Oltre 1500 feriti e una donna morta successivamente per i traumi riportati. Il comportamento della folla in preda al panico quella tragica sera del 3 giugno in piazza San Carlo si sarebbe dovuto prevedere da parte di chi curò l’organizzazione della proiezione sul maxischermo della finalissima di Champions League. Questo sarebbe, secondo quanto scrivono alcuni giornali, l’orientamento degli investigatori dopo i risultati delle analisi scientifiche ordinate dai magistrati della procura di Torino. Un software ha
analizzato il numero delle persone presenti, il posizionamento delle transenne e le vie di fuga, elaborando una simulazione. Ventuno gli indagati, tra i quali la sindaca Appendino, l’ex questore Sanna e il prefetto Saccone.
(foto: il Torinese)

integrazione ordinaria, già utilizzata nel 2017 per 62 su 220 lavorabili, mentre nel 2018 si è già a 30 giorni su 63. Allarme dei sindacati, per la nuova situazione di criticità che si verifica dopo l’analogo caso della Carrozzeria di Mirafiori.
comunale è un segnale di inaffidabilità del Movimento 5 Stelle di fronte a scelte strategiche per il futuro della nostra comunità, e di scarsa considerazione per tutti i torinesi che vedono nella candidatura una nuova opportunità per la città, nonché per tutti i Comuni olimpici che hanno già dato ampi segnali di disponibilità a partecipare alla messa a punto del progetto. La scelta di disertare un luogo di confronto pubblico e istituzionale, oltre a impedire le decisioni della Sala Rossa, rischia di dare il segno di una comunità divisa, che è l’esatto opposto di quel saper fare squadra che ci portò compatti alla candidatura, all’assegnazione e alla realizzazione dell’esaltante stagione olimpica di Torino 2006. Bisogna quindi fare uno sforzo per dare al mondo sportivo italiano e al nuovo governo il segnale netto di una comunità che crede fino in fondo alla propria candidatura: dal canto mio, sono pronto a fare fino in fondo la mia parte.”
al Movimento Cinque Stelle si é sbagliato di grosso. Ora l’unica soluzione é che la Regione Piemonte convochi il consiglio aperto che domando da settimane per sbloccare la situazione”. Ad affermarlo é il vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino e neodeputata di FI che da tempo sollecita un confronto nell’assise regionale alla quale partecipino anche gli enti locali presenti nelle Valli olimpiche.
Silvio Viale, del Comitato nazionale di Radicali Italiani e dell’associazione radicale Adelaide Aglietta propone un referendum: “Suggerirei ai 5stelle, maestri di demagogia sul consultare i cittadini, di prendere esempio da Innsbruck, la cui proposta di candidarsi per le Olimpiadi invernali del 2026 è stata sottoposta a referendum. Potrebbe essere un referendum cittadino o metropolitano. A Innsbruck, per la cronaca, ha vinto il no di poco, 53,35% contro il 46,65% di sì. Hanno partecipato i 279 comuni del land austriaco. Nella città di Innsbruck hanno vinto i contrari (67,41%.). Nel resto del Land hanno vinto i favorevoli. Mi permetto di proporlo alla Sindaca e ai Pentastellati che evidentemente sono divisi sul tema”.
dopo che nelle ultime settimane si è registrata la disponibilità di tutte le forze di opposizione e della società civile a mettere da parte ogni tipo di polemica politica e guardare, insieme, all’obiettivo, per il bene della Città; dopo che addirittura Beppe Grillo, capovolgendo quanto sostenuto lo scorso anno in occasione della candidatura di
Afferma invece la consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio. “Per il Gruppo consiliare di Torino in Comune ci sono questioni imprescindibili: la compatibilità ambientale e la sostenibilità economica. Non basta annunciare la riduzione delle emissioni o l’efficientamento energetico degli edifici, come fatto a Vancouver nel 2010, se non si intravedono ragionamenti sulla particolarità dello spazio alpino: il sempre maggior numero di competizioni di cui non si conosce l’entità al momento della candidatura e le conseguenze connesse di consumo di superficie per impianti e accessi sono compatibili – anche nel periodo post olimpico – con gli interessi e le vocazioni di quei territori montani? Le aspettative di redditività economica sono confortate da qualche studio sullo sviluppo a lungo termine per la Regione ospitante, dopo la crescita dell’edilizia e del turismo indotte dalle opere e dai Giochi? Anche l’edizione ecocompatibile di Vancouver ha accumulato un debito per i costi della sicurezza; quintuplicati rispetto alla previsione di bilancio”. “Se questo è il principio del percorso che ci dovrà portare a
ospitare per la seconda volta i Giochi Olimpici Invernali, non nascondo tutta la mia preoccupazione. Ancora una volta l’ideologia di pochi rischia di precludere per tutti un futuro di sviluppo e crescita come città, e mette a repentaglio la possibilità di tornare a occupare un posto di primo piano nella vetrina internazionale. I Moderati sono al cento percento favorevoli al ritorno dei Giochi Olimpici Invernali sotto la Mole. Siamo disponibili, in quanto forza politica responsabile, a dare il nostro apporto per portare a casa l’obiettivo”, sostiene Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati.
Per il capogruppo di Forza Italia, neoeletto in Parlamento, Osvaldo Napoli: “Chi semina vento raccoglie tempesta, dice un adagio popolare: e a Torino i Cinquestelle hanno seminato il vento del radicalismo e dell’estremismo, ma la tempesta provoca danni e i cocci toccano a Torino e ai torinesi. Il M5s si è spaccato in modo netto al punto che è saltato il Consiglio comunale per mancanza del numero legale. Da tempi non sospetti avevo sollecitato il sindaco Appendino a imboccare una svolta coraggiosa e a sottrarsi all’ingessatura imbarazzante dell’ideologia grillina dando vita a una giunta aperta alle energie civiche e alle forze migliori della società torinese. Come si dice, però, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il risultato è sotto i nostri occhi e si manifesta nelle macerie politiche in cui la giunta grillina ha ridotto Torino. Dopo aver a lungo oscillato, lasciando spazio a tutte le posizioni, da quelle più ragionevoli a quelle più radicali e ideologizzate, ecco che al momento di assumere le decisioni importanti sulla presentazione della candidatura di Torino per le
Olimpiadi invernali del 2026, il gruppo consigliare di M5s si è spaccato in modo fragoroso”.
Torino spa, la società municipale che gestisce i servizi dei cimiteri. Sono così scattati quindici arresti domiciliari per altrettanti “sciacalli” delle tombe, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, oltre a distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere, ricettazione e concussione. 


Di questi tempi il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e la sindaca Chiara Appendino sono alle prese con diverse crisi aziendali. 
progetti in grado di misurarsi con i cambiamenti strategici che stanno avvenendo nel settore automotive, a cominciare dalla produzione di motori elettrici e ibridi e l’abbandono dei diesel, con tutte le implicazioni che questo potrà avere sui vari segmenti produttivi del gruppo; infine le preoccupazioni più ampie che derivano dalle incertezze sulle strategie generali del gruppo, che sempre di più si muove su una scala globale, e che potranno avere ricadute negative sull’economia e sulla società torinese e piemontese.
esponenti “ribelli” hanno dichiarato in polemica con i loro ex colleghi a cinque stelle: “Come hanno cambiato idea sulle Olimpiadi, cambieranno idea anche su tutte le proposte che li hanno condotti ad affermarsi come primo partito alle elezioni appena concluse? Per anni hanno criticato l’allora sindaco di Torino Chiamparino e tutte le altre forze politiche, protestando contro l’edizione 2006 dei Giochi Invernali, e oggi sono pronti a presentare la candidatura per le Olimpiadi del 2026.Non solo gli errori del passato non sono serviti a nulla. Ma – cosa ancora più grave – sono pronti a ripeterli, e questa volta da protagonisti, sconfessando sé stessi.Siamo ancora sommersi dai debiti provocati dalle Olimpiadi 2006, debiti che gravano sulle tasche dei cittadini. Inoltre lo scempio provocato sul territorio è ancora sotto gli occhi di tutti”.
posto di lavoro. La sindaca Appendino e il presidente della Regione Sergio Chiamparino attiveranno i canali istituzionali per scongiurare un nuovo caso preoccupante dopo quello di Embraco, per ora “tamponato” con la garanzia dello stipendio ancora per un anno ai lavoratori.