SPORT- Pagina 358

Sassari – Fiat Torino, una sconfitta non gradevole

Il primo pensiero vola verso Larry Brown: speriamo rientri presto per poter dare una scossa ad una squadra in evidente crisi di identità. Costruita per correre, dinamica e pronta a bruciare il parquet con le proprie accelerazioni, in questo momento sembra un pochino imbrigliata tra le pieghe di un continuo rimescolamento di carte. La squadra, nonostante tutto non è per nulla debole, anzi, ma sicuramente mancano le energie derivate dalla forza che il coach Brown saprà sicuramente rigenerare anche con la sola sua presenza. Difficile al momento parlare dei singoli, che a turno si esibiscono in giocate da campioni e, a volte, in imbarazzanti uno contro tutti per risolvere una situazione che si è protratta, per paura di giocare in fretta la palla, per troppo tempo. Non si capisce dove sia il limite o il pregio. Le scelte possono sempre essere due: esaltare i pregi o limitare i difetti. Diciamo che gli entusiasti e gli ottimisti volano sul primo dei due, i pragmatici non sicuri viaggiano sul secondo. La FIAT Torino di quest’anno ha un roster USA “molto ottimo” per il budget possibile per questa stagione, ma sicuramente nel DNA di questi giocatori c’è corsa, atletismo e spettacolo più che la ricerca affannata dello schema. Saperlo o osservarlo non è difficile. Ma, nonostante tutto la squadra non cede mai facilmente. E anche questa volta è stato così. Sicuramente la pattuglia “Italiana” non riesce a dare un apporto sufficiente quando in campo non ci sono i protagonisti, anche se la voglia c’è tutta ma non sempre è proporzionata al bisogno. A volte si gioca in attacco, ma esistono dei “buchi neri” in difesa che costringono tutti a correre di più e fatalmente uno degli avversari resta libero.Ma non è importante: siamo solo all’inizio del campionato. Trento, finalista degli ultimi due campionati è ferma a 0 vittorie e 4 sconfitte; la “splendida” Brescia è a 1 vittoria e 3 sconfitte, e la “formidabile” Bologna ha i punti della FIAT Torino: quindi, visti anche i risultati delle altre “presunte” grandi, direi che Torino è addirittura oltre… . Ma si sa, l’erba del vicino non solo è più verde, ma sembra anche più alta. Il futuro è ancora molto lungo e mercoledì sera arriverà al Palavela un “Malaga” tutto da gustare… . Ex squadra Eurolega con voglia di riscatto in Eurocup, si presenterà per vincere con tutte le sue forze. La FIAT ha delle possibilità ovviamente, ma non sarà facile contro quella che sembra essere una delle favorite del torneo. Correre e difendere: uno stile molto spettacolare che ha nel suo pregio la velocità e nel suo limite la possibilità di fare errori. Si può scegliere, nel basket, se vincere segnando un punto in più degli avversari o facendo loro segnare un canestro di meno: sono mentalità, ma la mentalità si costruisce con la volontà e con l’entusiasmo, e questa squadra ne ha bisogno. La fortuna non si è ancora accorta in questa stagione delle sorti dell’Auxilium, e sarebbe bene che, a svegliarla, ci fossero i tifosi che più di ogni altra persona gioiscono nel veder vincere i colori gialloblù. Ma il basket non è sport di fortuna, e, se lo è, è limitata a pochi rari momenti. Non si vince per un solo episodio, ma si può perdere per la mancanza di stimoli.La FIAT Torino ha appena acceso i motori, è un cantiere aperto e, comunque, naviga in buone condizioni nonostante quattro trasferte “indecenti”: sono circa 15 giorni che la squadra si allena a sprazzi e che gestisce allenamenti nei quattro angoli d’Europa e Italia. Da Kazan a Reggio Emilia, da Reggio Emilia a Vilnius, da Vilnius a Sassari e tutto questo tra voli aerei, trasferte in pullman e attese lunghe in aeroporti. E’ vero che i ragazzi sono giovani, ma insomma, avere il tempo per allenarsi sarà già un successo. E con “the human legend” Larry Brown, tutto sarà più facile… e sabato è in arrivo un’altra squadra “materasso”: l’Armani Milano. Diciamo così: il calendario non ci ha proprio steso un letto di rose per iniziare, ma le “vaccinazioni” servono proprio per reagire contro le intemperie. E la FIAT Torino c’è. Go AUX!

Paolo Michieletto

 

BOWLING: GSPM TORINO SUL TETTO D’ITALIA CON IL DUO MANZO-SCIALÒ

Ottime prestazioni anche per gli altri gialloblù in gara, che valgono il quarto posto finale nel ranking a squadre

 

Torino ha fatto strike, nel vero senso della parola: il Gruppo Sportivo Polizia Municipale, infatti, ha ottenuto nei giorni scorsi un risultato di assoluto prestigio ai campionati nazionali ASPMI di bowling, tenutisi in Campania, nel Salernitano. Più dettagliatamente, la compagine sabauda ha conquistato il titolo italiano nel doppio amatori grazie alle prodezze balistiche del duo composto da Simone Manzo e Andrea Scialò, capaci di risultare efficaci e precisi al tiro e di indovinare costantemente la traiettoria migliore sulla quale indirizzare la propria sfera a tre fori. L’impresa dei vigili gialloblù, tuttavia, va oltre il tandem Manzo-Scialò e contempla anche gli altri quattro atleti (più uno) iscritti alla tenzone tricolore: si tratta, nello specifico di Marta Bertolotti, Annunziata Fresolone, Emanuela Milano e Silvia Rebeccato, ai quali si è aggregato, nel singolo, il presidente del GSPM Torino, Massimo Re. «Sono davvero soddisfatta di tutti i nostri giocatori, quest’anno abbiamo centrato risultati estremamente positivi», ha commentato a margine della competizione la responsabile del settore bowling del Gruppo Sportivo torinese, Annunziata Fresolone. «Oltre allo scudetto di Manzo e Scialò, abbiamo conseguito un brillante quarto posto nel ranking a squadre e piazzato tre nostri portacolori nelle prime dieci posizioni. Il bilancio di questo torneo, dunque, non può che farci sorridere, se consideriamo anche che, purtroppo, una nostra compagna, Anna Cirone, è stata fermata da un infortunio rimediato 24 ore prima della partenza per il Sud Italia che le ha impedito di prendere parte alla spedizione». Una realtà, quella del bowling, che si sta consolidando rapidamente all’interno del GSPM Torino: «Abbiamo iniziato quest’avventura tre anni fa – ha asserito Fresolone – e ci siamo sempre classificati ai primi quattro posti della graduatoria nazionale». La strada, insomma, pare tracciata e, almeno fino a questo momento, lastricata di successi. Birillo dopo birillo.

 

 

Allegri: “Noi bravi. E complimenti all’Empoli”

Massimiliano Allegri, nel suo  tweet del dopo partita scrive: “Bravi a vincere una partita difficile, e complimenti all’Empoli, avversario capace di metterci in difficoltà. La stanchezza, quando si fa sentire, va combattuta con la tecnica e la pazienza”. Così il tecnico della Juve sulla rimonta contro l’Empoli.

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Mazzarri: “Non accetto l’arroganza del potere”

Dopo la partita tra Torino e Fiorentina, finita in pareggio 1-1 parla il tecnico granata Walter Mazzarri  su DAZN: “Siamo stati subito in salita, quasi un autogol e poi la squadra ha cominciato a giocare come piace a me, contro una squadra forte. La mia squadra è stata brava, sa giocare bene, nonostante, e arrivo al sodo, mi hanno buttato fuori subito. Questa arroganza non mi va bene da parte del potere e mi riferisco agli arbitri. Io ho chiesto spiegazioni per il fallo e mi hanno buttato fuori, sono stanco, è una vita che alleno e non sono un pivello”.

 

(foto: Luca Tonatto)

Finale Golfindustria Cup 2018

Il 28 ottobre avrà luogo la finale del Golfindustria Cup, il circuito golfistico patrocinato dall’Unione Industriale di Torino, che vedrà scendere sul green del Royal Park – I Roveri circa 70 giocatori, oltre ai finalisti che si batteranno per l’assegnazione del titolo di Vincitore 2018 e i soci Golfindustria, tra i quali emergerà il Campione Sociale 2018

Alla cerimonia di premiazione saranno presenti il Presidente e Vicepresidente di Golfindustria, rispettivamente Giuliano Vezzani e Giancarlo Somà, Silvia Rimoldi di KPMG, che negli ultimi sette anni è stato Title Sponsor dell’intero circuito, e il Direttore e Amministratore Delegato del Royal Park – I Roveri Marco Aquilino. “Siamo al termine della nona edizione del circuito, che quest’anno nelle sue dieci tappe ha toccato i green del Golf La Pinetina (CO), del Riviera Golf Resort, vicino a Rimini, e del bellissimo Golf Club Torino, per citarne alcuni. Non potremmo essere più soddisfatti: il golf continua ad essere una realtà estremamente interessante per le aziende legate a Confindustria e non solo” spiega il Presidente di Golfindustria Giuliano Vezzani. Poi continua: “Durante la cerimonia di premiazione presenteremo già gran parte delle novità 2019”.

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BIOGRAFIA: Il Golfindustria Cup è il circuito golfistico nato nel 2009 dall’omonima associazione sportiva dilettantistica, aggregata alla F.I.G. (Federazione Italiana Golf) e finalizzata allo sviluppo e promozione dell’attività golfistica nel mondo di Confindustria. Il progetto è da sempre sostenuto da sponsor istituzionali e patrocinato dall’Unione Industriale di Torino, nonché da strutture territoriali locali di Confindustria (www.golfindustria.itfacebook.com/golfindustria). Alla cerimonia, che si svolgerà intorno alle 18.30/19:00, seguirà un rinfresco post premiazione. Sono previsti alcuni omaggi per i giornalisti partecipanti. Chiediamo gentile conferma in caso di partecipazione.

Riapre il Tazzoli e riparte la stagione dell’Ice Club Torino

Nella scorsa stagione gli atleti hanno preso parte ad appuntamenti di altissimo livello come i Giochi Olimpici di Pyeongchang 2018, i Campionati Europei di Mosca, tappe di Grand Prix junior, Mondiali junior
Dopo la metà di ottobre, al termine dei lavori di ristrutturazione che hanno reso inagibile l’impianto per parecchi mesi, riaprirà finalmente il Pala Tazzoli. La chiusura del palazzetto del ghiaccio torinese aveva causato grande preoccupazione alle società sportive, agli atleti, alle famiglie e a tutti gli appassionati degli sport del ghiaccio (dal pattinaggio artistico a quello di velocità fino all’hockey)   che avevano già dovuto fare i conti con la destinazione del Palavela ad altri scopi. L’Ice Club Torino Asd, la società piemontese che, negli ultimi anni, si è maggiormente distinta, rappresentando con i suoi pattinatori l’Italia in molte gare nazionali e internazionali, darà inizio ai corsi per la nuova stagione 2018-2019. Nella scorsa stagione gli atleti dell’Ice Club Torino hanno preso parte ad appuntamenti di altissimo livello come i Giochi Olimpici di Pyeongchang 2018, i Campionati Europei di Mosca, tappe di Grand Prix junior e, infine, ai Mondiali junior, sia nella categoria singolo femminile, sia in quella delle coppie di artistico. Inoltre, l’Ice Club Torino, ai Campionati italiani di Milano dello scorso anno, si è aggiudicata la medaglia d’argento nel singolo femminile categoria senior, la medaglia d’oro nel singolo femminile categoria junior e in quella delle coppie di artistico categoria junior, la medaglia di bronzo nella categoria maschile junior. I pattinatori della società si sono aggiudicati, inoltre, l’oro negli Advanced Novice – singolo maschile e l’argento nei Basic Novice – singolo femminile.  Il club torinese, guidato da Claudia Masoero ed  Edoardo De Bernardis, vanta uno staff tecnico di alto livello con esperienza internazionale.  La   società   si   occupa   di   promuovere   il   pattinaggio   in   Piemonte   e   in   Italia   e   si   dedica all’insegnamento delle specialità di singolo femminile e maschile, artistico di coppia e di danza sul
ghiaccio.
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Barbara Castellaro

Alla Lugano Cup 2018 brilla Anais Coraducci

Primo successo stagionale per l’italosvizzera Anais Coraducci, tesserata per l’Ice Club Torino Asd, che ha conquistato una preziosa medaglia d’oro nella Lugano Cup 2018, gara nazionale e internazionale che si è svolta il 20 e 21 ottobre. La Coraducci, giovanissima pattinatrice della nazionale svizzera, nata nel 2003 a Cheyres, dopo un brutto infortunio che l’ha tenuta ferma per 5 mesi durante la scorsa stagione, ha esordito, quest’anno, nella categoria senior, totalizzando, alla Lugano Cup, nel programma libero, in netto miglioramento rispetto alle stagioni precedenti il punteggio tecnico molto alto di 55.60, con il quale ha superato il tecnico (52.86 punti) ottenuto dalla sua connazionale campionessa svizzera, l’olimpionica di Pyeongchang Alexia Paganini nella gara di Budapest di questo stesso fine settimana. L’atleta svizzera che, dopo aver preso parte allo stage estivo dell’Ice Club Torino a Cerreto Laghi, ha deciso di trasferirsi nel capoluogo piemontese per allenarsi con Edoardo De Bernardis, ha vinto, nella sua gara d’esordio, sia il programma corto che quello lungo totalizzando 144.36 punti e presentando, nel lungo, musiche di Einaudi. In un momento in cui si parla di fughe di talenti anche sportivi è importante sottolineare che la giovanissima Anais Coraducci non è la prima atleta straniera ad affidarsi allo staff dell’Ice Club Torino. Negli anni passati, infatti, si sono allenate in Piemonte pattinatrici provenienti dalla Finlandia, dalla Slovacchia e le tedesche Sarah Hecken, olimpionica a Vancouver 2010, e Nathalie Weinzierl, olimpionica a Sochi 2014 e campionessa tedesca 2015 e 2017. Inoltre, anche Carolina Kostner, durante la sua carriera, ha trascorso alcuni mesi a Torino, seguita da Edoardo de Bernardis.

Barbara Castellaro

www.iceclubtorino.it

 

Allegri: “Vincere non era da tutti”

Massimiliano Allegri scrive soddisfatto sui social  dopo la partita contro  il Manchester United: “Non solo la concentrazione, ma anche i ritmi giusti per quasi tutta la partita. Vincere in questo stadio non è da tutti,  complimenti ai ragazzi”. 

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Reggio Emilia – Fiat Torino, una vittoria di tanti

Finalmente una prova convincente, una partita che non lascia dubbi sulle potenzialità di questa squadra. Una partita condotta senza problemi nonostante la squadra di Reggio Emilia non fosse “un materasso”, visto come aveva giocato finora

La FIAT Torino di quest’anno è un concentrato di energia pura da playground americano e simpatica follia che talvolta sfora un pochino dalle righe, ma consente di avere momenti di bellissimo basket ad alta velocità, come in alcune azioni sembra palese ed evidente, con lunghi che giocano da play e guardie che recuperano rimbalzi a livelli stratosferici. In tutto questo, finalmente anche la compagine italiana comincia ad essere importante con contributi di qualità che permettono alla squadra di giocare a diversi livelli di gioco costringendo gli avversari a modificarsi per resistere, ma la FIAT è stata comunque nettamente superiore. Una partita non più ad onde ma ad “ondate” dei giocatori: nel primo quarto un super Mc Adoo, nel secondo “Jamil-one” Wilson in versione NBA, nel terzo quarto un Carr in edizione de luxe e nel finale una partecipazione sul palco di tutti i protagonisti, per un finale da quasi 100 punti che dovrebbe già da solo garantire della qualità di questa squadra. Infine, un pensiero va a Paolo Galbiati che si trova momentaneamente sulle spalle la squadra, visti i necessari tempi di recupero del coach mito Larry Brown dalla piccola “surgery” in USA: è sotto tensione, visto che tutti i giocatori hanno in mente Larry, e si vede, ma crediamo che se riuscirà a cogliere il lato ispirato della pattuglia statunitense che ha la FIAT Torino e a guidare la loro energia cavalcandola da splendido “jockey” quale ha già dimostrato di essere non opponendosi ma gestendola magari con un po’ di sorrisi (che mai guastano anche nello sport), potrà dimostrare che il suo ruolo di assistente è solo temporaneo, in attesa di esplodere definitivamente nel gotha degli allenatori. In tutto questo simpatico movimento è chiaro come tutto quello che si sta muovendo intorno a questa squadra stia piano piano conducendo ad un movimento sussultorio quale quello di un sommergibile che esca rapidamente in emersione dalle acque profonde: prima salta fuori, poi ricade, si assesta e poi gradualmente ritrova la linea di navigazione, solcando il mare tra le onde agitate di un campionato sempre più equilibrato e un Eurocup con squadre di dimensione sempre più forti anno dopo anno. La strada è tracciata e Torino, anche a detta dei commentatori televisivi “accreditati”, è una delle squadre più interessanti del campionato. Le difficoltà sono sempre tante, e la prima di tutte sono gli avversari: come non è solo colpa propria se si perde, così se si vince non è demerito degli avversari. Questa mentalità è gretta, povera e tipica di chi “tifa contro”. Ma la FIAT Torino Auxilium di quest’anno è una squadra in crescita-cantieristica, e il frutto del lavoro è una vittoria meritata: la strada è davanti, ora bisogna correrci sopra.

Paolo Michieletto

 

CAMPIONATI ITALIANI ASPMI DI CORSA CAMPESTRE: IL GSPM TORINO SALE SUL PODIO CON LUISELLA TANDA

Buoni risultati anche fra gli uomini: i vigili sabaudi si piazzano così al quarto posto nella generale a squadre

 

Nella giornata di domenica 21 ottobre il parco naturale di Lama Balice, in Puglia, al confine tra Bari e Bitonto, ha ospitato la quarantasettesima edizione dei campionati italiani ASPMI di corsa campestre, manifestazione associata a una gara targata Fidal, che ha registrato all’incirca 400 podisti al via.

Anche il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino ha preso parte alla tenzone, svoltasi su un percorso sterrato e prevalentemente pianeggiante, che includeva due tracciati diversi: uno di 6 chilometri, ideato per gli uomini e costituito da tre giri da compiersi all’interno di un circuito ricavato fra i vigneti del parco e dagli ultimi mille metri caratterizzati da una discesa e da un’immediata risalita verso l’arrivo, ubicato presso la storica Villa Framarino, e uno di 4 chilometri, riservato alle donne.Venendo ai risultati, nella competizione maschile si è imposto Diego Frontini del GS Ancona, mentre fra le quote rosa ha trionfato l’intramontabile Vincenza De Vitis (GS Brescia), alle cui spalle si è piazzata la portacolori del GSPM Torino Luisella Tanda, medaglia d’argento assoluta e oro di categoria.Buoni piazzamenti anche nella gara maschile per gli atleti sabaudi, con un terzo posto di categoria per Giuseppe Adamo e due quinti posti di Alessio Colucci e Cristian Bertaina; quest’ultimo, responsabile della compagine podistica gialloblù, ha commentato: «Va in archivio una bellissima edizione dei nazionali ASPMI, sicuramente una delle migliori di sempre, nella quale l’accoglienza e la disponibilità dimostrate dai colleghi di Bari sono state davvero esemplari, senza dimenticare il fascino di una città che ci ha stupito per meraviglie e sapori. Il circuito era entusiasmante, completamente immerso nella natura del territorio, ma non presentava un coefficiente di difficoltà eccessivamente elevato».

Per quanto concerne i piazzamenti dei suoi compagni, Bertaina ha asserito: «Complessivamente il nostro team, composto da 8 atleti (oltre ai già menzionati Tanda, Adamo, Colucci e Bertaina erano presenti anche Massimo Benincasa, Silvano Ferrero, Andrea La Rosa e Andrea Pisoni, ndr) e condizionato da alcune defezioni importanti, si è comportato bene, classificandosi in quarta posizione nel ranking a squadre, nel quale siamo stati preceduti da Milano, Bari e Bologna».

Un plauso finale va «all’organizzazione, che è stata davvero perfetta; rivolgo quindi un sentito ringraziamento da parte nostra ai colleghi di Bari. Adesso inizieremo a lavorare per gli appuntamenti ASPMI in programma nel 2019 a Como e L’Aquila, ai quali cercheremo di presentarci ancora più competitivi».