Azioni di cooperazione nei Paesi d’origine
Mentre il Governo stabilisce che le procedure d’asilo per chi ne fa richiesta debbano essere più celeri, la Giunta regionale annuncia che “a poco più di trenta mesi di distanza dall’insediamento della Giunta regionale del Piemonte presieduta da Sergio Chiamparino la gestione dell’accoglienza profughi in Piemonte e in Italia è gradualmente cambiata” con il lavoro coordinato tra Governo, Regioni, Prefetture, Comuni e operatori/trici del settore “il sistema si sta a piccoli passi trasformando da emergenziale a strutturale”.
La Regione Piemonte in questi anni ha intrapreso un percorso grazie al quale “è stato possibile costruire politiche volte ad affrontare l’accoglienza con un approccio di sistema. Un processo che ha messo al centro gli operatori e le operatrici delle numerose organizzazioni del privato sociale che, oltre al cibo e
a un tetto, provvedono ogni giorno alla formazione civico linguistica, alla definizione di un percorso di inserimento socio lavorativo, che possa anche prevedere l’avviamento al lavoro dei migranti”.
«I progetti messi in campo hanno l’obiettivo di rendere strutturale il sistema dell’accoglienza in Piemonte. Con il progetto VE.S.T.A per esempio abbiamo l’ambizione di migliorare i servizi pubblici che si relazionano con la popolazione straniera formando e aggiornando gli operator e le operattrici sulle diverse normative. Il progetto Petrarca, giunto alla sue quinta edizione, si occupa di realizzare un piano regionale per la formazione civico linguistica dei cittadini/e di Paesi
Terzi. Non solo dunque accoglienza intesa in senso stretto, ma anche percorsi di inclusione e informazione volta a prevenire possibili discriminazioni anche tramite il progetto “Piemonte contro le discriminazioni”» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte.
«Regione Piemonte ha anche firmato un protocollo di collaborazione con i cinque Centri Servizi per il Volontariato piemontesi. L’obiettivo è di approfondire la conoscenza del livello di partecipazione
attiva alla vita sociale e civile degli stranieri/e e attivare processi di inclusione attraverso lo svolgimento di attività di volontariato che consentano allo straniero/a di acquisire e svolgere un ruolo attivo e partecipe» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte che poi ha concluso dicendo – «Dobbiamo anche comprendere le ragioni che spingono i cittadini stranieri a migrare. La Costa d’Avorio per esempio è la seconda nazione in questo periodo dalla quale provengono il maggior numero di migranti. La nostra amministrazione regionale ha attivato un progetto insieme al Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle economie locali sostenendo politiche pubbliche rivolte ai giovani ivoriani e senegalesi».
No al blocco indiscriminato dei veicoli diesel Euro 3 ed Euro 4, che verrà effettuato solo nel caso i dati del Pm10 oltrepassino i limiti per sette giorni consecutivi
giornalieri, consumando così in appena un mese i due terzi del “bonus annuale” di 35 giornate previsto per legge. Allarmanti anche il valore medio di 82 mg/mc e il picco registrato il 9 gennaio di 151 mg/mc, a fronte dei 50 mg/mc di media giornaliera consentiti e dei 20 mg/mc indicati dall’OMS come riferimento per la tutela della salute pubblica. Confrontando questi valori con quelli registrati negli ultimi anni è evidente l’inversione di tendenza: nel 2014 i superamenti erano 23, 10 nel 2015 e 20 nel 2016, il valore medio si attestava invece a 67 mg/mc nel 2014, 57 mg/mc nel 2015 e 69 mg/mc nel 2016. In netta crescita anche le polveri PM2.5 misurate dalla stazione di piazza Rebaudengo che nel giro di 4 anni passano da 30 mg/mc a 70 mg/mc.
a gran parte delle città della nostra regione i due terzi del bonus annuale dei 35 giorni previsto per le PM10, con valori superiori anche di due o tre volte ai limiti di legge, tutto ciò con pesanti conseguenze sulla salute pubblica”, afferma Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. I valori registrati non fanno altro che confermare l’urgenza di importanti politiche antismog su cui Regione e Comuni non possono più prendere tempo. Il blocco generalizzato dei diesel Euro3, già adottato dall’Emilia Romagna, non è più rinviabile e deve essere solo il primo di una serie di provvedimenti che puntino ad una forte riduzione del traffico privato nei centri urbani, che vada oltre le categorie d’omologazione delle auto, e che sappia offrire alternative competitive nel trasporto pubblico e nella mobilità non motorizzata. Una strada segnata, intrapresa da gran parte delle città europee che si sono poste l’obiettivo di liberare le città dalle automobili”.
delle soluzioni possibili per gli spostamenti dei cittadini. Oggi il Piemonte continua ad avere invece il record di auto per numero di abitanti: il tasso di motorizzazione arriva a 62 auto ogni 100 abitanti a Torino o ai 69 di Cuneo e Biella, contro le 25 auto ogni 100 abitanti di Amsterdam e Parigi o le 31 di Londra”. Per l’associazione ambientalista occorre ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici e moltiplicare le zone 30, in cui imporre il limite di velocità massimo di 30 km/h. Centri urbani completamente sicuri e rinnovati, in grado di tornare a respirare anche grazie alla creazione di nuovi spazi verdi e alla piantumazione di nuovi alberi in città, nelle vie del centro e delle periferie, ma anche sugli edifici e sui tetti perché le alberate svolgono un’altra funzione importante: riparano gli edifici dal calore e dal freddo con un risparmio stimato del 10% dell’energia necessaria per regolare la temperatura di un edificio e quindi di emissioni. Tutte misure che per Legambiente devono essere portate avanti dai Comuni e trovare spazio nel nuovo Piano antismog regionale promesso dall’assessore all’Ambiente Valmaggia per la prossima primavera.
Dopo quattro anni per i 700 lavoratori delle Presse dello stabilimento Fca di Mirafiori il prossimo 20 febbraio finirà la cassa integrazione straordinaria
iscritti un nuova cassa integrazione ordinaria che interesserà Mirafiori dal 6 marzo al 9 aprile 2017. E ‘ il terzo mese consecutivo in cui viene programmata la cassa integrazione, cosa che non avveniva dal 2014. I sindacati avevano festeggiato per i quattro giorni consecutivi di lavoro dovuti alla crescita delle ordinazioni di Alfa Romeo MiTo , ma ora dicono che la situazione è contraddittoria: ai miglioramenti si alternano situazioni preoccupanti. Sono dunque indispensabili investimenti e la produzione di un nuovo veicolo a Mirafiori. potrebbe essere il Suv full size di Alfa Romeo a partire dal 2018.
La vicenda del cosiddetto Suk, il mercato del libero scambio aveva suscitato polemiche da parte dei cittadini e delle forze politiche nel Consiglio della Città Metropolitana.
recepirà le osservazioni espresse da tutti gli interlocutori. “L’obiettivo della Città – si legge in una nota di Palazzo Civico – è quello di trovare la formula corretta che permetta di gestire nel migliore dei modi l’attività del mercato. Per questa ragione stiamo lavorando, a tappe forzate, per recepire le proposte scaturite dagli incontri con le cittadine e i cittadini, con le
sukoperatrici e gli operatori e dall’analisi svolta dagli uffici comunali”, dichiara Marco Giusta, assessore alle Pari opportunità, sottolineando che “con il nuovo regolamento si intendono assicurare regole chiare e condivise e massima attenzione alla legalità”.
Secondo i dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro relativi al primo trimestre 2017, per le imprese piemontesi dell’industria e dei servizi si prevedono 44.100 nuovi contratti
Saranno 30 i milioni in più di cui la Città dovrà farsi carico. Parola della sindaca di Torino, Chiara Appendino
mettere a fuoco le misure dei piani, in modo da creare una visione comune in uno scenario condizionato dal vincolo orografico della Pianura padana”. Per quanto riguarda il Piemonte il Piano sulla qualità dell’aria è in fase di Valutazione ambientale strategica. Dopo toccherà all’analisi in Conferenza regionale per l’ambiente, all’adozione da parte della Giunta e all’ esame in Consiglio regionale. Valmaggia punta all’approvazione nei prossimi mesi, per un’operatività entro l’estate. Per il ministro dell’Ambiente “la qualità dell’aria nel bacino padano negli ultimi anni è migliorata, ma la situazione resta critica e dobbiamo fare ancora di più. Nel 2016 il ministero ha investito oltre 100 milioni di euro, cui vanno sommate le singole azioni delle Regioni per la limitazione delle polveri sottili. Oggi abbiamo anche un tavolo di coordinamento fra le varie Regioni, che contribuirà a migliorare ancora di più la situazione. Per migliorare la situazione a maggio-giugno entrerà in vigore un decreto che prevede una maggior attenzione al tipo di caldaie che sono installate. Chi cambierà il riscaldamento secondo i criteri del decreto potrà arrivare a ottenere un contributo fino al 65% della spesa”.
Ci sarebbero alcune “criticità” nel rendiconto del Comune di Torino dell’anno 2014, con la giunta di centrosinistra di Piero Fassino in carica.
comunale al Bilancio, Sergio Rolando, il quale sostiene di essere fin dall’inizio della nuov amministrazione al lavoro per sistemare i “danni” fatti prima dell’era pentastellare. Nelle 37 pagine della relazione della Corte dei Conti si punta il dito in particolare sulla mancata restituzione dell’anticipazione di cassa a fine anno per oltre il 5% delle entrate correnti e sul volume dei residui passivi del titolo I superiori al 40% degli impegni della medesima spesa”. Per i giudici contabili sarebbe inadeguato anche il piano di razionalizzazione delle società partecipate. Sotto osservazione, poi, anche i
mutui sottoscritti da Gtt e Infrato per acquistare le motrici della linea tramviaria 4 e per la metropolitana. Secondo Rolando la Corte dei Conti confermerebbe, scrive l’Ansa “quanto la nostra amministrazione sostiene dal giorno del suo insediamento. Il bilancio previsionale che stiamo preparando dovrà quindi tenere conto di questi rilievi, che sulle casse comunali incideranno per il 2017 per più di 40 milioni di euro aggiuntivi sulla spesa corrente”.