La partita di ieri sera in Germania è servita essenzialmente per migliorare le statistiche della squadra bianconera in Champions: eguagliato il record di punti di Capello (2004/2005) e di Lippi (1996-1997). Per il resto, se si volevano vedere intensità, gioco e schemi…nulla da fare, tutto rimandato (si spera) alla prossima gara, che forse regalerà altre emozioni, dato che agli ottavi si inizia a non scherzare più
Sarri parte con il solito 4-3-1-2, insistendo con Bernardeschi dietro le punte (CR7 e Higuain) e un centrocampo e una difesa inedite, viste anche le assenze forzate: dentro Rabiot in mezzo con Pjanic e Danilo, ditero coppia centrale Rugani – Demiral.
Il primo tempo vede le squadre attaccare a sprazzi, ma nella Juve si nota pochissimo gioco a centrocampo, sia nel portare su i palloni che nel contrastare la discesa avversaria: Rabiot ancora insufficiente, Pjanic prestazione incolore, non degna di uno con i suoi piedi e la sua testa, specie considerando il tenore dell’avversario.
Qualche occasione per Ronaldo e Higuain ma su azione personale, entrambi sono arrivati a lambire il palo, e il PIpita la spedisce anche altra sulla traversa.
La ripresa si apre senza cambi per la Juventus, nulla cambia nemmeno a livello di gioco e allora Sarri gioca la carta argentina: dentro Dybala per Bernardeschi, e la mossa dà ottimi frutti alla mezz’ora, quando la Joya crossa per CR7 dalla sinistra e Cristiano deve solo appoggiarla in rete.
Da questo punto in poi, il Bayer tenta comunque di sorprendere i bianconeri in contropiede, ma la Juve si fa più attenta e Buffon fa buona guardia; il tridente però ormai è ispirato e Higuain chiude il match infilando in rete un rasoterra su assist di Dybala.
Ora non resta che aspettare il sorteggio per gli ottavi, sperando che il nome del prossimo avversario possa far emergere gioco e schemi a centrocampo.
Ovunqueecomunque#finoallafine#
Rugiada Gambaudo