
Sono stati setacciati ii boschi di Rocca Canavese: lì, Roberto Obert, il complice e amante di Gabriele, in carcere anche lui per l’assassinio, dice di avere seppellito l’arma
Non si trova ancora la pistola che di Gabriele Defilippi, il 22enne in carcere per l’omicidio dell’insegnante Gloria Rosboch. I carabinieri, coadiuvati dai militari del 32/o Genio guastatori dell’Esercito, specializzati nell’individuare oggetti metallici in scenari di guerra. Sono stati setacciati ii boschi di Rocca Canavese: lì, Roberto Obert, il complice e amante di Gabriele, in carcere anche lui per l’assassinio, dice di avere seppellito l’arma. Prossimamente potrebbe essere organizzata una nuova ricerca alla presenza dello stesso Obert che ha affermato di essere in grado di indicare il luogo in cui la pistola, che non è stata usata per il delitto ma potrebbe essere stata impiegata in altre vicende sospette, è stata nascosta.
Nel frattempo i carabinieri del Ris di Parma saranno nei prossimi giorni a Ivrea per le analisi dell’inchiesta su Gloria Rosboch, che riguarderanno le auto e gli appartamenti dei tre arrestati: Gabriele Defilippi, Roberto Obert e Caterina Abbattista, mamma del giovane. Sono in corso le analisi di computer e telefoni cellulari.
La Stampa scrive che la professoressa si sarebbe confidata con un’amica, dicendole che con il giovane si trovava a proprio agio, che c’erano state lunghe chiacchierate, cene e anche qualche bacio. Gabriele, come è noto, aveva promesso alla povera donna una nuova vita in Costa Azzurra e un nuovo lavoro in una società finanziaria inesistente, per estorcerle il denaro. Quanto è accaduto in seguito è cronaca nera.


Denunciate alla magistratura gravi irregolarità riscontrate tra il personale dell’ ospedale Oftalmico di Torino. Lo comunica l’assessore alla Sanità della Regione, Antonio Saitta, alla quarta commissione del Consiglio regionale in relazione ai controlli a campione nella struttura sanitaria. L’assessore: “profonda preoccupazione per la situazione emersa: ho concordato con il direttore generale dell’Asl TO1 di trasmettere immediatamente tutti gli atti alla Procura della Repubblica”. Infatti, su 35 dirigenti medici in servizio all’Oftalmico i controlli hanno riguardato sei di loro e per tutti sono state riscontrate irregolarità quali la titolarità di quote di imprese oculistiche, e la compresenza in cliniche private durante l’ orario di servizio.
Il parroco: “Solamente un criminale, solo un pericoloso folle, può compiere un simile gesto. E deve essere fermato, perché le sue mani omicide non possano distruggere altre vite”
stroncata perché un altro essere umano si è arrogato un diritto inesistente di togliergli la vita. Solamente un criminale, solo un pericoloso folle, può compiere un simile gesto. E deve essere fermato, perché le sue mani omicide non possano distruggere altre vite”. Sono le parole accorate e scandalizzate per l’atrocità di quanto è accaduto, pronunciate dal parroco di Castellamonte, don Angelo Bianchi durante i funerali di Gloria. Il comune del Torinese noto fino ad oggi per la tradizione della ceramica, è oggi all’onore delle cronache per un fatto drammatico. Il sindaco Paolo Mascheroni ha proclamato il lutto cittadino. Erano centinaia i concittadini dell’insegnante presenti in chiesa e fuori in rispettoso silenzio. Messaggi di solidarietà sono giunti dal sindaco, dal procuratore della Repubblica di Ivrea Giuseppe Ferrando, del colonnello dei carabinieri Arturo Guarino a Marisa ed Ettore, gli anziani genitori della vittima. Gloria “è stata spazzata via da una violenza assurda”, ha aggiunto il parroco. “Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini. Tutti tranne quel maledetto criminale che ti ha messa qui”, ha detto Ettore Rosboch, piangendo davanti alla bara della figlia.

Aula Magna – Cavallerizza Reale: Quando il cibo fa notizia, quando la notizia parla di cibo

Le tensioni sulle parcelle lievitate negli anni sono ormai acqua passata e tra Fuksas e il governatore Sergio Chiamparino è pace conclamata da qualche mese. Reschigna ha fatto il punto sullo stato dei lavori, interrotti dopo la messa in liquidazione di Coop Sette, la società capofila della Ati che si è aggiudicata la costruzione dell’opera.
Sulla bonifica dell’amianto nell’area dell’ex Avio, Reschigna ha precisato che “la bonifica è in corso secondo i paramenti definiti dal piano approvato dalla conferenza dei servizi, sotto la stretta sorveglianza di Arpa e Asl. Nelle aree circostanti il palazzo non sono comunque presenti cumuli con materiali inquinanti che possano mettere a rischio la salute dei cittadini residenti e dei futuri ospiti del palazzo stesso”.