SPORT- Pagina 362

La Juve capitalizza, ma soffre (ancora) troppo

Con questa vittoria, il vantaggio a + 16 dei bianconeri sul Napoli dovrebbe chiudere ormai definitivamente il discorso scudetto, che si appresta a tornare a Torino per l’ottavo anno consecutivo
Il risultato però non deve trarre in inganno, soprattutto per quanto le due squadre hanno fatto vedere nel secondo tempo: sotto di due reti, nella ripresa il Napoli ha letteralmente preso d’assalto l’area juventina, tanto che i bianconeri raramente sono riusciti ad uscire dalla propria metà campo. E pensare che la partita era iniziata con equilibrio da entrambe le parti: il Napoli avanzava con gli esterni, la Juve smistava bene a centrocampo e contrastava il pressing dei napoletani. La svolta della gara arriva al 26′, quando Ronaldo scatta da solo verso la porta e il povero Meret non può fare altro che atterrarlo al limite dell’area: CR7 è l’ultimo uomo lanciato a rete (con chiara occasione da gol), dunque trattasi di espulsione diretta per il portiere e punizione dal limite, che Pjanic trasforma magistralmente: 0 – 1 per la Juventus. La squadra di Ancelotti reagisce riversandosi nella metà campo avversaria: subito centra un palo con un tiro rasoterra di Zielinski, cerca di attaccare sia da destra che da sinistra, ma la difesa bianconera e Szczesny sono attenti. Al 39′ il secondo gol della Juve: il Napoli lascia libero in area Emre Chan, che può colpire di testa un traversone di Bernardeschi senza neppure saltare. La ripresa inizia con la seconda espulsione della gara: al 2′ st Pjanic, già ammonito, commette un fallo di mano e deve lasciare il campo per somma di ammonizioni; ora la Juve gioca con il 4 – 4 – 1, con il solo CR7 davanti, mentre Bernardeschi e Mandzukic arretrano: da questo momento, la partita è a senso unico per il Napoli, che attacca costantemente e trova il gol dell’1- 2 al 16′ st, quando Callejon riesce a smarcarsi da Chiellini, girando in rete una palla di Insigne. A questo punto Allegri sostituisce Cancelo, ammonito, per De Sciglio; il Napoli mette in grande difficoltà i bianconeri con un ottimo possesso palla, mentre il centrocampo juventino non riesce a contenere le avanzate partenopee, al punto che al 28′ st Mandzukic viene richiamato in panchina per Bentancur. L’occasione del pareggio per il Napoli arriva al 38′ st : Alex Sandro sembra toccare con un braccio in area un traversone di Ruiz, Rocchi consulta il VAR e concede il calcio di rigore, ma Insigne centra il palo e spreca tutto. Morale: la Juventus ha vinto su un campo insidioso, contro un avversario di pregio, ed ha saputo soffrire, dunque rispetto alle due gare precedenti qualcosa di positivo si è visto; un passo (piccolo) in avanti verso la super sfida con l’Atletico, in fin dei conti, è stato fatto.

Rugiada Gambaudo

 

Mazzarri felice: "Ma il Chievo ci ha messi in difficoltà"

TORINO CHIEVO 3-0
Soddisfatto il ct granata Mazzarri: “sapevamo che il Chievo sta bene ed effettivamente ci ha messo in difficoltà: ha provato a vincere – spiega all’Ansa – e ci ha fatto soffrire. Merito alla squadra veronese, complimenti”. Prosegue l’allenatore: “Pensavo di giocare meglio, la circolazione di palla era lenta  e abbiamo rischiato di buttare via due punti. Ma  da martedì bisogna cambiare registro. Sono tre punti sofferti, ma meritati.” Il Toro è imbattuto da sei incontri.

Nuoto, Alessandro Miressi oro nei 100 stile libero

Sul podio anche Helena Biasibetti e Alessandro Fusco

Archiviati ieri i 200 in tutti gli stili e le gare più lunghe – 800 e 1500 – il Trofeo Città di Milano è proseguito oggi con un ricco programma di gare, al mattino e al pomeriggio. Quattro le medaglie conquistate dagli atleti piemontesi, nel contesto di alto livello che sempre caratterizza il meeting del capoluogo lombardo. Una d’oro, vinta da Alessandro Miressi nei “suoi” 100 stile libero; tre di bronzo, due raccolte da Helena Biasibetti nei 50 e nei 100 farfalla e una da Alessandro Fusco nei 100 rana. Miressi, campione europeo e primatista italiano della gara regina, tesserato per Fiamme Oro e Centro Nuoto Torino e allenato da Antonio Satta, ha fermato il cronometro sul tempo di 49’’28, davanti a Luca Dotto (49’’87) e Alessandro Bori (50’’01). Una buona prestazione per Alessandro, impegnato nella preparazione che conduce agli Assoluti (2-6 aprile a Riccione), appuntamento nel quale centrare i minimi di qualificazione ai Mondiali, dal 21 al 28 luglio a Gwangju, in Corea. Per il campione torinese si è trattato della seconda medaglia nel meeting meneghino, dopo il bronzo vinto ieri nei 200 stile libero. Due volte sul terzo gradino del podio Helena Biasibetti, atleta della Dynamic Sport e della nazionale giovanile allenata da Donato Nizzia, che nella scorsa estate ha vestito la maglia azzurra agli Europei Junior raggiungendo la finale nei 100 farfalla. In mattinata ha nuotato i 50 farfalla in 27’’32 alle spalle delle azzurre Elena Di Liddo (26’’81) e Ilaria Bianchi (27’’02); nel pomeriggio la doppia distanza in 59’’99 dietro le stesse Bianchi (58’’26) e Di Liddo (58’’27) e con quattro centesimi di vantaggio sull’altra piemontese Aurora Petronio (Fiamme Gialle/Rari Nantes Torino, 1’00’’03), quarta. Due prestazioni brillanti, in particolare quella sui 100, nei quali Helena ha stabilito il proprio record personale migliorando l’1’00’’29 nuotato all’Energy Standard Cup di Lignano Sabbiadoro della scorsa primavera. Medaglia di bronzo anche per Alessandro Fusco, suo compagno di nazionale giovanile e portacolori dello Swimming Club Alessandria, allenato da Gianluca Sacchi. L’estate scorsa Alessandro si è laureato vicecampione europeo Junior nei 100 rana e oggi nella stessa distanza ha chiuso al terzo posto dietro gli azzurri Nicolò Martinenghi (1’00’’34) e Andrea Toniato (1’02’’40).

L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190302185658&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

Torino-Chievo, i precedenti

L’incontro di domenica (ore 12:30) sarà l’undicesimo, in casa del Toro in Serie A, tra i granata e i giallo-blu clivensi: il bilancio vede il Torino in netto vantaggio, con 6 vittorie a fronte dell’unica dei veneti (3, invece, i pareggi)
I torinisti conducono anche nel computo delle reti realizzate: 17-8. Il primo confronto in Serie A ha luogo nella stagione 2001-2002 (la prima dei clivensi nella massima divisione), alla ventiseiesima giornata (10 marzo 2002), concludendosi con un pirotecnico 2-2, con le reti granata firmate da Marco Ferrante (al 36′) e da Riccardo Maspero (al 60′): la stagione si concluderà con entrambe le compagini qualificate alle Coppe Europee (il Toro in Intertoto, il debuttante Chievo addirittura in UEFA). I successivi sei confronti vedono un autentico dominio piemontese: successi 1-0 nel 2002-2003 (sesta giornata, 20 ottobre 2002) e nel 2006-2007 (nuovamente alla sesta giornata, 15 ottobre 2006), 2-0 nel 2012-’13 (diciottesima giornata, 22 dicembre 2012), 4-1 nel 2013-’14 (diciassettesima, 22 dicembre 2013) e ancora 2-0 nel 2014-’15 (trentaseiesima, 17 maggio 2015), coi giallo-blu che riescono ad uscire indenni da Torino solamente nell’annata 2008-2009, con un 1-1 datato 8 febbraio 2009 (ventesima giornata).
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La prima affermazione dei veronesi giunge nell’annata 2015-’16: 2-1 il 7 febbraio 2016 (ventiquattresima giornata). Nuovo successo del Torino nella stagione 2016-’17 (quattordicesima giornata, 26 novembre 2016), con un 2-1 firmato Iago Falque (a segno al 35′ e al 38′), mentre termina in parità il confronto dell’annata 2017-’18 (tredicesima giornata, 19 novembre 2017): 1-1, con Daniele Baselli che al 33′ risponde al vantaggio clivense. I due sodalizi si sono, inoltre, incontrati nella Città sabauda anche in Serie B (quattro volte) ed in Coppa Italia (una). Anche i precedenti in cadetteria vedono il Toro in vantaggio: due vittorie a zero (e due pareggi), con 4 reti realizzate ed una sola subita. I successi torinisti sono l’1-0 dell’annata 1996-’97 (trentatreesima giornata, 11 maggio 1997) e il 2-0 del 1998-’99 (sesta giornata, 11 ottobre 1998): parità, invece, negli altri due confronti, terminati rispettivamente 1-1 nel 1997-’98 (trentaseiesima giornata, 31 maggio 1998) e 0-0 nel 2000-2001 (trentesima, 6 aprile 2001). Si annovera, infine, un “incrocio” anche in Coppa Italia, risalente alla gara d’andata del secondo turno dell’edizione 2004-2005 (14 settembre 2004), con vittoria granata per 1-0 (grazie ad una prodezza dell’uruguaiano Franco al 71′), poi difesa con successo nella gara di ritorno in Veneto (terminata 1-1). In totale, tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, il Torino ha ospitato il Chievo in 15 occasioni, conquistando 9 vittorie contro una sola dei veronesi (5, invece, i pareggi). Il Toro è nettamente avanti anche nel computo delle realizzazioni: 22-9.

Giuseppe Livraghi

 

“Pergamena dello Sport” del Comune di Torino per gli atleti dell’Ice Club

 Venerdì 1° marzo gli atleti torinesi che si sono distinti nella loro disciplina, conseguendo risultati internazionali nel 2018, riceveranno dalla Sindaca di Torino Chiara Appendino e dall’Assessore allo Sport del Comune di Torino Roberto Finardi la “Pergamena dello Sport”
 
 Per l’Ice Club Torino verranno premiati l’olimpionica Giada Russo (premio speciale), la coppia di artistico campione d’Italia formata da Vivienne Contarino e Marco Pauletti, i pattinatori artistici di singolo maschile e femminile Raffaele Zich, Francesca Prato, Giulia Barucchi e Anna Zito. Questi riconoscimenti rappresentano l’ennesimo successo per la società torinese diretta da Claudia MasoeroRaffaele Zich e Francesca Prato, allenati da Renata Lazzaroni, grazie agli ottimi risultati della prima parte della stagione, hanno, recentemente, acquisito il punteggio necessario per vestire i colori della nazionale italiana. bTra pochi giorni gareggeranno ai Mondiali junior di Zagabria la coppia di artistico rivelazione della stagione composta dalla pinerolese Vivienne Contarino e da Marco Pauletti che, nei primi mesi insieme, hanno conquistato medaglie d’oro in gare internazionali e il titolo di campioni italiani a Trento. I due pattinatori italiani, allenati da Cristiana Di Natale e da Fabiana Di Natale e coreografati da Andrea Vaturi, presenteranno a Zagabria un programma corto pattinato sulla musica “Leave out all the rest” dei Linkin Park e un programma lungo nel quale interpreteranno il “Fantasma dell’Opera”. Prenderà parte ai Mondiali junior anche l’italosvizzera Anaïs Coraducci, tesserata da questa stagione per l’Ice Club Torino Asd. La Coraducci, dopo aver partecipato allo stage estivo dell’Ice Club Torino a Cerreto Laghi, ha deciso di trasferirsi nel capoluogo piemontese per allenarsi con Edoardo De Bernardis e ha, recentemente, partecipato all’ European Youth Olympic Festival di Sarajevo, piazzandosi al 5° posto. L’argento nella gara di Sarajevo è andato a Lucrezia Beccari che, fino a pochi mesi, fa ha gareggiato per l’Ice Club Torino e, per anni, è stata allenata dai tecnici torinesi.

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Torino-Chievo, i precedenti tra i due tecnici

In 10 confronti, 7 vittorie di “WM”, 2 pareggi ed una sola affermazione di “Mimmo”

Il Torino-Chievo di domenica (ore 12:30) sarà il confronto numero 11 tra i due tecnici Walter Mazzarri e Domenico “Mimmo” Di Carlo: il computo vede l’attuale allenatore granata in netto vantaggio sull’omologo clivense, potendo vantare 7 vittorie, contro l’unica affermazione del collega (2, invece, i pareggi). I due tecnici si trovano per la prima volta di fronte nella stagione 2007-2008, con la doppia vittoria della Sampdoria “mazzarriana” al cospetto del Parma di “Mimmo”: 3-0 all’andata in Liguria (ottava giornata, 21 ottobre 2007) e 2-1 al ritorno in Emilia (ventisettesima, 9 marzo 2008).   Un solo confronto la stagione successiva, con Di Carlo subentrato a Giuseppe Iachini alla guida del Chievo e Mazzarri confermato sulla panchina dei sampdoriani: alla ventiduesima giornata (1° febbraio 2009), finisce 1-1. Passato al Napoli, Mazzarri fa bottino pieno su Di Carlo sia nel 2009-2010 sia nel 2010-’11: nella prima stagione, il Napoli di “WM” ha ragione del Chievo di Di Carlo per 2-0 all’andata in Campania (diciassettesima giornata, 20 dicembre 2009) e per 2-1 al ritorno in Veneto (trentaseiesima, 2 maggio 2010), mentre nell’annata successiva l’attuale tecnico granata ha la meglio sulla Sampdoria di “Mimmo”, piegata per 2-1 all’andata in Liguria (terza giornata, 19 settembre 2010) e per 4-0 al ritorno al “San Paolo” (ventiduesima, 30 gennaio 2011). Di Carlo riesce (finalmente) a prevalere sull’omologo livornese nella stagione 2011-’12, per la precisione il 21 settembre 2011 (quarta giornata) quando il suo Chievo piega il Napoli per 1-0 al “Marcantonio Bentegodi”, grazie ad una rete di Davide Moscardelli al 72′. La gara di ritorno in Campania finisce, invece, col successo dei partenopei per 2-0 (ventitreesima giornata, 13 febbraio 2012). Ed eccoci all’ultimo “incrocio” tra i due tecnici, risalente alla trentunesima giornata della stagione 2013-’14 (31 marzo 2014), con Mazzarri alla guida dell’Inter e Di Carlo subentrato a Davide Nicola sulla panchina del Livorno: nella Città labronica, l’Inter “mazzarriana” getta al vento un doppio vantaggio, dovendosi accontentare di un 2-2. Quel pareggio consiste tuttora nell’ultimo risultato positivo dei livornesi in massima Serie.

Giuseppe Livraghi

 

Gli arcieri piemontesi in Turchia

Sono scattati a Samsun, in Tuchia, i Campionati Europei Indoor. Numerosa la spedizione azzurra, di cui fanno parte anche sei arcieri piemontesi (o tesserati per società piemontesi)

Nella prima giornata di gare si sono svolte le qualifiche (60 frecce), si sono allineati i tabelloni individuali dell’olimpico agli ottavi di finale e quelli del compound ai sedicesimi; definiti anche i tabelloni a squadre. Tutti ancora in gara i piemontesi. Nell’olimpico Senior Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia) ha chiuso la qualifica al 14esimo posto con 577 punti e ai sedicesimi ha battuto 7-1 il russo Tsybzhitov, passando agli ottavi dove affronterà il turco Gazoz, terzo nella qualifica vinta dall’altro azzurro Massimiliano Mandia. Nell’olimpico Junior bel quarto posto di Alessandro Paoli (Iuvenilia) dopo le 60 frecce, con 586 punti. Al primo turno il giovane torinese vicecampione italiano indoor nello scorso week end a Rimini ha superato 6-2 lo slovacco Ivan ed è ora atteso dal match degli ottavi contro il francese Vautrin. Nella stessa divisione e classe Aiko Rolando (Iuvenilia) ha concluso la qualifica in sesta posizione con 570 punti; grazie al bye di primo turno è approdata direttamente agli ottavi, dove incontrerà la russa Orshnikova. Tre anche gli arcieri della nostra regione impegnati nel compound. Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi) si è piazzata nona in qualifica con 581 punti e ai sedicesimi troverà la slovacca Shkolna. Fabio Ibba (Oscar Oleggio Bellinzago), 23esimo in qualifica con 583 punti, affronterà invece il finlandese Juutilainen. Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno), infine, ha chiuso al secondo posto le qualifiche con l’ottimo score di 590, per un solo punto alle spalle del norvegese Faugstad, ed è direttamente passato agli ottavi di finale. In tabellone anche tutte le squadre azzurre, che a partire da domani andranno a caccia di medaglie. Domattina andranno in scena le eliminatorie individuali senior e junior, mentre la pomeriggio si terranno quelle a squadre. Venerdì si disputeranno le finali a squadre (al mattino gli junior e al pomeriggio i senior), sabato 2 marzo le finali individuali per assegnare tutte le medaglie (al mattino gli junior e al pomeriggio i senior).
Risultati completi a questo link

Il basket è patrimonio di Torino

Molto stretta la via della cessione della Fiat basket Torino. Vero che anche la matematica è opinabile, ma non i numeri. Soprattutto i numeri che sono la premessa per un bilancio veritiero
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La novità sarebbe che si può fare l’operazione se la società viene ricapitalizzata almeno per un milione di euro.  Fonti ufficiali. Usiamo il termine sarebbe, visto che non ci sembra un fulmine a ciel sereno.  Oltre ai problemi in campo ci sono problemi societari. La ricapitalizzazione avviene quando le perdite superano il capitale netto della società. Si è speso di più di quanto incassato. Poi in una società sportiva il patrimonio netto e di fatto solo nel parco atleti. Con le nuove norme sulla proprietà dei cartellini la contabilizzazione del valore a patrimonio rischia di essere un po’ aleatoria, a meno che la società sia direttamente proprietaria di impianti genericamente sportivi. Altra soluzione, che ci sia un mecenate o più finanziatori che nel corso dell’anno immettono denaro fresco in società. E non mi sembra questo il caso. Si ripropone la domanda se la serie A di Basket avrà un futuro, stando così le cose. I continui rinvii non fanno bene alla chiusura delle trattative stesse. Molti in questi mesi hanno fatto gli struzzi per non vedere cosa realmente accadeva. Personalmente sono convinto che la società per essere continuamente competitiva abbia accumulato molti e fin troppi debiti che stanno incidendo sulla possibilità da parte di Forni di passare la mano o di decidere di chiudete tutto. Vorremmo sbagliarci ma l’esistenza di una cordata torinese è molto improbabile. Insomma ci si prepari al peggio.  Successivamente gli appassionati, i tifosi e l’ intera città cercheranno di fare ciò che si deve fate. Una decina di anni fa degli esperti del settore mi spiegavano la quasi inutilità del settore giovanile. Era più economico arruolare giovani stranieri e poi “vendere” il cartellino a società nazionali. Quando inaspettatamente Sassari vinse lo scudetto contro Reggio Emilia il guru del Basket Romeo Sacchetti disse: “Reggio ha perso la sua occasione d’oro e comincerà la sua fase discendente”. Così è stato. Tutto ciò per dire che se Torino vorrà ritornare in auge fino in fondo dovrà partire dal territorio: una rondine non fa primavera e molti si sono illusi che con la vittoria della coppa Italia Torino avesse definitivamente superato le sue decennali crisi. Non c’erano fondamenta per reggere gli inevitabili contraccolpi che anche le vittorie portano. Infine fatemi fare un po’ il retrò.  Lo sport è competizione e formazione. Qui l’informatica può fare da importante supporto ma non la fa da padrona.  Continua a essere il singolo individuo la figura centrale. Individuo che ha una ragione d’essere, soprattutto in un gioco di squadra come il Basket, in un insieme dove tutti giocano la loro parte. Tutti secondo le proprie capacità e possibilità. Anche per questo meglio chi punta sull’insieme del collettivo e non si affida troppo ai procuratori che per antonomasia hanno solo interesse nel piazzare il proprio.  Fiat Auxilium  è stata osannata ed oggi abbastanza vituperata. Ha rappresentato nel bene e nel male Torino. Ora la città  non può girarsi dall’altra parte e tentare di fare altro.  Ci sono due  possibilità. La continuazione o il dopo con un altro progetto.  In tutti e due casi  Torino ci dovrà essere.
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Patrizio Tosetto

Campionati Italiani Indoor, le medaglie degli arcieri piemontesi

Da ieri al 3 marzo la nazionale italiana è a Samsun per i Campionati Europei Indoor. Del gruppo azzurro, nella squadra dell’arco olimpico Junior, fa parte anche Alessandro Paoli, volato in Turchia con la splendida medaglia d’argento tricolore conquistata ieri pomeriggio ai Campionati Italiani indoor; il modo migliore per avvicinarsi al debutto in nazionale
A Rimini il 19enne atleta della Iuvenilia si è fermato soltanto in finale contro il nove volte campione italiano – nonché pluricampione mondiale e olimpico (a squadre) – Michele Frangilli (Aeronautica Militare), a segno con il punteggio di 7-3. Campione di classe Junior al termine delle 60 frecce di qualifica, Alessandro Paoli è entrato nel tabellone assoluto con il terzo miglior punteggio e ha superato Matteo Borsani agli ottavi (6-2), Matteo Santi ai quarti (6-4) e Marco Morello in semifinale (6-4). Quest’ultimo, arciere torinese di Aeronautica Militare e Iuvenilia anch’egli convocato per gli Europei dei prossimi giorni, ha poi perso 7-3 la finale per il terzo posto contro Massimiliano Mandia (Fiamme Azzurre). Morello e Paoli, insieme a Luca Melotto, hanno portato la Iuvenilia sul gradino più alto del podio a squadre, battendo 5-1 in finale il DLF Voghera (Paoletta, Travisani, Ralli) e regalando il secondo scudetto indoor consecutivo alla loro società.Sempre nell’arco olimpico ma in campo femminile ha brillato la campionessa italiana e vicecampionessa paralimpica Elisabetta Mijno (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi), che dopo aver perso alla freccia di spareggio la semfinale contro Chiara Rebagliati (Arcieri Torrevecchia) ha piegato 6-4 Giulia Mammi (XL Archery Team). In precedenza l’atleta piemontese aveva sconfitto Annalisa Agamennoni (7-3 ai quarti) e Pia Lionetti (6-2 agli ottavi). Il titolo dell’olimpico femminile è andato a Elena Tonetta.Nel compound è salito sul terzo gradino del podio Marco Bruno (Arcieri Volpiano), campione di classe Senior e a segno nella finale per il bronzo 147-139 contro Alessandro Motta (Arcieri Montecchio Maggiore). In semifinale il portacolori del nostro comitato regionale si è fermato contro il campione italiano Arcangelo Borruso (Arcieri Novegro), autore di una prova perfetta terminata 150-148. In precedenza Bruno aveva superato l’azzurro Alberto Simonelli (148-147) ai quarti e Alessandro Bombana (148-146) agli ottavi. Nel compound sono arrivate altre due medaglie di bronzo per il Piemonte grazie alle squadre degli Arcieri Alpignano (Lorenzo Frassati, Antonio Tosco, Davide Vigliengo) e degli Arcieri delle Alpi (Alessia Foglio, Irene Franchini, Chiara Marinetto). Nella finale per il terzo posto hanno sconfitto rispettivamente 230-223 gli Arcieri Torrevecchia (Cancelli, Faenzi, Polidori) e 227-227 (29-28) gli Arcieri Tre Torri.Tra i piazzamenti ottenuti dagli arcieri piemontesi da segnalare il quarto posto di Elisa Passiatore (Arcieri di Volpiano) nell’arco nudo. Da ricordare, infine, che oltre ad Alessandro Paoli e Marco Morello sono in Turchia per gli Europei Indoor anche Aiko Rolando (Iuvenilia, arco olimpico Junior), Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno, compound Junior), Fabio Ibba (Oscar Oleggio Bellinzago, compound Senior) e Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi, compound Senior).

Di seguito le medaglie di classe degli arcieri piemontesi
Arco Olimpico
Anna Botto (Arcieri delle Alpi) argento Master con 560 punti
Alessandro Paoli (Iuvenilia) oro Junior con 585 punti
Aiko Rolando (Iuvenilia) bronzo Allieve con 557 punti
Iuvenilia (Morello, Melotto, Riva) argento Senior maschile con 1687 punti
Arcieri delle Alpi (Botto, Cenedese, Bacchiega) bronzo Master femminile con 1550 punti.
Arco Compound
Marco Bruno (Arcieri Volpiano) oro Senior con 589 punti
Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi) bronzo Senior con 587 punti
Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi) bronzo Senior con 575 punti
Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno) oro Junior con 575 punti
Giada Baron (Arcieri delle Alpi) bronzo Allievi con 560 punti
Arcieri delle Alpi (Franchini, Foglio, Marinetto) argento Senior femminile con 1716 punti
Arcieri Alpignano (Tosco, Quintano, Ternavasio) bronzo Master maschile con 1716 punti
Arco nudo
Stefania Coppo (Arcieri Volpiano) argento Senior con 521 punti
Rosavaleria Palermo (Arcieri delle Alpi) bronzo Senior con 516 punti
Gianlorenzo Soldi (Arcieri Varian) oro Allievi con 519 punti
Arcieri di Volpiano (Coppo, Passiatore, De Rinaldis) oro Senior femminile con 1522 punti
Ar.Co. Arcieri Collegno (Tessari, Arvati, Nicoletti) bronzo Master femminile con 1363 punti
Arcieri Alpignano (Feliciello, Dezani, Arcella) oro Allievi maschile con 1358 punti.
 
 

Risultati completi dei Campionati Italiani Indoor a questo link
Le medaglie degli arcieri piemontesi nell’Italian Challenge a questo link

La Juve riparte ma non convince

BOLOGNA JUVENTUS 0-1
Dopo l’amara sconfitta di mercoledì, la Juventus arriva al Dall’Ara con il morale a terra e fisicamente stanca; vince, ma non convince, anzi terrorizza letteralmente il popolo bianconero, in vista del 12 marzo, data in cui si decideranno le sorti della compagine di Allegri in questa Champions League
Infatti, il Bologna parte grintoso e senza il minimo timore reverenziale: blocca efficacemente il centrocampo juventino – privo di Pianic fino al 33′ della ripresa – e fa molto pressing, avanzando spesso ad impegnare Perin (dal nuovissimo look corto, quasi irriconoscibile!), peraltro uno dei migliori della sua squadra, sempre attento. CR7 e Mandzukic appaiono demotivati, mai realmente pericolosi, i palloni giocabili sono pochissimi per entrambi; l’unica nota davvero positiva di questo primo tempo è Bernardeschi, nell’inedito ruolo di mezz’ala: molto propositivo, macina chilometri e si inventa l’occasione da gol migliore dell’intera partita. Al 14′ del secondo tempo entra Dybala per lo spento Alex Sandro, e, complice anche un regalo della difesa bolognese, la Joya va in gol; ma il vantaggio non migliora il gioco della Juve, gli errori tecnici perseverano (anche da parte dei senatori) e Mihajlovic non si fa spaventare, anzi: tenta di ribaltare il risultato inserendo tutti i suoi giocatori più pericolosi in attacco, mentre al 42′ st Allegri mette dentro Chiellini per Bernardeschi. I minuti di recupero sono tutti del Bologna, che non riesce a pareggiare grazie all’ottimo Perin. Servirà molto, ma molto di più per passare il turno in Coppa: rabbia, grinta, cuore, e….attributi d’acciaio, come diceva il grande Beppe Furino.
 

Rugiada Gambaudo

(foto archivio – C. Benedetto www.fotoegrafico.net / il Torinese)