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Politiche ad hoc per eliminare la violenza contro le donne

Si è svolto questa mattina nella Sala Rossa del Consiglio Comunale l’incontro istituzionale della presidente del Consiglio Maria Grazia Grippo e dell’assessore Jacopo Rosatelli con i rappresentanti dei servizi preposti al contrasto alla violenza di genere e alla tutela delle donne vittime di violenze sul territorio cittadino per avviare un percorso di conoscenza, dialogo e condivisione delle attività messe in campo.

Dai vari interventi dei rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, dei Carabinieri, della Polizia Municipale, dell’Università e dell’ospedale Sant’Anna  è emerso quanto Torino sia un’eccellenza e un’avanguardia nella lotta contro la violenza sulle donne, anche se bisogna fare  molto di più nella battaglia contro la violenza maschile sulle donne.

La violenza è un reato e, in particolare, una violazione dei diritti umani che non colpisce solo la donna in quanto tale, ma mina l’uguaglianza e si pone come un ostacolo allo sviluppo di una società democratica.

La violenza contro le donne non è un’emergenza ma un dato strutturale della civiltà occidentale. Lo squilibrio di potere, che possiamo chiamare patriarcato,  fissa ruoli di genere molto precisi e definisce relazioni di potere ed è l’origine remota, profonda della violenza – ha dichiarato Rosatelli nel suo intervento che conclude l’incontro istituzionale –  Su questo terreno si deve intervenire mettendo in campo politiche che vanno alla radice, bisogna lavorare sulla cultura e sulla costruzione di modelli culturali, di stereotipi di genere, partendo dalle scuole primarie ma, dire anche, dalla fascia 0/3 e 0/6”.

Le politiche di genere per le pari opportunità, quindi anche di contrasto della violenza maschile contro le donne, hanno un carattere trasversale per la nostra Amministrazione – ha sottolineato Rosatelli -.  Quello delle pari opportunità non è un settore tra i tanti, ma riflette uno sguardo di genere su tutte le politiche che la Città mette in campo dal ridisegnare il territorio alla transizione ecologica, dai trasporti all’educazione, tutto fa parte della cultura”. “E nella scelta di mettere insieme le deleghe delle politiche del welfare con le pari opportunità – conclude l’assessore – c’è già un messaggio sulla nostra visione unitaria e interrelata della lotta alle discriminazioni e per l’affermazione dell’eguaglianza delle persone, come recita l’articolo 3 della Costituzione”.

L’incontro di oggi è stato anche l’occasione per dare il via agli eventi e alle iniziative per celebrare il ventennale del Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne, istituito dalla Città di Torino nel 2000, in calendario lo scorso anno e rimandato a causa della pandemia da COVID 19.  Un lungo programma ideato per svilupparsi nei prossimi dodici mesi –  dal 25 novembre 2021 al 25 novembre 2022 – con l’intento di valorizzare una rete unica in Italia, in grado di riunire intorno al tema della violenza sulle donne soggetti pubblici e privati che agiscono in sinergia per contrastare il fenomeno.




 

 

 

Davis Cup, modifiche alla viabilità nell’area dello Stadio Olimpico

In occasione delle Davis Cup Finals 2021, che si svolgeranno da domani, giovedì 25, fino al 29 novembre 2021, via Filadelfia sarà chiusa al traffico veicolare tra i corsi Giovanni Agnelli e Galileo Ferraris nei seguenti giorni e orari:

– venerdì 26, sabato 27 e lunedì 29 novembre dalle ore 13.00 alle ore 24.00;

– domenica 28 novembre dalle 09.00 alle 24.00.

Sul medesimo tratto di strada prosegue fino al 2 dicembre il divieto di sosta istituito a inizio mese.

Fino al 29 novembre rimangono inoltre in vigore alcuni provvedimenti decisi prima dello svolgimento delle ATP Finals. In particolare:

– prosegue la chiusura al traffico veicolare del controviale Est di corso Agnelli, tra via Filadelfia e piazzale Grande Torino.  Lungo questo tratto di strada è anche vietata la sosta;

– le linee di trasporto pubblico locale 17 e 17 barrato vengono deviate lungo il percorso corso IV Novembre – corso Montelungo – corso Galileo Ferraris;

– le aree riservate alla sosta dei disabili sono dislocate sui controviali Est e Ovest di corso Galileo Ferrarsi nei tratti più prossimi a piazzale Grande Torino;

– le aree riservate a operatori del commercio sono dislocate sui controviali Est di corso IV Novembre e Ovest di corso Galileo Ferraris, nei tratti a nord di Piazzale Grande Torino;

– l’area destinata ai taxi è dislocata a ridosso della banchina centrale di corso Sebastopoli nel tratto compreso tra corso Galileo Ferraris e Corso Unione Sovietica;

– sul viale centrale e sul controviale ovest di corso Galileo Ferraris, nel tratto tra piazza Costantino il Grande e piazzale Grande Torino, è attivata la sosta a pagamento.

14° TorinoFilmLab Meeting Event: oltre 200 professionisti del cinema mondiale per dare vita a nuovi progetti indipendenti

Dal 29 novembre al 1° dicembre 2021 si terrà il TorinoFilmLab Meeting Event, evento che ogni anno porta a Torino una nuova generazione di talenti del cinema mondiale i cui film sono stati sviluppati dal lab del Museo Nazionale del Cinema, grazie a mesi di lavoro con tutor qualificati.

Sul palco della Scuola Holden, la 14° edizione porterà 37 progetti presentati da altrettanti team creativi composti da 55 tra sceneggiatori, registi e produttori provenienti da 36 paesi, davanti ad un pubblico industry di 150 professionisti internazionali in cerca di nuovi autori e film su cui puntare:

– 20 progetti di ScriptLab focalizzato sullo sviluppo di sceneggiature;

– 10 progetti di FeatureLab, opere prime o seconde sia di finzione che documentari in fase avanzata di sviluppo, che hanno affrontato diversi aspetti del filmmaking, dalla scrittura alla produzione, dalla regia alla distribuzione;

– 7 film sviluppati negli anni passati dal TFL, prossimi a esordire nel circuito dei festival internazionali, saranno svelati durante lo show case TFL Coming Soon.

I film in nuce sviluppati dal TFL potranno aggiudicarsi 240.000 € in premi assegnati da giurati e partner, a sostegno di sviluppo, produzione, distribuzione e per favorire le coproduzioni internazionali e un approccio sostenibile nel fare cinema.

Il TFL Meeting Event si svolge nell’ambito di TFI Torino Film Industry, un progetto di Film Commission Torino Piemonte che comprende e mette in rete il TFL Meeting Event con i Production Days organizzati dalla stessa FCTP e il 6° Torino Short Film Market organizzato dal Centro Nazionale del Cortometraggio.

In particolare, i partecipanti di TFL Up & Coming Italia, iniziativa dedicata ai professionisti italiani, e Alpi Film Lab, programma italo-francese, prenderanno parte a tre intense giornate di workshop e networking organizzate dal TFL, nell’ambito di TFI – Production Days.

In contemporanea, il 39° Torino Film Festival mostrerà sei titoli TorinoFilmLab realizzati nel 2021: in concorso Feathers del regista egiziano Omar El Zohairy, che partecipato al TFL nel 2016 e nel 2017, vincitore del primo premio de La Semaine de la Critique 2021, e fuori concorso Human Factor di Ronny Trocker, da ScriptLab 2017.

La sezione TorinoFilmLab propone Piccolo Corpo di Laura Samani (ScriptLab 2017 e FeatureLab 2018); Taste di Lê Bảo (FeatureLab 2017 e Premio Speciale Giuria Encounters Berlinale); The Staffroom di Sonja Tarokić sviluppato (ScriptLab 2015 e FeatureLab 2016); e Natural Light, sviluppato a AdaptLab 2016 e poi FeatureLab 2017, film d’esordio del regista ungherese Dénes Nagy che grazie a questo titolo si è aggiudicato l’Orso d’Argento per il Miglior Regista alla Berlinale e che sarà a sua volta giurato al Meeting Event per scegliere i prossimi progetti a cui destinare i Production Awards.

Dalla fondazione nel 2008 ad oggi, il TorinoFilmLab ha lavorato a 800 storie per portarle sul grande schermo, di queste 144 sono diventate effettivamente film grazie a 1.500 autori e professionisti che hanno partecipato ai nostri programmi di sviluppo e formazione, supportati negli anni da 172 expert da tutto il mondo.

Nel 2021 il TorinoFilmLab ha visto consacrare molti dei registi scoperti dal TFL, come Julia Ducournau, Palma d’Oro 2021 con Titane dopo l’esordio sempre a Cannes nel 2016 con il film targato TFL Raw; e Michelangelo Frammartino premiato a Venezia con il Premio Speciale della Giuria per il suo film Il buco, a 11 anni da Le Quattro Volte, film realizzato proprio grazie al TorinoFilmLab.

Verde pubblico, operativo il nuovo appalto di controllo della stabilità degli alberi

Da alcune settimane è operativo il nuovo appalto triennale di controllo fitostatico del patrimonio arboreo della Città di Torino. Con una dotazione economica di 1 milione e 100 mila euro interesserà gli alberi di viali, parchi, giardini scolastici e di ogni ambito di proprietà comunale.

Entro il mese di marzo 2022 le imprese aggiudicatarie effettueranno una prima tranche di controlli su circa 15 mila alberi: si tratta degli ambiti interessati da controlli meno recenti e ritenuti maggiormente prioritari in base alla tipologia di piante e al tipo di frequentazione delle aree in cui sono inserite.

Il nuovo appalto fornirà importanti informazioni sulle piante, che aggiunte all’attività costante e regolare di gestione del patrimonio arboreo pubblico, consentiranno di individuare le situazioni più problematiche in modo da intervenire e da ridurre il rischio, con la consapevolezza che non sempre le analisi fitostatiche possono essere sufficienti ed efficaci in termini preventivi e che, come in qualsiasi altro campo, il rischio non potrà mai essere pari a zero.

Uno degli effetti più evidenti dei cambiamenti climatici è infatti l’aumento degli eventi meteo estremi, che in ambiente urbano possono portare ad allagamenti e alla caduta di alberi, o di loro porzioni. Sono fenomeni sempre più violenti e frequenti, che possono accentuare le fragilità dei patrimoni arborei pubblici e privati caratterizzati da piante adulte, cresciute in un ambiente urbano non sempre favorevole. È il caso ad esempio del tiglio caduto lo scorso 17 novembre al parco della Tesoriera in occasione di un evento di pioggia intensa (circa 45 mm caduti in una sola giornata il 15 novembre) che si è verificato dopo settimane di siccità. L’albero era stato sottoposto a controlli nel 2019 (la Tesoriera è tra i parchi della città maggiormente controllati, sia per le caratteristiche del patrimonio arboreo, sia per la sua elevata frequentazione) e non erano state segnalate problematiche di stabilità. I tecnici della Città stanno verificando con i professionisti addetti al controllo degli alberi del parco se la pianta in questione avesse problematiche occulte, il tipo di relazione intercorso tra lo schianto e la pioggia intensa, e se sarà necessario avviare approfondimenti urgenti o meno sugli alberi limitrofi, secondo una prassi consolidata che viene attivata dopo ogni schianto in qualche modo anomalo e/o con danni.

Al tempo stesso gli alberi rappresentano una delle soluzioni più efficaci ed economiche di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici, soprattutto in un ambiente urbano. Ciò si traduce nella necessità di aumentare la loro presenza nelle nostre città, creando nuovi boschi urbani in corrispondenza dei parchi per potenziare i corridoi ecologici, introducendo isole verdi in quartieri fortemente urbanizzati, anche adottando soluzioni innovative. Il progetto “Valdocco Vivibile”, i cui lavori partiranno il prossimo anno, sarà a tal proposito un esempio concreto di adattamento ai cambiamenti climatici di un tessuto urbano “resiliente”.

Le nuove soluzioni per incrementare la dotazione di verde si aggiungono alla consueta cura e attenzione della Città nella gestione del patrimonio arboreo consolidato, necessaria ad assicurare la salute degli alberi e a garantire la sicurezza dei cittadini, con potature regolari e controlli di stabilità costanti, nel rispetto delle migliori conoscenze di biomeccanica.

La Città di Torino sottopone a controllo fitostatico il proprio patrimonio arboreo da oltre vent’anni (maggiori informazioni al seguente link), rivolgendosi a professionisti selezionati con appalti, nel rispetto dei protocolli e delle procedure riconosciute a livello nazionale ed internazionale e che premiano competenze, esperienze specifiche e aggiornamento professionale.

Il nuovo appalto si pone l’obiettivo di estendere i controlli a tutto il patrimonio arboreo, anche nei parchi collinari, puntando sulla loro diversificazione a livello di tipologia e tempistica, in funzione delle caratteristiche dell’ambito e della fruizione con un approccio basato non solo sulla valutazione della pericolosità potenziale dell’albero ma anche sulla vulnerabilità del contesto. È l’ennesimo tassello di un percorso di transizione dalla valutazione del pericolo da cedimenti arborei ad una valutazione del rischio, che sarà affrontato a livello procedurale con l’avvio della certificazione ISO9001:31.000 in modo da contestualizzare il processo dei controlli di stabilità in un processo codificato e riconosciuto.

I controlli di stabilità, come per i precedenti appalti, saranno sottoposti al coordinamento ed alla supervisione dei tecnici comunali, che potranno chiedere approfondimenti di indagini in caso di dubbi o schianti. Il calendario degli interventi colturali necessari a seguito dei controlli (potature, consolidamenti o abbattimenti) verrà pubblicato nella sezione Verde Pubblico sul portale della Città di Torino.

Gli appalti di stabilità sono anche un’occasione per aggiornare il censimento degli alberi, con dati disponibili nel GeoPortale e – per la prima volta – anche interrogabili in loco. Il cartellino posizionato sull’albero, oltre a riportare il numero identificativo, sarà infatti dotato di un QR Code che fornirà informazioni di massima sulla pianta e sui benefici apportati da quell’albero e dall’insieme di cui fa parte. È una novità frutto del lavoro di calcolo dei servizi ecosistemici prodotti dalle aree verdi della Città, e dalla volontà di comunicare ai cittadini queste importanti informazioni che dovrebbero aiutare a comprendere il ruolo fondamentale svolto dagli alberi, soprattutto in un contesto urbano.

TO Bike, servizio nuovo e rinnovato con 120 stazioni operative entro il 1 marzo 2022

Un servizio nuovo e rinnovato per TO Bike con 120 stazioni operative entro il 1 marzo del 2022, a disposizione di chi vive, lavora o studia a Torino per muoversi in città.
A garantirlo all’assessora Chiara Foglietta al termine dell’incontro di oggi al quale hanno partecipato anche i responsabili degli uffici comunali, i vertici di Bicincittà, la nuova società subentrata al Gruppo Comunicare attraverso un contratto di affitto di azienda.

Delle 170 vecchie bicistazioni, 70 verranno dismesse. Le altre 100 verranno riqualificate e ne saranno create 20 di nuove. Questo il piano operativo di Bicincittà che ha già iniziato il lavori sulle prime 40.

“Un impegno che vaglieremo costantemente attraverso un’azione di controllo puntuale anche sul rispetto dei tempi del cronoprogramma – ha assicurato l’assessora Foglietta – . Questa Giunta – ha ribadito – è a favore del ‘bike sharing’ come di tutto ciò che possa promuovere l’uso di mezzi sostenibili e favorire l’intermodalità dei trasporti”.

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti: da Amiat Gruppo Iren una campagna contro gli abbandoni

In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), Amiat Gruppo Iren promuove una campagna contro l’abbandono dei rifiuti, presentando tre divertenti spot ispirati ad altrettante fiabe tradizionali. Obiettivo è sensibilizzare i cittadini verso comportamenti più rispettosi dell’ambiente e contrastare il fenomeno dei rifiuti abbandonati, in particolare quelli ingombranti.

Amiat ha quindi ideato tre video pillole che verranno divulgate attraverso i canali social del Gruppo e che si ispirano ad altrettante favole famose: Raperonzolo, la Bella Addormentata nel bosco e Aladdin. Ogni scena, tuttavia, ha un epilogo diverso e del tutto inaspettato rispetto a quello tradizionale, proprio a causa di rifiuti abbandonati. Il perché arriva nel finale: se tutti adottassero un comportamento responsabile, potremmo vivere davvero in un mondo da favola.

Al fine di valorizzare e diffondere la campagna, d’intesa con il Comune di Torino, si è dato corso ad alcuni flash mob nel centro storico nei quali è stata riproposta, grazie alla presenza di alcuni attori professionisti, la scena de “La Bella Addormentata”, con momenti interattivi che hanno coinvolto cittadini e studenti.

“A fianco del lavoro che tutti i giorni dobbiamo mettere in campo per migliorare il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema. Migliorare l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità è un obiettivo che la Città di Torino si prefigge insieme ad Amiat, agli istituti scolastici e ad altri enti e associazioni che già lavorano sul tema” dichiara Chiara Foglietta, assessora alla Transizione Ecologica e Digitale della Città di Torino. “Un’operazione trasversale che va e andrà a intercettare tutte le fasce di popolazione. Le città svolgono un ruolo fondamentale nella mitigazione dei cambiamenti climatici. La gestione dei rifiuti è uno dei settori con il maggior potenziale per ridurre l’aumento della temperatura e, quindi, contenere il riscaldamento globale. La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti ci dà la possibilità di ricordare i comportamenti responsabili da tenere e ci indica la strategia delle 3R – riduzione, riuso, riciclo – come la strada da seguire e incentivare.”


“Con questa campagna vogliamo sensibilizzare i cittadini in merito agli abbandoni di rifiuti, un comportamento scorretto, ma purtroppo diffuso, utilizzando un approccio ironico e accessibile che si rivolge anche alle nuove generazioni. Un’azione che rientra nel più ampio panorama di attività che mettiamo in campo per supportare i territori non solo nella fornitura dei servizi ma anche nella costruzione di politiche ambientali che coinvolgano la cittadinanza” ha sottolineato Christian Aimaro, Presidente Amiat “A Torino la raccolta differenziata è in continua crescita e dal 2020 ha superato il 50%: questo risultato, raggiunto grazie all’impegno di cittadini ed istituzioni e supportato dalla progettualità di Amiat, è la migliore testimonianza di come tutti possano contribuire a ridurre i rifiuti e a fungere da esempio virtuoso”.

Via Nizza, approvato il progetto esecutivo per il completamento della pista ciclabile. Lavori per 670mila e 900 euro

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina il progetto esecutivo per il completamento del percorso ciclabile di via Nizza, in corrispondenza del piazzale situato a fianco della stazione di Porta Nuova e il nodo di piazza Carducci.

L’obiettivo è rendere ciclabile e più sicuro l’intero asse viario integrando le parti ora escluse, piazza Carducci e il tratto di pista di fianco a Porta Nuova, ivi compreso l’attraversamento dedicato di corso Vittorio Emanuele.

“Si tratta di un progetto che la Città eredita dalla passata amministrazione – spiega l’assessora Chiara Foglietta – e che oggi vede il completamento del percorso ciclabile tra piazza Carducci e corso Vittorio. Il progetto – sottolinea – va nel solco del programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile, con l’obiettivo di incoraggiare scelte di mobilità alternative, a basso impatto ambientale”.

I lavori in programma all’altezza del semaforo di Porta Nuova, proprio in corrispondenza della bidirezionale proveniente da via Nizza consentiranno il ricongiungimento con il percorso Est – Ovest di collegamento con la stazione di Porta Susa.

La mancata realizzazione del tratto, inizialmente previsto tra i lavori della società Grandi Stazioni nell’ambito del proprio progetto di riqualificazione, ha lasciato incompleti la banchina pedonale e il breve tratto corrispondente di pista ciclabile a fianco del complesso di Porta Nuova.

La soluzione per il nodo di piazza Carducci consentirà di collegare la Direttrice 4 (Nord/Sud, lungo via Nizza) con la Circolare 2 (direzione Est/Ovest), proveniente dal cavalca/ferrovia di corso Bramante.

L’intervento su piazza Carducci prevede la realizzazione di un anello bidirezionale assecondante l’attuale struttura viaria che, in quel nodo, si sviluppa sull’impianto di una rotonda semaforizzata. Con la costruzione dell’anello ciclabile si procederà anche la ricollocazione della fermata dei mezzi pubblici posta nel quadrante Nord Ovest della piazza.

L’importo totale dei lavori, per i quali la Città di Torino ha ottenuto dal Ministero della Transizione Ecologica un finanziamento di 470mila e 900 euro nell’ambito del “Programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile (PrIMUS)” è di 670mila e 900 euro.

25 novembre, le iniziative della Città per prevenire e contrastare la violenza di genere

La ‘Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’ e stata istituita il giorno 25 novembre dall’Assemblea Generale dell’O.N.U. nel dicembre 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere ad agire per il cambiamento.

I dati sono allarmanti. Dal 1 gennaio al 7 novembre del 2021 sono saliti a 103 i casi di femminicidi commessi nel nostro Paese, come emerge dall’ultimo report diffuso in questi giorni sugli ‘omicidi volontari’, curato dal Servizio analisi della Direzione centrale della polizia criminale.

La violenza maschile contro le donne – sottolinea Jacopo Rasatelli, assessore ai Diritti, alle Pari opportunità e alle Politiche sociali – è un fenomeno pervasivo, radicato nella cultura patriarcale, che trova nel femminicidio la sua espressione più estrema, ma che si esprime quotidianamente in parole e atti di prevaricazione dentro e fuori le pareti domestiche. Per questo serve un impegno costante, in un’alleanza strategica tra istituzioni, movimenti delle donne e servizi specializzati. E per questo sono così importanti il lavoro culturale, l’attenzione al discorso pubblico, la costruzione di un immaginario libero dagli stereotipi”. “La Città di Torino – prosegue Rosatelli – ha da tempo costituito una rete di servizi per offrire un sostegno alle donne che subiscono violenza e accompagnarle in percorsi di emancipazione. Sarà massimo l’impegno del mio assessorato – che riunisce la delega alle Pari opportunità con quella alle Politiche sociali – per rendere sempre più consapevole ed efficace l’operato dei diversi servizi comunali coinvolti e per fare in modo che le politiche di pari opportunità siano sempre più integrate con quelle di welfare.”

La Città di Torino è impegnata da anni nel promuovere e sostenere iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Anche quest’anno il Servizio Pari opportunità della Città, in collaborazione con le associazioni e gli enti aderenti al Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne (CCVD), ha organizzato un ricco programma di iniziative.

Nella Sala Rossa del Consiglio Comunale alle ore 11 si svolgerà la cerimonia istituzionale. La presidente del Consiglio Maria Grazia Grippo e l’assessore Jacopo Rosatelli incontreranno i rappresentanti dei servizi preposti al contrasto alla violenza di genere e alla tutela delle donne vittime di violenze sul territorio cittadino per avviare un percorso di conoscenza, dialogo e condivisione delle attività messe in campo. L’incontro sarà anche l’occasione per dare il via agli eventi e alle iniziative per celebrare il ventennale del Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne, istituito dalla Città di Torino nel 2000, in calendario lo scorso anno e rimandato a causa della pandemia da COVID 19.

Un lungo programma ideato per svilupparsi nei prossimi dodici mesi –  dal 25 novembre 2021 al 25 novembre 2022 – con l’intento di valorizzare una rete unica in Italia, in grado di riunire intorno al tema della violenza sulle donne soggetti pubblici e privati che agiscono in sinergia per contrastare il fenomeno.

Con la collaborazione della Fondazione Contrada Torino Onlus è stata realizzata la  campagna di comunicazione “Parliamo di violenza” per sensibilizzare tutti i cittadini attraverso cartoline e manifesti. Le cartoline – sulle quali saranno indicati i contatti dei quattro Centri antiviolenza cittadini e il numero unico nazionale 1522 a cui le vittime di violenza e stalking possono rivolgersi per richiedere aiuto e sostegno   saranno distribuite durante gli eventi del 25 novembre, nelle biblioteche civiche, negli uffici della Città aperti al pubblico e nei 13 enti pubblici che costituiscono la rete cittadina dei Comitati Unici di Garanzia.

Sotto il portico della Curia Maxima, in via Corte d’Appello 16, sarà allestita la mostra “Com’eri vestita?”. Si tratta di istallazioni che raccontano storie di abusi affisse accanto agli abiti in esposizione. Nelle intenzioni degli ideatori si intende rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti.  L’esposizione è stata messa a disposizione della Città da Amnesty International.

La sera del 25 novembre la Mole Antonelliana si illuminerà e sulla sua facciata, oltre alla proiezione del logo del Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne,  l’Amministrazione ribadirà il suo impegno a contrastare il fenomeno con la frase “Torino dice no alla violenza contro le donne”.

Sui monitor delle fermate della metropolitana, in collaborazione con GTT e l’associazione Artemixia, sarà proiettato un breve video dal titolo “Insieme contro la violenza – 1 donna su 3 subisce violenza. Non sa che per uscirne può contare anche su di te”.

Anche quest’anno la Città aderisce alla campagna “Posto Occupato”: nei luoghi ad alta frequenza di pubblico su una sedia sarà posizionato un cartello per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio. L’iniziativa – partita nel 2013 da Rometta, piccolo comune in provincia di Messina ha l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul fenomeno della violenza di genere.

Infine, in collaborazione con l’ufficio Pari opportunità e con il Servizio formazione del Comune di Torino, giovedì 25 novembre alle ore 14.00 al cinema Ambrosio, in corso Vittorio Emanuele 52, sarà proiettato il film “Nome di Donna” (2018) di Marco Tullio Giordana. La pellicola – che tocca le tematiche delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro – è l’ultima di una rassegna dedicata ai temi del lavoro riservata al personale della Città e sarà preceduta da un saluto dell’assessore Rosatelli.   Alla proiezione farà seguito un intervento della consulente di fiducia della Città di Torino, Mirella Caffaratti, incaricata di fornire consulenza e assistenza alle/ai dipendenti comunali oggetto di molestie sessuali o morali.

 

Govone, il “Magico Paese di Natale” nelle terre dell’Unesco

Dopo la partenza, lo scorso weekend, del mercatino di Asti, anche nella vicina Govone prende avvio il 20 novembre l’edizione 2021, la quindicesima, de “Il Magico Paese di Natale”, uno tra gli eventi natalizi più popolari e amati d’Italia.

Si è classificato all’undicesimo posto nella classifica dei migliori mercatini natalizi d’Europa, secondo la prestigiosa European Best Destinations, ed è stato riconosciuto quest’anno, per la prima volta, dall’Ambasciata di Finlandia a Roma, in virtù della neonata e prestigiosa partnership con il Paese di Babbo Natale.

A partire da sabato 20 novembre prossimo e per tutti i weekend fino al 19 dicembre, con apertura speciale nel Ponte dell’Immacolata, nel luogo che, per anni, è  stato sede storica dell’evento, si concentrerà la parte di intrattenimento del Magico Paese di Natale.

Sarà, naturalmente, presente la Casa di Babbo Natale con il tradizionale spettacolo nel castello di Govone, reggia sabauda decretata patrimonio dell’Unesco. Sarà presente anche un musical live autoprodotto,  sviluppato su più ambienti, che condurrà grandi e piccini all’incontro, così  atteso, con Babbo Natale.

La compagnia di artisti “Il teatro delle Dieci”, fondata dal regista Massimo Scaglione e artisticamente attiva da decenni, ora guidata dal regista Vincenzo Santagata, replicherà lo spettacolo per 32 volte al giorno, per un totale di 448 rappresentazioni, nel corso dell’intera durata della manifestazione. Il musical ha una durata di 25 minuti ed è  adatto a un pubblico adulto e piccino.

Un’altra animazione di interesse coinvolgente sarà quella della Regina Antea e della sua Scuola degli Elfi  con cui i bambini potranno imparare, scorrazzando in mezzo alle piante del Castello di Govone, a diventare perfetti aiutanti di Babbo Natale. Si tratta di un percorso di giochi a tappe studiato per tutta la famiglia, capace di coinvolgere grandi e piccini, e di permettere di ricevere il diploma di “Elfo professionista”.

Govone ospiterà anche, nella Cappella Reale del Re Carlo Felice di Savoia, una suggestiva esposizione dei presepi e bambinelli Santi, con opere provenienti da collezioni private e pezzi unici della tradizione napoletana. Questo rappresenta una mostra suggestiva e intima, una sorta di viaggio nella storia del presepe e dei suoi legami con la casa Sabauda. Più di duecento repertioriginali e piccoli tesori saranno esaltati nella splendida cornice dei dipinti contenuti nella Chiesa consacrata dello Spirito Santo, edificio piuttosto antico della Confraternita dei Battuti Bianchi, poi divenuta Cappella Reale di Casa Savoia.

Il castello di Govone si trova in provincia di Cuneo nel Comune omonimo e fu una delle residenze della Casa Reale dei Savoia dal 1782 al 1870. Furono i conti Solaro ad affidare all’architetto Guarino Guarini i lavori di ampliamento e abbellimento del castello medesimo, lavori che ripresero un secolo dopo da parte dell’architetto Benedetto Alfieri, che li ultimo’ a partire proprio dai disegni del Guarini. Nel  1792 il castello divenne di proprietà di casa Savoia e, dopo il periodo napoleonico, fu scelto come residenza estiva insieme al castello ducale di Aglie’. Re Carlo Felice, insieme alla moglie Maria Cristina, promosse i lavori di ristrutturazione del castello agli inizi dell’Ottocento, sulla base di propri disegni, e fu anche il promotore del giardino all’italiana all’interno dell’adiacente parco. Dalla fine dell’Ottocento il castello, reso celebre per il soggiorno del filosofo Jean Jacques Rousseau, entrato a quel tempo al servizio del Conte Ottavio Solaro, è  di proprietà del Comune di Govone. Dal 2007 fa parte del circuito degli otto castelli, noti come Castelli Doc (Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d’Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi, Mango e Benevello).

All’interno del castello di Govone verrà allestita una mostra dedicata al Natale in casa Savoia, con la presenza rievocativa dei piatti della tradizione delle feste dell’epoca e lo svelamento di un particolare segreto: fu la Regina Margherita, moglie del re  Umberto I, prima regina consorte d’Italia, a importare la tradizione dell’albero di Natale  decorato. Lungo il percorso si avrà la possibilità di conoscere le particolarità introdotte dalla casata reale e gli accessori indossati dalle dame fino ad arrivare all’albero di Natale della regina Maria Cristina. Attraverso questo percorso di visita si toccheranno anche temi più  intimi quali la cavalleria, i valori religiosi, le tradizioni militari e i principi cavallereschi dell’Ordine di San Giovanni a Gerusalemme.

Un altro capitolo altrettanto ricco presente a Govone sarà quello del Festival del Cibo, ciclo di incontri dedicati ai prodotti della tradizione e alle ricette di Natale. Quest’anno l’evento avrà  qualechiave di lettura uno spirito giocoso  e divertente grazie al Cooking Christmas Show, che sarà  condotto da un elfo chef decisamente particolare, Diego  Bongiovanni. Sarà lui a condurre gli spettatori in un gioco a punti coinvolgente e adatto a tutte le età.  Grazie alle di ricette natalizie proposte gli spettatori potranno imparare nozioni sul cibo e sulla alimentazione,  attraverso il divertimento. Spazio alle eccellenze del territorio sarà dato dalla Bottega del Natale, che raggruppa i migliori produttori locali e una vineria dove assaggiare i migliori vini locali con una selezione di “taglieri dolci e salati”.

Mara Martellotta 

Dal 20 novembre al 19 dicembre il Magico Paese di Natale al Castello di Govone

Tutti i sabati e le domeniche, anche il 6, 7 e 8 dicembre, dalle 10 alle 19.

Ingresso: 9 euro intero, ridotto ( anni 4-11) 8 euro. 0-3 anni gratuito.

Si consiglia la prenotazione online. È  richiesto il greenpass.

 

Smart Road; estesa la priorità semaforica sulle linee di trasporto urbano 2 e 8

Prosegue l’impegno della Città di Torino nel miglioramento delle funzioni e delle prestazioni della sua Centrale della Mobilità e dell’Infomobilità, gestita dalla società in-house 5T S.r.l., con lo scopo di, da una parte, aumentare l’efficacia e l’efficienza del trasporto pubblico grazie all’estensione della priorità semaforica a nuove linee e, dall’altra, potenziare le attività di gestione della mobilità urbana con la sperimentazione di tecnologie abilitanti le “smart road” e nuovi servizi per il governo della domanda di mobilità.

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina un nuovo progetto affidato a 5T che consentirà di estendere la priorità semaforica ai mezzi pubblici lungo il loro percorso: sulla linea 2 lungo l’intero corso Potenza (interessando interventi su 6 incroci semaforizzati) e sulla linea 8, nelle vie Nizza (5 incroci) e Genova (6 incroci).

Il progetto ha un valore complessivo pari a 1 milione e 853mila euro che includono anche la riassegnazione delle economia generate dal progetto precedente e consentirà pertanto la realizzazione di una nuova piattaforma abilitante servizi finalizzati al governo della domanda di mobilità in area urbana, in grado di abilitare nuove funzioni e servizi ad oggi non ancora disponibili per la Città di Torino, per l’analisi della domanda di mobilità, per la definizione e simulazione di politiche di gestione della stessa domanda e dell’offerta. Inoltre questo strumento potrà costituire un fondamentale e oggettivo strumento di supporto alle decisioni dell’Amministrazione.

Attenzione anche alla mobilità dolce e ciclabile da parte dell’Amministrazione: l’intervento prevede altresì l’incremento dell’attuale numero delle postazioni di misura per il monitoraggio della mobilità ciclistica (da 7 a 11) sulle principali piste ciclabili cittadine.

“Attraverso la trasformazione digitale delle infrastrutture di trasporto possiamo migliorarne la qualità, la sicurezza e l’utilizzo e farne strumenti per generare dati e servizi che agevolino la mobilità delle persone, facilitando e semplificando il trasporto e rendendolo più sicuro – commenta l’assessora Chiara Foglietta – Aggiungendo intelligenza alle strade e alle intersezioni, partendo da sensori, misure e metodi di elaborazione si renderanno più estesi, fruibili ed efficienti i sistemi di governo e gestione della circolazione e i comportamenti di mobilità e di viaggio, in linea con le politiche della Città.”

Il progetto approvato oggi si inquadra nel programma di finanziamento dell’unione europea denominato Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane (PON Metro 2014-2020), rivolto alle 14 Città Metropolitane Italiane.