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Sicurezza stradale, motociclista sfreccia tre volte davanti al velox della Polizia Locale

Ieri sera, durante un servizio ordinario di sicurezza stradale di rilevamento della velocità in via Pietro Cossa, gli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Locale,  nell’arco di pochi minuti, hanno rilevato l’eccesso di velocità della stessa  moto per ben tre volte consecutive.

Lo strumento ha immortalato il primo passaggio del centauro, proveniente  da Piazza Cirene e diretto verso il corso Appio Claudio, alla folle velocità di 174 km/h.

Neanche il tempo di meravigliarsi per quanto appena accaduto ed ecco che gli agenti si sono trovati a dover rilevare un nuovo passaggio della stessa moto, stavolta nella direzione opposta e a soli, si fa per dire, 136 km/h.

Dopo qualche minuto, il terzo passaggio, ancora in direzione da Piazza Cirene verso il corso Appio Claudio, alla velocità di 158 km/h.

Al  biker, che rischia la revoca della patente di guida, saranno notificate sanzioni per un totale di 2.535 euro e decurtati  30 punti.

Durante lo stesso  servizio, svolto in parte su via Pietro Cossa e in parte in Corso Grosseto (tratto compreso tra  piazza Rebaudengo e via Ala di Stura), il Reparto Radiomobile ha rilevato altri 150  eccessi di velocità, con una media registrata  ben al disopra dei 100 km/h.

Incidente gravissimo. Pedone investito

Nel primo pomeriggio di oggi, in Via Madonna delle Rose, per cause ancora da accertare, un uomo è stato investito da un mezzo pesante in manovra in prossimità di un supermercato.

Sul posto sono immediatamente intervenuti la Polizia Locale e l’autoambulanza del 118, ma per l’anziano di nazionalità italiana non c’è stato nulla da fare. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Controllo di stabilità degli alberi. Completate le verifiche in Piazza d’Armi e al Parco del Valentino

In queste settimane si stanno completando i controlli della prima tranche di alberi, circa 17000, previsti dall’ultimo appalto di controllo fitostatico del patrimonio arboreo torinese, operativo dallo scorso autunno ed affidato ad un pool di professionisti di comprovata competenza ed esperienza pluridecennale.

Tra gli ambiti sottoposti a verifica vi sono il Parco del Valentino ed il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto (Piazza d’Armi), due tra le aree verdi più frequentate e che vengono periodicamente sottoposte a controlli di stabilità del patrimonio arboreo. I controlli nei due parchi sono stati anticipati di alcuni mesi rispetto alle previsioni iniziali, con lo scopo di ridurre il rischio e di garantire condizioni di sicurezza ottimali alle tante persone che li frequenteranno durante le attività legate all’Eurovision Song Festival.

Gli esiti dei controlli hanno evidenziato buone condizioni complessive degli alberi, con un numero limitato di piante che presentano problemi di stabilità e che rappresentano una fonte di potenziale pericolo. Nel dettaglio gli alberi risultati non recuperabili sono risultati 7 nel parco di Piazza d’Armi (su circa 1000 alberi presenti) e 15 nel Parco del Valentino (su oltre 1300 alberi).

A breve le aree saranno interessate dagli allestimenti dell’evento e pertanto gli interventi prescritti dai professionisti incaricati dei controlli (potature, consolidamenti con cavi e dove non evitabile abbattimenti) sono in corso in questi giorni. Come da prassi le operazioni sono costantemente seguite e coordinate in campo dai tecnici del Verde Pubblico della Città, e con l’occasione si stanno anche rimuovendo dagli alberi i rami secchi che potrebbero costituire un pericolo in caso di caduta.

I controlli di stabilità in altre aree della città continueranno nelle prossime settimane. Tra le strategie di gestione della “foresta urbana” torinese (costituita da oltre 150 mila alberi della Città di Torino a cui si aggiungono 220 mila alberi presenti nei boschi collinari di proprietà comunale) questi tipo di verifiche rappresenta un tassello fondamentale ed indispensabile, che consente di avere una fotografia aggiornata e precisa delle condizioni di salute e stabilità degli alberi, una risorsa ambientale unica che deve essere salvaguardata ed incrementata.

Particolarmente critici per gli alberi sono i fenomeni meteorologici estremi, come le piogge intense e i venti forti, che negli ultimi anni si stanno verificando con sempre maggiore frequenza anche nella nostra città. Nell’ultimo fine settimana, con un allerta meteo per vento forte con raffiche superiori ai 70 km/h per tre giorni consecutivi, si è verificata la caduta di un paio di alberi (con danni materiali e senza il coinvolgimento di persone), mentre alcune piante (6 o 7, gli accertamenti sono ancora in corso) dovranno essere abbattute perché i danni a livello della chioma non ne consentono il mantenimento.

Rinasce l’Osservatorio cittadino sulla salute delle donne

Rinasce l’Osservatorio Cittadino sulla salute delle donne, uno strumento istituito nel 2003 per monitorare e promuovere il raccordo con rappresentanti di istituzioni locali, ospedali, Asl, professioni mediche e organizzazioni della società civile che si occupano di promozione della salute femminile.

Oltre al ruolo di dialogo e coordinamento, l’Osservatorio faciliterà la lettura, in un’ottica di genere, di tutti i dati relativi alla salute delle donne sul territorio, definendo strumenti di monitoraggio e criteri di valutazione. Potrà inoltre sviluppare proposte per favorire l’utilizzo e la valorizzazione dei servizi che in città tutelano la salute della donna, ma anche ricerche innovative e pubblicazione delle offerte e delle istanze ai servizi, nonché iniziative aperte alla cittadinanza.

Oggi la prima riunione ne sancisce la nuova costituzione, dopo oltre dieci anni di inattività, grazie all’impegno e all’impulso di tanti soggetti diversi: “E’ la ripresa di un cammino e siamo consapevoli che ci attende un enorme lavoro per contrastare le strumentalizzazioni politiche dei corpi delle donne” ha dichiarato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità.

La necessità di un confronto tra l’Amministrazione comunale e le associazioni cittadine che si occupano della salute femminile era stato evidenziata durante il forum ‘Salute é autodeterminazione’, promosso dalla Città di Torino l’8 marzo scorso. “Abbiamo colto la richiesta di molti soggetti cittadini di riattivare questo spazio di confronto e presidio da parte del Comune per monitorare e tutelare la salute delle donne che vivono a Torino” ha aggiunto Rosatelli.

 

 

 

Tra luglio e marzo quasi 500 multe per “mala movida”

Numeri importanti quelli dei controlli della Polizia Locale nelle 4 macro aree della ‘movida’ torinese che, se analizzati, evidenziano la crescente attenzione della Città verso queste aree con una sempre maggior presenza di civich impegnati a garantire il rispetto delle regole.

Sono infatti 173 le multe registrate  negli ultimi tre mesi con un peso specifico decisamente maggiore rispetto alle 300 sanzioni riferite ai 6 mesi dello scorso anno.

Mettendo  a confronto i dati dei controlli effettuati nel secondo semestre 2021 (luglio-dicembre) con quelli del trimestre gennaio-marzo  2022, periodo dell’anno in cui l’affluenza di persone nelle aree del divertimento giovanile è inferiore rispetto ai mesi estivi, così come anche testimoniato dal minor numero di segnalazioni pervenute alla Centrale Operative (265 del semestre 2021 contro 67 del 2022), si può notare un numero proporzionalmente maggiore di controlli, segnale di una maggior presenza sul territorio.

“C’è ancora molto da fare. Non si tratta di un punto di arrivo, ma solo di rispondere a una sempre maggiore richiesta di sicurezza da parte dei residenti delle zone coinvolte dalla cosiddetta movida.  Abbiamo a che fare con un delicato fenomeno in cui è necessario riuscire a far convivere le esigenze di riposo e di salute dei cittadini con il diritto dei proprietari dei pubblici esercizi a praticare la propria attività, nel rispetto delle regole – ha commentato l’assessora alla Sicurezza e alla Polizia municipale Gianna Pentenero – Ad ampio raggio, l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di attuare politiche trasversali per riuscire, da una parte, ad arginare i fenomeni di illegalità, aiutando così i residenti e premiando anche le attività virtuose, e dall’altra, a promuovere a Torino un divertimento “sano”, una “buona movida” per i giovani e per chi vuole vivere la città”. 

Sono quattrocentosettantatré  le sanzioni nelle quattro macro aree della movida cittadina, di cui 156 in Piazza Santa Giulia e zone limitrofe, 196 in Piazza Vittorio e dintorni, 108 nei quartieri di San Salvario e 20 in Borgo Rossini. E’ il bilancio delle attività di controllo svolte  tra il mese di luglio 2021 e la fine di marzo scorso dagli agenti della Polizia Locale del capoluogo piemontese.

In nove mesi, sono state 390 le segnalazioni di problematiche legate alle aree della movida  pervenute in  Centrale Operativa.

Che si tratti di pubblici esercizi, di esercizi di vicinato o di distributori automatici, le violazioni oggetto di ‘multa’ sono sempre le medesime. Sono state ben 176 le sanzioni comminate per assembramenti nei locali e più in generale per violazione delle linee guida sul contenimento della pandemia da Covid-19, così come alto è anche il numero delle violazioni per somministrazioni di alcolici fuori orario o fuori dai tavoli (compreso l’asporto oltre le ore 21.00), 139 sanzioni nelle quattro macro aree. A queste si aggiungono le 66 violazioni di normative inerenti il rumore (schiamazzi notturni e salvaguardia del  riposo in genere) e altre 92 sanzioni per irregolarità varie, che vanno dall’occupazione del dehors alla mancanza di titoli amministrativi fino alle violazioni del regolamento d’igiene e delle varie Ordinanze su vetro e chiusure anticipate.

Polizia Locale, intensificati i controlli “movida”. I numeri degli ultimi 9 mesi

Numeri importanti quelli dei controlli della Polizia Locale nelle 4 macro aree della ‘movida’ torinese che, se analizzati, evidenziano la crescente attenzione della Città verso queste aree con una sempre maggior presenza di civich impegnati a garantire il rispetto delle regole.

Sono infatti 173 le multe registrate  negli ultimi tre mesi con un peso specifico decisamente maggiore rispetto alle 300 sanzioni riferite ai 6 mesi dello scorso anno.

Mettendo  a confronto i dati dei controlli effettuati nel secondo semestre 2021 (luglio-dicembre) con quelli del trimestre gennaio-marzo  2022, periodo dell’anno in cui l’affluenza di persone nelle aree del divertimento giovanile è inferiore rispetto ai mesi estivi, così come anche testimoniato dal minor numero di segnalazioni pervenute alla Centrale Operative (265 del semestre 2021 contro 67 del 2022), si può notare un numero proporzionalmente maggiore di controlli, segnale di una maggior presenza sul territorio.

“C’è ancora molto da fare. Non si tratta di un punto di arrivo, ma solo di rispondere a una sempre maggiore richiesta di sicurezza da parte dei residenti delle zone coinvolte dalla cosiddetta movida.  Abbiamo a che fare con un delicato fenomeno in cui è necessario riuscire a far convivere le esigenze di riposo e di salute dei cittadini con il diritto dei proprietari dei pubblici esercizi a praticare la propria attività, nel rispetto delle regole – ha commentato l’assessora alla Sicurezza e alla Polizia municipale Gianna Pentenero – Ad ampio raggio, l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di attuare politiche trasversali per riuscire, da una parte, ad arginare i fenomeni di illegalità, aiutando così i residenti e premiando anche le attività virtuose, e dall’altra, a promuovere a Torino un divertimento “sano”, una “buona movida” per i giovani e per chi vuole vivere la città”. 

Sono quattrocentosettantatré  le sanzioni nelle quattro macro aree della movida cittadina, di cui 156 in Piazza Santa Giulia e zone limitrofe, 196 in Piazza Vittorio e dintorni, 108 nei quartieri di San Salvario e 20 in Borgo Rossini. E’ il bilancio delle attività di controllo svolte  tra il mese di luglio 2021 e la fine di marzo scorso dagli agenti della Polizia Locale del capoluogo piemontese.

In nove mesi, sono state 390 le segnalazioni di problematiche legate alle aree della movida  pervenute in  Centrale Operativa.

Che si tratti di pubblici esercizi, di esercizi di vicinato o di distributori automatici, le violazioni oggetto di ‘multa’ sono sempre le medesime. Sono state ben 176 le sanzioni comminate per assembramenti nei locali e più in generale per violazione delle linee guida sul contenimento della pandemia da Covid-19, così come alto è anche il numero delle violazioni per somministrazioni di alcolici fuori orario o fuori dai tavoli (compreso l’asporto oltre le ore 21.00), 139 sanzioni nelle quattro macro aree. A queste si aggiungono le 66 violazioni di normative inerenti il rumore (schiamazzi notturni e salvaguardia del  riposo in genere) e altre 92 sanzioni per irregolarità varie, che vanno dall’occupazione del dehors alla mancanza di titoli amministrativi fino alle violazioni del regolamento d’igiene e delle varie Ordinanze su vetro e chiusure anticipate.

Sport nei parchi cittadini: presentato il progetto del CUS “Torino OnMove”

È stato presentato nel pomeriggio di oggi Torino OnMove, il progetto grazie al quale i cittadini torinesi potranno fare sport all’aria aperta, in dieci parchi cittadini, guidati dai professionisti del Centro Universitario Sportivo torinese.

In questi ultimi due anni è nata tra i cittadini una sempre maggiore consapevolezza sull’importanza del verde pubblico e sulle attività sportive all’aria aperta. L’amore per la natura, unito alla volontà di offrire alla persone una nuova occasione per svolgere regolare attività fisica, ha portato alla nascita del progetto, firmato dal CUS Torino in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Campus EDISU Piemonte, Fondazione Collegio Einaudi e con il patrocinio della Città di Torino. Torino OnMove è stato inoltre selezionato nell’ambito del bando “Muoviamoci” della Fondazione Compagnia di Sanpaolo.

A partire da questo mese, fino a giugno 2023, gli iscritti potranno scegliere tra numerose attività che si svolgeranno nei dieci parchi distribuiti su tutto il territorio cittadino: Parco del Valentino, Parco della Pellerina, Parco Ruffini, Parco Piazza D’Armi, Parco Colonnetti, Parco Dora, Giardini Reali, Parco Mennea, Parco Sempione, Parco Crescenzio. Le iscrizioni a Torino OnMove sono già aperte, l’abbonamento ha un costo di 10 euro al mese per ogni parco e comprende il tesseramento CUS con assicurazione inclusa, la partecipazione a tutte le attività del parco e un kit di benvenuto composto da marsupio, porta cellulare, sacca e telo in microfibra.

Le attività sportive si svolgeranno con cadenza bi/trisettimanale e varieranno dalle più tradizionali corse e camminate ad allenamenti a corpo libero, stretching, controllo della respirazione e molto altro. L’Università degli Studi di Torino fornirà inoltre ai singoli partecipanti che aderiranno al servizio una misura quantitativa dell’effetto che la pratica sportiva avrà sulle loro capacità fisiche. Sulla base di dati scientifici sarà perciò possibile rafforzare nei partecipanti la consapevolezza di quanto una modifica del proprio stile di vita possa migliorare radicalmente le capacità fisiche e la propria salute.

“Ringraziamo il presidente Riccardo D’Elicio e il CUS Torino per aver ideato il progetto Torino OnMove che permetterà ai torinesi – giovani e non – di poter fare sport all’aria aperta nei parchi cittadini a un prezzo accessibile e seguiti da professionisti. Dopo due anni difficili dovuti alla pandemia è sempre di più la voglia di ricominciare a fare attività fisica e, soprattutto, di ritornare alla normalità condividendo gli spazi disponibili nel verde dei parchi di tutta la città, dal centro alle periferie” hanno sottolineato gli assessori comunali allo Sport, Domenico Carretta, alle Periferie Carlotta Salerno e al Verde pubblico Francesco Tresso.

Per maggiori informazioni sul progetto: www.custorino.it/torino-on-move

Polizia Locale: venditrice abusiva denunciata e sanzionata

Questa mattina, di fronte al IV mercato alimentare di Piazza della Repubblica, meglio conosciuto come antica Tettoia dell’Orologio, gli agenti della Polizia Locale del Comando di Porta Palazzo, hanno fermato una donna che stava intrattenendo un’attività di vendita priva delle previste autorizzazioni.

La commerciante abusiva  vendeva prodotti tipici della cucina africana, perlopiù pesci essiccati e semi alimentari, prodotti per la cura della persona e farmaci di provenienza sconosciuta non riconosciuti dall’Agenzia Italiana del farmaco che possono essere venduti solo da persone titolate a farlo, ovvero farmacisti dietro prescrizione medica.

Gli agenti hanno posto sotto sequestro 327 confezioni di cosmetici102 saponette213 confezioni di alimenti e 81 oggetti vari, tra cui orecchini, foulard, parrucche ed altri oggetti per la cura della persona.

 La quarantatreenne di nazionalità ivoriana, non nuova a questo tipo di reati, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria  per ‘commercio di farmaci guasti’ (in quanto farmaci privi di autorizzazione all’immissione in commercio), per ‘abuso di professione medica’ e per possesso di passaporto scaduto, priva di permesso di soggiorno’.

Alla  donna è stata anche comminata una sanzione di  5.164 euro.

Dalla Val Maira a Torino per unire città e montagna, domenica l’arrivo del primo cammino metromontano

Con l’arrivo a Torino, al Museo della Montagna, domenica 10 aprile è giunto al termine il primo Cammino metromontano che ha unito la Val Maira e il capoluogo piemontese, in un incontro tra città e montagna.

L’ultima tappa del Cammino è partita alle ore 10 da piazza Caduti della Libertà, a Moncalieri. Dopo una camminata di circa 7 chilometri lungo le rive del Po, il gruppo composto da un centinaio di camminatori è giunto al Monte dei Cappuccini, per una visita gratuita al Museo Nazionale della Montagna e alla terrazza panoramica, una location unica che offre una vista affascinante sullo skyline cittadino e sui 400 chilometri di arco alpino che da qui si possono osservare. I partecipanti hanno infine ricevuto il timbro della Città di Torino che andato a completare il “quaderno di viaggio” in cui sono state registrate tutte le tappe del percorso.

Il Cammino del Maira è partito il 6 marzo da Dronero, cittadina all’imbocco della valle cuneese. I camminatori si sono dati appuntamento per nove fine settimana consecutivi (con una media di 174 partecipanti a tappa) muniti di scarponcini ai piedi e zaini in spalla, e con spirito di avventura e curiosità hanno percorso 100 chilometri di sentieri attraverso undici comuni, incontrando luoghi spesso sconosciuti che meritano di essere riscoperti. Alle spalle il Monviso e le montagne, di fronte il capoluogo piemontese: un modo per vivere la pianura in modo lento, incontrando scorci e luoghi che solitamente vengono vissuti frettolosamente.

I promotori del progetto (la Compagnia del Buon Cammino e il Centro di Turismo escursionistico di Savigliano) hanno voluto sostenere l’uso escursionistico di questi sentieri, in passato utilizzati da agricoltori e pescatori, con l’intento di valorizzare lo splendido habitat che costeggia il fiume Maira. A questo percorso si è aggiunta un’ultima tappa, il collegamento con Torino, per realizzare l’ambizioso progetto del primo Cammino metromontano dalla Val Maira a Torino.

“Come grande appassionato di montagna e come assessore ho accolto in maniera entusiasta l’adesione della Città a questo progetto – ha dichiarato l’assessore ai Parchi e alla Sponde Fluviali della Città di Torino Francesco Tresso -. Poche città possono vantare itinerari nella natura come Torino, a meno di due chilometri dal centro, come quelli percorribili lungo le aree fluviali, i parchi e la collina torinese; un patrimonio unico da valorizzare e salvaguardare. Grazie a iniziative come questa sono messi in relazione percorsi escursionistici che uniscono diversi ambienti – montagna, pianura e centri urbani – come una nuova opportunità di sviluppo dei territori sotto il profilo naturalistico, turistico e di promozione dell’attività fisica”.

“Il rapporto città-montagna è oggi in fase di ridefinizione se consideriamo le relazioni di tipo economico, sociale e culturale dei territori e delle relative trasformazioni. Per questo, per la prima volta, questa Amministrazione ha creato una delega ad hoc – ha spiegato l’assessora alle Politiche per l’Area metropolitana e metromontana della Città di Torino Gianna Pentenero – il ruolo della montagna non deve più essere visto come un ‘optional’ della città-macchina, ma sempre più come elemento altro con cui cercare di stabilire un legame positivo. Le tematiche sono tante e complesse: trasporti, scuole, servizi. Una poliedricità di interventi che occorre pensare, ma soprattutto per avere progetti comuni. E il Cammino della Val Maira va in questa direzione”.

Ermanno Bressy, della Compagnia del Buon Cammino, ha aggiunto: “A nome delle Amministrazioni Comunali interessate dal Cammino desidero manifestare l’apprezzamento nei confronti della Città di Torino, degli assessori Tresso e Pentenero. La loro disponibilità e collaborazione dimostrano che la creazione dell’assessorato alle aree metromontane non è solo stato un atto formale, ma rappresenta un’indicazione per collaborazioni future tra città e montagna”.

Tentato suicidio sventato, l’assessore Rosatelli ringrazia gli agenti

Un ringraziamento sentito quello di Jacopo Rosatelli ai due poliziotti del Commissariato Mirafiori di Torino, incontrati questo pomeriggio nella Questura in corso Vinzaglio, alla presenza di Vincenzo Ciarambino, Questore di Torino.

I due agenti della Polizia di Stato nei giorni scorsi hanno salvato la vita a un giovane torinese che aveva deciso di suicidarsi, lanciandosi dal balcone della sua abitazione. Un gesto estremo per porre fine a lunghi mesi di tensione e battibecchi con i genitori che non accettavano il suo orientamento sessuale.

Giunti sul posto – chiamati dallo stesso ragazzo prima di scavalcare il balcone dopo l’ennesimo litigio – hanno evitato che si lanciasse nel vuoto.

“Ho chiesto di poter celebrare questo semplice incontro come gesto di riconoscenza che la Città vuole fare ai due agenti e alla Questura di Torino per quello che hanno compiuto nel quartiere Mirafiori – ha spiegato l’Assessore Rosatelli –  I due poliziotti  – ha ricordato – sono intervenuti in un contesto problematico, in cui un giovane uomo stava per suicidarsi a causa di una complessa situazione familiare che sappiamo essere riconducibile a una difficile o mancata accettazione del suo orientamento sessuale”.

“La Città di Torino – ha sottolineato –  crede nella libertà, nelle politiche di non discriminazione, nell’autodeterminazione delle persone e, da sempre, promuove azioni a tutela di un collettivo della nostra società che è, a volte, vulnerabile come lo sono le persone LGBT : ci sono infatti ancora famiglie nelle quali l’orientamento sessuale liberamente determinato da ciascuno di noi non viene accettato. A volte questa non accettazione porta a gesti drammatici. La storia è costellata di episodi come questo, riportandoci il racconto di vite marginalizzate, rese più difficili da pregiudizi e discriminazioni.”

“E’ compito di tutte e tutti noi – ha proseguito –  contrastarli e costruire le condizioni affinché nella società, a partire dalla nostra città, ciascuna e ciascuno possa vivere liberamente, esigendo il rispetto della propria dignità, come prescrive la nostra Costituzione.”

L’assessore Rosatelli ha poi concluso ricordando un proverbio ebraico ‘Chi salva una vita, salva il mondo intero’ e ringraziando i due agenti: “Voglio ringraziare Renato ed Enrico che hanno reso onore al loro corpo, la Polizia di Stato: nelle vostre divise è scolpita la nostra Carta Costituzionale, che cammina, va incontro alle persone”.