Concerto di congedo il 13 marzo al teatro Colosseo. La cantante proporrà al suo pubblico brani nuovi e storici che l’hanno resa tra le più note interpreti della musica leggera italiana

Per gli amanti della canzone italiana diventa imperdibile il concerto d’addio alle scene di Ornella Vanoni.
Il 13 marzo al teatro Colosseo la signora della musica italiana proporrà al suo pubblico brani nuovi e brani storici che l’hanno resa tra le più note e apprezzate interpreti della musica leggera italiana.
Con il suo inconfondibile timbro vocale e il suo stile interpretativo che la contraddistingue (frutto del suo esordio come attrice), la ex “cantante della Mala”, definita anche “cantante intellettuale”, promette di regalare uno show musicale dal sapore unico.
Da non mancare quindi questa sua ultima esibizione che si preannuncia già ricca di emozioni da ricordare.



Mentre i poteri forti della Torino bene continuano a beatificare la “trasferta” della Fiat negli Stati Uniti via Londra e Amsterdam, come salvifica operazione per l’economia subalpina e nazionale, una nuova tegola cade sull’azienda ormai “torinese” solo tra virgolette. Moody’s, infatti, ha abbassato il ‘Corporate Family Rating’ di Fiat a ‘B1’ da ‘Ba3’.
Un bilancio di tutto riguardo, quello del 2013, per la reggia di Venaria che ha raggiunto quota 670 mila visitatori. Ma il risultato più soddisfacente lo evidenzia il direttore della residenza reale, Alberto Vanelli: in questi giorni la Venaria reale è stata inserita nella classifica dei 100 musei top del mondo stilata da Wikipedia. Il dato conferma che le istituzioni in questi ultimi anni hanno visto giusto nell’individuare la cultura come volano per il rilancio sociale ed economico territoriale. Quando, negli anni ’90 del secolo scorso (fa un po’ effetto dirlo) l’idea del recupero strutturale e funzionale del complesso alle porte di Torino incominciò a tradursi in realtà, si trattava del più grande progetto d’Europa nell’ambito dei beni culturali. Una sfida che oggi si può dire sia stata vinta. Il remake dell’immagine di Torino dovuto alle Olimpiadi invernali del 2006, ha trovato nella residenza reale uno dei tasselli fondamentali affinché la città continui ad essere conosciuta non più come polo industriale (tanto più oggi che la Fiat è “emigrata”), bensì come una delle capitali culturali europee. Il trend positivo in questo senso è confermato dalle presenze turistiche che fanno di Torino una delle mete più ambite in concorrenza con Roma, Firenze e Venezia, aspetto soltanto fino a qualche anno fa inimmaginabile. Soprattutto nei weekend la nostra città è presa d’assalto dai turisti di ogni parte del mondo, nota positiva da registrare in questa difficile fase di crisi. E’ di questi giorni la notizia che la Città di Torino entrerà nel Consorzio La Venaria Reale, che gestisce la struttura. L’intesa è stata raggiunta tra il presidente della Reggia, Fabrizio Del Noce, e il sindaco, Piero Fassino. Per il momento Venaria chiude i battenti e a marzo riaprirà con una grande esposizione sugli Este, la prima di una serie dedicata alle Corti italiane nel Rinascimento.
La notizia è ufficiale: nel 2015 si svolgerà la nuova Ostensione della Sindone. L’evento si terrà nel periodo tra Pasqua e ferragosto. L’ostensione durerà una quarantina di giorni, anche se le date sicure non sono ancora state scelte. Questa mattina, a darne notizia è stato l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia in persona . Il fatto più significativo è la quasi sicura presenza a Torino di papa Francesco. Il capo della Curia ha detto che l’invito è stato accolto di buon grado “ma dipende da lui” decidere. L’occasione per l’esposizione del sacro lino è il duecentesimo anniversario della nascita di don Giovanni Bosco. Sono previsti più visitatori che nel periodo olimpico. Ma l’arcivescovo non vuole che l’evento si trasformi in opportunità “commerciale”. Dal loro punto di vista, invece, gli operatori economici torinesi si augurano che l’ostensione serva anche da rilancio dell’economia cittadina in crisi. Come dare loro torto?

