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Il ministro a Chiomonte: “Mi preoccupa il cambio di strategia della protesta”

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Presente anche il commissario di governo Mario Virano, con il vicepresidente della commissione Trasporti, il senatore Stefano Esposito

 

Lo aveva annunciato ed è arrivato puntuale. Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, accompagnato dall’ad delle Fs Michele Elia, ha visitato  il tunnel della Torino-Lione a Chiomonte. Lo scavo è ad una profondità di 1.930 metri. A fare da guida è il direttore generale di Ltf,  Maurizio Bufalini. Presente anche il commissario di governo Mario Virano, con il vicepresidente della commissione Trasporti, il senatore Stefano Esposito.

 

A proposito della protesta contro la Tav, ha detto il ministro: “Mi preoccupa il cambio di strategia” della protesta contro la linea ferroviaria. Ha commentato anche l’episodio della bottiglia incendiaria sulla Firenze-Roma: “Non potendo bloccare il cantiere di Chiomonte – scrive l’Ansa – che c’è e va avanti, gli attacchi colpiscono i simboli dell’alta velocità”.  Dopo il sopralluogo Lupi ed Elia pranzano con operai e tecnici del cantiere di Chiomonte. Il sito web notav.info ha invitato gli oppositori all’opera a presentarsi con bandiere e fischietti.

 

Nei giorni scorsi il ministro, dopo la sentenza che aveva prosciolto dalle accuse di terrorismo i quattro attivisti no tav sotto processo, aveva invitato la procura di Torino a fare ricorso.

Il centro preso d’assalto per gli ultimi acquisti di Natale

pedoni via roma

pedoni via roma2pedoni3Via Roma pedonalizzata ha riversato migliaia di potenziali acquirenti negli esercizi commerciali, ma le iniziative collaterali del Comune (banchetti del volontariato e spettacoli di strada) non sono sembrate all’altezza di una “rivoluzione” nei costumi dei torinesi, abituati in ogni caso agli ampi portici che, forse, non necessitano di ulteriori aree pedonali

 

Ieri è stata l’ultima domenica utile per gli acquisti di Natale. Una folla impressionante ha letteralmente invaso via Roma e le altre vie del commercio torinese. Non sempre la mole di folla corrisponde ad altrettanti massicci acquisti. I commercianti del centro sono comunque soddisfatti dalle presenze nei loro negozi. Via Roma pedonalizzata ha riversato migliaia di potenziali acquirenti negli esercizi commerciali, ma le iniziative collaterali del Comune (banchetti del volontariato e spettacoli di strada) non sono sembrate all’altezza di una “rivoluzione” nei costumi dei torinesi, abituati in ogni caso agli ampi portici che, forse, non necessitano di ulteriori aree pedonali. Ma si vedrà in futuro se la nuova filosofia municipale darà buoni frutti: anche trent’anni fa l’idea di togliere auto e tram da via Garibaldi sembrava una follia.

 

Tanto per cominciare i commercianti, anche a Torino, guadagnano un salutare weekend in più dedicato ai saldi. La Conferenza delle Regioni e Province autonome ha infatti deliberato l’anticipazione dei  saldi invernali al 3 gennaio 2015 rispetto al 5 gennaio. Lo ha comunicato il vicepresidente della Regione Marche, Antonio Canzian, coordinatore delle Regioni in materia di commercio.

 

“Chiaramente la richiesta, effettuata dalle associazioni nazionali di categoria, è stata condivisa da tutte le Regioni italiane, al fine di evitare difformità tra le stesse e concorrenza sleale tra quelle limitrofe. Ancora una volta il sistema delle Regioni è stato compatto e sinergico nel condividere la richiesta del mondo associativo che, in una situazione di crisi così prolungata, ritengono che anticipare al sabato 3 possa stimolare i consumatori a procedere agli acquisti”.

 

E secondo un’indagine di Confesercenti, quest’anno il 23,9% dei torinesi spenderà di più per i regali di Natale. In crescita anche la cifra che si pensa di spendere: il 36,4% spenderà tra i 100 e i 250 euro, l’anno prima la percentuale era ferma al 30. Nonostante questo piccolo segnale incoraggiante, lamentano una crisi difficilissima le agenzie di viaggio e i negozi di abbigliamento.

 

Durante il periodo natalizio, il tratto di via Roma tra piazza San Carlo e piazza Castello rimarrà  zona pedonale dalle 5 di sabato 20 dicembre alle 5 di mercoledì 7 gennaio. Nei giorni  precedenti il Natale, le linee Star 1 e Star 2 saranno in servizio anche nei festivi e prefestivi e, solo in quei giorni, saranno utilizzabili gratuitamente. I mezzi pubblici subiranno variazioni di orari e percorsi nel periodo natalizio e di fine anno, dettagliate sul sito GTT.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Dolce igloo di pandoro

pandoro 

Lasciatevi sedurre da questo dolce tipico della tradizione, il pandoro, in veste “rivisitata” per una piacevole ed avvolgente emozione per il palato e per gli occhi

 

Siamo entrati nel vivo delle festivita’ natalizie che rappresentano uno dei periodi piu’ belli dell’anno. Festivita’ che preannunciano momenti di emozioni speciali, di magiche atmosfere, di tradizioni, di luci, suoni, profumi, di gioia, condivisione e di grandi tavolate. Lasciatevi sedurre da questo dolce tipico della tradizione, il pandoro, in veste “rivisitata” per una piacevole ed avvolgente emozione per il palato e per gli occhi. Un momento di calore da condividere con parenti ed amici in un mix di emozioni.

 

Ingredienti per 10 persone:

 

1 Pandoro da 750gr.

2 tavolette di cioccolato fondente 70% di ottima qualita’

6 grosse mele renette

200ml di panna da montare

2 cucchiai di zucchero

Latte q.b.

Marsala q.b.

Zabaione : 4 tuorli, 80gr. di zucchero, 80gr.di Marsala

1 Terrina/insalatiera a semisfera

Pellicola da cucina q.b.

 

Preparare lo zabaione:  montare bene  i tuorli con lo zucchero, versare a filo il Marsala, cuocere a bagnomaria sempre mescolando sino ad ottenere una densa crema. Lasciar raffreddare.

 

Pelare le mele, tagliarle a dadini e cuocere con 2 cucchiai di zucchero e 2 di acqua sino a disfarsi. Lasciar raffeddare.

 

Tagliare il Pandoro a fette di circa 1,5cm di spessore.

 

Prendere una capace terrina a semisfera, coprirla completamente di pellicola trasparente (lasciarla sbordare per poter poi coprire in tutto)  premendo bene sul fondo e sulle pareti laterali. Foderare la terrina con le fette di pandoro iniziando dal fondo. Bagnare il pandoro con una miscela di Marsala e latte sino a renderlo morbido. Far sciogliere una tavoletta di cioccolato con poco latte e versarla a filo sul pandoro. Versare sul fondo uno strato di composta di mele, sovrapporre uno strato di zabaione,poi un altro strato di mele, uno di  zabaione fino ad esaurimento.

 

Coprire lo zuccotto con altre fette di pandoro bagnato di marsala e latte, chiudere con la pellicola, premere leggermente, riporre in frigo per almeno 24 ore. Al momento di servire, capovolgere lo zuccotto, coprire con la panna montata, spalmarla bene e decorare a piacere con riccioli di cioccolato. Un trionfo.

 

I migliori auguri di Buon Natale a tutti voi.

 

Paperita Patty

Una settimana di passione per la sinistra che si oppone a se stessa

chiamp consiglio

giunta regionale chiampa

IL GHINOTTO DELLA DOMENICA

 Qual è dunque la causa di tante lungaggini e delle numerose sedute d’aula convocate? L’ostruzionismo scatenato di centrodestra e pentastellati? La guerra degli emendamenti scatenata dal pignolissimo Vignale o dall’irriducibile Bono? Molto poco di tutto ciò, in realtà, perchè a ritardare la manovra è piuttosto l’ostruzionismo… della maggioranza

 

Il lungo passo d’addio del presidente Napolitano è iniziato con la cerimonia dei saluti alle massime autorità istituzionali. E’ a questa austera cerimonia che i cittadini torinesi e piemontesi hanno potuto vedere assisi, fianco a fianco, i loro massimi esponenti, ovvero il presidente Sergio Chiamparino e il sindaco, nonchè presidente Anci, Piero Fassino, che sotto gli occhi delle telecamere dei principali tg è apparso, come dire, molto ma molto assorto… Forse stava riposando gli occhi dalle diuturne fatiche, forse stava semplicemente pensando che nella corsa al Quirinale, nella quale poneva più di una semplice speranza, il suo caro Matteo sta per dargli un ulteriore dispiacere, dopo l’esclusione di Torino dal novero delle possibili sedi olimpiche per i Giochi ipotetici del 2024.

 

Infatti, è davvero singolare che, dovendo individuare sedi per le varie discipline non troppo lontane da Roma, ci sia spinti fino a Milano, escludendo invece il capoluogo sabaudo che peraltro potrebbe offrire impianti all’avanguardia e una certa esperienza organizzativa  sperimentata nei Giochi invernali del 2006. Ma è parso chiaro, fin da subito, che il Piemonte non è nel cuore di questo governo, a partire dalla nomina dei ministri (zero alla nostra regione) e ora con le mille difficoltà che l’esecutivo sta ponendo sul cammino del risanamento delle finanze regionali, quando per i dissesti di Roma o Catania, per dire, si è fatto molto di più e più rapidamente, come è stato costretto a ricordare lo stesso Chiampa.

 

In Regione è appunto iniziata la “settimana di passione” – anche se le festitività natalizie non prevederebbero questo tipo di vigilia – per il varo della manovra finanziaria che pone sul groppone dei piemontesi l’ulteriore aumento dell’Irpef e del bollo auto, mentre si approvano diverse misure per tagliare sedi e servizi regionali fin troppo decentrati. Il calendario è stretto, le festività incombono e anche i consiglieri avrebbero diritto a potersi dedicare allo shopping natalizio e poi a godersi in santa pace le feste in famiglia. Qual è dunque la causa di tante lungaggini e delle numerose sedute d’aula convocate? L’ostruzionismo scatenato di centrodestra e pentastellati? La guerra degli emendamenti scatenata dal pignolissimo Vignale o dall’irriducibile Bono?

 

Molto poco di tutto ciò, in realtà, perchè a ritardare la manovra è piuttosto l’ostruzionismo… della maggioranza! Ovvero le priorità indiscutibili dell’ordine del giorno di condanna del manifesto apparso in Valle Susa contro la chiusura dell’Ospedale, voluto dal capogruppo dem Gariglio, oppure la mozione che chiede la chiusura del Cie (centro immigrati) stilata dal vendoliano Grimaldi, o ancora il documento di rilevanza epocale, sospinto dalla montiana Chiapello, per tutelare il prosciutto cotto (che deve essere di pura carne suina). Per non parlare delle “trappole” tese in commissione, con l’astigiana Motta, che ha un diavolo per capello per i tagli alla sanità del suo territorio, e perciò presenta e ritira emendamenti draconiani di tagli agli staff della Giunta.

 

Insomma, tutti segnali che lasciano intendere un cammino sofferto per la manovra Chiamparino, anche se alla fine il “generale Capodanno” ridurrà tutti a più miti consigli e la stangata passerà, costringendo i piemontesi a passare un 2015 ancora più povero.

Ghinotto

Salvini, Matteo attacca Matteo: “Renzi è pericoloso, prima va a casa meglio è”

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moi scontri1Il capo della lega ha aperto il suo discorso esprimendo solidarietà alla famiglia del tabaccaio ucciso per rapina ad Asti

 

La visita torinese del leader della Lega Matteo Salvini è stata anche occasione per lanciare qualche battuta sulla situazione politica nazionale: “Renzi è pericoloso. Non solo non sta risolvendo niente ma neanche nella peggior Unione Sovietica si è mai visto votare alla 5 del mattino come la banda Bassotti. Renzi prima va a casa, meglio è. Per gli italiani si prepara un Natale poco felice”, ha dichiarato ai giornalisti a proposito della votazione sulla Legge di Stabilità: “una porcata”.

 

Salvini è arrivato a Torino accolto da Roberto Cota e Mario Borghezio per intervenire in piazza Galimberti  a una manifestazione leghista nell’area dell’ex Villaggio Olimpico – Moi dove risiedono abusivamente decine di immigrati. “Qui a Torino c’è un sindaco che dorme, e per quanto riguarda la regione, firme false o no, torneremo a governare”.

 

“Sono stato chiamato dai cittadini della zona e sono venuto a vedere cosa succede”, ha aggiunto il segretario leghista che ha fatto un giro dell’area presidiata da un nutrito cordone di polizia e da un gruppo di giovani dei centri sociali. Salvini ha aperto il suo discorso esprimendo solidarietà alla famiglia del tabaccaio ucciso per rapina ad Asti.

 

(Foto: archivio)

La rivoluzione del pedone libera piazza Castello dalle auto

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pedoni via romaIl Comune ha deliberato di vietare al traffico anche la parte davanti alla Prefettura e all’incrocio con via Po

 

Alla fine la rivoluzione pedonale è partita. Ci saranno anche imperfezioni e aggiustamenti da adottare (l’Aci si lamenta che all’uscita dei parcheggi sotterranei ora si formano lunghissime code e  i residenti della via Roma pedonalizzata sono tagliati fuori dal mondo) ma la trasformazione è in corso. Una nuova filosofia del vivere la città. Piazza Castello, anch’essa diventa tutta pedonale. Il Comune ha deliberato di vietare alle auto anche la parte davanti alla Prefettura e all’incrocio con via Po. Dice l’assessore Claudio Lubatti:”una delle aree più importanti dal punto di vista culturale e storico del centro cittadino viene restituita alla città”.

 

E ci sono anche novità per i detentori degli ambitissimi  permessi per la Ztl centrale. Spariscono i  tagliandi Viola, Argento e Rosso. Una volta scaduti saranno  trasformati in un solo permesso uguale per tutti, il tagliando Blu, che consente di accedere alla  Ztl da 31 varchi su 37. Il nuovo permesso non comprende vie e corsie riservate, zone pedonali e aree verdi chiuse al traffico. Così Palazzo Civico spera di ridurre del 15% le auto in Ztl e di aumentare del 30% la velocità del trasporto pubblico.

 

Ricordiamo, infine, che durante il periodo natalizio, il tratto di via Roma tra piazza San Carlo e piazza Castello rimarrà  zona pedonale dalle 5 di sabato 20 dicembre alle 5 di mercoledì 7 gennaio. Nei giorni  precedenti il Natale, le linee Star 1 e Star 2 saranno in servizio anche nei festivi e prefestivi e, solo in quei giorni, saranno utilizzabili gratuitamente. I mezzi pubblici subiranno variazioni di orari e percorsi nel periodo natalizio e di fine anno, dettagliate sul sito GTT.

 

(Foto: il Torinese)

Torino-Lione, arrivano 20 milioni per le opere compensative

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polizia notavnotav manifestanteTra le opere un impianto per la fornitura di metano a Chiomonte (2,5 milioni di euro), un paravalanghe e una diga in località Verger (900 mila euro), il nuovo ponte sul Cenischia (900 mila euro), un percorso pedonale lungo la provinciale 209, la rotatoria sulla strada per Meana, lavori di messa in sicurezza dei corsi d’acqua

 

Gli avvocati dei quattro attivisti No Tav assolti dall’accusa di terrorismo per l’assalto al cantiere di Chiomonte hanno presentato  istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame di Torino. I giovani hanno già scontato oltre un anno di carcere duro. Rimangono cinque giorni alla procura  per esprimere un parere in merito alla richiesta, dopo ci sarà la pronuncia del tribunale.

 

Nel frattempo la  Regione, attraverso la commissione Trasporti, presieduta da Nadia Conticelli (Pd), ha dato il via libera alla prima parte delle Opere compensative  sul territorio interessato  dalla Torino-Lione. La cifra stanziata, una sorta di “risarcimento” per la Vallata che sarà attraversata dalla linea ferroviaria,  è di 6.1 milioni di euro, 10 milioni di euro sono stanziati dal CIPE e 3,9 milioni dal Comune di Susa. Le opere da realizzare con fondi regionali saranno affidate per la parte che interessa il Comune di Chiomonte (4,03 milioni) alla Società di Committenza regionale (SCR SpA) e per la restante parte sul Comune di Susa (2,07 milioni) alla Provincia di Torino. “ La Commissione – dichiara la presidente Conticelli – ha valutato positivamente l’avvio dei lavori per compensare l’impatto del cantiere in Val Susa. Sono opere necessarie e attese da tempo – continua –, ci siamo assunti l’impegno di decidere un primo elenco di interventi che riteniamo prioritari e immediatamente cantierabili”.

 

Tra le opere decise  c’è la realizzazione di un impianto per la fornitura di metano a Chiomonte (2,5 milioni di euro), un paravalanghe e una diga in località Verger (900 mila euro), il nuovo ponte sul torrente Cenischia sulla SS 25 (900 mila euro), un percorso pedonale lungo la provinciale 209, la rotatoria sulla strada per Meana, lavori di messa in sicurezza su rio Roda e Scaglione e la manutenzione straordinaria e riqualificazione energetica  dell’ITIS di Susa. “Sono risorse – conclude Nadia Conticelli – che servono per far crescere il territorio che sarà al centro di un corridoio europeo di trasporto ferroviario strategico per il futuro del continente, con le opere approvate oggi contribuiamo a dotare il territorio di nuove e utili infrastrutture”. 

 

(Foto: il Torinese)

 

Olivetti: chiesto il giudizio per De Benedetti, Passera e Colaninno

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Si trattava di operai che avevano lavorato in alcuni stabilimenti dell’azienda, che i magistrati sospettano fossero inquinati da sostanze cancerogene 

 

Rinvio a giudizio per 33 dei 39 indagati nell’ inchiesta sulle morti per amianto alla Olivetti. La richiesta arriva dalla procura della repubblica di Ivrea. Il provvedimento è stato firmato dai pm Laura Longo e Lorenzo Boscagli, e riguarda anche Carlo De Benedetti, Corrado Passera e Roberto Colaninno. Il reato per cui si procede è omicidio colposo. Per cinque degli indagati è stata inviata al gip la richiesta di archiviazione, invece un sesto è deceduto nelle scorse settimane.

 

La Procura aveva aperto l’inchiesta per 20 morti sospette dovute al contatto con l’amianto. Si trattava di operai che avevano lavorato in alcuni stabilimenti dell’azienda di Ivrea che i magistrati sospettano fossero inquinati da sostanze cancerogene dove si fabbricavano telescriventi e personal computer. Molti, andati in  la pensione, si sono poi ammalati di mesotelioma pleurico. Sono tutti morti dal 2003 in poi: tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Novanta avevano lavorato in reparti inquinati da da fibre di amianto, respirando polveri nocive.

Chiampa Terminator è pronto a ridurre e aggregare le Regioni

chiampa scrivania

“Si potrebbero fare delle cose insieme tra diverse realtà regionali, aggregarle su progetti condivisi, sulla gestione di alcune strutture anche sanitarie”

 

Dopo le Province toccherà alle Regioni? Se non proprio di abolizione totale dell’ente regionale si tratta, si ipotizza almeno la riduzione del numero di giunte e consigli. Il tema, su cui si dibatte da tempo in questa era di tagli alla politica, è stato riportato all’onore delle cronache dal presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino.”Siamo pronti a discutere sulla riduzione delle regioni. Servono, ma devono essere riorganizzate. Si potrebbero fare delle cose insieme tra diverse regioni, aggregarle su progetti condivisi, sulla gestione di alcune strutture anche sanitarie. E’ inutile che io dica quante: sono pronto ad affrontare questa discussione ma c’è bisogno di un interlocutore al tavolo”.

 

In Francia le Regioni sono state ridotte della metà e così anche  la burocrazia. “Io sono pronto anche perché si sta discutendo una riforma importante, quella del Titolo V e la seconda camera. E come presidente della Conferenza – ha proseguito Chiamparino – sono pronto a sedermi a un tavolo e discutere di questi temi. Se il Governo è pronto noi siamo pronti a discutere su un riordino anche territoriale delle regioni e anche su una ridefinizione assai più drastica di quello che sta avvenendo al Senato sull’attribuzione di funzioni. Io sono pronto a questa sfida”. Per incominciare dovrà cercare di ridurre l’indennità dei suoi consiglieri che, con un blitz, sono riusciti a rinviare il taglio dei propri stipendi.

 

(Foto: www.regione.piemonte.it)

No Tav, la procura conferma la linea: lunedì ricorso contro la sentenza

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AGGIORNAMENTO

La Procura della repubblica di Torino è orientata a fare ricorso rispetto alla sentenza relativa all’attacco del 14 maggio 2013 al cantiere Tav  di Chiomonte. Lunedì prossimo si terrà il Riesame per altri tre anarchici arrestati con l’accusa di terrorismo. Nell’ordinanza di custodia cautelare per i nuovi indagati sono presenti i risultati di indagini integrative. Secondo l’accusa confermerebbero che l’assalto al cantiere poteva causare “grave danno” al Paese.

 

Le condanne sono arrivate per gli altri capi d’imputazione: detenzione di armi da guerra (le bottiglie incendiarie), danneggiamento con incendio e violenza a pubblico ufficiale

 

Sono quattro le condanne a tre anni e sei mesi, inflitte agli attivisti No Tav Niccolò Blasi, Mattia Zanotti, Chiara Zenobi e Claudio Alberto, per l’attacco al cantiere di Chiomonte nella notte del 14 maggio 2013.

 

La Corte d’Assise ha però assolto gli imputati dall’accusa di terrorismo, quella su cui si era scatenato il dibattito sui media negli ultimi mesi, con vivece scambio di accuse tra i sostenitori delle forze dell’ordine e dei No Tav. 

 

Assolti dunque “perché il fatto non sussiste” dall’accusa principe per cui i pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo avevano proposto la condanna a nove anni e mezzo. Le condanne sono arrivate per gli altri capi d’imputazione: detenzione di armi da guerra (le bottiglie incendiarie), danneggiamento con incendio e violenza a pubblico ufficiale.

 

Quando i giudici hanno letto il dispositivo numerosi simpatizzanti e attivisti No Tav presenti nell’aula bunker delle Vallette, dove si celebra il processo, hanno gridato “libertà”, “buffoni” e “terroristi siete voi”.

 

“Questa sentenza è uno schiaffo alla Procura di Torino e a questi Pm, che usano la giustizia come grimaldello per difendere i poteri forti”. Così l’Ansa riporta le parole di Nicoletta Bosio, uno dei leader del movimento No Tav.

 

(Foto: il Torinese)