di Pier Franco Quaglieni
Iniziano oggi gli esami di Stato, un tempo esami di maturità. Sul sito del ministero un errore di ortografia rende bene lo stato confusionale che regna ai vertici del ministero retto dalla assistente sociale senza laurea Fedeli. Anche Croce, ministro della PI nel 1920, non aveva la laurea,ma era un po’ diverso dalla signora Fedeli

L’esame di Stato,sancito dalla Costituzione, in tutte le sue diverse formulazioni da Sullo,a Berlinguer,da Gelmini a Fedeli ha solo peggiorato la situazione. Si devono promuovere tutti: questo è l’ordine di scuderia. I presidi si sentono chiamati a far sì che nel loro istituto non ci siano bocciati, pensando che questo sia un fiore all’occhiello della scuola loro affidata,mentre la mancanza di selezione rende totalmente inutile l’esame che,in queste condizioni,andrebbe abolito. E induce gli allievi a non studiare adeguatamente perché intanto alla fine verranno promossi.Un esame sempre più facile,se si esclude i tentativo di Gelmini,non andato in porto per la selvaggia opposizione dei sindacati. Fedeli cerca,da sindacalista, di riportare nella casa del PD i professori che non lo votano più. La buona scuola renziana si è rivelata uno slogan. Il danno provocato dal ’68 ha desertificato gli studi,ha infranto le regole,ha introdotto il facilismo,ha sfornato docenti non all’altezza. Un danno che De Felice calcolava in mezzo secolo. Ma era troppo ottimista.Oggi si celebra Don Milani che con il suo libello ha dato alla contestazione una bandiera per colpire università,scuola,professori. Soprattutto quelli della Scuola di Stato che è scuola di tutti. La categoria non è un gan che,forse non è mai stata un gran che,ma aveva un ruolo sociale riconosciuto,quello di professori.Anche il ruolo è stato abolito,adesso sono “a tempo indeterminato”,con un colpo di mano dei sindacati che hanno cancellato gli effetti dei pubblici concorsi effettuati. Oggi alcuni prof. fanno pensare,come diceva un mio amico,più ai profumieri o ai profughi d’Africa, una battuta ingiusta,ma che ha un fondo di verità.
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I giovani in parte sono vittime di docenti sfaticati, privi di preparazione disciplinare e professionale ,demotivati.Essi tengono a bada il gregge,facendolo socializzare. Compito della scuola non è la socializzazione ma quello di istruire. Si è persino parlato di “sapere minimo” come obiettivo,quasi il minimo sindacale. Ma ,se l’esame deve esserci, dev’essere fatto con tutti i crismi. E’ una prova di vita, diceva Giorgio Amendola, molto meno difficile delle prove che i giovani dovranno affrontare nel corso della loro esistenza. Devono abituarsi alle prove. Certo ,ci vuole equilibrio nel giudicare i giovani,ci vuole anche comprensione. Ma il todos caballeros, il tutti promossi è un grave errore. All’Università ci troviamo allievi impreparati, la media è diventata una scuola elementare, il liceo una scuola superiore,l’Università è stata liceizzata. E poi ci si lamenta se l’Università italiana non è competitiva e gli italiani vanno a studiare all’estero. Quelli che possono farlo,ovviamente. I veri sacrificati ,le vere vittime sono i giovani privi di mezzi,i figli della povera gente, che prendono un foglio di carta non spendibile perché non qualificato e devono accontentarsi di mestieri sottopagati e precari. Io ho conosciuto studenti universitari che facevano errori di italiano nello scrivere. E poi,per darsi un tono, nelle Università italiane si vogliono tenere lezioni in inglese. Letteratura francese in inglese,con lettura di Proust,di per sé intraducibile in altre lingue , in inglese.Magari Dante in inglese. Un non senso. In queste condizioni non c’è futuro per i nostri studi. Se si guarda a don Milani e non a Rosario Romeo o a Federico Chabod il futuro continuerà ad essere nero. Ovviamente gli auguri di prammatica ai maturandi vanno fatti. Ma dicendo loro la verità.
Nei primi 5 mesi dell’anno, in Piemonte e Valle d’Aosta, sono in calo le truffe agli anziani e i furti in abitazione
attività quotidiane da parte dei militari, “risorsa fondamentale della Nazione”. Da gennaio a maggio è stato possibile perseguire il 79% dei reati denunciati. Del Sette ha incontrato i comandanti provinciali e di gruppo, i responsabili delle principali articolazioni operative e i carabinieri forestali, oltre a una rappresentanza delle stazioni diffuse capillarmente sul territorio. Poi ha fatto visita ad alcuni reparti, tra cui il 1° Reggimento Carabinieri Piemonte di Moncalieri e le Compagnie Carabinieri di Moncalieri e Mirafiori.
Alla fine la festa di San Giovanni, con tanto di fuochi, si farà. Forse è giusto così, la vita continua. La memoria va alla donna morta nel caos di quel maledetto 3 giugno: “Uniti nel ricordo per Erika”: è questo lo striscione comparso in piazza San Carlo,
passato, è altrettanto vero che possiamo tutti iniziare ora a costruire un nuovo futuro.
Se i carabinieri vengono accerchiati da una cinquantina di giovani che tentano di impedire i controlli a due venditori abusivi di bibite, qualcosa non funziona. E’ accaduto la scorsa notte nella zona dei Murazzi.
“Certe volte il mondo sembra rovesciarsi completamente. – scrive la sindaca sul social – Una Giunta lavora per adottare strumenti che possano far convivere meglio le esigenze di tutti, confrontandosi con ogni parte per mesi, poi succedono episodi come questo. Perché voglio essere molto chiara: i cittadini che, non solo non supportano, ma si rivoltano contro le Forze dell’Ordine che contrastano i venditori abusivi sono un chiaro segnale di inciviltà. Rappresentano un mondo che non è il mio, una Comunità che no
continuare a divertirsi, ci mancherebbe, ma ci sono anche i cittadini che hanno il diritto di riposarsi e i commercianti onesti che non devono subire concorrenza sleale. Purtroppo l’Italia è il Paese in cui spesso la legge si accetta solo quando tutela il proprio interesse particolare, ma non possiamo arrenderci ad un livello così basso. Il rispetto delle regole e delle libertà altrui è la base per una convivenza civile: su questo non è possibile transigere”, aggiunge Appendino.
Conclude la sindaca: “Ciascuno di noi pretende giustamente che le Istituzioni risolvano i problemi ma ci dev’essere chiaro che la differenza la fanno i comportamenti di ognuno di noi. Finché non ce ne renderemo conto, con senso di responsabilità, la nostra Comunità non progredirà mai. Esprimo quindi netta e ferma condanna verso episodi di inciviltà come questo e come quello della scorsa settimana in Piazza Santa Giulia, e ringrazio per il loro lavoro le Forze dell’Ordine, alle quali la Città continuerà a dare tutto il supporto necessario”.
In migliaia hanno preso parte oggi al corteo del ‘Piemonte Pride’ che ha attraversato il centro cittadino. 
straordinario disegnatore e incisore del ‘600, di cui si potranno ammirare una trentina delle più celebri incisioni, rivelatrici dei contatti con la cultura romana, determinanti nell’evoluzione del suo linguaggio figurativo. La mostra proseguirà fino al 29 ottobre. Sempre nella stessa sezione dei Musei Reali si può ammirare il nuovo allestimento del primo piano, realizzato al termine della mostra Le meraviglie del mondo dedicata alle collezioni di Carlo Emanuele I, che ha richiamato oltre 50.000 visitatori.
trasformare Piazzetta Reale in un cinema a cielo aperto: si tratta appunto di Cinema a Palazzo, che dal 22 luglio al 2 settembre vedrà in programmazione oltre trenta film, dai grandi classici ai successi dell’ultimo anno, passando per i cult più amati dal pubblico ai titoli più ricercati. Anche in questo caso il sabato sarà possibile abbinare la visione del film con la visita all’Appartamento della Regina Elena.
Instagram e Twitter, i Musei Reali sono attivi sul fronte delle collaborazioni social e partecipano ai principali appuntamenti di promozione in questo ambito. Dal 19 al 25 giugno saranno parte dell’edizione 2017 della #MuseumWeek, iniziativa social internazionale che coinvolge musei, gallerie, archivi e biblioteche di tutto il mondo. Per quest’anno il tema scelto è Donne e cultura, che sarà evidenziato con l’hashtag #WomenMW e declinato sui diversi argomenti, uno al giorno (cibo, sport, musica, storie, libri, viaggi) per tutto l’arco della settimana.
Per la morte di Erika, la 38enne schiacciata nella calca del 3 giugno, sarà omicidio colposo l’ipotesi di reato nel fascicolo di inchiesta ad oggi a carico di ignoti aperto dalla procura della Repubblica sui fatti di piazza San Carlo. Fino ad oggi si procedeva solo per “lesioni colpose plurime gravi e gravissime”
CHIARA APPENDINO
I medici non avevano lasciato speranze per Erika Pioletti, la 38enne di Domodossola che si trovava ricoverata all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino
Le indagini proseguono a ritmo serrato ma non sono ancora state individuate le cause dell’ondata di terrore su piazza San Carlo la sera del 3 giugno


Un San Giovanni blindato il prossimo 24 giugno a Torino, dopo il triste precedente di piazza San Carlo