PRIMA PAGINA- Pagina 795

Dopo neve e pioggia arriva il gelo. Piemonte ghiacciato: sul Monte Rosa -24 gradi

Conclusa la fase di “allerta gialla” in Piemonte provocata dalle nevicate e dopo le ultime precipitazioni  nel sud della regione, con un picco di 37.4 millimetri a Garbagna, nell’Alessandrino. Su tutta la Regione il  cielo è  quasi  sereno e solo in montagna ci potrà essere ancora nevischio. La quota neve è a 1.100 metri. Nella notte  le temperature, rilevate dall’ Arpa Agenzia Regionale per la protezione ambientale, sono scese sotto lo zero anche in pianura, con minime più elevate rispetto ai giorni precedenti la fase di maltempo. Nel centro di Torino -1.4 (rispetto al -4 di sabato), -7 a Pralormo (Torino), all’imbocco di Langhe e Roero, -5 sulle colline della Val Sangone, a Trana. In Valle di Susa -12.1 a Bardonecchia, -9.9 sul Monte Fraiteve, -9.4 a Giaglione, -7.2 a Sauze d’Oulx. Sulle montagne cuneesi -10.5 agli oltre 2.700 del Colle delle’Agnello, -9 a Entracque. Sul Monte Rosa, -23.9 al rifugio Capanna Margherita.

(foto: NeveItalia)

Ammanchi da milioni di euro nei conti di Finpiemonte? Denuncia della Regione in procura

Bufera politica in vista se la sparizione di milioni di euro nei conti della  finanziaria della Regione dovesse essere reale. Sarebbero infatti emerse gravissime anomalie dopo i controlli contabili di routine. La  Regione Piemonte ha quindi presentato denuncia  alla procura di Torino. “Si tratta di fatti che, ove accertati, sono molto gravi”, dice all’Ansa  il governatore Sergio Chiamparino, che  con il neo presidente di Finpiemonte, Stefano Ambrosini, ha fornito alla magistratura tutta la documentazione disponibile. L’ammanco arriverebbe a 11 milioni di euro, usciti dalla finanziaria verso società e fiduciarie di cui  alcune in Svizzera e 50 milioni sarebbero stati investiti con modalità inappropriate. Il caso nascerebbe dalle indagini sulla vicenda della maxi palestra nel capannone di un’autorimessa, a Collegno, realizzata creando un buco da dieci milioni di euro, dalla Gem Immobiliare, schermata da una fiduciaria ma – scrivono i giornali – di proprietà dell’ex presidente di Finpiemonte, Fabrizio Gatti. La denuncia della Regione contro la passata amministrazione della società guidata da Gatti, risale a un mese fa. “Prima non ne abbiamo dato informazione al fine di evitare qualsiasi intralcio alle indagini”, aggiunge  Chiamparino.

***

AGGIORNAMENTO Mercoledì 13 dicembre i quotidiani torinesi danno spazio alla replica di Fabrizio Gatti. Dichiara di essere assolutamente estraneo ai fatti, di non sapere nulla della vicenda e di volere essere ascoltato al più presto dai magistrati. Afferma di non avere avuto potere di firma quando era presidente di Finpiemonte e che quindi non avrebbe potuto effettuare le operazioni di cui si parla.

 

PARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE: LA RATIFICA DEL COMUNE

 

L’accordo di programma in variante al vigente P.R.G., sottoscritto lo scorso 15 novembre tra la Città di Torino, la Regione Piemonte, la Città della Salute e della Scienza di Torino, Università, FS Sistemi Urbani e FS Italiane Spa, inerente il maxi-polo sanitario che sorgerà al Lingotto è stato ratificato dal Consiglio comunale

Il vicesindaco Guido Montanari ha illustrato la delibera ai consiglieri, cosi come aveva fatto nei giorni scorsi in Commissione Urbanistica spiegando le caratteristiche dell’opera: “Si tratta di un‘operazione di grande portata urbanistica, importante per il riordino di una vasta porzione di territorio nel quartiere Lingotto e Nizza Millefonti. Al fine di creare un elevato livello di qualità urbana è nostra intenzione impegnarci a garantire una presenza significativa di spazi verdi in piena terra a fronte dell’Oval e del Lingotto sud, e connessioni verdi tra via Nizza e il collegamento con la stazione Lingotto.”

Nell’ottobre dello scorso anno il Comune di Torino aveva approvato la variante urbanistica necessaria alla futura realizzazione del progetto sull’area di oltre 300mila metri quadri dell’ex Fiat Avio, vincolando la trasformazione alle prospettive di riutilizzo dell’attuale area del distretto ospedaliero Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita.

L’accordo riguarda la sistemazione di una consistente parte della Città all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione. Gli investimenti saranno finanziati dallo Stato per 250 milioni di euro e dalla Regione per 12 milioni e mezzo, mentre i restanti fondi necessari saranno reperiti in partenariato pubblico privato.

Nel programma è confermato l’impegno teso a rifunzionalizzare il complesso delle attuali strutture sanitarie prevedendo il contestuale riuso delle aree del distretto sanitario delle Molinette, sempre all’insegna della fruizione pubblica, con residenze e spazi commerciali, in un contesto ambientale e paesaggistico caratterizzato dal vicino fiume e dalla collina torinese. Per il complesso ospedaliero del Regina Margherita è confermata la possibilità di procedere alla demolizione.

La riqualificazione del complesso delle Molinette e del Sant’Anna dovrà essere guidata da uno studio unitario finalizzato a rendere le strutture parte integrante del tessuto cittadino, mantenendo l’impianto originario di valore storico, d’intesa con la Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio.

Per la realizzazione del futuro Parco della Salute sarà a cura della Città di Torino la sistemazione viaria complessiva e l’insediamento di strutture destinate all’housing sociale, a centri per la riabilitazione, ad attività espositive, ricettive e commerciali.

In Aula, il dibattito è stato aperto dal capogruppo del Pd, Stefano Lo Russo: “Si tratta di una delibera di grande importanza che introduce elementi essenziali di riqualificazione del quartiere sud della città, finendo per modernizzare l’intero comparto della sanità torinese.

Noi siamo favorevoli al provvedimento, anche dopo aver colto l’inversione a 180 gradi del M5S sul Parco della salute, come per altri temi rilevanti del programma elettorale. Accogliamo con favore l’abbandono di posizioni ideologiche e il recepimento delle osservazioni chiave fatte a suo tempo al tavolo di concertazione con la Regione Piemonte e siglate nel protocollo d’intesa del 2015. “Ma la mozione presentata da M5S” – ha precisato Lo Russo – “non ci vede d’accordo, ed è per questo motivo che abbiamo presentato un nostro atto di indirizzo.” Il consigliere Roberto Rosso del gruppo Direzione Italia ha detto: “La Città della salute è un progetto che profuma di buono e non si capisce per quale motivo oggi coloro che la propongono la avversavano sino a non molto tempo fa.

“E i dubbi che permeavano il M5S sono gli stessi che oggi mi accompagnano: il futuro traffico alla rotonda Maroncelli; lo smembramento dell’ospedale Oftalmico; la diminuzione dei posti letto dagli attuali 2.300 ai futuri 1.040.

“E dire che sono temi da sempre cari alla sinistra. Ma perché avete cambiato idea? Non capisco la presa di posizione del M5S. Poiché nulla è cambiato da due anni a questa parte, dal progetto presentato anni fa. Forse non avete il coraggio della coerenza.

Damiano Carretto – Movimento 5 stelle: 13 anni di discussioni e lotte politiche, tante parole e finalmente, sarà un caso, quando il buon senso governa, le cose succedono e si cambia anche idea. Nel frattempo la sanità piemontese è morta. Le Molinette costano 50 milioni di euro all’anno. L’area Fiat ex Avio è un buco nel territorio di Lingotto, che rischia di rimanere abbandonato. Già sul grattacielo della Regione fermo, che costa ai contribuenti milioni di euro ci sono dubbi sul termine lavori. La zona ha bisogno di essere risistemata dal punto di vista urbanistico, ne abbiamo il dovere nei confronti di chi ci abita.

La variante concordata con la Regione è ottima. Auguro che le Molinette dismesse non diventino un nuovo Moi e che le iniziative di progettazione vadano avanti sui due compendi, quello vecchio e quello nuovo. Ovviamente non tutto è definito in questa fase iniziale del percorso, per questo abbiamo presentato la mozione di accompagnamento, che riguarda aspetti del progetto che ci preoccupano. Le soluzioni sanitarie, e la tipologia di finanziamento ne fanno parte, tuttavia abbiamo il dovere di non tenere fermo un progetto del genere, di fronte ai problemi gestionali a volte gravissimi che affronta la sanità.

E’ molto importante l’oggetto architettonico che si va a realizzare, un’occasione per cambiare l’immagine della Città al cospetto del mondo. Molta attenzione anche sugli aspetti trasportistici, con un’implementazione del trasporto pubblico da finanziare con fondi aggiuntivi.
Sulla mozione del Pd sia il primo punto che il secondo sono già nella nostra mozione, sul punto arcate del Moi, riteniamo che in questo momento quel progetto vada rivisto anche perché l’Università pare non più interessata a procedere. Per questo esprimeremo su di essa voto contrario.

Eleonora Artesio – Torino in Comune: Era necessario procedere, farlo in prossimità delle Molinette è un atto di realismo, ma l’accordo di programma registra gravissime omissioni. Appendino in campagna elettorale dichiarava: “la città della salute si farà, cercheremo con Governo e Regione di trovare la migliore soluzione per la salute dei torinesi”. Oggi il vicesindaco afferma che la programmazione sanitaria non compete al Comune: è una sciocchezza. Artesio cita le norme che affermano la titolarità del Comune che è “piena e se uno non la esercita è perché ci rinuncia non perché non ne ha titolo”. 

Inoltre con questa operazione si porta un paese intero nel sud della città: 1040 posti letto e tutto il personale medico e assistenziale, i 5000 studenti dei corsi di laurea, i 1000 addetti del centro di ricerca, i 190 posti letto delle foresterie. L’obbligo dell’amministrazione è di interrogarsi sulle relazioni tra quel nuovo paese e il resto della Città per esempio in termini di trasporti pubblici.  Chi gestirà i 2300 posti di parcheggio privato previsti? Manca un disegno unitario della Città rispetto a queste nuove funzioni.

Sull’importanza del progetto architettonico e la sua rilevanza internazionale: sono venuti i rappresentanti dell’Ordine degli architetti a chiedere un concorso di progettazione, la cui virtù è che la commitenza deve dare delle indicazioni preliminari con tutte le informazioni disponibili, quindi con tutte le suggestioni possibili, e dopo occorre aprire un dibattito pubblico sulle diverse soluzioni progettuali,  invece si fa scelta del dialogo competitivo, perché questa è la scelta della Regione Piemonte.

Questo accordo è una burocratica trascrizione degli indirizzi forniti dagli altri soggetti attuatori, la Città ha rinunciato al proprio ruolo di indirizzo e programmazione nel campo della riorganizzazione sanitaria e urbanistica: questo è un gravissimo peccato per i cittadini torinesi, e una grave colpa per quel che riguarda il giudizio su questa giunta.

Viviana Ferrero – Movimento 5 stelle: La realizzazione del Parco della salute rappresenta un cambiamento che non è solo urbanistico ma investe una pluralità di aspetti, ma il cambiamento radicale è il passaggio ad un sistema di finanziamento misto, pubblico e privato. Come città vogliamo seguire passo dopo passo il processo. La motivazione primaria è offrire al cittadino il miglior servizio possibile. L’Italia per posti letto è penultima in Europa. Chiediamo con la mozione di diffondere la rete di case della salute e l’apertura della cabina di regia alle varie realtà interessate: cittadini e ordini professionali. In fatto di tutela della salute non ci possiamo permettere gli errori già fatti dalla Regione. Poi c’è il tema degli spazi vuoti, del verde, e un tema centrale quale è quello della modalità di concepire la cura.

Nella replica, il vice sindaco, Guido Montanari, ha evidenziato come l’accordo approvato oggi rientri nell’ambito di scelte urbanistiche, importanti perché riguardano l’intero quadrante sud della città, su un’area che arriva ad estendersi per circa mezzo milione di metri quadri.

L’idea nata dal confronto anche con gli uffici della Regione è quella di migliorare la vita dei cittadini, fondata sulla scelta planivolumetrica dell’intervento, sulla dotazione dei servizi (trasporti, verde, accessibilità disabili).

Sarà avviato da Sistemi Urbani delle Ferrovie dello Stato, un concorso internazionale per la realizzazione della stazione ponte.

Per l’area ex Moi, il vice sindaco ha affermato di aver preso atto della cessazione del progetto dell’Università di Torino sul centro biomedicale. Se gli atenei volessero tornare sui propri passi, non ci sarebbe difficoltà a valutare gli interventi. In quell’area, ha aggiunto, stiamo destinando 3 milioni della legge 65 per la realizzazione di miglioramenti per il ripristino dell’impiantistica di base e per la divisione delle parti perché l’area possa essere messa nuovamente al servizio dei cittadini.

Dopo questo accordo che stabilisce i paletti della trasformazione, ha concluso, si aprirà il tavolo al quale si decideranno le scelte socio sanitarie assistenziali.

Il Consiglio comunale ha approvato con 29 voti favorevoli una mozione di accompagnamento sottoscritta da sei consiglieri di maggioranza del Movimento 5 Stelle (primo firmatario, Damiano Carretto) che impegna la Giunta a chiedere alla Regione Piemonte a verificare tramite un documento di programmazione sanitaria regionale, redatto in accordo con l’Ordine dei Medici della Città Metropolitana di Torino e gli altri ordini dell’asse sanitario, la congruità del numero di posti letto previsti nell’attuale studio di fattibilità, pari a 1.040 più 400 del CTO riconvertito, rispetto agli attuali 2.300 dei quattro presidi ospedalieri riuniti (Molinette, CTO, Sant’Anna, Regina Margherita), anche in relazione ad eventuali soluzioni di potenziamento delle altre realtà ospedaliere cittadine, con presentazione delle risultanze di detto studio al Consiglio comunale.

La mozione, articolata in undici punti, chiede di verificare la sostenibilità economico-finanziaria del Partenariato Pubblico Privato per un’azienda come l’AOU Città della Salute attualmente in piano di rientro per eccessivo indebitamento per gli anni 2017-2019.

Il punto 8 della mozione impegna la Giunta a considerare prioritaria la realizzazione del progetto per realizzare la nuova Stazione a ponte del Lingotto e che pertanto si costituisca nel più breve tempo possibile il tavolo di concertazione come definito dall’Accordo di programma e che vengano definiti con celerità modi, tempi e risorse (facendo esplicito riferimento alla necessità di un investimento da parte di FS – Sistemi Urbani) per la realizzazione di tale opera.

Il punto 10 invita a monitorare con attenzione la gestione degli appalti in particolare per ciò che concerne la trasparenza, qualità del lavoro e la continuità lavorativa del personale impiegato, anche al fine di garantire qualità nel servizio offerto, mentre il punto 11 chiede l’allargamento della cabina di regia con il coinvolgimento all’interno dei tavoli operativi dei vari rappresentanti dei settori coinvolti.

E’ stata respinta una mozione presentata dai gruppi di opposizione (primo firmatario, Stefano Lorusso, capogruppo del Pd).

WWW.COMUNE.TORINO.IT

“Ti ucciderò”. Gelosia morbosa: da 30 anni perseguita la moglie. La minaccia, arrestato

Dopo quasi trent’anni di persecuzioni è stato arrestato. Lui, il marito, non  lasciava mai uscire da sola la moglie, neppure per andare a buttare l’immondizia. Il suo era un attaccamento morboso nei confronti della donna. Si tratta di un torinese di 47 anni, arrestato dai carabinieri per atti persecutori. La donna non poteva vedere le amiche o le colleghe e neanche andare a fare la spesa. Spesso veniva picchiata. Un vero e proprio inferno durato quasi trent’anni. Ma lo scorso giovedì, il marito geloso è stato fermato dai carabinieri di Pozzo Strada. Aveva un coltello in tasca, e si trovava davanti alla scuola elementare dove insegna la moglie.  Nei giorni scorsi per timore di essere tradito o forse di essere lasciato, le aveva scritto: ti ammazzerò. La donna è stata accolta in una delle stanze “rosa” antiviolenza create nelle caserme per accogliere e seguire le vittime delle violenze di genere e ha  raccontato di non aver mai denunciato il marito perché aveva paura e non sapeva a chi rivolgersi.

Poca neve a Torino, abbondante in Piemonte. Disagi al traffico ferroviario in provincia

Mentre a Torino la neve si posa appena su tetti e strade ma non resiste, si stanno verificando  disagi nella circolazione ferroviaria a causa delle abbondanti nevicate in buona parte del Piemonte. Quattro i treni cancellati sulla Ivrea-Aosta, sulla linea Torino-Bardonecchia,  6 treni regionali hanno fatto capolinea a Bussoleno per la troppa neve sui binari e sono stati cancellati tra Bardonecchia e Bussoleno. Problemi anche sulle linee Genova-Acqui Terme e Genova-Busalla-Arquata, che  restano sospese al traffico ferroviario fino a questa mattina con una previsione di riapertura alle ore 10. A Torino è scattata la macchina anti-neve dell’amministrazione comunale ed è stato sospeso il blocco alla circolazione delle auto diesel Euro 3 e 4 che erano state fermate nei giorni scorsi  per le altissime concentrazioni di Pm10 nell’atmosfera.

Traffico natalizio: linee star gratuite e parcheggi “blu” a pagamento nei giorni festivi

L’obiettivo è incentivare l’uso dei mezzi pubblici e  diminuire  il più possibile il caos del traffico natalizio  nel centro città. La Giunta municipale torinese dall’8 dicembre al 7 gennaio, il primo giorno di saldi, mette in servizio gratuitamente le Linee Star  fino dal mattino nei giorni di sabato, domenica e in corrispondenza di festività come l’Immacolata Concezione, Santo Stefano e Capodanno, con l’eccezione del giorno di Natale, lunedì 25 dicembre. Nel periodo che va dall’8 al 24 dicembre, per consentire  la rotazione delle auto, in tutte le aree  “zona blu” del centro (le sottozone A) il pagamento della sosta verrà esteso anche ai giorni festivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Capodanno lascia la piazza. Panettone e concerti (al coperto) di Cristicchi e Mingardi

Non ci sarà il tradizionale concerto in piazza  per il Capodanno a Torino perché  le norme per la sicurezza avrebbero obbligato il Comune a sostenere costi troppo elevati . L’amministrazione comunale punta quindi  su un San Silvestro “di serenità e di comunità”, come ha detto l’assessora alla Cultura della Città, Francesca Leon, nel presentare  il programma dei festeggiamenti per il nuovo anno. Il foyer del Pala Alpitour e lo Spazio 211 di via Cigna ospiteranno i concerti di Simone Cristicchi, preceduto da un omaggio a Gipo Farassino e Fred Buscaglione (al Pala Alpitour), e (in via Cigna), di Andrea Mingardi, Max Gallo e Torino Jazz City Band. Il Capodanno torinese sarà trasmesso da Radio Monte Carlo, mentre il  primo dell’anno saranno di scena musica classica, panettone spumante in Galleria Umberto I, nel cuore di Porta Palazzo.

 

(foto: il Torinese)

Terzo incidente sul lavoro in 48 ore. Morto operaio caduto da tetto vicino alla Mole

Un nuovo morto su lavoro, nel pomeriggio, a Torino. Si tratta di un operaio italiano di 49 anni  precipitato da una impalcatura in via Riberi, accanto alla Mole Antonelliana. I sanitari  del 118 prontamente intervenuti  con i vigili del fuoco non hanno potuto salvarlo. In 48 ore, proprio nei giorni dell decennale delle morti alla Thyssen, si tratta  del terzo incidente sul lavoro in città. L’operaio è caduto dal tetto dell’edificio, finendo sulla soletta di cemento del primo piano al civico 6 di via Riberi. Il cantiere nei mesi scorsi aveva suscitato perplessità. Dapprima il progetto prevedeva la realizzazione di un  palazzo di sette piani, contrastato dal comitato ‘Salviamo la Mole’. Il progetto è stato abbandonato  per lo stop del Ministero comunicato alla Soprintendenza.

Immacolata da record negli hotel di Torino. Pienone al 95% e prenotazioni in crescita

Il lungo ponte dell’Immacolata fa registrare il (quasi) tutto esaurito negli hotel torinesi con il 95% delle stanze occupate  e prenotazioni in crescita del 10%, grazie anche al derby d’Italia di sabato sera tra Juventus e Inter e all’apertura della stagione sciistica sulle Alpi olimpiche. “E’ stato un novembre altalenante, ma ora l’offerta culturale museale torinese e i grandi eventi sportivi sembrano premiare Torino e il suo territorio, in questo fine settimana dell’Immacolata”, dice all’Ansa Maria Luisa Coppa presidente Ascom Torino e  e vicepresidente nazionale Confcommercio Imprese per l’Italia. “I dati positivi sulle presenze nelle strutture alberghiere rappresentano buone premesse per gli acquisti natalizi e per i primi mesi del 2018”. Per la presidente dei commercianti Torino è e deve restare la città dei grandi eventi: “lo sport e i grandi musei svolgono un ruolo di sicuro richiamo ma è importante che l’offerta turistica sappia rinnovarsi e proporre nuovi slanci a una città che ha trovato in questo settore uno dei maggiori elementi di crescita e sviluppo”.

Incidente sul lavoro nel decennale della Thyssen: fiammata investe e ferisce tre operai

Tre gli operai  feriti in un incidente sul lavoro in una azienda di prodotti chimici di strada San Mauro, la Vaber, a Torino. In base alle prime informazioni sarebbero stati investiti da una fiammata durante la lavorazione di un solvente. Due di loro  sono in codice rosso ricoverati all’ospedale per le ustioni riportate. Drammatica coincidenza , l’incidente è avvenuto nel giorno del decennale della tragedia  alla Thyssen che costò la vita a sette lavoratori. La sindaca Chiara Appendino è andata a visitare i feriti.

 

(foto: archivio)