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l bilancio di previsione del Comune di Torino segna per le entrate totali, compreso l’avanzo di amministrazione che non c’è più, meno 90 milioni rispetto al 2016. Lo ha annunciato in commissione Bilancio, l’assessore comunale Sergio Rolando.
La sindaca Chiara Appendino: “La trasparenza è un nostro valore, forse il più importante.E il modo migliore per affermarlo è metterla in pratica: sul mio sito trovate il file con i dati di sintesi del bilancio della Città di Torino 2017 approvato dalla Giunta. Tornando brevemente nel merito sottolineo, come è stato fatto questa mattina in commissione, che le entrate totali di quest’anno sono inferiori di 90 milioni rispetto all’anno scorso”. Prosegue Appendino: “Se devi decidere dove recuperare 90 milioni, hai essenzialmente due possibilità: o gonfi le entrate o fai scelte di responsabilità. A chi, della precedente amministrazione, ci accusa di demagogia, rispondo che la demagogia è non affrontare i problemi per paura di perdere consenso. Quello che sta muovendo noi, invece, è senso di responsabilità”.
(foto: A. Preteroti)
Nessun referendum sulla delibera per la riorganizzazione degli ospedali piemontesi approvata dalla Giunta Chiamparino nel 2014: il Consiglio regionale ha votato per l’inammissibilità dell’istanza presentata dal Comitato “Salviamo gli ospedali e la Sanità in Piemonte”,
certezza di perdere il referendum”.
dato parere favorevole, per il quale era necessaria una maggioranza assoluta (26 voti), sarebbe partita la raccolta delle 60 mila firme di cittadini elettori per poi procedere all’indizione del referendum.
volta il Consiglio regionale rifiuta di sentire il parere dei cittadini piemontesi, come è successo per il referendum sulla caccia, per il quale nel 1987 sono state raccolte le 60 mila necessarie all’indizione di un referendum, che non si è mai tenuto. La democrazia è un diritto dei cittadini ma è anche un dovere da parte di chi siede tra questi banchi e i cittadini li deve rappresentare”.
sanità non sia per tutti uguale e che nel pubblico rimangano solo i debiti”.
“Sono 165 mila i pendolari piemontesi che ogni giorno prendono il treno per spostarsi per ragioni di lavoro o di studio. Dal 2011 si è assistito a un calo di circa il 9,5%, una diretta conseguenza dei tagli al servizio ferroviario regionale che dal 2010 ad oggi hanno portato alla soppressione di intere linee con un taglio complessivo del servizio pari all’8,4%.
Piemonte e Valle d’Aosta; Paolo Milanesio, staff Assessorato regionale ai Trasporti; Giovanni Currado, amministratore delegato di
Monferrato si poteva andare a Vercelli in 18 minuti, con diversi collegamenti diretti al giorno, e si poteva andare a Mortara in 25 minuti, anche qui con diversi collegamenti attraverso una linea diretta. Oggi ci vogliono fino a due ore in entrambe le direttrici perché costretti a cambi. In alternativa ci sono i pullman, comunque più lenti del servizio treni che esisteva fino a pochi anni fa. A gennaio scorso la Camera dei Deputati ha inoltre approvato in prima lettura il progetto di Legge per l’istituzione di ferrovie turistiche e definisce un primo elenco di tratte ferroviarie da valorizzare. S”i tratta di percorsi costruiti tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento che, oltre ad attraversare luoghi ricchi di fascino e di storia, conservano, quasi intatti, importanti elementi di archeologia industriale e ferroviaria, ponti e gallerie ancora in eccellenti condizioni statiche, stazioni e magazzini dall’inconfondibile stile ferroviario italiano: infrastrutture che, in un modo o nell’altro, hanno fatto la storia del nostro Paese e che vanno assolutamente tutelati. Tra queste la ferrovia Ceva-Ormea in Piemonte” sostiene Legambiente.
Il verdetto dell’Arpa – Agenzia regionale per l’Ambiente conferma che l’aria attorno al campo nomadi di via Germagnano è inquinata da sostanze tossiche
L’arrivo della primavera si porta via (temporaneamente) l’incubo dello smog. Ma il problema si ripresenterà , puntuale, in autunno
Valmaggia. All’incontro la Regione si è confrontata con i comuni sullo strumento del ‘semaforo’ antismog, che “si è rivelato molto utile: il meccanismo di misurazione e proiezione approntato dall’Arpa regionale ha funzionato e – ha sottolineato Valmaggia- il prossimo passaggio sarà adottare una strategia di intervento comune a tutti gli attori coinvolti, in modo da fornire delle riposte univoche ed omogenee sui territori interessati”. Entro fine maggio sarà avviato un tavolo per aggiornare il protocollo, in base ai dati forniti dall’Arpa, tenendo conto delle esigenze emerse nel confronto. “Una procedura che intendiamo seguire anche con le altre province”, ha concluso l’assessore
Le spese correnti ammontano a 1.168 milioni di euro (nel 2016 1.198). Le entrate tributarie risultano pari a 826 milioni di euro (276 milioni arrivano dal gettito per Imu, 207 milioni dalla Tari, 179 milioni dal Fondo di solidarietà, 104 milioni di euro dall’addizionale Irpef, 7 milioni dall’imposta di soggiorno e 53 milioni da altre imposte e tributi), quelle extratributarie corrispondono a 314 milioni di euro e si riferiscono alla vendita di beni e servizi (canoni e concessioni, fitti attivi, ristorazione scolastica) che portano nelle casse municipali 153 milioni di euro, alle multe per violazione al codice della strada e ad altre sanzioni (113 milioni di euro), ai redditi da capitale (22 milioni di euro), agli interessi attivi (6 milioni di euro) e ad altri redditi (20 milioni di euro). I trasferimenti da Stato, Regione e altri enti ammontano a una cifra pari a 136 milioni di euro. Le entrate risultano dunque invariate rispetto al 2016 e si attestano a 1.276 milioni di euro .
contenere la spesa, che ha riguardato il finanziamento per le agevolazioni Tari concesse secondo le fasce Isee, pari a complessivi 5 milioni di euro”, ed è impegno della Giunta individuare le risorse necessarie a ripristinare in tutto o in parte questo fondo, entro i tempi previsti dal regolamento.
ordinarie. Nel 2017 saranno 37 i milioni di euro disponibili per i lavori in scuole, cura del verde, ripristino delle pavimentazioni stradali e di altri spazi pubblici. Di questi ben 12 milioni di euro saranno destinati alle manutenzioni ordinarie , invertendo nettamente così un trend che aveva toccato il punto minimo nel 2016 con soli 5 milioni di euro messi a bilancio.
Crisi ormai alle spalle per le imprese piemontesi? Ma dove? Migliora il clima di fiducia con gli indicatori di produzione, ordini ed export sono in crescita di oltre 15 punti percentuali, è vero, almeno secondo i dati di Confindustria.
di 380 aziende associate.Buone notizie per l’occupazione con la cassa integrazione che scende a livelli precrisi e nuove assunzioni. Gli investimenti, nonostante i volumi bassi, hanno percentuali vicine alle fasi di crescita. Le indicazioni più favorevoli provengono dal settore chimico e dall’alimentare oltre a comparti come la gioielleria e i giocattoli. Segnali positivi anche per tessile, gomma plastica e metalmeccanica, mentre sono in crisi edilizia e impiantistica. Segno più anche il settore dei servizi.
Cresce l’allerta anche a Torino e nelle principali città italiane dopo l’attentato a Londra .
impegnati senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo”. Il ministero intende “tenere alto il livello di attenzione, intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio”. Secondo il ministro “L’unico modo per contrastare l’imprevedibilità è
Il conto economico e il profilo di rischio delle piccole e medie imprese piemontesi sta migliorando:
Ci vorrà ancora un mese per conoscere le sorti della maggioranza regionale. E’ infatti stata aggiornata al 19 aprile la parte del procedimento amministrativo, davanti al Tar del Piemonte, relativa alla vicenda delle false firme