Music tales / la rubrica musicale
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“Perché lei non mi amasse non lo so
Io che le avevo dato tutto quel che ho
Ma forse quel che ho non è abbastanza
Forse cercava il cielo in questa stanza
E un cielo non ce l’ho”
Io Brunori Sas lo adoro proprio, con il suo album “a casa tutto bene”, nato dall’attrito fra le necessità di uscire di casa e la naturale tendenza al rifugio domestico, dice di aver avvertito la necessità di
abbandonare l’isoletta felice delle sue vicende private e di occuparsi di qualcosa che riguardasse
maggiormente il mondo fuori.
E lo ha fatto si, cavolo, attraverso brani semplici apparentemente ma molto profondi, quasi a voler far
sentire le pozzanghere dei veri oceani.
In questo disco emerge il coraggio di affrontare diverse tematiche, dall’attualità alle paure e sconforti quotidiani in maniera diretta e lineare.
L’intento di Brunori Sas era quello di realizzare un disco maturo, forte, che si occupasse del presente, della realtà, del senso di responsabilità; un disco sentimentale, che gioca poco con le parole per arrivare più diretto alla gente, “di cuore e non di testa”. Uno sguardo e un’anima intenti a cogliere dall’esterno, calandosi nei panni di un’umanità che spesso viene etichettava come “altro da me”.
Vi regalo “colpo di pistola” perchè non dimentichiate mai che l’amore è un colpo di pistola
L’amore, l’amore è un pugno sulla schiena
È uno schiaffo per cena
L’amore ti tocca appena
Chiara De Carlo
https://www.youtube.com/watch?v=rSf1OcQ2e-8&ab_channel=BrunoriSas

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Nell’arco della sua lunga e complessa esistenza ha scritto 23 romanzi, tra i quali la saga di Jalna, che si rivelò un successo internazionale. Fu anche la prima donna a vincere i 10.000 dollari del prestigioso Atlantic Monthly Prize.
Tre storie ambientate a Holt, fittizia cittadina del Colorado, luogo letterario inventato dall’autore che vi inserisce le storie dei suoi personaggi: semplici, comuni, ma alle prese con grandi segreti e immani tragedie.
Una Sicilia assolata e affascinante, intrisa di mistero, famiglie blasonate, palazzi carichi di storia e splendore passati, ma anche un omicidio e un po’ di perversione.
L’avventura della protagonista, Florence Connelly, inizia quando dopo il funerale della nonna Peggy, mettendo mano nelle sue cose, in un armadio trova una scatola che è un tesoro: piena di cartamodelli degli anni 60, accompagnati da ritagli di tessuto, una cartolina e la foto di una donna –sempre la stessa- che indossa l’abito in questione.
Chiariamo subito una cosa: un deficit di sodio da ridotto apporto alimentare in condizioni fisiologiche non può verificarsi. Anche una tossicità acuta da eccesso di sodio è altamente improbabile.
E‘ stato un uomo politico di tutto rispetto, anche se Forza Italia non lo fece eleggere senatore. Era un credente convinto e praticante.
Produzione totalmente italiana e management famigliare: è questa la filosofia di Delgrosso SRL, l’azienda che dal 1951 produce sistemi per filtrazione nel settore automotive, agricolo e movimento terra e che sin dagli Anni ’80 ha sviluppato una rete commerciale per il brand Clean Filters per le vendite all’estero e in Italia diretto e gestito da donne. Amministratore Delegato dal 2000, Marisa Delgrosso gestisce la società con lungimiranza e intraprendenza puntando sull’imprenditorialità femminile, sulla ricerca, sull’innovazione e sulla sostenibilità ambientale. Il risultato è una realtà imprenditoriale di successo nella quale 60% delle maestranze è composta donne, soprattutto in aree strategiche come il commerciale, l’amministrazione, le risorse umane e gli acquisti. Una realtà che nel 2011 ha ottenuto il riconoscimento di “Azienda al femminile” da parte della Consigliera di Parità della Regione Piemonte.



Arisio rappresenta il testimone di un mondo che non c’è più perché la Fiat non c’ è più. Ho riletto nel corso dell’ estate la bella biografia di Piero Bairati su Vittorio Valletta ed ho potuto ricostruire il durissimo lavoro per ricostruire dopo la guerra e creare il miracolo italiano.
quarantamila erano quindicimila. C’ è da attendersi qualche altra bordata dell’arzillo novantenne per Arisio che rischio’ la sua incolumità personale per dare un segnale di cambiamento che inverti la storia della Fiat. Rischiò di essere ammazzato o gambizzato dalle Br che ancora non erano state sconfitte, Nel 1983 venne eletto deputato repubblicano e fece una legislatura senza brillare particolarmente. Lo incontravo qualche volta alle feste in Prefettura e lo vedevo impacciato, malgrado fosse diventato onorevole, Era un uomo che era rimasto semplice, che si era fatto da se’, sapendo rischiare la propria tranquillità personale e famigliare in un momento drammatico. Non entrò nella casta politica, alle elezioni successive non venne riconfermato. Resta il valore morale politico del suo coraggio civile di fronte alle pecore e agli agnelli che stavano subendo il ricatto della demagogia populista e sindacale di quegli anni. Fu un uomo coriaceo ,un piemontese duro e puro ,un esempio del valore che il vecchio Piemonte sapeva dare al lavoro. Oggi siamo finiti nello stagno del reddito di cittadinanza, figlio lontano del marasma di quegli anni il cui il salario era una variabile indipendente dalla produttività.