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L’albero luminoso in piazza Castello inaugura il “Natale coi fiocchi”

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Il Presepe di Lele Luzzati, altra tradizione delle festività natalizie sotto la Mole, verrà invece inaugurato sabato 6 dicembre

 

Albero di Natale gigante,  alto ben 18 metri, in piazza Castello, proprio di fianco al Calendario dell’Avvento (allestito accanto a Palazzo Madama) di cui è stata inaugurata la prima casella, da parte dei Vigili del Fuoco, come da tradizione. L’artista Andrea Fidelio si è esibito in una performance di giocoleria: ha così dato il via al  13/o Festival Internazionale di Strada. Il Presepe di Lele Luzzati, altra tradizione delle festività natalizie sotto la Mole, verrà invece inaugurato sabato 6 dicembre. Tra le numerose iniziative di ‘Natale coi fiocchi’  è da segnalare la pista di pattinaggio, oltre a numerosi concerti, spettacoli e manifestazioni sportive.

 

(Foto: Turismo Torino e Provincia)

Pioggia senza fine, il Po allaga i Murazzi

po888po444po666po690po638Il Grande Fiume è già esondato anche nelle campagne

 

Nella notte la furia del Po ha allagato i Murazzi a Torino. Il livello dell’acqua desta preoccupazione non solo in città ma in tutto il territorio. Il fiume è già esondato in alcune zone di campagna come Revello, Cardé e Villafranca Piemonte, dove ha trascinato con sè la zattera del presepe galleggiante. E l’onda di piena dura 48 ore.  Le banchine dei Murazzi sono già state invase dall’acqua che è almeno tre metri sopra il livello di attenzione. Le previsioni non promettono nulla di buono. Per gli aggiornamenti, la rubrica METEO in homepage.

 

(Fotoservizio: il Torinese)po965po257po135po222

Dicembre caldo, Cisl e Alenia scendono in piazza contro il governo

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“La macchina pubblica va riformata a fondo, ma per farlo servono politiche serie, non bastano gli annunci e gli spot”

 

Autunno caldo anche a Torino e provincia. Sciopero di due ore, oggi, dalle 7.30 alle 9.30,  nello stabilimento torinese di Thales Alenia Space in strada antica di Collegno. La serrata è indetta da a Fiom-Cgil.  “Le iniziative di lotta – spiega il sindacato all’Ansa – si sono rese necessarie per la totale mancanza di finanziamenti all’Agenzia Spaziale Italiana per l’anno 2015 nell’attuale Legge di Stabilità. Ancora una volta il governo dimostra poca attenzione e capacità di programmazione per i settori industriali strategici per il Paese”.

 

Ma scendono in piazza anche i lavoratori di scuola e pubblico impiego per lo sciopero nazionale proclamato dalla Cisl.  In piazza palazzo di Città, di fronte al Municipio, è organizzato un presidio dalle 10 alle 13. I lavoratori chiedono il rinnovo del contratto nazionale scaduto da ormai 6 anni, alla luce anche dell’infruttuoso incontro col Governo del 17 novembre scorso.

 

I lavoratori denunciano “l’inefficienza organizzativa della pubblica amministrazione, gli sprechi nella gestione affiancati a tagli senza criterio, la mancanza di innovazione e di qualità, che meritano i cittadini ma anche chi nel settore pubblico lavora. La macchina pubblica va riformata a fondo, ma per farlo servono politiche serie, non bastano gli annunci e gli spot del Governo”.

 

Cala il sipario sul 32° Tff: è record di spettatori

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tff33Si è chiuso ieri sera con un grande successo di pubblico e il premio della giuria Torno 32, presieduta dal regista Ferzan Ozpetek, che va a “Mange tes Morts” di Jean-Charles Hue

 

Un’edizione che conferma anche quest’anno ottimi risultati, spiega Emanuela Martini, Direttore del TFF32, benché le sale quest’anno scarseggiassero a causa del taglio di ben 200,000 euro di cui si è reso noto solo negli ultimi mesi e che ha costretto i vertici del festival a lasciare fuori dal circuito delle sale il cinema Lux, poiché il programma era già stato completato. Il cinema Massimo e il Reposi, con il Classico destinato alle proiezioni per la stampa, hanno fatto del loro meglio, ma era impossibile evitare le lunghe code che si sono puntualmente verificate nel primo weekend di proiezioni, così come anche durante la settimana. Un successo, conferma Martini, dato anche dal fatto che la percentuale di accrediti stampa e professionali sia aumentata del 5 %, di certo si prenderanno provvedimenti per il prossimo anno, per non lasciare a bocca asciutta il pubblico che ha tentato invano di entrare ad alcune proiezioni. 

 

Un grande traguardo anche quest’anno sui cui si dovrà riflettere e lavorare per l’edizione 2015, Alberto Barbera, direttore del Museo Nazionale del Cinema, si è già sbilanciato, spiegando che il prossimo anno aumenteranno le sale, ma si ridurrà il programma. Insomma, si preannunciano altri tempi di magra, ma almeno per il 2015 il festival è salvo. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il TFF è per Torino una grande occasione di visibilità oltre che di turismo e c’è da sperare che con Expo 2015 e l’edizione TFF33 che si svolgerà dal 20 al 28 novembre 2015 i numeri non possano che incrementarsi.

 

Un festival di ottimi film più che di divi e glamour, come si è detto nei giorni scorsi, che i media nazionali hanno erroneamente snobbato, ma che ha dalla sua la capacità di attrarre nomi importanti come Argento che ha presentato la copia restaurata di “Profonfo Rosso” per celebrare i quarant’anni della pellicola, oltre che a Bruno Bozzetto che ha ricevuto il Premio Prolo, e poi Temple, Bier, Placido, Ozpetek. Non ultimo Virzì che ha allietato il pubblico con il sold out delle proiezioni della sezione da lui curata, “Diritti & Rovesci” di cui il film documentario di Costanza Quatriglio, “Triangle” ha ricevuto il premio Cipputi. Grande rivelazione con tripudio di premi “For some Inexplicable Reason” dell’ungherese Gabor Reisz che racconta le vicissitudini di un bamboccione ungherese alle prese con l’età adulta. Il film è stato apprezzato dal pubblico, aggiudicandosi un premio, oltre che il premio speciale della giuria e quello della scuola Holden, della Fondazione Sandretto, nonché il premio Achille Valdata. 

 

Un premio speciale va a Emanuela Martini che ha diretto molto bene il festival con un programma in cui quest’anno spiccavano molti horror e una retrospettiva per il secondo anno dedicata alla New Hollywood che ha registrato, come già l’anno scorso, il pienone. Non resta che attendere il prossimo anno per scoprire chi sarà il nuovo Guest Director che a detta della Martini, questa volta, sarà straniero.  

 

(Foto: il Torinese)

 

Cristina Colet

Caffarel vince il gianduiotto d’oro di Cioccolatò

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CIOCCO2A sceglierla una commissione di cui fanno parte Ascom, Cna, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani, che ha così premiato l’azienda produttrice del gianduiotto dalla carta griffata Nespolo

 

E’ stata la Caffarel ad aggiudicarsi  il ‘Gianduiotto Award 2014’ assegnato in chiusura di  Cioccolatò, la rassegna dolciaria in piazza san Carlo. Il premio viene assegnato dalla Città  di Torino in collaborazione con Regione, Provincia e Unioncamere. Il riconoscimento va ogni anno all’impresa locale che si è particolarmente distinta nella valorizzazione e promozione della tradizione cioccolatiera torinese. A sceglierla una commissione di cui fanno parte Ascom, Cna, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani, che ha così premiato l’azienda produttrice del gianduiotto dalla carta griffata Nespolo.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Da Socrate a Saitta come prenderla con filosofia

socrate

Il filosofo sosteneva che i libri, una volta scomparso l’autore, non potevano difendersi… per cui non ne scrisse mai. Avrà pensato a questa antica saggezza l’assessore che si è visto rimproverare il libello, di una decina d’anni fa, quando dai banchi dell’opposizione attaccava a testa bassa le scelte dell’allora Giunta Ghigo

 

Ci sarà un motivo per cui il filosofo Socrate (nell’immagine), pilastro del pensiero occidentale, non ha lasciato nulla di scritto? Sosteneva che i libri, una volta scomparso l’autore, non potevano difendersi… per cui non ne scrisse mai. Avrà pensato a questa antica saggezza l’assessore Antonio Saitta che, nel corso del dibattito in aula sulla riorganizzazione sanitaria, si è visto anche rimproverare il libello, o “libro bianco”, di una decina d’anni fa, quando dai banchi dell’opposizione attaccava a testa bassa le scelte dell’allora Giunta Ghigo. Ora che ricopre il non facile ruolo di governo, molte scelte un tempo contrastate sono diventate una necessità.

 

Saitta, a differenza di Socrate, è ben vivo e ha saputo rispondere a chi gli muoveva tali contestazioni, riconoscendo con onestà intellettuale che molti errori sono stati fatti anche dal centrosinistra. Del resto, vale a poco ora rinfacciarsi chi ha nominato più primari (pare comunque che la gara la vinca la Giunta Bresso), se la situazione è così drammatica che l’assessore ha dovuto ammettere che, senza interventi, nel 2015 sono a rischio persino gli stipendi di medici e infermieri (o è terrorismo psicologico?).

 

Tutto sommato la Giunta del Chiampa ha passato senza troppi patemi anche gli scogli di sanità e assestamento, i due temi discussi in questa lunga settimana d’aula, destreggiandosi tra Scilla (l’opposizione abbastanza grintosa, sia nella componente centrodestrorsa che in quella pentastellata) e Cariddi (i maldipancia dei piddini). Sono stati questi ultimi, soprattutto per la sanità, a mettere più in difficoltà le scelte della Giunta, con un Nino Boeti che promuove sbrigativamente la riforma ma poi si dilunga molto di più sulle cose che non vanno (tra cui la chiusura delle emodinamiche), con un’Angela Motta che scende in campo in modo deciso per tutelare le eccellenze dell’ospedale di Asti, vittima di congiure ordite in corso Regina, con un vendoliano come Marco Grimaldi  che risponde a muso duro al diktat lanciato a mezzo stampa dal governatore (non c’è più tempo per discutere, game is over) lamentando il mancato coinvolgimento di politica e territori.

 

Non pervenuto, anche questa volta, il contributo di valutazioni del Comune di Torino, ancora impegnato nella grana di dimensioni planetarie per la chiusura o meno di via Roma. Fassino & C hanno ormai abbracciato la tattica dorotea, già evidenziata nel caso delle nozze gay, cioè un “si può fare, ma solo per un certo tratto, solo per certi periodi, solo come sperimentale etc. etc”. Si aggiunga che un’altra questione epocale come l’assegnazione delle arcate dell’ex-Moi ha fatto litigare sindaco e assessore Passoni, e si capirà che a Palazzo di Città non è restato il tempo di occuparsi di bazzecole come le alzate d’ingegno di Saitta.

 

Tornando alla Regione, sull’assestamento di bilancio, l’ostruzionismo ha rallentato non di poco l’approvazione del documento, avvenuta solo dopo una serrata trattativa fuori dall’aula. E sì che di sostanza (cioè di soldi) ce n’è ben poca, per quanto sia comprensibile l’irritazione dell’opposizione: ma come – si sono chiesti i consiglieri di Fi, Lega e M5S – la Giunta ci presenta uno scenario da Apocalisse e poi infila nel documento emendamenti come i fondi per il palazzetto dello sport di Torre Pellice, o quelli per non meglio precisate aziende agroalimentari! Evidentemente, è stata la contestazione mossa alla Giunta, ci sono marchette e marchette, e la maggioranza, per trovare la quadra al proprio interno, ha scelto con malcelata ipocrisia quali gratificare e quali no.

 

Ghinotto

 

Morte sospetta di un 68enne dopo il vaccino

vaccino

L’assessorato regionale alla Sanità comunica che dalle verifiche effettuate sugli archivi vaccinali delle aziende sanitarie regionali e dalle informazioni ricevute dal fornitore risulta che i due lotti di vaccino antinfluenzale Fluad, temporaneamente sospesi dall’uso, non sono presenti in Piemonte

 

Era in cura per problemi cardiovascolari l’uomo di 68 anni morto nel cuneese dopo la somministrazione dell’Agrippal. Si tratta di un vaccino antinfluenzale prodotto dalla Novartis, ma diverso da quello ritirato per le morti sospette in varie località italiane. Vista la psicosi collettiva che si sta creando, il caso è stato segnalato per precauzione dal medico di base della vittima alla Regione Piemonte e all’ autorità giudiziaria. Stanno già indagando i carabinieri del Nas di Torino. Su ordine della procura di Cuneo, hanno acquisito  la documentazione relativa al decesso.

 

Ma dalla Regione arrivano rassicurazioni sulla situazione in Piemonte. L’assessorato regionale alla Sanità comunica che dalle verifiche effettuate sugli archivi vaccinali delle aziende sanitarie regionali e dalle informazioni ricevute dal fornitore risulta che i due lotti di vaccino antinfluenzale Fluad, temporaneamente sospesi dall’uso, non sono presenti in Piemonte. Il vaccino attualmente usato nella nostra regione, denominato Agrippal, è prodotto dalla ditta Novartis ma è differente per formulazione e composizione da quello interessato dai provvedimenti cautelativi dell’Aifa. Pertanto, le attività di vaccinazione antinfluenzale in corso negli studi dei medici di medicina generale e negli ambulatori delle Asl piemontesi proseguono regolarmente.I dati provenienti dal sistema di sorveglianza regionale segnalano che l’attività influenzale in Piemonte è a livello iniziale (1,9 casi per mille abitanti), sotto la soglia di attenzione. La vaccinazione effettuata in questo periodo, quindi, è ancora in grado di conferire adeguata protezione perché il picco epidemico stagionale è atteso in tempi lunghi. 

Arriva Bip, la rivoluzione corre sui binari del tram

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tram ztlbus passeggeriSarà anche una sorta di (benevolo) Grande Fratello che consentirà di mappare gli spostamenti delle persone per razionalizzare le corse dei mezzi pubblici dove ce n’è realmente bisogno

 

Vecchio biglietto del tram addio. Dal primo dicembre i 600 mila piemontesi abbonati al circuito Formula che riguarda tutti i trasporti pubblici regionali dai treni, agli autobus urbani ed extraurbani, fino al bike sharing potranno usare abbonamenti soltanto elettronici.

 

E avranno anche l’obbligo di vidimare il ticket quando salgono e scendono. E’ la nuova rivoluzione dei trasporti, che  consentirà di usare vari mezzi di trasporto, compresi tram e metropolitana, senza differenziare i biglietti. Basterà ricaricare la tessera per rinnovare l’abbonamento.  Un preludio e una prova generale per quando – nei prossimi mesi – sarà abolito il biglietto cartaceo anche per le corse singole su bus e metrò.

 

In tutti i 1.200 punti vendita, nelle 38 biglietterie Trenitalia e presso le 96 macchine self service delle stazioni ferroviarie sarà possibile acquistare e rinnovare la tessera.  In realtà si chiama  Bip, il biglietto integrato, il cui obiettivo sarà definire una tariffa unica a livello piemontese. Nel capoluogo sono già in circolazione oltre 200mila tessere Bip. Il che significa che solo una parte degli abbonati al circuito Formula dovrà in questi ultimi giorni procurarsi la tessera elettronica. 

 

 Per quanto riguarda le corse singole e i biglietti cartacei, dicevamo, il percorso saeà più soft, ad incominciare dalle  concessionarie del trasporto pubblico extraurbano del consorzio ExtraTo. Infine, nel 2016, sarà la volta di Gtt, con autobus, tram e metropolitana. Bip sarà anche una sorta di (benevolo) Grande Fratello che consentirà di mappare gli spostamenti delle persone per razionalizzare le corse dei mezzi pubblici dove ce n’è realmente bisogno. 

 

(Foto: il Torinese)

Il panettone re di Torino per un weekend

PANETTONE

‘Una mole di panettoni’. Dalle 11 alle 19 con ingresso libero

 

Dalla Madonnina alla Mole il Panettone si trasferisce a Torino per due giorni, oggi e domani, Il 29 e 30 novembre a Palazzo Carignano. La sede del primo parlamento italiano si presterà come location per ‘Una mole di panettoni’. Dalle 11 alle 19 con ingresso libero, maestri pasticceri piemontesi e di altre regioni, proporranno panettoni artigianali al prezzo speciale di 20 euro al chilo. E’ prevista anche una gara tra uno chef del Pinerolese ed un pasticcere siciliano delle Madonie.

Allerta temporali, in arrivo pioggia e forti venti

PIOGGIA SAN CARLOQuasi trecento milioni di danni per la precedente ondata d’acqua

 

Nuovi temporali  in vista su Liguria e Piemonte.  Sono previste piogge di forte intensità e  intense raffiche di vento. Si prevedono venti forti da sud-est, anche sulla Sardegna e sulla  Sicilia, con possibili mareggiate . La Protezione civile segnala per le giornate di venerdì e sabato la criticità ‘rossa’ (il più alto di tre livelli) per rischio idrogeologico, ma dovrebbe riguardare esclusivamente  la Liguria.

 

Intanto sono stati calcolati i danni causati in Piemonte dal maltempo delle scorse settimane: la stima e’ di oltre 290 milioni di euro la stima complessiva dei danni causati dal maltempo delle ultime settimane in Piemonte. Gli interventi realizzati e da realizzare sono stati segnalati  dalla Regione Piemonte al dipartimento nazionale di Protezione civile,  contestualmente alla richiesta di stato di calamità naturale. La Regione sta anche predisponendo il dossier contro il dissesto idrogeologico.

 

(Foto: il Torinese)