Neve nel pomeriggio di domenica a Torino e (più copiosa) su vallate e montagne alpine. Il Comune ha attivato la macchina organizzativa con decine di mezzi e uomini: a disposizione tonnellate di sale per contrastare il ghiaccio sulle strade. E’ freddo anomalo su tutto il Piemonte con temperature decisamente al di sotto delle medie del periodo. Cielo sereno da oggi,
lunedì, ma il freddo proseguirà all’inizio della settimana con minime da -8 a -10 in pianura, -16 alla quota di 2.000 metri. Da mercoledì sono previste nuove deboli nevicate.
(foto: il Torinese)


Arriva Burian e il Comune cerca di intervenire per alleviare il problema dei senzatetto. E’ stato infatti allestito un punto di accoglienza notturna per senza dimora nei locali della vecchia stazione di Porta Susa
resa possibile dall’accordo di collaborazione dello scorso dicembre tra Città di Torino, Arcidiocesi, Asl e Città della Salute. Per l’apertura della struttura temporanea di accoglienza nella vecchia Porta Susa (ingresso piazza XVIII Dicembre, ex biglietteria) – la cui gestione è affidata a Protezione civile comunale e Croce Rossa Italiana – hanno collaborato gli assessorati al Welfare, all’Ambiente, alla Mobilità e alla Sicurezza urbana della Città di Torino, il Gruppo Torinese Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani che hanno concesso gli spazi all’interno della stazione.

quanto prima. Auspico altresì che i responsabili di un gesto tanto vile siano quanto prima individuati e consegnati alla giustizia. Fatti di tale gravità non devono più ripetersi. Torino, medaglia d’oro alla Resistenza, è una città non violenta e tale deve restare
sia fatta trascinare sul terreno dei distinguo e dei sofismi: quando si lanciano bombe carta arricchite di schegge metalliche è importante sapere se quel gesto sia da attribuire a criminali di un colore politico piuttosto che di un altro? È un gesto criminale e il crimine non ha un colore politico. Se la politica non entra in quest’ottica, e continua invece a dividersi pensando di strumentalizzare manifestazioni di odio, a uscirne sconfitta sarà la politica. La terribile pagina scritta ieri sera a Torino merita una seria e approfondita riflessione in Consiglio comunale dove Forza Italia si aspetta una puntuale comunicazione da parte del Sindaco.
violenza politica (o alla violenza che utilizza la politica come pretesto) io starò sempre con le Forze dell’Ordine. Non nascondo la mia preoccupazione vedendo quanto fascismo ci sia anche da parte di chi, al fascismo, dice di contrapporsi. Sono curioso di sapere se, tra i violenti che ieri sera hanno mandato all’ospedale diversi agenti, ci sia anche qualcuno dei soggetti che questa Amministrazione ha deciso di considerare un referente riconosciuto per le interlocuzioni della Città di Torino sul tema, tra gli altri, dell’emergenza abitativa (gli stessi soggetti che pretendono di avere voce in capitolo a livello istituzionale benché occupino immobili e si oppongano agli sgomberi con la forza). È questo il tipo di movimentismo che la Giunta Cinque Stelle considera un valore e un interlocutore? Spero che almeno la Giunta intenda prendere le distanze, al più presto, da questi inqualificabili episodi di violenza e dai loro autori.I valori nei quali credo io sono ben altri: tra questi, la sicurezza e il rispetto per gli Agenti e per i cittadini. Vedo segnali davvero preoccupanti dal punto di vista della tenuta democratica e della coesione sociale. Torino è meglio di così e, alla stessa maniera e con la stessa proporzione, si merita di meglio.
“Come Comitato Resistenza e Costituzione siamo solidali con gli agenti feriti. Carabinieri e polizia rappresentano lo Stato, difendono le istituzioni, i cittadini, la legalità e noi stiamo dalla loro parte”: lo dichiara il vice Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Nino Boeti, presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, commentando gli scontri di ieri sera. “Gli scontri di ieri sera, fomentati da sedicenti antifascisti, non c’entrano niente con i sacrifici dei partigiani che hanno combattuto in nome della libertà e della democrazia. I rigurgiti fascisti vanno affrontati con gli strumenti di cui la democrazia dispone, le forze dell’ordine e la magistratura. Tirare pietre e assaltare poliziotti in nome dell’antifascismo non ha nulla a che fare con quei 20 mesi di lotta resistenziale”.
I fatti successi ieri sera a Torino sono molti gravi e devono essere condannati senza se e senza ma. Il Sindaco e l’amministrazione Cinque Stelle devono prendere le distanze dai centri sociali e dai comportamenti violenti e fuori dalle regole tenuti da simpatizzanti degli stessi. Il silenzio in questi momenti non è consentito alle istituzioni. Non è tollerabile che in un Paese democratico si consenta ad estremisti violenti di cercare di impedire ad altre forze politiche, quale che ne sia il colore non importa, di presentare liberamente i propri candidati alle elezioni. Il comportamento tenuto da aderenti ai centri sociali ieri sera a Torino si pone al di fuori delle regole democratiche. Una città non può essere teatro di guerriglia urbana ed è grave che questa guerriglia cerchi di giustificarsi ricorrendo ad un presunto e mal riposto antifascismo. L’antifascismo è per sua natura non violento e democratico.
un secondo filone aperto dalla procura di Torino che riguarderebbe i lavori di piastrellatura dell’edificio. Sembra, infatti, che siano stati scelti materiali diversi e di minor pregio rispetto a quelli previsti dal progetto iniziale. Gli inquirenti sospettano – scrive l’Ansa – che la modifica sia stata apportata per favorire illecitamente alcune imprese.
Circa 500 manifestanti antifascisti, soprattutto militanti dei centri sociali e no tav, hanno cercato di raggiungere l’ Hotel Nh
bombe carta, sassi, bottiglie di vetro e tubi presi da un cantiere della zona sono stati lanciati contro la polizia che ha risposto con gli idranti e con i lacrimogeni. Sei poliziotti sono rimasti feriti e una giovane è stata fermata.
Nevicate su tutte le montagne piemontesi e qualche fiocco anche a quote basse. In
I metalmeccanici torinesi non scioperavano da 10 anni in tema di crisi. Questa volta, invece, entro il 15 marzo, a fronte anche della vicenda Embraco incroceranno le braccia a livello provinciale
partecipazione dei segretari generali dei sindacati metalmeccanici, con l’obiettivo di lanciare un segnale d’allarme sulle questioni occupazionali del territorio, sulle criticità della deindustrializzazione e sulle prospettive delle fabbriche.
Una proroga dei termini per le indagini sul dramma di in piazza San Carlo il 3 giugno è stata richiesta dalla procure di Torino
indagati e ad alcune delle persone rimaste ferite. Insieme al procedimento penale anche quello civile degli avvocati dello studio Ambrosio & Commodo commissionato da decine di feriti per ottenere i risarcimenti danni.

