SPORT- Pagina 2

L’Ivrea Canoa Club si conferma la società Campione d’Italia!

Una trasferta con numeri straordinari per il nostro Club: una trentina di atleti si sono messi alla prova sul fiume Livenza. Nella giornata di sabato si sono tenute le gare delle categorie Junior e Senior, mentre domenica sono scesi in acqua Allievi, Cadetti, Ragazzi e Master. Nei due giorni di gara, i nostri atleti hanno conquistato più di 15 medaglie, tra cui svariati ori.

Un risultato che premia un anno di intenso lavoro e la passione condivisa da atleti, tecnici e volontari del club.

“Queste vittorie sono il frutto di un impegno collettivo, della dedizione quotidiana di chi scende in acqua e di chi lavora dietro le quinte,” commenta il presidente Matteo Magotti. “È una grande soddisfazione che condividiamo con tutta la nostra squadra e con chi, ogni giorno, contribuisce alla crescita del nostro club.”

 

Questi i podi.

Sabato 4 ottobre – gara nazionale Junior-Senior

C1 Senior Femminile 1° posto Caterina Pignat

C1 Junior Femminile 2° posto Vittoria Cuignon

K1 Senior Maschile 1° posto Mattia Poletto, 2° posto Ludovico Cuignon (CUS Torino)

K1 Senior Femminile 3° posto Caterina Pignat

K1 Junior Femminile 2° posto Vittoria Cuignon, 3° posto Margherita Alberto

 

Domenica 5 ottobre – gara nazionale Allievi, Cadetti, Ragazzi, Master

C1 Ragazze 1° posto Vittoria Cuignon, 3° posto Francesca Bufo

C1 Cadette “B” 3° posto Sofia Loce

C1 Cadetti “A” 2° posto Carlo Ballurio, 3° posto Filippo Prelle

C1 Allievi “B” 1° posto Jacopo Giachino

C1 Allievi “A” 1° posto Fabio Ballurio, 3° posto Pietro Beata

K1 Master “E” Maschile 1° posto Roberto Loce

K1 Ragazze 1° posto Vittoria Cuignon, 2° posto Elisa Montaldo

K1 Cadette “B” 3° posto Sofia Loce

K1 Cadetti “A” 2° posto Filippo Prelle, 3° posto Carlo Ballurio

K1 Allievi “B” 1° posto Jacopo Giachino, 2° posto Leonardo Bufo

K1 Allievi “A” 1° posto Fabio Ballurio

K1 Allieve “A” 1° posto Evelyn Genta

 

Basket, Player Clinic Tour al PalaEinaudi di Moncalieri

UN’ESPERIENZA NBA PER GIOVANI ATLETI 

Eventi esclusivi per bambini e ragazzi organizzati da NBA Basketball School e Champions’ Camp
BOLOGNA, 06.10.2025 – Sport and Fun Holidays Srl, licenziataria esclusiva per l’Italia del marchio
NBA Basketball School, annuncia il calendario degli eventi dedicati a bambini e ragazzi tra gli 8 e i 15
anni. Il programma, disponibile su www.nbabasketballschool.it, include una serie di iniziative in diverse
città italiane fino alla fine del 2025.

Dal lancio del progetto in Italia nell’aprile 2022, quasi 6.000 giovani hanno partecipato agli eventi NBA
Basketball School. Alcuni di loro hanno vissuto esperienze internazionali di alto livello, come
l’International NBA Basketball School Camp durante gli NBA Paris Games, confrontandosi con i
migliori talenti d’Europa e Medio Oriente e assistendo dal vivo a partite NBA.
Un programma intenso e coinvolgente

Per il 2025 Sport and Fun Holidays Srl – conosciuta in Italia per essere la proprietaria del circuito di
camp estivi e invernali chiamato Champions’ Camp (www.championscamp.it) e per aver sviluppato e
gestito dal 2021 anche l’accademia dei portieri di Gianluigi Buffon (www.buffonacademy.com) – ha
definito un ricco programma caratterizzato da settimane di Summer camp residenziali e Player Clinic,
prossimamente si terrà l’ultimo tour prima della prossima stagione sportiva.

Il Player Clinic è un format di allenamento avanzato della durata di 90 minuti, progettato per migliorare
abilità tecniche e tattiche attraverso esercizi specifici condotti da istruttori certificati NBA. I partecipanti
potranno affinare tecnica di tiro, dribbling, passaggio e difesa, il tutto in un contesto dinamico e
coinvolgente.

Grazie alla collaborazione con la società LIBERTAS MONCALIERI SSDRL, il 23 Ottobre 2025
inizia la quarta tappa del primo Player Clinic Tour di quest’anno anno presso il PalaEinaudi, in Via
Einaudi 44.

Le sessioni, suddivise per fasce d’età, sono aperte a tutti gli atleti, indipendentemente dalla loro società
di appartenenza:

● ALL-STAR (2010-2013) – ore 15.00
● ROOKIE (2013-2016) – ore 17.00

Le tappe del tour
● 20.10 Pavia
● 21.10 Corbetta
● 22.10 Olginate
● 23.10 Moncalieri
● 24.10 Milano 3
● 25.10 Milano
● 26.10 Cermenate
Dichiarazioni
“NBA Basketball School è un progetto d’eccellenza di cui siamo orgogliosi. I Player Clinic
rappresentano un’opportunità unica per ragazzi e società di entrare in contatto con l’altissima qualità
tecnica e professionale dei nostri coach. Questa esperienza non è solo educativa e divertente, ma
alimenta la passione dei

L’Ice Club Torino protagonista a Trento: medaglie, emozioni e grandi prospettive

Campionato Italiano Élite – Prima Prova Nazionale 

6 ottobre 2025 – Si è tenuta a Trento, il 4 e 5 ottobre scorsi, la prima prova del Campionato Italiano Élite di pattinaggio artistico su ghiaccio. L’Ice Club Torino si è distinta per i risultati dei suoi atleti, confermandosi tra le realtà più vivaci e competitive del panorama nazionale.

Entrando nel merito dei risultati, i pattinatori della società torinese hanno conquistato medaglie in diverse categorie:

–          Senior Women: Sarina Joos si è aggiudicata l’oro con una performance intensa e tecnicamente impeccabile, mentre Noemi Joos è salita sul terzo gradino del podio.

 

–          Junior Men: Federico Berruto ha conquistato la medaglia di bronzo con un’ottima prestazione.

–          Advanced Novice Men: Simone Clementino ha dominato la categoria, con una prova brillante e sicura.

Altri atleti dell’Ice Club Torino si sono distinte per passione, determinazione e spirito sportivo: Giulia Barucchi, Elena Vercellotti, Lucrezia Ardissone e Filippo Pinciaroli.

A Trento, nella categoria Senior Men, il campione Daniel Grassl (Fiamme Oro), allenato da Edoardo De Bernardis, ha incantato il pubblico con una prestazione di altissimo livello, conquistando il primo posto con un punteggio totale di 290.68 punti, dominando sia il programma corto che il libero. Grassl ha preceduto Matteo Rizzo (Fiamme Azzurre) e Nikolaj Memola (Fiamme Oro), confermando il suo ruolo di leader tecnico e artistico nel panorama italiano.

Grassl, allenato e coreografato da Edoardo De Bernardis, ha eseguito in gara i suoi nuovi programmi, scelti e realizzati con cura per una stagione che si preannuncia intensa e ambiziosa, con appuntamenti internazionali di grande rilievo.

I suoi programmi di gara, curati nei minimi dettagli da De Bernardis, uniscono innovazione coreografica e profondità tematica. Per il libero sono state scelte le musiche del film “Conclave” contraddistinte da sonorità cupe che evocano atmosfere mistiche, mentre per il programma corto è stato individuato “Tango per la libertà” di Stefano Lentini, un omaggio alla cultura italiana.

“Questa è una stagione ricca di appuntamenti importanti. Siamo molto soddisfatti di come stanno andando i nostri atleti. Questa prima gara nazionale è stata ricca di importanti risultati, frutto dell’impegno dei nostri ragazzi e di tutto il team che li segue quotidianamente” commenta Edoardo De Bernardis.

L’Ice Club Torino si conferma fucina di talenti e punto di riferimento per il pattinaggio artistico italiano. I risultati ottenuti a Trento sono il frutto di un lavoro costante, di una visione condivisa e di una passione che si rinnova ogni giorno sul ghiaccio.

250 mesi, un derby vinto, due Europa League regalate: l’agonia infinita del Toro di Cairo

Vent’anni. Anzi, 250 mesi. Tanto è durato (finora) il regno di Urbano Cairo al timone del Torino FC. Un’epoca lunga, ma poverissima di risultati. In due decenni di presidenza, Cairo è riuscito nell’impresa di svuotare il Toro della sua essenza, rendendolo un club piatto, privo di ambizione, scollegato dalla sua gente.
Due qualificazioni europee? Sì, ma solo perché altri hanno rinunciato. Nel 2014 il Parma fu escluso per motivi economici, nel 2019 toccò al Milan dire addio all’Europa League per un accordo con l’UEFA. Il Torino, in entrambi i casi, fu ripescato. Nessuna cavalcata epica, nessun piazzamento conquistato sul campo con determinazione e orgoglio granata.
E poi c’è il dato che fa più male: un solo derby vinto. Uno. In vent’anni. Una miseria sportiva che grida vendetta, in una città dove il derby è più di una partita: è identità, è cuore, è riscatto. Ma il Torino targato Cairo si è accontentato di sopravvivere. Sempre col freno a mano tirato, sempre con la logica del “basta non retrocedere”.
Ora la beffa si compie: dopo 250 mesi di nulla, il rischio è quello di tornare esattamente dove tutto era cominciato — in Serie B. Un cerchio perfetto, ma non per i tifosi. Per Cairo, forse sì. Perché se davvero dovesse mollare solo con la retrocessione ormai in tasca, potrà anche dire: “Avete visto? Senza di me, il nulla.”
Ma la verità è chiara: il nulla è stato lui. Una presidenza lunga, logorante, senza visione. Senza amore. Senza Toro.
Adesso, più che mai, serve una svolta. Serve futuro. Serve qualcuno che restituisca al Toro la sua anima. Perché 250 mesi così non si possono sopportare ancora.

Enzo Grassano

Serie A, Juventus-Milan 0-0: quinto pari di fila per Tudor, Allegri manca l’aggancio in vetta

Finisce senza reti il big match della sesta giornata di Serie A tra Juventus e Milan. All’Allianz Stadium, bianconeri e rossoneri si annullano a vicenda in una partita intensa ma priva di reali guizzi offensivi. Per la squadra di Igor Tudor si tratta del quinto pareggio consecutivo, un dato che inizia a pesare nella corsa scudetto. Dall’altra parte, il Milan di Massimiliano Allegri – grande ex della serata – recrimina per un rigore fallito da Christian Pulisic nel secondo tempo che avrebbe potuto regalare tre punti fondamentali e l’aggancio al vertice con Napoli e Roma. Ora la sosta: l’Italia di Gattuso si gioca il Mondiale
La Serie A si ferma ora per lasciare spazio alla nazionale italiana di Gennaro Gattuso, attesa da due partite decisive per la qualificazione al Mondiale 2026. Gli Azzurri affronteranno l’Estonia sabato 11 ottobre e poi Israele martedì 14 ottobre: due gare da non fallire per rilanciare le ambizioni dell’Italia e mettere al sicuro il pass per il torneo in Nord America. Occhi puntati su un gruppo che cerca risposte e certezze dopo un avvio altalenante.

Enzo Grassano

Bartoli: “Trail delle Colline, quando una comunità si unisce, vince sempre”

Chivasso – Castagneto Po, 5 ottobre 2025

Lo sport, quando è autentico, diventa collante sociale. Il Trail delle Colline 2025 ne è la dimostrazione più limpida: un evento che unisce amministrazioni, volontari, atleti e cittadini sotto un unico filo conduttore — quello della solidarietà, dell’inclusione e del rispetto per il territorio.

«Il Trail delle Colline – ha dichiarato Sergio Bartoli, Consigliere Regionale del Piemonte e Presidente della V Commissione Ambiente – rappresenta perfettamente lo spirito del nostro Piemonte: una terra che non si arrende, che reagisce e che trasforma la fatica in energia collettiva. Qui si respira la vera sostenibilità, quella fatta di persone, di comunità e di amore per l’ambiente».

Organizzata da ASD Hope Running APS e dagli Amici dei Vigili del Fuoco Volontari di Chivasso, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Chivasso, Comune di Castagneto Po, Aree Protette del Po piemontese e CSEN Piemonte, la settima edizione del Trail delle Colline ha richiamato oltre 600 partecipanti tra atleti e camminatori.
Una giornata in cui amministratori di colori politici diversi, associazioni di discipline lontane e tanti cittadini si sono ritrovati fianco a fianco per una causa comune.

Emozione, sport e comunità

Il momento più toccante è stato la consegna del pettorale commemorativo a Vladimiro Strozzi e Patrizia Leccese in memoria di Cassandra Leccese, simbolo di forza e amore per la vita.
Grande emozione anche per la donazione a Paola Beltramo, moglie di Fabio Santa, per l’istituzione di una borsa di studio dedicata ai giovani studenti e per la consegna al CAI Chivasso di un decespugliatore e un tagliaerba destinati alla manutenzione dei sentieri della collina, fortemente colpita dalle alluvioni dello scorso aprile.

«Sono gesti che raccontano una comunità viva, che non dimentica e che si prende cura del proprio territorio. – ha aggiunto Bartoli – Il Piemonte che vogliamo costruire passa anche da qui: da chi si mette in gioco, da chi corre, da chi tende una mano. È questa la nostra forza».

Un modello di collaborazione

Il Trail delle Colline non è solo un appuntamento sportivo, ma un modello di partecipazione e corresponsabilità: un evento che ha saputo mettere in rete enti, associazioni, scuole e volontari, dimostrando che quando si cammina nella stessa direzione, si arriva sempre più lontano.

Un ringraziamento speciale va al Presidente Giovanni Mirabella, a Davide Avanzato, ai direttori di gara Massimo Bocca e Pasquale Esposito, allo speaker Paolo Caffaro, alla Palestra Mirabai, alla Pro Loco di Gassino e ai volontari che hanno reso possibile questa settima edizione.
I sorrisi e l’energia dei partecipanti all’arrivo di San Genesio sono stati la testimonianza più bella di una giornata che resterà nel cuore di tutti.

«Il Trail delle Colline – ha concluso Bartoli – è la prova che la bellezza del nostro Piemonte non è solo nei paesaggi, ma nelle persone che ogni giorno li vivono, li curano e li amano. Insieme non è solo una parola: è il segreto della nostra rinascita».

Pazzo Toro, ma alla fine è 3-3 all’Olimpico contro la Lazio

Una partita folle all’Olimpico tra Lazio e Torino chiude la sesta giornata di Serie A con un rocambolesco 3-3. Parte forte la squadra biancoceleste che passa in vantaggio al 16° con Simeone. Il Torino reagisce subito e ribalta la situazione grazie a una doppietta fulminea di Cancellieri, a segno al 24° e al 40°. La Lazio va così al riposo avanti 2-1.
Nella ripresa il Toro torna in campo con grinta e pareggia al 73° con Che Adams. Sembra fatta per i granata quando, al 93°, Saul Coco svetta su corner e firma il clamoroso 3-2. Ma al 96° un’ingenuità difensiva costa caro: dopo un lungo check VAR, viene assegnato un rigore alla Lazio che Cataldi trasforma al 104°, fissando il risultato sul 3-3.
Con questo pareggio la Lazio sale a 7 punti ma resta tredicesima. Dopo la sosta per le Nazionali, gli uomini di Sarri sfideranno l’Atalanta a Bergamo. Il Torino, fermo a 5 punti e scivolato al 16° posto, se la vedrà invece con il Napoli campione d’Italia.
Ora spazio alla Nazionale di Gattuso, impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali 2026.

Enzo Grassano

Grattacielo Piemonte: “Vertical Run”, la corsa in verticale

Questo pomeriggio dalle ore 16 il grattacielo della Regione Piemonte a Torino ha ospitato la seconda edizione della gara organizzata da Asd Piossasco Trail Runners – Uisp. L’appuntamento ha richiamato oltre 200 partecipanti che si sono cimentati in corsa con i 41 piani del palazzo, 1.100 scalini e 200 metri di dislivello interamente in salita.

Dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-Olimpico, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni: «Il palazzo della Regione Piemonte ha ospitato oggi per il secondo anno consecutivo la Vertical Run, un format che richiama in tutto il mondo appassionati pronti a cimentarsi con la salita podistica delle più famose torri urbane. Per la Regione Piemonte è una bella occasione per aprire al pubblico degli sportivi quella che vogliamo sia la casa di tutti i piemontesi: l’edificio più alto di Torino, con la sua spettacolare struttura in vetro e l’impareggiabile vista panoramica del giardino pensile al 43° piano da cui ammirare il panorama a 360° dalle Alpi alla pianura. Unire i valori di sport, divertimento e scoperta del territorio è uno dei traguardi cui la Regione lavora con il massimo impegno».

Il Golf come una scatola di cioccolatini, il nuovo libro di Nevio Grubessich

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Dal green alla vita, lo sport come strumento per guardare con occhi nuovi la fragilità e la forza della disabilità.

È appena uscito il nuovo romanzo Nevio Grubessich Il Golf come una scatola di cioccolatini. Non si sa mai quello che ti capita, pubblicato da Impremix Edizioni. Nel titolo si fonde la passione per il Golf con la metafora della vita e le sue sorprese, la sua imprevedibilità, i cambi di programma e i momenti inattesi. Il Golf non è raccontato come disciplina sportiva, ma piuttosto come una lente per osservare quello che l’esistenza riserva. La storia narra di due ragazzi che si incontrano giocando a Golf e si rivedono solo quando hanno 60 anni e davanti ad un bicchiere di vino ricordano i loro momenti insieme, ma si raccontano anche i motivi per cui si sono persi di vista. Uno dei due, inoltre, è diventato cieco e vive le problematiche di questo handicap, il testo, tuttavia, non ha un tono malinconico o vittimistico, è caratterizzato invece da una sfumatura quasi divertente.

Nel libro sono inseriti anche dei racconti di persone disabili, come quello di Giulia Marabotti che affetta da una malattia, l’acondroplasia, decide, per poter praticare il suo amato sport, di fare degli interventi chirurgici ai femori, alle tibie e agli omeri; la storia di Alessandra Donati che sfida la sua neuropatia o quella di Franco Sebastiano Venier, sulla sedia a rotelle dopo un brutto incidente.

“Ho scritto e dedicato questo libro a Tiziana Nasi” dice l’autore “una persona speciale, presidentessa del golf disabili, che ho conosciuto in occasione di una donazione di due poltrone da dentista alla associazione per cui faccio volontariato insieme a mia moglie Nicoletta. Mi ha chiesto di scrivere un libro sulla disabilità e così è nato questo volume di cui sono molto orgoglioso”.

Il Golf, in questo romanzo di Grubessich, diventa simbolo della convivenza con la propria fragilità, parla delle aspettative degli altri, della bellezza di un colpo ben fatto, ma anche dalla lezione che arriva da quelli sbagliati. Non c’è l’enfatizzazione della tecnica sportiva, ma un invito alla introspezione: ciò che conta è come si reagisce quando si perde la pallina, nella metafora più ampia della vita, o quando ci si rialza per tirare di nuovo, spesso non sapendo cosa aspettarsi.

Il mondo della disabilità viene ancora percepito in maniera distorta, certamente avere a che fare con degli importanti limiti fisici non è facile, ma si può vivere comunque con entusiasmo, si possono fare dei progetti ambiziosi e raggiungere traguardi competitivi e sportivi molto importanti. Si crea un equilibrio tra le difficoltà delle barriere e una sana leggerezza che fa da guida ad una esistenza di certo problematica, ma anche felice e piena. “Scrivendo questo libro ho compreso la poca sensibilità che avevo nei confronti delle persone disabili che non pretendono nulla di particolare se non un po’ di sensibilità e umanità. Ho ascoltato le loro storie, le loro emozioni e le loro speranze cercando di riportarle in maniera chiara e piacevole”.

All’interno del libro è narrata anche la storia di un caddie (il portabastoni) storico di Torino: Celso Molinero a cui l’autore ha dedicato anche una targa. “L’ho paragonato ad un consigliere, al navigatore in una gara di guida e a un direttore d’orchestra, ma anche un grande amico” spiega l’autore.

Un libro dunque, quello di Nevio Grubessich, che allarga la prospettiva su una dimensione che, nonostante i progressi degli ultimi anni, non si e’ ancora ben compresa. Il Golf, con la sua natura di gioco lento, fatto di concentrazione, silenzi e piccoli gesti ripetuti, diventa, in questo caso, uno strumento potente per avvicinarsi al tema della disabilità. È uno sport che non chiede necessariamente forza fisica estrema, ma equilibrio interiore, pazienza, capacità di adattarsi, qualità che accomunano il percorso di chi vive una condizione di fragilità. La sfida non è contro l’avversario, ma contro se stessi, contro i propri limiti e le proprie paure, in un terreno che cambia ad ogni buca, proprio come succede nella vita. Giocare significa accettare l’imprevisto e trasformarlo in possibilità, scoprendo che ogni tiro, come ogni esperienza, ha un suo valore.

Maria La Barbera

Giornata dello Sport al Politecnico di Torino in collaborazione con il Cus

Si è  svolta giovedì 2 ottobre scorso la Giornata dello Sport al Politecnico di Torino, una manifestazione organizzata dall’Ateneo in collaborazione con il Centro Universitario Sportivo ( Cus).
Per tutta la giornata negli spazi del Campus ingegneria di Corso Duca degli Abruzzi è stato possibile visitare i diversi corner sportivi e provare le attività proposte rivolte alla comunità studentesca e al personale dell’ateneo. Presenti  anche i team studenteschi del Politecnico , con i loro prototipi, e una cargo bike per presentare il progetto SAMBA, che il Politecnico conduce con altri atenei piemontesi e della valle d’Aosta per promuovere il benessere psicofisico degli studenti e studentesse.
Gli studenti  e le studentesse hanno potuto praticare diverse attività sportive sul campo polifunzionale al centro del cortile dell’Aula Magna, sul quale ci si può misurare in diverse discipline, quali volley, basket, calcio, badminton e pickelball.

Alle 12 il Vicerettore per la società, la Comunità e l’Attuazione del programma del Politecnico Stefano Sacchi, il presidente del Cus Riccardo D’Elicio hanno dato il via alla tredicesima edizione della Politour, la corsa podistica di un miglio tra i corridoi dell’ateneo , insieme a Diego Narciso, Senior Sport Manager del Politecnico e insieme alla dottoranda in Ingegneria Informatica e dei Sistemi al Politecnico di Torino, Anna Arnaudo, campionessa italiana di corsa sui 5 mila metri.
Nel pomeriggio,  nel corso di un evento dedicato presso la ‘Sala Emma Strada’ del Politecnico sono state presentate le attività sportive dell’ateneo e, in particolare,  il programma Dual Career.

Il programma Dual Career è  stato ideato per conciliare la carriera accademica con quella sportiva agonistica, progettato per supportare coloro che sono studenti-atleti di alto livello durante tutto il loro percorso universitario. Sono stati presentati, nel corso dell’evento, il nuovo regolamento del programma e il nuovo bando per la partecipazione che uscirà a breve.
I partecipanti saranno suddivisi in tre categorie ( Gold, Silver e Bronze) con benefici stabiliti sulla base dei risultati accademici e del curriculum sportivo.
Le Rappresentative sportive del Politecnico di Torino nascono nel 2018 e sono costituite da studenti e studentesse selezionate per partecipare  in rappresentanza dell’ateneo alle manifestazioni sportive a carattere universitario nazionali e internazionali  nelle discipline del basket, canottaggio, volley, calcio, tennis.

“Il Politecnico di Torino torna  a vivere lo sport come momento centrale della vita universitaria,  ospitando un evento che rappresenta un punto di riferimento per l’intero panorama sportivo studentesco torinese – ha affermato Riccardo D’Elicio, Presidente del Cus Torino. Tra le attività in programma organizzate dal Cus spicca il ritorno della Politour Run, la corsa tra i corridoi dell’ateneo che contribuisce a rendere questa manifestazione davvero unica. Un ruolo simile unico è svolto dalla consegna della polo a studenti e studentesse, un gesto che rinnova ogni anno il senso di appartenenza alla comunità del Politecnico. Lo sport, d’altrove, è da sempre uno strumento fondamentale  per creare inclusione, amicizie e  legami che durano nel tempo.

Mara Martellotta