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Botta e risposta tra Fi e Pd su tasse, lavoro e sanità

garigliopichetto manifestoConferenza stampa dei berluscones e replica dei Renzi boys

 

Botta e risposta tra Gilberto Pichetto, coordinatore e capogruppo regionale di Forza Italia e il suo “omologo” del Pd, Davide Gariglio. A stuzzicare i democratici è stato Pichetto, convocando una conferenza stampa sul tema “tutte le balle della sinistra” . “Era doveroso stilare un bilancio dell’operato della Giunta Chiamparino visto che ormai sono in carica da sei mesi. In tutto questo tempo abbiamo assistito ad un walzer continuo di disinformazioni, annunci e smentite che stanno disattendendo puntualmente le promesse elettorali e che meritano di essere denunciate pubblicamente” Così Pichetto che, insieme con i colleghi consiglieri di Palazzo Lascaris ha parlato di tasse, sanità e lavoro  su cui, dice, “si è consumata la pantomima del centrosinistra”.

 

A proposito delle tasse: “I piemontesi si ricordano quando ad aprile di quest’anno il presidente Chiamparino affermava: “Se sarò eletto presidente della Regione Piemonte voglio cercare di ridurre l’addizionale Irpef,  soprattutto ai pensionati”? A pochi mesi di distanza, come da copione, il centrosinistra mette già mano al portafoglio dei cittadini di fatto dissanguando in particolare il ceto medio. L’incremento medio del terzo scaglione (tra 28 e 55mila euro) è circa 32 euro, quello del quarto (tra 55 e 75mila euro) è 118 euro, mentre quello del quinto (superiore a 75mila euro) è 758 euro”.

 

Per quanto riguarda la Sanità Pichetto sostiene che “ per un mese l’assessore alla Sanità aveva dichiarato che nel 2012 e nel 2013 il centrodestra aveva lasciato un disavanzo sanitario. Solo qualche giorno fa, in sede di Commissione finalmente con i conti ufficiali alla mano, ha dovuto ammettere che non esisteva disavanzo”.  Per Forza Italia sul Lavoro  non sono stati messi in pista i fondi europei ma ad oggi la Garanzia Giovani che la precedente Giunta di centrodestra aveva avviato, con fondi propri, si è proprio in questi giorni bloccata per esaurimento delle risorse.

 

A stretto giro di posta – anzi di comunicato – arriva la risposta di Gariglio: “Forza Italia vaneggia. E’ apprezzabile  che stiano lavorando a controproposte, quando le presenteranno ufficialmente le valuteremo. Per ora  ci troviamo ad affrontare i problemi causati dalla pessima gestione della Giunta Cota. Le dichiarazioni sui conti in pareggio in Sanità ha dell’incredibile  basta leggere i rilievi del tavolo ministeriale e della Corte dei Conti per accorgersi del disastro lasciato dalla legislatura passata. Sulla tassazione  abbiamo applicato un principio di equità nella rimodulazione dell’Irpef e sul bollo abbiamo aumentato solo per le macchine di lusso. Non si capisce – conclude il capogruppo e segretario regionale del PD –  perché le proposte annunciate oggi,  in grado di tagliare la spesa senza aumentare le tasse, Pichetto non le abbia applicate quando era assessore al bilancio”. 

 

(Foto: il Torinese)

 

Chiomonte, i pm: “fu attacco allo Stato”. Chieste condanne a 9 anni e mezzo

notav ovunqueI giudici: “E’ nostro compito valutare le condotte, non le idee. Può piacere o no, ma l’opera è stata deliberata dallo Stato”


La richiesta dell’accusa è di quattro condanne a nove anni e mezzo di carcere per reati diversi,  per gli anarchici No Tav imputati. La richiesta è avvenuta dopo la dura requisitoria della pubblica accusa al processo che si svolge nell’aula bunker delle Vallette contro i quattro giovani no tav accusati di terrorismo. Secondo i giudici l’attacco del  2013 al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte fu “una aggressione alla personalità dello Stato. E’ nostro compito valutare le condotte, non le idee. Può piacere o no, ma l’opera è stata deliberata dallo Stato. E quella notte, con quelle condotte, sono state attaccate scelte e interessi fondamentali dello Stato”, così il pm Antonio Rinaudo e il collega Andrea Padalino. I giudici hanno anche affermato che nella notte dell’assalto esistevano tre gruppi di attacco organizzati.

 

(Foto: il Torinese)

Sciopero e cortei, centro città nel caos

scuola corteoLa manifestazione è incominciata con l’occupazione della stazione Lingotto da parte degli studenti del Copernico e del Luxemburg, poi è stata la volta del blocco di corso Francia e corso Matteotti


Tra disagi per lo sciopero dei trasporti e traffico intasato per i cortei, Torino ha vissuto una mattinata caotica. Una discreta quantità di mazze, petardi, bastoni e fumogeni, è il “bottino” del sequestro effettuato dagli uomini della Digos, a bordo di un furgone del Gruppo Studenti indipendenti. L’episodio si è verificato alla partenza del corteo “contro il Jobs Act e per il salario, i diritti, la libertà”. La manifestazione è incominciata con l’occupazione della stazione Lingotto da parte degli studenti del Copernico e del Luxemburg, poi è stata la volta del blocco di corso Francia e corso Matteotti. Anche Via Po è stata chiusa al traffico per  consentire ai giovani partiti da Palazzo Nuovo di manifestare. Di fronte alla sede del rettorato anche un gruppo di ragazzi con la maschera di V per vendetta in segno di protesta contro il caro studi. Punto di ritorvo dei vari spezzoni di cortei, piazza Arbarello dove si sono recati anche i gruppi dei lavoratori. Infatti anche la Fiomg-Cgil ha aderito allo sciopero e 50  pullman sono partiti dal Piemonte alla volta di Milano, per la manifestazione nazionale.

 

(Foto: archivio)

Maltempo, emergenza finita ma il meteo volge al peggio

alluvione2alluI volontari impegnati sul territorio sono stati circa 800 ed alle amministrazioni comunali e provinciali colpite dalle piogge sono stati forniti 12 mila sacchetti di juta, di cui 10mila pieni di sabbia, e 850 metri di barriera antiesondazione

 

E’ appena finita l’emergenza maltempo sul Piemonte e i bollettini meteo annunciano già un nuovo peggioramento meteo nella notte tra venerdì e sabato, quando tornerà la pioggia. La Regione Piemonte ha calcolato che i danni subiti dai territori colpiti ammontino a 100 milioni di euro. Oltre un centinaio le famiglie evacuate e un morto nel Biellese, il bilancio è drammatico.

 

La Regione ha comunicato  che i volontari impegnati sul territorio sono stati circa 800 ed alle amministrazioni comunali e provinciali colpite dalle piogge sono stati forniti 12 mila sacchetti di juta, di cui 10mila pieni di sabbia, e 850 metri di barriera antiesondazione, di cui 750 gonfiabili.

 

Tra le aree più colpite il VCO con l’esondazione del Lago Maggiore e del Lago d’Orta, l’interruzione per 36 ore delle linee ferroviarie Domodossola-Milano e Domodossola-Novara; nel Vercellese si è verificato lo straripamento dei fiumi Sesia e Agogna; nell’Alessandrino l’isolamento di circa 150 persone in Val Borbera, in seguito alla chiusura precauzionale delle strade. Allagamenti e disagi diffusi anche nell’Astigiano e nel Cuneese.

 

L’assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia ha relazionato nella seduta congiunta delle Commissioni II e V del Consiglio regionale, durante la quale ha annunciato che il Piano di gestione del rischio di alluvioni sarà adottato dal Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino del Po entro la fine di quest’anno, per poi essere approvato in via definitiva a fine 2015.  I Comuni in difficoltà per i temporali di metà ottobre/inizio novembre sono un centinaio: 85 in provincia di Alessandria e 10 nel Verbano Cusio Ossola. I danni pubblici subiti ammontano a oltre 100 milioni di euro. Circa 10 milioni sono stati spesi nell’immediato con ordinanze dei sindaci. Si prevede una spesa di 40 milioni nel breve periodo e i restanti 50 per la sistemazione nel medio periodo.

 

“Gli ultimi eventi di maltempo in Piemonte – ha detto Valmaggia – sono stati caratterizzati da una straordinaria intensità, unita alla localizzazione delle precipitazioni: i picchi registrati di 40 centimetri di acqua, caduti in sei ore, sono valori eccezionali ”. Di qui la necessità di predisporre interventi strutturali, piani e programmi di intervento. Con risorse proprie della Regione si stanno predisponendo delle mappe della pericolosità e del rischio.

 

Oggi in Piemonte i Comuni dotati di piano regolatore, aggiornato rispetto alle tematiche del dissesto idrogeologico, e adeguati al relativo Piano d’assetto del 2001, sono circa 770: quasi il 64%, per più di 4 milioni di abitanti. Un altro 20% è in itinere, nella fase di verifica del dissesto o nell’iter di approvazione urbanistico. Le opere previste dalle politiche di difesa del suolo a partire dal 1994 nei nodi più critici del Piemonte sono completate per circa il 70%, per una spesa che si aggira intorno al mezzo miliardo di euro: si è passati dai 40 chilometri di argini prima del ’94 ai 600 di oggi.

 

 (Fonte: www.regione.piemonte.it)

 

 

 

C’è una Torino vincente a 500 milioni di km dalla Terra

ROSETTA1ROESTTA GARDINILa missione era partita per lo spazio il 2 marzo 2004, e la progettazione era iniziata vent’anni fa. Dal veicolo madre è stato sganciato il lander Philae, atterrato sulla cometa. Con una trivella unica al mondo (made in Torino) si potranno effettuare i carotaggi che renderanno possibili i più importanti esperimenti programmati

 

La missione spaziale Rosetta vede un’ampia partecipazione piemontese dal punto di vista tecnologico.Dopo aver viaggiato per 10 anni nello spazio, il lander di Rosetta, sonda dell’Agenzia spaziale europea è atterrato sulla cometa 67P  Churyumov-Gersimenko per raccogliere campioni per spiegare i misteri della nascita dell’Universo. Bruno Gardini, (nella foto) piemontese della provincia di Cuneo, project manager per 15 anni del progetto ha raggiunto un traguardo senza precedenti nella storia: l’atterraggio di un modulo terrestre su una cometa a 500 milioni di chilometri dalla Terra ed a 600 milioni di chilometri dal Sole.

 

La missione Rosetta era partita per lo spazio  il 2 marzo 2004, e la progettazione era iniziata vent’anni fa. Dal veicolo madre Rosetta è stato sganciato il lander Philae, atterrato sulla cometa. Con una trivella unica al mondo (made in Torino) si potranno effettuare i carotaggi che renderanno possibili i più importanti esperimenti programmati. Rosetta e Philae lavoreranno in sinergia inviando una valanga di dati sulla Terra.

 

Il lander Philae è «saldamente ancorato» al nucleo della cometa 67/P , è atterrato a soli 4 centimetri dal punto previsto: sono le ottime notizie dal centro di controllo di Philae a Colonia, trasmesse nella diretta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). «Confermiamo che il lander è sulla superficie della cometa», ha detto il responsabile delle operazioni della missione Rosetta, Andrea Accomazzo, dal centro di controllo dell’Esa a Darmstadt.

 

Gardini ha evidenziato “il contributo italiano preminente con Thales Alenia Space che a Torino ha proceduto all’integrazione del veicolo spaziale e poi con Selex Galileo, le Università di Padova e Federico II di Napoli e l’Istituto nazionale di astrofisica di Roma”.«Da una parte sono sollevato – aggiunge il project manager – ma adesso bisogna fare qualche passo in più e speriamo che vada tutto bene. Ora l’importante sono i risultati scientifici, quello sarà il momento cruciale, quello che io, e non solo io, aspetto con ansia”.

 

ROSETTA, I MISTERI DELLE COMETE

 

Obiettivi Scientifici

Il principale obiettivo scientifico della missione è la comprensione dell’origine delle comete e delle relazioni tra la loro composizione e la materia interstellare quali elementi fondamentali per potere risalire alle origini del Sistema Solare. La ricerca di materiali inalterati si ottiene tramite l’esplorazione cometaria poiché le zone esterne del Sistema Solare contengono materiale ricco di sostanze volatili che non è stato processato nelle zone interne caratterizzate da alte temperature. L’esplorazione della cometa consiste nella caratterizzazione del suo nucleo e della chioma, la determinazione delle loro proprietà dinamiche, lo studio della morfologia e della composizione. In particolare, lo studio della mineralogia e dei rapporti isotopici degli elementi volatili e refrattari del nucleo fornirà informazioni preziose sulla composizione della nebulosa che, nei modelli correnti, si pensa sia stata all’origine del Sistema Solare. Per raggiungere questi obiettivi la navicella orbiterà a lungo attorno alla cometa, seguendola nel suo viaggio di avvicinamento e poi di allontanamento dal Sole, mentre il lander Philae, una volta atterrato sulla cometa, permetterà di effettuare misure in-situ e di campionare del materiale alla superficie del nucleo per una analisi chimico-mineralogica dettagliata.

 

Contributo Italiano

La partecipazione italiana alla missione Rosetta consiste di tre strumenti scientifici dell’orbiter: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer) il cui PI è il Dott. Fabrizio Capaccioni dell’IAPS (INAF Roma), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) il cui PI è la Dott.ssa Alessandra Rotundi dell’Università “Parthenope” di Napoli e la WAC (Wide Angle Camera) di OSIRIS del Prof. Cesare Barbieri dell’Università di Padova (PI Dr. Holger Sierks, MP Institute fur Sonnensystem). A bordo del lander, è italiano il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni (SD2), realizzato da Galileo Avionica ed il cui PI è la Prof.ssa Amalia Ercoli Finzi del Politecnico di Milano, ed il sottosistema dei pannelli solari (Politecnico di Milano). L’Italia ha anche fornito manpower al Lander Project Team.

 

(Fonte: www.asi.it)

 

Il venerdì nero dei trasporti: occhio alle fasce orarie

TRAM GMADRELo sciopero indetto dai Cobas coinvolgerà aerei, treni e il trasporto pubblico locale

 

È in programma per tutta la giornata di venerdì 14, in fasce orarie differenti a seconda dei mezzi pubblici,  il nuovo sciopero generale dei trasporti indetto dai Cobas e da altre sigle sindacali (tra cui Usb e Cub) in segno di protesta contro le politiche del governo. Chi dovrà spostarsi con i mezzi di trasporto pubblico andrà incontro a possibili (probabili) disagi.

 

Treni
La mobilitazione riguarderà per l’intera giornata il servizio ferroviario: Trenitalia garantirà unicamente i servizi minimi nel trasporto locale dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, insieme con alcuni treni a lunga percorrenza.

 

Voli aerei
Incrociano le braccia per l’intera giornata anche i lavoratori del comparto aereo. Nel dettaglio, la protesta degli assistenti di volo di Easyjet durerà 24 ore, quella del personale di Techno Sky dalle 8 alle 12, mentre quella dei dipendenti Alitalia – Cai dalle 12 alle 18.

 

Trasporto pubblico locale
Modalità diverse a secondo delle città, a Torino la protesta influirà sui servizi di Gtt dalle 18 alle 22.

 

(Foto: il Torinese)

Pasticcio Tav, la telefonata di Renzi: “Voglio chiarezza”

Il ministro Lupi: “confermo davanti al Parlamento che le spese sono statie fissate”

 

messori

 

Telefonata del Premier Matteo Renzi al senatore Pd Stefano Esposito, di prima mattina: “Ore 7,45,  Renzi in partenza per l’Australia, per chiedermi notizie sulla mia posizione sul tema dei costi Tav”. A scriverlo è lo stesso parlamentare torinese, su Facebook. Dice  Esposito. “Mi ha chiesto entro oggi una nota puntuale e mi ha dato appuntamento, al suo rientro dall’Australia, tra martedi’ e mercoledi’ per fare il punto e chiarire quanto avvenuto. Dopo la pessima giornata di ieri un segnale di attenzione che mi conferma di aver fatto bene a non arrendermi alla superficialita’ sui costi della Torino-Lione.Non posso che ringraziare il presidente Renzi per l’attenzione”. In effetti la vicenda dei costi della Tav è un gran pasticcio.

 

«Il costo finale della Torino-Lione non è ancora determinabile con precisione: ci sono fattori ancora incerti e soltanto quando ci sarà una certificazione si potrà stabilire con certezza». È quanto afferma Marcello Messori (nella foto) presidente del gruppo Fs durante l’audizione alla commissione Trasporti del Senato sui costi  lievitati o presunti tali non si sa della Torino-Lione.

 

Per Messori esiste anche incertezza sui ricavi futuri dell’opera perché l’analisi costi benefici è stata fatta prima della crisi e ora il quadro è cambiato decisamente. Comunque l’opera è tra quelle considerate  strategiche dall’Ue e proprio per questo motivo è indispensabile una certificazione terza per poter chiedere fondi all’Ue.  

 

Sulla necessità dell’opera non ha dubbi il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi: “Tra le priorità del Governo c’è la Torino-Lione e confermo che i costi sono stati fissati e che a febbraio-marzo su questi costi Francia e Italia chiederanno il co-finanziamento all’Europa”. Lo ha detto ieri in Parlamento.

Il Comune cerca un palazzo unico (senza costruirne uno nuovo)

palazzo civicoServe un edificio adatto allo scopo, che non necessiti di eccessive ristrutturazioni. Si parla con una certa insistenza dello stabile  di corso Ferrucci, ex Fiat

 

Non si arriverà a tanto. No, il Comune non costruirà come la Regione, un suo grattacielo in cui raccogliere tutti gli uffici e i dipendenti. Ma un minimo di razionalizzazione dei costi è necessaria, in questo clima di crisi nera. E così l’intento di Palazzo Civico è quello di vendere almeno due dei propri palazzi trasferendo  circa 1.500 degi 12mila mila dipendenti municipali in un unico edificio comunale, non ancora meglio identificato.

 

Il Comune ha avviato una «call» pubblica e a partire dai prossimi giorni cercherà sul mercato immobiliare torinese  un palazzo adatto allo scopo, che non necessiti di eccessive ristrutturazioni. Si parla con una certa insistenza dello stabile  di corso Ferrucci, ex Fiat, attualmente di proprietà di Beni Stabili. La Città intende vendere ai privati l’ex Curia Maxima, via Corte d’Appello 10-12,  i palazzia di via San Francesco da Paola 3, via Bazzi 4, piazza San Giovanni 5, piazza IV marzo e piazza Palazzo di Città 7. Tutti edifici prestigiosi in cui trovano sedi principalmente gli  assessorati. Ma i costi di gestione sono diventati davvero proibitivi.

 

Quindi, poichè costruire da zero sarebbe molto più costoso che utilizzare strutture già esistenti Palazzo Civico vorrebbe realizzare il piano nel giro di poco tempo, considerando anche la prossima riforma delle circoscrizioni che dovrebbe portarle da dieci a sei. Con conseguente razionalizzazione degli uffici. 

 

(Foto: il Torinese)

Preso a pugni un altro conducente Gtt

TRAM GMADREQuesta volta è stato un italiano di 37 anni, con numerosi precedenti a suo carico, ad aggredire il conducente di un bus della linea 74

 

Ennesima aggressione al personale di Gtt a Torino. Questa volta è stato un italiano di 37 anni, con numerosi precedenti a suo carico, a prendere a pugni il conducente di un bus della linea 74, bloccando così la corsa. L’uomo è stato arrestato dalla polizia. L’aggressione è avvenuta  ieri pomeriggio in corso Orbassano. L’uomo ha colpito il conducente e poi ha incominciato a  dare calci e pugni  contro il mezzo. Lo hanno bloccato  gli agenti di una volante chiamati dal personale  Gtt.

 

(Foto: il Torinese)

Gratis sul metrò con la tessera del morto

metro genteScoperti circa 13mila abbonamenti gratuiti intestati ad altrettanti defunti

 

Le tessere davano il diritto di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici. Erano 13 mila ma non appartenevano a chi ne era in possesso: erano intestate a persone ormai decedute. A tale cifra ammontano gli abbonamenti dei defunti,  denunciati dalla Gtt perchè – misteriosamente – continuavano a essere usati non si sa ancora da chi (se non per 11 casi individuati) che  evitavano di pagare il biglietto sulla metropolitana, sui bus o sul tram. La procura di Torino ha aperto un’inchiesta sul caso dopo due esposti presentati dai responsabili Gtt che si erano insospettiti. Per ora sono stati indagati gli 11 soggetti scoperti. Facendo un controllo interno  la Gtt ha rscoperto anche l’uso di altre mille  tessere circa, risultate appartenere a cittadini che ormai vivono fuori dalla Regione Piemonte.

 

(Foto: il Torinese)