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Porta Palazzo, nuovo look espositivo per le bancarelle dell’ortofrutta. Presto il bando

Porta Palazzo avrà le nuove bancarelle dell’ortofrutta. La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – per dare continuità al percorso intrapreso negli scorsi anni e rallentato dalla crisi economica – ha approvato la sottoscrizione di una nuova Convenzione tra la Città e il Comitato ‘Progetto Porta Palazzo – The Gate’ per permettere la realizzazione di un nuovo look espositivo.

Le vecchie strutture di vendita in legno e ferro, pesanti e usurate dal tempo, potranno così finalmente andare in pensione, sostituite con allestimenti di maggior decoro, più leggeri, sicuri e che, a fine mercato, ne consentano il ricovero all’interno dei Bastioni.

Per la sostituzione delle attrezzature il Comune di Torino, insieme alla Camera di commercio, aveva deciso di supportare i circa 160 operatori del settore ortofrutta offrendo loro la possibilità, attraverso la partecipazione a un bando, di usufruire di un incentivo finanziario a fondo perduto – pari all’80 per cento della spesa sostenuta e per un ammontare massimo di 2mila euro – per il rinnovo delle proprie bancarelle di vendita.

L’iniziativa aveva ricevuto l’apprezzamento degli operatori che vi avevano aderito in misura consistente – ben 73 le domande presentate – ma la crisi economica conseguente alla pandemia ha finito per incidere pesantemente su tempi di consegna e prezzo dei manufatti, più che raddoppiati, impedendo di fatto l’acquisto dei banchi espositivi a un prezzo adeguato,

Oggi il trend di rincari ha subito un’inversione di tendenza che ha indotto la Città, in accordo con la Camera di Commercio, a proseguire il rapporto di collaborazione con The Gate per la pubblicazione di un nuovo bando accessibile a tutti gli operatori: chi aveva già presentato la propria istanza potrà  confermarla con una comunicazione formale , mentre chi ancora non l’aveva fatto potrà ora aderire.

Un nuovo bosco urbano nel quartiere Villaretto grazie a Nespresso

 

Gli abitanti del quartiere Villaretto, nella periferia nord di Torino, da oggi avranno un nuovo bosco urbano.

Questa mattina è stato infatti inaugurato l’intervento di forestazione su un’area di 10mila metri quadrati, con mille alberi messi a dimora nell’ambito del progetto di Nespresso Italia “Le città che respirano”, che rientra nella grande campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi “Mosaico Verde”, ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, per coinvolgere aziende ed enti pubblici con l’obiettivo di restituire valore al territorio e contrastare i cambiamenti climatici.

Il progetto nello specifico ha riguardato un’ampia area verde situata tra la tangenziale Nord e la strada comunale del Villaretto, che costituirà una vera e propria fascia boscata con la funzione di mascheramento visivo e acustico della vicina tangenziale e della discarica Amiat di Basse di Stura.

I benefici per il territorio saranno molteplici, a partire proprio dalla rinaturalizzazione della zona che vedrà nascere un bosco di mille alberi – appartenenti a diverse specie autoctone e coerenti con le condizioni climatiche della zona, tra le quali il carpino bianco, la rosa canina, il salice rosso e il melo – dove prima c’era un gerbido incolto. Il nuovo bosco contribuirà innanzitutto alla riduzione delle emissioni climalteranti, gli alberi sono infatti naturali “purificatori d’aria” che assorbono e filtrano numerose sostanze inquinanti, e andranno poi a creare delle zone d’ombra che, oltre a mitigare l’effetto isola di colore, renderanno maggiormente fruibile l’area da parte della cittadinanza che potrà così beneficiare di questo spazio verde rigenerato. Gli alberi e arbusti consentiranno di ripristinare il patrimonio di biodiversità del territorio.

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti Francesco Tresso, assessore alla Cura della città e al Verde pubblico della Città di Torino, Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana, Federica Sisti, Responsabile campagne Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Elena Piazza, responsabile dei progetti di forestazione di AzzeroCO2.




L’assessore Francesco Tresso ha dichiarato: “La Città continua nel suo programma di valorizzazione della foresta urbana, incrementando il suo patrimonio arboreo anche grazie alla collaborazione con importanti aziende come Nespresso, nell’ambito della campagna Mosaico Verde di Legambiente e AzzeroCO2. I boschi urbani sono un investimento fondamentale per rendere Torino una città più sostenibile e resiliente, capace di adattarsi ai cambiamenti climatici, attenta a valorizzare i benefici ambientali del verde per una migliore qualità della vita dei suoi cittadini. Sono particolarmente lieto di inaugurare questo intervento proprio nel quartiere Villaretto – conclude l’assessore –, da tempo i suoi abitanti hanno chiesto la realizzazione di un bosco urbano nei terreni che circondano la piccola borgata, che finalmente oggi diventa realtà”.

“L’intervento di rigenerazione ambientale che abbiamo portato avanti qui a Torino, insieme a Legambiente e AzzeroCO2, conferma il nostro impegno costante sul territorio italiano e verso le comunità, con la volontà di continuare a investire in attività di tutela ambientale e sostenibilità, come facciamo nei paesi di origine del caffè e fin qui in Italia. Il progetto “Le città che respirano” fa parte, infatti, del più ampio programma di iniziative “Nespresso per l’Italia” con l’obiettivo di rendere ogni tazzina di caffè sostenibile per l’ambiente, per la cultura e per le persone. Speriamo che questo progetto possa portare a nuova vita quest’area, sia da un punto di vista naturalistico, che per la cittadinanza che potrà usufruirne. Cerchiamo sempre di operare con responsabilità e cura, preservando le risorse, attivando processi di economia circolare per i nostri prodotti e intervenendo a supporto di territorio, un impegno confermato anche nel nostro statuto di Società Benefit acquisito nel 2022” ha dichiarato Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana.

“Insieme a Nespresso abbiamo potuto realizzare un importante intervento di forestazione a Torino che ha consentito di creare un polmone verde per la città che oltre a rafforzare il patrimonio di biodiversità del territorio costituirà un luogo di benessere per la comunità locale. Si tratta di un progetto che mira, attraverso la messa a dimora di nuovi alberi, a promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio e a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Un esempio di come dare una risposta tangibile alla necessità di proteggere e valorizzare l’ambiente in cui viviamo – ha dichiarato Elena Piazza, Responsabile dei progetti di forestazione di AzzeroCO2. “L’iniziativa rientra nel progetto europeo “LIFE Terra” che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.

“Piantare alberi in città, soprattutto nelle aree più marginali e soggette a fragilità sociale, economica ed ambientale, e prendersene cura attraverso una comunità educante rappresenta la chiave di svolta per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, restituire aria pulita ai nostri cittadini e garantire una giustizia climatica che vada di pari passo con una giustizia sociale – ha dichiarato Federica Sisti, responsabile campagne di Legambiente Piemonte e Valle d’AostaL’iniziativa di oggi, posta all’interno di una collaborazione virtuosa a più ampio raggio tra realtà associative, aziendali ed amministrazioni, ne è un perfetto esempio e rappresenta un ulteriore tassello verso il raggiungimento dell’obiettivo ambizioso di nove milioni di alberi piantumati in Italia nel progetto Life Terra”.

Francesco Tamburello

La Città di Torino rinnova il Patto di Condivisione con i rappresentanti delle 26 comunità islamiche

Questa mattina, nella Sala Congregazioni di Palazzo Civico, il Sindaco Stefano Lo Russo, presente l’assessora al Coordinamento Politiche per la multiculturalità Gianna Pentenero, ha firmato il rinnovo del Patto di Condivisione con i rappresentanti delle 26 comunità islamiche.

Si rinnova così il patto tra i Centri Islamici e la Città di Torino che si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere il lavoro fatto insieme per affermare i valori della convivenza, del rispetto reciproco, della comune conoscenza e del dialogo. È necessario e importante sottolineare come la costruzione di una cittadinanza condivisa sia elemento fondante per abbattere i muri della diffidenza, della paura e dello scontro.

Nel 2016 Torino è stata la prima città in Italia a dotarsi di un patto di condivisione con i rappresentanti delle Comunità Islamiche. Il patto, firmato da venti associazioni presenti sul territorio torinese, anticipava su base locale il ‘Patto Nazionale per un Islam italiano’, siglato nel 2017 dal Ministro dell’Interno e dai rappresentanti delle comunità islamiche.

Con il patto tra Città e Associazioni si è istituzionalizzato il reciproco riconoscimento e si è ufficializzato il ‘Tavolo di Coordinamento’; quest’ultimo rappresenta uno ‘spazio fisico e istituzionale’ utile a promuovere la conoscenza reciproca, il confronto, la prevenzione e la gestione di eventuali conflitti e problematiche. Continuando su queste basi, si intende ora proseguire in questo percorso di collaborazione, rinnovando l’accordo ed estendendo il Patto alla Città Metropolitana, che ha dichiarato la propria adesione all’iniziativa.

‘Torino è la nostra città e con lei condividiamo il presente ed il futuro’. Con questa prima frase il patto ribadisce come Torino voglia essere sempre più Città Plurale, dove le identità non diventano steccati, ma fonte di arricchimento degli uni per gli altri.

Dal 2006 in città è attivo il Comitato Interfedi che, avviato in occasione delle Olimpiadi invernali, raccoglie i rappresentanti delle principali fedi presenti a livello locale ed è una sede significativa di confronto.

Da oltre 20 anni nelle scuole pubbliche è riconosciuta la possibilità di avvalersi di regimi alimentari specifici per gli alunni di fedi diverse. Inoltre sono tante le opportunità offerte alle scuole sul tema dell’educazione interculturale e del pluralismo religioso.

Sono molte infatti le occasioni di dialogo interreligioso, iniziative comuni, momenti culturali legati alle particolari festività religiose, che coinvolgono le diverse fedi impegnate a diverso titolo nell’accompagnamento al dialogo interreligioso. Soprattutto nei quartieri e nei territori cittadini dove sono attivi i Centri Islamici sono numerose le occasioni di dialogo e confronto con le Istituzioni locali, le parrocchie, le scuole, i centri religiosi di altre comunità.

Tutto questo rappresenta un capitale sociale e culturale importante di cui ci si deve sentire orgogliosi e sul quale la Città vuole continuare a lavorare, attraverso questo ‘patto di condivisione’ che rende evidente, leggibile e strutturato il lavoro fin qui fatto.

 

Eliana Bert


Innovazione sociale: le competenze e l’esperienza di Torino per le città del Sud

Sala piena questa mattina all’Openincet, sede del Policy Lab sull’innovazione sociale costituito grazie al progetto europeo SEED: presenti un centinaio di invitati rappresentanti di 39 città medie del Sud Italia che si tratterranno a Torino anche domani e venerdì per il Cities Forum in programma alle Ogr.

Ad accogliere i partecipanti impegnati in una serie di workshop che li vedranno coinvolti nella simulazione di un percorso di progettazione sociale, con l’obiettivo di condividere tecniche di co-progettazione e di coinvolgimento degli stakeholders e di approfondire alcune proposte progettuali sotto la lente dell’innovazione sociale, l’Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta.

L’appuntamento di oggi è la seconda tappa – il primo incontro si è svolto a Roma gli scorsi 6 e 7 febbraio – del percorso di accompagnamento e coinvolgimento di queste città (Avellino, Benevento, Brindisi, Campobasso, Caserta Catanzaro, Crotone, Marsala, Matera, Olbia, Potenza, Salerno, Sassari, Taranto, solo per citarne alcune), beneficiarie di 327 milioni di euro di fondi Pon Metro per azioni che promuovano l’inclusione, l’innovazione sociale e il miglioramento della qualità della vita in contesti fragili e degradati.

La giornata si è aperta con un momento di discussione e confronto e la presentazione di buone pratiche – tra queste i progetti Homes4All e Tonite -, per poi proseguire con la visita ad alcune tra le più importanti esperienze di innovazione sociale della città di Torino: le portinerie di quartiere, via Baltea e i bagni pubblici di via Agliè.


Metropolitana, sabato 18 e domenica 19 marzo modifiche al servizio per manutenzione straordinaria

A seguito di lavori di manutenzione straordinaria non rinviabili, nel fine settimana saranno attuate alcune modifiche al servizio della metropolitana di Torino.

Nel dettaglio, sabato 18 marzo la chiusura sarà anticipata alle ore 22.00, con ultime partenze alle ore 21.30 da entrambi i capolinea; durante la chiusura sarà in servizio sull’intera tratta Fermi – Bengasi la linea metrobus M1S.

Nella giornata di domenica 19 marzo invece, dalle ore 07.00 (inizio del servizio) alle ore 12.30, la metropolitana sarà attiva solo nella tratta Porta Nuova-Bengasi; da Fermi a Porta Nuova, nelle ore di sospensione del servizio, il collegamento sarà garantito tramite navette bus sostitutive.

La normale ripresa del servizio è prevista entro le ore 12.30, quando la metro tornerà a circolare con regolarità sull’intero percorso Fermi-Bengasi.

Eventuali aggiornamenti saranno disponibili sul sito di GTT

 

Christian Ruggeri

Semaforo antismog, prosegue il livello 0 (bianco). Fino al 17 marzo in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 17 marzo 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Omogenitori, Lo Russo: grave diseguaglianza verso i minori, serve legge nazionale

Si riaccende l’attenzione sul tema delle registrazioni anagrafiche dei figli di coppie dello stesso sesso. Anche a Milano, così come era avvenuto a Torino il 22 maggio scorso, il Comune è stato costretto a sospendere la registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali a seguito di una circolare della Prefettura che recepisce le indicazioni diffuse dal Ministero dell’Interno.

Il Sindaco Stefano Lo Russo, che già allora aveva definito iniqua quella misura, oggi ha ribadito come il caso del capoluogo lombardo sia “solo l’ennesima conferma

che la legge italiana, purtroppo, non considera le bambine e i bambini in modo eguale”. “Continuo a ritenere questa  non solo un’insostenibile diseguaglianza, ma una vera e propria ingiustizia. La situazione giuridica dei figli delle coppie omogenitoriali italiane è oramai diventata insostenibile” ha sottolineato il Sindaco.“In continuità con chi mi ha preceduto  – ha proseguito Lo Russo – ho attivato tutte le risorse della Città di Torino e ho accolto neomamme e neopapà che chiedevano solo una giusta tutela per i loro figli. Dopo l’ultima sentenza della Cassazione a sezioni unite, le circolari del Ministero dell’Interno e l’attivazione delle Prefetture, è diventato impossibile proseguire nel tentativo di tutelare e rispettare quelle bambine e quei bambini”.

“Come padre e come Sindaco – ha rimarcato il primo cittadino – sostengo che sia il momento di dire basta. È giunto il momento di organizzare una grande alleanza tra tutte e tutti coloro che, come me, sono in prima linea e si trovano a dover respingere le corrette richieste e le aspettative di genitori che nulla vogliono se non il bene delle nuove e dei nuovi cittadini delle nostre città e del nostro Paese”.

Il Sindaco ha concluso lanciando un appello a  tutte le amministratrici e agli amministratori pubblici ad unirsi “in una battaglia di civiltà non più rinviabile chiedendo insieme al Parlamento, come indicato dalla Corte Costituzionale, di legiferare, con la massima urgenza, risolvendo questa inaccettabile situazione.”

Permessi ZTL, dematerializzazione per i contrassegni Arancione, Blu, Blu-A e Blu-B

Per accedere alla Zona a Traffico Limitato non sarà più rilasciato alcun supporto cartaceo.  La Giunta Comunale, su proposta dell’Assessora alla Transizione Digitale Chiara Foglietta, ha approvato questa mattina la delibera che dispone la dematerializzazione dei contrassegni di circolazione in ZTL.

Oggetto del provvedimento i permessi di circolazione Blu e Arancione, destinati rispettivamente ai possessori di aree private di sosta in ZTL centrale o di posti auto in aree pedonali o in ZTL 24h, rilasciati da Gtt su incarico e per conto della Città, e i Blu-A e Blu-B che consentono di transitare e sostare all’interno della ZTL, rilasciati invece direttamente dalla Città.

La dematerializzazione dei permessi – attualmente rilasciati dagli uffici competenti al termine dell’istruttoria, in formato cartaceo su cartoncino plastificato che il richiedente ritira presso le rispettive sedi – consentirà una serie di vantaggi per richiedenti,  GTT e  Città di Torino.

Innanzitutto si potranno richiedere e ottenere i permessi senza muoversi da casa (con la possibilità, per i contrassegni Arancione e Blu, di procedere all’acquisto sul canale e-commerce del Gruppo Torinese Trasporti) e ridurre i costi per l’emissione del contrassegno.

Il futuro delle Città passa da Torino. Il 16 e 17 marzo alle Ogr il quinto Cities Forum, l’appuntamento biennale della Commissione Europea dedicato alle politiche urbane

Oltre 750 sindaci e delegati provenienti da 160 città d’Europa e di tutto il mondo arriveranno a Torino il 16 e 17 marzo per la quinta edizione del Cities Forum, il più importante evento dedicato alle politiche urbane che la Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea organizza a cadenza biennale. Alle Officine Grandi Riparazioni una due giorni di workshop e dibattiti vedrà i rappresentanti di città grandi e piccole confrontarsi sulle politiche europee che riguardano la dimensione urbana, con particolare attenzione per innovazione, transizione ecologica, cambiamento climatico, inclusione sociale.Dopo l’edizione di Porto nel 2020, l’ultima prima della pandemia, erano 19 le città in lizza: la scelta dei commissari europei è ricaduta su Torino, prima città italiana ad ospitare l’evento, che l’ha spuntata su Tallin e Lubiana superando, nel nostro paese, anche Milano e Genova. Merito di una candidatura che ha messo in luce i grandi investimenti in rigenerazione urbana e coesione sociale degli ultimi decenni: gli oltre 70 milioni dei progetti Urban a Mirafiori e Barriera di Milano, i 120 milioni dei fondi Pon Metro-React e i 140 ancora in fase di investimento di Pon Metro-Plus. Delegati e giornalisti stranieri avranno modo di vedere anche da vicino i luoghi delle trasformazioni urbane della città grazie alle sei visite di casi studio che, la mattina del 16 marzo, li porteranno a Cascina Roccafranca, Beeozanam, all’Energy Center al Lingotto, al Serming e all’area Open Incet, alla casa nel Parco e agli orti di Mirafiori, alle Ogr Tech, all’Environment Park, ai Bagni Pubblici di via Agliè e i laboratori di via Baltea.

Dichiara il sindaco Stefano Lo Russo: “La scelta di Torino come città ospite rappresenta un importante riconoscimento per le politiche di rigenerazione urbana e gli investimenti degli ultimi trent’anni ma anche l’occasione per presentare quelli che verranno, grazie ai 654 milioni stanziati dal Pnrr e dal Pnc che si tradurranno in numerosi progetti di riqualificazione in tante aree della città, proseguendo la sua trasformazione da città a vocazione unica manifatturiera a città dalle molte vocazioni a partire da quelle dei saperi, della cultura e dell’innovazione. Sarà inoltre una preziosa occasione di scambio e di confronto con altri primi cittadini e amministratori da altre nazioni, dai quali attingere le migliori pratiche e a cui rivolgo un caloroso benvenuto”.

Il forum vedrà la presenza del vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans e della commissaria per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira e punterà i riflettori sui recenti sviluppi delle politiche e delle iniziative chiave che coinvolgono le città, come l’Agenda Urbana dell’UE, la Missione dell’UE per le cento città climaticamente neutre ed il manifesto del Nuovo Bauhaus europeo, che verrà presentato in anteprima nel corso del panel dal titolo “La bellezza salverà il mondo?”, come modello di sviluppo inclusivo, sostenibile e bello.

Spiega l’assessora alle Politiche per l’ambiente, l’energia e lo sviluppo tecnologico, Chiara Foglietta: “Il New European Bauhaus, o Bauhaus europeo, rappresenta il collegamento tra il Green Deal e le nostre case, gli spazi che abitiamo e viviamo, arricchendoli di una dimensione culturale e creativa. Nei mesi scorsi la Città di Torino ha deciso di dotarsi di una declinazione locale dell’iniziativa europea, coinvolgendo in un percorso di ascolto e co-progettazione più di un centinaio di soggetti. Attraverso tre workshop che si sono svolti da giugno a ottobre 2022, all’interno del Centro di competenza per l’innovazione sociale, che ha sede a Incet, grazie al supporto del Comitato torinese NebTo e della Fondazione Brodolini, e con una successiva fase di condivisione e confronto online, sono stati definiti 6 principi ispiratori in cui la nostra Città si riconosce e che guideranno gli interventi NEB dei prossimi anni. I principi verranno presentati alla Commissione europea durante il Cities Forum, anche nella loro “versione fumetto” grazie all’opera dell’illustratore Cristiano Spadavecchia. Il Manifesto si pone 2 macro-obiettivi: integrare i principi e i valori del New European Bauhaus nelle future politiche urbane della Città di Torino; diffondere e condividere l’iniziativa europea e sensibilizzare il territorio sui principi cardine del NEB, che sono la sostenibilità, l’inclusione e la bellezza.”

Ai partecipanti in arrivo da Barcellona, Lione, Amsterdam, Riga, Tallinn, Praga, Goteborg, Vienna, Budapest, Roma Monaco di Baviera, Toronto, Helsinki e molte altre città si aggiungeranno, il 15 marzo, anche Sindaci e assessori di 39 città del Sud Italia che – come Torino- sono inserite nel Programma Nazionale Metro Plus 2021-2027 per un incontro organizzato dalla Città di Torino in collaborazione con l’Agenzia per la Coesione Territoriale nell’ambito del progetto SEED per la creazione del Centro di Competenza Italiano per l’Innovazione Sociale.

Qui il  programma del Cities Forum 2023

Bando generale per l’assegnazione di alloggi di edilizia sociale: iscrizioni dal 15 marzo al 31 maggio

Mercoledì 15 marzo sarà disponibile sul sito http://bandi.comune.torino.it/ della Città di Torino il nuovo bando generale per l’assegnazione di alloggi di edilizia sociale. Le domande potranno essere presentate dallo stesso giorno e fino al 31 maggio 2023.

I requisiti necessari per partecipare al bando sono: il possesso di un ISEE non superiore a 23.623,13 euro; la residenza anagrafica o la prestazione di attività lavorativa da almeno 5 anni nella territorio regionale, con almeno 3 anni anche non continuativi a Torino, oppure essere iscritti all’Anagrafe italiani residenti all’estero (AIRE).

L’elenco provvisorio dei partecipanti, stilato sulla base di quanto dichiarato dai richiedenti nella domanda, sarà pubblicato il 12 settembre 2023, gli interessati potranno presentare ricorso per opposizione fino 10 ottobre 2023. Il 15 gennaio 2024 sarà pubblicato l’elenco con il punteggio definitivo.

La domanda di partecipazione si potrà presentare:

nella sede della Divisione E.R.P. in via Orvieto 1/20/A, dal lunedì al giovedì dalle ore 8:30 alle 15:30 e il venerdì dalle ore 8:30 alle 12:00, previa prenotazione telefonica al numero 011 011 24300 (chiamando dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle 12:00);

on-line sul portale dei servizi TorinoFacile se in possesso dell’identità digitale SPID, CIE (carta di identità elettronica) o TS-CNS (Tessera Sanitaria-Carta Nazionale);

con PEC all’indirizzo edilizia.residenzialepubblica.casa@cert.comune.torino.it;

per posta con raccomandata AR all’indirizzo: Città di Torino – Divisione E.R.P.- Ufficio Bando generale – via Orvieto 1/20/A, 10149 Torino.

Per informazioni è possibile contattare il numero unico 011 011 24300 dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle 12:00

I bandi di assegnazione delle case popolari sono indetti dalla Città in relazione alla disponibilità degli appartamenti e alla presenza dei richiedenti nelle graduatorie. Nell’ultima edizione, dicembre 2017, sono state presentate 6.791 domande. La Città può contare, secondo un trend oramai consolidato, su una disponibilità di circa 400 alloggi di edilizia sociale all’anno, di cui almeno il 50% riservato al bando generale.

Gli alloggi sono assegnati dall’Amministrazione Comunale sulla base delle graduatorie del bando generale e dell’emergenza abitativa con modalità stabilite dal Regolamento delle procedure di assegnazione e nel rispetto delle aliquote fissate dalla Giunta Regionale.

La verifica delle domande sarà effettuata dagli uffici comunali che le trasmetteranno alla Commissione regionale per la predisposizione della graduatoria provvisoria e definitiva. Al fine di garantire la riservatezza dei dati personali negli elenchi pubblicati, le domande saranno identificate esclusivamente con un codice univoco comunicato a ciascun partecipante con una mail all’indirizzo che il richiedente avrà indicato nel modello di domanda.

La presenza in graduatoria, con punteggio pari o superiore al minimo, non dà diritto all’assegnazione che è condizionata alla reale disponibilità di alloggi di edilizia sociale idonei, per dimensioni, al nucleo familiare in base ai parametri “di adeguatezza” definiti dalla legge e senza barriere architettoniche in caso di persona/e con disabilità.

La graduatoria definitiva é valida fino a quando non sarà sostituita da una nuova.