su tutti i palloni, e Penz un formidabile tiratore dalla distanza, capace con le sue “bombe” da tre punti di risolvere diverse situazioni a nostro favore nei momenti cruciali delle partite». Oltre al meritato argento tricolore, i vigili piemontesi si sono anche tolti la soddisfazione di vedere un proprio atleta sollevare il trofeo riservato al vincitore della gara delle triple: il riconoscimento è andato ad Alessandro Penz, che ha ereditato, di fatto, il premio dal suo compagno di squadra Modafferi, trionfatore nel 2017.
Alessandro Nidi