Senza Categoria- Pagina 86

QS Best Student Cities, Torino debutta come una delle migliori città universitarie del mondo

L’undicesima edizione della classifica QS Best Student Cities, pubblicata oggi dagli specialisti mondiali della formazione universitaria e manageriale Quacquarelli Symonds, vede Torino posizionarsi al 67° posto nel mondo, unica new entry italiana, vantando il punteggio più alto in Italia per gli indicatori “Affordability” (Convenienza) e Student Voice (Opinione degli Studenti).

I criteri di inclusione, che stabiliscono che una città possa rientrare nella valutazione, sono la popolazione di oltre 250.000 abitanti e la presenza di almeno due università incluse nell’ultimo QS University Rankings. Entrambe le condizioni sono state soddisfatte e hanno consentito al capoluogo piemontese di ottenere il prestigioso lasciapassare. Nelle ultime rilevazioni, le uniche presenze italiane erano Milano – al 48esimo posto nel 2023 e Roma – al 74esimo, in una classifica in cui la Gran Bretagna è da molto tempo saldamente al comando.

Secondo la classifica, Torino è la città universitaria più conveniente d’Italia, e si colloca al 66° posto al mondo. Questo indicatore si basa su indici relativi alle tasse universitarie, al costo della vita e ai prezzi al dettaglio, e dimostra che Torino offre un’eccellente esperienza studentesca, a un costo inferiore di altre città italiane. Torino, inoltre, riceve anche ottime recensioni da parte di studenti ed ex studenti sulla loro esperienza in città, la migliore in Italia. In base al sondaggio di QS a studenti e studentesse, Torino ottiene un punteggio di 73,9/100 per questo indicatore, posizionandosi al 65° posto.

I numerosi indicatori presi in esame dalla classifica afferiscono alle categorie University Rankings, che considera la performance degli Atenei della città in QS World University Rankings, Student Mix, che esamina la popolazione studentesca della città, sia complessivamente che in ottica internazionale; Desirability, che misura l’attrattività di ciascuna città; Employer Activity, che fornisce un’indicazione sulla domanda di lavoro per i laureati nella città; Affordability, che valuta quanto una città sia accessibile da un punto di vista economico ed infine Student View, che analizza i risultati del sondaggio che viene condotto annualmente da QS tra gli studenti.

Torino è una città sempre attenta a garantire alloggi agli studenti a prezzi contenuti e questo ha contribuito, insieme alla qualità della vita e della sua formazione universitaria ad accrescere la sua attrattività da fuori regione e dall’estero, anche grazie alle politiche congiunte degli atenei con l’Ente per il diritto allo studio, la Città e il CUS Torino – che hanno fatto della città una meta in cui vivere e studiare è economicamente più vantaggioso e dove non mancano le occasioni di sport, svago e socializzazione. Ma il capoluogo torinese offre soprattutto importanti possibilità dopo il conseguimento della laurea in termini di sbocchi occupazionali: il tessuto industriale, anche in settori emergenti, la sua tradizione innovatrice, la sua posizione geografica strategica, ne fanno il luogo ideale in cui pianificare il proprio futuro professionale, e non solo.

“Questo è sicuramente un risultato molto importante – sottolinea Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino – di cui andiamo orgogliosi e che ci conferma che siamo sulla strada giusta. Abbiamo atenei d’eccellenza che invitano gli universitari a scegliere Torino e dobbiamo fare in modo che queste ragazze e questi ragazzi trovino ad accoglierli una città attrattiva e inclusiva, dove continuare a vivere e lavorare anche una volta terminato il proprio percorso di studi. La nostra visione sullo sviluppo di Torino e il suo futuro e la strategia integrata che stiamo mettendo in campo in questi mesi va in questa direzione”.

Segnali di cambiamento: occupazione e domanda di lavoro dipendente a Torino tra il 2018 e il 2022

Cresce l’occupazione, aumentano le domande di lavoro dipendente soprattutto da parte della Pubblica Amministrazione e migliora la qualità dei contratti: sono questi alcuni elementi positivi che emergono dal rapporto ‘Segnali di cambiamento: occupazione e domanda di lavoro dipendente a Torino tra il 2018 e il 2022’ che l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro ha commissionato a Ires Piemonte per valutare l’andamento del mercato del lavoro – alla luce dei primi segnali di crisi che già si intravedevano nel 2019 a cui si è aggiunta l’emergenza sanitaria del 2020/21 – e ottenere un’analisi attenta dell’occupazione e della domanda di lavoro in città e in alcune aree benchmark in quegli anni.

La Città di Torino – in collaborazione con l’Agenzia Piemonte Lavoro, la Camera di Commercio di Torino, l’INAIL e la Regione Piemonte e con il coordinamento scientifico dell’IRES Piemonte – ha istituito l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro (OMLT) con l’obiettivo di fornire una rappresentazione sistematica del mondo del mercato del lavoro locale attraverso un’analisi dei principali mutamenti socio economici.

Nel dettaglio elabora e mette a disposizione dei diversi attori istituzionali e territoriali le principali fonti informative sul mercato del lavoro, il sistema delle imprese, l’istruzione e la formazione professionale, le politiche del lavoro e i servizi per l’impiego a livello cittadino e metropolitano e realizza analisi congiunturali e monografiche a partire dalle stesse.

La presentazione del primo rapporto dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Città di Torino è per noi un segnale importante nel piano di tutti gli interventi che abbiamo promosso per il settore lavoro della Città. Da un lato siamo intervenuti per aprire nuovi sportelli che mettessero in relazione la domanda e offerta, ma dall’altro occorreva ripristinare uno strumento come quello dell’Osservatorio che potesse informarci sulla fotografia precisa dei movimenti del mercato del lavoro. In pochi mesi l’OML ha già prodotto un primo report che fornisce dati molto interessanti. Innanzi tutto possiamo salutare con piacere una ripresa del tasso di occupazione e l’aumento di una stabilizzazione dei contratti, così come siamo contenti che parte della ripresa sia trainata dal lavoro femminile e da un nuovo slancio della pubblica amministrazione. Torino ha ancora tanta strada da fare, perché la sua popolazione, in termini di numero e di età non fornisce segnali confortanti, ma sappiamo che ci sono delle potenzialità da esplorare e non lasceremo nulla di intentato”, così l’Assessora al Lavoro Gianna Pentenero ha commentato il primo report dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Città di Torino dal titolo: ‘Segnali di cambiamento: occupazione e domanda di lavoro dipendente a Torino tra il 2018 e il 2022’.

Analizzando il report si evince che nel 2022 l’occupazione a Torino ha avuto una crescita del 2% rispetto all’anno precedente (fino a 361.000 occupati), più di quanto si è registrato a Milano e Genova, principalmente grazie all’apporto della componente femminile del capoluogo. Tuttavia, il confronto con il 2019 mostra un persistente gap negativo (-3,1%), in conseguenza della solo parziale ripresa e, soprattutto, della dinamica demografica sfavorevole.

Dal 2012 a oggi Torino ha perso il 6% degli abitanti, l’indice di vecchiaia è passato da 200 a 226 anziani ogni 100 giovani. È invece rimasto stabile in termini relativi (62%), pur diminuendo in termini assoluti (circa 37.000 persone in meno) il numero dei residenti in età da lavoro (15-64 anni).

Analizzando le caratteristiche socio-anagrafiche della popolazione residente a Torino è anche possibile osservare il peso fisso della componente femminile (circa il 52% del totale), mentre l’analisi dei dati per classi di età mostra i segni evidenti del processo di invecchiamento, con la diminuzione dei più giovani (0-14 anni), la cui percentuale si è ridotta nel periodo selezionato del 12% (da 111.000 a 98.000 persone), e un aumento di quella associata alla popolazione anziana (65 anni e più), che in termini assoluti resta invariata (circa 220.000 persone).

Queste dinamiche stanno determinando una contrazione in termini assoluti del bacino di persone che possono lavorare e, al tempo stesso, alimentano un crescente fabbisogno di ricambio della popolazione attiva.

Sono invece positivi i dati sulla domanda di lavoro dipendente – rilevata attraverso l’analisi delle assunzioni – che nel 2022 a Torino risultano in crescita sia rispetto all’anno precedente (+18%), sia rispetto al 2019 (+12%).

Stessa considerazione vale per il numero di persone interessate dalle assunzioni (una persona può essere assunta più volte nel corso dell’anno), quasi 120.000 nel 2022, circa 15.000 in più rispetto al 2019 (+14%). Un altro dato rilevante è che il diffuso aumento delle assunzioni e degli assunti risulta più intenso a Torino rispetto alla provincia metropolitana e al Piemonte, in particolare nella fase più recente.

Occorre però evidenziare la contrazione delle assunzioni di lavoratori comunitari, un potenziale segnale di flussi migratori in uscita verso altre aree.

Anche la qualità dei contratti sta migliorando vista la crescente quota di assunzioni a tempo indeterminato, in apprendistato o di durata superiore a sei mesi (nel 2022 +17% rispetto al 2019), così come il livello di qualificazione dell’occupazione, grazie a un aumento del 40% delle assunzioni nei mestieri più qualificati e alla contrazione degli avviamenti a bassa qualificazione.

Guardando invece all’evoluzione della domanda per settore di attività, spicca la dinamica positiva della Pubblica Amministrazione che, sebbene limitata in termini assoluti, fa registrare un aumento delle assunzioni dell’85%, generalmente di lunga durata. Emergono crescite superiori alla media anche per i servizi finanziari e assicurativi (+37%), l’istruzione e la formazione, le costruzioni (+32%), l’industria e l’ICT (+25%). Al contrario, appaiono meno favorevoli i dati nel turismo e nella ristorazione, nei servizi personali e alle famiglie, nei servizi professionali e alle imprese e nella logistica.

Nel complesso, il quadro che emerge dai dati disponibili appare ancora instabile e condizionato dal ‘rimbalzo’ successivo all’emergenza sanitaria ma anticipa anche una ricomposizione qualitativa dell’occupazione dopo un decennio in cui la staticità della domanda ha costituito una delle principali criticità del mercato del lavoro torinese e piemontese.

La principale questione resta il rapporto sfavorevole tra l’elevata necessità di turnover e la contrazione dell’offerta di lavoro, fenomeno destinato a condizionare l’evoluzione del mercato e delle politiche del lavoro nei prossimi decenni, che richiederà probabilmente una maggiore attivazione dell’ampio bacino degli adulti inattivi principalmente costituito da donne e giovani che, alla fine del 2022, risultano essere circa 140mila a Torino e oltre 400mila in tutta la provincia.

6 milioni per il Borgo Medievale, ecco il progetto

Sarà illustrato oggi nel corso di una commissione in programma alla Circoscrizione 8 il progetto di riqualificazione del Borgo Medievale del Valentino. Un passaggio amministrativo necessario, dopo che progettisti incaricati da SCR in qualità di stazione appaltante, Isolaarchitetti, hanno presentato alla Città il Piano Finanziario Tecnico Economico che è in corso di approvazione. La Circoscrizione 8, territorialmente competente al rilascio del parere in seno alla Conferenza dei Servizi in corso per l’approvazione del progetto di Fattibilità Tecnico Economico, si riunisce oggi per esaminarlo.

Il progetto di restauro del Borgo Medievale fa parte della riqualificazione complessiva di diverse aree affacciate lungo le sponde del fiume Po. L’intervento nel suo insieme prevede la valorizzazione del verde pubblico del Parco del Valentino, il ripristino della navigazione fluviale, la realizzazione della nuova Biblioteca Civica e la ristrutturazione del Teatro Nuovo nel complesso di Torino Esposizioni, oltre che il restauro degli edifici e delle aree esterne del Borgo Medievale. Il valore totale finanziato delle trasformazioni è di 100 milioni di euro e all’intervento di restauro del Borgo Medievale sono stati destinati 6 milioni.

“In passato – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – era addirittura maturata l’errata convinzione che il Borgo Medievale, nato come noto per l’Esposizione Generale Italiana del 1911, non fosse stato costruito per durare. Le indagini storiche e soprattutto la grande affezione dei torinesi e dei turisti per questo luogo ci hanno però dimostrato il contrario ed ecco perché sarà importante restaurarlo e valorizzarlo all’interno di un progetto più ampio, che riguarda tutta l’area del Valentino e la sua vocazione di polo naturalistico, culturale e turistico che farà di questo uno dei più importanti interventi in Città da decenni. Un grande progetto culturale in cui crediamo molto e che stiamo portando avanti”.

Il montaggio di ponteggi e impalcature è in corso perché il Borgo Medievale già a partire dai prossimi giorni sarà interessato da interventi di manutenzione straordinaria più urgenti, in particolare con lavori che riguardano le coperture dei numerosi edifici, in particolare, quelle della Rocca, dove si interverrà anche sui balconi e sul ponte e il consolidamento della casa di Malgrà.

A questi interventi si innesterà poi il cantiere di riqualificazione più ampia. Il progetto si propone di valorizzare e potenziare la vocazione turistica e culturale di questo luogo, dove cittadini e turisti possano trovare attività di intrattenimento e mercatini periodici negli spazi esterni, garantendo la massima fruizione possibile e valorizzando la connessione tra il Borgo e lo straordinario contesto naturalistico che lo ospita. Tra gli obiettivi, pur nell’ambito dei necessari interventi di rifunzionalizzazione e adeguamento, anche quello di ricucire e riordinare gli elementi storici qualificanti, come la strada interna, che nel tempo hanno subito manomissioni o comunque un generale processo di frammentazione.

I lavori prevedono l’efficientamento energetico e impiantistico dell’intero complesso, attraverso la riorganizzazione degli impianti termici in un’unica centrale di produzione collegata al pozzo geotermico esistente e il restauro e l’ammodernamento di parte degli immobili che lo compongono al fine di trasformarli in aree museali aperte al pubblico, conservando e valorizzando gli elementi architettonici e strutturali già presenti. In particolare i restauri riguarderanno la Casa di Ozegna, l’ex ristorante San Giorgio, la Casa di Mondovì, la Casa di Pinerolo, il Cortile e la Torre di Avigliana, la Casa di Chieri, la Casa di Malgrà e la Casa di Borgofranco.

Per rispettare le stringenti tempistiche previste dai finanziamenti europei, gli interventi dovranno essere affidati entro fine anno e avviati all’inizio del 2024.

A Palazzo Civico il nuovo Console del Perù

Da qualche settimana Ezio Valfré Hernández è il console generale del Perù a Torino. Il console ha fatto visita oggi a Palazzo Civico, dove è stato ricevuto dalla vicesindaca Michela Favaro.

Qui ha raccontato delle sue origini italiane per parte di padre, con alcuni antenati di origine piemontese. “Non ero mai stato prima a Torino – ha detto-  e ho scoperto una città bellissima. Rappresento una comunità popolosa e molto antica, con espressioni culturali diverse. Sarà un piacere festeggiare insieme per la prima volta la festa nazionale del Perù, il prossimo 28 luglio”.

La vicesindaca Favaro ha ricordato che “la comunità peruviana è una delle comunità straniere più numerose in città, la terza per numero di persone, la maggior parte delle quali provengono dalla capitale Lima o da città del nord. È una comunità molto ben integrata col tessuto sociale cittadino ma che conserva un forte legame con le sue tradizioni. Sarà un piacere – ha concluso – lavorare insieme su progetti che la riguardano”.



Dodici giovani si formano grazie a Tennis Foundation

Complice anche il successo ottenuto dalla prima edizione, Tennis Foundation ha deciso di rinnovare il programma Intesa Sanpaolo Assicura Little Champions per il 2023-2024 e consentire a dodici talenti selezionati l’anno scorso di continuare la loro crescita professionale allenandosi gratuitamente grazie a delle borse di studio. I ragazzi sono seguiti nel loro percorso da Gipo Arbino, allenatore di Lorenzo Sonego, e da grandi ex giocatori e giocatrici come Ivan Ljubicic, Emilio Sanchez e Francesca Schiavone.

Le borse di studio permetteranno ai ragazzi e ragazze di partecipare ai tornei internazionali Tennis Europe e ITF, di seguire delle attività di mental coaching, corsi d’inglese, educazione civica, giornalismo e comunicazione sportiva. Giovedì scorso i dodici borsisti sono arrivati a Torino e per una settimana si alleneranno sui campi del Circolo della Stampa – Sporting. Tra  di loro ci sono il classe 2008 Mattia Cappellari, vincitore di sei tornei in stagione; Carlo Paci, under 14 numero 43 al mondo nella sua categoria e convocato in questi giorni in Nazionale; Martina Cerbo, che si è issata fino alla posizione 80 nel ranking femminile under 14 e Alessandra Fiorillo, attuale numero 176 al mondo tra le under 16.  Presenti anche Alex Romano, Giulia Di Concetto, Francesca Galli e Mattia Bille, protagonisti già ora di una buonissima stagione.

Dopo Torino i giovani tennisti si sposteranno in Austria, Grecia e Bosnia Erzegovina. Poi sarà la volta dei Campionati Italiani di categoria. I migliori quattro di questa prima fase saranno accompagnati al Forte Village Resort di Pula per una sessione speciale di allenamenti. A ottobre saranno per tre giorni ospiti del Tennis Villa Reale di Monza e a novembre torneranno a Torino per le Nitto ATP Finals. Il programma del 2024 prevede un torneo alla Ivan Ljubicic Academy in Croazia, un torneo ITF ad aprile e, a maggio, il gran finale con la cerimonia di chiusura e la proiezione del film-documentario “I talenti di Intesa Sanpaolo Assicura Little Tennis Champions”. “Sono molto contento che questo progetto sia stato rinnovato anche quest’anno – ha sottolineato l’assessore allo Sport Domenico Carretta-intervenuto alla conferenza stampa -. Cinque anni fa nasceva Tennis Foundation  – ha ricordato l’Assessore – e durante questo periodo ha mantenuto le promesse aiutando i giovani a crescere come persone e sul campo da tennis. Il mio sincero augurio di poter proseguire così e proporre nuove idee e progetti”.

Marco Aceto

‘Dedicata a te’; a Torino più di novemila i nuclei famigliari beneficiari della carta solidale

Dedicata a te è una carta elettronica con un contributo unico di 382,50€ destinata alla spesa e ai generi alimentari di prima necessità e rivolta ai cittadini più in difficoltà e con ISEE fino a 15mila euro.

Gli elenchi dei beneficiari della Carta sono stati predisposti dall’INPS sulla base dei criteri definiti dal Decreto del Ministero dell’agricoltura e dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Non riceveranno la carta i nuclei familiari che, alla data di entrata in vigore del decreto (12 maggio 2023), avevano tra i propri componenti titolari di reddito di cittadinanza e reddito di inclusione o altre misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Sono inoltre esclusi i nuclei familiari nei quali almeno un componente sia già beneficiario di nuova assicurazione sociale per l’impiego, indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione guadagni, qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.

Proprio in questi giorni i Comuni stanno ricevendo dall’INPS l’elenco dei nuclei beneficiari -che a Torino sono circa 9.300- e predisponendo l’invio di lettere di notifica. Per ritirare la carta, nominativa e prepagata, bisognerà quindi aspettare questa comunicazione e poi recarsi in un qualsiasi Ufficio Postale.

La Città di Torino, per andare incontro alle esigenze dei beneficiari, metterà a disposizione, oltre alla comunicazione via lettera, anche la possibilità di verifica digitale. Da oggi, accedendo con il proprio SPID al portale Torino Facile, si potrà controllare se il proprio nucleo rientra tra gli aventi diritto consultando la pagina dedicata.

Il contributo una tantum potrà essere speso esclusivamente entro il 31 dicembre 2023. Per attivare la card assegnata sarà necessario utilizzarla per effettuare un primo pagamento entro il 15 settembre; la mancata attivazione entro la data indicata comporterà l’annullamento del contributo.

Per informazioni: U.R.C. Dipartimento Servizi Sociali, Sociosanitari e Abitativi. Tel. 011-01125111 dal lunedì al giovedì ore 14-16; il martedì 9-12,30/14-16,00.

Servizi pubblici locali, tre progetti di collaborazione tra Città di Torino e Associazioni dei consumatori

Una maggiore e più attiva partecipazione dei cittadini alla pianificazione dei servizi; il confronto e la sensibilizzazione degli utenti a un uso corretto e consapevole degli stessi; l’analisi del loro buon funzionamento, per qualità ed efficienza: sono gli obiettivi che si propone la Città di Torino attraverso una serie di progetti che la vedranno collaborare con diverse associazioni dei consumatori quali Adiconsum, Adoc, Associazione Tutelattiva, Codacons, Federconsumatori APS e Movimento Consumatori. A proporre la delibera approvata questa mattina dalla Giunta Comunale le Assessore Chiara Foglietta e Gabriella Nardelli.

“Dall’assistenza sanitaria, alla raccolta rifiuti, alla mobilità, parlare di servizi pubblici e di servizi pubblici locali significa parlare della vita quotidiana di ciascuno di noi – sottolinea l’Assessora Foglietta -. E’ fondamentale far conoscere i servizi a disposizione dei cittadini e promuoverne l’utilizzo, e comprendere i bisogni e le attese; rispondendo, così, nel modo più efficace, evitando sprechi e aumentando la qualità della vita di tutti”.

“I progetti approvati sono conformi a una previsione normativa – spiega l’Assessora Nardelli, ma ancor prima derivano dalla volontà della Città di instaurare un percorso di attiva e concreta collaborazione con le Associazioni dei consumatori e i Gestori dei servizi, e di maggiore interazione con i cittadini utenti. Le conoscenze, le esperienze ed i dati acquisiti tramite la realizzazione di tali progetti, saranno estremamente utili da un lato per migliorare l’efficacia dei controlli sui servizi pubblici, dall’altro per poter realizzare, in modo  partecipato, azioni volte a migliorare  la qualità dei servizi stessi”.

Città e Associazioni dei consumatori collaboreranno a tre diversi progetti con a tema la mobilità come servizio, meglio conosciuta con l’acronimo MaaS, ovvero la possibilità di spostarsi pianificando il proprio viaggio attraverso un software che in automatico propone e permette di prenotare tutti i mezzi necessari, sia pubblici sia privati (treni, bus, taxi, car e bike sharing) per compiere il percorso; il corretto conferimento di una particolare tipologia di rifiuto come gli oli esausti, (entrambi con inizio previsto per quest’anno), e il servizio erogato dalle farmacie comunali (al via l’anno prossimo).

Il progetto sul MaaS prevede la realizzazione di un ‘focus group’ che avrà come scopo di rilevare le opinioni e il grado di sensibilità di cittadini e potenziali utilizzatori rispetto al nuovo modello di mobilità, mentre per ciò che riguarda gli oli esausti sono contemplate azioni di sensibilizzazione della cittadinanza per coinvolgere attivamente i cittadini nel corretto conferimento, considerati anche i danni provocati dalla loro dispersione nell’ambiente e, invece, i notevoli vantaggi, anche economici, derivanti dal loro corretto smaltimento. Un terzo progetto prevede poi la realizzazione di un’attività di osservazione sul servizio erogato dalle farmacie comunali, mediante ricerche dalle diverse metodologie.

La consultazione e il coinvolgimento delle Associazioni dei consumatori in relazione alle modalità di erogazione dei servizi è prevista dalla normativa che disciplina il controllo dei servizi pubblici locali (art.2 comma 461)  all’interno della Legge n. 244 del dicembre 2007 (la Legge Finanziaria 2008).

 #parolenuove, ottava edizione di Attraverso Festival

 

ATTRAVERSO FESTIVAL 
VIII Edizione
#parolenuove
Un viaggio nel Piemonte meridionale tra le terre inserite
nella Unesco World Heritage List
dal 15 luglio al 9 Settembre 2023
Langhe Roero Monferrato e Appennino Piemontese
Martedì 18 luglio
BRA (CN), Giardini Belvedere
BARBASOPHIA in dialogo con MURUBUTU
ore 21.00, ingresso gratuito
a questo link il comunicato completo

Matteo Saudino – Barbasophia

Ad approfondire il tema #parolenuove di quest’ottava edizione di Attraverso Festival, è l’incontro tra due professori di storia e filosofia. Matteo Saudino, in arte Barbasophia e Alessio Mariani, noto artisticamente con il moniker Murubutu, insieme protagonisti martedì 18 luglio ai Giardini Belvedere di Bra (Cn), per un dialogo che porterà a guardare la filosofia – e non solo – con occhi nuovi.

Definito come il prof-influencer che sta facendo innamorare i giovani e non solo alla Filosofia, Matteo Saudino insegna filosofia presso il liceo “Giordano Bruno” di Torino. È ideatore di BarbaSophia, il canale YouTube in cui spiega e racconta concetti e storia della filosofia. Saudino ama definirsi come un obiettore di coscienza e un attivista impegnato da sempre nei movimenti per la pace, nelle campagne per la riduzione delle spese militari e contro la precarizzazione del lavoro e della vita; come un convinto sostenitore della democrazia partecipata dal basso, fondata sui diritti delle donne, degli uomini, dei bambini e degli animali, sulla giustizia sociale e sulla difesa dei beni comuni. Ha dichiarato di essere da anni «impegnato contro la trasformazione liberista della scuola italiana in un’azienda gerarchica, in cui gli studenti si stanno rapidamente trasformando in clienti-merci al servizio del mercato e della finanza» e «da sempre in prima linea per costruire un sistema scolastico che metta al centro le persone e la loro emancipazione umana e collettiva, perché l’istruzione non deve reiterare le ingiustizie economiche e le differenze sociali, bensì deve ridurre le disuguaglianze».

In dialogo con Barbasophia, è Murubutu, al secolo Alessio Mariani, che di sera strega i club d’Italia con il suo «flow» e la metrica dei suoi racconti rap, mentre di giorno è insegnante di storia e filosofia. Si chiama Murubutu proprio per questo: come la figura del «marabutto» di alcune tradizioni africane che incanta e cura con la parola. La terapia di Mariani è fatta di storia, filosofia, letteratura, dalla battaglia di Lepanto a Dostoevskij, all’incirca gli stessi temi che la mattina tratta a lezione, tra i banchi del liceo Matilda di Canossa a Reggio Emilia, la sua città. «Nella mia vita è arrivata prima la musica. Ho cominciato con un rap concettuale, politico, e poi è diventato didattico. All’origine ci sono due amori, quello per la musica hip hop e per la narrativa in generale. Poi, ovviamente, c’è la deformazione professionale che mi porta a trattare temi utili ai giovani» – racconta Murubutu.


Murubutu
——————————

Con l’esplosione dell’estate torna ATTRAVERSO, il Festival nato sotto le stelle dell’UNESCO che riunisce ancora una volta oltre 20 comuni di tre provincie piemontesi (Alessandria, Asti e Cuneo) e di quattro territori (Langhe, Monferrato, Roero e Appennino Piemontese). L’obiettivo è, come sempre, quello di contribuire ad abbattere le frontiere immaginarie e reali tra province per farle diventare un unico scenario, diverso per caratteristiche, ma uguale per potenzialità e armonia, nel nome della bellezza e del paesaggio umano, agricolo e architettonico.

ATTRAVERSO, giunto alla sua ottava edizione, accompagna l’estate piemontese dal 15 luglio al 9 settembre tra piazze, cortili, Forti possenti, Auditorium, giardini e naturasempre mantenendo la proposta di appuntamenti di qualità e non usuali, differenti rispetto a quelli normalmente in circuitazione, piccole produzioni in luoghi particolari di grande bellezza e suggestione. Quasi 40 appuntamenti tra concerti, spettacoli teatrali, incontri, dialoghi, “attraversamenti” di genere, di linguaggi, di artisti che con il loro lavoro ben rappresentano il tema “Le parole nuove”, sottotitolo di questa ottava edizione del Festival che intende approfondire l’esigenza ormai stringente di provare a costruire un nuovo alfabeto per la contemporaneità, una sorta di mappa di istruzioni per far fronte ai grandi cambiamenti del nuovo millennio e a quello spaesamento che ne è conseguito. L’#parolenuove accompagnerà dunque tutto il Festival.

Attraverso Festival è un progetto dell’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour e Produzioni Fuorivia con la collaborazione dell’Ente Aree Protette Appennino Piemontese. Con il patrocinio di Unesco World Heritage List – Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato e Ministero della Cultura, è realizzato grazie al sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione CRC e Fondazione CRAL. Con la collaborazione e il sostegno dei comuni di Alba, Barolo, Bergolo, Borghetto Borbera, Bosio, Bra, Calamandrana, Casale Monferrato, Cassano Spinola/Gavazzana, Cherasco, Gamalero, Gavi, La Morra, Morbello, Nizza Monferrato, Ovada, Parodi Ligure, Rocca Grimalda, Saluzzo, San Cristoforo, Serravalle Scrivia, Spigno Monferrato, Tortona e grazie al contributo di Gruppo Entsorga e di Banca d’Alba.  Un ringraziamento speciale va inoltre alla Direzione Regionale Musei Piemonte, ai numerosi soggetti che operano sul territorio e che sono partner fondamentali di questo Festival: Distretto Culturale Ambientale Oltregiogo, Associazione Libarna Arteventi, Associazione Memoria della Benedicta, Fondazione Amleto Bertoni, Green Community Terre del Monviso, Rete italiana di cultura popolare, Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero, Alexala, Quarto Piemonte, i Consorzi dei vini, i produttori e le associazioni culturali e sociali del territorio.

I biglietti per gli spettacoli si possono acquistare tramite il circuito www.mailticket.it

www.attraversofestival.it;
https://www.facebook.com/ATTRAVERSOFESTIVAL/;

 

Nitto Atp Finals: la Mole si illumina per Alcaraz, primo qualificato

È Carlos Alcaraz il primo tennista qualificato matematicamente per le Nitto ATP Finals, che andranno in scena al Pala Alpitour di Torino dal 12 al 19 novembre per la terza edizione. Per omaggiare il suo risultato la Città di Torino e la Federazione Italiana Tennis e Padel questa sera alle 22 proietteranno il volto del tennista su uno dei luoghi simbolo della Città, la Mole Antonelliana.

Metropolitana di Torino, “Linea 2” vince il premio Oice per il miglior progetto

Infra.To si è aggiudicata il primo Premio Oice dell’ingegneria e dell’architettura nel settore infrastrutture ferrovie e metropolitane con il Progetto Definitivo della Linea 2 della Metropolitana di Torino.

L’Oice è l’Associazione di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica. Il Premio è stato consegnato nel corso di un evento che si è tenuto a Roma lo scorso 11 luglio 2023, a valle dei giudizi espressi da una nutrita Giuria composta da esponenti del mondo accademico, da operatori del settore dell’ingegneria pubblica e privata e da giornalisti del settore.

Il progetto definitivo della Metropolitana Linea 2 di Torino, redatto da Infra.To per la tratta “Rebaudengo–Politecnico”, prevede uno sviluppo di circa 9.5 km di galleria, 13 stazioni, 1 deposito/officina e 16 pozzi per un importo finanziato di 1.8 mld di euro.

La gestione della complessità del progetto, con oltre 4800 elaborati e il coordinamento di numerosi professionisti, è stata resa possibile grazie alle elevate competenze presenti all’interno dell’azienda e a un grande lavoro di squadra. La progettazione dell’opera è stata la prima in Italia, su un progetto infrastrutturale di queste dimensioni, ad esser stata realizzata completamente in modalità BIM consentendo, in fase di esercizio, una migliore e più efficiente gestione e manutenzione della nostra metropolitana.

La centralità dei criteri ambientali adottati in tutte le fasi di progettazione, ha inoltre consentito di perseguire elevati obiettivi di ingegneria sostenibile.

“Si tratta di un riconoscimento molto importante che conferma la bontà del progetto e le elevate competenze presenti all’interno di Infra.To. – dichiara Bernardino Chiaia Presidente e A.D. di Infra.To – Concludere un progetto di questa portata rappresenta per InfraTo un valore aggiunto notevole e consente alla Città di dotarsi, nel corso dei prossimi anni, di una struttura di progettazione e gestione appalti e lavori efficiente, moderna e fondamentale per il sistema delle infrastrutture urbane”.

Siamo davvero contenti di questo premio – commenta il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – per il progetto che dà l’avvio a quella che sarà la più grande opera pubblica della storia del nord-ovest. Consideriamo la linea 2 della metropolitana davvero come la più grande opera infrastrutturale della città, un intervento che ne cambierà radicalmente il volto, segnando un punto di svolta anche per le politiche di transizione ecologica e dando a Torino una rete di trasporto pubblico efficiente e proiettata nel futuro”.