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Chiara, Mattia, Niccolò, Claudio: sono terroristi sì o no?

Rinviata la richiesta di convalidare l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Torino nei confronti di Claudio Alberto, Niccolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi.  Nel frattempo si è scoperto che l ‘autista del pm  Antonio Rinaudo, del processo No Tav,  non era  stato aggredito da anarchici. Ora l’uomo è indagato per procurato allarme

 

notav chiara claudioC’era grande attesa in città per la  decisione della Cassazione: a proposito della carcerazione con l’accusa di terrorismo per i quattro imputati No Tav che avevano assalito il cantiere  di Chiomonte un anno fa non è stata confermata l’accusa di terrorismo e l’ordinanza è stata rinviata a nuovo esame. Il popolo no tav esulta, ma i quattro attivisti del movimento restano in carcere.

 

notav striscioneIl Pg Giovanni D’Angelo, aveva invece  chiesto di convalidare l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Torino nei confronti di Claudio Alberto, Niccolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi, rinviati a giudizio in Corte d’Assise  il 22 maggio. Per solidarietà ai quattro attivisti era stata indetta la manifestazione tenutasi sabato scorso per le vie del centro di Torino.

 

notav manifestanteNel frattempo si è scoperto che l ‘autista del pm  Antonio Rinaudo, del processo No Tav,  non era  stato aggredito da anarchici. Ora l’uomo è indagato per procurato allarme. Lo hanno stabilito le indagini della Digos. L’autista è un ex carabiniere che aveva denunciato l’aggressione da parte di tre persone dichiaratesi, a suo dire, vicine agli ambienti anarchici.

 

 

 

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

Delitto Musy, il mistero dell’identikit scomparso

In questura venne tracciato un ritratto , difforme da quello dell’imputato. E qual è il mistero? Il disegno  non si trova più. La pubblica accusa ha dichiarato che si impegnerà a ritrovarlo

 

+++FERITO MUSY: FERMATO IL PRESUNTO SPARATORE +++Un giallo nel giallo. Nel già intricato caso del delitto Musy, si aggiunge un nuovo mistero.

 

 Al palagiustizia, nella ripresa  del processo che vede imputato Francesco Furchì, si è smarrito l’identikit  del possibile assassino. Sono stati i legali di  Furchì a far parlare una testimone che ha dichiarato  di essere andata dalla polizia, nel 2012, dove ha raccontato di avere visto in centro città  l’omicida che si aggirava nei paraggi di via Barbaroux, dove abitava il consigliere comunale che ha subito l’attentato.

 

E la vera sorpresa è che l’uomo che indossava il famoso casco Acerbis-nano, secondo le affermazioni della donna, non aveva la barba come Furchì.

 

In questura venne quindi tracciato un identikit , difforme da quello dell’imputato. E qual è il mistero? Il disegno  non si trova più. La pubblica accusa ha dichiarato che si impegnerà a ritrovarlo.

 

Ossigeno alla città: Europa League salva Caselle e gli albergatori

40 mila supporter delle squadre, arrivati dalla Spagna e soprattutto dal Portogallo,  occuperanno questa sera gli spalti dello Juventus Stadium. E vinca il migliore

 

europa leagueTutto pronto  per la finale di Europa League tra Benfica e Siviglia e la città è già invasa dai tifosi.

 

I dati degli albergatori sono confortanti per le casse degli hotel e per l’economia cittadina:il sito delle prenotazioni turistiche trivago.it conferma  il tutto esaurito (95% di stanze occupate).

 

Si stima che il giro d’affari per Torino possa aggirarsi sui 12 milioni di euro. 41 i voli charter allestiti dall’aeroporto di Caselle per portare in città oltre 7000 tifosi, assistiti da un personale di 300 unità. 

 

40 mila supporter delle squadre, arrivati dalla Spagna e soprattutto dal Portogallo,  occuperanno questa sera gli spalti dello Juventus Stadium. E vinca il migliore.

 

(Foto: il Torinese)

Quattro “forconi” arrestati per la guerriglia urbana di dicembre

Identificati grazie a fotografie e video realizzati durante le proteste di piazza, che crearono disagi ai cittadini e scene da guerriglia urbana, con tanto di assedio ai palazzi delle istituzioni e tiro a segno con cubetti di porfido contro i poliziotti

 

polizia notavNell’inchiesta avviata dai pubblici ministeri  Andrea Padalino e Antonio Rinaudo della procura di Torino, sono finite cinque persone considerate responsabili dei disordini verificatisi lo scorso anno, a dicembre, quando la città è stata assediata dal movimento dei forconi.

 

La Digos le ha identificate grazie a fotografie e video realizzati durante le proteste di piazza, che crearono disagi ai cittadini e scene da guerriglia urbana, con tanto di assedio ai palazzi delle istituzioni e tiro a segno con cubetti di porfido contro i poliziotti.

 

Quattro gli arresti domiciliari e un provvedimento di obbligo di firma, queste  le misure cautelari messe in atto stamattina dalla polizia. Dopo il clou della manifestazione di dicembre, anche a Torino, come nel resto del Paese, il fenomeno forconi pare essersi sgonfiato progressivamente.

 

(Foto: il Torinese)

La cucina del “diavolo” Cracco parla torinese

 E’ il momento di un altro torinese ai fornelli: Eugenio Bertino, classe 1976. I partecipanti vengono continuamente messi alla prova per far emergere il loro talento, sotto la guida e il giudizio intransigente del grande maestro Cracco. Il premio messo in palio è la gestione del primo ristorante Hell’s Kitchen in Italia

 

hell'sDopo il trionfo di Federico Ferrero a Masterchef , è il momento di un altro torinese ai fornelli: Eugenio Bertino, classe 1976, è uno dei protagonisti della versione italiana di Hell’s Kitchen  il diavolo in cucina, lo show cooking più famoso al mondo , che vede nella versione Italiana la conduzione di un diabolico Carlo Cracco , sulle orme di Gordon Ramsey

 

I concorrenti devono cucinare per 70 ospiti che ogni sera cenano nel ristorante di Hell’s Kitchen, dovendo gestire lo stress ,che nei quaranta giorni della durata del reality, li pervade dal momento in cui si svegliano sino a quando termina la giornata.

 

I partecipanti vengono continuamente messi alla prova per far emergere il loro talento, sotto la guida e il giudizio intransigente del grande maestro Cracco. Il premio messo in palio è la gestione del primo ristorante Hell’s Kitchen in Italia, e il giovedì sera su Sky Uno non resta che assistere alla grande sfida , magari commentando uno dei piatti gustati al Circolo del Tennis della Pellerina di Torino, dove Gene è chef.

 

C.V.

 

Popolo No Tav in piazza, città blindata

Qualche incidente alla Stazione Centrale di Milano, dove alcuni manifestanti diretti a Torino  volevano salire sui treni senza pagare. Convinti che per fare la rivoluzione non è necessario il biglietto

 

notav manifestanteLe contromisure da parte delle forze dell’ordine sono incominciate ieri quando il Palagiustizia è stato perimetrato da robusti betafence, difese in cemento e grate metalliche, per evitare intrusioni all’interno del tribunale.  E oggi, dopo le 15, da piazza Adriano, è partito il corteo No Tav . Gli organizzatori sostengono che in piazza siano scese 5mila persone che, per la questura di Torino sono 2mila.

 

La marcia è proseguita lungo  piazza Bernini,  corso Francia per raggiungere,  piazza Statuto, piazza XVI II Dicembre, via Cernaia,  via Pietro Micca, fino alla meta di  piazza Castello. La manifestazione è stata organizzata come atto di solidarietà nei confronti dei quattro attivisti No Tav accusati di terrorismo, in carcere dallo scorso dicembre. In corteo si è visto anche il candidato governatore di M5S  Davide Bono, quello de “L’altro Piemonte a sinistra”, Mauro FilingeriMichele Curto di Sel. 

 

Tra gli striscioni (vedi fotoservizio in questa pagina) spiccava quello con la scritta: ‘Libero dissenso, ridateci Chiara, Claudio, Niccolo’, Mattia” e  “Siamo tutti colpevoli di resistere, Libertà per tutti”. Blindati, carabinieri e finanzieri in tenuta antisommossa,  camionette e agenti dei reparti mobili di polizia  hanno presidiato le sedi istituzionali, il palazzo di giustizia e hanno seguito con discrezione la sfilata. Oggi il tribunale è stato fatto sgomberare da pubblico e dipendenti a mezzogiorno.

 

notav chiara claudioQualche incidente alla Stazione Centrale di Milano, dove alcuni manifestanti diretti a Torino  volevano salire sui treni senza pagare. Del resto, per la rivoluzione non è necessario il biglietto.

 

(Fotoservizio: il Torinese)

 

 

betafence 1notav striscione

notav ovunque

polizia notav

L’avventura di FCA si apre con il nuovo libro (dei sogni?) di Marchionne

”C’è  un mondo in cui le persone non lasciano che le cose accadano – ha detto l’ad – le fanno accadere, non lasciano i loro sogni fuori la porta ma si lasciano coinvolgere e si assumono rischi. Lasciano il loro segno. E’ un mondo dove ogni giorno e ogni nuova sfida porta con se’ l’occasione di creare un futuro migliore” 

MIRAFIORI FACCIATA

Sergio Marchionne ha presentato  il piano industriale di Fiat e Chrysler per il prossimo quinquennio.  “Oggi – ha detto l’amministratore delegato – incominciamo a scrivere un nuovo libro, non apriamo solo nuovo capitolo: è un grande giorno”. Tutti si augurano che il libro di Marchionne non sia soltanto un libro dei sogni, ad incominciare dall’ex sindaco Sergio Chiamparino che si domanda quali potranno essere le ricadute positive su Mirafiori e sulla nostra città. Dal quartier generale FCA fanno sapere che ci saranno investimenti per l’impianto torinese e, soprattutto, che nessun lavoratore perderà il posto di lavoro.

 

fiat cancello logoNei giorni scorsi, il Torinese aveva dato notizia del piano di rilancio della Jeep, che prevede  forti investimenti, però in Cina. Proprio a proposito di Jeep,  il marchio punta a un target di 1,9 milioni di vendite annuali nel 2018, vale a dire oltre il doppio rispetto alle circa  730. 000  del 2013.

 

 Marchionne ha definito il  piano industriale come un impegno coraggioso che  rappresenta una rottura con il passato: a tutti gli effetti, questo  è il primo giorno di vita della  nuova FCA – Fiat Chrysler Automobile.  Fiat e Chrysler  insieme rappresentano il 7° costruttore di auto al mondo.

 

lingoto fiat ”C’è  un mondo in cui le persone non lasciano che le cose accadano – ha aggiunto l’ad – le fanno accadere, non lasciano i loro sogni fuori la porta ma si lasciano coinvolgere e si assumono rischi. Lasciano il loro segno. E’ un mondo dove ogni giorno e ogni nuova sfida porta con se’ l’occasione di creare un futuro migliore” . Speriamo che, Paolo Conte insegna, in questo “mondo adulto” non si “sbagli da professionisti”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Non c’è due senza tre, Juventus campione d’Italia

juve campione Fin dal pomeriggio di ieri, con punto di ritrovo piazza San Carlo, la città è stata attraversata da caroselli in auto e moto dei tifosi bianconeri. I granata, invece, (vedi rubrica COSA SUCCEDE IN CITTA’) hanno  celebrato al Filadelfia e alla basilica di Superga il 65° anniversario della tragedia del Grande Torino

 

Come diventare campioni d’Italia seduti comodi sulle poltrone di un hotel. La  Juventus si trovava nel solito albergo del ritiro, a Leinì, quando è giunta la notizia del ko della Roma, sconfitta a Catania per 4-1.

 

La squadra di Antonio Conte si è guadagnata, senza neppure scendere in campo,  il terzo scudetto consecutivo, il 30/o, della sua storia blasonata. Oggi i bianconeri  giocano con l’Atalanta e, poiché sono forti di  93 punti in classifica, con 3 gare da giocare non possono essere superati dalla Roma che ne ha solo 85. Fin dal pomeriggio, con punto di ritrovo piazza San Carlo, la città è stata attraversata da caroselli in auto e moto dei tifosi juventini.

 

I granata, invece, (vedi rubrica COSA SUCCEDE IN CITTA’) hanno  celebrato ieri al Filadelfia e alla basilica di Superga il 65° anniversario della tragedia del Grande Torino. Il sindaco Piero Fassino, salito sul palco dello storico impianto sportivo,  è stato rumorosamente  contestato dai tifosi.

 

(Foto: il Torinese)

Fuori tutte le torinesi dalla casa del Grande Fratello

grande brothSolo quando Diletta stava per chiudere dietro di sè la porta, che almeno fino alla fine del gioco li separa definitivamente, Roberto, in lacrime, ha confessato l’affetto e i sentimenti che prova per lei
Dopo ben 57 giorni di permanenza all’interno della casa del Grande Fratello e’ uscita anche l’ultima concorrente torinese rimasta in gioco. Diletta Di Tanno, studentessa 24enne, ha affascinato con la sua bellezza il concorrente romano Roberto Ruberti. La loro liason ha appassionato molti telespettatori del reality, che con l’eliminazione di Diletta dal gioco sono ora in trepidante attesa di conoscere l’evolversi della love story fuori dalla casa. 
Bisogna tener conto che l’atteggiamento del tenebroso Roberto sinora non ha fatto ben sperare in un lieto fine, poiché ha manifestato , prima attraverso atteggiamenti sfuggenti, e poi a parole alla stessa Diletta e ad Alessia Marcuzzi durante la puntata del lunedì sera, il non aver voluto impostare un tipo di rapporto che implicasse un legame serio e duraturo.
Solo quando Diletta stava per chiudere dietro di sè la porta, che almeno fino alla fine del gioco li separa definitivamente, Roberto, in lacrime, ha confessato l’affetto e i sentimenti che prova per lei che, di tutta risposta, ha dichiarato di aspettarlo fuori. Che dire, se son rose fioriranno, augurando alla bella Diletta di riuscire a spostare un po’ del suo interesse anche verso altri pretendenti che certamente attendono di conoscerla, invitando Roberto a conquistarla come merita.
C.V.

Ricorsi di M5S, Davide Bono: “Non ci appelliamo al Consiglio di Stato”

bono davideIl leader piemontese di M5S, nonché candidato alla presidenza della Regione, aveva dichiarato: valuterò il da farsi dopo aver letto le motivazioni del tribunale amministrativo

 

Il Movimento 5 Stelle non farà appello alla decisione del Tar Piemonte che ha bocciato i ricorsi presentati dai grillini contro sei liste elettorali presentatesi alle regionali. la decisione è di queste ultime ore.

Il leader piemontese di M5S nonché candidato alla presidenza della Regione, Davide Bono (nella foto) aveva dichiarato che avrebbe valutato, dopo aver letto le motivazioni del Tar,  se appellarsi al Consiglio di Stato. “Comunque vada   #vinciamonoi #m5s”, ha scritto Bono sul suo profilo di Facebook.

La decisione del Tribunale amministrativo regionale, dopo anni di ricorsi e controricorsi tra Cota e Bresso, consentirà il regolare svolgimento delle elezioni il prossimo 25 maggio  e l’avvio della nuova legislatura. Se ci sarà una maggioranza tale da consentirlo.

 

(Foto: il Torinese)