Un’indagine che fa pensare, quella di Malasosta, il gruppo collettivo anonimo che controlla la situazione del parcheggio selvaggio nelle vie e nelle piazze della città. Ha fatto la classifica di 12 vie colpite dal parcheggio “improprio” . Ne risultano danni legati a insicurezza, viabilitàostacolata, mezzi pubblici bloccati, inquinamento e ben 34 milioni di euro stimati in multe non verbalizzate e di conseguenza che non entrano nelle casse del Comune. . La doppia e tripla fila, oltre alla sosta su strisce pedonali, fermate dell’autobus, marciapiedi, posti per disabili sono stati esaminati con attenti monitoraggi lunghi 12 ore, in un solo giorno, in ognuna delle 12 vie. Si stima, ad esempio, che se fossero effettuati i controlli per 12 volte nelle 24 ore, per 250 giorni in via Genova, le auto in sosta vietata risulterebbero addirittura 95 mila . Prese in esame anche via Madama Cristina, via Cibrario, corso Giulio Cesare, corso Vittorio Emanuele e altre zone “calde”. Risultato? L’inciviltà automobilistica non risparmia nessun luogo della città. Ecco una nostra testimonianza della villania di certi prepotenti al volante.
STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
La villania di miss fuoristrada nell’isola pedonale del mercato
Villania sempre presente. Dietro l’angolo . L’altro giorno si è palesata nei panni di una signora che, alla guida del’immancabile fuoristrada, verso le 12 ha pensato bene di parcheggiare il ” bisonte ” nell isola mercatale di Piazza Madama Cristina . Vista l’ urgenza delle sue commissioni, incurante dei pedoni, responsabili d essere pedoni in una area pedonale, non ci ha fatto mancare nulla. Dovevamo essere onorati di respirare i gas di scarico con relativa accelerata. Ho perso la pazienza e l’ho invitata a spostarsi.Sì, con i relativi insulti. Sarò condannabile ma ne vado fiero. Stavo andando e mentre pensavo ho visto negozianti e passanti inveire calorosamente contro la “vecchiaccia “.Sono tornato indietro ed ho fotografato.
Lei che si era dileguata tra i banchi ricomparendo subito dopo. “Che volete? debbo caricare”. Salita in auto con due borse minacciosamente mi ha chiesto : problemi? Ho risposto : sì, la posso fotografare? Perché? Per testimoniare i ” tremendi pesi ” responsabili delle scorribande del fuori strada. Permesso negato. Tutti dalla mia parte. Il bullo e la villana hanno desistito andandosene. Dimenticavo : tutte due italianissimi.
Il commento lo lascio a chi ha la compiacenza di leggerci.
(Foto: il Torinese)
A otto anni dal tragico rogo alla ThyssenKrupp e a sette anni dalla tragedia al liceo Darwin, la Città promuove la cultura della prevenzione anche grazie al Centro San Liborio

Situato a pochi isolati dal fiume Po e dal Parco del Valentino, il locale presenta al pubblico un ambiente sobrio, con colori tenui che puntano sulle tinte beige e marrone e con un arredamento elegante e raffinato, decisamente più orientale che tipico del sud Italia
trapanese e ombrina e una degustazione di Susciliano da 10 pezzi, e per dessert, un rinfrescante sorbetto menta & limone. Ad accompagnare le portate, una bottiglia di vino bianco siculo, Nozze D’Oro DOC della cantina Tasca Conti D’Almerita e un calice di Passito Diamante D’Almerita sempre della stessa cantina siciliana.
Nighiri al gambero rosso di Sicilia e olio di agrumi, nighiri al salmone Sockeye e polvere di pomodoro secco, roll con ombrina, zucchine e mandorle croccanti, sono solo alcuni esempi dell’opera di rivisitazione del sushi classico in chiave siciliana attuata dal ristorante Oinos. Si denota la ricerca dell’accostamento di elementi, gusti, ma anche di colori. Il tutto accompagnato da un vino bianco che con la sua freschezza e le sue tonalità delicate, ha saputo deliziare ed esaltare il menù scelto. Il sorbetto limone e menta assieme alle note avvolgenti di caramello offerte dal passito sono stati i protagonisti dei titoli di coda del pranzo.



Motori al massimo per la prima edizione de Il Gusto del Natale, l’evento e mercatino natalizio che si svolgerà al Borgo medievale di Torino
Il pubblico esulta plaudente per le kermesse nazionalpopolari , ma siamo sicuri che queste sagre da strapaese in formato gigante, non vadano a detrimento del decoro di una città ormai riconosciuta capitale del bello, dell’arte e della storia?
(sempre gradito, per carità) il municipio fa bene a derogare rispetto alle norme vigenti che non consentono “baracconi” nelle piazze auliche?
AVVISTAMENTI / 

