
“E’ fondamentale fare più in fretta possibile – ha aggiunto Chiamparino – perché bisogna evitare uno scarto temporale troppo grande fra la progettazione e la realizzazione”
Il Chiampa lancia la scommessa: “I lavori per la futura Città della Salute e della Scienza di Torino dovranno partire entro i tre anni e mezzo che mancano alla scadenza del mio mandato”. E’ l’agenzia Ansa a riportare le parole di Chiamparino, pronunciate all’inaugurazione della nuova Tac alle Molinette. Dice il governatore del Piemonte: “Il mio obiettivo è compiere l’atto simbolico dell’avvio del cantiere, su questo mi gioco la faccia e la credibilità politica, che per un amministratore pubblico è il bene più prezioso”. “E’ fondamentale fare più in fretta possibile – ha aggiunto Chiamparino – perché bisogna evitare uno scarto temporale troppo grande fra la progettazione e la realizzazione”. Tale aspetto, secondo il presidente della Regione, renderebbe la nuova struttura non più all’avanguardia, ma superata, una volta costruita. Insomma, per fare un ospedale i tradizionali venti anni necessari nel passato non sono più ipotizzabili: la progettazione va realizzata in modo che la costruzione sia edificabile in 4 o 5 anni al massimo.



La struttura nel mese di marzo ha riaperto con tutte le sue sale completamente rinnovate, dopo quasi cinque anni di lavori
(298.380).
Tra i nomi a sorpresa (a parte ironiche segnalazioni come Mussolini o del Piero) spunta anche il magistrato Raffaele Guariniello



























La decisione dell’ex delfino berlusconiano e uomo forte di Forza Italia e Pdl in Piemonte ha sorpreso molti suoi ex sodali perchè Ghigo, nell’immaginario collettivo, rappresenta l’unica figura simbolica riconoscibile e autorevole di quello che fu il centrodestra dei bei tempi
quello che fu il centrodestra dei bei tempi. Ma c’è anche un’altra ragione che lo spinge a candidarsi: “Bisogna fare in modo che i grillini non vincano, non hanno esperienza di governo nelle grandi città. E poi si deve tenere conto che il centrodestra sembra non essere in grado di esprimere un candidato unitario.” Le parole dell’ex leader azzurro piemontese ottengono l’endorsement dell’ex sindaco Diego Novelli e le critiche della candidata M5S Chiara Appendino. E così Ghigo, che oggi si dedica principalmente alla sua attività presidente della Lega di ciclisti, torna in politica a modo suo.





