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La Tennis Foundation al servizio dei giovani atleti

Cinque settimane di formazione con alcuni dei migliori istruttori al mondo e otto di tornei in giro per l’Europa. Questo è il ricco menù che la torinese Tennis Foundation offre a 12 tra atleti di poter implementare il loro talento aiutati da personaggi che nella loro carriera hanno vinto delle gare del grande Slam come Francesca Schiavone, che da qualche anno ha intrapreso la carriera di allenatrice.

Quattro sessioni formative di tre giorni e sei di corsi di formazione si svolgeranno presso alcune delle migliori strutture tennistiche internazionali come il Forte Village Resort di Pula in Sardegna, la Emilio Sanchez Academy a Barcellona e quella di Ivan Ljiubicic in Croazia.

Dopo la selezione di maggio e giugno, il comitato tecnico di Tennis Foundation ha determinato 12 borse di studio che sono andate a 6 ragazze e altrettanti ragazzi. Sono tutti atleti nati tra il 2008 e il 2009 e domani partiranno per la Sardegna dove saranno seguiti da Emilio Sanchez, Gipo Arbino (coach di Lorenzo Sonego), Rocco Loccisano (ex allenatore di Pat Cash). Finita la settimana i giovani tennisti giocheranno i tornei di Podgorica, Barcellona Alicante e Zadar, con in mezzo i Campionati italiani di categoria.

“Innanzitutto vorrei fare le mie congratulazioni ai 12 ragazzi – ha sottolineato la vice sindaca Michela Favaro – per aver superato la dura selezione e essere qui quest’oggi. Grazie a queste iniziative e anche alle ATP Finals, Torino sta diventando sempre più la capitale del tennis italiano. Il progetto di Tennis Foundation ci riempie d’orgoglio perché, oltre a dare l’opportunità di crescere a dei giovani atleti, contribuirà alla loro formazione di cittadini e cittadine. Ringrazio tutti voi e vi faccio i migliori auguri per il vostro futuro”.

Marco Aceto

 

Un nuovo Punto Acqua Smat in via Carcano: è il ventesimo in città

Un nuovo Punto Acqua SMAT, il 20esimo da quando nel 2009 è stato inaugurato il primo al Museo A Come Ambiente, è da oggi attivo sul territorio della Circoscrizione 7.

Il taglio del nastro questa mattina in via Carcano all’angolo con Lungo Dora Colletta: presenti l’assessora all’ambiente Chiara Foglietta, il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri e il presidente di SMAT Paolo Romano.

Realizzati per valorizzare il consumo sostenibile dell’acqua del rubinetto, i punti acqua SMAT consentono l’approvvigionamento di acqua di rete naturale, gasata a temperatura ambiente o refrigerata, garantita dai controlli effettuati quotidianamente dai laboratori del Centro Ricerche SMAT e rigorosamente a “chilometro zero”.

Come per gli altri punti di erogazione, l’acqua naturale potrà essere prelevata gratuitamente, al pari di quella gasata, ma solo fino al 4 agosto, dopodiche resterà gratuita quella naturale mentre quella gasata sarà distribuita al costo di 5 centesimi per ogni litro e mezzo.

Va ricordato che, oltre alla convenienza economica rispetto all’acquisto dell’acqua già imbottigliata, secondo le stime di Smat ogni distributore per l’acqua, con una normale erogazione di 4mila litri al giorno, permetta un risparmio di circa 1 milione di bottiglie di plastica ogni anno, con una conseguente riduzione delle emissioni di Co2 per la loro mancata produzione e trasporto, il tutto con evidente beneficio per tasche e ambiente.

L’elenco di tutti i Punti Acqua Smat presenti sul territorio dell’area metropolitana è consultabile su: https://www.smatorino.it/punti-acqua/

Alpini protagonisti a Pragelato

“Alpini protagonisti in questi giorni a Pragelato. La 34°Compagnia Lupi di Oulx del Battaglione Alpini ‘Susa’ del 3° Reggimento Alpini, in questi giorni sta celebrando, nell’ambito dell’attività denominata 150 cime, i 150 anni della fondazione del Corpo degli Alpini. E la località scelta è stata proprio Pragelato, in Alta Val Chisone. Dal 18 e sino al 22 luglio si svolgono le ascensioni sulle più importanti e caratteristiche cime della valle, a cominciare dal Monte Albergian. Il tutto si inserisce nel contesto dell’addestramento estivo delle Truppe Alpine dell’Esercito, che continua ad avere un ruolo fondamentale nella formazione del soldato di montagna.

Infine, la 34° Compagnia ‘Lupi’ di Oulx fa parte delle prime 15 Compagnie create per la difesa delle frontiere. Nata il 15 ottobre 1872, la Compagnia rimane l’ultima Compagnia Operativa distaccata delle Truppe Alpine.

Giornate alpine, dunque, che fanno di Pragelato e dell’Alta Val Chisone la capitale in questi giorni della presenza alpina in montagna”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato.

Mauro Maurino, Vice Sindaco Pragelato.

23 luglio, bicentenario Scuola Allievi Carabinieri. Cerimonia di Giuramento: modifiche viabili

Sabato 23 luglio, in Piazza Castello, si terrà la Cerimonia di Giuramento degli allievi del 140° Corso della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, mentre giovedì 21 luglio si terranno le prove generali dell’evento.
L’intera area della manifestazione sarà interessata da alcune modifiche viabili e divieti di sosta.

Divieti di Sosta

Nei giorni 21, 22 e 23 luglio, dalle ore 14.00 del 21/07/2022 alle ore 02.00 e comunque fino a cessate esigenze del 22/07/2022, nonché il giorno 23/07/2022 dalle ore 00.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata, in via Valfrè ambo i lati, tratto da via Avogadro a via Vittorio Amedeo II; via Vittorio Amedeo II ambo i lati, tratto da via Valfrè a via Cernaia; via Cernaia ambo i lati, tratto da corso Vinzaglio a piazza Solferino; via Pietro Micca ambo i lati; piazza Castello; viale 1° Maggio, tratto da piazza Castello a viale Partigiani.

Il giorno 23 luglio dalle ore 00.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati con riserva di posteggio alle autorità della cerimonia in Viale I° Maggio, tratto compreso tra il Monumento al Carabiniere e Rondo’ Rivella – intersezione con Corso Regina Margherita e in Via Po, tratto compreso tra l’intersezione con via Bogino e Piazza Castello.

Divieti di transito e sosta

ll 21 luglio , dalle 22.00 alle 22.30, il 22 luglio dalle ore 1.30 alle ore 2.00, nonché il giorno 23 luglio, dalle ore 7.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di transito, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso e della Forza Pubblica, in via Valfrè ambo i lati, tratto da via Avogadro a via Vittorio Amedeo II; via Vittorio Amedeo II ambo i lati, tratto da via Valfrè a via Cernaia; via Cernaia ambo i lati, tratto da corso Vinzaglio a piazza Solferino; via Pietro Micca ambo i lati; piazza Castello; viale 1° Maggio, tratto da piazza Castello a viale Partigiani; piazza Castello.

Sempre il giorno 23 luglio, dalle ore 00.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di transito e sosta con rimozione forzata , fatta eccezione per i veicoli di Soccorso e della Forza Pubblica in via Garibaldi ambo i lati , tratto da via XX Settembre a piazza Castello; via Palazzo di Città ambo i lati, tratto da via XX Settembre a piazza Castello; via Roma ambo i lati, tratto da via Cesare Battisti a piazza Castello.

L’Ordinanza completa è consultabile sul sito internet della Città di Torino.

Approvata la legge regionale contro i disturbi alimentari

Contrastare i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (Dna) con un approccio nuovo, potenziando l’offerta dei servizi e delle prestazioni e riconoscendo il ruolo fondamentale delle famiglie nei percorsi di prevenzione e di cura. È quanto si propone il Testo unificato delle quattro Pdl in materia, presentate dai primi firmatari Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi (Pd), Carlo Riva Vercellotti (Fdi) e Sara Zambaia (Lega), approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale.

Il provvedimento stanzia 1,9 milioni di euro per il biennio 2022-2023 (un milione per quest’anno e 900 mila per il 2023) per interventi regionali di sostegno ai nuclei familiari e ad associazioni ed enti del Terzo settore che si occupano di pazienti e famigliari e per potenziare la Rete dei servizi regionali per la prevenzione e la cura.
Approvato all’unanimità anche l’atto di indirizzo presentato da Magliano, che impegna la Giunta a inserire, nel Piano di progetto biennale che la Regione deve adottare, la domiciliarità delle cure per i soggetti con Dna.

“Abbiamo approvato una legge moderna e snella, frutto di un lavoro sinergico tra tutte le forze politiche – ha detto la relatrice di maggioranza Zambaia -. Finalmente cambia l’approccio alla patologia, di cui viene riconosciuta la specificità; vengono introdotti elementi di innovazione, come la Rete dei servizi regionali per la prevenzione e la cura, l’Osservatorio di esperti, il riconoscimento del sostegno alle famiglie, l’investimento in formazione”.

“Un provvedimento che è motivo di orgoglio per il Piemonte – ha evidenziato il relatore di minoranza Magliano – ben più avanti di altre leggi regionali in materia. Con l’Odg votato dall’Aula ribadiamo l’importanza di una rete che funzioni e di pari opportunità su tutto il territorio, come le associazioni dei famigliari ci hanno chiesto”.

Riva Vercellotti, relatore di maggioranza, ha espresso soddisfazione per “un testo di legge esemplare nella capacità di delineare nuove strategie di contrasto al problema dei disturbi alimentari, ma anche come modello di buona politica. Abbiamo voluto dare risposte sulla base delle esigenze specifiche della nostra regione, puntando su omogeneità dei servizi e luoghi di cura specifici per questa patologia”.

Per Rossi, relatore di minoranza, “L’emergenza Covid ha solo ulteriormente evidenziato il rapporto tra disagio psico-sociale e disturbi alimentari. Un problema doloroso che coinvolge più di 200mila piemontesi e che affrontiamo con un testo che tocca tutte le principali questioni legate alla prevenzione e alla cura, anche grazie a un contributo straordinario del Governo che ci permette di incrementare le risorse a disposizione, per complessivi 1,9 milioni di euro in due anni”.

Ivano Martinetti (M4s), relatore di minoranza, ha dichiarato: “Da parte nostra abbiamo posto l’accento sulla necessità di portare avanti un lavoro di squadra, multidisciplinare, il più possibile allargato a professionisti medici ed al contributo delle famiglie. Occorre superare l’approccio esclusivamente di natura psichiatrica, considerando invece tutti i risvolti che il disturbo può comportare”. Suoi diversi emendamenti al testo che hanno avuto il voto favorevole dell’Aula.

La legge prevede che, entro 180 giorni dall’entrata in vigore, la Giunta costituisca la già citata Rete dei servizi, coordinata dall’assessorato alla Sanità e composta dai centri dedicati all’interno di Aziende sanitarie e ospedaliere e dei privati accreditati che si occupano di Dna, per offrire ai pazienti una presa in carico globale. Sarà anche costituito uno specifico Osservatorio regionale con il compito di monitorare le casistiche, le attività, le prestazioni sociali e sanitarie, raccogliere i dati epidemiologici sulla diffusione dei Dna.
Altre misure da segnalare sono l’attivazione del “codice lilla” presso il Pronto soccorso di ogni ospedale e di attività di screening per il riconoscimento dei Dna in ambito scolastico, sportivo e di aggregazione giovanile. Non mancano iniziative per la formazione dei medici e di tutto il personale coinvolto nella presa in carico del paziente, oltre che per i docenti delle scuole e i nuclei famigliari delle persone con Dna.

Al dibattito hanno preso parte tutte le forze politiche, che hanno espresso unanime soddisfazione per l’approvazione della legge.

Al via il Mondiale Universitario di Golf

Con la cerimonia di apertura di ieri sera in piazza Castello parte oggi il Mondiale Universitario di Golf che fino a sabato verrà impegnate 18 nazioni sul campo dei Roveri a Fiano Torinese. Le squadre sono composte da sei giocatori (tre uomini e altrettante donne) e si contenderanno il gradino più alto del podio sia a livello individuale, sia di gruppo. I Mondiali Universitari di Golf non è la prima volta che si giocano sotto la Mole. Infatti Torino li ha ospitati nel 2006 con circa 180 golfisti in rappresentanza di 17 Paesi. Il capitano ed ex giocatore  Matteo Del Podio ha convocato tutti ragazzi che studiano in università americane e alcuni di loro hanno già fatto l’esordio nel circuito professionistico.

Gli azzurri saranno rappresentati da: Caterina Don (facoltà di matematica all’Università della Georgia nonché numero 181 al mondo), Matilde Innocenti Angelini (facoltà di matematica e finanza all’Università di New Orleans), Alice Gatti (facoltà di economia all’Università della Florida), Giovanni Manzoni (facoltà di sport  management all’Università della Florida e 209 al mondo), Lucas Nicolas Fallotico (facoltà di marketing  management all’Università della Florida) e Matteo Cristoni (facoltà di business management all’Università di Phoenix). Sabato, terminate le gare e le premiazioni, si terrà la cerimonia di chiusura dell’evento.

Marco Aceto

Aurora, approvata la riqualificazione del Giardino Pellegrino e nuovi percorsi ciclo-pedonali tra il Ponte Carpanini e la passerella dell’Albert Steiner

Via libera questa mattina dalla Giunta comunale – su proposta dell’assessora con delega alla Rigenerazione Urbana, Carlotta Salerno – a una delibera con cui vengono approvati i progetti relativi alla sistemazione del Giardino Cardinal Pellegrino ed ai nuovi percorsi ciclo-pedonali tra il Ponte Carpanini e la passerella pedonale dell’Albert Steiner.

Nuove installazioni di arredo urbano, l’apertura del passaggio pedonale, un’area gioco rimodernata e pavimentazioni più sicure ed ecologiche sono al centro delle azioni di rigenerazione urbana dedicate al quartiere Aurora grazie ai finanziamenti del progetto europeo ToNite, programma Urban Innovative Actions.

Dopo la prima fase del progetto ToNite, che ha visto l’avvio della riqualificazione dello spazio pubblico di viale Ottavio Mai nella zona del campus Einaudi, la seconda fase si concentrerà sul favorire la fruibilità ed un’occupazione positiva degli spazi in un’area di forte pressione sociale nel quartiere Aurora.

Per quanto riguarda i percorsi ciclo-pedonali, gli interventi si concentreranno sul migliorare la permeabilità di strada del Fortino – attraversando la Dora – con la messa in sicurezza e riapertura della passerella pedonale davanti all’istituto Steiner e l’apertura del cortile dell’I.P.S, migliorando la percorribilità dell’intera area e connettendo le sponde con il nuovo parcheggio di San Pietro in Vincoli. L’apertura al pubblico della passerella e del cortile della scuola Steiner permetterebbe di creare un passaggio pedonale e ciclabile ad anello dalla piazza dell’Arsenale che metterà in connessione le due sponde della Dora migliorando la viabilità dell’area, oltre a rendere il nuovo parcheggio in progetto (Valdocco Vivibile) una valida opportunità anche per l’area oltre Dora.

Il Giardino Pellegrino, importante luogo di attrazione e socialità in piazza Borgo Dora, sarà restituito alla cittadinanza con un investimento pari a 269 mila euro, con un intervento che prevede il recupero dell’intera area, migliorandone la pavimentazione e le attrezzature. Saranno installati nuovi elementi di arredo urbano ed attrezzature ludiche per tutte le età – dai tavoli con scacchiera al ping pong, dal calciobalilla ad un grande gioco multifunzionale ed accessibile – oltre alla riqualificazione dell’arena in mattoni. All’interno dell’area gioco verrà realizzata una pavimentazione in gomma colata, mentre all’esterno l’asfalto verrà trattato per essere impermeabile, favorendone così la respirabilità e la salvaguardia del verde, in accordo con il Piano di Resilienza Climatica della Città.

Il processo è stato condiviso con la Fondazione Comunità di Porta Palazzo, con cui la Città ha firmato un patto di collaborazione e che si sta prendendo cura del giardino, occupandosi dell’apertura e della chiusura dei cancelli, della pulizia e delle attività di animazione e spettacoli che si svolgono al suo interno.

“La rigenerazione urbana è un processo condiviso, visibile, fruibile ed attraversabile. Siamo partiti da questi fondamentali per immaginare gli interventi che insisteranno sul territorio di Aurora, nello specifico il lungo fiume. Luoghi che da anni non vedevano interventi potranno tornare a vivere ed essere vissuti: il bello richiama il bello, è con un territorio accogliente che possiamo immaginare una rivalutazione generale dell’area”, ha dichiarato l’assessora Carlotta Salerno.

Affrontare le emergenze, progetto europeo DECIDO. Parte dai Murazzi la sperimentazione

Questa mattina, lunedì 18 luglio, l’assessore alla Protezione Civile della Città di Torino, Francesco Tresso, è intervenuto, insieme al presidente del Centro Servizi Volontariato Torino (Vol.To ETS) Gerardo Gatto, ad un incontro dedicato all’avvio della sperimentazione sul campo del progetto europeo DECIDO (eviDEnce and Cloud for more InformeD and effective pOlicies), di cui Vol.To ETS e la Città di Torino (nello specifico con il suo sistema di Protezione Civile) sono partner.

L’incontro si è tenuto presso i Murazzi del Po, in corrispondenza del Circolo Arci Magazzino sul Po, a sua volta coinvolto nel progetto. Il luogo non è stato scelto a caso: uno dei macro-temi affrontati da DECIDO è infatti l’emergenza alluvionale. Anche se oggi stiamo vivendo un periodo di siccità senza precedenti, occorre però prepararsi a future situazioni estremamente critiche legate ad improvvise e abbondanti piogge, come già avvenuto più volte in passato e in maniera ancora più evidente in un contesto di cambiamenti climatici e di eventi meteo estremi.

L’obiettivo del progetto è dunque quello di analizzare e rendere ancora più efficaci le politiche d’intervento in caso di emergenza, attraverso gruppi di discussione che riuniscano cittadini, volontari, piccoli imprenditori e rappresentanti delle istituzioni che coordinano gli interventi sul campo (ad esempio il Comune di Torino e la Regione Piemonte, attraverso la Protezione Civile). I gruppi hanno già iniziato a discutere delle attuali politiche di intervento, suddividendo problemi più grandi in problemi più piccoli, affrontati volta per volta in specifiche “sessioni di co-creazione”. Le prime sessioni hanno dunque iniziato ad affrontare solo un primo aspetto di questo problema più grande del rischio alluvionale: l’efficacia dei messaggi di allerta meteo e la loro comprensibilità. Altre sessioni di co-creazione seguiranno, fino a delineare tante soluzioni concrete da proporre alle opportune sedi deliberative o legislative (ad esempio i Consigli degli enti locali o delle Regioni) per una loro auspicabile adozione.

Sia l’assessore Tresso, sia il presidente di Vol.To, hanno sottolineato l’importanza del lavoro congiunto con i volontari, i circoli remieri, i locali che si affacciano sui Murazzi al fine di trovare soluzioni condivise a problemi che toccano la cittadinanza, il tessuto delle piccole imprese locali, gli enti pubblici territoriali, che sono in prima linea nel rispondere alle situazioni emergenziali.

Nel corso della mattinata si è sviluppato anche un interessante dibattito riguardo alle altre due macro-emergenze affrontate nell’ambito della sperimentazione sul campo del progetto DECIDO: la crisi sociale scaturita dalla pandemia Covid19 e l’accoglienza dei rifugiati ucraini. Le prime “sessioni di co-creazione” hanno già iniziato ad affrontare due problemi più piccoli su queste due tematiche: rispettivamente la riduzione dello spreco di cibo nella distribuzione alimentare alle persone in difficoltà e la possibilità, da parte di chi fugge dalla guerra in Ucraina, di ottenere con rapidità le informazioni che servono per un trasferimento temporaneo a Torino e in Piemonte.

Chiunque può aderire al progetto DECIDO o anche solo inviare idee o suggerimenti, a partire dalla compilazione di un breve questionario.

Comune di Torino, da Compagnia di San Paolo 64 milioni di euro in 4 anni per progetti condivisi. Firmato Protocollo

È stato siglato oggi da Stefano Lo Russo, Sindaco del Comune di Torino e da Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, il Protocollo Quadro per la realizzazione di progetti condivisi nei settori della Cultura, delle Persone e del Pianeta per il quadriennio 2022/2025.

“La Città di Torino – ha dichiarato il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – sigla l’accordo quadro con la Fondazione Compagnia di San Paolo per il quadriennio 2022-2025, un documento che consente alla Città certezza di risorse con una modalità di coprogettazione. Siamo contenti di stipulare questo accordo pluriennale, non solo per la solidità finanziaria che fornisce certezza su ambiti importanti ma anche perché contemporaneamente apriamo una nuova stagione di collaborazione sui progetti in: Cultura, Persone e Pianeta. Inoltre, insieme alla firma del Piano quadriennale, con la firma del Memorandum of understanding andremo a sostenere tutte le iniziative per la “Città dell’Educazione”, progetto che riteniamo importante perché rappresenta costruire con basi solide il nostro futuro. Il rapporto tra Fondazione Compagnia di San Paolo e la Città di Torino si rafforza con l’obiettivo di creare sempre più valore positivo per tutta la comunità. La possibilità di lavorare in sinergia con la Compagnia di San Paolo è una risorsa importante per Torino, un esempio di come si possa fare squadra e, guardando al futuro, realizzare progetti importanti per la nostra città”.

La Compagnia di San Paolo mette a disposizione del quadro strategico oggetto del Protocollo, risorse derivanti dalla propria programmazione annuale fino a complessivi 64 milioni di euro per il quadriennio 2022/2025, ripartiti in quattro quote annuali di importo massimo di 16 milioni di euro; ulteriori risorse, non definibili ex ante, potranno essere oggetto di future delibere, con particolare riferimento ai bandi emessi dalla Compagnia (a cui il Comune potrà partecipare) e al grande progetto “le città dell’educazione”, in fase di progettazione.

Con la firma del Protocollo Quadro, il Comune e la Fondazione intendono agire in modo coordinato individuando specifici interventi e programmi che concorrano al rafforzamento e alla sostenibilità di processi e progetti trasversali alla struttura organizzativo-gestionale comunale e nei settori “Cultura”, “Persone” e “Pianeta”, individuati nel Documento di Programmazione Pluriennale 2021-2024 della Compagnia, alla luce dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite mediante i relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo lavora come agente di sviluppo nella logica di rafforzare, condividere e accompagnare comuni e unioni di comuni a migliorare il proprio ruolo di gestori nelle strategie del cambiamento, in coerenza con il Pnrr – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente dell’ente torinese – “Il Protocollo Quadro rappresenta per noi un grande salto di qualità: la componente strategica delle progettualità diventa centrale; la grande ambizione è quella di non limitarsi a investire nella direzione indicata dal Piano strategico 2021- 2024 della Fondazione, ma di moltiplicare l’impatto degli investimenti nostri e dei beneficiari. Per questo, serve soprattutto la capacità di lavorare con gli attori del territorio, per crescere nel tempo. Noi e loro.”

Il Comune di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo fanno squadra definendo, sperimentando e sostenendo modalità di intervento dedicate ad aspetti strutturali, in particolare nell’ambito della transizione digitale, della transizione verde, sociale e in campo educativo e nelle nuove competenze amministrativo-gestionali, sulla base delle migliori pratiche, capaci di determinare sostenibilità e/o efficienze di lungo periodo, nonché studiare, sperimentare e modellizzare pratiche e operative che rendano più efficiente e incisiva la capacità di impiego delle risorse, con particolare riferimento ai fondi derivanti dalle programmazioni nazionali ed europee.

“Il protocollo Quadro che sigliamo oggi” – ha aggiunto Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia di San Paolo – “è basato su tre assi strategici che prevedono il supporto continuativo equilibrato alle istituzioni culturali; un rafforzamento del valore dei progetti compresi nel perimetro d’intervento in particolare dell’Obiettivo Persone (Educazione, Comunità e Inclusione) e la definizione e allocazione di risorse strategiche per sostenere il rafforzamento strutturale e la transizione digitale, ecologica e sociale del Comune di Torino. Con il Protocollo Quadro mettiamo a disposizione 64 milioni di euro per il quadriennio 2022-2025 a favore della Città per interventi di tipo strategico che definiremo congiuntamente, pensiamo per esempio a un grande progetto legato alla transizione digitale della macchina comunale; interventi a favore degli enti culturali compartecipati come la Fondazione Torino Musei, la Fondazione Teatro Regio, la Fondazione Teatro Stabile, per citarne alcuni, e, infine, per interventi a favore delle agenzie urbane compartecipare come Urban Lab al fine di sostenerne lo sviluppo e il riassetto strategico, nella convinzione che sono con l’azione congiunta gli sforzi che facciamo possano moltiplicare i risultati con importanti benefici a favore della collettività e del bene comune”.

Più nello specifico le azioni congiunte previste dal Protocollo prevedono:

Interventi di tipo strategico o “centrali” attuati in for ma co-progettuale anche valorizzando nella collaborazione con il Comune di Torino esperienze positive già maturate dalla Compagnia di San Paolo con priorità sull’innovazione nei servizi comunali, della transizione digitale, della transizione verde, sociale e educativa, e nelle nuove competenze amministrativo gestionali; nell’ambito del contrasto alla povertà, della promozione della inclusione sociale e culturale, dell’abitare sociale e della rigenerazione urbana, delle attività educative, della partecipazione.
Interventi a favore degli enti culturali compartecipati, quali in particolare: Fondazione Torino Musei, Museo nazionale del Cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo, Fondazione Teatro Regio di Torino, Fondazione Teatro Stabile di Torino; a ciò potranno eventualmente essere aggiunti ulteriori interventi in ambito culturale concordati tra le Parti in forma scritta e  interventi a favore delle Agenzie urbane torinesi “compartecipate” finalizzati allo sviluppo e del riassetto strategico: Associazione Urban Lab, Fondazione Contrada Torino, The Gate – Comitato Porta Palazzo;
Infine, l’avvio di un significativo programma pluriennale denominato “le città dell’educazione”, individuando nella città di Torino uno dei luoghi primari di realizzazione.

Il Protocollo Quadro intende rappresentare la cornice di riferimento, in particolare a livello strategico di goverance e di allocazione di risorse, anche per il programma pluriennale “le città dell’educazione” , che vedrà la luce nel 2023.

“La qualità del cambiamento che realizzeremo nei prossimi anni dipenderà innanzitutto dalla nostra capacità di trovare nuovi equilibri e nuovi slanci, come persone e come comunità, in armonia con le grandi trasformazioni mettendo al centro quella che io considero la sfida dell’educazione, che parte dai giovani ma coinvolge tutti, perché tutti siamo chiamati a non smettere mai di imparare. Sono convinto che l’educazione e la formazione siano la più potente forma di inclusione sociale. Non vale solo per le nostre bambine e i nostri bambini, per le ragazze e i ragazzi, ma anche per il mondo del lavoro. L’apprendimento continuo e l’aggiornamento delle competenze diventano una necessità” – ha dichiarato Francesco Profumo – “il grande programma “le città dell’educazione” prevede nei prossimi cinque anni lo sviluppo di tre macro-interventi nel campo del contrasto al fenomeno della denatalità, della cura e dell’educazione dei bambini da 0 a 6 anni; della promozione di opportunità educative e formative per bambini e ragazzi da 6 a 16 anni; e del contrasto al fenomeno dei “NEET” da realizzarsi nel territorio di Torino, in forte sinergia e collaborazione con la Città di Torino e altre Istituzioni e stakeholders. La dimensione dell’impegno e delle risorse che mettiamo a disposizione, in modo aggiuntivo, per questo programma” – ha concluso Profumo – “ha la potenzialità di imprimere importanti cambiamenti e un forte impatto sul territorio delle città interessate, soprattutto per bambine, bambini, ragazze, ragazzi e giovani, con l’obiettivo finale di costruire una vera e propria Città educante, con forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità”.




 

Alla ricerca di un po’ di refrigerio: le piscine aperte a Torino

Per coloro a cui è negata la fuga al mare o in montagna o se siete alla ricerca di un po’ di refrigerio , durante l’estate le piscine sono la scelta migliore , anche in prospettiva dell’ ulteriore aumento delle temperature previsto nei prossimi giorni.

Gli impianti attualmente aperti in città sono:  Colletta, Franzoj (fino al 4 settembre), Gaidano (fino al 31 luglio), Galileo Ferraris (tutta l’estate), Lido (fino al 30 settembre), Lombardia (fino al 28 agosto), Massari (fino al 31 luglio), Parri (fino al 29 luglio), Sebastopoli (fino al 24 luglio), Sisport (fino al 4 settembre), Torrazza (fino al luglio), Trecate (tutta l’estate) e Vigone (tutta l’estate).

I giorni, gli orari e i costi di accesso sono consultabili sul sito: www.comune.torino.it/torinogiovani(luoghi(piscine-a-torino. Per poter accedere ad alcuni impianti è necessario prenotarsi sulla piattaforma di TorinoFacile. Ragazzi e ragazze di 14 e 15 anni, attraverso il progetto di PasSporTo, residenti a Torino possono entrare gratuitamente nelle piscine comunali. Nel periodo estivo la gratuità è limitata a cinque ingressi. Per sicurezza è sempre meglio contattare prima le piscine perché giorni e orari potrebbero cambiare.

Marco Aceto