SPORT- Pagina 250

Sanabria guarito dal Covid

Antonio Sanabria,neo attaccante del Torino e della nazionale Paraguayana, è finalmente guarito dal Covid.

L’esito del suo ultimo tampone è risultato negativo.Da oggi,il neoacquisto granata del mercato di gennaio,torna a disposizione del mister Davide Nicola.Comincerà ad allenarsi da subito.Difficile una sua convocazione per la trasferta serale in occasione della partita Cagliari-Torino.Massimo riserbo sui nominativi degli altri 2 giocatori del Toro positivi al covid 19 da ieri.

Vincenzo Grassano

Juve in crisi, Toro “spareggio” salvezza

Venerdì 19 febbraio ore 20.45
Cagliari-Torino
Lunedì 22 febbraio ore 20.45
Juventus-Crotone

Qui Toro: siamo alla vigilia dello scontro salvezza contro il Cagliari.
La notizia dei due giocatori positivi al Covid ha scosso l’ambiente granata che già farà a meno di Sanabria,ancora positivo al covid 19 ma mister Davide Nicola non ne fa un dramma: in conferenza stampa ha detto”A loro ho fatto una battuta, gli ho detto che mi hanno tolto due ‘problemi’… ma non cerco alibi e non spreco energie, auguro loro di rimettersi presto e nel frattempo ci saranno gli altri. La stima della squadra? Fa piacere, il gruppo lavora con passione e dedizione, loro sanno che mi butterei nel fuoco per proteggerli e questa è la base per costruire qualcosa di importante. Con me è facile andare d’accordo, basta metterci passione e dare sempre il massimo dal riscaldamento alla partita”.

Qui Juve: bianconeri in crisi di gioco ed identità.Quarta sconfitta nelle ultime 10 partite sommando tutte le competizioni sono davvero tante.La Juve deve cambiare registro se vuole davvero diventare campione d’Europa.Preoccupa
la caduta di forma e l’estraneità al gioco di Ronaldo,quando lui non gira ne risente tutta la squadra.Dybala è il lontanissimo parente dell’ottimo giocatore che avevamo conosciuto negli anni addietro.Il peso dell’età e delle tante battaglie calcistiche comincia a farsi sentire anche nei “vecchietti” Bonucci e Chiellini.Lo stesso mister Pirlo fatica,talvolta,a schierare la formazione migliore.Lunedì prossimo,nel posticipo serale contro il Crotone servirà una sterzata decisiva, con vittoria, per non perdere di vista la testa del campionato ed altrettanta concentrazione e decisione nell’affrontare la gara di ritorno contro il Porto:vero che basterà l’1a0 per qualificarsi ai quarti,ma senza la consueta ferocia questa Juve rischia grosso.

Vincenzo Grassano

Positivi al Covid altri due calciatori granata

Brutte notizie in casa granata che arrivano in diretta dal Filadelfia: due giocatori del Torino sono risultati positivi al covid 19 dopo aver effettuato il tampone di controllo prima della sfida salvezza contro il Cagliari.

Dopo Sanabria, arrivato in chiusura di mercato e mai a disposizione causa Covid, Nicola perde altre due pedine (non sono stati comunicati i nomi dei giocatori in questione) in vista di una delle sfide più importanti nella corsa salvezza.Appena sarà diramata la lista dei convocati si saprà, inevitabilmente,chi saranno i 2 giocatori granata indisponibili oltre a Sanabria.

Vincenzo Grassano

Chiesa tiene in corsa una Juve pasticciona

Andata ottavi finale di Champions League
Porto-Juventus 2-1
Taremi (P) Chiesa(J)
Marega(P)

Ad Oporto la Juventus è stata sconfitta per 2-1 dal Porto; i Dragoni si erano portati sul 2-0 segnando entrambi i gol all’inizio delle due frazioni di gioco, il primo con Taremi sfruttando un clamoroso errore di Bentancur su retropassaggio, il secondo con Marega ad inizio ripresa. Nel finale Chiesa ha accorciato le distanze per i bianconeri.
Nonostante una serata no con la maggior parte dei giocatori bianconeri al di sotto delle proprie possibilità la Juve è ancora in corso per la qualificazione ai quarti.Al ritorno a Torino basterà la vittoria per 1-0.Questa Juve vista stasera è stata troppo brutta per esser vera.Al ritorno ci vorrà la solita squadra cinica ed arrabbiata capace di giocate di gran classe, soprattutto da parte del suo fuoriclasse Cristiano Ronaldo,anche lui apparso estraneo e totalmente avulso dal gioco.

Vincenzo Grassano

Impianti sportivi, nuovo regolamento

Con l’obiettivo di aggiornare la disciplina dei rapporti con i concessionari di impianti sportivi della Città di Torino alla luce della nuova normativa in materia di concessioni, come da Decreto Legislativo n. 50/2016, e di quanto prescritto nel Documento Unico di Programmazione per il periodo 2020-2022 in merito all’applicazione di criteri di trasparenza per le assegnazioni, la Giunta comunale propone una revisione del Regolamento n. 295 sulle concessioni degli impianti.

Un importante risultato che si concretizza oggi grazie ad anni di confronto con i concessionari e le Circoscrizioni, sostenuti da attente riflessioni sul tema delle concessioni e da una concreta esperienza di gestione e risoluzione delle problematiche specifiche afferenti il nostro complesso sistema impiantistico cittadino. L’odierna deliberazione di Giunta è comunque il primo atto di un iter politico articolato, che proseguirà con l’acquisizione, nel termine di 30 gg, dei pareri obbligatori del Consiglio Circoscrizionale. La discussione proseguirà poi in V Commissione consiliare per arrivare all’approvazione finale in Consiglio comunale.

Tra i principi ispiratori del nuovo testo normativo rilevano la massima trasparenza delle procedure di assegnazione, la parità di trattamento dei soggetti partecipanti, la programmazione efficace rispetto alle scadenze concessorie, il miglioramento nella qualità dei servizi offerti, la prevenzione del degrado del patrimonio impiantistico e un rinnovato sistema di governo, indirizzo e monitoraggio.

Il Regolamento per prima cosa definisce il contenuto dell’interesse pubblico che si intende perseguire attraverso la gestione sociale degli impianti sportivi, ovvero la diffusione della pratica dello sport con la valorizzazione dei suoi aspetti formativi, aggregativi, garantendone accessibilità e universalità, senza dimenticare le finalità sociali, l’applicazione di tariffe calmierate, la salvaguardia del patrimonio e la riserva di utilizzo degli impianti da parte di scuole, servizi sociali o per eventi strategici.

Viene mantenuta la distinzione tra impianti a rilevanza cittadina, di competenza all’Area Sport, e impianti a rilevanza circoscrizionale. In aggiunta il nuovo Regolamento differenzia tra impianti con rilevanza economica, cioè che consentono, anche solo potenzialmente, una gestione remunerativa ai concessionari e impianti privi di rilevanza economica. Per questi ultimi è previsto che la Città sostenga l’attività dell’impianto con abbattimenti delle spese per le utenze e per il canone.

E’ stato semplificato il quadro dei compiti istituzionali per l’approvazione delle concessioni, stabilendo una netta ripartizione delle competenze tra Consiglio comunale, Giunta e Circoscrizioni. Introdotte limitazioni alla partecipazione alle gare agli operatori economici che abbiano maturato debiti con la Città, o si siano resi responsabili di pregresse gravi negligenze, inadempimenti o di circostanze tali da compromettere in via definitiva il rapporto fiduciario con la Città, o abbiano subito sanzioni per illeciti sportivi o ancora gestiscano tre o più impianti di proprietà della Città.

Si evidenzia il recepimento dei principi di derivazione comunitaria per la disciplina della durata delle concessioni. Le convenzioni avranno contenuti e durate certi fin dall’inizio. Non sono previste né proroghe né rinnovi automatici. Sono contrattualizzati sia gli obiettivi che i risultati della gestione e non soltanto le attività gestionali.

Per il calcolo del canone concessorio è stato eliminato il criterio di applicazione di soglie percentuali di abbattimento dei canoni di mercato, inserendo quello della commisurazione alla potenziale redditività del sito sportivo in base a parametri qualitativi e quantitativi. Inoltre, a garanzia della massima accessibilità e dell’utilizzo pubblico degli impianti, il Regolamento prevede l’obbligo di applicazione di tariffe calmierate approvate annualmente dalla Giunta nell’ambito degli indirizzi del Consiglio.

E’ stata infine prevista la possibilità di ricorrere a strumenti quali il project financing per la realizzazione, riqualificazione e gestione degli impianti con risorse di operatori economici privati.

È già ora di Champions League per la Juventus

17 febbraio ore 21
Andata ottavi di finale Champions League
Porto-Juventus

Qui Juve:sarà una partita molto complicata:il Porto è una squadra che si difende molto bene. Molto compatta, stile Atletico Madrid, molto bravi a stringersi con due linee da quattro. Servirà pazienza e non forzare le giocate perché poi hanno giocatori di gamba per ripartire.I giocatori sono tutti convocati,anche gli acciaccati.Bonucci e Dybala non sono disponibili mentre Ramsey sì.Fuori anche Arthur e Cuadrado.Morata non sta attraversando un gran momento e potrebbe esser sostituito da Kulusevsky.Convocati anche i giovani Di Pardo e Fagioli, rispettivamente difensore e centrocampista,giocatori di grande qualità.

Qui Toro:prosegue incessantemente la preparazione dei granata,sotto gli occhi attenti di Nicola,in vista della sfida spareggio contro il Cagliari in Sardegna, venerdì 19 febbraio.Reduce da 5 pareggi consecutivi che hanno consolidato il 17 esimo posto,ultimo utile per la salvezza,il Toro dovrà provare a vincere per uscire definitivamente dalle sabbie mobili della retrocessione,contro una diretta concorrente in crisi di gioco e risultati.Mancherà ancora Sanabria,in isolamento per Covid,tutti disponibili gli altri con probabile avvicendamento in attacco:scalpita Bonazzoli al posto di un involuto e spento Zaza.Terzetto di difesa confermato con Izzo N’Kolou e Bremer,le chiavi del centrocampo al neoacquisto autunnale Mandragora che tanto bene sta già facendo.Sulla fascia destra probabile cambio:Vojvoda,in grande forma,al posto di Singo, ultimamente un po’ pasticcione.

Vincenzo Grassano

Maestri di sci: “umiliati dalle istituzioni”

Maurizio Bonelli: ” …è un evidente segno di scarsissima attenzione verso 15.000 famiglie che vivono di questa attività e che sono ferme dal 10 marzo 2020″

L’Associazione Maestri Sci Italiani alle ore 19:00 del giorno 14 febbraio 2021, ricevendo il Comunicato Stampa del Ministero della Sanità nel quale si evidenzia come, a poche ore dall’apertura prevista degli impianti di risalita precedentemente prevista nelle Regioni nella cosiddetta “zona gialla”, è vietata l’attività agli sciatori amatoriali, intende esprimere sconcerto, incredulità e sgomento.

Centinaia di Professionisti della neve legati alla Scuola Italiana Sci si sono attrezzati e organizzati con il massimo rigore e pronti ad attenersi scrupolo ai Protocolli e Vademecum previsti, investendo risorse in una stagione già di per sé drammatica per il comparto, per essere comunque in pista alla riapertura prevista del 15 febbraio. E, ora, ricevendo questa ennesima battuta d’arresto non ci sono parole per esprimere sgomento, delusione e preoccupazione del mondo dei maestri di sci.

Il Presidente AMSI Nazionale Maurizio Bonelli: “La decisione del Ministro delle salute per tempistica e modalità ci lascia esterrefatti! AMSI, l’Associazione Maestri Sci Italiani, si unisce al Collegio Maestri di Sci Italiani nel denunciare la completa mancanza di rispetto delle Istituzioni verso la nostra categoria e al mondo della montagna in generale. La modalità e la tempistica di questo nuovo e ulteriore stop alla ripartenza dell’attività dei maestri di sci è un evidente segno di scarsissima attenzione verso 15.000 famiglie che vivono di questa attività e che sono ferme dal 10 marzo del 2020. Come non mai, in questo momento ci sentiamo umiliati nella nostra dignità di persone e di lavoratori professionali ai quali viene vietato il diritto al lavoro e, quindi, al sostentamento delle proprie famiglie da continue promesse rimaste tutte regolarmente disattese: ci sentiamo e siamo presi in giro! Ora ci aspettiamo il giusto e doveroso ristoro dallo Stato perché gli oltre 15.000 maestri di sci italiani, dopo tutto questo ‘tira-molla’ delle nostre istituzioni, rimarranno fermi senza lavoro per quasi 21 mesi, da marzo 2020 a dicembre 2021, se si potrà riprendere nel dicembre prossimo”.

Champions League per la Juve e spareggio salvezza per il Toro

Mercoledì 17 febbraio ore 21
Ottavi di finale Champions League
Porto-Juventus
23 esima giornata di campionato
Venerdì 19 febbraio ore 20.45
Cagliari-Torino
Lunedì 22 febbraio ore 20.45
Juventus-Crotone

Qui Juve:infermeria piena in casa Juve:
tanti infortuni stanno mettendo in seria difficoltà Andrea Pirlo, alle prese con una situazione in casa Juventus non delle più rosee. I bianconeri sono reduci dalla cocente sconfitta di Napoli e mercoledì affronteranno il Porto negli ottavi di finale di andata di Champions League. A rischio per la trasferta di Oporto vi sono, al momento, i vari Arthur, Ramsey, Dybala e Cuadrado
Probabile l’esordio del promettente centrocampista classe 2001 Fagioli direttamente dalla Juve under 23.

Qui Toro:spareggio salvezza contro il Cagliari per i granata di Nicola,venerdì prossimo in terra sarda.Oggi sessione
pomeridiana per il Torino, al Filadelfia. Dopo l’attivazione muscolare in campo, Davide Nicola ha diretto una seduta tecnico-tattica di preparazione alla trasferta di Cagliari per la partita alla Sardegna Arena di venerdì 19 febbraio alle ore 20.45. Per Belotti e compagni oggi esercitazioni a tema, lavoro sul possesso palla e partitella finale a ranghi misti. Domani in programma una sessione di allenamento al Filadelfia.
Ancora fuori Sanabria per covid e rischio panchina per Zaza.Bonazzoli o Verdi al suo posto,per una partita da vincere assolutamente per dare un chiaro segnale di consolidamento in classifica.

Vincenzo Grassano

Alla fine, giocano i titolari, rimontano e Torino vince

Il basket visto a distanza. Piacenza – Reale Mutua Basket Torino 78 – 82.

E’ inutile dirlo per l’ennesima volta, ma è necessario ribadirlo: Torino non ha una panchina lunga, ma solo panchinari, e se li si lascia troppo in campo, si rischia ogni volta di fare brutte figure o di perdere quando si è nettamente più forti.

Diop ha vent’anni e non può essere stanco dopo pochi minuti, Cappelletti pochi anni di più e una voglia smodata di giocare bene e forte, Clark se solo si impegna un minimo non ha rivali in A2, Alibegovic comunque tira e segna quando serve e il duo Pinkins – Campani “sommati” insieme sono un buon giocatore e, a turno, nei momenti cruciali fanno la loro parte.

Stop. Basta. Il resto è fantasia del titolare della panchina. Si è andati sotto anche di 17 punti ad inizio ripresa. Si è arrivati con i titolari a meno 6 e poi sono riemersi i panchinari per riaffondare la barca. Ma qual è il vero motivo per cui debbano per forza giocare? Quale situazione non si comprende? Mi manca addirittura Traini dell’anno scorso, ed è tutto dire… .

Comunque, Torino vince ancora per la quarta volta di seguito e questo è quello che conta, riprendendo il ruolo di squadra favorita nonostante una classifica che sembra non dare il giusto risalto alla percentuale di vittorie e non del numero delle stesse, che pone Torino ai vertici del campionato se riuscirà a vincere le partite ancora da recuperare.

Della partita possiamo segnalare l’ultima parte del quarto\quarto che ha visto come ampiamente detto i titolari in campo reuperare tutto lo svantaggio, passare avanti e non farsi più raggiungere. Certo che se si potesse giocare con un Clark come negli ultimi minuti della partita non ci sarebbe neanche un problema. Dominante da fuori e in entrata come poche volte quest’anno, è riuscito ad imprimere una svolta decisiva. Diop non può stare in panca, perché quand’anche non segnasse la sua presenza risulta fondamentale per potenza, intimidazione e rimbalzi. Alibegovic e Cappelletti trascinano la squadra anche forzando, mentre Pinkins è lontano dalla condizione dell’altr’anno ma solo parzialmente coperto da Campani, che ieri ha giocato un ottimo finale, e basta a coprire le necessità di un gioco che in serie A2 è veramente poca cosa.

Non credo sia la difesa a far partire gli attacchi. Torino ne ha presi 51 in metà gara, e poi 27 nell’altra parte così come ne ha segnati 36 nella prima e poi 46 nella seconda, ma la differenza è nella qualità di chi tira che, talvolta, e invito tutti a rivedere la partita, riesce veramente a tentare di far apparire “l’antibasket” sul campo, scalfendo a più riprese ferri e tabelloni con entrate e tiri veramente incomprensibili come di passaggi agli avversari da inchiesta se non fosse evidente la manifesta incapacità a reggere un buon livello di basket.

Quando Torino del basket apparve per la prima volta in A2 si vedeva giocare Mancinelli, Amoroso e Wojchecowsky e si perdeva contro Triche, Pascolo e compagni vari. Oggi si rimpiange Traini. E mi fermo qui.

Purtroppo il livello è questo e l’unico risultato utile è la vittoria. Parlare di gioco in attacco o di schemi di difesa è un po’ folle, visto che tutto è relegato nell’estro e nella fantasia dei più bravi a disposizione e nell’incapacità degli avversari.

Però la speranza è che Torino del basket ritorni ad avere la sua ribalta nel campionato della massima serie dove Milano ha vinto la sua Coppa Italia e che non troppo tempo fa fu di Torino. E che a tifare Torino tornino gli abbonati e non gli estratti a sorte di un concorso, perché allora non si capisce come mai qualcuno possa andare a vedere la partita e altri no, e perché gli estratti potranno andare alla partita e non siano di sicuro addetti ai lavori e chi ha pagato no sarebbe da spiegare, ma questa è un’altra storia.

Paolo Michieletto

I nostri giovani calciatori trascurati

Da almeno un decennio in Italia la serie A trascura i nostri giovani calciatori che militano in serie C.

In lega Pro ci sono un buon numero di atleti nati a Torino che meriterebbero maggior fortuna,o perlomeno, venisse data loro la possibilità di poter giocare nella Juve o nel Toro.Tra costoro mi piace poter segnalare Alessandro Macchioni,difensore dell’Alessandria,classe 2002,terzino sinistro col piede educato,bene anche col destro con cui disegna parabole interessanti sottoforma di cross invitanti per gli attaccanti.Il giovane difensore alessandrino è anche un ottimo  centrale,attento in marcatura e propositivo nel far ripartire l’azione d’attacco senza mai sprecare un pallone.Fisico eccellente 75 kg per 1.81 d’altezza,difficile da superare anche nel gioco aereo.L’attuale mister dei “grigi” Moreno Longo saprà valorizzare al meglio  questa giovane promessa del calcio italiano.Lui se ne intende  vista la provenienza granata e quanto ha vinto col Toroprimavera.Più di qualche osservatore di serie A e Bha già annotato sul proprio taccuino e database il nome di Alessandro Macchioni,un giovane promettente col futuro da predestinato.Non solo in serie A e B ma anche nelle varie nazionali italiane.

Vincenzo Grassano