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Binario triste e solitario? Non più con l'alleanza dei trasporti tra Piemonte e Liguria

treno frecciarossatreni porta nPORTA SUSA11treno station L’assessore ai Trasporti, Francesco Balocco è entusiasta: “Da un maggior coordinamento tra le due Regioni non potranno che derivare benefici per i pendolari e una miglior organizzazione del servizio”

 

L’alleanza sancita nei giorni scorsi tra Piemonte e Liguria  sullo spinoso tema del trasporto pubblico locale forse fa vedere già i primi buoni risultati.

 

Le due Regioni, il “rosso” Piemonte di Chiamparino e l'”azzurra” Liguria di Totti hanno coì stabilito che, dal prossimo cambio di orario, i servizi piemontesi sulla linea Asti-Acqui saranno effettuati  in coincidenza con quelli liguri sulla Acqui-Genova. Sono moltissimi, infatti, i pendolari che si muovono su quella direttrice e i disagi erano numerosi fino ad oggi. Su quest’ultima tratta, L’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco è entusiasta: “Da un maggior coordinamento tra le due Regioni – commenta – non potranno che derivare benefici per i pendolari e una miglior organizzazione del servizio. Sono convinto che la stessa intesa si possa trovare anche sul tema della logistica”.

 

Il dato forse più significativo è quello che riguarda la Torino-Savona: alle tre coppie di treni che nel periodo estivo la Regione Piemonte fa proseguire a proprie spese fino a Ventimiglia si aggiungeranno in inverno analoghe prosecuzioni a carico della Liguria. Nella tratta fra le due città liguri andranno servite tutte le stazioni, un vantaggio per i pendolari liguri e per i turisti piemontesi, che usufruiscono di tutte le località della riviera.Nelle ultime riunioni si è parlato anche di sviluppi infrastrutturali, in particolare sul raddoppio della tratta Andora-Taggia e sull’unificazione delle stazioni di Imperia Oneglia e Imperia Porto Maurizio a partire da giugno 2016. In programma  anche soluzioni per velocizzare i servizi Torino-Genova e anche se la cancellazione degli Intercity sembra sventata per il prossimo biennio le due regioni lavorano per costruirsi certezze future.

 

(Foto: il Torinese)

 

Turin Marathon baciata dal sole, vincono Saekwo in fuga e una spettacolare Weissteiner

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Un grandissimo spettacolo per la 29 edizione della Turin Marathon Gran Premio la Stampa

 

La 29esima edizione della Turin Marathon è andata al keniano Alex Saekwo, considerato tra i favoriti alla vigilia della gara. L’atleta  ha vinto al termine di una fuga solitaria conclusasi con il tempo di 2 ore 15′ 29″. E’ per Saekwo la seconda vittoria in Italia, aveva infatti vinto lo scorso anno a Verona. Tra le atlete la trentaseienne altoatesina Silvia Weissteiner della Forestale ha conseguito una splendida vittoria, 2h32’35” prima dell’italiana di origine marocchina Fatna Maraoui.

 

 LA CRONACA DELLA GIORNATA

 

La pioggia della settimana non ha spento la voglia di partecipare al grande evento internazionale Turin Marathon Gran Premio La Stampa. Oggi, domenica 4 ottobre, la città di Torino ha accolto migliaia di runner che, contro ogni previsione, hanno trovato una bella giornata di sole ad attenderli. Un premio, dunque, per tutti coloro che negli scorsi mesi hanno affrontato la loro preparazione per arrivare in piena forma a questo momento.

 

Alle 7.00 si sono aperte le porte del Centro Maratona, quest’anno ospitato da Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, un chiaro segno della crescente collaborazione tra la Turin Marathon l’Esercito Italiano, che troverà il suo culmine nel 2016 quando, in occasione della 30esima edizione della Turin Marathon, si svolgeranno i Campionati Mondiali di Maratona delle Forze Armate.

 

Alle 9.00 tutta l’attenzione si sposta su piazza San Carlo e su piazza Castello, le più belle piazze auliche della città che saranno, nelle prossime ore di gara, teatro della partenza e dell’arrivo dei 42,195 km dove oltre 20.000 persone, composte da atleti e famiglie, si sono riunite in attesa di prendere parte alla Turin Marathon Gran Premio La Stampa, StraTorino La Stampa e Junior Marathon. Mentre saranno confermati i percorsi della stracittadina e della corsa dei più piccoli, sarà il tracciato della maratona ad essere la vera novità del 2015, un percorso molto veloce, la cui peculiarità di passare vicino ai principali parchi della città, farà ricordare la manifestazione come la Maratona dei parchi.

 

Dopo l’inno nazionale intonato dal Caporale Maggiore scelto, Renato Giordano, tutti i maratoneti si sono posizionati in trepidante attesa ai nastri di partenza per lo start dato dall’Assessore allo Sport della Città di Torino, Stefano Gallo, le cui volontà hanno fatto sì che Torino 2015 Capitale Europea dello Sport si aprisse e si chiudesse con la maratona simbolo della città.

 

Subito dopo la partenza della Maratona, alle 9.40, sarà nuovamente Stefano Gallo a dare lo start per i partecipanti di StraTorino. Qualche isolato più in là, nella prestigiosa e storica Piazza Carlo Felice, sarà la coloratissima Junior Marathon, un momento di gran festa grazie all’intrattenimento di Fantastik Toys, Circo wow, e al gruppo storico Historia Subalpina per i bambini e i loro genitori, che alle 9.50 si sono lanciati per primi per tagliare il traguardo in piazza Castello, prima dei grandi runner.

 

LA GARA Dell’edizione 2015 si ricorderà sicuramente il bel debutto dell’atleta altotesina portacolori del Gruppo Sportivo della Forestale, Silvia Weissteiner che, con una tattica di gara molto corretta, ha tagliato per prima il traguardo in piazza Castello, attaccando intorno al quarantesimo chilometro Fatna Maraoui, atleta dell’Esercito, e riuscendo a lasciarsela alle spalle, quando l’impresa sembrava quasi impossibile 02:32:35 il tempo del debutto di Weissteiner. Per la Maraoui un pizzico di delusione nel vedersi superata dalla connazionale, ma anche soddisfazione per essere riuscita a giungere al traguardo di Torino dopo due tentativi falliti delle passate edizioni. Per lei anche una conferma dello stato di forma e il miglioramento, seppure di un solo secondo, del personale (02:33:15).

 

Al terzo posto un’altra debuttante sulla distanza, l’atleta etiope, Abera Tarikua Fiseha, di casa a Torino, dove risiede e si allena, che è riuscita a chiudere in 02:51:01.

 

La gara maschile ha visto l’alternarsi per gran parte del percorso dei due favoriti, Alex Saekwo e Robert Gititu, entrambi keniani. Il cronometro non ha premiato pienamente la loro preparazione, terminando la maratona rispettivamente in 02:15:29 e 02:20:48. Un lungo e travagliato viaggio di arrivo a Torino per il primo e una non corretta condotta di gara dal punto di vista dell’idratazione, hanno fatto sì che entrambi gli atleti non potessero esprimersi al loro meglio. Sul terzo gradino del podio il marocchino, appartenente alla società organizzatrice, Turin Marathon, Tariq Bamaarouf, che a causa di un risentimento al ginocchio sinistro è riuscito a tagliare il traguardo della Turin Marathon 2015 in 02:27:08.

 

Roberta Perna

 

LE CLASSIFICHE:

MASCHILE

Alex Saekwo KEN –  2.15.29

Robert  Gititu – KEN – 2.20.48

Tariq  Bamaarouf – MAR –  2.27.08

 

FEMMINILE

Silvia  Weissteiner  – ITA – 2.32.35

Maraoui Fatna – ITA –  2.33.15

Tariku Fiseha Abera – ETH –  2.51.01

 

A due o quattro ruote il mercato italiano dei motori non sente l'effetto Volkswagen

fiat lingotto

500x fiatA settembre sono state immatricolate, comunica il  ministero dei Trasporti , ben 130.071 vetture, con una crescita del 17,2% sullo stesso mese dell’anno prima

 

In attesa che – Dio non voglia – l’ effetto Volkswagen si faccia sentire anche sul mercato auto in Italia, al momento il comparto va a gonfie vele.  A settembre sono state immatricolate, comunica il  ministero dei Trasporti , ben 130.071 vetture, con una crescita del 17,2% sullo stesso mese dell’anno prima.

 

Nei primi tre trimestri 2015 le consegne sono state 1.196.270: crescita del 15,3%. Alla grande Fca che ottiene riscontri persino migliori. Infatti  con 36.888 vetture immatricolate registra una crescita del 20.34%, ovvero per il nono mese consecutivo superiore a quella del mercato. Sale ancheJeep (+251,1%), Alfa +11%.

 

Crescita a due cifre anche per i veicoli a due ruote a motore. I dati diffusi da Confindustria Ancma,indicano che le immatricolazioni sono state 17.190, cioè  il 12,5% in più rispetto a settembre 2014. A partire dallo scorso gennaio fino a settembre, invece, le immatricolazioni sono state 167.172: si tratta del 6,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “La ripresa è robusta”, commenta all’Ansa Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma.

 

(Foto: il Torinese)

Da McDonald's la qualità è piemontese

MC DONALD'S

La catena americana pensa di distribuire in Italia più di 1,6 milioni di McItaly Piemontese.

 

Per un mese in tutti i ristoranti McDonald’s italiani, grazie a un accordo con il consorzio di allevatori Coalvi, verrà servito un hamburger realizzato carne al 100% di razza Piemontese certificata, il McItaly Piemontese. La notizxia è stata data alla Casa della Piemontese di Carrù (Cuneo), l’unico museo italiano dedicato a una razza bovina. Scopo dell’iniziativa è la valorizzazione della carne made in Piemonte, autentica eccellenza gastronomica italiana. McDonald’s pensa di distribuire più di 1,6 milioni di McItaly Piemontese.

Profughi "fai da te" respinti a Settimo: non hanno il permesso del ministero dell'Interno

MIGRANTI MARE

Di recente 44 profughi sono invece stati respinti  e rientrati nel Vco da cui tentavano di varcare il confine e altri 55 migranti sono stati fatti rientrare in Italia  dalla polizia di frontiera francese

 

Il campo profughi di Settimo torinese non ha ancora raggiunto la capienza nella trentina di tende dstinate ai  transiti dei migranti. Gli ultimi arrivi di pochi giorni fa hanno fatto registrare quasi 500 persone. La scorsa notte una ventina di migranti, giunti però autonomamente da chissà dove e non sbarcati sulle nostre coste, si sono presentati ai cancelli della tendopoli. I responsabili non hanno potuto farli entrare: gli ingressi nel centro sono sotto l’esclusivo controllo del ministero dell’Interno, che deve sapere dove sono stati sbarcati e  dove hanno trovato rifugio. Insomma, un’emergenza nell’emergenza, poichè si prevede che questo tipo di arrivi aumenti di giorno in giorno.

 

Di recente 44 profughi sono invece stati respinti  e rientrati nel Vco da cui tentavano di varcare il confine e altri 55 migranti sono stati fatti rientrare in Italia  dalla polizia di frontiera francese di Vallorbe, al confine tra Svizzera e Francia. Anche la Confederazione elvetica ne ha già rimandati in Piemonte parecchi.  Il  nuovo gruppo di migranti respinti è stato consegnato dalle autorità svizzere alla polizia di Domodossola da dove avevano cercato di superare il confine in treno. Nel gruppo anche alcune famiglie siriane e un cittadino armeno che ha chiesto asilo politico.

 

La situazione dell’accoglienza dei migranti nella nostra regione aggiornata a inizio settembre settembre indica che in Piemonte ne erano presenti 6.873. Poi è stato richiesto alle Prefetture di provvedere all’accoglienza di ulteriori 1.781, secondo le quote spettanti ad ogni provincia, in base ai criteri definiti dal Tavolo di coordinamento regionale. Questi prevedevano la distribuzione del 40% su Torino e provincia e del restante 60% sul resto del Piemonte. Dunque, a Torino ne spetterebbero 712, ad Alessandria 217, a Cuneo 296, a Vercelli 88, a Novara 186, ad Asti 110, a Biella 91, al VCO 81. 

 

L’assessore regionale all’Immigrazione Monica Cerutti, commenta  : “L’incremento degli arrivi, come spesso abbiamo ripetuto, deve tenere conto della differenza tra il numero di persone che viene assegnato al nostro territorio e il numero di persone che effettivamente si ferma”, ha puntualizzato Cerutti, che ha poi chiarito che esistono dei criteri numerici sia per quanto riguarda la ripartizione dei migranti, secondo i quali il Piemonte deve accogliere circa il 7% degli arrivi sul suolo nazionale.Il numero di richiedenti asilo coinvolge anche il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) che è gestito direttamente dai Comuni: in Piemonte sono titolari di strutture Sprar 25 Comuni delle province di Torino, Alessandria, Asti e Biella, che ospitano complessivamente 831 persone per lo più di una forma di “accoglienza diffusa”, organizzata in piccoli nuclei in appartamento.

Edilizia in lenta ripresa, i costruttori registrano i primi segnali positivi

edilizia casa lavoro

Così rileva il Rapporto Ance, l’associazione dei costruttori

 

Bando ai “gufi”, l’ottimismo renziano si può applicare perlomeno al settore edile, dal quale, in Piemonte, arrivano “timidi segnali positivi”. Così rileva il Rapporto Ance, l’associazione dei costruttori, sull’andamento del settore nella nostra regione. “I segnali riguardano il mercato immobiliare residenziale, i mutui erogati alle famiglie per l’acquisto della casa e l’aumento dei bandi di gara per i lavori pubblici”, spiega all’Ansa il presidente Giuseppe Provvisiero, eletto presidente del Consiglio delle Regioni dell’associazione imprenditoriale. “Per la prima volta dopo anni le aspettative per il 2015 indicano un allentamento della crisi”. Evviva.

 

(Foto: il Torinese)

Nuovo braccio di ferro sui (pochi) fondi alla Sanità tra Governo e Regione Piemonte

Il premier Matteo  Renzi  ha detto che i fondi nel 2014 erano 106 miliardi, mentre quest’anno sono 110 e il prossimo anno saranno 111

 

chiamp consiglioNuovo braccio di ferro tra Regione Piemonte e Governo sul tema della Sanità. Si è appena chiusa la polemica tra Roma e le Regioni in merito al decreto sull’appropriatezza delle prestazioni, e già se ne apre un’altra sul finanziamento del Fondo sanitario 2016. Un terreno spinoso, quello dei conti sulla Sanità, che rappresentano la voce maggiore del bilancio regionale. Il premier Matteo  Renzi  ha detto che i fondi nel 2014 erano 106 miliardi, mentre quest’anno sono 110 e il prossimo anno saranno 111. Poca roba per le voragini causate dalla spesa sanitaria nelle tasche regionali. Le Regioni e i sindacati dicono che i conti non tornano: “Per il  2016 mi pare di capire che la proposta sia solo di un miliardo in più, che non mi sembra sufficiente”, commenta il governatore piemontese e presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino.

Sosta al G Ristorante Italiano, appendice gastronomica (e stellata) del Golden Palace

Golden Hour @ Time Bar: aperitivo al Golden Palace

ALBERO GOLDEN3golden cortileFarsi prendere per il naso non sempre ha una connotazione negativa, se a solleticarlo sono piacevoli profumi: apprezzabile dunque la scelta di utilizzare spezie e aromi che ravvivano ad esempio il sapore del pesce, regalandogli anche una gradevole consistenza

 

Piovono stelle in quel di Torino, nei meandri del centro che turisti e autoctoni conoscono assai bene. Alle rinomate cinque stelle del Golden Palace, lussuosa struttura in Via Arcivescovado, si amalgama con maestria quella acquisita dal giovane Diego Rigotti, executive chef del ristorante situato al suo interno. La città sabauda pertanto mette a segno un autentico colpaccio, accaparrandosi uno dei più promettenti chef italiani. Vincitore nel 2012 del titolo “Miglior chef emergente d’Italia”, ha meritato l’anno successivo l’ambita stella Michelin e ora dirige con successo la cucina del G Ristorante Italiano.

 

Di primo acchito l’hotel colpisce l’avventore per la sontuosità degli spazi comuni, dai toni scuri e ricercati. Varcata la soglia d’ingresso però una piacevole luce proviene proprio dall’area ristoro, che nei mesi caldi accoglie la clientela in una vasta terrazza esterna. Le proposte culinarie del ristorante sono molteplici, con l’offerta di colazioni, pranzi, cene e il brunch della domenica. Curioso e degno di nota il Servizio Press Reader gratuito: è possibile richiedere un ipad su cui sono disponibili più di 2.000 giornali in lingua da ogni parte del mondo.

 

Nel complesso si riscontra un’accurata commistione di elementi, che coinvolge tutti i sensi. La vista è sollecitata da un arredo minimal e moderno, con qualche elemento sopra le righe e piccoli dettagli autoreferenziali (all’occhio distratto non sfuggiranno le statue dorate che adornano la fontana, mentre lo sguardo più attento noterà la G incisa sulle posate o la presenza di un buon bianco Golden Palace nella carta dei vini). L’udito, accarezzato dallo scroscio dell’acqua, è protetto dal caos cittadino nonostante ci si trovi in pieno centro, e regala a buon diritto qualche ora di relax. Il menù, vario e dettagliato, appaga un po’ tutti i gusti con piatti della tradizione, come il vitello tonnato, e alternative meno familiari. Farsi prendere per il naso non sempre ha una connotazione negativa, se a solleticarlo sono piacevoli profumi: apprezzabile dunque la scelta di utilizzare spezie e aromi che ravvivano ad esempio il sapore del pesce, regalandogli anche una gradevole consistenza. L’insalata di frutta con mantecato alla vaniglia poi è una valida proposta di fine pasto, bella da vedere e buona da gustare.

 

Piace il fatto che in un contesto internazionale, quale si presta ad essere un albergo, l’italianità emerga con orgoglio, soprattutto nella scelta di ingredienti debitamente selezionati in virtù di un forte legame con il territorio. I prezzi sono medio – alti (inutile negarlo e forse non sorprende), ma non sono aggravati da porzioni striminzite e pietanze che si perdono nei piatti, come spesso accade. Detto ciò, a onor del vero il mese di agosto inficia un po’ l’esperienza enogastronomica proponendo un menù ridotto rispetto al consueto e la sospensione di alcuni eventi previsti durante l’anno. Per un giudizio più esaustivo ed onesto quindi, servendoci di un gergo scolastico, rimandiamo a settembre. Chapeau alla cortesia del personale, che non va in ferie.

 

Lara Garibaldi

 

http://www.gristoranteitaliano.com/

Impresa-Cultura in città: Museo Egizio al top verso il milione e 200 mila visitatori

Il “Torinese”, dopo la nostra recente intervista ad Alberto Vanelli, – uno dei principali artefici del successo della Venaria Reale, di cui è stato direttore fino a poco tempo fa – intende favorire un dibattito sullo sviluppo della città attraverso la cultura

 

egizio 22La cultura sta producendo risultati significativi per il sistema economico della città.”I visitatori del nuovo Museo Egizio sono 100.000 in più ogni mese. E’ una crescita costante e, se continuerà, chiuderemo l’anno con 1.200.000 presenze. Sarà il quarto sito museale italiano più frequentato”.Sono le parole, riportate dall’agenzia Ansa, del sindaco, Piero Fassino, alla conferenza stampa dell’inaugurazione con l’Aida della stagione d’opera del Teatro Regio.

 

Atri dati positivi: sono già 3.061 i visitatori della mostra ‘Raffaello. Il Sole delle Arti’ nei soli primi 3 giorni di apertura alla Reggia di Venaria. E c’è da giurare che oggi, con l’arrivo inegizio nn esposizione del capolavoro del Maestro ‘L’estasi di santa Cecilia’, direttamente dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, il successo di pubblico sarà ancora superiore. L’opera va ad aggiungersi alle altre 8 tele di Raffaello esposte. Un prestito in via del tutto eccezionale, data l’importanza dell’iniziativa alla Venaria.  E’ infatti il livello delle proposte culturali torinesi a richiamare turisti e appassionati delle arti. Tra gli eventi più importanti bisogna infine segnalare l’imminente mostra di Monet alla Galleria d’Arte Moderna. 

 

Il “Torinese”, dopo la nostra recente intervista ad Alberto Vanelli, – uno dei principali artefici del successo del nuovo modello culturale e turistico rappresentato dalla Reggia di Venaria, di cui è stato direttore fino a poco tempo fa – intende favorire un dibattito sullo sviluppo della città attraverso la cultura. Il nostro giornale intervisterà altri “addetti ai lavori” delle istituzioni subalpine e sarà ben lieto di ospitare le opinioni dei lettori.

 

(Foto: il Torinese)

Come Fca "umanizza" manager e quadri: l'ex Grande Fabbrica cambia filosofia di vita aziendale

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500x fiatfiat fcaQuando il giornalista Giampaolo Pansa racconta di  suo padre che chiamava la Fiat “la Feroce”, ci si può fare un’idea di come allora  fosse davvero il tempo di un universo diviso in due: padroni e operai, orari di lavoro pesanti e Valletta che metteva in riga i sindacati. Oggi viene invece accolto il messaggio solidale di papa Francesco

 

La Grande Fabbrica di una volta, con il cuore e la mente a Torino, aveva un approccio differente verso se stessa e il mondo circostante. Quando il giornalista Giampaolo Pansa racconta di suo padre che chiamava la Fiat “la Feroce”, ci si può fare un’idea di come allora  fosse davvero il tempo di un universo diviso in due: padroni e operai, orari di lavoro pesanti e Valletta che metteva in riga i sindacati.Oggi la crisi (che ha spalmato il gruppo automobilistico in tutto il globo) è certamente economica ma pure di valori. Il nuovo corso di Sergio Marchionne ha portato, va detto, eccellenti risultati: le vendite di auto sono al top nel mercato europeo. E, se da un lato, lo stile dell’ad è aziendalistico-manageriale, dall’altro le politiche di formazione dei quadri e dei manager del mondo Fca/Fiat, con la nuova gestione marchionniana hanno subito una svolta improntata all'”umanizzazione” .

 

In questa nuova ottica va inserito il social  team building “per aiutare gli altri.” Fca quest’anno ha  infatti puntato sulle  attività socialmente utili. E’ nata così la prima sperimentazione che si è conclusa in questi giorni. Nell’arco di 4 mesi sono stati coinvolti trecento dipendent tra quadri, manager e impiegati di Fca Group Purchasing, il settore acquisti: niente più gare di rafting o altri sport di pura competizione, come in passato: i dipendenti si sono dedicati a piantumare aiuole e pitturare pareti di scuole e centri accoglienza. Il progetto ha coinvolto la Fondazione Mirafiori e l’Associazione ‘Casa Nostra’, un  centro che accoglie a Torino madri con bambini in situazioni di difficoltà familiare e minori soli dove, grazie al progetto di social team building sono stati ritinteggiati diversi locali della struttura, dalla sala di rappresentanza ai salottini per gli incontri protetti. “Abbiamo fatto qualcosa di utile – dicono i responsabili dell’ social team building Fiat – lavorando insieme, imparando a fare gruppo. Tutti porteranno qualcosa di questa esperienza sia sul lavoro che nella vita”. Anche la Grande Fabbrica non è rimasta immune al messaggio di solidarietà di papa Francesco. in un mix di efficientismo e umanizzazione.

 

(Foto: il Torinese)