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Vittoria in coppia al Trail del Monte Soglio

Il pazzo clima che ha contraddistinto tutto il mese di maggio non ha mancato d’influire anche sull’11esima edizione del Trail del Monte Soglio, la classica dell’offroad di Forno Canavese (TO) dove gli organizzatori e gli oltre 700 iscritti sono stati messi a durissima prova dalle condizioni meteorologiche. Nel cuore della gara, quando erano trascorse oltre 5 ore dalla partenza della gara principale, il Gir Lung di 72 km per 4.400 metri, un fortissimo temporale si è abbattuto sul percorso, con la grandine che ha tempestato il tratto da Cima Soglio a Peretti Griva imbiancando totalmente i sentieri. La direzione di gara è stata così costretta, per motivi di sicurezza, a fermare molti concorrenti all’altezza del Rifugio dell’Alpe Soglia.
Il clima ha fortemente influito anche sullo sviluppo agonistico della gara, non facendo mancare i colpi di scena: inizialmente si era posto al comando della corsa Andrea Biffi, seppur insidiato a pochi secondi da Alessandro Macellaro. Dopo il 30° km però Biffi era costretto a rallentare e Macellaro ne approfittava per andare in fuga. Nel tratto verso Pian Audi (km 53) rientrava su di lui Daniele Fornoni e i due procedevano sempre a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro fino all’arrivo, dove decidevano di tagliare il traguardo insieme evitando la volata e condividendo una vittoria che, in una giornata simile, ha un sapore molto particolare. Per Fornoni è la seconda vittoria dopo quella del 2015 e il quarto podio in cinque anni mentre Macellaro era giunto secondo lo scorso anno. 9h07’16″ il loro tempo finale, a far loro compagnia sul podio Nicolas Statti, autore di una grande rimonta nel tratto conclusivo fino ad arrivare a 2’18″ dai vincitori. Fra le donne netto successo per Sonia Glarey, al comando sin dalle prime battute, in 9h59’50″, ottava assoluta. Seconda Laura Barale a 59’24″.
Nel Gir Curt, di 39 km per 2.400 metri, l’evoluzione della corsa è stata decisamente più fluida: Lorenzo Facelli si è posto subito al comando, insidiato inizialmente da Stefano Radaelli che è rimasto con lui fino al giro di boa per poi staccarsi irrimediabilmente. Facelli ha proseguito fino al traguardo chiudendo in 3h054’09″ accumulando 2’03″ su Radaelli mentre terzo ha chiuso Alessandro Pittatore a 7’11″. In campo femminile prima posizione per Marina Cugnetto in 4h50’13″, con 1’11″ su Chiara Macocco e 8’09″ su Valeria Marasco, autrice di una straordinaria rimonta considerando che a metà gara era solamente settima.
Un’edizione davvero difficile nella sua gestione quella appena vissuta e certamente non sarebbe andata in porto senza l’apporto di oltre 200 volontari che per tutta la giornata hanno lavorato anche sotto l’acqua, ma non va dimenticato il contributo delle associazioni del territorio e degli sponsor che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, già proiettato verso il 2020, sperando magari in un clima più mite.
 
 

Verso Torino-Lazio: il Toro alla caccia dei tre punti

Da “spareggio” per l’Europa League a gara dal significato ridimensionato. In sintesi, questa è stata la “metamorfosi” della partita di domenica (inizio alle ore 15) tra il Toro e la Lazio. La vittoria dei capitolini in Coppa Italia, infatti, ha proiettato il sodalizio bianco-celeste in Europa League: in caso di sconfitta nella finale della Coppa nazionale, invece, “quelli che hanno portato il calcio a Roma” avrebbero dovuto conquistarsi la qualificazione europea mediante il campionato, cioè battagliando col Torino per la settima posizione. Tutto finito, dunque, per il Toro? Attualmente sì, ma resta la possibilità d’accesso all’ex Coppa UEFA, qualora il Milan mancasse la qualificazione alla Champions League e rinunciasse (per i noti problemi) alla partecipazione all’Europa League: il sogno europeo torinista, quindi, non è ancora sopito. Comunque, il Torino ospiterà la Lazio con l’intento di riscattare la brutta sconfitta di Empoli, in modo da accomiatarsi al meglio dai suoi sostenitori. Il sodalizio del presidente Urbano Cairo è stato protagonista di una stagione più che positiva: sempre in corsa per la qualificazione europea (arrivando addirittura a poter cullare il sogno della Champions), due sole sconfitte in trasferta, massimo punteggio raggiunto da quando la vittoria vale tre punti (cioè da 1994-’95), vittorie di prestigio (con Inter e Milan, entrambe piegate al “Grande Torino”) e prestazioni “da Toro” che hanno rinsaldato il legame tra la squadra e i suoi tifosi. I granata meritano d’essere salutati con un grande applauso da tutto lo stadio, sperando che la stagione 2019-’20 inizi il prima possibile, cioè coi preliminari di Europa League. Torino-Lazio sarà l’ultima gara per Emiliano Moretti, che appende gli scarpini al chiodo dopo ventun anni di carriera (sei dei quali al Torino) e 600 presenze totali da professionista, destinate a diventare 601 domenica: professionista esemplare, merita (senza voler nulla togliere agli altri “alfieri” torinisti) un applauso supplementare. Entrerà nello staff dirigenziale del Torino: farà sicuramente bene anche in tale veste.
 

Giuseppe Livraghi

 

Storie di glorie nel basket: voglio sognare Lorenzo Caroti

Mercoledì 22 maggio 2019. Guardo in TV una partita dei playoff di A2 di basket italiano: Treviglio contro Verona, forse più per vedere Vujacich (che tanto “male” fa al cuore di noi Torinesi, risognando l’ultimo suo canestro della vittoria della Coppa Italia di sembra ormai quasi un secolo fa…) che la partita in sé…e molto tristi per il nostro basket cittadino.
Sorrido pensando a come vorrei almeno vedere con mia moglie…almeno il campionato di A2 il prossimo anno a Torino dopo anni di A1… e vedo giocatori mai visti. Sorrido amaramente e ricordo di quando a Treviglio andavo come giocatore di basket in trasferta con la mia squadra quando ancora era C e la ricordo come trasferta “lunga”. Come si modificano le distanze nel tempo quando da giovane tutto sembra una conquista e tutto sembra lontano…con le trasferte in pullman e gli amici insieme… .Mentre la partita prosegue, vedo un ragazzo, che scopro essere giovanissimo nato nel 1997, anno in cui purtroppo già insegnavo a quello che una volta era l’ISEF di Torino, ora facoltà di Scienze Motorie, che gioca. Vedo purtroppo solo gli ultimi minuti del quarto quarto perché prima avevo appena visto una partita dei playoff di A1. Sento le sue statistiche: 1 su 19 al tiro!!! Non credo nemmeno che dovrebbe stare in campo uno così… . Non pago, sbaglia anche uno dei due tiri liberi che visto il risultato dei tempi regolamentari non permettono alla sua squadra di vincere e si va ai supplementari.Iniziano i supplementari ma lui non è in panchina, come tutti coloro che non lo conoscono si aspetterebbero, è in campo e il suo allenatore gli dà fiducia. Incredibile.
Ma i Santi del Basket sono in agguato…attendono solo Lorenzo Caroti.44 secondi alla fine. Treviglio sotto di uno palla in angolo a Lorenzo: ha in mano il suo destino e può scegliere; eroe o disfatta, coraggio o supina accettazione di una triste realtà. Non esita, tira da tre punti e segna. Più due Treviglio.Si ritorna in difesa e lui riesce a far sbagliare il play avversario. Mancano ancora tanti secondi, troppi per tenere la palla fino alla fine. Passa il tempo e lui ha la palla in mano. Sasha Vujacich, uno che ha vinto due titoli NBA e una Coppa Italia con Torino (sigh!) lo guata: da oltre 7 metri Lorenzo non chiude gli occhi, si alza e tira nuovamente, ed è ancora canestro da 3! E’ l’apoteosi, l’epifania di alcuni santi del basket che sanno dipingere scenari splendidi sul parquet come se fosse, con il debito rispetto, una Cappella Sistina dei sogni sportivi.Una linea di 44” tra l’abominio e la Gloria. Quel piccolo lasso di tempo in cui ognuno di noi può fare la differenza ignorando i propri errori ma consapevoli dei propri mezzi ci proviamo ancora.Lorenzo Caroti “siamo” tutti noi quando pensiamo che tutto stia andando male ma non perdiamo la Forza e il Coraggio; quando siamo come nella poesia di Kipling “Se” nel passo in cui dice, più o meno…”..e quando tutti hanno perso la fiducia in te e tu non puoi far altro che dirti: su!”, … e invece di mollare tiri lo stesso a canestro.Quando la differenza la fai tu, con le tue scelte, e sai che potresti pagarle (se avesse sbagliato, ora non saremmo qui a parlare di Lorenzo Caroti) ma quando sogni sai che ce la puoi fare.Quando riprendiamo l’energia dei 20 anni, quando pensiamo che tutto sia possibile e quando qualche volta ce la facciamo allora torniamo a vivere. E Lorenzo Caroti, un ragazzo di vent’anni, a modo suo ha svoltato verso la Gloria.Grazie Lorenzo. Se come spero Torino tornerà nel basket che conta e dovessimo giocare contro, bè vorrei il tuo autografo sulla mia maglia. A presto e buon divertimento!

Paolo Michieletto  


 

Torino-Lazio, i precedenti tra i due tecnici

Il Torino-Lazio di domenica (ore 15) sarà il terzo confronto tra Walter Mazzarri e Simone Inzaghi. Il bilancio vede l’allenatore dei capitolini in vantaggio: una vittoria e un pareggio. Il primo “incrocio” fra i due tecnici ha luogo alla trentacinquesima giornata della scorsa stagione (29 aprile 2018), con la Lazio di Inzaghi brava nell’espugnare il “Grande Torino” per 1-0: dopo aver fallito un calcio di rigore con Luis Alberto al 23′ (parata di Salvatore Sirigu), i bianco-celesti fanno propri i tre punti grazie a una realizzazione di Sergej Milinkovic-Savic al 56′. Parità, invece, l’annata successiva (cioè l’attuale), con entrambi gli allenatori confermati sulle rispettive panchine: alla diciannovesima giornata (29 dicembre 2018) termina 1-1, col Toro avanti al 45′ grazie a un calcio di rigore trasformato da Andrea Belotti, ma raggiunto al 62′ da un acuto del “solito” Sergej Milinkovic-Savic.

Giuseppe Livraghi

SINCRO: due atlete piemontesi a Ostia

www.federnuoto.piemonte.it
Il mese di maggio del nuoto sincronizzato si è aperto a Civitavecchia con i Tricolori Junior e si chiuderà al centro federale di Ostia con il Campionato Italiano Assoluto Estivo, in programma da giovedì 23 a domenica 26. Si tratta dell’evento più importante del calendario nazionale; assegnerà cinque titoli e per le atlete delle nazionali assoluta e giovanile sarà un test importante in vista degli appuntamenti internazionali dell’estate; in particolare i Mondiali (Gwangju, 12-20 luglio) e gli Europei Junior (Praga, 18-23 giugno). Per quanto riguarda i numeri, sono iscritti alla manifestazione circa 300 atleti, impegnati in 44 esercizi di solo, 39 di duo, 23 di squadra, 24 di libero combinato e ben 8 di duo misto, nel solco tracciato dai plurimedagliati iridati Manila Flamini e Giorgio Minisini. Sono invece 31 le società in gara e tra queste c’è l’Aquatica Torino, rappresentata da Federica Di Venere nel solo, dalla stessa Federica Di Venere e da Bianca Salierno nel duo. Il programma e i link per seguire l’evento su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190522100209&area=4&menu=agonismo&read=sincro

Il Giro d'Italia arriva in quattro tappe

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Quattro tappe del Giro d’Italia 2019 arrivano e partono in Piemonte. Un viaggio nella storia e nelle tradizioni ciclistiche piemontesi che inizia mercoledì 22 maggio con la tappa 11 Carpi (Mo) – Novi Ligure(Al): 221 km con arrivo nell’Alessandrino e nella città natale di Costante Girardendo.

Sulle strade dei due Campionissimi, anche l’omaggio a Fausto Coppi nel centenario della sua nascita. Il 23 maggio la tappa 12 Cuneo – Pinerolo (To), 158 km su un percorso intenso dove si affronta la prima salita a Montoso, nel Cuneese a 1.276 m. Venerdì 24 maggio il Giro riparte da Pinerolo (To) con la tappa 13 Pinerolo – Ceresole Reale (To): i ciclisti valicheranno il Col del Lys e attraversando le Valli di Lanzo giungeranno in Valle Orco, per poi salire a oltre 2200 metri di quota fino all’inedito arrivo al Lago Serrù, sopra  il Comune di Ceresole Reale (To). 196 km con tre GPM – Gran Premio della Montagna. Dopo la tappa n.14 in Valle d’Aosta, il Giro torna in Piemonte domenica 26 maggio con la tappa 15 Ivrea (To) – Como: 232 km che attraversano Biellese, Vercellese e Novarese da dove i ciclisti lasceranno il Piemonte Orientale per dirigersi in Lombardia. Ad ogni edizione il grande appuntamento ciclistico diventa occasione di promozione turistica del territorio piemontese e rientra nei progetti strategici di valorizzazione sportiva, turistica e culturale che la Regione Piemonte sostiene insieme alle realtà locali. Inoltre la Regione ha organizzato un anno di eventi dedicati alla leggenda del ciclismo “Storia di un Campione. 100 anni di Fausto Coppi

Le tappe in Piemonte:

22 maggio Tappa 11 Carpi – Novi Ligure

23 maggio Tappa 12 Cuneo-Pinerolo
24 maggio Tappa 13 Pinerolo-Ceresole Reale Lago Serrù
26 maggio Tappa 15 Ivrea-Como
 

www.regione.piemonte.it

Torino-Lazio, i precedenti

Torino-Lazio di domenica pomeriggio (ore 15) sarà il confronto numero 64 in Serie A nella città piemontese tra il Toro e i bianco-celesti capitolini. Nei precedenti 63 incontri si contano 27 affermazioni granata e 13 laziali, con il “contorno” di 23 pareggi (e i torinesi avanti per 95-70 nel computo delle reti)
Il primo confronto in assoluto risale al 12 gennaio 1930 (tredicesima giornata della Serie A 1929-’30, cioè la prima a girone unico): successo granata per 1-0, grazie a una prodezza di Julio Libonatti al 41′. L’ultima affermazione torinista risale, invece, alla stagione 2013-’14 (quella della qualificazione in Europa League, per intenderci), quando l’8 dicembre 2013, alla tredicesima giornata, i capitolini s’inchinano a un acuto di Kamil Glik al 19′: 1-0. Per quanto riguarda la Lazio, la prima vittoria della “squadra che ha portato il calcio a Roma” è il 2-0 della decima giornata della stagione 1935-’36 (8 dicembre 1935), mentre la più recente è l’1-0 della scorsa stagione (trentacinquesima giornata, 29 aprile 2018). La più netta affermazione del Toro è il 5-1 col quale il Grande Torino schianta gli “aquilotti” il 23 febbraio 1947 (ventunesima giornata della stagione 1946-’47), mentre il più corposo successo capitolino è il 4-0 con cui la Lazio espugna Torino il 30 settembre 2006 (quinta giornata del 2006-2007). L’ultimo pareggio, infine, risale alla stagione 2016-’17: 2-2 alla nona giornata (23 ottobre 2016). Oltre alla Serie A a girone unico, le due compagini si sono incontrate anche nel girone eliminatorio della Divisione Nazionale 1927-’28 (penultima edizione prima del girone unico): netto successo 3-0 di un Toro destinato a vincere il suo primo scudetto (in teoria il secondo, se si prende in considerazione anche quello della stagione precedente, revocato per motivi mai del tutto chiariti e finora rimasto non assegnato). Granata e bianco-celesti si sono, inoltre, incontrati nella città sabauda anche in Coppa Italia: quattro volte, nelle edizioni 1979-’80, 1991-’92, 1992-’93 e 2014-’15. La prima occasione vede il Toro bloccato sullo 0-0 nell’andata dei quarti di finale, ma poi in grado di passare il turno vincendo per 4-3 ai rigori la gara di ritorno, anch’essa terminata sul nulla di fatto: è un Torino che può ancora contare sui “gemelli del goal” Paolino Pulici e Francesco “Ciccio” Graziani, un Toro destinato a battere ai rigori la Juventus in semifinale, perdendo però la finale con la Roma, sempre nella “lotteria” dei penalty. Granata e “aquilotti” si ritrovano nella Coppa nazionale per due edizioni di fila all’inizio degli Anni Novanta, con il pimpante Toro di Emiliano Mondonico che ha la meglio in entrambi i casi: 2-0 nell’andata degli ottavi di finale nella prima occasione (e passaggio del turno grazie al successivo 0-0 al ritorno nell’Urbe) e sofferto 3-2 nel ritorno dei quarti dell’edizione successiva (dopo il 2-2 dell’andata nella Capitale), cioè quella vinta dai granata nell’indimenticabile doppia finale con la Roma. L’ultimo confronto è, infine, quello degli ottavi di finale dell’annata 2014-’15, conclusosi col successo laziale per 3-1. Il bilancio in Coppa Italia vede, quindi, 4 confronti, con 2 vittorie granata, una laziale e un pareggio, con il Torino avanti per 6-5 nel computo delle reti. In totale, tra i vari campionati e la Coppa Italia, il Torino ha ospitato la Lazio 68 volte: si contano 30 vittorie granata, 14 laziali e 24 pareggi, col Toro avanti per 104-75 nel conteggio delle realizzazioni.

Giuseppe Livraghi

 

Torino 81 promossa alle semifinali

Si è concluso alla piscina Monumentale di Torino il girone 1 dei quarti di finale del Campionato Nazionale Under 20 “B”, concentramento che ha visto in campo Reale Mutua Torino 81 Iren (campione regionale del Piemonte), NC Monza (terza del campionato lombardo), Nuoto Livorno (seconda del campionato regionale Toscana/Liguria) e Spazio Rari Nantes Camogli (quarta del campionato ligure). Ai primi due posti – e di conseguenza promosse alle semifinali – si sono piazzate Nuoto Livorno e Torino 81, appaiate a 7 punti ma con i toscani davanti grazie alla miglior differenza reti. Entrambe le squadre hanno vinto senza troppi affanni i rispettivi incontri con NC Monza e Camogli, pareggiando poi 7-7 nello scontro diretto. Una sfida equilibrata e giocata punto a punto, nella quale i gialloblu padroni di casa hanno tenuto bene il confronto con la maggior fisicità degli avversari, trovandosi sotto di una rete nel finale ma riuscendo ad agguantare il pari a circa quaranta secondi dalla sirena. “I ragazzi non hanno mollato fino alla fine e hanno conquistato un buon punto” commenta coach Ivan Vuksanovic, “in generale, per quanto riguarda il gioco possiamo sicuramente crescere, ma sappiamo che non è semplice viste le poche occasioni che questa squadra ha per allenarsi al completo”. La categoria under 20 comprende infatti giocatori già inseriti in prima squadra e altri che invece si allenano ancora nei gruppi giovanili. È così anche per i gialloblu; alcuni ragazzi sono impegnati nei campionati di categoria, altri in serie A2 con la Torino 81 o in C con la Sa-Fa 2000. Obiettivo raggiunto, in ogni caso, per i piemontesi, che sabato 1 e domenica 2 giugno giocheranno le semifinali (sede da definire). Saranno inseriti nel girone B e incontreranno Rari Nantes Bologna (seconda nel girone 2 dei quarti), la romana Zero9 e Rari Nantes Salerno (prime nei gironi 3 e 4 rispettivamente). L’obiettivo sarà ancora classificarsi nelle prime due, per accedere alle finali del Campionato Nazionale Under 20 “B” in programma il 16 e 17 giugno.
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Risultati del girone 1 disputato alla Monumentale
Domenica 19 maggio
Torino 81 – NC Monza 11-8
Nuoto Livorno – RN Camogli 11-2
Lunedì 20 maggio
Torino 81 – RN Camogli 10-5
Nuoto Livorno – NC Monza 9-7
Torino 81 – Nuoto Livorno 7-7
NC Monza – RN Camogli 13-7
Classifica finale: Nuoto Livorno 7, Torino 81 7, NC Monza 3, RN Camogli 0.

Fase estiva del Trofeo Pinocchio e Campionato Regionale Giovanile

Si è concluso sul campo del Sentiero Selvaggio di Venaria Reale un’intenso fine settimana di tiro con l’arco; una due giorni bagnata dalla pioggia – cessata soltanto nel pomeriggio di oggi – e dedicata ai più giovani arcieri del Piemonte. Ieri si è svolta la seconda fase regionale (fase estiva) del Trofeo Pinocchio, mentre oggi è andato in scena il Campionato Regionale Giovanile Targa. Entrambe le manifestazioni sono state organizzate dalla società Sentiero Selvaggio in collaborazione con il Comitato Regionale FITARCO Piemonte e con il patrocinio del Comune di Venaria Reale, che il 6 e 7 luglio prossimi tornerà protagonista – questa volta a livello nazionale – con la finale tricolore del Trofeo Pinocchio.  Il resoconto delle due manifestazioni a questo link

Juve, tempo di saluti e tributi

Ieri sera allo Stadium è andato in scena uno spettacolo meraviglioso, dove la partita è risultata l’ultima delle comparse; invece, la prima stella è stata premiata all’inizio, ovvero Andrea Barzagli, che ha dato l’addio al calcio giocato nel suo stadio, davanti al suo pubblico

Quel pubblico che l’ha visto arrivare in punta di piedi, nel 2011, per poi vederlo trasformarsi, partita dopo partita, in uno dei difensori più forti del calcio italiano, perno insostituibile della leggendaria BBC, con Bonucci e Chiellini, nella Juve ed in Nazionale: un ragazzo eccezionale, mai una parola di troppo, serio professionista e autentico uomo-spogliatoio, si è tatuato la Juventus nel DNA e detiene, insieme a Chiellini, un record inarrivabile: 8 scudetti consecutivi. Chapeau.
Gioca un’ora, poi Allegri lo toglie per fargli ricevere il doveroso tributo, e i tifosi si spellano le mani, acclamandolo a gran voce; esce dal campo ed abbraccia il Mister, sciogliendosi in lacrime: ma sono anche le lacrime del popolo bianconero e di tutta l’Italia calcistica, perchè di fronte a campioni come lui, non ci sono colori, solo tanto rispetto.
La cronaca della partita, finita sull’1-1, non dice molto, soprattutto da parte della Juventus, mentre l’Atalanta si gioca l’accesso alla Champions e la conferma del terzo posto in classifica; dunque, dopo qualche tentativo a vuoto di CR7 (ieri sera stranamente impreciso), la prima a passare in vantaggio è proprio la squadra di Gasperini: dormita collettiva della difesa bianconera e Ilicic, indisturbato sul secondo palo, buca l’incolpevole Szczesny.
La Juve cerca di reagire con qualche buona azione nello stretto, Ronaldo si dà da fare sulla sinistra e serve i compagni, ma Pjanic e Dybala non trovano la porta.
Il secondo tempo inizia con la sostituzione di Alex Sandro per Bernardeschi, e la manovra bianconera si fa più aggressiva, anche perchè Cancelo si sposta a sinistra; l’Atalanta non molla e si rende pericolosa in varie occasioni, Ilicic sfiora addirittura il raddoppio ma Szczesny devia la sua punizione sopra la traversa.
Al 79′ giunge il pareggio della Juve con Marione Mandzukic, che raccoglie un lancio lungo di Cuadrado a sinistra e, da posizione angolatissima, riesce a toccare di esterno destro, infilando la porta sul secondo palo. A questo punto la Signora prova a vincerla, Allegri manda in campo anche Kean negli ultimi minuti, ma il risultato rimane sull’1-1.
Arriva così il tempo della festa, dei saluti e del sacrosanto tributo a Massimiliano Allegri, che lascia la Juventus dopo 5 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane; eredità pesantissima, quella che lascia il tecnico livornese, i numeri sono dalla sua parte: non li dimenticheremo.
Ora la società faccia la scelta giusta, soprattutto in chiave Champions. I tifosi vogliono quella, si sa. E nel frattempo, aspettando di conoscere il nome del nuovo tecnico, si godono lo spettacolo allo Stadium, che pare un cielo stellato, illuminato anche dai riflettori che emanano raggi di luce tricolore, dai fuochi d’artificio che s’alzano alti nel cielo di Torino: la sfilata dei giocatori verso il palco d’onore, CR7 che saluta il pubblico alla sua maniera, Capitan Chiellini che alza la Coppa dell’ottavo scudetto, poi le famiglie in campo, le foto, la felicità. Ovunqueecomunque.#finoallafine
 

Rugiada Gambaudo

 
(foto. Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)