Migranti, inizia a Palazzo Lascaris la sfida tra Pd e grillini per la conquista della Sala Rossa

consiglio lascaris

marroneGRIMALDI“Noi Fratelli d’Italia – dice Marrone – siamo riusciti oggi a unire tutte le opposizioni, dal centrodestra ai 5 Stelle, nel condannare il completo fallimento del Piano di accoglienza 2014-2020 deliberato dalla Giunta Chiamparino”

 

In Consiglio regionale dibattito infuocato  sui migranti, richiesto da Fratelli d’Italia.  “Abbiamo imposto al centrosinistra la discussione sui flussi straordinari di immigrazione imposti al Piemonte dalla Giunta Chiamparino, migliaia di stranieri che in stragrande maggioranza non otterranno lo status di rifugiato, parcheggiati intanto a carico del welfare dei nostri Comuni”, ha dichiarato il capogruppo in Regione, Maurizio Marrone, che ha proposto un odg approvato anche dal M5S, poi bocciato a maggioranza. L’Assessore Monica Cerutti invece ha comunicato in aula che i dati sull’arrivo di migranti nel territorio regionale sono in calo.

 

“Il Consiglio Regionale ha respinto l’ordine del giorno – commenta il capogruppo di Sel Marco Grimaldi–  e noi abbiamo condiviso sin da subito il lavoro della Giunta e della nostra Assessora Monica Cerutti, a partire dal difficile impegno per rendere strutturale la rete dell’accoglienza, superando un’impostazione emergenziale. I dati sul Piemonte, aggiornati al 9 novembre, indicano la presenza di 6.177 persone in 332 strutture di accoglienza, più altre 958 nell’ambito dello Sprar, il Sistema di protezione per i richiedenti asilo gestito direttamente dai Comuni. Uno dei perni del Piano per l’accoglienza messo a punto dalla Regione è proprio quello di incentivare un maggiore coinvolgimento dei Comuni”

 

“Certo, i tempi di attesa per l’audizione dei richiedenti asilo sono ancora molto lunghi, e molti territori devono ancora attivarsi” ha aggiunto Grimaldi “ma la direzione non può che essere quella di un’accoglienza diffusa, che consenta l’integrazione di chi arriva all’interno delle comunità. Il fatto che il Piemonte si sia distinto in tal senso rispetto ad altre Regioni è solo motivo di orgoglio. I tentativi di riaffermare la logica dei respingimenti e della chiusura delle frontiere, addirittura regionali, sono fortunatamente tornati al mittente.  Purtroppo, nel tranello di Marrone quest’oggi sono caduti i 5 Stelle, che votando quel testo hanno mostrato di non avere ancora sciolto le ambiguità su un tema cruciale come questo”. 

 

Critico nei confronti dei grillini anche il Pd che, nel timore di perdere le elezioni comunali a Torino a favore del populismo pentastellato, sta iniziando la campagna elettorale .“La politica dei grillini è a dir poco confusa: sposano la linea dura della destra in regione sui profughi e fanno accordi sottobanco con la sinistra per le prossime amministrative di Torino”. Lo dichiara Davide Gariglio, segretario regionale e capogruppo in Consiglio regionale per il PD. “Le richieste  di Marrone erano assurde e di pura propaganda – prosegue Gariglio – e nonostante questo i grillini hanno dato il loro voto favorevole. Siamo in preda a un delirio politico che vede come unico nemico il Pd – rimarca – obiettivo da perseguire a qualsiasi costo, ricorrendo ad accordi e intese con qualsiasi parte politica. Sul tema dei profughi la Giunta – conclude – è stata esemplare sia in buon senso che in efficienza, a volte bisognerebbe essere meno accecati dalla ideologica del nemico e valutare le questioni con maggiore lucidità”.

 

Critici con la Giunta regionale anche i forzisti Pichetto e Ruffino e la leghista Gianna Gancia.

 

“Noi Fratelli d’Italia – ha concluso Marrone – siamo riusciti oggi a unire tutte le opposizioni, dal centrodestra ai 5 Stelle, nel condannare il completo fallimento del Piano di accoglienza 2014-2020 deliberato dalla Giunta Chiamparino  Il PD facendo quadrato attorno all’Assessore Cerutti con i soliti luoghi comuni del repertorio ideologico buonista ha respinto il mio odg appoggiato da tutta opposizione che chiedeva l’azzeramento del fallimentare Piano di accoglienza 2014-2020 e fermare i flussi imposti dal Ministero dell’Interno fino a un confronto della Giunta con il Consiglio delle Autonomie Locali per ridefinire un nuovo piano”

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