E’ allerta gialla su quasi tutta le regione per i temporali e per i venti forti nelle zone appenniniche. L’Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale prevede maltempo per 36 ore con temporali, localmente forti, sulle aree montane e pedemontane nordoccidentali e settentrionali poi in estensione alle pianure. Si prevedono forti venti sull’Appennino Ligure. Dopo una pausa lunedì pomeriggio il tempo sara nuovamente brutto il 1° maggio: sono previsti temporali, i più forti nel Cuneese, con quota neve 1.600-1.700 metri.
Il “Cono” non vuole le olimpiadi
Il Coordinamento No Olimpiadi 2026 (Cono), costituito da organizzazioni e cittadini contrari a una nuova candidatura olimpica di Torino sostiene che le Olimpiadi sono paragonabili alla costruzione di una grande opera come la Tav. Secondo i componenti del coordinamento sarebbero maggiori “gli interessi e i benefici economici per chi gestisce la realizzazione che non il valore sportivo”. Il Cono promuove il 5 maggio una assemblea pubblica, durante la quale farà il punto sulle ripercussioni sulle finanze pubbliche e sui servizi ai cittadini dei Giochi del 2006 e sui danni all’ambiente e al territorio. Il Coordinamento invita il Comune di Torino e la sindaca Appendino a non presentare la candidatura al Cio.
Oltre cento lavoratori torinesi di Italiaonline hanno presidiato l’assemblea degli azionisti dell’ azienda, ad Assago, nel Milanese, supportati da numerosi dipendenti provenienti dalle altre sedi d’Italia. “Stop licenziamenti – stop trasferimenti”, lo slogan contro la decisione dell’azienda di iniziare la procedura per licenziare 400 lavoratori, molti di loro torinesi. Italiaonline aveva inizialmente nnunciato di voler chiudere la sede di Torino.

Appendino al Coni per promuovere Torino olimpica
La sindaca Appendino ha fatto visita al presidente del Coni, Giovanni Malagò, per dirgli che “Torino sta lavorando con un impegno forte della città e di tutto il territorio metropolitano” in vista delle scadenze per i Giochi olimpici del 2026 per i quali il capoluogo piemontese si candida. Per la prima cittadina quelli torinesi sono ” impianti per fare un intervento importante di rigenerazione urbana. Torino lavorerà per presentare una progettualità convincente. Non dover rifare infrastrutture e avere impianti esistenti è un punto di forza ma ora lavoriamo e aspettiamo il governo che è una gamba importante nella scelta della candidatura”. Diplomatico Malagò ha risposto: “ora è doveroso confrontarci, come fatto con Cortina e come faremo a breve con i vertici di Milano”.
Per Fca utile netto in crescita del 59%
Fca termina il primo trimestre 2018 con un utile netto a +59%, per oltre 1 miliardo di euro. L’utile netto adjusted vede un incremento del 55%. Cala l’indebitamento netto industriale, di 1,1 miliardi di euro e i target 2018 sono confermati con ricavi netti a 125 miliardi di euro, ebit adjusted maggiore o uguale a 8,7 miliardi di euro, utile netto adjusted di 5 miliardi, liquidità netta industriale di 4 miliardi. Il cda del Gruppo ha autorizzato il management a sviluppare un piano per la scissione delle attività di Magneti Marelli.
Noseda dice addio al Teatro Regio
Si era dimesso Valter Vergnano, il sovrintendente, con un anno di anticipo, e ora il Teatro Regio dovrà fare a meno anche di Gianandrea Noseda, il direttore musicale. Dichiara Noseda: “la qualità che lo ha portato alla ribalta della
scena internazionale non è stata minimamente tenuta in considerazione”, riferendosi al prestigioso teatro. Il casus belli è l’indicazione di Graziosi alla sovrintendenza. “Con profondo dispiacere – aggiunge Noseda – non intendo rendermi disponibile a continuare la relazione con il Teatro Regio per i progetti in programma dalla stagione 2018/2019. Rispetterò invece gli impegni presi questa estate con i festival di Montreaux, Stresa e con il MiTo Festival di Torino”.
Ancora una volta bottiglie di vetro in piazza
Ieri in piazza Castello, per il concerto del 25 aprile, sono riapparse le bottiglie in vetro di birre e bevande varie. Lo afferma Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati a Palazzo Civico che annuncia:
“Ho appena protocollato in Comune la mia richiesta di comunicazioni urgenti alla Sindaca Appendino in merito al concerto dei Modena City Ramblers. Sono infatti molto preoccupato dalle foto che ho visto e dai racconti dei presenti.”
E aggiunge, riferendosi alla tragedia del 3 giugno in piazza san Carlo: “Questa Amministrazione è in grado di imparare dagli errori del recente passato? La circolare Gabrielli vale anche per l’Amministrazione? A meno di un anno dai fatti di piazza San Carlo, ecco di nuovo una piazza stipata all’inverosimile alla quale si poteva accedere introducendo liberamente vetro e bottiglie. Chi era
presente parla di totale assenza di controlli, di steward e di transenne. Mi preoccupa fortemente questa totale incapacità di imparare dagli errori commessi”.
Magliano ha chiesto alla prima cittadina di riferire in Aula su quali atti formali siano stati disposti dalla Civica Amministrazione per l’organizzazione dell’evento e per la sua sicurezza, con particolare riferimento alle autorizzazioni amministrative rilasciate dagli Uffici Comunali, all’eventuale ordinanza anti-vetro, al controllo dei venditori abusivi, alla presenza di steward, alla presenza o meno di percorsi separati per accesso e deflusso, alla chiusura del parcheggio sotterraneo di piazza Castello e alla presenza della Polizia Municipale.
L’estate sta finendo
Ci eravamo ormai abituati al caldo estivo anticipato a Torino e in Piemonte, ma da oggi le temperature torneranno nella norma stagionale di fine aprile

Le massime saranno non oltre i 23-24 gradi. Il bollettino meteo Arpa prevede un peggioramento del tempo con qualche rovescio e un “sensibile calo delle temperature”. Da venerdì marcata e diffusa instabilità, con zero termico in calo fino ai 2.800 metri. Sulle cime piemontesi a 2.000 metri la massima non dovrebbe superare i 10 gradi, a 1.500 i 12.
Il valore del 25 aprile
Si celebra oggi il 73° anniversario del giorno della Liberazione, una ricorrenza importante che ha rappresentato per l’Italia il momento della rinascita. La mia generazione ha avuto una grande fortuna: quella di poter venire direttamente a contatto con i racconti di coloro che avevano assistito alla tragedia della dittatura fascista, alla guerra, all’8 settembre, all’occupazione tedesca, alla Repubblica di Salò, alle imprese coraggiose e spesso disperate della Resistenza fino all’arrivo degli alleati ed alla Liberazione, un momento catartico di rabbia e di gioia, di orgoglio e di forza. Noi non abbiamo imparato la storia contemporanea soltanto attraverso i libri, ma soprattutto tramite la testimonianza di chi ne portava il ricordo impresso nella mente, trasmettendoci, riguardo al 25 aprile, un messaggio di speranza e di rinascita che ancora custodiamo gelosamente nei nostri ricordi, affiancato dalla memoria di coloro che diedero la vita per la libertà di tutti. La Resistenza si espresse in molti modi. Ne furono protagonisti gli operai che scesero in campo contro la dittatura nel marzo 1943, astenendosi dal lavoro; i militari che, dopo l’8 settembre si opposero alle forze che volevano sopraffarli e i civili che, in tante città, decisero di unirsi a loro.
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Fu Resistenza quella di centinaia di migliaia di militari deportati che preferirono una durissima prigionia al ritorno in Italia al servizio
di una dittatura. Fu anche Resistenza la spontanea mobilitazione di tutto il popolo, a partire dalle donne, per salvare e proteggere militari e civili alla macchia, prigionieri alleati evasi dai campi di prigionia, ebrei perseguitati e minacciati di sterminio. E fu punta avanzata della Resistenza la lotta armata delle unità partigiane nelle città, nelle pianure, nelle montagne, nelle nostre valli dove molti giovani rifiutarono di arruolarsi nell’esercito della Rsi ed entrarono nei movimenti partigiani, sacrificando spesso la propria vita per permettere all’Italia di riconquistare l’indipendenza e la dignità di Patria. Sarebbe bello ed importante che i nomi dei caduti non restassero soltanto segni incisi sulle lapidi, ma che venissero ricordati, senza indulgere nella retorica, come esempio per le generazioni future, come punto di partenza per affrontare i problemi del presente con quello stesso spirito e con quella stessa forza.
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Spesso ai più giovani gli eventi che si celebrano il 25 aprile rappresentano qualcosa di molto lontano nel tempo, una memoria sfocata, sbiadita come una vecchia foto. Occorrerebbe far
comprendere che festeggiare il 25 aprile equivale a ribadire l’importanza della lotta di Liberazione come origine dell’Italia contemporanea e che i protagonisti di allora si batterono perché tutti si potesse diventare e restare uomini e donne liberi. Libertà , dignità e senso di giustizia conquistate a caro prezzo, con grandi paure, rischi e tanto dolore. Il 25 aprile è un ricordo attuale se mantiene vitali gli ideali che animarono la lotta di liberazione: libertà e giustizia, binomio inscindibile perché non c’è vera libertà senza giustizia, né vera giustizia senza libertà.Cosa sarebbe successo se in Italia non ci fosse stata la Resistenza – di qualsiasi tipo, civile, militare, attiva e passiva – e se la guerra di liberazione fosse stata condotta soltanto dall’esercito vittorioso degli alleati anglo-americani.
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La fine dell’incubo avrebbe avuto il sapore della disfatta, dell’umiliazione e della vergogna. Vergogna della collaborazione, compartecipazione alla sconfitta, corresponsabilità collettiva all’orrore. Non ci sarebbe stato nulla da festeggiare, nessun valore da trasmettere, nessun esempio da mostrare. Invece ricordi e documenti riportano alla mente e agli occhi le immagini di quel 25 aprile del 1945: schiere di giovani, allegri e fieri, che rientravano nelle città convinti di essersi ripresi nelle mani la patria ed il futuro, di essersi riscattati dalla vergogna del regime, di essere co-autori, sul piano
morale e simbolico, della liberazione. L’energia e la speranza caratterizzarono quel periodo; la voglia di ricostruire, l’orgoglio di potercela fare. Le stesse idee che servono oggi. Nessun revisionismo potrà mai cancellare queste immagini di ragazzi in festa che hanno riconsegnato a tutti una Repubblica libera, lasciandoci in eredità l’orgoglio della nostra cittadinanza, l’orgoglio della nostra Costituzione, entrata in vigore settant’anni fa, nel gennaio del 1948, uno dei testi più alti sulla libertà e i diritti dell’individuo.Nel mondo, oggi, continuano a ripetersi episodi di violenza e a perpetrarsi ingiustizie. Uomini perseguitano, torturano, umiliano, uccidono altri uomini e questa è la dimostrazione che non abbiamo imparato nulla dagli orrori e dai lutti del passato. La libertà, la giustizia, la democrazia non sono qualcosa di scontato, né tanto meno di superato. Il modo migliore di festeggiare il 25 aprile è ricordare sempre che la nostra possibilità di scegliere, di dire quello che pensiamo, di scrivere quello che sentiamo ci sono state regalate dal sacrificio e dal coraggio di giovani come quelli e che a molti uomini non sono ancora concesse.
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L’azienda giapponese Nidec Corporation ha siglato un accordo per acquistare dal gruppo Whirlpool per 1,08 miliardi di dollari(0,88 miliardi di euro) le attività nei compressori di Embraco. Ma la transazione non include la Embraco Europe di Riva di Chieri, dove si prospetta da tempo il licenziamento di centinaia di lavoratori, poiché questa rientrerebbe in un accordo separato con le autorità locali e i sindacati. Per il sito torinese Whirlpool intende cessare le attività e terminare la produzione.