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Slitta udienza Musy: la perizia non è pronta

La ripresa del processo a Francesco Furchì, accusato dell’agguato al consigliere comunale torinese, è rinviata al prossimo 5 dicembre. E’ stata chiesta una proroga di alcuni giorni perché il perito non ha esaminato  l’intera documentazione

 

musy

Francesco Furchì, accusato dell’agguato al consigliere comunale torinese Alberto Musy (nella foto), resta imputato di tentato omicidio ma la ripresa del processo  è rinviata al prossimo 5 dicembre. E’ stata, infatti, chiesta una proroga di alcuni giorni perché il perito non ha esaminato  l’intera documentazione, comprese le cartelle cliniche che non gli erano state inviate. Il perito ha il compito di stabilire se c’è un collegamento fra l’aggressione e la morte di Musy, avvenuta dopo mesi di coma.

 

DOMANDA E RISPOSTA Chi era Alberto Musy?

Alberto Musy era  molto stimato per la pacatezza dei toni che sono il suo stile anche in politica. Un’esperienza nella quale si era tuffato nella primavera scorsa, accettando l’invito a candidarsi sindaco, pur sapendo di avere la strada sbarrata da Piero Fassino, cavallo vincente del centrosinistra, e Michele Coppola, schierato dall’asse Pdl-Lega Nord. Avvocato, docente di diritto privato comparato, aveva 46 anni, era sposato e lascia quattro figlie di cui la piu’ piccola ha tre anni. Nella sua attivita’ professionale si occupava, tra l’altro, di cause di lavoro. Aveva conosciuto la moglie, Angelica Corporandi D’Auvare, durante la campagna elettorale del Partito Liberale. Musy insegnava all’Universita’ del Piemonte Orientale, ma e’ stato docente anche a Montreal, New York e Tel Aviv. L’anno scorso, dopo la rinuncia a candidarsi per i centrosinistra di Francesco Profumo, Udc, Fli e Api avevano puntato proprio su Musy, un candidato della societa’ civile con l’obiettivo di inserirsi nella lotta tra centrodestra e centrosinistra, cercare di convincere gli indecisi e riportare al voto i tante astenuti (34%) nella precedente consultazione.A Musy, che nei quattro anni precedenti il voto del 2011 aveva studiato il rilancio di Torino per il centro Einaudi, tuttavia, aveva pensato anche una parte del Pdl, prima di optare, al termina di una lunga discussione interna, sulla candidatura di Coppola, assessore regionale alla Cultura. Alle Amministrative Musy ha poi raccolto il 4,9% delle preferenze, con 21.896 voti.

 

(Fonte: www.ansa.it).

La coppia Covatta & Albanese al Colosseo: ridendo castigat mores

Sono 6 i gradi centigradi che aumenteranno progressivamente sul nostro pianeta. La trasformazione della società, delle abitudini e dei costumi, fotografata con ironia da Covatta ad ogni grado che aumenta. Esseri ricchi di Umanità, intesa come carrellata di vizi, difetti e punti deboli. Ecco i personaggi di Albanese

giobbe

Chi già lo segue, conosce la sua passione per i numeri, che diventano titolo dello spettacolo e filo conduttore e questa volta tocca al 6, come i gradi centigradi che aumenteranno progressivamente sul nostro pianeta. La trasformazione della società, delle abitudini e dei costumi, fotografata con ironia ad ogni grado che aumenta. Il pianeta sarà diverso da come lo conosciamo, con tutta probabilità sarà meno ospitale ed i nostri discendenti dovranno sopravvivere (secondo l’immaginazione di Giobbe, nella foto) inventando soluzioni per risolvere problemi che noi continuiamo ad ignorare come inquinamento, sovrappopolazione, fonti di energia. La divulgazione scientifica che si traveste da spettacolo comico e satirico per comprendere che la nostra abitudine di rimandare a domani quello che dovrebbe esser fatto oggi…non è poi così saggia!

“6 Gradi”, con Giobbe Covatta. Teatro Colosseo, 31 Gennaio 2014 e 1 Febbraio 2014

Li conosciamo e li amiamo per quello che sono, che fanno, che dicono: i suoi personaggi sono feroce satira di un Paese alla deriva. Sono esseri ricchi di Umanità, intesa come carrellata di vizi, difetti e punti deboli. I suoi personaggi sono vivi, in continua evoluzione in un contesto che cambia: nuovi racconti, nuovi aneddoti per il serafico sommelier, per il disonesto politico, nuove strategie per il Ministro della Paura… ma anche nuova poesia per il tenero Epifanio. Chi non li conosce ancora, li deve incontrare, per provare a non giudicare le persone che si incontrano tutti i giorni. “Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre.” A. Albanese.

“Personaggi”, con Antonio Albanese. Teatro Colosseo, dal 13 al 15 Febbraio 2014

 

Febbraio al Palaolimpico con i Depeche Mode

Il gruppo britannico , fin dai mitici anni ’80, ha  saputo intercettare le frustrazioni degli adolescenti metropolitani  traducendo i tempi moderni in musiche dal  ritmo gelido, tipiche dei ciclici tentativi di rivoluzioni generazionali

depechemode

Grande attesa in città per il concerto dei Depeche Mode, il prossimo 18 febbraio al Palaolimpico.  Il gruppo britannico , fin dai mitici anni ’80, ha  saputo intercettare le frustrazioni degli adolescenti metropolitani  traducendo i tempi moderni in musiche dal  ritmo gelido, tipiche dei ciclici tentativi di rivoluzioni generazionali.  I  Depeche Mode di Dave Gahan (voce), Andy Fletcher , Vince Clarke, Martin Gore (tastiere) nacquero nel mix di romanticismo e futurismo di quell’epoca.

 

Musiche orecchiabili e pronte da ballare, ma forse proprio perché senza troppe pretese, di grande successo. Ancora oggi i nostalgici li adorano. Personal Jesus  è probabilmente il loro brano più incisivo, mentre Il rock di Songs Of Faith And Devotion (Mute, 1993) è una chiara ispirazione allo stile degli U2, dei quali hanno imitato anche la mimica sul palcoscenico.

 

Depeche Mode – 18/02/2014, ore 20.30
Palaolimpico, Corso Sebastopoli, 123 –  Torino

Omaggio a Renoir regista

Jean Renoir è stato uno dei più importanti registi della storia del cinema e ha realizzato, dal 1924 al 1971, quasi quaranta film. Il Museo del Cinema presenterà un’ampia selezione delle sue opere, dal primo muto La fille de l’eau al tardo Il teatrino di Jean Renoir, passando per capolavori assoluti come Nana (1926)renoir

In occasione della mostra dedicata a Pierre Auguste Renoir, in programma a Torino dal prossimo 23 ottobre, il Museo Nazionale del Cinema proporrà, dal 7 al 31 gennaio 2014 al Cinema Massimo e in collaborazione con l’Alliance Française di Torino, un omaggio al celebre regista Jean Renoir, secondogenito del pittore.

Jean Renoir è stato uno dei più importanti registi della storia del cinema e ha realizzato, dal 1924 al 1971, quasi quaranta film. Il Museo presenterà un’ampia selezione delle sue opere, dal primo muto La fille de l’eau al tardo Il teatrino di Jean Renoir, passando per capolavori assoluti come Nana (1926), La Chienne (1931), Madame Bovary (1933), Une partie de campagne (1936), La Bete humaine (1938), La règle du jeu (1939) e molti altri. Il recente restauro di La Grande illusion (1937) verrà invece proposto a marzo nell’ambito del progetto “Il Cinema Ritrovato… al cinema” curato dalla Cineteca di Bologna. L’omaggio a Renoir sarà realizzato con la collaborazione delle principali cineteche francesi.

Inoltre, per tutta la durata della mostra Renoir alla GAM (dal 23 ottobre 2013 al 23 febbraio 2014), presentando al Museo Nazionale del Cinema il biglietto della mostra Renoir si ha diritto all’acquisto di un biglietto ridotto per il museo (7 euro anziché 9 euro) e viceversa presentando alla mostra di Renoir alla GAM il biglietto del Museo Nazionale del Cinema si ha diritto all’acquisto del biglietto ridotto per la mostra (9 euro anziché 12 euro).