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Can-can sanità e spese pazze: ma a Torino non si vive poi male (anche senza il mare)

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Il tormentone sulla sanità è stato oscurato dal revival di Rimborsopoli.  E l’amministrazione civica non ha voluto commentare i dati disastrosi pubblicati da Il Sole 24 Ore per la qualità della vita: Torino si è piazzata al 54° posto. Ma consoliamoci, qui si vive comunque meglio che a Bari, Napoli, Catania e Palermo. Anche senza il mare

 

Si è parlato ancora di sanità, fin quasi allo sfinimento nell’aula di Palazzo Lascaris, senza peraltro smuovere l’assessore Saitta al suo proposito di intervenire con l’accetta sulla rete ospedaliera, con l’obbligo assoluto e inderogabile di non spendere un euro in più degli 8 miliardi che lo Stato passa al Piemonte per il fondo sanitario. Neppure la folta delegazione di sindaci alessandrini è riuscita  a commuovere la Giunta e anzi, il buon Chiampa ha approfittato della loro presenza per una tirata delle sue: da come descrivete la sanità attuale, ha detto, mi pare di aver vissuto sulla sonda Rosetta per tutti questi mesi, perché se tutto andasse bene come dite, come mai ci sono 2 miliardi e mezzo di debiti?

 

E non gli si può dare certo torto: la verità è che certe operazioni oggi sul tavolo del chirurgo Saitta le avrebbe fatte pure un Cavallera o un Monferino, sennonché anche allora c’erano le proteste dei sindaci, gli assalti dei primari, le lagne di sindacati e l’opposizione (Pd) pronta a cavalcare il malcontento. Per cui non se ne esce, se non con un “bagno di responsabilità” collettivo: facile a dirsi, pressoché impossibile a farsi.

 

Il can can sulla sanità è stato oscurato dal revival dell’inchiesta su Rimborsopoli che, questa volta, tocca principalmente esponenti della sinistra, pezzi di grosso calibro come Reschigna, Gariglio, Angela Motta e la vendoliana Cerutti. Certi silenzi e certi titoli dei grandi quotidiani (Repubblica: Reschigna gioca l’ultima carta – la Stampa: In tribunale la rimborsopoli di sinistra) denotano sia l’imbarazzo dei fiancheggiatori che la gravità della situazione. Ci si rende conto che, come scritto da un cronista, “una coppetta di gelato da 2,5 euro e una cena ai tartufi pari sono”. E non si sa neanche, a ben vedere, quale tra i due sia il peccato più grave…

 

Un giro di giostra sul circuito mediatico se l’è guadagno il deputato già montiano Mariano Rabino, di Alba, che ha dichiarato di voler rinunciare al vitalizio da consigliere regionale, che vista l’età avrebbe incassato nel 2035. Insomma, si è portato avanti, magari compilando la richiesta di rimborso dei contributi versati, come hanno fatto già a decine in questi mesi, senza emettere un comunicato stampa.

 

Infine, sempre sull’onda dell’understatement sabaudo/fassiniano l’amministrazione civica non ha voluto commentare i dati disastrosi pubblicati da Il Sole 24 Ore per la qualità della vita. Torino si è piazzata al 54° posto su 108, perdendo ancora due posizioni. Impietoso il confronto con altre metropoli del centronord: Milano 8^, Genova 24^, Bologna 7^, Padova 45^, Firenze 16^, Roma 12^. Ma consoliamoci, a Torino si vive comunque meglio che a Bari, Napoli, Catania e Palermo, anche senza il mare.

 

Ghinotto

 

(Nella foto il manifesto di una campagna pubblicitaria, “il mare a Torino” realizzata dalla Regione Liguria e rivolta al pubblico torinese)

Arriva il grande freddo, temperature in picchiata

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Da lunedì aria artica proveniente dalla penisola scandinava

 

Prima di vedere Torino innevata come nell’immagine d’archivio pubblicata a fianco ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ma saranno comunque giorni di grande freddo, quasi polare. Questo fine settimana  porta l’inverno sull’intera regione. E’ prevista neve sopra i 1.300 metri e le  temperature scenderanno in picchiata. La perturbazione in corso si esaurisce nella giornata di domenica, con il ritorno un po’ ovunque del sole.

 

Ma è prevista già a partire da lunedì aria fredda artica proveniente dalla penisola scandinava. Così, dopo la pioggia torrenziale delle scorse settimane, che ha fatto temere esondazioni in tutto il Piemonte, ora arriva il Generale Inverno.

 

Intanto non è incominciata bene la stagione del turismo invernale, anche se nei prossimi giorni la neve è in arrivo. Quasi tutti gli impianti di risalita sono fermi nel weekend che tradizionalmente segna l’apertura. Poca la neve naturale e scarso anche l’innevamento programmato. A Bardonecchia  saranno aperte 6 piste sullo Jafferau, ad Alagna Valsesia (3 piste), aperte anche Prali, nel Pinerolese (Torino), Argentera e Pontechianale (Cuneo), San Domenico Varzo ed il Monte Moro di Macugnaga (Vco).

 

Ma ecco le previsioni dell’Arpa: “Il fine settimana segna il transito verso un regime meteorologico più tipicamente invernale. Perturbato sabato, bel tempo domenica e aria fredda artica in arrivo da lunedì”.

 

(Foto: archivio www.comune.torino.it)

Cameriere arrestato: tenta di ricattare Lapo con un video

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Elkann sarebbe stato trovato seminudo con addosso soltanto una coperta. E’ stato portato in un appartamento  dove, in base a quanto scrive il quotidiano milanese Il Giorno, avrebbe passato un pomeriggio tra “droga e autoerotismo”, in presenza di cocaina

 

Lapo Elkann, rampollo della Famiglia torinese e ideatore di Italia independent finisce in una nuova storia a sfondo erotico e legata alla droga? Forse, più c he altro come vittima, ma i contorni sono ancora da appurare. Fatto sta che uomo di 31 anni, cameriere, è stato arrestato perchè avrebbe tentato un’estorsione martedì scorso al Four Seasons di Milano. Alcuni mesi fa il cameriere che è stato arrestato e si trova a san Vittore (mente il fratello è indagato) avrebbe visto Elkann in condizioni alterate, in giro per le vie del centro di Milano. A suo dire era seminudo con addosso soltanto una coperta. I due fratelli lo accompagnano in un appartamento  dove, in base a quanto scrive il quotidiano milanese Il Giorno, avrebbero passato un pomeriggio tra “droga e autoerotismo”, in presenza di cocaina.

 

I due fratelli riprendono tutto con un telefonino e giorni  dopo pare abbiano chiesto a Elkann 30mila euro poi da lui consegnati, per non rendere pubblico il filmato.  Il collaboratore personale di Elkann li avrebbe portati personalmente ai ricattatori. Ma i due si fanno vivi dopo qualche settimana perchè hanno scoperto che se avessero venduto ai giornali il video “avrebbero guadagnato di più”. Elkann dà loro appuntamento al Four Season ma avvisa anche le forze dell’ordine. Così il 31enne che voleva fare troppo il furbo viene fermato con il fratello.

 

Sei forconi non bastano per fare la rivoluzione

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Erano molto più numerose le forze dell’ordine intervenute per prevenire i disordini che si erano verificati lo scorso anno

 

Quattro gatti alla manifestazione di protesta del movimento dei Forconi organizzata a Torino e nella  provincia. In piazza Crispi si sono presentate 6 (sei) persone e in piazza Togliatti a Rivoli 5. Più o meno stessa sorte per i presidi, a Pinerolo e a Nichelino. Erano molto più numerose le forze dell’ordine con lo scopo di prevenire i disordini che si erano verificati lo scorso anno. Non c’è stato quindi alcun problema per la circolazione e tanto meno  per l’ordine pubblico.

 

Il movimento era sorto qualche anno fa al centro – sud Italia da un’associazione di agricoltori, pastori, allevatori che si definiva “apartitica”, al cui interno, però, erano presenti  alcuni esponenti di Forza Nuova e dell’estrema sinistra. Già nel 2011 organizzarono serrate, scioperi e blocchi stradali, soprattutto in Sicilia. Fu grazie all’adesione degli autotrasportatori e degli ambulanti che attuarono la paralisi del trasporto su gomma dell’intero Paese e dei rifornimenti di carburante.

“Oggi il Movimento dei Forconi e’ morto”: significative le parole di Giuseppe Tano, leader del Movimento Barriera Libera Derna. Cinque o sei forconi non bastano per una rivoluzione.

Che torte speciali alla Piccola Torino

torta p torinotorta piccolaDolci preparati con maestria e passione dalla proprietaria Irene e dalla mamma, già cuoca esperta del ristorante “Antica Trattoria delle Langhe”

 

In zona Santa Rita, in via Tripoli 171/a, si trova la caffetteria “La Piccola Torino”, un bar apparentemente come tanti presenti nel quartiere, se non fosse per le torte ed i dolci preparati con maestria e passione dalla proprietaria Irene e dalla mamma, già cuoca esperta del ristorante “Antica Trattoria delle Langhe”, di via Luigi Capriolo 45.

 

Alle torte in tema con la stagione (squisita la torta di castagne), si accompagnano tra le varie bevande, la cioccolata calda ed il bicerin, immancabile in un locale dedicato al capoluogo piemontese. La caffetteria “vive” attivamente le manifestazioni organizzate dal quartiere, rimanendo aperta nelle domeniche dedicate alle feste di via Tripoli e nel mese di dicembre in occasione dello shopping natalizio.

Angela Barresi

Ucciso per 700 euro ma il dna incastra l’assassino

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La Procura di Ivrea ha fatto arrestare dai carabinieri Ferdinando Genovese

 

Potrebbe finalmente avere un volto l’assassino di Benito Peloso, il pensionato di Ivrea strangolato lo scorso 2 aprile scorso nella sua casa di via De Gasperi a Ivrea.  La Procura di Ivrea ha fatto arrestare dai carabinieri Ferdinando Genovese, 56enne  disoccupato.  Tracce del dna lo incastrerebbero.

 

Pare si sia trattato di una rapina per derubare all’anziano la misera cifra di 700 euro di pensione. Sarebbe dunque questo il movente dell’omicidio del pensionato, ritrovato otto mesi fa privo di vita sul pavimento del suo appartamento.

 

Sono stati  i carabinieri del Nucleo Investigativo guidato dal  tenente colonnello Domenico Mascoli ad arrestare il presunto assasssino che ha già una rapina come precedente penale. Era già il principale sospettato, ma per l’arresto si sono dovuti attendere i riscontri del dna del genovese trovato sotto le unghie della vittima.

 

(Foto: il Torinese)

Torino promossa Creative City: ora è anche capitale del Design

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mole arcoSi tratta dell’unica città italiana vincitrice del bando di quest’anno, al quale hanno preso parte  28 città di una ventina di Paesi

 

Un nuovo tassello si aggiunge al mosaico di iniziativa che puntano al rilancio della nostra città su scala internazionale.

 

Torino ha infatti ottenuto dall’Unesco il riconoscimento di Creative City nel campo del design, iniziativa supportata fortemente dal sindaco Piero Fassino.  “La città – ha detto il primo cittadino – in questi anni ha saputo sviluppare nuove vocazioni accanto allo storico profilo industriale nel campo della ricerca, della cultura, delle arti e del turismo”.

 

Si tratta dell’unica città italiana vincitrice del bando di quest’anno, al quale hanno preso parte  28 città di una ventina di Paesi. Ad oggi  è stato assegnato a 69 città in tutto il mondo. Il Creative Cities Network punta allo sviluppo della cooperazione tra le aree urbane che individuano nella creatività un fattore strategico per il loro sviluppo. “Un riconoscimento – ha aggiunto Fassino – che ci sollecita a fare sempre di più di Torino una città di innovazione e di avanguardia in ogni campo”.

 

(Foto: il Torinese)

Impariamo a degustare con Go Wine

VINO PREGIATO

Il corso base si propone di sviluppare il rapporto tra vitigno-vite-territorio

 

L’associazione Go Wine promuove a Torino a partire da fine gennaio un nuovo ciclo di incontri dedicati alla conoscenza e alla degustazione del vino. Sono in programma cinque lezioni di corso base secondo il format Go Wine ormai collaudato negli anni.Il corso base si propone di sviluppare il rapporto tra vitigno-vite-territorio, con un messaggio di carattere divulgativo che possa fornire nozioni utili anche per riconoscere e valutare le diverse tipologie di vino. Nel corso di ogni appuntamento si potranno degustare 5 tipologie di vini a seconda del tema trattato: protagonisti delle serate vini bianchi, vini rossi, grandi rossi italiani (alla presenza di un produttore) e vini da meditazione.

 

Per informazioni e iscrizioni:
Associazione Go Wine – Ufficio Corsi – tel. 0173 364631 – fax 0173 361147- ufficio.corsi@gowinet.it – www.gowinet.it 

Colpo di scena, parla Virano: “La Tav costerà meno del previsto”

TUNNEL

Una bella sorpresa, non c’è che dire, dopo le polemiche apparse per settimane sui giornali, secondo le quali le spese per l’opera sarebbero lievitate fino a 12 miliardi
   

Il commissario di governo per la Torino-Lione, Mario Virano, si legge sul Sole 24 ore, dice che i costi stimati di 8,3 miliardi sono stati approfonditi con estrema attenzione a livello bi-nazionale e che “se la stessa opera fosse stata calcolata solo sul versante italiano, il valore credo sarebbe stato inferiore. Nel processo di verifica finale, mi aspetto non solo che le cifre non lieviteranno, ma addirittura che saranno leggermente limate». Se così fosse  sarebbe davvero una bella sorpresa, non c’è che dire, dopo le polemiche apparse per settimane sui giornali, secondo le quali le spese per l’opera sarebbero lievitate fino a 12 miliardi. 

   
Virano mette a raffronto la Torino-Lione con le altre opere transalpine (Brennero e Gottardo)  e sostiene che  “il prezzo al km da noi fornito è paragonabile”. Per quanto riguarda l’opera  italo-francese, prosegue, “la verifica delle cifre passa attraverso la valutazione incrociata dei due Stati, attraverso la Cig, il controllo del Comitato interministeriale italiano, il moniortaggio economico e finanziario da parte di advisor internazionali e, in ultimo, la valutazione di un ente certificatore indipendente. Senza dimenticare che anche la Bei controllerà prima di erogare i finanziamenti”. Inoltre il soggetto che avrà il compito di certificare i costi della Torino-Lione verrà individuato tramite  una procedura di selezione. 

 

La Conferenza intergovernativa che si riunirà il prossimo 16 dicembre indicherà la data in cui sarà indetta l’assemblea di costituzione del futuro ente  promotore, quello che sostituirà Ltf nella realizzazione e gestione della linea ferroviaria. Nel frattempo una delegazione di una ventina di sindaci della valle di Susa ha incontrato il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, guidati dal primo cittadino di Susa Sandro Plano. Chiedono l’impegno del governatore per i problemi del  lavoro, della casa e della sanità. “Non si parli solo di Tav” è il loro chiaro messaggio.  

Il grande abbraccio di Torino a papa Francesco in piazza Vittorio

ponte mole vittorioPAPA

Con l’annuncio della presenza del pontefice in città la diocesi ha intanto  avviato le prenotazioni online per la visita al Sacro Lino

 

Papa Francesco celebrerà la santa messa in piazza Vittorio Veneto a Torino, il prossimo 21 giugno, in occasione della sua visita per l’Ostensione della Sindone. Lo hanno deciso all’unanimità in Arcivescovado i componenti dell’Assemblea del Comitato, l’organismo promotore dell’ostensione. All’incontro erano presenti l’arcivescovo Cesare Nosiglia, e il sindaco, Piero Fassino. Nella stessa piazza celebrò la messa papa Giovanni paolo II sul finire degli Anni 80. Con l’annuncio della presenza del pontefice in città la diocesi di Torino ha intanto  avviato le prenotazioni online per la visita al Sacro Lino. E’ infatti  attivo il servizio di prenotazione telematica per la visita al Sacro Telo in occasione dell’Ostensione straordinaria (19 aprile – 24 giugno 2015). La procedura richiede pochi minuti: è necessario possedere un indirizzo email valido e fornire un numero telefonico attivo nell’apposito campo dei dati personali. La prenotazione può essere effettuata per visite singole o di gruppo. Al termine del processo di prenotazione verrà rilasciato un codice che, insieme al cognome, si potrà utilizzare per modificare o eliminare la prenotazione. Il biglietto della prenotazione verrà recapitato via e-mail.

 

Il messaggio dei Vescovi

 

Ai sacerdoti, diaconi, consacrati e consacrate e fedeli delle diocesi del Piemonte e Val d’Aosta

Carissimi,

 

il nuovo anno 2015 che si avvicina sarà, per le nostre Chiese e per l’intero territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta, un tempo di luce e di gioia: Papa Francesco sarà con noi a Torino il 21 giugno per sostare in preghiera davanti alla Sindone esposta alla venerazione dei fedeli dal 19 aprile al 24 giugno e onorare la memoria di san Giovanni Bosco nel secondo centenario della nascita. Questa terra piemontese è la sua, quella dei suoi genitori e dei suoi nonni. Vogliamo arrivare all’incontro con Francesco preparati e numerosi! Rivolgiamo dunque un caloroso, cordiale invito a tutti i piemontesi e valdostani ad essere presenti a Torino il prossimo 21 giugno, insieme con le comunità cristiane della nostra regione.

 

Vi invitiamo altresì a promuovere nei 67 giorni dell’ostensione pellegrinaggi a cura delle parrocchie, famiglie e singoli, prenotandovi per tempo presso il sito www.sindone.org Chiediamo anche ai sacerdoti di prestarsi per offrire uno spazio di tempo per celebrare il sacramento della Riconciliazione: anche per questo ci si può riferire al sito internet della Sindone per segnalare la propria disponibilità. Si sono privilegiati per questo evento di venerazione e contemplazione del Sacro Lino due soggetti in particolare: i malati e disabili – per i quali è prevista un’organizzazione di accoglienza per uno o più giorni presso strutture ospedaliere della città – e i giovani – che potranno trovare negli oratori e nelle famiglie una fraterna e amicale accoglienza, particolarmente nei weekend. Il messaggio che viene dalla contemplazione della Sindone è quello dell’Amore più grande che Gesù ci ha donato con la sua morte e risurrezione e che ci invita a metterci a servizio gli uni degli altri e a riscoprire stili di vita più solidali e più ricchi di prossimità, verso i poveri e gli ultimi.

 

Per la visita del Papa il 21 giugno 2015, la pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Torino, in stretta collaborazione con la pastorale giovanile salesiana, ha programmato tre giorni di incontro (venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 giugno) fra tutti i giovani della diocesi e delle diocesi piemontesi e valdostana insieme ai loro coetanei provenienti anche dalle altre diocesi italiane e da altri Paesi dell’Europa e del mondo. Il programma e le modalità sono descritte bene nel sito internet www.turinforyoung.it. L’incontro con Papa Francesco sarà un momento forte di ascolto della Sua parola, di celebrazione Eucaristica, di preghiera e di fraternità. Ci aspettiamo che da questo incontro scaturisca e si rafforzi in tutti noi una speranza contagiosa, per le nostre Chiese come per tutto il popolo subalpino. Il nostro territorio è duramente provato, in questi anni, da una crisi non solo economica ma sociale e morale. La visita del Papa contiene anche un preciso richiamo: tocca a noi, cristiani del Piemonte e della Val d’Aosta, testimoniare chiaramente quella «gioia del Vangelo» evocata nella sua lettera apostolica, una gioia che è la ragione stessa del nostro vivere.

 

I vostri vescovi

della Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta