PRIMA PAGINA- Pagina 811

Via libera al progetto definitivo della Torino-Lione

notavbs.orgnotav striscioneAi comuni della Vallle di Susa arriveranno 112 milioni di euro di compensazioni. La parte italiana della linea ferroviaria va da Bussoleno al confine. In essa rientra il tunnel di base, la stazione internazionale di Susa e la galleria di collegamento con la ferrovia storica del Frejus

 

Sono 130 gli aggiustamenti da realizzare. Riguardano migliorie per terriitorio e ambiente, la tutela del paesaggio, una maggiore attenzione all’amianto. Ora che sono stati accolti  la Regione può dare il via libera al progetto della Torino – Lione. E’ stato infatti approvata la compatibilità ambientale per la tratta italiana della ferrovia ad alta velocità. 

 

Adesso il Governo potrà dare il via libera all’iter definitivo dell’opera. Ai comuni della Vallle di Susa arriveranno 112 milioni di euro di compensazioni. La parte italiana della linea ferroviaria va da Bussoleno al confine. In essa rientra il tunnel di base, la stazione internazionale di Susa, le opere all’aperto nella pianura di Bussoleno e Susa e la galleria di collegamento con la ferrovia storica del Frejus. Dovranno traslocare gli impianti della scuola di Guida Sicura di Susa, poichè l’area ospiterà il cantiere della stazione internazionale.

 

Intanto, a Ivrea, il sindaco No Tav Sandro Plano, annuncia che la città esce dall’Osservatorio della Torino – Lione, l’organismo governativo guidato da anni da Mario Virano. Il fatto che Plano – che ha vinto le elezioni comunali per soli 8 voti – ha fatto storcere il naso al senatore Pd, lo stesso partito del primo cittadino, Stefano Esposito (notoriamente a favore della linea ferroviaria): “l’altra metà della città da chi è rappresentata?”

Notte bianca, Torino scopre la movida spirituale

salvario nottesinagoga codaLe varie culture e religioni si sono incontrate, grazie alla possibilità offerta a tutti di visitare, dalle 22,30 in poi, la sinagoga, il tempio valdese, la moschea di via Saluzzo e la chiesa ortodossa di santa Croce

 

E’ stata sempre movida, ma dello spirito (per una volta non in senso alcolico). Migliaia di torinesi si sono riversati ieri nelle vie e nelle piazzette di San Salvario per la Notte Bianca organizzata in occasione della rassegna Torino Spiritualità. Le varie culture e religioni si sono incontrate, grazie alla possibilità offerta a tutti di visitare, dalle 22,30 in poi, la sinagoga, il tempio valdese, la moschea di via Saluzzo e la chiesa ortodossa di santa Croce. Sparsi per tutto il quartiere, momenti musicali, di cultura e di spettacolo.

 

Nel corso della giornata hanno avuto grande successo anche gli incontri della kermesse filosofica e culturale. Tutto esaurito per Corrado Augias che ha presentato il suo ultimo libro, “Il lato oscuro del cuore” e per Valeria Parella che, con lo psichiatra Eugenio Borgna ha proposto al Carignano divagazioni scientifiche sulla fragilità dell’anima.

 

Oggi in programma la lezione di Elena Lohewenthal che, al teatro Gobetti alle 10,30 narra l’incontro di Abramo e Sara con il Signore alle querce di Mamre e l’annuncio della loro discendenza, da cui sorgerà il popolo di Israele.

 

Dalle 10 alle 14 al costo di 20 euro, per Mobilità spirituale urbana”, in piazzetta Primo Levi un itinerario alla scoperta dei luoghi religiosi cittadini. Accompagnati da guide esperte – un’antropologa e un sociologo – e accolti dai rappresentanti delle comunità religiose, i partecipanti sono introdotti alla storia dei luoghi, alle culture, alle tradizioni, ai rituali delle comunità che li animano. Dalla sinagoga ebraica alla fraternità monastica diocesana ospitata dalla parrocchia del Sacro Cuore di Maria, dalla sala di preghiera e associazione culturale islamica di via Saluzzo al tempio valdese di corso Vittorio Emanuele II, per concludere il percorso con il pranzo kosher del ristorante Alef.

 

(Foto: il Torinese)

 

Olivetti all’amianto: chiusura indagini per 39, compresi tre De Benedetti

OLIVETTICarlo De Benedetti attraverso il proprio portavoce “ribadisce con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati”

 

L’inchiesta sulle morti per amianto alla Olivett è sfociata nell’avviso di chiusura indagini inviato in queste ore a 39 indagati dalla procura della repubblica di Ivrea.  Il procedimento è per omicidio colposo.

 

Tra le persone interessate anche i nomi eccellenti di Carlo, Franco e Rodolfo De Benedetti e Corrado Passera. Carlo De Benedetti attraverso il proprio portavoce “ribadisce con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati e attende con fiducia le prossime fasi del procedimento”.

 

iI pm ipotizzano che ci siano  stati troppi ritardi nella prevenzione delle malattie professionali da parte dei responsabili dell’azienda e delle società collegate. I magistrati hanno evidenziato nelle carte dell’inchiesta che l’Olivetti creò nel 1974 una Commissione permanente sull’ambiente, ma che il rischio legato all’amianto fu rilevato soltanto anni dopo.

 

 

 

Stile Torino, la cultura europea viaggia su Fiat 500

 I 28 dignitari ieri sono arrivati tutti alla Reggia a bordo di  500L. E’ stata Fiat-Chrysler, o quel che di essa rimane a Torino,  a rendere disponibile la flotta di auto utilizzate per le delegazioni

 

venaria fonatna

Quasi tutti i ministri della Cultura dei 28 Paesi che hanno partecipato al vertice alla Reggia di Venaria, escluso forse il “cugino d’oltralpe” francese, il quale ben sapeva, con una punta di invidia,  che Versailles venne costruita sul modello della dimora reale alle porte di Torino, sono rimasti favorevolmente impressionati dalla bellezza architettonica della residenza  sabauda.

 

E sono stati affascinati dalla ricchezza storica della città della Mole. Ancora una volta l’immaginario collettivo internazionale che vuole Torino come città industriale è stato sfatato dalla realtà. Saranno state le prelibatezze assaporate al Cambio o le visite ai musei e al settecentesco teatro Carignano, fatto sta che la delegazione straniera – complice il sindaco Piero Fassino nella sua veste di cicerone – porterà con sè un bellissimo ricordo della nostra città.

 

I 28 ministri ieri sono arrivati tutti alla Reggia a bordo di  500L. E’ stata Fiat-Chrysler, o quel che di essa rimane a Torino,  a rendere disponibile la flotta di auto utilizzate per le delegazioni. In tutto 61 veicoli, 40 dei quali sono appunto Fiat 500. Il ministro nostrano Dario Franceschini, è stato condotto sul posto proprio su una di queste vetture Turin style. “La cultura può produrre crescita e lavoro. E Torino, che da capitale industriale è diventata capitale culturale d’Italia, è il simbolo di come questo può accadere”: Le parole del commissario europeo per la Cultura, Androulla Vassiliou, sintetizzano il significato del summit.

 

“Questa conferenza – ha aggiunto – è per le generazioni future, perché l’investimento in cultura produce crescita”. E dopo la Notte Blu, che ha visto l’apertura fino a mezzanotte di 20 musei e il convegno degli enti culturali italiani presso il campus Einaudi dell’Università, la settimana culturale prosegue con la mostra dell’artista pop di fama mondiale Roy Liechtenstein alla Gam e la Notte Bianca di sabato a san Salvario, nell’ambito di Torino Spiritualità. Non c’è che dire, davvero una gran bella prova generale per i prossimi grandi eventi: l’ostensione, il bicentenario di don Bosco, l’Expo e Torino capitale europea dello sport.

 

Torino Capitale, la cultura piace a ministri e cittadini

euro cultura 3 “La cultura può produrre crescita e lavoro. E Torino, che da capitale industriale è diventata capitale culturale d’Italia, è il simbolo di come questo può accadere”. Parole del commissario europeo per la Cultura, Androulla Vassiliou. Franceschini accoglie la proposta di Fassino: l’autoritratto di Leonardo esposto per Expo 2015

 

Nel primo giorno di Torino Capitale della Cultura, non è mancato neppure il flash mob: al Prix Italia gli ottanta musicisti dell’Orchestra Sinfonica della Rai, diretti da Juraj Valcuha, sono scesi in strada per lanciare un  ‘messaggio in bottiglia’ ai ministri europei, per sottolineare l’importanza della musica e la difesa di un “bene culturale” prezioso come quello delle Orchestre.

 

Uno dei tanti momenti dedicati alla settimana europea, inaugurata con la Notte Blu che – oltre all’illuminazione in tinta dei principali monumenti cittadini – ha visto l’apertura fino alle 20 di una ventina di musei, presi d’assalto da migliaia di cittadini e turisti. Turismo Torino ha predisposto per l’occasione un pacchetto per le delegazioni, con guide,  materiale di promozione della città, oltre a una card per tutti i musei.

 

D’altra parte:  “La cultura può produrre crescita e lavoro. E Torino, che da capitale industriale è diventata capitale culturale d’Italia, è il simbolo di come questo può accadere”. Parole del commissario europeo per la Cultura, Androulla Vassiliou, in apertura del vertice europeo che ieri e oggi riunisce alla Reggia di Venaria i 28 ministri della Cultura. “Questa conferenza – ha spiegato – è per le generazioni future, perché l’investimento in cultura produce crescita”.

 

Ieri si è anche aperta  la conferenza internazionale «Patrimonio culturale come bene comune: verso nuovi modelli di governance partecipativa per il patrimonio culturale del terzo millennio»,  nell’Orangerie della residenza sabauda. Poi appuntamento al Teatro Carignano, per lo spettacolo «Circa» promosso dallo Stabile, e la cena di gala al Del Cambio, riservata ai  28 ministri.

 

Il  ministro nostrano Dario Franceschini, giunto ieri, ha visitato alla Gam in anteprima la mostra dedicata a Roy Liechtenstein e  ha partecipato alla Notte Blu, con una guida turistica d’eccellenza: il sindaco Piero Fassino (nella foto Gam). Il titolare della Cultura ha accolto positivamente la proposta del primo cittadino: esporre la Sanguigna, il celebre autoritratto di Leonardo da Vinci conservato alla Biblioteca Sabauda, in occasione di Expo 2015.

 

Infine, una curiosità. Da ieri i neonati dell’ospedale Sant’Anna ottengono un passaporto di “cittadini della cultura” che consente ai genitori di entrare  gratis per un anno al Museo di palazzo Madama. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, promuove il progetto. Può addirittura “diventare un progetto europeo” ha detto il presidente della Commissione Cultura dell’Ue, Silvia Costa. E il sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu è convinta che si tratti di un modo intelligente per educare le famiglie a conoscere i beni culturali.

L’Europa a Torino, vertice alla Reggia e festa in città

VENARIA FONTANEmole blu2Venerdì sarà la volta della Notte dei Ricercatori. Sabato, a San Salvario, della Notte bianca della Spiritualità. E alla Gam, sempre sabato, l’inaugurazione dell’importante mostra dell’artista pop Roy Liechtenstein

 

Il rapporto “L’arte di produrre arte”, realizzato dall’economista Pietro Valentino per Civita e Fondazione Roma, indica che negli ultimi due anni a Torino il comparto della cultura (arte, editoria ,comunicazione) ha perso 2195 occupati su 15386, a Roma 3600 su 58mila, a Firenze 1544 su 7685. E’ un paradosso legato ai tempi della crisi, ma non ci si deve scoraggiare perchè molti indicatori affermano che la cultura e il turismo ad essa legato sono un importante volano per la crescita economica.

 

Cultura è la parola d’ordine della due giorni che inizia oggi alla Reggia di Venaria: protagonisti i ministri delle politiche culturali di 28 Paesi europei. Il summit si svolgerà domani nella Galleria di Diana, ma le delegazioni, circa 250 persone tra dignitari, giornalisti e staff, sono in città già da ieri. La maggior parte ha preso psoto all’hotel Principi di Piemonte. Già oggi alla Venaria si tiene la conferenza internazionale “Patrimonio culturale come bene comune”, che proseguirà anche domani in parallelo con il vertice. I ministri avranno anche qualche momento di svago: al teatro carignano assisteranno allo spettacolo teatrale “Circa” e si delizieranno con i cibi del Cambio.

 

Sempre nella storica piazza potranno ammirare il pallone aerostatico che la Compagnia di Sanpaolo ha fatto ancorare per testimoniare i propri interventi per il recupero delle opere architettoniche del luogo. I monumenti della città saranno illuminati di blu, colore della bandiera europea e 20 musei (alcuni saranno visitati dai ministri, compreso Dario Franceschini, in arrivo oggi) resteranno aperti anche di sera, gratuitamente, dalle 18 alle 24, in occasione della Notte Blu. Guida di eccezione il sindaco Piero Fassino, che porterà Franceschini in visita al Polo Reale e forse anche alla Gam.

 

Il sindaco auspica che ogni anno a Venaria si possa ospitare un capolavoro artistico per valorizzare l’offerta culturale della reggia e di Torino. Ma la due giorni, in realtà, è una settimana intera: venerdì sarà la volta della Notte dei Ricercatori e sabato, a San Salvario, della Notte bianca della Spiritualità. E alla Gam, sempre sabato, l’inaugurazione dell’imporatnte mostra dell’artista pop Roy Liechtenstein.

Tutto pronto per la “Città delle città”, superpoteri a Fassino

Torino4C’è chi giura che si tratterà di un nuovo carrozzone e chi sostiene che il nuovo ente sarà funzionale e a costi ridottissimi. Fatto sta che la defunta Provincia lascerà il posto alla Città metropolitana. E poi chi vivrà vedrà

 

Sono tre in tutto le liste per eleggere il nuovo Consiglio metropolitano di Torino. Un listone di 18 candidati si riferisce all’area Pd, Ncd e Forza Italia. Lista autonoma per la Lega Nord che si presenta con la ‘Lista civica alternativa’, con 11 candidati, altrettanti per il Movimento 5 stelle. L’ ammissibilità dei candidati, sarà verificata entro mercoledì, mentre si terrà venerdì il sorteggio dell’ordine delle liste sui manifesti.

 

C’è chi giura che si tratterà di un nuovo carrozzone e chi, invece, sostiene che il nuovo ente pubblico sarà funzionale e a costi ridottissimi. Fatto sta che la defunta Provincia lascerà tra pochi mesi il posto alla nuova Città metropolitana. E poi chi vivrà vedrà.  Il 12 ottobre, infatti, in undici centri della provincia si terranno le elezioni per il consiglio metropolitano. A votare, però, non saranno i cittadini. Si tratta, in questo caso, di elezioni di secondo grado, in cui gli eletti saranno anche elttori. Il diritto di voto spetta a tutti gli amministratori – sindaci e consiglieri comunali del territorio, in tutto 3820 per 315 Comuni – e sarà espresso per eleggere i 18 nuovi consiglieri metropolitani. 



Si voterà a Torino (a Palazzo Cisterna) ma anche nei palazzi municipali di Chieri, Chivasso, Collegno, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivarolo, Settimo Torinese e Susa. L’attuale vicepresidente della Provincia, Alberto Avetta e il sindaco Piero Fassino sono stati i Caronte che hanno traghettato la vecchia amministrazione provinciale in questa fase di transizione.

 

Il sindaco di Torino ricoprirà anche il ruolo di primo cittadino metropolitano. Fassino, insomma, con i suoi colleghi delle altre grandi città (Roma, Milano,Genova, Firenze, Napoli, Venezia, Bologna, Bari e Reggio Calabria) diventerà un supersindaco. I suoi poteri ingloberanno quelli che prima appartenevano alle provincia. Entreà in conflitto con le competenze del governatore Sergio Chiamparino? Tanto per fare qualche esempio, definirà le basi dei piani regolatori, dei piani di sviluppo e territoriale, curerà la programmazione dell’intero hinterland del capoluogo.

 

Certo è che il nuovo ente pubblico non parte proprio alla grande, se si considera il deficit delle casse provinciali da cui dovrà incominciare il proprio percorso. Avetta (che ha sostituito l’ex presidente di Palazzo Cisterna Antonio Saitta, ora alla guida della sanità regionale) ha in più occasioni ricordato che le condizioni necessarie per il varo della Città metropolitana sono tre: un bilancio sano, un percorso condiviso tra le 315 municipalità e l’equilibrio territoriale nel nuovo consiglio metropolitano. Quante di queste saranno soddisfatte?



Qualche dato sulla ex Provincia di Torino:


– una popolazione di oltre 2 milioni e 200.000 abitanti
– oltre 3.000 Km di strade (la gran parte dei quali in montagna e in collina)
– 160 edifici scolastici che ospitano circa 90.000 studenti.
– Le risorse investite nel 2013: 100 milioni di Euro per la formazione professionale, 35 milioni per i trasporti, 10 milioni per le politiche del lavoro, 16 milioni per la manutenzione di strade ed edifici scolastici, 6 milioni per azioni di solidarietà sociale.

Torino Capitale si colora di blu, al via la settimana europea

VENARIA1blu1ponte mole vittorioDi scena anche Torino Spiritualità e il Prix Italia. E il congresso “Italia è cultura” all’Università

 

Complice il Bike Pride, che ha portato in centro città quasi 40 mila ciclo-turisti, ieri, la vigilia della settimana europea è stata molto affollata: tantissimi i visitatori dei musei e delle mostre, come quella su  Roy Lichtenstein,  inaugurata sabato alla Gam, la prima delle iniziative legate all’Expo 2015. I preparativi fervono alla Reggia di Venaria, che sarà il cuore di Torino Capitale della cultura, mercoledì e giovedi di questa settimana, evento torinese clou nell’ambito della presidenza tricolore del semestre europeo. Sono in corso i sopralluoghi per la sicurezza dei 28 ministri della Cultura europei e si stanno allestendo i saloni che ospiteranno il vertice. Ma non si tratterà solo di diplomazie al lavoro. I dignitari di stato avranno modo di visitare anche Torino e di partecipare allo spettacolo Circa, dedicato all’arte circense, di scena al Teatro Carignano.

 

Altro appuntamento di livello che sarà ospitato dalla nostra città, questa volta venerdì e sabato,  all’Università degli Studi, Campus Luigi Einaudi,  il congresso “Italia è cultura”, Conferenza nazionale dell’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane, (AICI) che raccoglie più di cento tra istituzioni e associazioni culturali del nostro paese. Nutrita la partecipazione degli esponenti delle fondazioni e degli istituti culturali aderenti all’AICI. Hanno confermato il loro intervento il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini e il Presidente della Società geografica italiana, Sergio Conti.

 

Durante la Settimana della Cultura si svolgeranno anche Torino Spiritualità e il Prix Italia. La Mole, le piazze e i monumenti storici saranno illuminati di blu  in onore della bandiera europea. Nella Notte blu i musei torinesi resteranno aperti a rotazione fino a mezzanotte. 

 

E mentre Torino si appresta a diventare capitale, una curiosità: oggi a Palazzo Lascaris si terrà un convegno su quando la nostrà città, capitale non fu più. Nel periodo in cui “prima città d’Italia” divenne Firenze nel 1864, prendendo il testimone dalla città della Mole. In quell’occasione in piazza San Carlo ci furono 52 morti tra i cittadini torinesi che si scontrarono con i regi carabinieri, protestando per quello che ritenevano essere uno scippo ai loro danni. Cerchiamo per una volta nella storia di mantenere il ruolo di capitale (della cultura, dell’innovazione…) e non solo per pochi giorni.

 

Nominati, a rischio rottamazione i “nonni” al comando

amiat logoUn modo per favorire il turn-over e il ricambio generazionale. E’ anche vero, però, che in alcuni casi, i personaggi in questione sono figure dotate di esperienza non comune. Pensiamo, ad esempio, a Rolando Picchioni, presidente del Salone del LIbro (incarico peraltro in scadenza tra un anno) e Alberto Vanelli, direttore della Reggia di Venaria

 

Quello che – da che mondo è mondo – è sempre stato un approdo sicuro per politici  più o meno di rango in fase di pensionamento, sodali di sindaci e presidenti di regione, ex dirigenti pubblici di fiducia del politico in auge al momento, rischia ora di trasformarsi in naufragio.

 

Il decreto Madia predisposto dal Governo prevede, infatti, che per tutte queste figure provenienti dalla pubblica amministrazione, una volta raggiunta l’età del pensionamento, non sia possibile ottenere incarichi pubblici se non a titolo gratuito. Un modo per favorire il turn-over e il ricambio generazionale e per evitare che si formino consorterie. Bastasse quello.

 

E’ anche vero, però, che in alcuni casi, i personaggi in questione sono figure di primo piano e dotate di esperienza non comune. Pensiamo, ad esempio, a due soggetti a rischio rottamazione: Rolando Picchioni, presidente del Salone del LIbro (incarico peraltro in scadenza tra un anno) e Alberto Vanelli, direttore della Reggia di Venaria, in pensionamento a dicembre e quindi non più possibile destinatario di incarichi e consulenze pubblici.

 

In particolare nella jungla delle partecipate di Palazzo Civico, circa il 70% delle figure di vertice è ultrasssantenne e pensionato. E’ il caso del presidente di Amiat, Maurizio Magnabosco o di Bruno Torresin, a capo di Trm e (ma qui è in causa la Regione) Bruno Geraci, ex caporedattore Rai e oggi al vertice del Corecom. E poi Giambattista Quirico, appena nominato da Chiamparino, a presidente di Sito. Lo stesso dicasi per il presidente del Museo del Cinema, Ugo Nespolo.

 

Per correre ai ripari il Comune ha già chiesto un parere legale. Ma lo sfoltimento e il rinnovo ai vertici delle aziende pubbliche e parapubbliche è ormai una certezza. E chissà che non sia davvero una novità positiva, al di là delle spesso semplicistiche e demagogiche considerazioni sul ringiovanimento della politica e della pubblica amministrazione.

 

(Foto: il Torinese)

Prove tecniche di Torino Capitale: mostre, musei e Notte Blu

blu1Oggi alla Gam si apre la mostra su Roy Lichtenstein,  prima delle iniziative legate all’Expo 2015. E c’è anche Torino Spiritualità con il Prix Italia. La Mole, le piazze e i monumenti della città saranno illuminati di blu in onore della bandiera europea

 blu2

Mercoledì prossimo 24 settembre la Reggia di Venaria ospiterà il vertice dei ministri della Cultura dell’Unione Europea. Il summit internazionale può davvero rappresentare per il capoluogo piemontese una consacrazione quale città della cultura e del turismo. Tanto più che, nei due giorni successivi, 25 e 26 settembre, all’Università degli Studi di Torino, Campus Luigi Einaudi, si terrà il congresso “Italia è cultura”, Conferenza nazionale dell’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane, (AICI) che raccoglie più di cento tra istituzioni e associazioni culturali del nostro paese.

 

Il presidente dall’AICI, Valdo Spini,  con il Rettore Gianmaria Ajani, rettore dell’Uniniversità che collabora e ospita l’iniziativa.illustra il programma: “è molto ricco – spiega –  I nostri interlocutori saranno il Ministro Dario Franceschini e Piero Fassino nella sua duplice qualità di Sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino come Presidente della Regione Piemonte e Presidente della Conferenza delle Regioni, i parlamentari nazionali Flavia Nardelli e Walter Tocci, la presidente della Commissione Cultura del parlamento Europeo Silvia Costa.  Ci sarà l’ambasciatore Andrea Meloni direttore generale del Sistema paese del Ministero degli Affari Esteri e Giovanna Boda del MIUR Significativa la personale partecipazione di Franco Marini nella sua veste di presidente del Comitato Storico – scientifico degli anniversari di interesse nazionale.(Prima guerra Mondiale e Resistenza). Il Direttore de La Stampa, Mario Calabresi, presiederà la Tavola Rotonda.

 

Nutrita la partecipazione degli esponenti delle fondazioni e degli istituti culturali aderenti all’AICI. Hanno confermato il loro intervento il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini e il Presidente della Società geografica italiana, Sergio Conti. Molto presenti le fondazioni che più curano l’eredità storico-politica del paese come la Sturzo, con Giuseppe Sangiorgi, la Gramsci con Sergio Scamuzzi, la Basso con Giancarlo Monina e così la Gobetti, la Donat Cattin, la Ugo Spirito, la Luigi Einaudi, la Feltrinelli, la Filippo Burzio, la Micheletti e così via. Partecipano anche Fondazioni di Cultura religiosa come la Fondazione Giovanni XXIII con Alberto Melloni e lo stesso Archivio Storico della Tavola valdese. Presenti istituzioni come la ICOM –Italia (International Council of Museums) con il suo presidente Daniele Jalla.

 

 L’obiettivo? Conclude Spini: “Lanciare un segnale forte della presenza delle fondazioni e degli Istituti culturali italiani e del loro ruolo, sia nella valorizzazione della memoria, mettendo a disposizione i nostri patrimoni attraverso il digitale, che nello sviluppo della ricerca e della nostra produzione culturale attualizzando l’identità culturale dell’Italia per la nostra ripresa in ambito europeo ed internazionale.”

 

Altro appuntamento importante: oggi alla Gam viene inaugurata la mostra su Roy Lichtenstein,  prima delle iniziative legate all’Expo 2015. Durante la Settimana della Cultura si svolgeranno anche Torino Spiritualità e il Prix Italia, La Mole, le piazze e i monumenti storici saranno illuminati di blu (nelle foto i preparativi in centro città) in onore della bandiera europea. Nella Notte blu i musei torinesi resteranno aperti a rotazione fino a mezzanotte. 

 

Giorni di festa che preludono il 2015, quando si svolgerà l’Expo e la nostra città sarà capitale dello Sport. Ma poi, che succederà? Le sfide sono grandi e impegnative: la lotta alla disoccupazione, l’impiego adeguato dei fondi strutturali, il ruolo di Torino nei mercati internazionali, il futuro della (ex) Fiat. Godiamoci la festa della settimana europea ma – senza voler essere accusati dal premier di gufismo – rendiamoci conto che il prossimo anno rappresenterà la vera sfida. Tra pochi giorni a Palazzo Lascaris si terrà un convegno sul passaggio della capitale da Torino a Firenze nel 1864. Cerchiamo per una volta nella storia di mantenere il ruolo di capitale (della cultura, dell’innovazione…) e non solo per pochi giorni.

 

(Foto: il Torinese)