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Una favola reale: dona al Comune 50 mila euro per aiutare i senzatetto

clochard 63clochard imbrunireIl progetto di potenziamento dell’ambulatorio Gamba, alla cui realizzazione contribuirà la somma ricevuta dalla Città come donazione, – informa il Comune – prevede l’ulteriore coinvolgimento di personale sanitario specialistico (in particolare negli ambiti di salute mentale, dipendenze, malattie infettive e metaboliche)

 

Sembrerebbe una favola di Natale, ma è realtà. Un anziano torinese di più di 80 anni ha donato alla Città 50 mila euro, a patto che siano utilizzati per aiutare l’ambulatorio Roberto Gamba, vicino a Porta Nuova che ogni anno si prende cura di centinaia e centinaia di persone senza fissa dimora.

 

Per il vicesindaco di Torino, Elide Tisi, Tisi, quello dell’anziano concittadino è “un atto di generosità che assicura risorse preziose a un servizio pubblico di grande utilità. L’ambulatorio Roberto Gamba – sottolinea il vicesindaco – è oggi punto di riferimento per centinaia di senza dimora. Grazie al lavoro quotidiano svolto in quella sede da medici e operatori sanitari e sociali, vengono garantiti colloqui, controlli e quell’indispensabile assistenza sanitaria di base a un gran numero di persone che vivono in condizione di difficoltà ed estrema marginalità”. 

 

Il progetto di potenziamento dell’ambulatorio Gamba, alla cui realizzazione contribuirà la somma ricevuta dalla Città come donazione, – informa il Comune – prevede l’ulteriore coinvolgimento di personale sanitario specialistico (in particolare negli ambiti di salute mentale, dipendenze, malattie infettive e metaboliche), l’ampliamento degli orari di apertura del centro, l’incremento delle attività socio-sanitarie di tipo extra ambulatoriale (in strada e nei luoghi dove i senza dimora trascorrono la giornata) e il rafforzamento della rete di assistenza sanitaria gratuita con particolare riferimento alle cure dentistiche e oculistiche.

 

“Un gesto significativo che dà il segno di una sensibilità che sta crescendo”, sottolinea il vicesindaco  che ha presentato la delibera con cui la giunta ha accettato l’offerta che verrà impiegata  per il progetto di potenziamento dell’ambulatorio nell’ambito del Piano Freddo, in particolare “per l’impiego di personale specialistico nel settore della salute mentale, delle dipendenze e delle malattie infettive e metaboliche”. L’iniziativa prevede anche l’incremento delle attività socio sanitarie extra ambulatoriali, soprattutto su strada.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Librolandia, il Salone 2016 sarà quello delle "Visioni" (e dei progetti)

salone 483SALONE 569Testimonial di Librolandia sarà Roberto Cingolani, giovane scienziato genovese, “genio” della nanotecnologia

 

Il tema dell’edizione 2016 è “Visioni”. Alla conferenza stampa di  presentazione del Salone del Libro, – la kermesse è in programma al Lingotto dal 12 al 16 maggio – sono stati svelati i progetti del “nuovo corso”, dopo tensioni e dispiaceri legati alle vicende giudiziarie sul passato. 

 

Visioni? Sì, ma “Non generiche velleità utopistiche, ma la capacità di darsi progetti realizzabili. Vogliamo parlare di gente che sta andando lontano perché capace di questa visione”, sono le parole riportate dall’agenzia Ansa, del direttore editoriale della Fondazione, Ernesto Ferrero, rimasto dalla precedente era Picchioni. Testimonial di Librolandia sarà Roberto Cingolani, giovane scienziato genovese, “genio” della nanotecnologia. Il pittore-scultore Mimmo Paladino realizzerà l’immagine dell’evento.

 

Quest’anno la buona notizia per i conti in affanno della Fondazione Salone del Libro è l’ ingresso di soci importanti come Intesa Sanpaolo e Unicredit. Dice Ferrero  che questo aspetto “permette di andare aventi con maggiore serenità e di migliorare il prodotto. Innovazione nella continuità, e una formula collaudata che ha funzionato per 20 anni e funzionerà ancora. Solo una sana manutenzione più agevole con soci forti alle spalle”.

 

(Foto: il Torinese)

Ecco l'Atlante del vino italiano

Un grande racconto geografico di ben 240 pagine a colori

 

VINO PREGIATOArriva l’Atlante del Vino Italiano edito per i tipi di Libreria Geografica. L’importante realizzazione è stata presentata in Galleria San Federico a Torino nello spazio Lux del Fiorfood Coop  da Monica Mantelli e dagli autori, Vittorio Manganelli ed Alessandro Avataneo. Il primo, già direttore dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, si occupa di didattica del vino, critica enologica ed è il massimo esperto dei vini di Langhe e Borgogna. Avataneo, regista cinematografico e teatrale è autore del romanzo “Una storia delle colline”. Il volume presenta la grande ricchezza e varietà del vino italiano, attraverso un grande racconto geografico di ben 240 pagine a colori.

 

Massimo Iaretti

Chiamparino: "Mi gioco la faccia e la credibilità se non parte la nuova Città della Salute"

molinettechiampa scrivania“E’ fondamentale fare più in fretta possibile – ha aggiunto Chiamparino – perché bisogna evitare uno scarto temporale troppo grande fra la progettazione e la realizzazione”

 

Il Chiampa lancia la scommessa: “I lavori per la futura Città della Salute e della Scienza di Torino dovranno partire entro i tre anni e mezzo che mancano alla scadenza del mio mandato”.  E’ l’agenzia Ansa a riportare le parole di Chiamparino, pronunciate all’inaugurazione della nuova Tac alle Molinette. Dice il governatore del Piemonte: “Il mio obiettivo è compiere l’atto simbolico dell’avvio del cantiere, su questo mi gioco la faccia e la credibilità politica, che per un amministratore pubblico è il bene più prezioso”.  “E’ fondamentale fare più in fretta possibile – ha aggiunto Chiamparino – perché bisogna evitare uno scarto temporale troppo grande fra la progettazione e la realizzazione”. Tale aspetto, secondo il presidente della Regione, renderebbe la nuova struttura non più all’avanguardia, ma superata,  una volta costruita. Insomma, per fare un ospedale i tradizionali venti anni necessari nel passato non sono più ipotizzabili: la progettazione va realizzata in modo che la costruzione sia edificabile in 4 o 5 anni al massimo.

Allarme del Corpo Forestale: in montagna rischio valanghe livello "Marcato 3"

soccorsO SCI MONTAGNAA volte, purtroppo, l’imprudenza di alcuni sciatori ed escursionisti (anche esperti) prevale sul buonsenso

 

Le morti dei giorni scorsi sulle montagne al confine con la Francia e la Svizzera a causa delle valanghe fanno pensare che, purtroppo, l’imprudenza di alcuni sciatori ed escursionisti (a volte anche esperti) prevale sul buonsenso. E’ molto alto, infatti, il rischio valanghe che in queste ore è classificato  “Marcato 3” su tutto l’arco alpino. L’allarme è diramato dal Corpo Forestale dello Stato. E’ risaputo che il pericolo è rappresentato in particolare dal manto nevoso “caratterizzato da debole coesione”. Ha impressionato un po’ tutti mercoledì scorso il “soffio” di una immensa  valanga staccatasi dalle Grandes Murailles che  ha completamente avvolto per qualche minuto, fortunatamente senza conseguenze, l’abitato di Cervinia. E ora il pericolo valanghe in Valle è al massimo livello sulle Alpi Pennine, sul Cervino, sul Rosa, sulle Alpi Graie, il Monte Bianco e il Gran Paradiso. Le valanghe che potranno formarsi saranno di media grandezza per la neve “friabile” e i lastroni ghiacciati in superficie. Elevatissimo pericolo in tutte le montagne del Piemonte, dalle Alpi Pennine, alle Graie e alle Cozie, con probabilità alta di valanghe di neve asciutta.

 

Innovazione, turismo e cultura sono le password per il rilancio di Torino e del Piemonte

turisti 1REGIONE PALAZZO“Per sostenere i primi segnali di ripresa economica, seppur ancora incerti, ma che sembrano coinvolgere anche la nostra regione, si è convenuto che la capacità di “fare sistema” tra settore privato e settore pubblico rappresenti un fattore insostituibile dal quale partire per superare le difficoltà che tuttora interessano il Piemonte”

 

La Regione ha incontrato  le associazioni economiche e produttive per fare il punto sulla situazione e sulle prospettive di sviluppo in Piemonte. L’incontro è avvenuto tra il governatore Sergio Chiamparino e il coordinamento delle Associazioni Imprenditoriali piemontesi  rappresentato da Maria Luisa Coppa.

 

Per sostenere i primi segnali di ripresa economica, seppur ancora incerti, ma che sembrano coinvolgere anche la nostra regione, si è convenuto che la capacità di “fare sistema” tra settore privato e settore pubblico rappresenti un fattore insostituibile dal quale partire per superare le difficoltà che tuttora interessano il Piemonte”, ha dichiarato la Presidente Maria Luisa Coppa, portavoce delle tredici Associazioni Imprenditoriali Piemontesi. Abbiamo pertanto apprezzato – continua la Presidente Coppa – la disponibilità del Presidente Chiamparino e della Sua Giunta a rafforzare l’interlocuzione con il mondo delle imprese su tematiche strategiche per il rilancio del Piemonte, a partire da progettualità concrete su internazionalizzazione, innovazione, binomio turismo e cultura, enogastronomia, logistica e territorio, prevedendo momenti di verifica trimestrale con le Associazioni Imprenditoriali Piemontesi“.

 

“Ho molto apprezzato il metodo proposto dalla presidente Coppa – ha dichiarato il presidente Sergio Chiamparino – un confronto periodico con le associazioni di categoria non può che aiutare il nostro lavoro a sostengo della crescita del Piemonte. In questo primo incontro, alla luce di una valutazione complessiva sulla situazione economica e produttiva della nostra Regione, ci siamo impegnati ad accompagnare i segni positivi che vengono dall’economia, e ad affrontare con determinazione le criticità sociali che rimangono come code della crisi degli scorsi anni. Abbiamo inoltre individuato come prioritario per il Piemonte il tema dell’internazionalizzazione, intesa sia come sostegno alla promozione delle nostre eccellenze sia come miglioramento della capacità di attrarre investimenti da parte delle nostre aziende. E su questo abbiamo deciso di costituire un gruppo di lavoro che elaborerà al più presto un progetto condiviso per avviare precisi piani di intervento.”

 

Un incontro che ha preso in esame anche i temi legati a quella che si può definire la nuova “industria” del turismo e della cultura, che sta ottenendo eccellenti riscontri a Torino (si pensi al record di visite al Museo Egizio e al sold out che si verifica spesso negli hotel), sulla quale è necessario puntare per il rilancio territoriale. Si spera che alle dichiarazioni ufficiali seguano i fatti.

 

(Foto. il Torinese)

La cultura fa "boom" e il Museo Egizio stupisce tutti con il 33% di visitatori in più nel 2015

egizio 22La struttura nel mese di marzo ha riaperto con tutte le sue sale completamente rinnovate, dopo quasi cinque anni di lavori

 

La parte del leone la fanno ancora loro, naturalmente. Colosseo, Pompei e Uffizi, i luoghi culturali che figurano da sempre tra i più visitati del Bel paese. Ciò vale anche per il 2015 appena trascorso. Ma il dato significativo è che quasi tutti i musei o siti archeologici della rete statale hanno registrato un incremento di visitatori,  o comunque di introiti, nell’anno passato. Un dato straordinario è rappresentato dal + 33% di visitatori dell’Egizio di Torino (che supera la reggia di Venaria), che nel mese di marzo ha riaperto con tutte le sue sale completamente rinnovate, dopo quasi cinque anni di lavori.

 

I dieci luoghi della cultura più visitati nel 2015, in base ai dati del Mibact:

 

1) Colosseo (6.551.046 visitatori, +6% rispetto al 2014, pari a +369.344 ingressi);bandiere egizio 2

2) Scavi di Pompei (2.934.010, +12% pari a +312.207 ingressi);

3) Uffizi (1.971.596, +2% pari a +35.678 ingressi);

4) Gallerie dell’Accademia di Firenze (1.415.397, +6% pari a +79.656 ingressi)

5) Castel S.Angelo (1.047.326, +2,5% pari a +26.007 ingressi);

6) Circuito Museale Boboli e Argenti (863.535, +5% pari a +40685 ingressi);

7) Museo Egizio di Torino (757.961 +33% pari +190.273 ingressi);

8) Venaria Reale (555.307 visitatori e una crescita del +6,5% degli introiti)

9) Galleria Borghese (506.442, invariato rispetto al 2014)

10) Reggia di Caserta (497.158, +16% pari a +69.019 ingressi).

 

Seguono Villa D’Este (439.468), la Galleria Palatina di Firenze (423.482), il Cenacolo Vinciano (420.333), il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (364.297), il Museo Nazionale Romano 356.345), gli Scavi di Ercolano (352.365), le Cappelle Medicee (321.043), gli Scavi di Ostia Antica (320.696), il Polo Reale di Torino (307.357), Paestum (300.347) e il Museo Archeologico di Venezia egizio ll(298.380).

 

(Foto: il Torinese)

Quale sindaco per Torino? Ecco le opinioni del sondaggio web tra i nostri lettori

comune palazzo civicoTra i nomi a sorpresa (a parte ironiche segnalazioni come Mussolini o del Piero) spunta anche il magistrato Raffaele Guariniello

 

Il sondaggio tra i nostri lettori nella pagina Facebook del “Torinese” sul candidato sindaco ideale per la città ha ricevuto molte segnalazioni. I risultati? Tra i candidati “ideali” spiccano in particolare l’attuale sindaco, Piero fassino, e la sua competitor grillina, Chiara Appendino. I lettori citano anche Osvaldo Napoli, Fabrizio Ricca e il notaio Alberto Morano per il centrodestra, oltre al sindacalista Giorgio Airaudo. Tra i nomi a sorpresa (a parte ironiche segnalazioni come Mussolini o del Piero) spunta anche il magistrato Raffaele Guariniello. Ecco una sintesi delle opinioni che abbiamo ricevuto.

 

 

 

Andrea Castellano
Andrea Castellano Dopo tanto tempo, il nuovo avanza: non si chiama appendino e nemmeno viene da un comune diverso dal quale si vorrebbe candidare (con approvazione dell’ex dirigente PCI)..il suo nome è Alberto MORANO. Torino provi a cambiare una volta, in meglio…grazie
Diego Mele
Diego Mele Per quanto questo sondaggio non possa che far scaturire reazioni semplicemente epiteliali nei lettori de “il Torinese”, a quanti votano Chiara Appendino io avverto sulla mancanza di una visione strategica non solo della candidata, ma del suo movimento….

Anna Capodici
Anna Capodici Di sindaci della finta sinistra non ne posso più. Vorrei dare fiducia ad una persona che ha dimostrato, con il suo impegno, lavoro, costanza, di meritarla. Si chiama Chiara Appendino

Marco Sibille
Marco Sibille Perché sprecare soldi…scientificamente provato che Torino può non avere il sindaco. ..non cambia nulla ..

Mary Pol
Mary Pol Si vivo da poco a Torino però conosco (non personalmente) Fassino da quando era deputato del Pd

Mary Pol
Mary Pol Premetto che non sono torinese, ma se dovessi votare, riconfermerei Piero Fassino secondo me persona seria e affidabile.

Silvana Paci
Silvana Paci Fassino basta ha dato già troppo e avanza

Fabio Arata
Fabio Arata sono per Fabrizio Ricca anche se voglio una lista del centrodestra unitaria! basta spaccature!

Angela Pirosa
Angela Pirosa Fassino ,perché torino funziona anche grazie a lui!!!

Cesarina Sachero
Cesarina Sachero Napoli. Proviamo a cambiare??? A Giaveno e’ stato un buon Sindaco.

Vigna Anna
Vigna Anna Napoli

Giovanna Mare
Giovanna Mare Mussolini

Salvatore Esposito
Salvatore Esposito Airaudo

Tamara Mazzabò
Tamara Mazzabò Airaudo

Giuliano Maghini
Giuliano Maghini col pd debiti e tasse e clandestini,,,,l’ alternativa è CHIARA !

Laura Beroggio
Laura Beroggio Airaudo

Antonietta Becciu
Antonietta Becciu Fassino

Mariangela Anelli
Mariangela Anelli Fassino

Claudia Paradiso
Claudia Paradiso vogliamo un esponente del m5s

Eugenia Caputo
Eugenia Caputo GUARINIELLO

Suzie Ruffinengo
Suzie Ruffinengo Airaudo.

Rita Addario
Rita Addario Fassino

Ale Dolcemascolo
Ale Dolcemascolo Del Piero! !!

Dina Compierchio
Dina Compierchio Chiara Appendino.

Ortensia Giannotti
Ortensia Giannotti Chiara Appendono non pagliacci

Domenica Amandola
Domenica Amandola Fassino xche’ mi piace.

Graziano Rocco
Graziano Rocco Fassino sicuramente

Giusy Benevento
Giusy Benevento Chiara Appendino tutta la vita.

Annina Anna Maria Zedde

 

Annina Anna Maria Zedde Chiara Appendino

 

 

(Foto: il Torinese)

Ghigo, da Silvio a Fassino: "La mia scelta per il sindaco? Solo buonsenso per il bene della città"

GHIGO BICI 2La decisione dell’ex delfino berlusconiano e uomo forte di Forza Italia e Pdl in Piemonte ha sorpreso molti suoi ex sodali perchè Ghigo, nell’immaginario collettivo, rappresenta l’unica figura simbolica riconoscibile e autorevole di quello che fu il centrodestra dei bei tempi

 

Enzo Ghigo, il presidente della Regione Piemonte ai tempi della “concordia  istituzionale”, dal ’95 al 2005 (il periodo in cui le amministrazioni del Comune con Castellani prima e Chiamparino poi e della Regione collaboravano al di là del colore politico, per la realizzazione di grandi progetti come le Olimpiadi e la Reggia di Venaria) non vuole più fare politica, ma ha scelto di appoggiare Fassino per il semplice fatto che – ora come ora –  lo ritiene “il miglior candidato possibile per Torino”. La decisione dell’ex delfino berlusconiano e uomo forte di Forza Italia e Pdl in Piemonte ha fatto storcere il naso a molti suoi ex sodali perchè Ghigo, nell’immaginario collettivo, rappresenta l’unica figura simbolica riconoscibile e autorevole dighigo ciclismo quello che fu il centrodestra dei bei tempi. Ma c’è anche un’altra ragione che lo spinge a candidarsi: “Bisogna fare in modo che i grillini non vincano, non hanno esperienza di governo nelle grandi città. E poi si deve tenere conto che il centrodestra sembra non essere in grado di esprimere un candidato unitario.” Le parole dell’ex leader azzurro piemontese ottengono l’endorsement dell’ex sindaco Diego Novelli e le critiche della candidata M5S Chiara Appendino. E così Ghigo, che oggi si dedica principalmente alla sua attività presidente della Lega di ciclisti, torna in politica a modo suo.

Cassa integrazione a Mirafiori: firma anche la Fiom, accordo di un anno raggiunto con Fca

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 Le aspettative su Mirafiori sono notevoli: il rilancio della storica fabbrica, infatti, dovrebbe passare dalla produzione del nuovo suv Maserati Levante

 

I “duri e puri” della Fiom avevano condotto trattative separate rispetto agli antri sindacati, ma ora l’accordo è stato raggiunto in Regione per il nuovo anno di cassa integrazione straordinaria alle Presse dello stabilimento di Mirafiori. L’intesa con Fca è stata quindi siglata, seppur in un incontro separato, anche dalla Fiom. Le aspettative su Mirafiori sono notevoli: il rilancio della storica fabbrica, infatti, dovrebbe passare dalla produzione del nuovo suv Maserati Levante. 

 

“E’ importante – commenta con l’Ansa Federico Bellono, segretario generale Fiom torinese – che le Rsa Fiom abbiano potuto esercitare il proprio ruolo negoziale con l’azienda, per garantire a tutti i lavoratori il diritto a un rientro, sia pure parziale, al lavoro. Per questo l’accordo con Fca è una positiva novità”.

 

Le grandi strategie del gruppo automobilistico vanno verso  consolidamento giudicato  inevitabile dall’amministratore delegato  Sergio Marchionne: “è un perno fondamentale dello sviluppo dell’industria”, dice, ma per quanto riguarda prospettive di partnership con General Motors è lapidario: “assolutamente niente”. Su Fiat Chrysler Automobiles,  afferma che i target del 2018 sono fattibili, anche se il piano al 2018 non è facile.

 

(Foto: il Torinese)