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Campionato Italiano Assoluto UnipolSai, l’ultima giornata a Riccione

Si è concluso il Campionato Italiano Assoluto Unipolsai, evento clou della stagione nazionale del nuoto in vasca lunga, tappa obbligata – per gli azzurri delle nazionali assoluta e giovanile – sulla strada che porta ai Mondiali di Gwangju (21-28 luglio), agli Europei e Mondiali Juniores e alle Universiadi. Cinque giorni di gare che hanno regalato spettacolo, tra record italiani e finali combattute fino all’ultimo metro. Il Piemonte torna a casa con l’oro di Alessandro Miressi (Fiamme Oro/Centro Nuoto Torino) nei 100 stile libero, con i bronzi di Luisa Trombetti (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino) e di Alessandro Fusco (Swimming Club Alessandria) rispettivamente nei 400 misti e nei 200 rana, con le qualificazioni agli Europei Junior (Kazan, 3-7 luglio) di Helena Biasibetti (Dynamic Sport) e Emiliano Tomasi (RN Torino), con le medaglie conquistate in staffetta da Aurora Petronio (Fiamme Gialle), Alessandro Miressi e Erica Musso (Fiamme Oro), con buone prestazioni di tanti atleti, protagonisti anche in quest’ultima giornata. Allo Stadio del Nuoto di Riccione non è però ancora il momento di spegnere i riflettori. Domani andrà in scena la finale del Campionato Nazionale a Squadre – Coppa Brema (vasca corta). In A1 maschile ci sarà il Centro Nuoto Torino, terzo nella passata stagione e anche quest’anno a caccia di una medaglia. In A1 femminile ci sarà invece la Rari Nantes Torino, mentre in A2 femminile gareggeranno Centro Nuoto Torino e Dynamic Sport.
Il resoconto dell’ultima giornata su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190406185757&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

Parma -Torino, i precedenti tra i due tecnici

Il Parma-Torino di sabato pomeriggio (ore 15) consisterà nel secondo confronto tra i tecnici Roberto D’Aversa e Walter Mazzarri. L’unico precedente è la partita d’andata del corrente campionato (dodicesima giornata, 10 novembre 2018), conclusasi col successo per 2-1 degli emiliani al “Grande Torino”, con reti di Gervinho al 9′ e di Roberto Inglese al 25′: utile solamente a fini statistici la marcatura granata, opera di Daniele Baselli al 37′.

Giuseppe Livraghi

Parma-Torino, i precedenti

Il confronto di sabato pomeriggio (ore 15) sarà il quindicesimo, in Serie A in casa degli emiliani, tra il Parma ed il Toro: nei precedenti 14 incontri si registrano 9 vittorie dei parmigiani, 2 del Torino e 3 pareggi, con i padroni di casa nettamente avanti anche nel computo delle reti realizzate (23-8).

Il primo “incrocio” nella massima divisione ha luogo nella stagione 1990-’91, alla quale entrambe le compagini si presentano da neopromosse (il Toro da vincitore del campionato cadetto ed il Parma da quarto classificato): alla trentunesima giornata (5 maggio 1991), termina 0-0. Parità anche nelle due successive stagioni, con un altro 0-0 nel 1991-’92 (ottava giornata, 27 ottobre 1991) e un 2-2 nel 1992-’93 (ventesima, 14 febbraio 1993, con reti toriniste di Raffaele Sergio al 45′ e Roberto Mussi all’89’), quindi ha inizio un filotto di successi dei padroni di casa: 3-0 nel 1993-’94 (quinta giornata, 19 settembre 1993), 2-0 nel 1994-’95 (sempre alla quinta giornata, 2 ottobre 1994), 1-0 nel 1995-’96 (trentatreesima, 5 maggio 1996) e 4-1 nel 1999-2000 (dodicesima, 5 dicembre 1999, con la rete ospite opera di Andrè Cruz al 90′).

La serie di successi degli emiliani è interrotta nel 2001-2002 dal primo “colpaccio” granata, quando alla ventitreesima giornata (17 febbraio 2002) i ragazzi allenati da Giancarlo Camolese espugnano lo stadio “Ennio Tardini” grazie ad una rete di Gianluca Comotto all’89’. Dopo un altro filotto di vittorie dei padroni di casa (1-0 nel 2002-2003 e nel 2006-2007, 2-0 nel 2007-2008, 4-1 nel 2012-’13 e 3-1 nel 2013-’14), il Torino torna al successo nel 2014-’15 (cioè nell’ultimo confronto in terra emiliana prima di quello di sabato prossimo), con un secco 2-0 datato 22 marzo 2015 (ventottesima giornata), grazie alle realizzazioni di Maxi Lopez al 19′ e di Migjen Basha al 73′. Oltre a questi confronti nella massima Serie, i due sodalizi si sono, inoltre, incontrati per due volte in cadetteria: successo per 2-0 del Torino nel 1959-’60 (ottava giornata, 8 novembre 1959, con acuti di Giambattista Moschino al 30′ e di Enzo Bearzot al 38′) e pareggio 1-1 nel 1989-’90 (ventottesima, 18 marzo 1990, con la rete granata opera di Ezio Rossi al 37′).

 

Ricapitolando, tra Serie A e Serie B, si contano 16 confronti, con 9 vittorie del Parma, 3 del Torino e 4 pareggi. E con gli emiliani a condurre nettamente il conto delle realizzazioni: 24-11.

Investimenti e passione per il futuro del basket

Il piano industriale dell’ Auxilium Basket Torino è stato presentato da Massimo Feira con  il  presidente Forni, coadiuvati da Terzolo, ex patron presente per amore del Basket.  Obiettivo minimo: trovare in quattro giorni un milione di euro. Strumento: la sottoscrizione di quote di 10 mila euro attraverso l’ azionariato diffuso.  Nutriamo molte perplessità, anche se magari saremo smentiti dai fatti e ce lo auguriamo. Non vogliamo insegnare ai gatti ad arrampicarsi, ma questo piano industriale sembrerebbe fare  acqua da tutte le parti. Mi spiego: generalmente il piano industriale si sottopone al cda e ai soci. Si definiscono gli obiettivi per il rilancio produttivo, si predispone un piano di investimenti, un piano di capitalizzazione destinato ad investimenti produttivi. Se le perdite superano il capitale netto i soci sono tenuti a ripianarle.  Nel piano industriale in questione si parte dai costi e si copre con delle entrate ipotetiche. O non abbiamo capito o qualcosa non funziona. Poi il tutto è calibrato su due anni, dando per scontato che la squadra non retroceda. Inoltre, nella voce uscite non sono previste cifre accantonate per i contenziosi con giocatori o fornitori. Sembrano cifre messe lì un po’ per caso. Domanda finale: l’azionariato diffuso nello sport, in Italia funziona? Che io sappia non ci sono casi concreti. Bisogna andare in Spagna ed in particolare a Barcellona per trovarli.  Con una tradizione quasi centenaria. Torino farebbe da apripista. Proporre di sottoscrivere 10 mila  euro con la possibilità di perderli nel giro di sei mesi solo per amore del Basket mi sembra un po’ troppo. E raggiungere un milione di euro in questo modo è molto ardimentoso. Inoltre (più o meno) abbiamo capito quanto ha tirato fuori il presidente Forni. Non sappiamo se l’amministratore delegato Feira abbia  sottoscritto cifre a fondo perduto per la società. Ma fare  appello alla passione sportiva è sempre  cosa bella e nobile, qualcosa di simile alla passione politica. Nel PCI si usava molto ripianare i conti sempre deficitari con delle campagne straordinarie di sottoscrizione: sottoscrizione per la stampa comunista, prestiti garantiti da quote formali per costruire case del Popolo.  Tutti ma proprio tutti i sottoscrittori sapevano che erano soldi a fondo perduto, iniziavano i dirigenti per dare il buon esempio. Mi sembra  che nel caso dell’Auxilium ci sia la passione dei tifosi ma sia necessario l’ esempio dei dirigenti.  Del resto se si è arrivati a questo punto un motivo ci sarà.  Ingeneroso appellarsi al destino cinico e baro.  Tanti, fin troppi errori. Errori non fatti direttamente dai tifosi, ma dalla dirigenza che ora si appella ai tifosi per salvare la situazione sportiva ed economica.Vedo un futuro difficile.
Patrizio Tosetto

Tatiana Andreoli in Turchia con la nazionale assoluta

Dopo le soddisfazioni raccolte nelle gare Indoor la nazionale italiana è pronta per l’esordio nella stagione all’aperto. Nei prossimi giorni sarà impegnata su due fronti con due squadre differenti. Da oggi a lunedì 8 aprile è in programma ad Antalya (Turchia) la decima edizione del Kahraman Bagatir Spring Arrows Tournament, evento cui partecipano tutti gli arcieri azzurri reduci dal raduno di Formia, tra cui Tatiana Andreoli (Iuvenilia). Da lunedì 8 a domenica 14 aprile gli azzurri saranno invece in gara all’European Grand Prix di Bucarest. Convocati nell’arco olimpico Marco Morello e il trentino Amedeo Tonelli, entrambi tesserati per Aeronautica Militare e Iuvenilia; nel compound ci sarà l’emiliana Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi). Le due gare rappresentano l’esordio nella stagione internazionale all’aperto delle nazionali arco olimpico e compound e i primi test in vista dell’appuntamento dell’anno: i Mondiali di ’s-Hertogenbosch (Paesi Bassi). Si terranno dal 10 al 16 giugno e oltre ad attribuire i titoli iridati assegneranno le prime carte olimpiche in vista di Tokyo 2020. Prima dei Mondiali però la nazionale italiana (olimpico e compound) sarà impegnata in due tappe di Coppa del Mondo: a Medellin (Colombia) dal 22 al 28 aprile e ad Antalya (Turchia) nel mese successivo. L’articolo completo a questo link
 
(Foto archivio)

Nuoto: Luisa Trombetti bronzo nei 400 misti

Si è aperto  a Riccione il Campionato Italiano Assoluto UnipolSai, evento clou della stagione nazionale del nuoto in vasca lunga, tappa obbligata – per gli azzurri delle nazionali assoluta e giovanile – sulla strada che porta ai Mondiali di Gwangju (21-28 luglio), agli Europei e Mondiali Juniores e alle Universiadi
 
 Tanti i piemontesi in gara fin dalla prima giornata, che tra record italiani e primi pass iridati ha visto Luisa Trombetti sul terzo gradino del podio. La nuotatrice torinese classe 1993, tesserata per Fiamme Oro e Rari Nantes Torino, in nazionale alle Olimpiadi di Rio 2016 e agli Europei dello stesso anno, ha vinto il bronzo nei 400 misti con il tempo di 4’42’’92. Si è piazzata alle spalle della vicecampionessa europea di specialità Ilaria Cusinato (Fiamme Oro/Team Veneto, 4’37’’45) e dell’altra azzurra Carlotta Toni (Esercito/RN Florentia, 4’42’’33). Terza dopo i primi 100 metri a delfino, ha perso una posizione nella frazione a dorso, prontamente recuperata nelle successive due vasche a rana. Ha quindi mantenuto la posizione negli ultimi 100 a stile libero, recuperando parecchio nei confronti di Carlotta Toni senza però riuscire a completare la rimonta. L’articolo completo con i migliori risultati degli atleti piemontesi su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190402201523&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

Il Torino si aggiudica lo scontro diretto con la Sampdoria, rilanciandosi nella corsa per l'Europa League

Doppietta del “Gallo” Belotti: blucerchiati battuti 2-1. E la Champions League non è poi così distante…
 
Un bel Torino torna alla vittoria (dopo la sconfitta interna 2-3 col Bologna di prima della sosta ed il pareggio 1-1 di Firenze di domenica scorsa) nell’importantissimo scontro diretto con la Sampdoria, piegata per 2-1 grazie alle reti del “Gallo” Andrea Belotti, a segno al 33′ e al 46′ del primo tempo. La rete di Manolo Gabbiadini all’83’ non impaurisce il Toro, che fa suoi tre punti importantissimi in ottica europea. Europea, ma quale? L’Europa League oppure la più importate (e ricca) Champions? La classifica vede ora i granata al quinto posto (a quota 48), a pari merito con Atalanta (che gioca stasera in casa col Bologna), Lazio (sconfitta per 0-1 a Ferrara dalla SPAL, ma anch’essa con una partita in meno -quella con l’Udinese-, che recupererà il prossimo 17 aprile) e Roma (bloccata sul 2-2 interno dalla Fiorentina): la quarta piazza, attualmente appannaggio del Milan (52 punti, fermato sull’1-1 a San Siro dall’Udinese) dista quattro lunghezze, che non sono poche, ma neppure tantissime, quindi è più che comprensibile fare un pensiero “indecente” all’ex Coppa dei Campioni. Con un Belotti al massimo, il Toro ha le carte in regola per conquistare l’accesso all’Europa League, cullando quel sogno chiamato Champions. Il prossimo turno di campionato vedrà i granata impegnati sabato (ore 15) a Parma, al cospetto degli emiliani sconfitti (2-3) in Ciociaria da un Frosinone penultimo ma (giustamente) per nulla rassegnato al ritorno in cadetteria.

Giuseppe Livraghi

La Juve convince in Sardegna e attende il Milan allo Stadium

Una buona Juve si è presentata ieri sera alla Sardegna Arena, nonostante le numerose ed illustri assenze; Allegri parte con un classico 3-5-2, in attacco Kean in coppia con Bernardeschi sin dal primo minuto. Un bel gol di testa di Bonucci nel primo tempo e un destro in area di Kean (4 centri in 4 partite, tra l’altro!) nel finale regalano a Madama una vittoria meritata e ben costruita. Il Cagliari cerca sin dai primi minuti di ingabbiare il centrocampo bianconero in spazi stretti, ma inutilmente: Pjanic in serata di grazia imposta ed inventa, Emre Can ancora una volta prezioso per qualità e quantità, insieme a Matuidi macina chilometri. La Juve prende possesso totale del campo, anche grazie ad un Cagliari sempre più arrendevole, ed al 21’ arriva il vantaggio: calcio d’angolo da sinistra, Pjanic mette una palla d’oro sulla testa di Bonucci, che insacca per l’1 – 0. Anche dopo il gol, la Juve continua a creare azioni offensive, mentre il Cagliari si vede solo al 39’ con un tiro in area di Pedro, che però finisce alto. All’inizio della ripresa, la squadra di casa tenta di mettere in difficoltà la Juve con un pressing più alto, ma inutilmente, perché i bianconeri sono decisamente agguerriti: al 60’ st, Caceres   deve uscire per infortunio muscolare, entra Bentancur ed Emre Can fa a fare il difensore centrale, tuttavia l’atteggiamento della Juve non cambia, anzi, si fa ancora più offensivo, con azioni pericolose sia da destra che da sinistra. Al 76’ st si rivede il Cagliari in area Juve: Pavoletti di testa tenta la conclusione, ma finisce alta sulla traversa. Il finale è un assedio della Juve nella metà campo dei padroni di casa, e Kean all’80’st ha una grande occasione da solo a tu per tu con il portiere, ma Cragno lo anticipa di testa. Dopo appena quattro minuti, però, ancora Kean firma il raddoppio: Bentancur va sulla destra e lancia un traversone che Moise trasforma in rete. La prestazione della squadra di Allegri è stata convincente anche dal punto di vista tecnico, dato che Szczesny non ha mai dovuto impegnarsi seriamente: il centrocampo della Juve ha letto alla perfezione la partita, tutta la squadra è stata attenta e ha saputo costruire anche qualche azione pregevole. Questo l’atteggiamento giusto per ricevere sabato allo Stadium il Milan di Gattuso. #finoallafine
 

Rugiada Gambaudo

 
 

Torino-Sampdoria, i precedenti tra i due tecnici

Quello di mercoledì sera (ore 21) sarà il nono confronto tra il tecnico granata Walter Mazzarri e il suo omologo sampdoriano Marco Giampaolo. Il bilancio è nettamente favorevole a “WM”: quattro vittorie a zero, con il corollario di quattro pareggi. La prima sfida ha luogo nell’ormai remota stagione 2006-2007, alla seconda giornata, con la Reggina di Mazzarri che ha la meglio per 2-1 sul Cagliari di Giampaolo: esonerato a dicembre (e poi richiamato), l’attuale tecnico blucerchiato “salta” la gara di ritorno. L’annata successiva, la tendenza non cambia, con Mazzarri, nel frattempo passato alla Sampdoria, che prevale sul collega, rimasto alla guida del sodalizio sardo (dal quale verrà esonerato nel novembre 2007): netto 3-0 sull’isola, all’undicesima giornata. La stagione 2008-2009 vede i due allenatori affrontarsi sia all’andata sia al ritorno, con la Sampdoria “mazzarriana” bloccata su un doppio pareggio dal Siena di Giampaolo (che coglie i primi risultati positivi al cospetto di “WM”): 0-0 alla quarta giornata in Toscana e 2-2 al ritorno in Liguria. I due successivi confronti sono relativi alle stagioni 2010-’11 e 2011-’12. In entrambe le annate Mazzarri è alla guida del Napoli, mentre Giampaolo nella prima è sulla panchina del Catania e la seguente su quella del Cesena (esperienze entrambe concluse con l’esonero): l’attuale tecnico della Sampdoria strappa un 1-1 casalingo alla quarta giornata dell’annata post-Mondiale, mentre la stagione successiva (alla seconda giornata) gli azzurri campani passano per 3-1 sul campo dei cesenati. Dopo un “buio” pluriennale, i due allenatori tornano ad incontrasi nel 2017-’18, in quel di Genova, con Mazzarri da poche settimane alla guida del Toro e Giampaolo sulla panchina della Sampdoria: 1-1 alla ventitreesima giornata (3 febbraio 2018). La tendenza positiva di “WM” nei confronti di Giampaolo continua anche nel confronto del successivo 4 novembre (cioè nella gara d’andata della corrente stagione), con entrambi i tecnici confermati sulle rispettive panchine: roboante 4-1 del Toro a Marassi, con reti granata firmate da Andrea Belotti (12′ e 43′) , Iago Falque (56′) ed Armando Izzo (78′).

Giuseppe Livraghi

Torino-Sampdoria, i precedenti

Il confronto di mercoledì sera (ore 21), autentico “crocevia” europeo per entrambe le compagini, sarà il numero 52, in casa del Toro in Serie A, tra i granata e la Sampdoria: i 51 precedenti vedono i torinisti in netto vantaggio, con 28 vittorie a fronte delle sole 8 dei liguri (15, invece, i pareggi). Torino nettamente avanti anche nel computo delle reti realizzate: 86-47. Il primo “incrocio” (che consiste anche nel primo confronto in assoluto tra i due sodalizi) ha luogo nell’annata 1946-’47, cioè la prima della società blucerchiata, sorta il 12 agosto 1946 dalla fusione tra la Sampierdarenese e l’Andrea Doria: 1-1 alla terza giornata (6 ottobre 1946), col vantaggio granata di capitan Valentino Mazzola al 32′ impattato da Giuseppe “Pinella” Baldini al 56′. La prima del Toro arriva già l’annata seguente, con un 3-2 datato 25 aprile 1948 (trentunesima giornata), con realizzazioni piemontesi firmate da Franco Ossola al 4′, Guglielmo Gabetto al 14′ e Danilo Martelli al 68′, mentre il primo successo sampdoriano si fa attendere addirittura fino al 1958-’59, quando alla diciannovesima giornata (8 febbraio 1959) i liguri espugnano per 2-1 il campo del Talmone Torino, rendendo vana la marcatura del granata Gino Armano (54′). La più pingue vittoria del Torino è il 5-1 della ventunesima giornata della stagione 2014-’15 (1° febbraio 2015), con reti granata firmate da Fabio Quagliarella (a segno al 16′, al 29′ su calcio di rigore e al 64′), Amauri (al 75′) e Bruno Peres (93′), mentre i più netti successi ospiti sono il 3-1 dell’annata 2008-2009 (ventinovesima giornata, 22 marzo 2009) e il 2-0 del 2013-’14 (ventiseiesima, 2 marzo 2014), con questo successo “all’inglese” che consiste nell’ultimo “colpaccio” blucerchiato in casa del Toro. L’ultima vittoria torinista è, invece, il 2-0 della quarta giornata della stagione 2015-’16 (20 settembre 2015, con doppietta di Quagliarella, a segno al 17′ e al 24′), mentre l’ultimo pareggio è il 2-2 della scorsa annata (quarta giornata, 17 settembre 2017): doriani avanti già al 1′ con Duvan Zapata, sorpasso granata con Daniele Baselli (13′) ed Andrea Belotti (14′), pareggio ospite al 34′, con un acuto Quagliarella (autore, quindi, del classico “goal dell’ex”). Le due compagini si sono, inoltre, affrontate nella Città sabauda anche in Serie B (due volte) ed in Coppa Italia (undici). Per quanto riguarda la cadetteria, si ha un “bottino pieno” dei granata, vittoriosi per 1-0 nel 2000-2001 (quinta giornata, 2 ottobre 2000, con rete di Marco Ferrante al 21′) e per 2-1 nel 2011-’12 (ventottesima, 20 febbraio 2012, reti toriniste di Mirko Antenucci al 19′ e Riccardo Meggiorini all’86’). Ben più lunga la lista dei confronti nella “Coppa della coccarda”, che inizia nel 1967-’68, col successo granata nel primo turno (3 settembre 1967): 1-0, grazie ad un’autorete di Francesco Morini al 44′. Altro successo 1-0 dei padroni di casa nella semifinale di ritorno dell’edizione 1981-’82 (31 marzo 1982): dopo l’1-2 dell’andata in Liguria, i granata accedono alla finale grazie alla rete di Paolo Beruatto al 37′. Nulla di fatto (0-0) sia nel ritorno dei quarti di finale dell’edizione 1983-’84 (10 giugno 1984, col Toro qualificato in virtù dell’1-1 dell’andata in trasferta), sia nell’andata dei quarti di finale del 1984-’85 (12 giugno 1985, con i doriani qualificati grazie alla successiva vittoria 4-2 nella gara di ritorno in Liguria), per poi giungere alla prima vittoria della “Samp” nel 1985-’86, con un 4-3 (datato 24 maggio 1986) nel ritorno degli ottavi di finale, che vale agli ospiti (già vittoriosi per 2-0 nella gara d’andata in casa) l’accesso al turno successivo. Nel 1987-’88 si contano, in terra di Piemonte, ben due confronti tra il Toro e il “Baciccia”, entrambi sostanzialmente negativi per i padroni di casa, sconfitti per 2-0 nel confronto valido quale quinta giornata del turno eliminatorio (6 settembre 1987) ed inutilmente vittoriosi per 2-1 (dopo i tempi supplementari) nel ritorno della finale: il 19 maggio 1988, il Torino (sconfitto per 0-2 nella gara d’andata a Marassi) riesce a recuperare la situazione grazie alle autoreti di Pietro Vierchowod al 5′ e di Antonio Paganin al 35′, salvo poi incassare la realizzazione ospite (opera di Fausto Salsano) al 112′, dovendo dire addio al trofeo. Nel 1990-’91 e nel 1997-’98 arrivano due successi granata, purtroppo inutili per la qualificazione: nel primo caso, l’1-0 dell’andata dei quarti di finale (6 febbraio 1991, rete di Gianluigi Lentini già al 1′) viene “bruciato” a causa di una sconfitta col medesimo risultato nella gara di ritorno a Genova (coi blucerchiati qualificati ai rigori), mentre nel secondo il 2-1 dell’andata dei sedicesimi (3 settembre 1997, con reti di Marco Ferrante al 7′ e al 15′) viene ribaltato al ritorno dai doriani, vittoriosi in Liguria per 3-1. Torino senza vittorie (ed eliminato) anche nelle ultime due occasioni: 2-2 nel ritorno del secondo turno dell’edizione 2001-2002 (25 ottobre 2001, con qualificazione ospite per via delle reti realizzate in trasferta, dopo l’1-1 dell’andata a Marassi) e secco 2-0 blucerchiato nell’andata degli ottavi di finale del 2004-2005 (19 novembre 2004, col Toro poi inutilmente vittorioso per 2-1 nella gara di ritorno nella “Superba”). Quindi, in Coppa Italia si contano 11 confronti, con 5 vittorie del Torino a fronte delle 3 della Sampdoria (3 anche i pareggi), mentre il computo delle reti è in perfetto equilibrio: 12 per parte. Ricapitolando, tra Serie A, Serie B e Coppa nazionale, il Torino ha ospitato la Sampdoria 64 volte, conquistando l’intera posta in 35 occasioni, contro le 11 della “Samp” (18, invece, i pareggi). Il Toro è nettamente in vantaggio anche nel conteggio delle reti: 101-60.

Giuseppe Livraghi