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Marchionne conferma l'impegno tricolore di Fca e lancia Ferrari in borsa

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marchionne manifestolingoto fiatIntanto Exor, holding del gruppo Agnelli, ha chiuso l’esercizio 2014 con un utile di 323,1 milioni

 

L’impegno di Fca in Italia non cambia: parola di Sergio Marchionne. Bisogna vedere di che impegno si tratta. “L’assemblea di Fca domani sarà in Olanda ma l’impegno del gruppo in Italia non è cambiato. Anzi”. Così l’Ansa riporta le parole dell’ad del gruppo industriale, che ha parlato con i giornalisti al termine dell’assemblea di Cnh Industrial. “Non è cambiato nulla. E’ la prima assemblea fuori dall’Italia, ma anche la prima di Chrysler fuori dagli Usa”.

 

E Marchionne ha voluto anche dare qualche dritta sulla  quotazione in borsa della Ferrari: “Non credo che andremo oltre il 10%. Stiamo ancora valutando”. E ha aggiunto: “il filing sarà depositato nel secondo trimestre e il collocamento avrà luogo nel terzo”. Intanto Exor, holding del gruppo Agnelli, ha chiuso l’esercizio 2014 con un utile di 323,1 milioni. Ad ogni azionista verrà distribuito un dividendo di 0,35 euro – era 0,33 nel 2013 – mentre le previsioni sono di chiusura positiva a livello consolidato e per la capogruppo Exor. I risultati sono stati ratificati a Torino, dal consiglio di amministrazione, presieduto da John Elkann.

 

(Foto: il Torinese)

Taxi in guerra con Uber ma rientra il boicottaggio dell'Ostensione

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taxi6taxi2Venti  tassisti si sono incatenati davanti al monumento del Conte Verde

 

 AGGIORNAMENTO Il sindaco Fassino ha promesso ai tassisti maggiori controlli sui “concorrenti” di Uber. Tanto è bastato per far sospendere il boicottaggio dell’Ostensione della Sindone, minacciato dalle auto bianche.

 

La guerra tra tassisti e Uber assume toni sempre più duri. I titolari delle licenze taxi hanno protestato davanti al Comune di Torino, occupando piazza Palazzo di Città con i propri mezzi, Venti  tassisti si sono incatenati davanti al monumento del Conte Verde. I proprietari delle “auto bianche”, circa 1500 a Torino, chiedono all’amministrazione civica di intervenire per fermare – dichiarano all’Ansa – “chi non è legale”. E arriva la minaccia più eclatante: bloccare l’Ostensione “se non verrà sospesa la app di Ube”. Il sindaco Piero Fassino, ha ricevuto una delegazione per tentare una mediazione.

 

(Foto: il Torinese)

Un commerciante su tre non emette scontrini e il lavoro sommerso aumenta

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Arretra, invece, il fenomeno dei falsi poveri che impiegavano contributi e agevolazioni degli enti pubblici senza averne diritto: si è passati, in un solo anno, da 566 a sole  28 persone segnalate

 

Sarebbero circa uno su tre – ma la tendenza è in lieve discesa – i commmercianti piemontesi che non emettono lo scontrino. Risulta dai controlli effettuati dalla guardia di finanza nel 2014, che hanno stimato una percentuale di mancata emissione del 31,3% su oltre 31mila verifiche. Inoltre aumenta  del 19 per cento il lavoro sommerso in regione. I controlli delle Fiamme Gialle lo scorso anno hanno scoperto 521 lavoratori in nero e 299 irregolari: in tutto 820 infrazioni e 275 datori di lavoro denunciati. I dati del 2013: 490 lavoratori in nero e 197 irregolari, con la denuncia di 262 datori di lavoro.  Arretra, invece, il fenomeno dei falsi poveri che impiegavano contributi e agevolazioni degli enti pubblici senza averne diritto: si è passati, in un solo anno, da 566 a sole  28 persone segnalate. Sono stati recuperati imponibili a tassazione per 2,3 mld di euro  cioè il 43% in più  rispetto all’anno precdente, nel corso di 6.300 controlli a imprese e contribuenti. In totale  735 autori di reati fiscali sono stati individuati e denunciati, di cui 5 arrestati, 391 evasori totali scoperti.

 

 

Lo sport, ecco la nuova "industria" per lo sviluppo economico della città

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VIVICITTA' PARTENZA CORSAGli eventi internazionali portano migliaia di presenze a Torino

 

Sole e clima perfetto per correre in città, e domenica migliaia sono stati i partecipanti alla tredicesima edizione di Tutta Dritta – promossa da Turin marathon – che sono partiti da piazza San Carlo per dirigersi su un percorso rettilineo alla Palazzina di Caccia di Stupinigi di Nichelino.La “classica” sulla distanza dei dieci chilometri, inserita tra gli appuntamenti di Torino Capitale Europea dello Sport 2015, ha attratto, come già negli scorsi anni, corridori appassionati della corsa, famiglie e ragazzi, che amano correre e trascorrere una giornata di sport all’aria aperta in uno scenario davvero incomparabile. “Tutta Dritta – dicono i promotori – si può davvero definire una corsa per tutti. Al via tantissime donne, che quest’anno hanno battuto ogni record di partecipazione (33%), dimostrando che correre al femminile è uno sport sempre più praticato e privilegiato nel raggiungimento della forma fisica e del benessere”.

 

La giornata di sole e il parco del Valentino hanno invogliato in molti a correre anche a Vivicittà, iniziativa della Uisp: 1300 nella competitiva di 12 km e gare giovanili e in 500 alla camminata di 4 km. Sul nastro di partenza i 60 componenti di #TorinoCorre, hanno fatto da cordone alla gara. E all’evento hanno preso parte una decina di cani, la prima a tagliare il traguardo della competitiva Maia di 1 anno e mezzo, premiata  come una star. Sul palco è salita anche la coppia più anziana, 168 anni in due e 59 anni di matrimonio, Leonardo Trave e la consorte Vittoria Fresia arrivati mano nella mano. Lo sport è stato protagonista anche con i mondiali di calcio balilla e l’Ultramaratona. Ed è anche tempo dei Giochi della Gioventù salesiana in onore del bicentenario di don Bosco.

 

Come il turismo, quindi, anche le discipline sportive – soprattutto quest’anno che vede Torino Capitale europea dello sport- rappresentano un volano per lo sviluppo dell’economia. Una recente ricerca  dell’università  dimostra che le presenze più significative negli hotel di Torino sono proprio  i turisti dello sport. E si calcola che la ricaduta sia di 20 milioni di euro. Impressiona poi il dato secondo il quale ben  117 euro finiscono a Torino per ogni euro di sponsorizzazione speso dal Comune.

 

(Foto: Turin Marathon / Uisp)

Sport, cultura e visite al grattacielo: un weekend alla scoperta della città

tamara codagrattacielo nottetulipano 1Una valanga di iscritti per Tuttadritta e Vivicittà. Pienone di visitatori al Museo del Risorgimento e alla mostra di Tamara De Lempicka a Palazzo Chiablese. Code per salire sulla Torre SanPaolo e a Pralormo una giornata a contatto con la natura a Messer Tulipano 

 

Migliaia di torinesi e di turisti in questo fine settimana hanno preso d’assalto la città. Molte le proposte culturali e del tempo libero a disposizione. Soprattutto questa domenica è stata caratterizzata da iniziative sportive come la Tuttadritta (da piazza san Carlo a Stupinigi), Vivicittà al Parco del Valentino,  e i campionati del mondo di calcio balilla, eventi di cui parliamo in servizi appositi in altre rubriche del “Torinese”.  La novità del momento è il grattacielo SanPaolo (c’è chi lo ama e chi lo odia) di Renzo Piano. Nel weekend è rimasto aperto dalle 10 alle 22 per un percorso della durata di circa 40 minuti, partendo dall’atrio centrale che affaccia su Corso Inghilterra 3 fino l’auditorium “sospeso” alla base della torre, e agli ultimi 3 piani del grattacielo, che ospitano la serra bioclimatica con alberi d’alto fusto e specie vegetali della macchia mediterranea, la cui temperatura si regola senza l’ausilio di impianti termici. Dai 166 metri della sommità della torre, raggiungibile in 30 secondi d’ascensore, è possibile ammirare la nuova straordinaria vista sulla città. 

 

E’ una Tamara de Lempicka molto intima e segreta (e molto visitata in questi giorni) quella in mostra a Palazzo Chiablese. Celebra a 360° l’aristocratica artista che visse in due continenti, fu regina del glamour, star del jet set cosmopolita, donna trasgressiva e libera, icona dell’Art Déco. L’allestimento -in seguito sarà all’Hungarian National Gallery di Budapest-  è curato nei minimi dettagli dall’esperta Gioia Mori, che ha dato un taglio inedito, capace di penetrare nei “mondi” più privati della de Lempicka. Un viaggio che, attraverso circa 80 opere, racconta l’arte, le case e i legami con il mondo di  Hollywood e della moda della pittrice: donna perennemente in viaggio, dalla vita piuttosto movimentata, con due mariti, una figlia e molti amanti di entrambi i sessi. Molti i visitatori anche nei musei aperti, in particolare al Museo del Risorgimento.

 

“Modigliani e la Bohème di Parigi” alla GAM di Torino. E’ la mostra dedicata a un genio assoluto che transitò come una meteora nella Parigi di inizio 900 e la cui fama arrivò postuma. Al suo funerale accorsero pittori, poeti, modelle e… mercanti che già fiutavano l’affare. Fu seppellito come un principe, gli amici fecero una colletta per i fiori e donarono il ricavato dei loro quadri alla piccola orfana. La Hebuterne, invece, rimase sul selciato fino al mattino; la raccolse un operaio e fu sepolta in miseria e silenzio, lontana dal suo Modì. Solo 10 anni dopo poté raggiungerlo al Père-Lachaise e la tomba che oggi condividono è l’epitaffio più giusto per la loro storia. Se volete approfondirla, il libro scritto dalla figlia è emozionante, racchiude foto uniche ed una delle frasi più belle mai scritte a un padre: “Perdoniamo -post mortem- agli artisti stravaganze e immoralità perché sono esseri di eccezione, di specie umana diversa”. – Jeanne Modigliani “Modigliani, mio padre” (ed. Abscondita. Carte d’artisti -60-) 

 

Infine Messer Tulipano al Castello di Pralormo: 75 mila tulipani colorati annunciano l’arrivo della primavera, una tappa originale alla scoperta della natura (fino al 3 maggio) e la nuova mostra alla Reggia di Venaria: “Pregare, un’esperienza umana”, hanno invogliato migliaia di turisti ad una gita fuoriporta in un weekend baciato dal sole. 

 

La guerra di Piero e Sergio, novelli Dioscuri a caccia del cinghiale Matteo

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IL GHINOTTO DELLA DOMENICA

Qualcuno ha sottolineato che il malumore di Fassino è dovuto a mancate promozioni ministeriali a cui ambirebbe, resta il fatto che si è registrata una frattura non di maniera tra i massimi esponenti del Pd che, con i sondaggi attorno al 40 % (e con lo sfacelo del centrodestra) si possono permettere anche questo

 

Dopo giorni di Passione, chi si aspettava un quieto rientro alla routine è stato deluso, perché questa è stata la settimana della “guerra di Piero”, ovvero del nostro sindaco cittadino e metropolitano che, aggregando come milite di complemento anche il governatore Chiamparino, è andato all’assalto nientedimeno che di Matteo Renzi. Ebbene sì: chi fu forse il primo sostenitore diessino di peso dell’allora sindaco di Firenze, oggi non si è fatto scrupolo di attaccarlo duramente, dopo che il governo aveva fatto uscire indiscrezioni che indicavano negli enti locali, nuovamente, i predestinati per i 10 miliardi di tagli del documento di economia e finanza (Def). “Dal 2010 ad oggi, tra taglio dei trasferimenti e patto di stabilità, i Comuni hanno già fatto sacrifici per 17 miliardi di euro. Mi pare che altri abbiano contribuito molto meno al risanamento dei conti pubblici”, è stata la secca risposta del Lungo al Matteo nazionale. Il quale, a sua volta, ha maliziosamente ricordato che i problemi di Fassino derivano dallo sforamento del patto di stabilità da parte della Provincia di Torino. Apriti cielo: si è innescato un batti e ribatti di accuse e contraccuse, in cui nessuno voleva restare con il cerino in mano.

 

Che le dichiarazioni bellicose di Fassino siano state un “atto dovuto” – come capo dei sindaci italiani non poteva non reagire a proposte così dure – o che, come qualcuno ha sottolineato, il suo malumore sia stato originato da mancate promozioni ministeriali a cui ambirebbe, resta il fatto che si è registrata una frattura non di maniera tra i massimi esponenti del Pd che, con i sondaggi attorno al 40 % (e con lo sfacelo del centrodestra) si possono permettere anche questo. Alla fine, dopo un lungo incontro dei vertici Anci a Palazzo Chigi, la pace almeno formale sembra ritrovata, anche se la sostanza è rinviata all’autunno quando dai massimi principi si passerà ai dettagli dei sacrifiici da imporre a enti e cittadini. Insomma, sembra che Renzi abbia detto a Piero e Sergio di stare sereni, ma visti i precedenti la cosa è tutt’altro che tranquillizzante. Anche perché, poche ore dopo che il premier aveva negato ogni aumento di tasse è spuntato un nuovo balzello di alcuni euro su tutti i biglietti aerei, che servirebbe a finanziare le città metropolitane.

 

Chi ha fatto un po’ il vaso di coccio è stato il buon Chiampa non tanto per suoi demeriti ma perché le Regioni, dopo la cura delegittimante a cui hanno lavorato in questi anni politici e media a livello nazionale, sono l’anello debole della catena e quindi più facilmente attaccabili. Saranno loro a pagare il conto al posto dei Comuni? “Credo che l’unico settore in cui si possa ancora intervenire sia quello delle partecipate. Ma senza prenderci in giro perché gli effetti non sono immediati”. Così ha, più prudentemente, reagito il Chiampa, non senza ricordare che nel 2014 le Regioni hanno già tagliato 5 miliardi e mezzo, anch’egli facendo riferimento alle mancate riduzioni delle spese statali.Insomma, si è un po’ assistito all’impresa dei Dioscuri, Castore-Piero e Polluce-Sergio – che i torinesi vedono ogni giorno raffigurati nelle statue davanti a Palazzo Reale – per la caccia al cinghiale Calidonio-Matteo, ma in questo momento Ghinotto non ricorda come si sia conclusa l’epica impresa.

 

Per concludere con una facezia, si è preso atto che entro pochi giorni sarà reso noto l’elenco degli immobili della Regione destinati alla vendita e quello delle proprietà da valorizzare. Tra i primi sicuramente l’edificio in piazza Castello, che attualmente ospita la Giunta regionale. Dalla vendita saranno esclusi “beni di rilievo storico, architettonico o paesaggistico, come, ad esempio il parco della Mandria”, ha seriosamente precisato il vicepresidente Reschigna… uno che non ha il senso dell’ironia. Forse perché non ha trovato un venditore alla Totò, in grado di piazzare oltre alla fontana di Trevi anche il parco del marchese Medici del Vascello.

 

Ghinotto

 

(Foto: www.cr.piemonte.it)

Il popolo di Fb: "grattacielo orrendo" ma poi tutti in coda per visitarlo

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grattacielograttacielo notte san paoloVuoi vedere che, tempo qualche giorno, il grattacielo sarà decantato da tutti come una nuova meraviglia di Torino, con i suoi giardini pensili, la sua ecocompatibilità, il suo (imminente) ristorante panoramico?

 

 

Centinaia i commenti postati sulla pagina Facebook del “Torinese”, la stragrande maggioranza dei quali (per non dire la totalità) ha stroncato il nuovo grattacielo di Intesa SanPaolo appena inaugurato. Strana davvero la psicologia delle masse. I giornali parlano di code infinite di visitatori assiepati sui marciapiedi di corso Inghilterra per cercare pazientemente di salire in cima alla torre di Renzo Piano, aperta al pubblico per due giorni, da cui si domina Torino godendo di un paesaggio mozzafiato. Già il clima sembra stia cambiando: vuoi vedere che, tempo qualche giorno, il grattacielo sarà decantato da tutti come una nuova meraviglia di Torino, con i suoi giardini pensili, la sua ecocompatibilità, il suo (imminente) ristorante panoramico? Per il momento ci limitiamo a riportare alcuni dei commenti che i nostri lettori hanno scritto su Fb.

 

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Davide Trevisan Inguardabile!

Guido Fornengo Bastardi tutti in galera
Natascia Ghidella Orrendo… A Torino non serviva un grattacielo, tantomeno così brutto!
Giorgio Ruffinatto Ma chi lo ha voluto e chi lo ha progettato… Cosa penserà a vedere che nemmeno un commento e’ positivo?? Si farà qualche domanda?
È davvero un pugno in un occhio.

Marina Scagliotti In tutte le grandi città stanno costruendo grattacieli… Perché non possono convivere le bellezze artistiche di un tempo e l’arte moderna..?

Silvana Del Negro Per essere di Renzo Piano è davvero orribile sembra una gabbia nn finita !!

Oddone Ballarin uno scempio.
Stefano Caltran bruttissimo !!!! Visto che era il primo potevano farlo con un po di fantasia!!!!
Giuseppe Dimonte Un parallelepipedo di cui potevamo farne a meno…..e più a sud ce n’è un’altro che è ancora peggio (per progettare un parallelepipedo la Bresso ci ha fatto spendere 20.000.000,00 di Euro, solo per pagare il progettista? non si vergogna?).
Giorgio Fasolis A smia al palas dl Enel ad curs regina.
Guido Fornengo E il mercato coperto a porta palazzo ?? un’altra bella schifezza
Marzia Bauducco Davvero di cattivo gusto!
Vilma Spinello Continuo a pensare che sia orribile inutile (salvo il lavoro che ha generato), e rovini l’intero panorama della citta’.
Roberta Godino Brutto, brutto !
Siracusano Sandra È un’oscenita’
Monica Droetto Io lo trovo brutto, brutto, brutto. Con quello che è costato…. Sembra un frigorifero!
Grazia Sosso Stonano in una città barocca, i ns commenti sono purtroppo solo aria fritta.

Dada Ommy Con Torino non c’entra nulla

Donatella Tascheri Anche Milano ha grattacieli più belli, noi non ne sentivamo la necessità.

Tagli ai Comuni, il sindaco soddisfatto dopo l'incontro con Renzi

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“L’Anci ha confermato la volontà di continuare, come è stato in questi mesi, una relazione positiva con il governo per affrontare i temi aperti con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise”

 

Il sindaco Piero Fassino, presidente dell’Anci, è soddisfatto dell’esito dell’incontro romano tra i comuni ed il governo: “Il presidente del Consiglio ci ha detto che il Def non prevede nuovi tagli a carico dei Comuni e che in ogni caso il governo intende discutere con l’Anci a partire da settembre quando sulla base del Def bisognerà redigere la legge di stabilità. Abbiamo preso atto di questo chiarimento importante”. dato uno sguardo alle linee guida del documento di programmazione economica e finanziaria, i sindaci avevano espresso grande preoccupazione nei confronti di possibili nuovi tagli. ” I Comuni hanno già fatto sacrifici per 17 miliardi di euro. Mi pare che altri abbiano contribuito molto meno al risanamento dei conti pubblici, mi riferisco alle amministrazioni centrali dello Stato”, così ieri diceva  Fassino che oggi spiega: ” l’incontro è stato  franco e costruttivo e ha permesso di acquisire elementi di chiarimento. L’Anci ha confermato la volontà di continuare, come è stato in questi mesi, una relazione positiva con il governo per affrontare i temi aperti con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise”. “Si è affrontato il problema delle Città metropolitane – ha aggiunto il presidente Anci – confermiamo l’intesa sottoscritta sul riparto dei tagli, ma abbiamo sottolineato come sia particolarmente oneroso per Roma, Firenze e Napoli. Abbiamo chiesto di ridiscutere non la ridefinizione dell’accordo ma su come ridurre l’impatto di questi tagli” su queste tre città”. Per  quanto riguarda le grandi città il premier Renzi ha confermato l ‘impegno del governo sugli investimenti previsti con la legge di stabilità e con lo sblocca Italia, relativi al completamento delle linee della metropolitana.  “Oggi con il premier Renzi abbiamo affrontato il tema riguardante la selva di vincoli ordinamentali sulla gestione delle nostre città, che riguardano anche le qualifiche del personale. Insomma, tutta una serie di norme che rendono faticosa la gestione delle città”, ha concluso Fassino che incontrerà nuovamente renzi la prossima settimana.

La sicurezza della Sindone garantita anche da un contingente di 200 civich

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Per contrastare eventuali “lupi solitari” del terrorismo internazionale e possibili azioni dimostrative da parte di gruppi anarchici-antagonisti

 

L’allarme lanciato nei giorni scorsi dai servizi segreti italiani riguarda la possibilità di attentati da parte di “lupi solitari” del terrorismo internazionale e possibili azioni dimostrative da parte di gruppi anarchici-antagonisti. L’ostensione della Sindone – insieme con l’Expo milanese e l’anno santo romano – è certamente un evento tale da destare preoccupazioni. Il direttore dell’Aisi (agenzia informazioni e sicurezza interna), Arturo Esposito, ha dichiarato che l’attenzione dell’intelligence è elevata sugli eventi che nei prossimi mesi porteranno in Italia milioni di visitatori. La Prefettura di Torino è già al lavoro per garantire la sicurezza dei pellegrini e dei torinesi. Oltre ai contingenti della Taurinense, che da tempo presidiano gli obiettivi sensibili e alle forze dell’ordine, in occasione della visita che Papa Francesco effettuerà il 20 e 21 giugno a Torino sarà costituita una forza temporanea di circa 200 operatori di Polizia locale di vari Comuni piemontesi.

 

 

Una delibera della Giunta regionale, approvata su proposta dell’assessore alla Polizia locale, Giovanni Maria Ferraris, consentirà al Comando di Polizia locale del Comune di Torino di coordinare e garantire gli interventi che si renderanno necessari sul territorio, in particolar modo quelli relativi alla viabilità ed alla sicurezza. L’intesa ripete le esperienze più che positive già sperimentate in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e dell’80a. Adunata nazionale degli Alpini di Cuneo nel 2007. “Un atto di virtuosa collaborazione tra la Regione e gli enti locali – commenta l’assessore Ferraris – soprattutto considerando che la visita del Santo Padre porterà a Torino milioni di visitatori. Gli operatori del contingente, cui vanno fin da ora il mio apprezzamento per la disponibilità e il mio personale ringraziamento, saranno prevalentemente impiegati per servizi relativi alla polizia stradale ed al controllo delle attività commerciali, garantendo un importante e necessario supporto“.

 

La "pace della Tav" è stata siglata da trenta associazioni e sindacati

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L’appello a tranquillizzare gli animi cercando un dialogo tra le parti è stato infatti sottoscritto da una trentina di rappresentanti di organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e istituzioni locali

 

Il movimento No Tav aveva respinto con sdegno l’invito alla “pacificazione” sullo spinoso tema della Torino-Lione: ma non tutti  in val Susa sono contrari alla proposta lanciata dal dg di Telt -Tunnel Euroalpin Lyon Turin, Mario Virano. L’appello a tranquillizzare gli animi cercando un dialogo tra le parti è stato infatti sottoscritto da una trentina di rappresentanti di organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e istituzioni locali riuniti nella sede della società  che si occupa della costruzione e della gestione dell’ alta velocità ferroviaria. “La Tav è un’opportunità che si concretizza – si legge nel documento firmato – attiviamoci per superare i conflitti e per lo sviluppo del territorio”.

 

(Foto: il Torinese)