
I medici ed il personale infermieristico entrati in contatto con l’uomo sono stati messi in quarantena, a scopo precauzionale
AGGIORNAMENTO Sarebbe malaria, e non Ebola la malattia che ha colpito il 30enne originario della Guinea, in isolamento alle Molinette e poi trasferito all’Amedeo di Savoia. Si tratta dei riscontri dei primi accertamenti medici, la conferma ufficiale in giornata.
Torino, 17 agosto – In un primo tempo si riteneva fosse un profugo proveniente dal Guinea, l’uomo che è stato ricoverato in isolamento nel pronto soccorso delle Molinette: si sospetta un caso di Ebola. In effetti era tornato passando dalla Francia dopo essere andato in Africa a far visita ai parenti, ma in realtà è sposato con una italiana della provincia di Torino. I medici ed il personale infermieristico entrati in contatto con lui sono stati messi in quarantena, a scopo precauzionale, in attesa dei risultati degli esami. Il piano di emergenza è subito scattato. L’uomo si è presentato in ospedale a piedi con la febbre alta e sembra abbia viaggiato in treno. Ora è stato trasferito all’Amedeo di Savoia, specializzato a trattare casi simili. Dovesse trattrsi effettivamente di Ebola, verrà trasportato all’ospedale Spallanzani di Roma.

La Reggia è stata meta nei tre giorni del week end di Ferragosto di una folla di circa 10 mila persone


Piogge torrenziali a Torino e soprattutto a Collegno, mentre in Valle di Susa i vigili del fuoco hanno effettuato decine di interventi. Nella zona di Venaus, un ponte è stato ostruito dalla piena di un torrente
Anche il “Torinese” ha pubblicato un articolo in cui si parla degli eventi culturali di Ferragosto – che sono reali, come l’ingresso ad un euro nei musei, va detto – e dei negozianti torinesi che, in molti, terrebbero aperti i negozi evitando la “serranda selvaggia”
Sullo sfondo di questa morte un mondo di sfruttamento. La vittima è un bracciante agricolo romeno, stroncato da infarto nelle campagne di Carmagnola. Secondo le indagini dei carabinieri e dello Spresal dell’Asl 5 di Torino il decesso sarebbe stato causato da un malore e risalirebbe al 17 luglio. Potrebbe però essere che il corpo sia stato spostato nell’abitazione dell’uomo, per non far scoprire che la morte è avvenuta sul luogo di lavoro. In corso gli accertamenti sul rapporto di lavoro per verificare se era irregolare, in nero. Ioan Puscasu aveva 47 anni, era un bracciante agricolo che lavorava nelle serre di Carmagnola 10 ore al giorno, 4 euro l’ora. Raccoglieva i famosi peperoni della cittadina del Torinese e con i soldi guadagnati stava costruendo una casa nel suo paese. Il titolare dell’azienda ha pagato i funerali e il trasferimento della salma in Romania
Mentre Sergio Marchionne miete successi qua e là per il mondo e i torinesi si sentono comunque sempre un po’ orfani della Fiat, la notizia che la holding Exor ha aumentato la propria quota nel Gruppo The Economist (passando dal 4,7% al 43,4%) fa bene all’orgoglio sabaudo. La famiglia Agnelli, attraverso Exor, ha perfezionato l’acquisto da Pearson con un investimento di 405 milioni di euro. La holding è ora il principale azionista singolo e Il presidente John Elkann, da sempre appassionato di editoria, parla di una “storica missione di prender partito nella dura battaglia tra l’intelligenza che ci spinge verso il progresso e un’ignoranza vile e timorosa che lo ostacola”.
La proposta culturale di Torino non si ferma a Ferragosto, quando Fondazione Torino Musei offre l’opportunità di visitare le sue sedi – Gam, Palazzo Madama, Mao e Borgo Medievale – e le nove mostre allestite, al prezzo speciale di un euro. Nei musei sono disponibili nuovi allestimenti e un calendario di appuntamenti che comprende visite a tema, spettacoli teatrali e attività per la famiglia. Tra le iniziative ferragostane anche il ‘Gelato a 1 euro’, ‘Vita da Regina’ e ‘Ritorno al medioevo’, oltre a visite guidate a Palazzo Madama e al Borgo del valentino..
per festeggiare l’estate con cocktail, musica e fuochi d’artificio nel Gran Parterre. La serata chiude in bellezza le Sere d’Estate alla Reggia. Ingresso speciale a 6 euro.
Torino di una volta, quella legata alla Fiat. Quando la grande fabbrica chiudeva, chiudeva anche la città.